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Tag: Sanremo 2023

Sostenibilità, Sanpellegrino: in 6 anni risparmiati 329 mln litri di acqua

Sostenibilità, Sanpellegrino: in 6 anni risparmiati 329 mln litri di acquaMilano, 13 nov. (askanews) – Sanpellegrino, azienda del settore acque minerali e bibite non alcoliche del gruppo Nestlè, grazie a progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo di acqua nei processi industriali, negli ultimi 6 anni ha risparmiato 329 milioni di litri. Con interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, l’azienda è arrivata a consumare 0,05 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,07 litri di acqua utilizzati nel 2022.


Inoltre per garantire una gestione della risorsa idrica responsabile e sostenibile entro la fine del 2025 prevede di certificare tutti gli stabilimenti secondo lo standard internazionale Aws (Alliance for water stewardship). La certificazione riconosce e premia, infatti, il modo in cui le imprese si prendono cura dell’acqua attraverso il rispetto del bilancio idrico, la partecipazione attiva nella gestione efficace e sostenibile delle risorse idriche locali e l’identificazione e lo sviluppo di progetti fondamentali per la loro salvaguardia. A oggi sono stati certificati i siti produttivi di Ruspino e Scarperia in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna. Lo stabilimento di Cepina otterrà la certificazione nei prossimi mesi e San Giorgio in Bosco entro la fine del 2025. Sanpellegrino quindi sviluppa interventi di tutela dell’acqua che si estendono anche ai bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi. Sono stati quindi identificati una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del volumetric water benefit accounting (Vwba) del World resources institute. A Cepina Valdisotto (SO), dove è presente lo stabilimento di Levissima, nel 2023 il gruppo ha avviato le operazioni per rigenerare i pendii boschivi colpiti dalla tempesta Vaia nel 2018. Nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna, è intervenuto nell’ambito del progetto Fonte Voltone per il potenziamento dell’acquedotto integrando nel servizio pubblico la sorgente “Voltone”, che attualmente non utilizza e far fronte alla storica difficoltà di garantire l’approvvigionamento idrico alle frazioni montane di Santa Lucia e Monte di Fò. Mentre nel Padovano, dove è presente il sito produttivo di San Giorgio in Bosco, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica del Brenta ed Etifor, ha realizzato uno studio per individuare soluzioni per fronteggiare l’impoverimento delle acque sotterranee del bacino idrico del fiume Brenta dovuto al cambiamento climatico.


“La sostenibilità è da sempre parte integrante della nostra cultura aziendale perché abbiamo la responsabilità di preservare una risorsa preziosa come l’acqua, e portarla sulle tavole dei nostri consumatori. Il nostro modello di business si basa, quindi, su una crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle risorse per promuovere un futuro di qualità per le persone, le comunità e il Pianeta – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – Proprio per questo ci impegniamo a sviluppare progetti capaci di amplificare l’impatto positivo delle nostre attività e di ridurre allo stesso tempo la nostra impronta ecologica. Per genere un reale e crescente impatto positivo coinvolgiamo anche tutti i nostri stakeholder in un percorso di sostenibilità condiviso. Questo approccio ci ha consentito di confermare, se non addirittura di migliorare, anno dopo anno, le performance dei principali indicatori della gestione responsabile della nostra azienda, in particolare il nostro impatto ambientale, la catena di fornitura, la logistica e il packaging”. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi del gruppo utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata proveniente da fonti rinnovabili. Sul fronte del packaging nel 2023 il gruppo ha utilizzato 12.950 tonnellate di R-PET, il 79% in più rispetto alle 7.246 tonnellate del 2022, riducendo ulteriormente il quantitativo di PET vergine. Inoltre, dal 2023 tutto il portafoglio Levissima è composto da almeno il 25% di R-PET, una scelta attuata con due anni di anticipo rispetto all’obbligo di legge previsto dall’Unione Europea. Mentre per Acqua Panna e S.Pellegrino si è raggiunto il 30% di R-PET su tutta la gamma dei prodotti. Per quanto riguarda i prodotti commercializzati all’estero, l’88% è venduto in Paesi dove il gruppo collabora a iniziative per il riciclo e per la riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente. Sanpellegrino si impegna anche sul fronte logistio: oggi, grazie ai progetti implementati negli anni, il 71% dei prodotti del gruppo in Italia viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 20% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 55% dei prodotti trasportati su strada viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL. Nel contesto dell’utilizzo di questi carburanti, anche nel 2023, Sanpellegrino ha collaborato con il Gruppo Maganetti e con Air Liquide per il navettaggio da San Pellegrino Terme all’hub di Madone e con Logistica 1 per la tratta Cepina Valdisotto-Genova, risparmiando complessivamente l’equivalente di oltre 14.100 tonnellate di CO2. Un altro importante traguardo è stata l’inaugurazione ad aprile 2023 del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima.

