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Tag: Sanremo 2023

Campania, sul terzo mandato De Luca tira dritto e attacca il governo

Campania, sul terzo mandato De Luca tira dritto e attacca il governoNapoli, 10 gen. (askanews) – Chi si aspettava un passo indietro sul terzo mandato è rimasto deluso. Il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, nella conferenza stampa indetta questa mattina nella sede della Regione ha ribadito che sarà lui il candidato alla presidenza nelle prossime regionali, nonostante la decisione del governo, arrivata poche ore fa, di impugnare la legge regionale recentemente approvata dal parlamentino campano. Nell’aula De Sanctis, dove è stato organizzato l’incontro con i giornalisti, campeggiano due cartelloni alle spalle del governatore con due scritte: “Non abbiate paura degli elettori” e “La legge (non) è uguale per tutti”.


De Luca mette subito le cose in chiaro: “La mia scelta è questa, non cambia nulla. Andremo avanti con ancora più determinazione”e che in merito al terzo mandato “non è cambiato nulla vado avanti, non si è modificata di una virgola la mia posizione e non si modificherà. Devono essere i cittadini a decidere della propria vita”. Il presidente campano parla di una decisione ‘contra personam’ da parte dell’esecutivo e annuncia che si difenderà davanti alla Corte Costituzionale “abbiamo la sensazione che avverrà come avvenuto per l’autonomia differenziata: sarà smantellata”. Poi cita Papa Wojtyla: “mi è tornato alla mente l’appello caloroso di Papa Wojtyla e che rivolgo al governo: non abbiate paura. Non abbiate paura degli elettori, aprite il cuore alla speranza e soprattutto date ai cittadini la possibilità di decidere da chi essere governati. Si chiama democrazia”. De Luca rilancia dicendo che la “legge non sembra uguale per tutti visto che si pone il limite dei mandati solo per la nostra regione mentre l’Esecutivo non ha avuto nulla da eccepire su altre che hanno già approvato leggi identiche a quella campana. In Veneto c’èáZaiaáche ha già finito il terzo mandato e nessuno ha detto nulla”. Proprio il Veneto e la questione di un altro eventuale altro mandato per il governatore Zaia sta creando tensioni all’interno della maggioranza, poiché si aprirebbe di fatto per l’esponente leghista la possibilità di una quarta elezione a presidente del Veneto.


Poche ore fa Alberto Villanova, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto ha ricordato che “l’unica cosa da fare a questo punto è aspettare che la Corte Costituzionale si esprima sul ricorso del governo contro la legge regionale della Campania, vista anche la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. E sulla possibilità che la Lega corra da sola alle prossime elezioni in Veneto Villanova risponde: “Cerchiamo di lavorare per tenere il centrodestra unito, ma a questo punto tutti gli scenari sono aperti sia che si voti a ottobre o nella primavera del 2026. Saremmo ovviamente molto felici se Zaia si potesse ricandidare, ma se così non fosse abbiamo valide alternative. Nessuno vuole la rottura con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma se si arrivasse al braccio di ferro, e spetterà ai segretari nazionali la decisione finale, siamo pronti anche a correre da soli alle prossime elezioni regionali in Veneto. Non ci manca certo una classe dirigente: abbiamo giovani, abbiamo oltre 1.150 amministratori sul territorio, dirigenti in gamba per svolgere questo ruolo, siamo pronti a tutto”.

Mps: in Borsa chiude sui massimi a 7,054 euro, Delfin sale al 9,78%

Mps: in Borsa chiude sui massimi a 7,054 euro, Delfin sale al 9,78%Milano, 10 gen. (askanews) – Mps aggiorna in Borsa i nuovi massimi all’indomani della notizia del rafforzamento di Delfin nel capitale della banca. Le azioni, in un mercato cedente, hanno guadagnato lo 0,23% chiudendo a 7,054 euro. In un anno la performance del titolo ha fatto segnare un +116%.


La holding della famiglia Del Vecchio guidata da Francesco Milleri è salita al 9,78% di Mps dalla precedente partecipazione del 3,5%, acquisita a novembre in occasione della vendita di una quota del 15% dell’istituto senese da parte del Mef. La mossa di Delfin – che diventa così il primo socio privato del Monte, dietro al Tesoro, titolare dell’11,7% -, segue quella di Francesco Gaetano Caltagirone che a inizio dicembre si è rafforzato al 5,026% e che, secondo indiscrezioni, è in ulteriore movimento, visti i forti scambi sul titolo da inizio anno. Con le quote anche di Banco Bpm (5%) e Anima (4%), il “nocciolo duro” di azionisti viaggia ormai sopra il 35%, blindando sempre più il Monte.

