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Tag: Sanremo 2023

Arte, a Traversetolo (Parma) una mostra dedicata a Mario Minari

Arte, a Traversetolo (Parma) una mostra dedicata a Mario MinariRoma, 9 nov. (askanews) – Inaugurata oggi al museo Renato Brozzi di Traversetolo (Parma) un’esposizione inedita – promossa dal Comune e ideata e organizzata da Anna Mavilla, curatrice onoraria del museo – che affronta per la prima volta lo studio sistematico di Mario Minari, artista di indubbio valore ma ancora troppo poco conosciuto. La mostra “Mario Minari (1894-1962) da Traversetolo a Roma e ritorno”, visitabile fino al 30 marzo 2025, presenta circa 170 opere dell’artista tra oggetti decorativi, piatti, calchi, utensili liturgici e sbalzi a soggetto sacro, oltre a una scelta di studi e disegni preparatori. L’esposizione si propone di dar risalto e più precisi contorni a questo artista, evidenziandone la specificità del registro espressivo, frutto di un impegno forbito che si ricollega a un eletto e speciale artigianato, sia per quanto concerne le tecniche e l’abilità del loro impiego, sia per gli stessi repertori e modi stilistici.


Forte di questa sua prodigiosa maestria, Minari non pensò mai a inserirsi in correnti programmatiche: non si dava pensiero dell’attualità, ma traduceva l’interesse per la natura, per i singoli animali e per i bassorilievi dei grandi maestri del Quattrocento toscano in immagini mimetiche di sorprendente qualità decorativa, di cui i visitatori potranno assaporare tutta l’intensa seduzione. Mario Minari è a tutt’oggi un artista rimosso e dimenticato, colpito da una tanto sorprendente quanto incredibile damnatio memoriae, che ne ha cancellato persino il nome dagli orizzonti della critica. Apparteneva a quella “Scuola parmense di sbalzo e cesello” la cui origine va ricondotta all’ambiente traversetolese e particolarmente alla Fonderia di Giuseppe Baldi, una sorta di scuola-bottega in cui si intrecciarono le vicende artistiche e le storie personali di tanti giovani agli albori della loro carriera, tutti nati nel paese o in località limitrofe. Non si conoscono suoi lavori nei musei, con l’eccezione di tre Piatti di proprietà del museo Brozzi; ugualmente molto rare (ancora vivente l’artista) sono state le opere esposte in pubbliche mostre. Esposizioni sempre di ambito locale, non essendoci traccia della sua presenza nelle principali rassegne italiane d’arte a lui contemporanee, né è mai stata prodotta una monografia specifica su di lui.


La mostra che gli dedica il museo Brozzi è divisa in due sezioni in cui l’opera di Minari è rappresentata in un allestimento tematico di pezzi in gran parte inediti, seguendo i diversi filoni che ne scandiscono la produzione.

Wto, candidature chiuse, Ngozi Okonjo-Iweala verso secondo mandato

Wto, candidature chiuse, Ngozi Okonjo-Iweala verso secondo mandatoRoma, 9 nov. (askanews) – La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala si avvia a un secondo mandato al vertice del Wto, l’organizzazione mondiale del commercio.


L’ambasciatore norvegese Petter Ølberg, presidente del Consiglio generale, ha informato i membri del WTO il 9 novembre che non erano state ricevute altre candidature per la posizione di Direttore generale entro la scadenza dell’8 novembre e che il Direttore generale in carica, Ngozi Okonjo-Iweala, è quindi l’unica candidata per il ruolo. Il Direttore generale Okonjo-Iweala – informa una nota del Wto – ha confermato la sua disponibilità a svolgere un secondo mandato di quattro anni nel ruolo in una lettera al Presidente del 16 settembre. L’8 ottobre, il WTO aveva formalmente avviato il processo di nomina del suo prossimo Direttore generale, con i membri con un processo operativo fino all’8 novembre per presentare le candidature.