”Diy” è il nuovo album degli “Psicologi”

”Diy” è il nuovo album degli “Psicologi”Milano, 13 nov. (askanews) – Uscirà venerdì 29 novembre “Diy” (Bomba Dischi/Universal Music Italy), il nuovo album degli “Psicologi”, il duo formato da Drast e Lil Kvneki, già disponibile in presave e preordinabile in formato vinile: https://bombadischi.lnk.to/diy


Un disco autentico, sincero, che costituisce un’evoluzione della musica degli “Psicologi”, che in questi ultimi due anni – durante i quali hanno intrapreso percorsi solisti – hanno avuto tempo e modo di crescere, maturare e diventare consapevoli di cosa vogliono comunicare e, soprattutto, di come farlo. Drast e Lil Kvneki hanno da sempre avuto una grande capacità di parlare ai giovani e, in particolare, alla Generazione Z a cui appartengono, trattando temi eterogenei che spaziano dall’amore, all’angoscia per il futuro, alla disillusione che spesso i loro coetanei vivono per colpa di ciò che sentono quotidianamente, come la necessità forzata di appartenere o rientrare in un trend del momento. Il titolo allude al “Do It Yourself”, un’etica nata e diffusa all’interno della cultura punk a partire dagli anni Ottanta, che celebra l’anticonformismo e l’anticonsumismo. L’album nasce proprio dall’esigenza di essere liberi e di distaccarsi da ciò che è “cool”, è un invito a esplorare ciò che contraddistingue ognuno di noi e a esprimere la propria unicità rifuggendo il concetto di omologazione necessaria. Il fil rouge che lega le tracce è la volontà di dare dignità alla sofferenza in qualsiasi sua forma, provando ad aiutare, con le loro canzoni, ad abbracciarla e a conviverci, senza denigrarla o compatirla.


“Diy” giunge a due anni di distanza dall’ultima uscita discografica e segna il ritorno ufficiale degli “Psicologi” sulla scena musicale italiana, anticipato dall’annuncio di due date speciali nelle loro città d’origine nel 2025: gli artisti si esibiranno infatti venerdì 17 gennaio al Palapartenope di Napoli e sabato 18 gennaio al Palazzo dello Sport di Roma. Per il loro grande ritorno gli “Psicologi” hanno anche previsto un’attività speciale organizzata in alcuni negozi indipendenti di dischi di tutta Italia. I fan che acquisteranno il disco in uno dei punti vendita aderenti all’iniziativa potranno ricevere in regalo una fanzine a edizione limitata a partire da venerdì 29 novembre e fino a esaurimento scorte.

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’Italia

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’ItaliaMilano, 13 nov. (askanews) – Partirà il 28 marzo 2025 con la data zero al Teatro Mancinelli di Orvieto il nuovo tour di Ermal Meta nei più importanti teatri italiani.


Dopo aver attraversato la penisola con un lungo tour estivo, l’artista torna nei teatri per ritrovare il pubblico in una dimensione più intima condividendo un viaggio musicale che spazierà dai successi di repertorio all’ultimo album “Buona Fortuna”. I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, saranno in prevendita su TicketOne dal 13 novembre alle ore 18:00.