Borse europee chiudono in rosso con dati lavoro Usa, Milano -0,64%

Borse europee chiudono in rosso con dati lavoro Usa, Milano -0,64%Milano, 10 gen. (askanews) – Chiusura in rosso per le Borse europee dopo che i dati sul lavoro Usa, nettamente più forti delle attese, hanno mandato ko Wall Street e fatto impennare i rendimenti dei Treasury Usa. I 256.000 posti di lavoro creati a dicembre alimentano nuovi dubbi sulle mosse future della Fed, che potrebbe mantenere i tassi di interesse sui livelli attuali per un prolungato periodo di tempo. A Milano il Ftse Mib ha perso lo 0,64%, ma sopra quota 35mila punti, a Parigi il Cac40 lo 0,79%, a Francoforte il Dax lo 0,52%, a Londra il Ftse100 lo 0,84%. Su fronte dei nostri titoli di Stato, in linea con un sell-off obbligazionario globale, lo spread è in risalita a 121 punti, con il rendimento del Btp decennale che balza al 3,77%. Il Brent, intanto, ha superato gli 80 dollari al barile, sui massimi da tre mesi.


A Piazza Affari, tra i titoli principali, maglia rosa a Leonardo (+1,43%), che si porta a 27,7 euro, seguita da Banco Bpm (+0,73%), Pop Sondrio (+0,67%) e Intesa Sanpaolo (+0,55%), “la prima scelta in Italia” per Citi, secondo un report della banca d’affari. Mps, all’indomani della notizia della salita nel capitale di Delfin poco sotto la soglia rilevante del 10%, ha chiuso in rialzo dello 0,23% a 7,054 euro, aggiornando così i nuovi massimi. Realizzi su Iveco (-6,98%).

Veneto, Lega: non vogliamo rottura ma pronti anche ad andare soli

Veneto, Lega: non vogliamo rottura ma pronti anche ad andare soliMilano, 10 gen. (askanews) – Una legge regionale che consenta a Luca Zaia di ricandidarsi alle prossime elezioni regionali “è già stata fatta nel 2012 recependo una norma nazionale del 2004 e quindi è impossibile. L’unica cosa da fare a questo punto è aspettare che la Corte Costituzionale si esprima sul ricorso del governo contro la legge regionale della Campania, vista anche la posizione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. Così Alberto Villanova, capogruppo della Lega in Consiglio regionale del Veneto, risponde ad Affaritaliani.it


Alla domanda se esista la concreta possibilità che la Lega corra da sola alle prossime elezioni in Veneto, Villanova risponde: “Cerchiamo di lavorare per tenere il Centrodestra unito, ma a questo punto tutti gli scenari sono aperti sia che si voti a ottobre o nella primavera del 2026. Saremmo ovviamente molto felici se Zaia si potesse ricandidare, ma se così non fosse abbiamo valide alternative. Nessuno vuole la rottura con Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma se si arrivasse al braccio di ferro, e spetterà ai segretari nazionali la decisione finale, siamo pronti anche a correre da soli alle prossime elezioni regionali in Veneto. Non ci manca certo una classe dirigente: abbiamo giovani, abbiamo oltre 1.150 amministratori sul territorio, dirigenti in gamba per svolgere questo ruolo, siamo pronti a tutto”. Un candidato della Lega potrebbe essere il sindaco di Treviso Mario Conte: “Corrisponde certamente all’identikit che ho fatto prima, ma abbiamo anche tantissime altre figure all’altezza in Veneto che hanno lo standing per candidarsi alla guida della regione. Figure anche giovani ma di comprovata esperienza amministrativa nei Comuni”. Quanto all’ipotesi di una lista Zaia, anche se non fosse lui il candidato presidente, Villanova risponde: “È una risorsa importantissima che abbiamo e io stesso sono sempre stato eletto nella lista Zaia che incarna il modo di far politica del nostro Governatore, il più amato d’Italia in tutti i sondaggi di opinione. La lista Zaia è una freccia che abbiamo a disposizione per fare la differenza e vincere le elezioni anche nel caso andassimo da soli”.


