Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Ad Alessandra Oddi Baglioni il premio Civitas 2025

Ad Alessandra Oddi Baglioni il premio Civitas 2025Roma, 10 apr. (askanews) – Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna, ha ricevuto oggi a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il Premio Civitas 2025 come ‘Ambasciatrice di cultura e pioniera dell’agricoltura sostenibile e dell’imprenditoria femminile’. Manager e imprenditrice, ma anche scrittrice: questo riconoscimento celebra il suo impegno nella valorizzazione del lavoro delle “donne della terra”, come lei stessa ama definirle anche nei suoi libri.


Istituito dall’Associazione Nazionale Donne Elettrici per promuovere il dialogo interculturale e valorizzare le iniziative che favoriscono la coesione sociale, il Premio rappresenta un importante tributo alle donne che si sono distinte a livello politico, culturale e sociale, nella sostenibilità e nella difesa dei diritti civili. La cerimonia si è svolta nel Palazzo comunale, alla presenza della presidente dell’A.N.D.E, Gigliola Famiglietti, sono intervenuti rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e della ricerca, con la partecipazione della presidente di Confagricoltura Donna Campania, Lucia Rinaldi.


“Questo premio è un segno di stima verso tutte le donne che ogni giorno si impegnano in azienda, conciliando il lavoro con la famiglia, dove sono un punto di riferimento – ha dichiarato Alessandra Oddi Baglioni nel suo intervento -. In questa regione ricca di bellezze e di eccellenze agroalimentari è importante lo sviluppo del settore, che ha bisogno di donne giovani. Continueremo a lavorare insieme per incentivare l’imprenditoria agricola innovativa e costruire una società più sostenibile, equa e inclusiva”. “Nella vita ho attraversato mondi diversi: dalla politica europea all’agricoltura, dalla scrittura all’impegno per l’imprenditoria femminile. Il filo conduttore è stato sempre lo stesso: costruire, innovare e contribuire a creare opportunità, soprattutto per le donne – ha concluso la presidente di Confagricoltura Donna -. Senza il settore primario, non esisterebbero né il settore secondario né il terziario. L’agricoltura è essenziale per il sostentamento di qualsiasi Paese ed è fondamentale che la società civile ne sia consapevole.”

Sfera Ebbasta e Shiva escono con “Santana Money Gang”

Sfera Ebbasta e Shiva escono con “Santana Money Gang”Milano, 10 apr. (askanews) – Dopo la premiere all’Unipol Forum di Milano della traccia inedita “Non metterci becco”, Sfera Ebbasta e Shiva esagerano.


Esce a sorpresa stasera, un’ora dopo la mezzanotte, “Santana Money Gang” il loro primo joint album, completamente indipendente in partnership Cupido / Milano Ovest. 12 canzoni inedite. Trap allo stato puro.


Ecco la tracklist: 1 – SNTMNG 2 – NON METTERCI BECCO 3 – SEI PERSA 4 – MOLECOLE SPRITE 5 – MAYBACH 6 – NEON 7 – MNGSNT 8 – D&G 9 – VVS CARTIER 10 – OVER (demo) 11 – COME SE NON FOSSI NEI GUAI 12 – PARANOIA


Disponibile in preorder il cd autografato in versione STUDIO MASTER.

Per agnello Sardegna Igp nuove etichette con Poligrafico e Zecca

Per agnello Sardegna Igp nuove etichette con Poligrafico e ZeccaRoma, 10 apr. (askanews) – Nuove etichette avanzate, analoghe a quelle utilizzate per banconote e certificati, realizzate in collaborazione con la Zecca e l’Istituto Poligrafico dello Stato in modo da renderle “difficilmente replicabili: sviluppando etichette avanzate, realizzate con sistemi di sicurezza analoghi a quelli utilizzati per la stampa di banconote e carte speciali, si proteggeranno maggiormente i consumatori e il lavoro dei pastori”. Lo annunciano i vertici del Contas, il consorzio dell’Agnello di Sardegna IGP, che nel periodo pasquale a causa dell’aumento degli agnelli nei banchi dei supermercati della Penisola, riscontrano frequentemente etichette errate o non conformi. L’ultimo caso in Emilia Romagna dove, in un punto vendita della Gdo, gli ispettori del Contas hanno evidenziato una criticità nel sistema di rintracciabilità e di etichettatura, dovuta all’operatività delle bilance basata su codici prodotto.