Di seguito il calendario: 28 marzo 2025 Orvieto (Tr) – Teatro Mancinelli; 29 marzo 2025 Isernia – Teatro Auditorium 10 Settembre 1943; 05 aprile 2025 Roma – Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone/ Sala Sinopoli; 11 aprile 2025 Brindisi – Teatro Verdi; 12 aprile 2025 Rende (Cs) – Teatro Garden; 14 aprile 2025 Napoli – Teatro Bellini; 17 aprile 2025 Firenze – Teatro Puccini; 18 aprile 2025 Ancona – Teatro Delle Muse; 26 aprile 2025 Milano – Teatro Carcano; 30 aprile 2025 Torino – Teatro Colosseo; 3 maggio 2025 Brescia – Teatro Dis_Play; 5 maggio 2025 Bologna – Teatro Duse.

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendale

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendaleMilano, 13 nov. (askanews) – Sono 2,8 miliardi le prestazioni erogate a favore di oltre 14 milioni di italiani da parte della sanità integrativa, che rappresenta uno degli asset fondamentali del welfare aziendale ma, meno del 20% dei lavoratori occupati dichiara di conoscerne bene strumenti e dispositivi e il 35% dichiara di non avere alcuna conoscenza (VI rapporto Censis-Eudaimon). Sono questi i temi emersi oggi durante il tavolo di lavoro “Colazione CON…” promosso dall’Osservatorio Nazionale Welfare e Salute (Onws) a cui hanno partecipato i responsabili delle Risorse Umane di diverse aziende e rappresentanti di associazioni di categoria.


“Un appuntamento pensato per favorire uno scambio di punti di vista su un tema ormai acclarato e cioè quello che riguarda l’importanza del welfare contrattuale e in particolare della sanità integrativa, che ne è uno dei principali pilastri dal punto di vista economico e sociale – ha detto Ivano Russo, presidente di ONWS – Il welfare aziendale ha assunto una rilevanza fondamentale agli occhi dei lavoratori nella fase della scelta ma anche come incentivo per restare all’interno dell’azienda stessa, quindi in una prospettiva sia di recruiting che di retention del lavoratore. Un tema sempre più fondamentale che non può non avere un impatto sulla gestione delle risorse umane e su come le aziende approcciano alla questione del personale, rivoluzionando le politiche HR che storicamente sono ancorate quasi esclusivamente agli aspetti salariali. In sintesi: è sempre più importante conoscere che tipo di well being complessivo, di benessere, l’azienda mette a disposizione del proprio lavoratore”. Secondo una ricerca Nomisma, costruita intervistando un migliaio di lavoratori e i dirigenti di 150 imprese, 8 lavoratori su 10 scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare, evidenziando quindi l’attenzione dei lavoratori verso la salute e il benessere individuale, ma anche i servizi di supporto ai parenti anziani. “È quindi molto importante – continua Russo – che le parti datoriali, sia a livello aziendale che a livello associativo, si impossessino appieno delle conoscenze tecniche e di strategia, di visione, dei vari strumenti del welfare contrattuale, perché questo significa poter avere più frecce al proprio arco quando si tratta di costruire poi il rapporto con i propri dipendenti, anche per cercarli e per trattenerli”.


Urge intervento legislativo. Una discussione che si inserisce in un quadro più ampio, in cui è evidente la necessità di un intervento legislativo che dia completezza a quelle parti del welfare aziendale ancora regolate da norme frammentarie e incomplete, ma soprattutto occorre un quadro normativo definitivo e complessivo su questa materia.

Vino, Uiv: al Simei grande interesse per tecnologie per dealcolati

Vino, Uiv: al Simei grande interesse per tecnologie per dealcolatiMilano, 13 nov. (askanews) – “Negli States preferiamo chiamarli low sugar più che low alcol”. Il diverso sguardo, pragmatico e non ideologico come accade in Italia, sul tema dei vini dealcolati lo sintetizza Randy Ullom, enologo e vicepresidente del colosso californiano del vino Jackson Family Wines. Al Simei, la fiera milanese di Unione italiana vini (Uiv) leader mondiale nelle macchine per l’enologia e le bevande, le tecnologie per la dealcolizzazione sono quelle che stanno registrando maggior interesse.


