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Tag: Sanremo 2023

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva Noto

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva NotoRoma, 17 nov. (askanews) – Con il concerto di Alva Noto e Fennesz Continuum – In the spirit of Ryuichi Sakamoto e lo spettacolo …How in salts desert is it possible to blossom…. della coreografa sudafricana Robyn Orlin con il Garage Dance Ensemble e le musiche del duo uKhoiKhoi, si conclude il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival.


Inaugurato il 4 settembre, il festival presieduto da Guido Fabiani con la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi, ha proposto 120 appuntamenti tra spettacoli ed eventi gratuiti per oltre 300 repliche. Oltre 700 artisti da tutto il mondo hanno attraversato uno “spazio aperto” ai linguaggi della creazione contemporanea. Nei suoi circa tre mesi di programmazione il festival ha registrato oltre 60.000 presenze complessive tra spettacoli e attività di dialogo e incontro con il pubblico. “Siamo molto felici di questo risultato straordinario che afferma sempre più Romaeuropa quale centro nevralgico per lo sviluppo della creatività contemporanea nazionale in dialogo con il mondo» afferma Guido Fabiani «Il percorso che Fabrizio Grifasi ha costruito nel segno del dialogo, del confronto e dell’incontro e che sta per concludersi, è stato possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma e si è articolato in altrettanti percorsi costruiti in rete con le più prestigiose realtà nazionali e internazionali tra cui la Maison Van Cleef & Arpels con il suo programma Dance Reflections e Flanders State of the Art nell’ambito del dialogo triennale avviato lo scorso anno fino alle collaborazioni con tutti i teatri e le istituzioni culturali nazionali e internazionali operanti sul territorio che partecipano e accolgono il festival”.


Prosegue il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi: “Il programma di questa trentanovesima edizione ha affiancato generazioni, estetiche e discipline, rappresentando ancora una volta il presente, accogliendo le giovani forze della creatività nazionale e i grandi punti di riferimento della scena internazionale, nel segno della ricerca, della scoperta, ma anche dell’intrattenimento, per una festa che abbiamo condiviso con il numeroso pubblico che ha partecipato a questa edizione. Ritroveremo questa idea di condivisione anche nel progetto di chiusura, con cui torniamo a omaggiare Ryuichi Sakamoto”. Dopo aver presentato a settembre uno speciale concerto della Brussels Philharmonic dedicato alle composizioni musicali per il cinema del Maestro Giapponese e il film Opus del regista e figlio Neo Sora, il 17 novembre, infatti, saranno Alva Noto e Fennesz a mettere in luce l’anima più attuale e contemporanea del grande compositore e pianista, rievocando la sua instancabile ricerca nell’ambito dell’elettronica e delle nuove tecnologie.


Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, sempre pronto ad attraversare generi musicali e discipline, Ryuichi Sakamoto ha segnato in maniera indelebile una parte della storia di Romaeuropa: dal 2004 fino al 2019 la sua presenza al Festival ha assunto le più disparate forme, dal dialogo con Fennesz nel 2004 a quello con l’artista visivo Shiro Takatani per la mostra Digitalife, fino all’ultimo indimenticabile concerto con Alva Noto che ha chiuso l’edizione del 2019. Le due icone della musica elettronica internazionale hanno stretto un’inedita collaborazione in onore del grande musicista dando vita a “Continuum”: uno speciale live per rendere omaggio all’eredità del Maestro, spingendo al contempo i confini dell’innovazione musicale. Il progetto nasce dalla comune ammirazione per il lavoro di Sakamoto e dal desiderio di portare avanti il suo spirito di cooperazione. Traendo ispirazione dal passato, i due artisti hanno unito le forze per creare un “continuum” musicale che attraverso nuove musiche colma il divario tra le generazioni. Dai direttori tecnici ai responsabili del suono, dai progettisti del palcoscenico e delle luci agli specialisti del video, ogni membro del team si è riunito per garantire al pubblico un’esperienza memorabile e coinvolgente. “Siamo molto contenti che la squadra sia di nuovo al completo”, afferma Fennesz. “Manca Ryuchi, naturalmente, ma cercheremo di colmare questa lacuna per tenere viva la sua eredità e creare nuova musica”.