Napoli, morto 18enne colpito in testa da uno sparo

Napoli, morto 18enne colpito in testa da uno sparoNapoli, 9 nov. (askanews) – Un 18enne incensurato è morto a Napoli in seguito alla grave ferita riportata alla testa a causa di un proiettile. Il giovane, Arcangelo Correra, è deceduto questa mattina presso l’ospedale Vecchio Pellegrini dove era stato trasportato all’alba in condizioni disperate. Il suo ferimento è avvenuto in via Tribunali, all’angolo con piazza Sedil Capuano, intorno alle 5. Correra era il cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso da un poliziotto in borghese la notte del 4 ottobre 2020 durante una rapina tra via Duomo e via Marina.


(Foto di archivio)

Governo, La Russa: olio di ricino? Non vale neanche la pena parlarne

Governo, La Russa: olio di ricino? Non vale neanche la pena parlarneMilano, 9 nov. (askanews) – “Di che vogliamo parlare? Di che vogliamo parlare… Non ne vale neanche la pena”. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, intervistato al convegno di FdI-ECR a Milano, rispondendo ad una domanda sul riferimento all’”olio di ricino” fatto da Elly Schlein per replicare a Giorgia Meloni.


La Russa ha poi parlato della “battuta” di Giorgia Meloni sui diritti sindacali e la malattia: “Ci hanno costruito la prima pagina dei giornali, sul fatto che uno dice una battuta, sul fatto che una dice ‘sono costretta a lavorare anche se sono malata’… Una battuta che è diventata un fatto… Ma i diritti ce li hanno tutti i lavoratori, non solo gli operai: hanno i diritti anche i dirigenti e i quadri”.

A Napoli “Women for Women against Violence – Camomilla Award”

A Napoli “Women for Women against Violence – Camomilla Award”Roma, 9 nov. (askanews) – Una serata dedicata alle donne rinate dopo una violenza o un tumore al seno. A offrire il palcoscenico all’evento, l’Auditorium del centro Rai di Napoli che ha ospitato la registrazione tv della IX edizione di ‘Women for Women against Violence – Camomilla Award’, una kermesse che ha dato voce alle vittime dei due killer tristemente noti ai giorni nostri. Arianna Ciampoli e Beppe Convertini, con la regia di Antonio Centomani, hanno fatto da padroni di casa accogliendo sul palco personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e protagonisti che hanno sconfitto la malattia e allontanato carnefici dalla propria vita.


Women for Women, ideato, prodotto e organizzato da Donatella Gimigliano, presidente dell’Associazione Consorzio Umanitas, nonché autrice con Fabrizio Silvestri e Cristina Monaco, è stato patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal ministero della Cultura, dal CUG del MIC, da Unicef, Croce Rossa Italiana e LILT (Lega Italiana Lotta contro i Tumori). Un evento pensato anche per ricordare che il tumore al seno, nel nostro Paese, è la principale causa di mortalità oncologica (12mila all’anno) per il genere femminile e che sono 4mila i nuovi casi di carcinoma della mammella stimati ogni anno. Sono, inoltre, oltre 100 le donne che annualmente vengono uccise da uomini che, quasi sempre, sostengono di amarle. Secondo un report dell’Istat, la Campania, dopo Lombardia e Lazio, è terza nella classifica italiana del maggior numero di denunce ai centri antiviolenza, ossia ogni giorno tre donne chiedono aiuto. La Campania, inoltre, è tra le regioni che paga il più alto tributo di sangue con 72 orfani di femminicidio e otto donne uccise solo nel 2023.