Anche da parte dei 70 buyer statunitensi in rappresentanza delle principali imprese del vino a stelle e strisce: da Constellation Brands a Francis Ford Coppola fino appunto a Jackson Family, gigante con vigne negli Usa, Canada ma anche in Italia, Francia, Sud Africa, Cile e Australia. A fargli eco è David Crippen, director of winemaking di Bear Creek Winery, la sesta più grande azienda vinicola e vitivinicola a conduzione familiare degli Stati Uniti, a Simei proprio per studiare l’offerta di macchinari da dealcolazione. “Quasi tutte le attrezzature che abbiamo in cantina sono italiane – ha detto – e il salto di qualità che hanno fatto i vini tricolori negli ultimi 40 anni è probabilmente correlato anche a queste tecnologie”. Una tendenza produttiva “NoLo” (no e low alcol) che non a caso incontra al Simei un matching con l’offerta made in Italy, Paese leader nelle tecnologie per il vino che vuole rimanere della partita, nonostante il divieto alla dealcolazione ancora in vigore. È di ieri la presentazione ufficiale di “Libero”, forse una delle ultime innovazioni per la produzione su larga scala di dealcolati: un ciclo continuo in grado di togliere l’alcol al vino che Omnia Technologies ha chiamato così perché “in grado di far gustare il vino senza vincoli”.


“Da ieri in fiera – dicono dal gruppo italiano che conta 400 ingegneri e tecnici in 39 sedi produttive – riscontriamo un interesse senza precedenti, in particolare da Spagna, Grecia e Stati Uniti. Anche i produttori italiani esprimono curiosità, ma la loro condizione di stallo non gli permette di azzardarsi oltre”. Anche per Vason, da 50 anni nel campo dell’industria enologica, le giornate sono un via vai di spagnoli, argentini fino a indiani. “Il mercato c’è, in due anni l’interesse è lievitato – ha detto il presidente Albano Vason – certo sarebbe ben diverso se l’Italia potesse competere ad armi pari in vigna e in cantina”. A Milano vetrina su MMR (Master Mind Remove), un macchinario pensato per la dealcolazione anche per Cantine di piccole e medie dimensioni. Dalla domanda all’offerta, fino alla produzione tra i padiglioni del Simei a Milano il vino dealcolato è l’elefante nella stanza: “Lo scorso anno – ha detto il consigliere delegato di Mionetto, Alessio del Savio – grazie alla controllante tedesca Henkel abbiamo prodotto e venduto due milioni di bottiglie di spumante, quest’anno abbiamo raddoppiato e siamo a 4 milioni, tutte vendute soprattutto in Germania, negli Usa, nei Paesi nordici e nell’Est Europa”.

Separazione carriere,commissione Camera conferma testo Governo

Separazione carriere,commissione Camera conferma testo GovernoRoma, 13 nov. (askanews) – La commissione Affari Costituzionali della Camera ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dalle opposizioni all’articolo 2 del disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere per i magistrati finalizzati a consentire carriere indiffrenziate fra magistrati inquirenti e giudicanti . Resta dunque invariato il testo presentato dal governo che prevede la modifica dell’art.102 della Costituzione, primo comma, con l’aggiunta della frase: “le quali disciplinano altresì le distinte carriere dei magistrati giudicanti e requirenti”. Le votazioni sugli altri emendamenti proseguiranno in commissione oggi e domani.

Merano WineFestival, Kocher: 7.000 visitatori, edizione bellissima

Merano WineFestival, Kocher: 7.000 visitatori, edizione bellissimaMilano, 13 nov. (askanews) – Settemila visitatori e 10mila presenze totali, più di mille espositori presenti tra “wine, food, spirits, beer”, oltre tremila vini in degustazione, 39 masterclass e un summit con sei talk. Sono i numeri della 33esima edizione del Merano WineFestival, cinque giornate all’insegna delle eccellenze enogastronomiche selezionate dalla guida “The WineHunter” di Helmuth Kocher che, dall’8 al 12 novembre, hanno richiamato nella cittadina altoatesina buyer provenienti da 25 Paesi diversi.