E nello spirito della contaminazione, della scoperta e del dialogo tra discipline, si svolge l’ultimo capitolo del percorso dedicato alla scena internazionale della trentanovesima edizione del REF. Il 16 e il 17 novembre Robyn Orlin presenta, in prima nazionale sempre all’Auditorium Parco della Musica, …How in salts desert is it possible to blossom… pièce nata dalla collaborazione tra la coreografa, il duo di musicisti uKhoiKhoi e il Garage Dance Ensemble, compagnia basata a O’kiep, nella provincia del Capo Settentrionale Per lo più sconosciuta, tale regione custodisce la ricchezza della cultura, dell’umorismo e dell’umanità del Sudafrica, ma porta anche i segni della sua storia di colonizzazione. “A nord di Città del Capo, ultimo bastione coloniale dell’Africa, poco prima del confine con la Namibia, si trova la città di O’kiep e la sua township, dove l’estrema povertà si inserisce in un superbo e ammaliante paesaggio semidesertico” racconta Robyn Orlin che proprio qui ha avviato la collaborazione con la compagnia diretta da Alfred Hinkl e Jon Linden, due nativi che a O’kiep hanno scelto di tornare, di vivere e lavorare. “Dopo le piogge invernali, che in questa regione del Namaqualand cadono da maggio a luglio, i terreni semidesertici sono completamente ricoperti, da agosto a settembre, da un magnifico tappeto di oltre 3.500 specie di margherite selvatiche, un fiore che simboleggia pace e prosperità” racconta ancora la coreografa. Fioriture personali e umane prendono forma sulla scena, in uno spettacolo-concerto gioioso e malinconico, capace di descrivere il presente attraverso lo sguardo delle giovani generazioni del territorio? Come è possibile ri-fiorire in un deserto di sale? Si ringrazia Rai main media partener della 39esima edizione del Festival. Appuntamento nel 2025 per la QUARANTESIMA EDIZIONE del Romaeuropa Festival.

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a Roma

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a RomaRoma, 17 nov. (askanews) – Si avvicina alla conclusione il viaggio all’insegna della scoperta e della contaminazione artistica di #ALTRNTV, la rassegna musicale nell’ambito della nuova edizione di Biennale MArteLive che unisce la tradizione e il folclore alle sperimentazioni più d’avanguardia.


Il prossimo appuntamento è martedì 19 novembre alle ore 21 all’Hacienda con Teho Teardo e Blixa Bargeld, in concerto per presentare il nuovo album Christian & Mauro, pubblicato lo scorso 25 ottobre su cd, vinile e digitale. Si prosegue poi l’8 dicembre all’Angelo Mai con il concerto degli I Hate My Village; gran finale il 14 dicembre, sempre all’Angelo Mai, con il live di Orion e del duo Desire dal Canada. Teho Teardo e Blixa Bargeld ritornano con il loro terzo album, quasi otto anni dopo Nerissimo, ma il tempo si dilata e si espande come una fisarmonica. Nel conto ci sono anche i due anni di pandemia che sono stati sottratti alle nostre esistenze. Questa musica ricongiunge nuovamente il cielo tra Roma e Berlino e il tour che segue l’uscita di questa nuova raccolta di canzoni inizia proprio da Roma per proseguire in tutta Europa.


Sul palco, accanto a Teardo e Bargeld ci saranno anche Gabriele Coen al clarinetto Basso, da Laura Bisceglia al violoncello, e un quartetto d’archi composto da Elena De Stabile ed Erica Scherl ai violini, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Flavia Massimo al violoncello. Il nuovo disco si intitola Christian & Mauro e nonostante l’utilizzo dei loro nomi di battesimo suggerisca uno sguardo più intimo e personale, l’album contiene riflessioni che dall’universo ritornano alle vicissitudini umane: dal viaggio nel passato con la secentesca passacaglia “Bisogna Morire”, una danza della morte che ha attraversato i secoli, risalendo il tempo per esser reinventata in una prospettiva contemporanea in cui elenchi di nuove professioni digitali trovano la rima con parole di secoli fa. In questo tragitto emerge dalla passacaglia anche un frammento di un’altra canzone che, come una cellula, ha attraversato la membrana per arrivare fino a noi.


