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Tag: Sanremo 2023

Commissione elettorale Georgia: ha vinto Sogno georgiano con 53,9%

Commissione elettorale Georgia: ha vinto Sogno georgiano con 53,9%Milano, 16 nov. (askanews) – La Commissione elettorale centrale ha annunciato i risultati finali delle elezioni legislative nonostante le differenze di opinione tra i membri della Commissione stessa e gli appelli dei membri dell’opposizione a non apporre il timbro sui risultati delle “elezioni truccate”. Secondo la Commissione elettorale centrale i risultati ufficiali sono: Sogno georgiano ( attuale partito al governo ) – 53,93%; Coalizione per il cambiamento – ( Ahali + Girchi – Più libertà + Droa ) 11,03%, Unità – per salvare la Georgia – 10,17%5 ( Movimento nazionale unito + Strategia Agmashenebeli ); Georgia forte ( Lelo per la Georgia + Per il popolo + Cittadini + Piazza della libertà ) – 8,81%; Per la Georgia ( guidato dall’ex primo ministro GD Giorgi Gakharia ) – 7,78%. La prima sessione del Parlamento si terrà entro 10 giorni dall’annuncio odierno.


L’ambiente nel quale è stato fatto l’annuncio sarebbe tuttavia tutt’altro che sereno. Una lite verbale sarebbe scoppiata tra un membro della commissione dell’opposizione Davit Kirtadze e il presidente Giorgi Kalandarishvili. Kirtadze, prima di essere espulso dalla sala, lo avrebbe definito una “macchia nera” nella storia georgiana in un apparente riferimento alle macchie nere sull’altro lato della scheda elettorale che violavano la segretezza del voto e diventavano un simbolo delle elezioni del 26 ottobre tra i manifestanti: gli avrebbe anche lanciato vernice nera addosso. Il 26 ottobre la Georgia ha votato per il Parlamento di 150 membri. Sono state le prime elezioni completamente proporzionali in Georgia, con una soglia del 5%. Sono state anche le prime elezioni elettroniche, con circa il 90% degli elettori che hanno espresso il proprio voto tramite dispositivi elettronici installati nei seggi elettorali.


Le organizzazioni di osservatori locali parlano di brogli “su larga scala” e chiedono l’annullamento dei risultati ufficiali. Secondo loro, il presunto schema di brogli includeva, tra le altre cose, la confisca delle carte d’identità degli elettori prima delle elezioni, ostacoli artificiali per gli osservatori elettorali indipendenti, nonché molteplici casi di voto fraudolento e molteplici voti espressi da individui che lavoravano con gli osservatori del Sogno georgiano e funzionari elettorali affiliati al partito. L’OSCE/ODIHR ha condiviso la sua prima valutazione preliminare, affermando che le elezioni ” si sono svolte in un contesto di radicata polarizzazione, segnato da preoccupazioni sulla legislazione recentemente adottata, sul suo impatto sulle libertà fondamentali e sulla società civile”.


La presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha respinto i risultati delle elezioni e ha chiesto un’indagine immediata sulle frodi elettorali. L’opposizione nega la legittimità delle elezioni, annunciando proteste senza sosta per chiedere nuove elezioni. I leader dell’opposizione hanno annunciato un piano che consiste in: 1) Informare tutti i cittadini georgiani sulle frodi, gli inganni e le macchinazioni utilizzate dal Sogno Georgiano per rubare le elezioni. 2) Garantire che i partner internazionali non riconoscano le elezioni truccate. 3) Continuare la resistenza democratica, l’attivismo civico e le proteste di piazza. I partner internazionali della Georgia, tra cui gli Stati Uniti e l’Unione Europea, hanno chiesto un’indagine internazionale indipendente sulle violazioni elettorali e hanno affermato che queste elezioni allontanano la Georgia dall’UE e dalla NATO.