Nel caso specifico, il codice dell’”Agnello di Sardegna” è stato erroneamente associato a un agnello di origine estera, presente nei supermercati durante il periodo pasquale. L’involucro segnalato dai consumatori conteneva un cosciotto di origine slovacca, etichettato come “Agnello di Sardegna IGP”. Nel periodo pre-pasquale, spiega Contas, aumentano i casi di errore che “oltre a danneggiare la fiducia dei consumatori e il lavoro dei pastori, sono soggetti a specifiche sanzioni previste dalla normativa vigente, a tutela della trasparenza e del corretto funzionamento della filiera agroalimentare”. “Questi episodi ci spingono ad alzare ulteriormente l’attenzione – aggiunge il presidente del Contas Battista Cualbu -Implementare strumenti come il tracciamento digitale è essenziale per certificare provenienza e autenticità”.

Come i dazi di Trump potrebbero compattare Ue-Cina-Asean

Come i dazi di Trump potrebbero compattare Ue-Cina-AseanRoma, 10 apr. (askanews) – L’aggressiva guerra dei dazi avviata dal presidente Usa Donald Trump potrebbe compattare un asse euro-asiatico che va dall’Unione europea alla Cina, con una diramazione meridionale nei paesi che fanno parte dell’Asean, l’Associazione delle nazioni del Sudest asiatico.


L’altro ieri, proprio mentre Trump da Washington prometteva fuoco e fiamme, il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha tenuto una videochiamata con il commissario al Commercio dell’Ue Maros Sefcovic. Le due parti hanno concordato di iniziare immediatamente i negoziati sui prezzi dei veicoli elettrici (EV) e di discutere dei legami di investimento nel settore automobilistico, secondo una nota rilasciata giovedì dal ministero del Commercio della Cina. Hanno inoltre espresso la loro disponibilità ad avviare al più presto i colloqui per l’accesso al mercato e hanno sostenuto la ripresa di un dialogo bilaterale su meccanismi commerciali per affrontare le tensioni relative alle preoccupazioni dell’Ue riguardo alla deviazione delle esportazioni cinesi precedentemente destinate agli Stati uniti.


Si è trattato di un contratto operativo, dopo che a livello più politico – sempre martedì – la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sentito telefonicamente il premier cinese Li Qiang. La “vexata quaestio” sulla quale si concentra il negoziato tra i due estremi dell’Eurasia è quello del meccanismo dei prezzi per i veicoli elettrici importanti dalla Cina, alla luce dei sussidi governativi cinesi alle loro imprese. A ottobre scorso, l’Ue ha imposto dazi fino al 45 per cento dopo un’indagine di diversi mesi. Ma l’arrivo del ciclone Trump, che ha portato ieri i dazi contro le merci cinesi al 125 per cento, mette in discussione gli attuali equilibri commerciali Cina-Ue, col rischio che merci cinesi – a partire dalle auto elettriche – invadano il mercato europeo.


D’altro canto, anche l’Ue ha imposto agli Usa dazi ritorsivi del 25 per cento, dopo che Trump ha colpito le merci europee. Quindi, Pechino e Bruxelles sono nella stessa barca (“il nemico del tuo nemico è tuo amico”?). La riconfigurazione del panorama commerciale internazionale da parte di Trump è una preoccupazione comune. “Gli Stati Uniti stanno abbandonando molti dei principi che hanno guidato il loro approccio globale al commercio e agli investimenti, creando un’incertezza economica senza precedenti”, ha dichiarato la Camera di Commercio dell’Unione europea in Cina in una nota diffusa ieri. “La Cina – ha continuato – ha l’opportunità di creare un ambiente commerciale stabile e affidabile per gli investitori”.