Le radici musicali del duo appartengono anche al futuro e le riflessioni di un libro del fisico Carlo Rovelli entrano nel disco finendo per suggerire nuovi modi di guardare all’universo. Non è sempre possibile scoprire nuovi territori senza perdere di vista la costa ed è così che in queste dieci nuove canzoni Teho e Blixa si concedono diverse varianti al percorso suonando una larga selezione di strumenti, utilizzando una tastiera mitologica i cui tasti possono digitare cifre, lettere, suoni e rumori. L’utilizzo trasversale dei suoni consente ulteriori possibilità di scandagliare la musica nel futuro dove, nonostante tutto, è pericoloso sporgersi.


Dopo Roma, il tour prosegue il 20 novembre a Perugia, il 21 novembre a Livorno (dove Teardo e Bargeld suoneranno alcuni brani e ritireranno il Premio speciale al Premio Ciampi), il 22 novembre a Rimini, il 23 novembre a Treviso e il 24 novembre a Ranica (BG). Il tour cotinua poi in Romania, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca.

L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politica

L’Anm denuncia attacchi per assoggettare i giudici alla politicaRoma, 17 nov. (askanews) – Quanto registrato nelle ultime settimane, con le polemiche nei confronti dei magistrati, “si tratta di un attacco alla giurisdizione strumentale a screditare la magistratura per preparare il terreno a riforme che tendono ad assoggettare alla politica il controllo di legalità affidato dalla Costituzione alla magistratura”. Lo spiega il Comitato direttivo centrale dell’Associazione nazionale magistrati in un documento approvato all’unanimità. “E’ prerogativa della giurisdizione l’interpretazione delle leggi, tenendo conto della gerarchia di valori espressa dalla Carta Costituzionale tra i quali i principi di primazia del diritto europeo e di separazione dei poteri”.


Agli “attacchi” – continua l’Anm – “sono seguite operazioni di indebita ricostruzione della vita privata dei magistrati autori di quelle decisioni finalizzate a selezionare e rendere pubbliche scelte personali ritenute correlate ai provvedimenti adottati”. Inoltre “il linciaggio mediatico cui un certo giornalismo si è prestato ha colpito i giudici e la loro naturale tensione a decidere liberi dalle proprie convinzioni e passioni: scrutare la vita delle persone, riportando le loro vicende intime, del tutto prive di rilevanza pubblica, è condotta non in linea con l’etica giornalistica”.

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea Unpli

Turismo, le Pro Loco riunite a Roma per l’assemblea UnpliRoma, 17 nov. (askanews) – Incremento del turismo locale, rivitalizzazione dei borghi interni alle prese con il fenomeno dello spopolamento, promozione delle eccellenze enogastronomiche, supporto all’economia locale, tutela del patrimonio culturale immateriale e socialità. Le Pro Loco sono un motore economico per le comunità italiane, ritenute importanti da più di 9 italiani su 10 nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, secondo un’indagine del CENSIS condotta nel 2024 per UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco. In Italia sono oltre 6400 le Pro Loco rappresentate dall’UNPLI, coinvolgono una rete di più di 500 mila persone impegnate nell’organizzazione e promozione di attività, servizi ed eventi per la comunità, per un totale di 25 milioni di ore di volontariato l’anno. Associazioni che hanno resistito alla pandemia arrivando addirittura a crescere di 100 unità negli ultimi 4 anni.