Vino, Cons. Brunello: annata 2020 “accattivante, brillante, succulenta”

Vino, Cons. Brunello: annata 2020 “accattivante, brillante, succulenta”Milano, 16 nov. (askanews) – Un’annata “accattivante, brillante, succulenta”, versatile e vocata all’invecchiamento che conferma il giudizio di una vendemmia a 5 stelle, le ultime attribuite anticipatamente sulla base dei parametri meteoclimatici e di consistenza e sanità delle uve. Sono le tre parole chiave che descrivono sinteticamente il Dna del Brunello di Montalcino 2020, il vintage in anteprima in questi giorni a “Benvenuto Brunello” e che si prepara ad entrare sui mercati il 1 gennaio 2025.


L’interpretazione rappresentativa dei vini della Denominazione emerge da “Brunello Forma”, il nuovo progetto di proprietà del Consorzio presentato oggi al Teatro degli Astrusi del meraviglioso borgo toscano nel corso della terza giornata dell’evento in programma fino al 18 novembre. Da quest’anno, infatti, l’ente consortile del vino principe della Toscana mette in campo un innovativo modello di valutazione della “personalità” dei vini in base alle diverse vendemmie, tarato specificamente sul Sangiovese di Montalcino. Obiettivo: analizzare l’annata secondo canoni non più quantitativi e autoreferenziali (le stelle) ma qualitativi e stilistici, che derivano dalla forte interazione tra vitigno, cambiamento climatico e vino, considerando anche la grande eterogeneità del territorio in termini di esposizione, altitudine e suoli. Uno studio complesso che ha visto all’opera membri del Consorzio, un team di esperti climatologi e professionisti dell’”high tech farming” della società Copernico, e un panel di degustazione internazionale composto da otto Master of Wine (MW): Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi per l’Italia, Madeleine Stenwreth (Svezia), Justin Knock (UK), Michelle Cherutti-Kowal (UK), Tracey Dobbin (Francia), Frank Roeder (Germania) e Philip Goodband (Usa). Dai tasting alla cieca condotti su 57 campioni di Brunello di Montalcino 2020 imbottigliati e certificati Docg, esaminati in connubio con i dati climatici dei diversi areali di provenienza, sono emerse 456 note di degustazione più le 8 note finali di sintesi dell’annata elaborate singolarmente da ciascun MW. Un osservatorio che ha permesso di arrivare ad un’unica nota di degustazione qualitativa del Brunello di Montalcino 2020.


L’annata 2020 “rivela una notevole enfasi su espressioni di frutto maturo e complessa nella maggior parte dei campioni, spesso stratificati con sfumature floreali. Il piacevole equilibrio tra intensità fruttata e struttura, suggerisce che questi vini non solo sono espressivi ora ma mostrano anche potenziale per un ulteriore sviluppo”. I vini evidenziano generalmente “un equilibrio ben integrato tra acidità rinfrescante, tannini succulenti e calore alcolico. Sebbene alcuni campioni presentino una maturità più evidente e una maggiore presenza di alcol, questi elementi sono ben gestiti, contribuendo alla densità e alla longevità dei vini”. Alcuni campioni “hanno mostrato l’alcol in modo più prominente, confermando un profilo di annata più calda. I tannini sono spesso descritti come “raffinati, succosi e piacevolmente levigati, una caratteristica del Brunello 2020: questa tessitura, combinata con una spiccata e rinfrescante acidità, indica che questi vini sono fatti per invecchiare”. Le note di degustazione riflettono una diversità stilistica probabilmente influenzata dalla posizione del vigneto e dall’epoca di vendemmia, con alcuni vini che evidenziano aromi delicati, croccanti e finezza, mentre altri mostrano uno stile più audace, voluminoso e concentrato. Questo indica un’annata versatile, che mostra sia finezza che potenza attraverso diversi terroir e approcci enologici. L’annata 2020 si distingue inoltre per una qualità costante e questo riflette una stagione di crescita stabile e favorevole per il Brunello, producendo vini di profondità e complessità. Anche i livelli di polifenoli e antociani “confermano questa qualità, indicando vini ricchi di struttura e colore”. Complessivamente, le note del panel enfatizzano una visione positiva sull’annata 2020: sebbene già accessibili, molti di questi vini dovrebbero acquisire ulteriore complessità e armonia con l’invecchiamento in cantina, rendendoli adatti sia per il consumo attuale che per un potenziale di invecchiamento a lungo termine. In sintesi, l’annata 2020 del Brunello di Montalcino si caratterizza “per profilo accattivante e solare di frutta matura, solido equilibrio strutturale e grande piacevolezza di beva grazie ai tannini succulenti”.