La Cina, la seconda economia mondiale, sta inoltre stringendo sempre più rapporti con i suoi partner commerciali nel Sud-est asiatico. Ieri, Wang ha avuto una video-riunione con il ministro del Commercio malese, Tengku Zafrul Abdul Aziz. La Malesia è attualmente la presidente dell’ASEAN. “La Cina è disposta a rafforzare la comunicazione e il coordinamento con i partner commerciali, compresa l’ASEAN, per affrontare le preoccupazioni reciproche attraverso un dialogo e consultazioni su base di pari dignità e rispetto reciproco, e per sostenere insieme il sistema commerciale multilaterale”, ha dichiarato Wang a Zafrul. I ministri economici del blocco dell’Asia sudorientale hanno fortemente criticato gli Stati uniti per l’imposizione di dazi pervasivi su quasi tutte le nazioni, promettendo però di non adottare misure ritorsive. Il blocco, invece, “si impegnerà in un dialogo franco e costruttivo con gli Stati uniti per affrontare le questioni legate al commercio”, come hanno concordato i ministri dell’economia giovedì dopo una riunione virtuale durata tre ore. L’incontro era stato programmato prima dell’annuncio notturno del presidente statunitense Donald Trump, secondo il quale avrebbe ridotto le nuove tariffe sulla maggior parte dei paesi al 10%. I ministri hanno anche concordato di istituire un Gruppo di lavoro Geoeconomico ASEAN per discutere e formulare “una politica regionale coerente e lungimirante in risposta alle emergenti sfide economiche e geopolitiche”, secondo il ministero del commercio malese. “Rimaniamo fermi nel rafforzare l’integrazione economica regionale, cogliendo le opportunità nel mezzo delle sfide globali e mantenendo un ambiente economico regionale prevedibile, trasparente, non discriminatorio, equo, inclusivo e aperto che ha sostenuto la crescita del commercio e dello sviluppo regionale”, si legge nella nota rilasciata dai ministri alla fine della riunione dei ministri economici e dei governatori delle banche centrali del blocco a Kuala Lumpur. Più presto nella giornata, il ministro malese del Commercio e degli Investimenti, Zafrul Aziz, che ha presieduto l’incontro dei ministri dell’economia sotto la presidenza della Malaysia nel blocco, ha dichiarato: “Non c’è nulla di certo se non l’incertezza quando si parla dei dazi di Trump”. I ministri hanno criticato aspramente la politica di Trump, affermando che i dazi “ostacolano i flussi regionali e globali di commercio e investimenti, incidono sulla sicurezza e sulla stabilità economica, influenzano il sostentamento di milioni di persone nella regione e ostacolano il progresso economico nell’ASEAN, in particolare per le economie meno sviluppate, nonché la consolidata relazione economica e commerciale tra ASEAN e Usa”. Hanno inoltre aggiunto: “Ribadiamo il nostro sostegno per un sistema commerciale multilaterale prevedibile, trasparente, libero, equo, inclusivo, sostenibile e basato su regole, con l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) al suo centro, e riconosciamo il ruolo fondamentale che l’Omc ha svolto nel promuovere la crescita economica globale”.

Arriva in libreria “L’Italia Vaticana” di Cesare Cataniti

Arriva in libreria “L’Italia Vaticana” di Cesare CatanitiMilano, 10 apr. (askanews) – Come è nata l’influenza della Chiesa nel nostro Paese? Arriva in libreria “L’Italia Vaticana”, nuova opera di Cesare Catananti, medico (è stato direttore generale del Policlinico “A. Gemelli” di Roma) e docente di Storia della Medicina che negli ultimi anni ha orientato il suo accurato lavoro di ricerca negli archivi vaticani, da poco aperti agli studiosi, su tematiche di Storia Contemporanea e di Storia della Chiesa.


Grazie a fonti d’archivio vaticane da poco accessibili, il libro analizza, per il periodo 1943-1958, forme e modi con cui si realizzò un’indiscussa egemonia cattolica sulla nascente repubblica, documentando le pressioni della Santa Sede sulla Dc che governava il Paese e a cui chiedeva di allinearsi al suo disegno religioso e politico. Con la liberazione, nell’aprile del ’45, dall’occupazione nazista e dal fascismo, si avviò per il nostro Paese il percorso di ricostruzione post bellica che avrebbe portato all’Italia democratica e repubblicana, così come oggi la conosciamo. Un percorso, irto e complesso, in cui la Santa Sede svolse un ruolo davvero speciale e non del tutto noto, sostenendo con la forza della sua diplomazia e nelle forme dovute le istanze di un Paese che aveva voglia di riscattarsi dalle macerie della guerra.


La peculiarità dell’azione vaticana si caratterizzò inoltre per la visione religiosa di Pio XII secondo cui solo una “società compiutamente cristiana” avrebbe potuto salvaguardare il mondo da future guerre e totalitarismi. E l’Italia, di cui era Primate, rappresentava la sede ideale per realizzare quel disegno. E la cosa non gli appariva impossibile, avendo la piena compliance dei politici cattolici che nelle file della Democrazia Cristiana avrebbero a lungo governato l’Italia. E così in alcuni passaggi chiave della vita repubblicana, a cominciare dall’elaborazione della Carta Costituzionale, la presenza vaticana negli affari italiani fu davvero molto attiva. Eccessiva per alcuni che intravedevano un rischio di scivolamento verso la Stato clericale. E la cosa non poteva non determinare conflitti e tensioni anche all’interno dello stesso mondo cattolico. Cum Petro non voleva dire Sub Petro.Utilizzando fonti d’archivio inedite, e da poco tempo disponibili agli studiosi, l’autore racconta passo passo quella stagione, entrando nelle pieghe di tante vicende e offrendoci un quadro interessante, istruttivo e persino curioso. “La ricostruzione di Catananti ci restituisce la storia di una ‘sponda’ del Tevere nella sua interazione con l’altra ‘sponda’, quella dell’Italia repubblicana. L’Autore racconta questa vicenda, che talvolta appare quasi un romanzo, anche con aspetti che oggi ci appaiono un po’ risibili: non lo fa per denunciare le ingerenze, ma non intende neppure difendere un tipo di rapporti tra Chiesa e Stato che, ormai, appartiene al passato…”, si legge nella prefazione di Andrea Riccardi.

