Rc auto sempre più cara, Ivass: sale a 416 euro a ottobre 2024, +7,2% su annoMilano, 16 dic. (askanews) – Nel mese di ottobre 2024, il prezzo medio della Rc Auto è di 416 euro (da 414 euro a settembre 2024), in aumento su base annua del +7,2% (+6,8% a settembre 2024) in termini nominali (+6,3% in termini reali). E’ quanto emerge dalla consueta indagine mensile Iper dell’Ivass sui prezzi effettivi della Rc Auto.
Tutte le province italiane, riporta una nota, registrano incrementi di prezzo su base annua, compresi tra il +1,5% di Reggio Calabria e il +11,5% di Roma. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 267 euro, in aumento del +11,7% su base annua e in riduzione del 41,4% rispetto allo stesso mese del 2014.
Per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +10,3%, a fronte di un aumento del +6,4% per gli assicurati in prima classe.
Leone Alato (Generali) ottiene ok a target decarbonizzazione da SbtiMilano, 16 dic. (askanews) – Leone Alato, holding agroalimentare e vitivinicola di Generali, è la prima azienda agricola italiana ad aver ottenuto l’approvazione dei propri obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2e da parte di Science based target initiative, network internazionale nato dalla collaborazione tra World resource institute, carbon disclosure project, United nations global compact e WWF. In linea con gli obiettivi globali sul cambiamento climatico, per contribuire a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali, Leone Alato rende concreto e misurabile l’impegno a ridurre del 90% entro il 2040 le emissioni assolute di gas serra (scope 1, 2 e 3) lungo tutta la catena del valore.
Nello specifico, per le emissioni Forest land and agriculture, ovvero emissioni legate all’uso del suolo e specifiche del settore agricolo, è stato validato un obiettivo altrettanto ambizioso: ridurre, sempre entro il 2040, del 72% le emissioni dirette e indirette (Scope 1 e 3). “Fare sostenibilità, principio ispiratore del nostro modello di business, per noi significa essere un’azienda trasformativa, generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo e creare valore condiviso nel lungo periodo per tutti gli stakeholder – ha commentato Giancarlo Fancel, country manager & Ceo di Generali Italia e presidente del gruppo Leone Alato – L’approvazione dei target da parte di SBTi è un importante riconoscimento che consolida il ruolo del gruppo Leone Alato come riferimento per la sostenibilità nel settore agricolo italiano non solo nella lotta al cambiamento climatico, ma anche nella volontà di costruire un’eredità positiva per le generazioni future, coerentemente con gli obiettivi strategici di Generali”.
Contestualmente a quelli di lungo termine, sono stati definiti i cosiddetti obiettivi “near term”: entro il 2033, Leone Alato si impegna, infatti, a ridurre del 58,8% le proprie emissioni dirette (Scope 1 e 2) e del 35% le emissioni indirette (Scope 3). Nello specifico, sempre entro il 2033, per la categoria FLAG l’obiettivo è una riduzione del 42,4% delle emissioni Scope 1 e 3. Per raggiungere questi obiettivi, Leone Alato sta mettendo in campo e implementerà una serie di azioni mirate tra cui, ad esempio, l’adozione di pratiche agricole rigenerative, l’uso di tecnologie legate all’agricoltura 4.0 (droni, satelliti, etc.), l’impiego di biocarburanti, fertilizzanti organici e packaging sostenibile nonché la produzione e l’utilizzo di energia da sistemi fotovoltaici e agrivoltaici.
Riforma della giustizia, Santalucia(Anm): lo sciopero è in campo, decideremo quandoMilano, 16 dic. (askanews) – Lo sciopero della magistratura contro la riforma della giustizia all’esame del Parlamento è uno strumento che “abbiamo messo in campo, ma non ancora indetto, vedremo quando sarà opportuno farlo anche in base all’andamento dei lavori in Parlamento”. Così il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, a Affaritaliani.it. “Abbiamo deciso di creare un comitato di studiosi, non solo magistrati, per spiegare la nostra contrarietà alla riforma costituzionale della giustizia e utilizzeremo tutte le occasioni pubbliche per dirlo chiaramente ai cittadini” ha aggiunto.