Ad aprire la serata, che ha visto la collaborazione della giornalista Cinzia Profita, il fenomeno emergente della scena musicale napoletana, la giovane cantante STE con il brano “T’aggiu vuluto bene”, accompagnata dai dancers di fama internazionale Antonio Fini & Abby Silva Gavezzoli. Le luci dei riflettori si sono accese poi per ascoltare tre monologhi: il racconto dell’ex malata oncologica Rosanna Banfi dal titolo “Io ballo per la vita”, la testimonianza di Nicolò Maja, giovane orfano di femminicidio che si è chiesto: “Come posso perdonarti papà?”, dedicato all’autore della strage della sua famiglia di cui lui è l’unico sopravvissuto, e Nadia Accetti con “Dal tunnel della violenza all’amore per la vita” nel quale ha spiegato come ha trasformato il dolore di una violenza e i conseguenti e gravi disturbi alimentari, in forza e voglia di aiutare gli altri. Nicolò Maja ha anche festeggiato il suo nuovo lavoro in Leonardo e ha premiato con il Camomilla Award il manager Antonio Liotti, chief people & organization officer della stessa azienda aeronautica. La kermesse ha ospitato anche due donne già presenti nelle precedenti edizioni: Valentina Pitzalis, data alle fiamme dal suo ex marito e rimasta gravemente sfigurata, attivamente impegnata nella sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e la stilista Antonietta Tuccillo, che sta combattendo un tumore ovarico di alto grado. Entrambe hanno ricevuto in dono un viaggio da Leonardo Massa, vice president Southern Europe della Divisione Crociere del Gruppo MSC. Tuccillo ha anche presentato la sua nuova creatura dedicata all’award della kermesse, l’abito “Camomilla”, indossato dalla modella e influencer Ilaria Capponi alla quale è andato il riconoscimento “Women for Women Social” per il suo attivismo contro il body shaming. Sorpresa anche per Carla Caiazzo, vittima di violenza e presidente dell’Associazione “Io rido ancora” che ha ricevuto un gioiello da un’anonima donatrice.


Hanno ricevuto il “Camomilla Award”, scultura realizzata dal maestro orafo Michele Affidato che si ispira alle virtù terapeutiche del fiore di camomilla che aiuta le piante malate a guarire, Carmela Pace, presidente Unicef; Rosario Valastro, presidente Croce Rossa Italiana; lo Chef Gennaro Esposito; Simona Sala, direttrice Rai Radio2, il giornalista Giuseppe Brindisi, al timone del programma Mediaset “Zona Bianca”; la conduttrice tv Emanuela Folliero; l’attivista, scrittrice e conduttrice tv Vladimir Luxuria; la fotografa Tiziana Luxardo, firma di “Women for Women against Violence – la Mostra”; la kosovara Adelina Trshana studentessa della World House di Rondine – Cittadella della Pace, che accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e il regista Giuseppe Nuzzo per il corto “La scelta” premiato dalla stessa protagonista della storia, Cristina Donadio. Special guests i Gemelli di Guidonia che hanno entusiasmato il pubblico con performance tratte dal loro spettacolo “Intelligenza musicale” fatto di musica, parodie e monologhi, la violinista elettrica dall’archetto luminoso Elsa Martignoni, i maestri flautisti Giuseppe Mario Finocchiaro e Camilla Refice, le pianiste Scilla Lenzi e Cristina Donnini. Sul palco anche Francesco Schittulli, presidente Lega Italiana Lotta contro i Tumori, Carolina Marconi con le Dancers for Oncology di Carolyn Smith, Maria Rita Grieco, vicedirettrice Tg1, Emanuela Ferrante, assessore allo Sport e Pari opportunità del Comune di Napoli, Patrizio Rispo con una nutrita rappresentanza di attori del cast di Un Posto al Sole e Alessandra Positano, marketing Manager Carpisa.


Gli ospiti della serata hanno partecipato al Gran Gala a Villa Domi che ha organizzato un dinner dedicato alle eccellenze della Campania in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica curato da una brigata di chef capitanata da Bruno Brunori. La messa in onda della serata è prevista a gennaio 2025 in seconda serata su Rai Due.