La Lega comunque vuole il candidato in Veneto anche se il Centrodestra sarà unito, corretto? “Io ho sempre detto che per noi la regione Veneto è la linea del Piave. Non possiamo assolutamente perdere la guida di una regione identitaria e simbolo politico del nostro movimento. E’ impossibile che il prossimo presidente, che speriamo sia ancora Zaia, non sia leghista. Faremo ogni sforzo come Liga Veneta e come singoli militanti affinché il candidato sia leghista. Il Veneto è la regione più autonomista d’Italia e la culla della Lega e del federalismo, non esiste che il presidente non sia della Lega. Proprio per questi motivi, siamo pronti a tutto”, conclude Villanova.

Sanità, assessore lombardo Bertolaso a Bormio e Sondalo

Sanità, assessore lombardo Bertolaso a Bormio e SondaloMilano, 10 gen. (askanews) – L’assessore regionale al Welfare della Lombardia, Guido Bertolaso, dopo l’appuntamento di Livigno per il potenziamento della Casa della Sanità, ha proseguito la visita sul territorio montano, assieme al Dg della Direzione Welfare di Regione Lombardia, Mario Melazzini, presso la Casa di Comunità di Bormio e l’Ospedale di Sondalo. Iniziative finalizzate a rafforzare il dialogo con il territorio e valorizzare le eccellenze locali nel campo sanitario e assistenziale.


A Bormio, Bertolaso ha approfondito le attività legate alla presa in carico dei pazienti, visitando il Punto Unico di Accesso (PUA), gli ambulatori specialistici, il consultorio e le aree dedicate alla salute materno-infantile, alle dipendenze, alla fragilità e alla salute mentale. Questi servizi rappresentano un pilastro fondamentale per il supporto alla comunità locale, garantendo un’assistenza sanitaria di prossimità e rispondendo alle esigenze più delicate della popolazione. A Sondalo, l’attenzione di Bertolaso si è concentrata sull’area del Pronto Soccorso e sui progetti di sviluppo della radiologia, con particolare riferimento alla Risonanza Magnetica Nucleare. L’assessore ha inoltre visitato l’unità spinale, le palestre, le vasche riabilitative e gli spazi dedicati all’avviamento allo sport per persone con disabilità. Questi ultimi rappresentano un modello di integrazione e inclusione, dimostrando come la sanità possa essere anche un veicolo di promozione sociale e di recupero delle capacità motorie.


“Questa giornata è stata fondamentale – ha detto l’assessore regionale al Welfare – per toccare con mano la realtà di strutture che, pur trovandosi in aree montane, riescono a garantire un’assistenza di qualità, grazie anche all’impegno costante del personale sanitario. Questa visita conferma l’importanza di mantenere un dialogo costante tra istituzioni e territori, al fine di individuare soluzioni efficaci per le sfide della sanità moderna e garantire un futuro sempre più inclusivo e sostenibile. In questa prospettiva le strutture di Bormio e Sondalo rappresentano dei nodi imprescindibili dell’organizzazione sanitaria che intendiamo valorizzare, non solo per le Olimpiadi, ma per tutti i territori che a loro fanno riferimento”.

Sinner, caso Clostebol al Tas: udienza il 16-17 aprile

Sinner, caso Clostebol al Tas: udienza il 16-17 aprileRoma, 10 gen. (askanews) – L’annuncio ufficiale arriva da Losanna, dove il Tribunale arbitrale dello sport (Tas) ha fissato le date per l’udienza che riesaminerà il “caso Clostebol” di Jannik Sinner: il procedimento si svolgerà a porte chiuse il 16 e 17 aprile presso la sede del Tas di Losanna, in Svizzera, quindi durante i due Atp 500 di Barcellona e di Monaco di Baviera (torneo, quest’ultimo, a cui Sinner è iscritto). Si deciderà sul ricorso presentato dalla Wada contro l’assoluzione del tennista italiano decisa dalla Itia (International Tennis Integrity Agency).

Gran Maestro Ordine Malta riceve il Corpo Diplomatico accreditato

Gran Maestro Ordine Malta riceve il Corpo Diplomatico accreditatoRoma, 10 gen. (askanews) – La missione diplomatica e umanitaria del Sovrano Militare Ordine di Malta nel mondo, con particolare riferimento all’anno giubilare e allo scenario mediorientale, sono stati al centro del tradizionale discorso di inizio anno del Gran Maestro Fra’ John Dunlap al Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta, a Roma alla Villa Magistrale all’Aventino.