“Il nostro sforzo sarà quello di contrastare una narrativa che non corrisponde alla verità. La riforma danneggia i rapporti tra i poteri dello Stato e non migliora la giustizia” ha continuato spiegando le ragioni della mobilitazione decisa all’unanimità dall’Associazione Nazionale Magistrati. “La discussione con il governo non si interrompe mai e i rapporti con il ministro Nordio sono buoni, ma ora il pallino è nelle mani del Parlamento che sta andando avanti in Aula. E sulla riforma il nostro dissenso è netto e totale. Ci sarà la consultazione referendaria al termine dell’iter parlamentare, che non avrà quorum, noi sfrutteremo ogni occasione per invitare i cittadini a votare no alla riforma. Non è questo il modo di toccare il sistema giudiziario” ha osservato.
“Come ha detto anche il ministro, il referendum deve essere l’occasione per un dibattito ampio e completo. Non va trasformato banalmente in ‘ti piace la giustizia o no?’ ma va spiegato all’esterno che servono altri cambiamenti e non stravolgere la Costituzione e un equilibrio che ha retto il Paese per 80 anni” ha proseguito. Quanto alla possibile riforma della responsabilità civile dei magistrati, il presidente dell’Anm ha dichiarato: “C’è già, esiste. La prima rivalsa obbligatoria è contro lo Stato e poi in seconda battuta nei confronti del magistrato se ha sbagliato. Ma che ci sia lo Stato in prima battuta è a garanzia dei cittadini stessi che eventualmente subiscono un danno perché se c’è un risarcimento di milioni e milioni di euro il magistrato non li ha e non può svolgere l’azione riparatoria. Poi ci sono le punizioni penali se quello è il piano e anche quelle disciplinari a discrezione del ministro. Non abbiamo alcun desiderio che gli errori dei magistrati non vengano a galla”, ha concluso Santalucia.
Agroalimentare, nasce Rete impresa di filiera dei Castelli RomaniRoma, 16 dic. (askanews) – Nasce la Rete d’Impresa di Filiera dei Castelli Romani “V.I.P.”, Vino Innovazione e Pane. Un progetto unico e innovativo nel panorama laziale, finanziato dalla Regione Lazio, ai sensi della DGR n. 68/22 e che realizza una filiera produttiva intercomunale.
La rete è composta da 21 aziende produttive che ricadono nel territorio dei comuni di Genzano di Roma, Lanuvio, Velletri, Albano Laziale, Nemi e Ariccia e di cui 16 sono produttori di vino Doc dei Castelli Romani e olio, ma di cui fanno parte anche un forno e panificatore di pane di Genziano Igp; un’azienda che produce articoli per imbottigliamento per l’industria vinicola e olearia, in particolare tappi e capsule; un’azienda “agro-ecologica” di coltivazione e trasformazione di erbe officinali e prodotti botanici edibili; tre agriturismi che offrono vitto o vitto e alloggio”. Tra gli obiettivi, quello di aumentare la visibilità e importanza delle imprese locale tramite sinergie, promuovere il turismo enogastronomico, valorizzare i prodotti tipici, e incrementare le relazioni tra produttori, distributori e ristoratori.
L’evento di presentazione della Rete Vip a Roma si terrà il 2 e 3 febbraio 2025 presso lo spazio della Regione Lazio WeGil. Il progetto della rete delle imprese del vino e del pane dei Castelli Romani è stato proposto alla Regione Lazio con la finalità di “realizzare un’opportunità unica per valorizzare un territorio ricco di storia e di tradizioni, e per promuoverlo a livello turistico e commerciale, ma anche culturale e sociale”.