Pechino, Fondazione Agnelli apre Cattedra Agnelli di cultura italiana

Pechino, Fondazione Agnelli apre Cattedra Agnelli di cultura italianaRoma, 9 nov. (askanews) – Oggi a Pechino, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stata inaugurata la Agnelli Chair of Italian Culture ospitata e gestita dal China-Europe Philanthropy Innovation Research Center (CEPIRC) della Università di Pechino, fra le prime al mondo. Il primo titolare della Cattedra sarà il Prof. Romano Prodi. Lo rende noto un comunicato della Fondazione Agnelli.


La Agnelli Chair of Italian Culture è stata ideata e promossa dalla Fondazione Agnelli, in collaborazione con il TOChina Hub dell’Università di Torino. Il Presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, ha partecipato alla cerimonia inaugurale e con i vertici dell’Università di Pechino e del CEPIRC ha firmato l’accordo che regola la Cattedra.


La Agnelli Chair of Italian Culture, operativa a partire dalla primavera del 2025, vuole avvicinare agli studenti e ai docenti della prima università cinese la cultura italiana in tutti i suoi aspetti. Racconterà alla futura classe dirigente del Paese il contributo che l’Italia ha storicamente offerto e tuttora propone non solo nel campo delle arti, ma anche della creatività, della conoscenza scientifica e tecnologica, dell’economia e della società. Parallelamente la Cattedra favorirà il dialogo tra le culture italiane e cinesi, migliorando la reciproca conoscenza. “Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Agnelli per migliorare la qualità della scuola e dell’università in Italia è cresciuto e continuerà a crescere con nuove iniziative e progetti di grande impatto, ha affermato John Elkann. La Agnelli Chair che inauguriamo oggi a Pechino, la prima nata in questo Paese su iniziativa di un’istituzione non-profit europea, è un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri paesi: racconterà con orgoglio alla Cina il meglio della cultura italiana, di ieri e di oggi, e al contempo rafforzerà il dialogo con il mondo cinese in tutti i suoi aspetti. Un obiettivo particolarmente importante nelle fasi di incertezza e di tensioni globali come è l’attuale.”


La cattedra è strutturata secondo un’idea innovativa: a rotazione in ciascuno dei due semestri accademici (term) sarà designato uno/una titolare, da scegliersi fra docenti ed esperti prestigiosi e brillanti, non necessariamente solo italiani, che sappiano restituire una visione della cultura italiana storica e contemporanea, analizzandone le principali determinanti in ambiti che spaziano dalle discipline umanistiche e artistiche alle scienze naturali, sociali e applicate. Ciascun docente titolare della Cattedra risiederà a Pechino per un periodo fra i due mesi e mezzo e i quattro, ricevendo uno stipendio e la copertura delle spese da parte dell’Università di Pechino, grazie al rendimento del patrimonio donato dalla Fondazione Agnelli, che ammonta a 2,5 milioni di euro. Sarà anche un ambasciatore della cultura italiana nel paese, stabilendo contatti con le comunità accademiche cinesi nella sua materia, dialogando con gli studenti per stimolare il loro interesse per l’Italia. Inoltre, la Cattedra intende stabilire e rendere permanenti occasioni di dialogo a due vie tra Cina e Italia, rendendo più profonda la reciproca conoscenza.


Per questa ragione la Agnelli Chair sarà collocata all’interno del CEPIRC, che è una struttura autonoma dell’Università dedicata proprio a sviluppare legami culturali con l’Europa e nata dal lavoro di anni del Forum filantropico Italia-Cina, guidato dal Prof. Romano Prodi e dal Prof. Giovanni Andornino dell’Università di Torino, di cui la Fondazione è membro sin dalla prima edizione. Saranno inoltre coinvolti nelle attività del Dipartimento di Italianistica dell’Università di Pechino e dell’Istituto Italiano di Cultura in Cina. La Cattedra fa parte di un più ampio programma che la Fondazione Agnelli da anni promuove in Italia e nel mondo. Nel suo crescente impegno per contribuire al miglioramento del sistema educativo – dalla scuola dell’infanzia ai più alti livelli dell’istruzione – la Fondazione Agnelli promuove ogni anno ricerche e studi, insieme a progetti di didattica innovativa per e con le scuole. Diverse sono inoltre le iniziative sviluppate in ambito universitario:

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le voci

Cinema, ‘Mufasa: Il Re Leone’: Luca Marinelli ed Elodie tra le vociRoma, 9 nov. (askanews) – Disney Italia ha annunciato le voci italiane di “Mufasa: Il Re Leone”, il nuovo film in arrivo il 19 dicembre nelle sale italiane, che esplora l’ascesa dell’amato re delle Terre del Branco. Luca Marinelli (Mufasa), Alberto Boubakar Malanchino (Taka) ed Elodie (Sarabi), Edoardo Stoppacciaro (giovane Rafiki), Riccardo Suarez Puertas (Zazu) e Dario Oppido (Kiros) prestano le loro voci ai nuovi protagonisti e si aggiungono ad un ricco cast vocale che vede, tra gli altri, il ritorno di Marco Mengoni (Simba), Elisa (Nala), Edoardo Leo (Timon), Stefano Fresi (Pumba) e Toni Garrani (Rafiki adulto) e l’arrivo dei giovanissimi Emma Cecile Rigonat (Kiara), Mattia Moresco (dialoghi Mufasa cucciolo) e Adriano Trio (canzoni Mufasa cucciolo), Valeriano Corini (dialoghi Taka cucciolo) e Edoardo Veroni (canzoni Taka cucciolo).


Luca Marinelli è Mufasa nella sua versione adulta. Già da cucciolo, Mufasa, mostra alcuni tratti del re sicuro di sé e coraggioso che diventerà un giorno, ma all’inizio della sua vita deve affrontare una tragedia inimmaginabile che lo lascia solo, lontano dalla sua famiglia e da tutto ciò che ha sempre conosciuto. Diventato amico di un altro leoncino, Mufasa trova la fratellanza e, alla fine, uno scopo quando viene nuovamente allontanato dalla sua casa e costretto a intraprendere un viaggio che gli cambierà la vita. Alberto Boubakar Malanchino è Taka, un leone appartenente a una prestigiosa stirpe reale. Da cucciolo è desideroso di compiacere gli altri, con un occhio di riguardo per i bisognosi – in particolare per un leoncino solitario di nome Mufasa, che viene travolto da un’alluvione improvvisa. I due formano un legame stretto, unendo le forze quando un gruppo di potenti leoni minaccia la famiglia e il futuro di Taka. La loro grande avventura attraverso il continente svelerà delle verità su entrambi i leoni, che li accompagneranno fino all’età adulta. Elodie è Sarabi, sicura di sé e coraggiosa – la futura regina ideale. Ma quando è ancora una giovane leonessa, si ritrova senza il suo branco dopo l’arrivo di un gruppo di leoni solitari. È perfettamente in grado di prendersi cura di se stessa, ma sa anche che la forza sta nel numero. Edoardo Stoppacciaro e Toni Garrani sono Rafiki, rispettivamente nella versione giovane e adulta. Rafiki è un saggio primate sciamano destinato a diventare il consigliere reale di Mufasa, anche se non è chiaro cosa veda Mufasa in questo babbuino, almeno quando si incontrano per la prima volta. La risata di Rafiki – piena di saggezza e stravaganza in egual misura – è sconcertante e contagiosa al tempo stesso. Nasce una collaborazione. È Rafiki a raccontare la storia dell’improbabile ascesa di Mufasa a Kiara, figlia di Simba e Nala e unica nipote di re Mufasa.