“È stata un’edizione bellissima e siamo molto soddisfatti di com’è andata” ha dichiarato il patron Kocher, patron della manifestazione, spiegando che “abbiamo raggiunto i 7.000 ingressi, un dato in linea con gli anni passati, che segna il consolidamento del nostro successo verso un pubblico di qualità tra buyers, operatori di settore, giornalisti e la platea di appassionati e wine lovers, per un evento che genera un indotto di oltre 6 milioni di euro sul territorio meranese”. Oltre ai “The WineHunter Award Platinum”, massimo riconoscimento della guida assegnato a 86 prodotti, ai 5 “Honour Awards” e ai 7 “The WineHunter Stars”, il premio “Nel segno di Zierock” è andato ad Andreas Dichristin della Cantina altoatesina Tropfltalhof e il premio Godio allo chef Daniel Hintner del ristorante “Zur Rose”. Il tema di questa edizione, “Quo Vadis?”, è stato oggetto del summit “Respiro e grido della terra” con sei talk scientifici curati dall’International viticulture and enology society e la tavola rotonda “Abruzzo sostenibile, Molise green”.


Tra i diversi momenti che hanno caratterizzato l’edizione di quest’anno, le più spettacolari sono state la sciabolata di 33 magnum di Testarossa Oltrepò Pavese, e, nella giornata conclusiva, il “Catwalk Champagne & More” con 50 Maison di Champagne e 75 produttori italiani di Metodo Classico, con ulteriore sciabolata conclusiva di una magnum di Champagne P. Vallée di Vallepicciola, insieme con tutto il team del WineFestival.

In libreria “Il nuovo rifiuto di Israele”, di Massimo De Angelis

In libreria “Il nuovo rifiuto di Israele”, di Massimo De AngelisRoma, 13 nov. (askanews) – Nel suo ultimo libro, Massimo De Angelis raccoglie gli scritti di 25 tra i maggiori storici e pensatori contemporanei dell’ebraismo sulla complessa questione di Israele. “Bisogna ripartire dalle religioni per trovare la pace”


Oltre ad aver messo in discussione gli equilibri geopolitici internazionali, la delicata questione mediorientale, drammaticamente inasprita dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e dalla guerra che ne è seguita, ha evidenziato sia i conflitti tra religioni differenti sia la necessità di un confronto tra di esse. Quanto sta avvenendo impatta anche sull’identità dell’intero occidente, diviso tra antiche radici giudaico-cristiane e secolarismo contemporaneo. Massimo De Angelis, scrittore e giornalista, ha curato il volume, da qualche giorno in libreria, “Il nuovo rifiuto di Israele” – Riflessioni su Ebraismo, Cristianesimo, Islam e l’odio di sé dell’Occidente” raccogliendo saggi di esperti del mondo ebraico e della questione mediorientale. Oltre ad un suo studio, dunque, l’opera comprende i contributi di Michael Ascoli, Marco Cassuto Morselli, Alberto Castaldini, Vannino Chiti, Sergio Della Pergola, Paolo Di Motoli, Ariel Di Porto, David Elber, Niram Ferretti, Paolo Maria Floris, Pier Francesco Fumagalli, Guido Innocenzo Gargano, Massimo Giuliani, Alon Goshen-Gottstein, Ilenya Goss, Adolfo Lippi, Massimo Longo Adorno, Emmanuel Navon, Fiamma Nirenstein, Yahya Pallavicini, Vincenzo Pinto, Paolo Sorbi, Shmuel Trigano e Ugo Volli. L’obiettivo dell’opera – dichiara l’autore – è di compiere “un’analisi di quanto è accaduto nella lunga storia di Israele, in modo oggettivo e documentato, per arrivare fino ai giorni nostri, indicando possibili vie per promuovere un percorso di pacificazione possibile ed effettivo”.


“Il nuovo rifiuto di Israele – Riflessioni su Ebraismo, Cristianesimo, Islam e l’odio di sé dell’Occidente” suddivide in tre sezioni i contributi degli esperti: la prima tocca gli aspetti politico-filosofici del rapporto tra occidente ed ebraismo dopo i fatti del 7 ottobre, una seconda storico-politica ripercorre le tappe e le varie anime del sionismo e la terza in cui viene affrontato il tema del dialogo interreligioso, grazie all’intervento di esponenti dell’Ebraismo, del Cristianesimo e dell’Islam. “Il libro contiene un’analisi storica molto approfondita, che riporta agli anni in cui furono stabiliti i confini geografici di Israele e ai successivi svolgimenti: alla luce di quanto sta accadendo, oggi è ancora più urgente, oltre che necessario, passare dal confronto armato e dalla sconfitta dei fondamentalisti e terroristi a una fase nuova di dialogo oltre che politico religioso. perché questo scontro ha una radice religiosa prima ancora che politica”.