Liguria, Serracchiani (Pd): da Orlando gesto di responsabilitàRoma, 16 dic. (askanews) – “Desidero ringraziare Andrea Orlando per la sua scelta di lasciare il Parlamento dopo le elezioni regionali in Liguria, rispettando così la volontà degli elettori. Si tratta di un gesto di grande coerenza e serietà, che dimostra ancora una volta il suo profondo legame con il territorio e il suo senso di responsabilità”. Così la deputata democratica, Debora Serracchiani.
“In questi anni, ho avuto modo di apprezzare la sua competenza e collaborazione, che non mancheranno di essere preziose anche a livello nazionale, soprattutto alla luce del ruolo significativo per le politiche industriali che gli è stato assegnato dalla segretaria. La sua presenza in Liguria sarà fondamentale per affrontare le prossime scadenze importanti: la scelta di Andrea Orlando rappresenta un atto di amore verso il territorio”, aggiunge.
Copa Cogeca: ok a codice aggiornato etichettatura green mangimiRoma, 16 dic. (askanews) – A seguito di una valutazione completa di 12 mesi, lo SCoPAFF sulla nutrizione animale della Commissione europea ha ufficialmente approvato il Codice aggiornato di buone pratiche di etichettatura Copa-Cogeca e FEFAC per i mangimi composti. L’approvazione alla riunione del 2-3 dicembre “segna un significativo passo avanti nella promozione della produzione sostenibile di mangimi e nella riduzione delle emissioni della produzione di bestiame”, commenta il Copa Cogeca in una nota.
Ispirato alla proposta della Direttiva sulle dichiarazioni verdi, il codice aggiornato include linee guida dettagliate per comunicare le prestazioni ambientali dei mangimi per animali agli allevatori, affrontando aree di impatto chiave come cambiamenti climatici, eutrofizzazione e tecniche di riduzione delle emissioni del bestiame. Il Codice migliorato, che integra la metodologia PEFCR Feed for Food-Producing Animals e il database del Global Feed LCA Institute, offre un approccio armonizzato all’etichettatura che supporta gli sforzi del settore dei mangimi per ridurre il suo impatto ambientale. Sviluppato con il supporto di FEFANA, il Codice fornisce anche chiare raccomandazioni per comprovare le dichiarazioni ambientali per i mangimi composti, in particolare in relazione alle tecniche di riduzione delle emissioni del bestiame. Più specificamente, garantisce che i produttori di mangimi possano riferire in modo trasparente sull’impatto ambientale dei loro prodotti, migliorando la trasparenza del settore dei mangimi sia nei confronti degli allevatori che dei consumatori. Includendo informazioni su 16 categorie di impatto ambientale, tra cui l’uso dell’acqua e la biodiversità, affronta la necessità di una rendicontazione accurata per soddisfare i requisiti sulle emissioni di gas serra di Scope 3.
L’approvazione del Codice aggiornato “rappresenta una pietra miliare importante nel percorso verso una produzione sostenibile di mangimi e bestiame. Grazie a questo quadro armonizzato, il settore dei mangimi è ora meglio posizionato per contribuire a ridurre le emissioni della produzione di mangimi e bestiame”, conclude il Copa Cogeca.
Planet Farms ottiene la certificazione B CorpMilano, 16 dic. (askanews) – Planet Farms, azienda agritech specializzata nell’agricoltura verticale, ha ottenuto la certificazione B Corp, rilasciata da B Lab. Questo traguardo consente all’azienda di entrare a far parte di un gruppo che conta a oggi 320 B Corp in Italia e più di 2.000 in tutta Europa, impegnate nella promozione di un’economia inclusiva, equa e orientata al progresso.