Riccardo Suarez Puertas è Zazu, il sempre loquace bucero destinato a diventare, per così dire, “l’ala destra” di Mufasa. Molto prima dell’ascesa di Mufasa, Zazu faceva parte della guardia reale di un altro re, ed era stato chiamato a fare da guida a una giovane Sarabi. Dario Oppido è Kiros, il leader crudele e nichilista di un branco di seguaci con le sue stesse idee, che seminano dolore e sofferenza mentre cercano di conquistare un trono dittatoriale senza precedenti per Kiros. “Mufasa: Il Re Leone” racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumba che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.


Unendo tecniche cinematografiche live-action con immagini fotorealistiche generate al computer, “Mufasa: Il Re Leone” è diretto da Barry Jenkins e prodotto da Adele Romanski and Mark Ceryak, mentre Peter Tobyansen è il produttore esecutivo.

Ucraina, l’appello di Mattarella a Pechino: Cina si adoperi per porre fine all’aggressione russa

Ucraina, l’appello di Mattarella a Pechino: Cina si adoperi per porre fine all’aggressione russaPechino, 9 nov. (askanews) – La Cina si adoperi per far cessare la “brutale” aggressione russa all’Ucraina. E’ l’appello rivolto dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della lectio magistralis all’università Beida di Pechino nel corso della sua visita di Stato in Cina.


“La Cina è uno dei protagonisti fondamentali della vita internazionale – ha detto il capo dello Stato -. Desidero esprimere l’aspettativa che essa faccia uso della sua grande autorevolezza sul proscenio internazionale per ribadire la sua tradizionale posizione a sostegno delle norme di convivenza della comunità internazionale, adoperandosi per porre termine alla brutale aggressione russa all’indipendenza e alla integrità territoriale dell’Ucraina, primo passo per una pace giusta sulla base dei principi della Carta delle Nazioni Unite e delle norme del diritto internazionale, incluse quelle sulla sovranità, indipendenza e integrità territoriale degli Stati”.

35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, Meloni: difendere sempre i valori di libertà e democrazia

35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, Meloni: difendere sempre i valori di libertà e democraziaBudapest, 9 nov. (askanews) – “Oggi celebriamo il ‘Giorno della libertà’, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata per ricordare il crollo del Muro di Berlino, abbattuto il 9 novembre 1989, e con esso la fine del comunismo sovietico e dei regimi del Novecento”. Lo ricorda con un post su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


Abbiamo “ancora negli occhi – prosegue la premier – le potentissime immagini della folla che preme per aprire i varchi e poi danza sulle macerie di quel simbolo di oppressione che per quasi 30 anni ha diviso la Germania e, di fatto, il mondo intero. Immagini che hanno segnato la storia e che hanno contribuito in maniera determinante a consegnarci una società libera e democratica. Valori che dobbiamo in ogni modo difendere e rivendicare sempre, per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli e per tutte le popolazioni oppresse. Viva la libertà. Mai più totalitarismi”, conclude Meloni.

Musk: il conflitto in Ucraina finirà presto grazie a Trump

Musk: il conflitto in Ucraina finirà presto grazie a TrumpRoma, 9 nov. (askanews) – Il conflitto in Ucraina finirà a breve grazie al piano del presidente eletto Donald Trump, “per i guerrafondai profittatori la festa è finita”: lo ha scritto il tycoon di Tesla, Elon Musk, sul suo profilo di Twitter. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal la proposta di Trump consisterebbe in un cessate il fuoco, la creazione di una zona demilitarizzata lungo la linea del fronte e la fornitura a Kiev di nuove armi in cambio dell’impegno a non aderire alla Nato per i prossimi venti anni.


Lo stesso Trump aveva affermato più volte in precedenza di voler risolvere il conflitto attraverso il dialogo e che sarebbe stato in grado di arrivare ad una soluzione “in un giorno”; Mosca da parte sua non ha commentato le dichiarazioni di Trump ma si è limitata a sottolineare come si tratti di un problema “complesso”.