L’annata 2020 si distingue per una serie di condizioni climatiche favorevoli che hanno avuto un impatto positivo sulla qualità finale del vino. La stagione è iniziata senza gelate invernali, e la primavera è stata asciutta, favorendo uno sviluppo regolare delle piante. Giugno ha portato una buona piovosità, creando un bilanciamento idrico che ha preparato le piante al caldo estivo. Sebbene luglio sia stato secco, la piovosità di giugno e agosto ha permesso una maturazione uniforme degli acini. Durante l’estate si sono verificate solo due ondate di calore, una tra luglio e agosto e una nella seconda metà di agosto. Entrambe le ondate sono state brevi e moderate, limitando il rischio di stress idrico per le piante e contribuendo a preservare il profilo aromatico del vino. Nel complesso, l’annata 2020 ha mostrato una stabilità termica e un’accumulazione di ore di calore normale, con un livello di stress termico inferiore alla media storica, indicando una maturazione ideale del Sangiovese. Le precipitazioni sono state ben distribuite durante la stagione, con un totale di 543 mm che ha contribuito a mantenere l’equilibrio idrico delle piante. L’analisi climatica ha anche evidenziato come le aree ad altitudine maggiore abbiano goduto di una mitigazione termica che ha contribuito a evitare stress eccessivi alle piante.

Vino, Consorzio Brunello: Stati del Sud (+14%) trainano mercato Usa

Vino, Consorzio Brunello: Stati del Sud (+14%) trainano mercato UsaMilano, 16 nov. (askanews) – Centotrenta milioni di abitanti (il 40% del totale), un Pil da novemila miliardi di dollari, un epicentro dei consumi di vino degli Stati Uniti, che qui rappresentano il 42% del totale. Ma i 17 Stati del South a stelle e strisce, che vanno dai club esclusivi della Florida fino alla Virginia, dalla cucina Tex mex del Texas fino alla capitale, Washington, sono soprattutto l’area di maggior appeal per il Brunello di Montalcino, quella dove si concentra il 51% dei consumi del vino principe della Toscana.


Il focus “South” dell’Osservatorio Uiv su base SipSource realizzato per il Consorzio in occasione della terza giornata di “Benvenuto Brunello” riflette anche quest’anno un trend positivo, con una crescita tendenziale delle vendite nei primi 9 mesi dell’anno del 19% a volume e del 14% a valore, contribuendo alla sovraperformance generale del rosso di punta di Montalcino negli Stati Uniti (+5% volume, contro una media-mondo a -8%). Secondo la piattaforma che misura gli scarichi di magazzino dei distributori statunitensi per le merci destinate al consumo, è la costa atlantica e soprattutto il canale off-trade a segnare il balzo della domanda. In particolare quella dei wholesale (+47% per gli over 50 dollari), ovvero le grandi catene di grossisti, come CostCo, presso cui si riforniscono sempre di più anche i ristoranti. “Il Sud degli Stati Uniti è sicuramente l’area a maggior concentrazione al mondo del nostro Brunello, un mercato fondamentale all’interno del top buyer globale americano. I numeri che vediamo oggi nel South sono ottimi perché sorreggono anche le difficolta di altri areali e contribuiscono al saldo generale positivo nel mercato statunitense” ha affermato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, rimarcando che “di questi tempi è un grande risultato”.