Di questi risultati e del grande lavoro fatto per la tutela del patrimonio si discuterà sabato 16 e domenica 17 novembre durante l’assemblea dell’UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiana – che si terrà a Roma all’Ergife Palace Hotel. “Un appuntamento che ha l’obiettivo di affermare il ruolo strategico delle Pro Loco per il territorio italiano e rinnovare gli organi dell’Associazione – spiega il presidente UNPLI, Antonino La Spina. – L’ Assemblea sarà un’importante occasione di confronto con le istituzioni su temi centrali per il terzo settore, per il turismo, le comunità e il patrimonio culturale immateriale del Paese. Un momento per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni perché dei circa 3-4 mld di euro generati dal nostro mondo, il 70% è frutto della nostra organizzazione e quindi di iniziative autofinanziate, il restante 30% arriva dal pubblico, questo significa che con il nostro lavoro riusciamo a dare una mano molto forte alle comunità.’ Il ruolo delle Pro Loco secondo i dati del Censis Il ruolo delle Pro Loco ancora oggi ampliamente riconosciuto. Secondo l’indagine Censis svolta quest’anno per conto dell’Unpli, più di 9 italiani su 10 ritengono molto o abbastanza importante il ruolo delle Pro Loco nella promozione del territorio e nella conservazione delle tradizioni locali, percezione condivisa in modo trasversale a gruppi sociali e territori. Quasi il 60% delle persone dichiara di aver partecipato almeno una volta a un evento Pro Loco nel 2023. Di queste, il 43,5% afferma di aver partecipato a eventi organizzati da Pro Loco durante i propri viaggi.


Dall’indagine Censis risulta che, nel 2023, il 22,6% delle Pro Loco ha registrato più di 5.000 partecipazioni alle attività e gli eventi organizzati durante l’intero anno, con un picco eccezionale raggiunto con 200.000 partecipazioni dichiarate da una Pro Loco. Il 41,4% stima che l’andamento del numero di partecipazioni ai propri eventi sia tornato uguale rispetto agli anni prima del Covid, e il 37,3% afferma che sono aumentati. Il 90,9% ha utilizzato principalmente i Social Media come forma principale di comunicazione per promuovere le proprie iniziative, marcando l’adattabilità delle Pro Loco alle nuove forme di comunicazione. Le principali attività delle Pro Loco Pur essendo le sagre una delle attività principali gestite dal 91% delle Pro Loco, una recente ricerca condotta dal Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre evidenzia come queste organizzazioni si distinguano per una varietà di iniziative che spaziano dagli eventi musicali 80%, religiosi 57%, gestione di uffici turistici a quella di musei 46%, siti storici e ambientali 29%, attività di salvaguardia ambientale 46%, fino alla promozione di eventi e incontri formativi e culturali 40%.


Oltre l’80% delle associazioni è attivamente coinvolto nella valorizzazione di prodotti enogastronomici tipici, come quelli a marchio DOP, IGP, DOC e DOCG, segno di un forte impegno nella promozione delle eccellenze del territorio. Non meno importante è la tutela del patrimonio storico e ambientale, con circa il 70% delle Pro Loco che gestiscono iniziative legate a parchi naturali e siti di interesse culturale. Promotori di un turismo sostenibile, inclusivo e accessibile Le Pro Loco sono anche protagoniste nel sostegno al turismo sostenibile, spesso lontano dai flussi di overtourism. Secondo la ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre ben l’87% delle associazioni operano in territori non massificati dal turismo di massa, contribuendo a stimolare l’economia locale attraverso eventi che attraggono non solo i residenti, ma anche turisti provenienti da altre regioni o dall’estero. La partecipazione a questi eventi è infatti in crescita, con un 16% di visitatori che arriva da fuori regione.