Castellitto spiega in una lettera l’addio a presidenza Fondazione CSC

Castellitto spiega in una lettera l’addio a presidenza Fondazione CSCRoma, 13 nov. (askanews) – L’attore e regista Sergio Castellitto ha spiegato in una breve ma intensa lettera le motivazioni che lo hanno spinto a presentare “dimissioni irrevocabili” dalla presidenza della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC).


“Caro Centro Sperimentale di Cinematografia, cari tutti. Lascio la presidenza della Fondazione. È una decisione che meditavo da tempo. Non sono gli attacchi ad avermi spinto a lasciare, mi hanno ferito ma mai impaurito”, si legge nella missiva. “Semplicemente voglio tornare a fare il mio vero mestiere, che ho trascurato per più di un anno. Avrò certamente nostalgia, ma non rimpianti, perché insieme abbiamo realizzato cose di cui essere fieri. Ho visto negli occhi di molti di voi scintille di entusiasmo per esservi sentiti apprezzati e riconosciuti nelle vostre singole competenze. E questo è sia un premio che un bel ricordo”, aggiunge Castellitto.


“Vi ringrazio per tutto il tempo speso insieme e per i consigli che mi avete dato. So che continuerete a lavorare sulla stessa traiettoria con identica onestà”, sottolinea, ricordando che “il Centro sperimentale è un luogo dove si studia, si promuove e si protegge l’arte cinematografica” e invitando a “non consentire mai che diventi territorio di conquista per altri scopi. Vi voglio bene”.

Vino, Sartor: grande entusiasmo per “Wine in Moderation Day” 2024

Vino, Sartor: grande entusiasmo per “Wine in Moderation Day” 2024Milano, 13 nov. (askanews) – Oltre 200 post, più di 100 storie e migliaia di like sui social media, oltre a tanti articoli, post e discussioni che hanno amplificato il messaggio. Questo il bilancio della seconda edizione del “Wine in Moderation Day” con la campagna “The Greatest Wine? the one that you will remember” (Il vino migliore? Quello che ricorderai, ndr) che ha sottolineato ancora una volta l’importanza di un consumo responsabile e moderato di vino.


“Siamo davvero compiaciuti della risposta a questa seconda iniziativa: l’entusiasmo della comunità del vino, dei professionisti e dei consumatori conferma l’importanza del nostro messaggio: la moderazione e la responsabilità sono al centro della cultura del vino e dovrebbero essere sempre ricordate” ha commentato Sandro Sartor, presidente di Wine in Moderation, aggiungendo che “è stato stimolante vedere così tante persone provenienti da Paesi e settori diversi impegnarsi nella nostra campagna, e siamo entusiasti di continuare a costruire su questo successo negli anni a venire”. “Le iniziative sviluppate nelle diverse zone del mondo si sono rivelate estremamente interessanti e coinvolgenti, e come Consorzio siamo determinati a continuare su questa strada: nel 2025 presenteremo nuove proposte che mirino a rafforzare il nostro percorso, partendo in primis dalle comunità del territorio della nostra Denominazione” ha affermato Giancarlo Guidolin, presidente del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, spiegando che “crediamo fermamente che il confronto continuativo tra gli enti associati a Wine in Moderation sia sempre fonte di nuovi spunti e idee che potranno recare un impatto positivo e duraturo”.


Uno dei momenti salienti è stata una speciale tavola rotonda al Parlamento europeo patrocinata dall’Oiv, che ha riunito responsabili politici e stakeholder di tutta Europa e che ha visto gli interventi, tra gli altri, del professor Mladen Boban dell’Università di Spalato, che ha presentato le ultime scoperte scientifiche sul vino nell’ambito di uno stile di vita equilibrato, e di Aline Bouchez, Senior Strategic Planner di Buzzman, che ha analizzato come comunicare efficacemente la moderazione alle nuove generazioni. Il Wine in Moderation Day è organizzato dall’Associazione WiM per celebrare la cultura e la storia del vino, incoraggiando al contempo i consumatori a godere del vino in modo responsabile.


Foto di Canio Romaniello