Tennis, Carlos Alcaraz ai quarti a Monte-Carlo

Tennis, Carlos Alcaraz ai quarti a Monte-CarloRoma, 10 apr. (askanews) – Carlos Alcaraz non sbaglia e si qualifica per la prima volta ai quarti del torneo Atp di Monte-Carlo. Lo spagnolo, numero 2 del seeding, supera 6-3, 6-1 il tedesco Altmaier, n.68 del ranking, in un match chiuso in crescendo. Dopo un primo set lottato (nel 2° game durato 18′ Carlitos ha salvato 5 palle break), il murciano è salito di livello, dominando il 2° parziale. Affronterà venerdì per la prima volta il francese Arthur Fils, classe 2004, che ha eliminato il campione 2023 Andrey Rublev. Esce di scena anche la quinta testa di serie, Jack Draper, ko dopo quasi tre ore con lo spagnolo Davidovich Fokina.

Rocchi (Crea): ddl Difesa agroalimentare protegge made in Italy

Rocchi (Crea): ddl Difesa agroalimentare protegge made in ItalyRoma, 10 apr. (askanews) – “Il Crea è al fianco del Governo Meloni in questa azione fortemente voluta dal ministro Lollobrigida a tutela del nostro patrimonio agroalimentare”. Così Andrea Rocchi, presidente Crea, l’ente nazionale di ricerca dedicato all’agroalimentare e vigilato dal Masaf, in merito all’approvazione del Ddl Difesa dei prodotti alimentari.


“Si tratta di un provvedimento importante, anche e soprattutto per la diffusione di una più efficace protezione del made in Italy a tavola, a cui – prosegue Rocchi – con la nostra ricerca, possiamo contribuire in modo significativo, supportando le azioni di contrasto all’Italian sounding, anche nell’ambito della Cabina di regia istituita dal Ddl, e predisponendo una informazione scientificamente autorevole, a difesa di tracciabilità, qualità e tipicità delle nostre produzioni”.

Cia: accordo Ue direttiva suolo non abbia obblighi per agricoltori

Cia: accordo Ue direttiva suolo non abbia obblighi per agricoltoriRoma, 10 apr. (askanews) – L’accordo politico sulla direttiva sul monitoraggio del suolo, con l’obiettivo non vincolante di raggiungere “suoli sani” entro il 2050, può essere un passo avanti verso una normativa nazionale secondo Cia, ma non deve comportare obblighi diretti per gli agricoltori. Questo il commento di Cia-Agricoltori Italiani che negli anni ha sempre promosso campagne contro il consumo di suolo, l’erosione e la perdita di sostanza organica nei suoli europei.


“L’agricoltura ha bisogno di suolo, fertile e pulito, che è il primo asset su cui l’Europa può poggiare la battaglia per l’adattamento al cambiamento climatico e il contrasto alla perdita di biodiversità”, ha dichiarato il presidente nazionale Cia, Fini. Cia, ora, seguirà gli step successivi del processo legislativo al Consiglio e in Parlamento, accertandosi che il testo concordato ieri non comporti imposizioni di obblighi diretti e oneri burocratici agli agricoltori.

Versace: i primi 47 anni di moda glamour della Medusa

Versace: i primi 47 anni di moda glamour della MedusaMilano, 10 apr. (askanews) – Il marchio Versace nasce ufficialmente nel 1978. In quell’anno Gianni Versace realizza la sua prima sfilata a Milano, dove si era trasferito giovanissimo dalla Calabria per lavorare come stilista free lance per alcune case di moda. Lo stile audace, a tratti eccentrico, glamour, sono i tratti distintivi delle sue collezioni, che negli anni ’80 saranno indossate dalle più famose top model del momento, da Cindy Crawford, a Linda Evangelista, a Naomi Campbell. Sono quelli gli anni che decretano l’ascesa della maison nell’Olimpo della moda, ma la consacrazione definitiva arriva negli anni ’90 quando le sue sfilate diventano veri e propri eventi di riferimento per il jet set internazionale. Sul finire di quel decennio, tuttavia, la tragica scomparsa di Gianni Versace, assassinato davanti alla sua villa a Miami beach il 15 luglio 1997, interrompe quel percorso che lo aveva portato a diventare firma prestigiosa nel mondo della moda. A raccoglierne l’eredità suo fratello Santo Versace che diventerà Ceo dell’azienda e la sorella Donatella che per i successivi 28 anni sarà la guida creativa della casa di moda, anche quando quest’ultima passerà in mani straniere.