Una crescita, rileva l’Osservatorio Uiv, che replica l’incremento in doppia cifra dello scorso anno e che si evidenzia in particolare non solo nel segmento grossisti ma anche nei canali dell’on-trade (+6% volume e +1% valore). Qui, relativamente alla fascia oltre i 50 dollari (prezzo alla distribuzione) e ad una ristorazione in leggera decrescita (-1% a valore), fa da contraltare il boom dei consumi negli hotel (+29%), in particolare lungo la costa atlantica, oltre che negli esclusivi circoli privati e club sportivi (+16%) che trovano in Florida e Texas il principale habitat. E proprio sul prezzo medio si gioca la sfida del Brunello: gli indicatori segnano un prezzo alla distribuzione rappresentato a valore nell’80% dei casi da over 50 dollari, dato che sale all’85% per le forniture nell’on-trade, principale canale di vendita di Brunello con una quota pari al 60% del fatturato. A “Benvenuto Brunello”, in programma a Montalcino fino al 18 novembre, partecipano 126 Cantine. In degustazione, il Brunello 2020, la Riserva 2019, il Rosso di Montalcino 2023 oltre alle referenze degli altri due vini della Denominazione: Moscadello e Sant’Antimo.

Bergesio (Lega): grazie a governo, 15 agenti Polizia in più a Cuneo

Bergesio (Lega): grazie a governo, 15 agenti Polizia in più a CuneoRoma, 16 nov. (askanews) – “Stanno per arrivare rinforzi per la sicurezza del nostro territorio. Una notizia che accolgo con grande soddisfazione. Il Viminale ha infatti assegnato a Cuneo 15 agenti di Polizia in più. Si tratta di un passo fondamentale per rafforzare la sicurezza del Cuneese e rispondere alle esigenze dei cittadini. Ancora una volta la Lega e il Governo dimostrano il loro impegno concreto in tema di sicurezza, come evidenziano i dati nazionali: ben 3.351 nuovi poliziotti sono stati annunciati per tutto il Paese entro inizio anno. A fronte di questo le chiacchiere della sinistra, dopo tanti anni di mancanza di turn over del personale, stanno a zero. Un ringraziamento doveroso va al Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni per il suo lavoro prezioso ed attento alle esigenze anche del nostro territorio”. Così il senatore cuneese della Lega, Giorgio Maria Bergesio, commenta il piano di assegnazioni degli ispettori e assistenti e agenti della Polizia di Stato per il mese di dicembre 2024.

Autonomia, Fontana: rasserenati da decisione Consulta

Autonomia, Fontana: rasserenati da decisione ConsultaRoma, 16 nov. (askanews) – “La Legge Calderoli è perfettamente costituzionale” e “sapere che è rispettosa della Costituzione ci ha molto rasserenati”. Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, su Il Giornale.


Sul perché la sinistra esulti tanto dopo la decisione della Consulta, Fontana non ha dubbi. “Vivono sulla menzogna, su slogan senza senso con cui spaventare la gente. Proprio la loro campagna contro l’autonomia dimostra quanto siano incapaci di proposte migliorative e mentano per qualche voto in più”. “Sono indignato. Preferisco discutere con un vero centralista di cui non condivido nulla, ma con una posizione legittima che con una sinistra che cambia idea continuamente per soli interessi di partito”, sottolinea.

Il momento d’oro di Anna: “Tonight” tra i singoli più trasmessi

Il momento d’oro di Anna: “Tonight” tra i singoli più trasmessiMilano, 16 nov. (askanews) – E’ il momento d’oro per Anna, la giovane rapper conquista record su record. Dopo l’esibizione a Fiera Milano Live come special guest del concerto di Nicki Minaj, Anna ha dato il via al suo primo vero tour nei club quest’autunno con tutte le date già sold-out. Il nuovo singolo di Anna è “Tonight”, tratto dall’album certificato Doppio Disco di Platino “Vera baddie”, è tra i brani più trasmessi dalle radio.