In questo contesto, le Pro Loco abbracciano anche la filosofia dello slow tourism, con eventi che favoriscono un turismo più lento e accessibile, particolarmente adatto a un pubblico adulto e anziano. La ricerca del Centro Studi Sintesi CGIA di Mestre sottolinea come le Pro Loco prestino grande attenzione all’accessibilità, con il 94% che valuta la fruibilità degli spazi per le persone con disabilità, e l’87% che adotta misure per favorire la mobilità di chi usa ausili come carrozzine o deambulatori. Inoltre, l’inclusività non si limita alla fruizione degli eventi, ma si estende anche alla partecipazione attiva, con numerosi volontari con disabilità coinvolti nelle attività. Il ruolo del volontariato Le Pro Loco si sostengono principalmente grazie all’attività dei volontari, un elemento centrale per il loro funzionamento. In particolare, molti anziani contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, promuovendo uno scambio intergenerazionale che arricchisce non solo le attività organizzate, ma anche la trasmissione del patrimonio immateriale. Le associazioni che gestiscono eventi religiosi o sagre, ad esempio, si avvalgono in larga parte di volontari con oltre 65 anni, confermando l’importanza di queste figure nel mantenimento della tradizione e della cultura locale. Persone che prestano il loro tempo per promuovere il proprio territorio, investono le proprie energie e trovano le risorse per rendere vivi i luoghi nei quali operano e soprattutto per frenare la piaga dello spopolamento dei piccoli centri urbani. L’UNPLI è, inoltre, iscritta all’Albo nazionale del Servizio Civile Universale e offre la possibilità a giovani, dai 18 ai 28 anni, di prestare servizio presso le sedi di Pro Loco dislocate in tutta Italia. Negli ultimi 20 anni l’Unpli ha formato oltre 30.000 ragazzi, che hanno svolto e svolgono progetti inerenti alla promozione dei territori, della salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, della tutela del paesaggio e delle tipicità regionali. Un’attività che garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, un’occasione di crescita personale, un’opportunità di educazione alla cittadinanza attiva, contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese. Autofinanziamento e sostenibilità economica Infine, va sottolineato che le Pro Loco coprono oltre la metà dei costi attraverso l’autofinanziamento (54%), il restante con contributi privati (19%) e pubblici (27%). Questo modello di sostenibilità economica conferma la capacità di queste organizzazioni di operare in modo indipendente, garantendo continuità alle attività e rispondendo con agilità alle necessità dei territori. In sintesi, le Pro Loco si confermano come protagoniste nell’ecosistema culturale e turistico italiano, grazie alla loro capacità di promuovere le tradizioni locali, valorizzare il patrimonio, sostenere il turismo sostenibile e inclusivo, e rispondere con impegno e passione alle esigenze delle comunità locali. L’impatto economico delle sagre Gli eventi organizzati dalle Pro Loco ogni anno sono circa 110 mila in tutta Italia, attraggono 88 milioni di partecipanti di cui 76,5 milioni provengono dalla regione, 9,7 milioni dal resto d’Italia e 1,8 milioni dall’estero, il 24% sono anziani, 45% famiglie e 31% sono giovani. Di queste manifestazioni 20 mila sono sagre per una spesa complessiva di 700 milioni di euro sostenuta dalle Pro Loco con la collaborazione di amministrazioni pubbliche, associazioni di volontariato, culturali, sportive, religiose, consorzi di tutela di prodotti locali, un indotto di 2,1 miliardi di euro, 10.500 occupati e più di 300.000 volontari. L’impatto economico delle sagre è significativo e può manifestarsi in vari modi: incremento del turismo, sviluppo delle attività locali, promozione dei prodotti tipici, investimenti in infrastrutture, sviluppo di nuovi servizi, rafforzamento della comunità e ciclo virtuoso di reinvestimento. Per incentivare la crescita e il potenziamento di queste iniziative, Unpli dal 2018 assegna annualmente il bollino di Sagra di Qualità alle più meritevoli, e dallo scorso anno anche il marchio Eventi di Qualità. Attualmente sono più di 250 le manifestazioni che hanno ottenuto il riconoscimento.

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazione

Autonomia, Landini: si va avanti con il referendum per l’abrogazioneRoma, 17 nov. (askanews) – “La nostra battaglia va avanti”. E la “sentenza della Corte Costituzionale, della quale bisognerà leggere le motivazioni, conferma le ragioni della nostre motivazioni e conferma che è una legge che divide il Paese ed è sbagliata. Abbiamo accolto un milione e 300 mila firme per l’abrogazione totale di questa legge e noi sosteniamo la necessità di abrogarla complessivamente non solo in qualche punto”. Così il segretario della Cgil, Maurizio Landini nel corso di una intervista stamane a Radio24 da Maria Latella.

Tutte esurite le date del tour Going hard live di Tony Boy

Tutte esurite le date del tour Going hard live di Tony BoyMilano, 17 nov. (askanews) – Si è fatto spazio in poco tempo nella scena rap, diventando uno dei nomi più credibili del momento, Tony Boy annuncia il sold out di tutte le date del tour Going hard live 2025. Prodotto da Vivo Concerti, il club tour lo vedrà protagonista nei principali club italiani a partire da gennaio.