L’azienda già dallo scorso anno aveva assunto il titolo di Società Benefit, introducendo nel proprio statuto l’impegno di generare un impatto positivo sulla società e sull’ambiente congiuntamente al profitto finanziario. Il processo di valutazione ha analizzato le pratiche e i risultati aziendali considerando cinque differenti categorie: governance, lavoratori, comunità, ambiente e clienti. Il punteggio finale ottenuto da Planet Farms è di 84,1, superiore alla media nazionale e alle medie del settore manifatturiero e delle aziende della fascia dimensionale di riferimento. La certificazione è stata ottenuta da Planet Farms Holding Società Benefit includendo nella valutazione tutte le società del gruppo. “La certificazione B Corp rappresenta una milestone importante per il percorso di Planet Farms, il riconoscimento dei valori Esg che rappresentano le fondamenta dell’azienda e del nostro impegno concreto verso l’ambiente e la società – commenta Daniele Benatoff, Ceo Planet Farms Holding – Abbiamo già messo in atto politiche aziendali e valutazioni ambientali, tra cui il Life Cycle Assessment e la misurazione della Carbon Footprint, oltre a un codice di condotta per i fornitori e un importante piano di welfare aziendale per i nostri dipendenti, ma il percorso non si chiude qui. La certificazione misura e attesta questo impegno consentendoci di mettere in campo nuove sfide, a favore di un impatto rigenerativo che produca ancora più inclusività ed equità”.
Esselunga: 4 mln pasti donati ogni anno attraverso il Banco AlimentareRoma, 16 dic. (askanews) – Nuovo episodio della campagna “Non c’è una spesa che non sia importante” di Esselunga in cui racconta l’impegno contro lo spreco alimentare, che rende importante anche “la spesa che non fai”. Un impegno che si traduce in circa 2.000 tonnellate di cibo, l’equivalente di oltre 4 milioni di pasti, devoluti ogni anno. Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione ventennale con Banco Alimentare, che permette a Esselunga di donare le eccedenze a scopo sociale, attraverso una catena organizzativa sistematica, controllata e sicura, in grado di raccogliere e distribuire prodotti food, anche freschi e freschissimi.
Lo stile è nuovo rispetto agli episodi precedenti della campagna. La centralità della spesa come gesto quotidiano che accompagna le storie delle persone viene confermata e si arricchisce di un nuovo punto di vista, quello di chi non può acquistare il cibo ma lo riceve in dono. Da qui il claim “Non c’è una spesa che non sia importante. Anche quella che non fai”. Lo spot, firmato dall’agenzia creativa di New York SMALL, è stato lanciato con un teaser da 10 secondi in rotazione sulle principali reti televisive dal 15 dicembre, mentre questa sera verrà trasmesso nel formato da 75 secondi. La regia è di Dario Fau, premiato quest’anno con un Leone d’Argento al Festival internazionale della creatività, prestigioso riconoscimento in ambito pubblicitario.
Caffè al bar: per i consumatori è un momento di socialitàRoma, 16 dic. (askanews) – Il caffè al bar ha una forte componente di socialità. Questo è il valore preponderante, oltre a vivere il piacere di gustare un prodotto di qualità. Di caffè, cultura e consumi in Italia se ne è occupata la survey voluta dall’Istituto Espresso Italiano e condotta da Furio Camillo con Sylla che ha coinvolto consumatori (adulti e GenZ) e baristi, con l’obiettivo di comprendere le loro preferenze e motivazioni. La ricerca ha permesso di indagare le dinamiche di consumo di tre gruppi distinti: i consumatori adulti, gli adolescenti e i baristi, ciascuno con specifiche abitudini e percezioni. Quello che è emerso è la conferma che il caffè non è solo una bevanda, ma è un’esperienza che coinvolge i sensi, rappresenta un momento di connessione sociale e riflessione personale ed è profondamente radicato nella cultura italiana.
“Da circa 30 anni IEI investe sulla certificazione di prodotto, un modello che a sua volta nasce da oltre 70mila test in tutto il mondo – spiega in una nota Luigi Morello, presidente dell’Istituto Espresso Italiano – l’indagine di oggi conferma che qualità si traduce nel piacere sensoriale per il 73% degli intervistati, ecco dunque una conferma all’impegno di IEI nel cercare di migliorare sempre di più la qualità di prodotto offerta dalle aziende italiane dell’espresso e di promuovere l’analisi sensoriale anche ai baristi”. L’apprezzamento tra gli adulti si è rivelato altissimo, 8,6%, il dato emerso rappresenta un ottimo risultato anche tra giovani della GenZ under 18 che valutano l’importanza a 6,9. Risultato significativo considerando che del segmento dei teen ager, pur frequentando poco il bar, il 7% ci va tutti i giorni e quasi ii 15% almeno una volta a settimana. Cosa cercano? Locali confortevoli per relazionarsi, prodotti sostenibili e un prezzo accessibile.