Nel rivolgersi alla numerosa platea, il Gran Maestro ha richiamato il bisogno di lavorare per la pace: “Un altro anno, il 2025, è alle porte. Sua Santità, Papa Francesco, lo ha dichiarato anno giubilare. Ci porterà la pace che tanti popoli del mondo desiderano? Oppure – nonostante i nostri migliori sforzi diplomatici – il 2025 sarà una prosecuzione della violenza, dell’ingiustizia e dello sfollamento con cui, purtroppo, ci siamo abituati a vivere? Naturalmente, i nostri sforzi da soli non possono trasformare il mondo in un colpo solo. Ma, credetemi, quando lavoriamo insieme per la pace e la giustizia, possiamo fare un’enorme differenza nella vita dei poveri, dei dimenticati e degli emarginati”. Ripercorrendo l’intensa attività diplomatica e istituzionale (oggi l’Ordine di Malta intrattiene relazioni diplomatiche bilaterali con 114 Stati e con l’Unione Europea e gode dello status di osservatore permanente presso le Nazioni Unite, le sue agenzie specializzate e le principali organizzazioni internazionali) che ha caratterizzato i primi anni del suo governo, a partire dal maggio 2023, il Gran Maestro ha indicato le priorità diplomatiche per il Sovrano Ordine di Malta nella difesa del Diritto Umanitario Internazionale, nella protezione delle popolazioni civili e degli operatori umanitari in situazioni di guerra e conflitto e nella tutela del valore della libertà religiosa.


“Oggigiorno, i diritti umani vengono ignorati e degradati con conseguenze terribili per i civili intrappolati nelle zone di guerra in molte aree del mondo. In effetti, in molte parti del mondo sono scoppiate crisi umanitarie. Gli eventi a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Ucraina ci hanno scioccato per la loro crudeltà”. Fra’ John Dunlap ha dunque ricordato che in queste situazioni l’Ordine di Malta è intervenuto direttamente sul campo, coerentemente con la propria missione e tradizione umanitaria, a partire dalla distribuzione di cibo a Gaza in collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme. Non solo, l’Ordine di Malta continua ad assicurare la propria presenza nella regione grazie all’operato dell’Holy Family Hospital di Betlemme, modello unico di servizio e coesione sociale, e dell’associazione libanese largamente impegnata nel settore sanitario, agricolo e formativo. “È confortante e utile riconoscere che nella conduzione della nostra diplomazia siamo sostenuti dal tradizionale carisma dell’Ordine, ‘Difesa della fede attraverso il servizio ai poveri’, e dall’insegnamento del Santo Padre. Sappiamo bene che il mondo ha bisogno di attori capaci di fornire assistenza umanitaria incondizionata e di aprire un dialogo con tutte le parti”, ha concluso il Gran Maestro.


Come da tradizione, l’udienza è stata aperta dal Decano del Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta, l’Ambasciatore del Camerun Antoine Zanga, che ha rivolto un caloroso saluto al Gran Maestro e al Sovrano Consiglio a nome di tutti gli ambasciatori.

Caso Stormy Daniels, Trump condannato (ma dispensato dalla pena)

Caso Stormy Daniels, Trump condannato (ma dispensato dalla pena)New York, 10 gen. (askanews) – Il giudice Juan Merchan del tribunale di New York ha condannato Donald Trump per 34 capi di imputazione legati alla falsificazione documenti aziendali ma ha chiarito che il presidente eletto non sconterà alcuna pena e non andrà in carcere.


Trump diventa il primo ex presidente condannato per un crimine ed il primo ad entrare in carica con una condanna. A maggio una giuria lo aveva giudicato colpevole . Il tycoon aveva pagato 130.000 dollari in nero ad una ex pornostar, Stormy Daniels, per assicurarsi il suo silenzio su una relazione sessuale tra i due, poco prima delle elezioni del novembre 2020. Trump aveva fatto falsificare i documenti della sua organizzazione per nascondere il pagamento. Il presidente eletto ha cercato di ritardare e bloccare la sentenza, prima della cerimonia di inaugurazione, ma giovedì anche la Corte Suprema si è rifiutata di intervenire sul caso, vanificando gli sforzi dei suoi legali.

Bimbo morto per otite “curata” con l’omeopatia, pena definitiva per il medico

Bimbo morto per otite “curata” con l’omeopatia, pena definitiva per il medicoRoma, 10 gen. (askanews) – Nel maggio 2017 il piccolo Francesco aveva una otite. I genitori lo portano dal dottore e viene prescritta una cura con però solo farmaci omeopatici. Dopo pochi giorni il bambino muore. Oggi la Cassazione ha sancito che il medico ha commesso un omicidio colposo ed ha confermato una condanna definitiva a 3 anni di reclusione che era stata stabilita in appello.