Nel 2018, infatti, la maison della Medusa è rilevata da Michael Kors (diventata poi Capri Holdings) per 1,83 miliardi di euro. Il gruppo Usa, proprietario anche dei marchi Michael Kors e Jimmy Choo, acquisisce l’80% dalla famiglia Versace e il restante 20% dal fondo Blackstone. In quella transazione alla famiglia vanno 150 milioni di euro del prezzo di acquisto in azioni di Capri Holdings e a Donatella Versace viene confermato il ruolo di responsabile creativo del gruppo riconoscendole “uno stile iconico al centro dell’estetica del design di Versace”. Incarico durato fino a marzo di quest’anno. Da qualche tempo, tuttavia, il gruppo newyorkese aveva messo in vendita il brand italiano. Vendita che aveva subito un’accelerazione a novembre 2024, quando il progetto di fusione con Tapestry era naufragato. Gli ultimi risultati Versace, d’altro canto, erano stati deludenti. Nel terzo trimestre 2024-2025 il calo del 15% del fatturato di Versace, insieme al -12% di Michael Kors, aveva trascinato in rosso Capri Holdings. In particolare, i ricavi della maison della Medusa erano scesi a 193 milioni di dollari con una perdita operativa di 21 milioni.


Ora, con l’acquisizione da parte di Prada, dunque, Versace torna in mani italiane ma, per la prima volta nella storia dell’azienda, una collezione Versace non sarà firmata da un Versace. Un mese fa, infatti, Capri Holdings ha annunciato una riorganizzazione della maison italiana con la nomina dal primo aprile a direttore creativo di Dario Vitale, in arrivo da Miu Miu (brand del gruppo Prada). Quell’annuncio ha sancito dopo 28 anni l’addio di Donatella Versace alla guida creativa della casa di moda fondata da suo fratello Gianni, ruolo che era suo dal 1997, anno in cui venne assassinato il fratello. “Gli annunci di oggi fanno parte di un attento piano di successione per Versace”, aveva commentato in quell’occasione John D. Idol, presidente e amministratore delegato di Capri Holdings, che in questi giorni è volato a Milano per la chiusura delle trattative con Prada. Per Donatella, prossima ai 70 anni, non si è però trattato di un’uscita definitiva dalla casa di moda: dal primo aprile, infatti, è Chief brand ambassador col ruolo di sostenere le iniziative filantropiche e di beneficenza di Versace e resta advocate del brand a livello globale. E ora chissà se quella Medusa, fino a oggi simbolo inconfondibile della maison fondata 47 anni fa da Gianni Versace, resterà lì col suo sguardo potente e i suoi serpenti per capelli ad “atterrire, pietrificare le persone”, come aspirava il suo fondatore quando la scelse come simbolo.

Delitto Garlasco, legale Stasi: nomina Garofano viola la legge

Delitto Garlasco, legale Stasi: nomina Garofano viola la leggeRoma, 10 apr. (askanews) – “Riguardo alla nomina del generale Luciano Garofano come consulente di Andrea Sempio noi abbiamo sollevato una questione di incompatibilità principalmente che è prevista dal codice. C’è una norma del codice, esattamente due articoli, che dicono che non può essere nominato consulente tecnico colui che evidentemente ha anche un ruolo di testimone. E mi spiego: lui ha firmato degli atti che certamente confluiranno in questa seconda indagine e quindi in un processo e di quegli atti dovrà dare conto. Questo è l’aspetto tecnico. Poi c’è un aspetto secondario, ma molto importante di opportunità e cioè io credo che coloro i quali hanno fatto i rilievi e hanno compiuto probabilmente, come dicono i capelli, degli errori dovrebbe astenersi dall’assumere un ruolo in questa seconda indagine. Questa è l’opportunità”. Lo ha dichiarato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, durante il corso della trasmissione Ore 14 di Milo Infante in onda su Rai 2. «Non è una questione di fiducia, è una questione di regole. Anche l’istanza che ha mosso la Procura non è basata sulla fiducia o non fiducia, ci sono delle regole. Se uno si esprime, si esprime e sa che essersi espresso ha delle conseguenze”, conclude il legale.