Tony Boy, tra gli artisti più interessanti degli ultimi anni, capace di attirare l’attenzione del panorama rap italiano grazie alla sua versatilità e originalità, con un uso unico del linguaggio, sempre autentico su ogni tipo di beat, ha dimostrato ancora una volta di essere tra le penne più prolifiche della nuova scena rap italiana e torna il 6 dicembre con “Going Hard 3” (distribuito da Warner Music Italy), il terzo mixtape della saga “Going Hard”, che lo ha consacrato come uno dei rapper emergenti più interessanti di quel momento. Dopo il successo dei recenti singoli “Il Tempo Cura” e “Cerchio”, Tony Boy è appena tornato con “ETC”, il singolo pubblicato lo scorso 25 ottobre in collaborazione con Nardo Wick. Dopo un’estate in tour dove ha calcato i palchi dei principali festival estivi tra cui il Red Valley Festival 2024, recentemente premiato ai TIM Music Awards all’Arena di Verona per il disco d’oro del suo album “Nostalgia (export)”, Tony Boy si conferma come uno degli artisti più determinati e ambiziosi della sua generazione. Queste le date.


Giovedì 16 Gennaio 2025 — Parma, Campus Industry Sabato 18 Gennaio 2025 — Milano, Fabrique Lunedì 20 Gennaio 2025 — Firenze, Teatro Cartiere Carrara Mercoledì 22 Gennaio 2025 — Torino, Teatro della Concordia Giovedì 23 Gennaio 2025 — Brescia, Teatro Clerici Domenica 26 Gennaio 2025 – Bologna, Estragon Martedì 28 Gennaio 2025 — Roma, Atlantico Mercoledì 29 Gennaio 2025 — Roma, Atlantico Venerdì 31 Gennaio 2025 — Napoli, Casa della Musica Sabato 1 Febbraio 2025 — Molfetta, Eremo Lunedì 3 Febbraio 2025 — Padova, Gran Teatro Geox Mercoledì 5 Febbraio 2025 — Milano, Fabrique Giovedì 6 Febbraio 2025 — Milano, Fabrique Sabato 8 Febbraio 2025 — Padova, Gran Teatro Geox

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente Lula

Meloni arrivata a Rio per il G20, oggi vede il presidente LulaRoma, 17 nov. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata la notte scorsa alla Base Aérea do Galeão di Rio de Janeiro, in Basile, accolta da un rappresentante del Ministero degli Esteri brasiliano, dall’ambasciatore d’Italia in Brasile Alessandro Cortese e dal console generale d’Italia a Rio de Janeiro Massimiliano Iacchini.


Da domani Meloni prenderà parte al Vertice G20 ma già oggi alle 12:10, le 16:10 in Italia, avrà un bilaterale con il presidente brasiliano Lula.

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastrutture

Zelensky: 120 missili e droni su Ucraina, di mira infrastruttureMilano, 17 nov. (askanews) – Su comando di Vladimir Putin è stato scatenato l’inferno questa mattina sull’Ucraina: missili da crociera, balistici e aerei, nonché droni d’attacco. In diverse città sono risuonate esplosioni e la rete energetica ucraina, già molto fragile, ha dovuto affrontare un nuovo “massiccio” attacco russo che ha provocato almeno otto morti e una ventina di feriti in tutto il Paese: a Odessa due persone sono decedute a causa dei bombardamenti russi. Ferito un adolescente di 17 anni.


“Un massiccio attacco combinato ha preso di mira tutte le regioni dell’Ucraina” e “la nostra infrastruttura energetica”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo lui sono stati lanciati 120 missili e 90 droni, mentre la difesa antiaerea ucraina è riuscita a distruggere 140 di questi obiettivi. Il ministro degli Esteri Andrii Sybiga ha denunciato “uno dei più grandi attacchi aerei” lanciato dalla Russia. Mentre il ministero della Difesa russo ha affermato di aver colpito “tutti” i suoi obiettivi in un massiccio attacco contro “infrastrutture energetiche essenziali che sostenevano il complesso militare-industriale ucraino”. Colpita anche la capitale Kiev. A causa della caduta di detriti, è scoppiato un incendio sul tetto di un edificio residenziale di 5 piani nel quartiere Pechersk della città. Il sindaco Vitaliy Klitschko ha riferito che una donna è rimasta ferita ed è stata ricoverata in ospedale.