Dopo essere stata la regina indiscussa di quest’estate con la hit “30°C” (2xPlatino), rimasta per due settimane consecutive alla #1 della classifica radio, il nuovo singolo mostra un lato più ‘dark’ e ‘malinconico’ della cantante. Chi non ha sofferto per amore? In questa slow-jam dal sapore trap Anna racconta con onestà una relazione amorosa finita male: “Era come un sogno all’inizio, però dopo è caduto come da un precipizio, l’unico che mi aiuta per adesso è l’assenzio, mi sono trattenuta le lacrime in silenzio. Sto facendo tutto pur di non pensare a te”. O ancora, dice: “non hai fatto abbastanza per noi”.


La canzone, scritta da Anna, è prodotta da Sadturs e MILES. Quest’anno Anna ha infranto numerosi record e ottenuto numerosi riconoscimenti: è stata premiata dalla testata Billboard Italia come “Donna dell’Anno” ai Billboard Women in Music Awards, è stata per 9 settimane consecutive alla prima posizione della classifica degli album più venduti con “Vera baddie”, è stata al n.1 della classifica dei singoli con “30°C” e ha monopolizzato la classifica dei brani più trasmessi in radio arrivando alla prima posizione anche lì. Un successo senza precedenti che le ha permesso di battere due record importanti: quello delle 9 settimane consecutive alla #1 della classifica album (FIMI/GFK) che non succedeva dal 2008 ad un’artista femminile e quello di avere contemporaneamente l’album e il singolo alla prima posizione delle due classifiche (non succedeva dal 2015 con Adele, che regnava nel nostro Paese con l’album “25” e la hit “Hello” entrambi al primo posto). Infine, “30°C” è il brano rimasto più a lungo alla prima posizione quest’anno su Spotify.


Anna ha segnato il record anche per il numero di copie certificate da un’artista femminile in un anno solare: oltre 1 milione 350 mila copie nel 2024. È, infine, l’artista donna con più brani andati alla #1 della classifica singoli (FIMI/GFK) in questo decennio (“Bando”, “Cookies N’ Cream” con Guè & Sfera Ebbasta, “Everyday” con Takagi & Ketra, Shiva e Geolier, “30°C”).


L’album “Vera baddie”, scritto interamente da Anna, è stato un vero terremoto nella scena musicale italiana, diventando un vero e proprio fenomeno culturale e social attraverso la figura della “baddie” ovvero il ritratto di una ragazza di oggi forte, indipendente, promotrice del “self-empowerment”, dolce, conscia delle proprie fragilità e difetti che sa tramutare in punti di forza, impenitente, libera e senza censure.

Autonomia, Bucci: per Consulta legge perfettamente costituzionale

Autonomia, Bucci: per Consulta legge perfettamente costituzionaleRoma, 16 nov. (askanews) – “Non vedo nessuno stop dalla Corte, che ha anzi definitivamente confermato che la legge che la istituisce è perfettamente costituzionale. Forse un commento sulla delusione andrebbe chiesto a chi finora ha raccontato che questa riforma era contraria alla nostra Carta fondamentale, straparlando di valori dell’unità d’Italia messi in discussione e di colpi di Stato. Confermo invece quanto ho sempre detto sui vantaggi che la Liguria potrebbe trarne”. Così il neo presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, su La Stampa.


“Mi fanno sorridere quelli che sostengono che con l’autonomia si creerebbe un divario tra le Regioni. La legge è di poche settimane fa. La Consulta l’ha convalidata ieri. Quindi mi sta dicendo che fino a ieri l’Italia era tutta sullo stesso piano e che da domani ci saranno regioni svantaggiate rispetto ad altre? Un Paese a due velocità purtroppo è una realtà annosa venuta a galla fin dal primo giorno dell’Unità d’Italia. Di certo la colpa non può essere di un’organizzazione dello Stato che ancora non c’è”, spiega.