Secondo le accuse il dottore non si accorse che l’otite era degenerata in encefalite e poi in ascesso cerebrale. Il quadro clinico – si spiega negli atti – è stato sottostimato: non venne fatta una visita ortoscopica, e non furono indicate le necessarie terapie antibiotiche. L’avvocato Federica Mancinelli, che assiste la famiglia di Francesco, ha spiegato: “Ritengo questa sentenza giusta ed equa. E’ una decisione che ha dato una risposta confortante ai genitori ed ai nonni del piccolo Francesco anche se ovviamente la loro perdita è incolmabile. Ma tale provvedimento ha indicato che la magistratura sancisce senza ombra di dubbio che non ci si può allontanare dalle ‘linee guida’ e dalla buona prassi medica”.


Il piccolo Francesco era originario di Cagli, un piccolo centro nella provincia di Pesaro ed Urbino. Nei confronti del dottore la Cassazione ha confermato, in particolare, i giudici di merito del tribunale di Ancona e respinto il ricorso della difesa. Con la condanna è stata anche stabilita la pena accessoria dell’interdizione di 5 anni dai pubblici uffici. In favore della famiglia di Francesco sono state concesse le provvisionali, ma per il risarcimento dovrà essere istruito il processo civile. L’Unione nazionale consumatori ha supportato nel giudizio la famiglia di Francesco.

Remo Anzovino, fuori il nuovo brano e video “Istanbul”

Remo Anzovino, fuori il nuovo brano e video “Istanbul”Roma, 10 gen. (askanews) – È online da oggi “Istanbul”, il nuovo brano e video di Remo Anzovino. È la seconda anticipazione – dopo l’inedito “Chaplin”, del nuovo album “Atelier”, in uscita il prossimo 24 gennaio su etichetta DECCA ITALY e distribuzione Universal Music Italia, accompagnato da un instore tour e, a partire dalla primavera del 2025, da una tournée nelle principali città italiane.


Se Istanbul è il crocevia tra Oriente e Occidente, allo stesso modo in questo brano cade ogni confine culturale, ogni steccato musicale e il pianoforte diventa contenitore dei suoni del mondo. “Volevo da tempo usare la mia voce come puro suono da fondere al pianoforte, senza alcun testo”, spiega Remo Anzovino. E aggiunge: “Volevo da tempo usare il mio stesso corpo per suggerire una idea di ritmo, di groove che dialogasse col mio strumento, senza alcun ausilio elettronico. ‘Istanbul’ si prestava musicalmente a tutte queste suggestioni perché rappresenta il luogo dove Oriente e Occidente si fondono. Sono felice di avere catturato nella performance live una versione così ipnotica del pezzo che corrisponde esattamente al linguaggio che volevo esprimere”.


Il brano Istanbul era originariamente contenuto nell’album “Nocturne”, il primo disco internazionale di Remo Anzovino pubblicato nel 2017. Quella registrata per “Atelier” è una rinnovata versione ad alto tasso performativo e immaginativo che riesce a fare entrare chi ascolta nell’ipnosi dei minareti e di una cultura millenaria. La voce intona un affascinante arabesco-scat in raddoppio con lo strumento, il corpo diventa percussione a suggerire i ritmi di quella area geografica, dipingendo così un vero e proprio viaggio sonoro. Con questo nuovo album l’artista festeggia il suo percorso ventennale: un inedito (Chaplin) e 20 dei suoi brani più significativi riarrangiati per piano solo e registrati in due irripetibili serate nello studio del grande artista Giorgio Celiberti. Da qui il titolo “Atelier”, a rimarcare il rapporto che da sempre lega Anzovino all’Arte in ogni sua espressione.


Il tour instore farà tappa il 24 e 25 gennaio a Udine all’Atelier Celiberti (alle 18.30); il 28 gennaio a Pordenone, Auditorium Concordia (alle 20.30); il 30 gennaio a Verona, Feltrinelli di Via Quattro Spade (alle 18); il 3 febbraio a Milano, Feltrinelli di Piazza Piemonte (18.30); il 4 febbraio a Firenze, Feltrinelli Piazza della Repubblica (ore 18); il 5 febbraio a Roma, Feltrinelli Appia (alle 18); il 7 febbraio a Napoli, Feltrinelli Martiri (ore 18).