Secondo Kiev, Mosca, aumentando i suoi attacchi con droni e missili, ha già distrutto metà della capacità energetica dell’Ucraina. Utilizzati i bombardieri strategici Tu-22M3 e Tu-95, il cui decollo è stato registrato alle 5 del mattino. Nel frattempo si preannuncia una fine d’anno complessa per tutto il vecchio continente. L’accordo quinquennale sul transito del gas russo attraverso l’Ucraina verso l’Europa scade il 31 dicembre 2024. E Kiev ha dichiarato con risolutezza la sua intenzione di non continuare la cooperazione con Gazprom. Per decenni, il sistema di trasporto del gas ucraino (GTS) è stato un’arteria chiave per la fornitura di oro blu all’Unione Europea, rimanendo di fondamentale importanza anche dopo che la Federazione Russa ha lanciato rotte alternative.


La sospensione del transito avrà inevitabilmente ripercussioni sul mercato energetico europeo, dato che alcuni Paesi sono ancora parzialmente dipendenti dal gas russo. Non escluse fluttuazioni nei prezzi dell’energia e avere conseguenze economiche sia per l’Europa che per l’Ucraina.

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premi

Vino, presentata la “Guida Oro I Vini di Veronelli 2025”: i premiMilano, 17 nov. (askanews) – Presentata in anteprima nazionale l’edizione 2025 della “Guida Oro I Vini di Veronelli”, volume erede degli storici cataloghi firmati dal padre della critica enologica italiana, svelando i cinque “Migliori Assaggi” 2025, premi assegnati ai vini che hanno conseguito il punteggio più alto in centesimi nella rispettiva tipologia e i dieci “Sole”, riconoscimenti attribuiti all’unanimità dai curatori a vini e realtà d’eccellenza in grado di coniugare diversi fattori, tra cui originalità, capacità, cura, storia e lungimiranza.


L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 300 operatori del settore, è stato organizzato dal Seminario Permanente Luigi Veronelli, associazione senza scopo di lucro che dal 1986 opera per valorizzare la cultura del vino e degli alimenti, e che riunisce vignaioli, agricoltori, artigiani del gusto, ristoratori, distillatori e cultori della gastronomia. La Guida è stata presentata all’ex Convento dei Neveri, dove a maggio è stato inaugurato “Il Veronelli”, l’interessante spazio permanente dedicato al celebre critico. Prima della presentazione del volume, si è tenuto un evento celebrativo in occasione del ventennale della scomparsa di Veronelli, durante il quale sono stati proiettati piccoli saggi di rare documentazioni video in cui è lui stesso a parlare, seguito, in una sorta di “dialogo a distanza” condotto da Aldo Tagliaferro, da alcuni vignaioli, ristoratori e critici. Tra di loro Ilaria Felluga, Gianfranco Fino, Marta Galli, Alfonso Iaccarino, Fausto Maculan, Giuseppe Mazzocolin, Michele Perusini, Arturo Rota, Maria Lavinia Zanella, Massimo Zanichelli e Omar Pedrini. Ospite della giornata, Dolma Bornengo in rappresentanza della storica Ong Acra con cui il Seminario Veronelli è in partnership da 11 anni: le “seconde bottiglie” inviate alla Guida (per supplire a eventuali difetti della prima), se non utilizzate, vengono destinate a finanziare progetti di agricoltura sociale.