Autonomia, Occhiuto: stop Consulta può essere una grande opportunità

Autonomia, Occhiuto: stop Consulta può essere una grande opportunitàRoma, 16 nov. (askanews) – Il semaforo giallo della Corte Costituzionale in merito alla legge sulla autonomia differenziata “può essere una grande opportunità per la maggioranza, se si avrà la saggezza di fare le cose perbene”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in un’intervista al Corriere della sera.


Secondo l’esponente di Forza Italia, permette di “scrivere le parti mancanti, riprenderla tutta in mano, come dice la Corte affidando non al governo ma al Parlamento la definizione dei Lep, e dando appunto forma alla perequazione tra Regioni. Anche il centrosinistra non può opporsi nella sostanza, perché quella riforma l’hanno scritta loro, solo che in 23 anni non è mai stata attuata”. “Vediamo se il centrodestra saprà cogliere questa sentenza come opportunità, per una riforma equilibrata che ci renderebbe più forti, o se si andrà a rischiare un vero tracollo al referendum. Come la penso io credo che ormai si sia capito…”, sottolinea.

Autonomia, Zaia: la riforma non è stata né bocciata né sospesa

Autonomia, Zaia: la riforma non è stata né bocciata né sospesaRoma, 16 nov. (askanews) – “È stato presentato un ricorso da 4 Regioni per dichiarare l’incostituzionalità e quindi affossare la legge Calderoli. La Corte lo ha respinto. La riforma non è stata né bocciata né sospesa”. Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul Corriere della sera, a proposito della decisione della Corte Costituzionale sulla legge sull’autonomia differenziata.


“Solo in Italia chi ha perso vuol far credere di avere vinto. Se la Consulta avesse voluto bocciare la legge lo avrebbe fatto. Se non è avvenuto è perché la ritiene in linea con il dettato della Costituzione”, aggiunge sottolineando che “sono richieste di modifica al governo perché coinvolga di più il Parlamento, ma non toccano l’essenza della legge. Calderoli provvederà alle correzioni necessarie”. Sull’ipotesi referendum Zaia spiega che “con le osservazioni della Corte, se recepite, il testo della legge sarà cambiato e quindi verranno meno i presupposti per chiedere di abrogarla. Non temiamo nessuna consultazione e, se non si farà, potremo dire che si saranno risparmiate delle risorse”.

Testa a testa Tesei-Proietti,Umbria ago bilancia tornata Regionali

Testa a testa Tesei-Proietti,Umbria ago bilancia tornata RegionaliRoma, 16 nov. (askanews) – L’Umbria è quella terra in cui (a volte) i sogni si avverano. Sogni diversissimi, opposti, diventati realtà nel giro di pochi anni per la destra e per la sinistra in un’alternanza che non si è vista in altre regioni ex ‘rosse’. Certo, il centrodestra ha vinto anche nei comuni toscani e in quelli emiliani e romagnoli, espugnando amministrazioni da sempre di sinistra, ma non è mai arrivato a prendersi la guida di Firenze o – e stavolta la sfida è questa, ma i sondaggi certificano un solido vantaggio per Michele de Pascale – la presidenza della regione Emilia Romagna. In Umbria no, le amministrazioni, anche al livello più alto, sono cambiate, vorticosamente. E, ora, dopo un ciclo di destra durato circa dieci anni c’è la prova del nove: dove batte il cuore degli umbri?