Per entrambi i target, adulti e adolescenti, la qualità del caffè è il principale driver di scelta di un bar, 73,9%. Tuttavia, gli adulti attribuiscono maggiore importanza alla professionalità del barista (7 su 10), mentre i GenZ under18 preferiscono locali comodi dove trascorrere del tempo. Nelle scelte, tuttavia, sia adulti che under18 si lasciano influenzare più dai consigli di parenti e amici che da pubblicità o influencer. La ricerca ha evidenziato e diviso in sette cluster i vari tipi di consumatori: gli esteti solitari, i frequentatori disinteressati, i socializzatori pratici, gli individui che amano sperimentare, gli amanti della qualità riflessivi, gli energici individualisti, gli addicted del caffè e gli Esploratori di Gusto. Uno degli aspetti che derivano dai cluster è legato alla valorizzazione della sostenibilità.
La Boing app arriva con tanti contenuti su android e google tvMilano, 16 dic. (askanews) – Boing SpA, la società guidata dall’amministratore delegato Marcello Dolores e nata dalla joint-venture RTI Mediaset e Warner Bros. Discovery, oggi leader nel mercato dell’entertainment sul target kids e famiglie, annuncia il lancio della Boing App su Android TV e Google TV, estendendo così la sua presenza sulle piattaforme di Smart TV e offrendo nuove modalità di fruizione dei suoi contenuti. Gli utenti di Smart TV Android possono già scaricare gratuitamente la Boing App dal Play Store, disponibile su dispositivi dei principali brand come Sony, TCL, Philips, Panasonic, Xiaomi, Hisense, Sharp e molti altri modelli. Inoltre, la Boing App è compatibile anche con i decoder Android/Google TV, per un’esperienza ancora più completa. La Boing App su Android TV offrirà gli stessi contenuti video che gli utenti della versione mobile hanno già imparato ad apprezzare, inclusi il canale in streaming, locandine con episodi in AVOD (Advertising Video on Demand) e CatchUp, nonché contenuti extra. I contenuti mantengono il ‘marchio di qualità’ dell’editore e sono pensati per garantire la massima protezione per il pubblico kids che da sempre apprezza il canale lineare Boing (canale 40 dtt): la Boing App è gratuita, immediata e senza alcuna richiesta di registrazione o inserimento dati, ed essendo estremamente profilata sul target specifico dei bambini offre la possibilità di visualizzare annunci pubblicitari mirati grazie alla Contextual Advertising, senza bisogno di tracking. In questa prima fase di lancio sono in programma a dicembre la collana di episodi tematici natalizi dello “Speciale Natale” e alcuni episodi della serie cult Craig, mentre a gennaio andranno in evidenza le serie Pokémon Sole e Luna e Doraemon. Marcello Dolores, Amministratore Delegato di Boing SpA., ha commentato: “Boing da 20 anni è il punto di riferimento per i kids e le loro famiglie, che ogni giorno scelgono i nostri amatissimi brand. Il lancio della Boing App su Android e Google TV rappresenta un passo importante nell’espansione della nostra offerta digitale, consentendo di raggiungere una nuova audience in un contesto mirato e strategico. Uno step che conferma la nostra missione di garantire un intrattenimento di qualità per i più piccoli, in un ambiente sicuro e accessibile su più piattaforme”. Entro gennaio sarà disponibile anche la Cartoonito App per Smart TV, relativa al canale prescolare del gruppo, con la stessa modalità di fruizione e su dispositivi compatibili, ampliando ulteriormente l’offerta per il pubblico family.