Ad aggiudicarsi quest’anno i prestigiosi cinque “Migliori Assaggi” sono stati: “Trento Extra Brut Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2015” di Ferrari F.lli Lunelli (96 punti); “Bolgheri Sassicaia 2021” di Tenuta San Guido (100 pt); “Alto Adige Terlaner I Grande Cuvée 2021” di Cantina Terlano (98 pt) “Costa d’Amalfi Rosato 2023” di Cuomo Marisa (92 pt); e il “Trentino Vino Santo Emblemi d’Amor 2009” di Poli Giovanni (97 pt). I dieci “Sole” sono invece andati a “Collio Malvasia 2020” di Podversic Damijan; “Friuli Colli Orientali Picolit 2019” di Perusini; “Alto Adige Pinot Nero Riserva Sepp Hanni 2019” di Stroblhof; “Renitens s.a.” di Resistenti Nicola Biasi; “Soave Classico Foscarino Grande Cuvée I Palchi 2021” di Inama; “Adarmando Umbria Bianco 2022” di Tabarrini; “Ostuni Ottavianello Stùne 2023” di Amalberga; “Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Lice 2021” di Caparra & Siciliani; “Zà Tarina Terre Siciliane Malvasia 2023” di Cusolito; e il “Vermentino di Gallura Superiore Pitraia 2021” di Tenute Gregu. L’evento si è conclsuo con una degustazione delle bottiglie premiate accompagnata da una selezione di specialità gastronomiche realizzate dagli artigiani del gusto partner dell’evento. La Guida sarà disponibile nelle librerie e sul sito del Seminario Veronelli dal 30 novembre prossimo. L’acquisto del volume permette anche di consultare in modo completo e gratuito l’app “I Vini di Veronelli 2025” sul proprio smartphone. Da gennaio 2025 sarà disponibile in esclusiva per i mercati esteri anche la versione in lingua inglese.

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a Mestre

Vino, Ais: il 22 novembre le Malvasie del Carso in assaggio a MestreMilano, 17 nov. (askanews) – Una giornata dedicata allo studio delle Malvasie coltivate nella striscia di terra che si estende da Muggia a Doberdò del Lago, attraversando il Carso transfrontaliero tra le province di Trieste, Gorizia e la Slovenia: “Malvasia in porto – Malvazije v pristanu” è l’evento organizzato dall’Associazione italiana sommelier (Ais) del Veneto, in stretta collaborazione con le agenzie di sviluppo Gal Carso Las Kras e ORA Krasa in Brkinov, in programma venerdì 22 novembre dalle 14.30 alle 19 al Novotel Venezia Mestre Castellana di Mestre (Venezia) in cui i protagonisti saranno i diversi stili e le mille sfumature di queste varietà, legati alla storia di Venezia e del suo patrimonio enogastronomico.


Alle 14.30 la giornata prende il via con i banchi d’assaggio con circa 30 produttori provenienti sia dall’Italia che dalla Slovenia, tra cui Domacija Bole, Vina Stemberger, Vina Cotar, Rencel boutique wines, Perinova domacija, Villa Mirage, Vinarstvo Tauzher – Emil/Rok Tavcar, Vinakras Sezana, Colja Vino, Vina Stoka, Vina Orel, Cotova klet, Vina Sanabor, Vinarstvo Petelin-Rogelja, Vina Kobal, Zidarich, Skerlj, Fattoria Carsica Bajta, Kocjancic, Cacovich, Lenardon, Urizio – Vigna sul Mar, Agriturismo Milic, Budin, Zahar, Vini Ruj, Damijan Milic, Grgic e Skerk. Oltre al walk around tasting, alle 14.30 è prevista una masterclass di approfondimento sui diversi stili di Malvasia guidata dal Miglior sommelier d’Italia Ais 2023, Cristian Maitan.


“A Venezia la Malvasia era una vera e propria icona: originaria di Monemvasia, roccaforte bizantina a sud del Peloponneso, nella capitale della Serenissima diventò un vero e proprio status symbol, emblema di potere economico” ricorda Gianpaolo Breda, presidente di Ais Veneto, spiegando che “quando nel Cinquecento Venezia perse l’isola di Creta, il maggior produttore di Malvasia, le coltivazioni si spostarono sulle coste dalmate e istriane, fino ad arrivare a Gorizia e a Trieste. Siamo quindi onorati di ospitare l’evento ‘Malvasia in porto’ proprio a Venezia – ha concluso – dove questo vino è riuscito a dare il toponimo di calli, ponti e sottoporteghi”.