Dopo la rovinosa uscita di scena della giunta di centrosinistra guidata dalla Dem Catiuscia Marini – che si dimise per un’inchiesta sui concorsi pubblici sulla sanità locale – la Lega nel 2019 è arrivata alla guida della Regione con Donatella Tesei, eletta a grande maggioranza con venti punti di vantaggio su Vincenzo Bianconi. Nel frattempo il centrodestra ha espugnato diversi comuni tra cui Terni – il cui sindaco Stefano Bandecchi ha siglato in extremis un’alleanza con Giorgia Meloni ritirando il suo candidato alla regione – e anche il capoluogo, Perugia. Ma poi la ruota è girata ancora e a giugno scorso il centrosinistra, con Vittoria Ferdinandi – sostenuta da Pd, M5s, Azione e una parte di Italia Viva – ha riconquistato Perugia, facendo volare le speranze di un ritorno a palazzo Broletto. Ora la sfida tra Donatella Tesei per il centrodestra, governatrice uscente ed ex senatrice della Lega, e Stefania Proietti, sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia dal 2021, confermerà o smentirà le aspirazioni degli uni e degli altri. Alla vigilia del voto, domani e dopo domani, secondo gli ultimi sondaggi si annuncia un altro testa a testa tra le due candidate. Partita sul filo di lana, almeno all’inizio, che inevitabilmente fa pensare a quanto accaduto in Liguria a fine ottobre, quando il centrodestra con Marco Bucci è riuscito a consolidare il vantaggio, inizialmente di pochi punti percentuali, sconfiggendo il Dem Andrea Orlando. Dunque, con i pronostici a favore del centrosinistra in Emilia Romagna, l’Umbria diventa l’ago della bilancia per stabilire chi tra i due schieramenti avrà vinto questa tornata elettorale portando a casa due governatori eletti su tre.


I leader sono scesi in campo a sostegno di Tesei e di Proietti. La ex senatrice è stata sostenuta ampiamente dal Carroccio, anche con una conferenza stampa con Matteo Salvini e con tutti i ministri leghisti del governo e giovedì scorso a Perugia sono accorsi la premier Giorgia Meloni e il vice Antonio Tajani, che hanno ribadito la coesione dello schieramento di centrodestra. Non senza una stoccata agli avversari. “A due giorni dal voto non si sono ancora visti insieme… Si vergognano uno dell’altro”, ha detto Meloni riferendosi alla coalizione progressista. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale – dopo varie tappe del viaggio in Umbria a cui ha partecipato, insieme a Proietti, anche la segretaria Dem – il campo largo si è ritrovato al completo al presidio per la sanità pubblica davanti all’ospedale Santa Maria di Terni. Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli a sostegno della corsa della sindaca di Assisi. Uniti? “Non facciamo polemiche inutili e sciocche, qui siamo con un progetto politico serio. In Umbria, come in Emilia Romagna, siamo uniti e convinti di poter presentare ai cittadini una proposta molto seria”, ha tagliato corto Conte mentre Schlein ha ricordato come l’Umbria sia “l’unica regione da quando sono segretaria nella quale tutte le forze alternative alla destra sono andate insieme da una persona a chiederle di guidare questo progetto collettivo”.


Argomento principe della campagna elettorale è stata la sanità con accuse reciproche tra le due candidate. Tesei ha sostenuto di aver ereditato dal centrosinistra una regione “in ginocchio” dove “c’era un grande lavoro da fare”, “con le macerie della sanità commissariata” e “con le macerie vere”, perché “c’erano le macerie del terremoto del 2016, era tutto lì, non si era per niente iniziata la ricostruzione”. Insomma la sanità pubblica è distrutta? “E’ l’ora di dire che è a causa dei 50 anni passati”, ha attaccato Tesei. Idem per le infrastrutture, perchè “dopo trenta anni stiamo uscendo dall’isolamento di una sinistra che non ha voluto far crescere questa regione: è stata tenuta chiusa da un sistema infrastrutturale inesistente e oggi abbiamo cantieri aperti per strade e ferrovie”. Proietti, invece, ha ricordato che negli ultimi cinque anni “il governo regionale non ha difeso i diritti degli umbri, a cominciare dalla sanità, ma si è fatto eterodirigere non dal governo ma da un partito, la Lega, con un assessore che qui non c’era mai ma che non si poteva toccare”. La Regione “ha bisogno di una svolta” e di una guida che “difenda la sanità pubblica invece di smantellarla”. L’autonomia differenziata? “Porterebbe l’Umbria in un precipizio peggio che nelle regioni del Sud”, ha concluso.