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Tag: Sanremo 2023

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalterato

Ucraina, Mattarella a Zelensky: sostegno Italia pieno e inalteratoRoma, 10 gen. (askanews) – “Signor presidente, sono lietissimo di accoglierla nuovamente a palazzo del Quirinale”. Con queste parole il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avviato l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in visita ufficiale in Italia.


“Lei ieri – ha proseguito Mattarella nel suo saluto introduttivo, i cui contenuti sono stati diffusi dal Quirinale – ha visto la presidente del Consiglio e anch’io le confermo la determinazione dell’Italia a mantenere pieno, inalterato e costante sostegno all’Ucraina contro l’aggressione della Federazione russa. Lo facciamo per l’amicizia che lega Ucraina e Italia, lo facciamo per il rispetto delle regole della convivenza internazionale, contro la pretesa di imporre con le armi la volontà a un altro paese, a un altro Stato, lo facciamo per la sicurezza dell’intera Europa. Quindi presidente, lei è il benvenuto in Italia e a Roma. Benvenuto, presidente”, ha ribadito Mattarella.

Bei, accordo con Findomestic: 250 mln per energia green in Italia

Bei, accordo con Findomestic: 250 mln per energia green in ItaliaRoma, 10 gen. (askanews) – Sostenere le famiglie e i privati nei progetti di efficientamento energetico e produzione di energia alternativa per le loro abitazioni. Questi sono gli obiettivi principali della recente operazione di cartolarizzazione sintetica annunciata da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Bei, e Marco Tarantola, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic Banca.


Pur mantenendo la struttura e la natura operativa della collaborazione commerciale tra il Gruppo bei e il Gruppo Bnp Paribas in Italia, secondo quanto riporta un comunicato l’intesa con Findomestic introduce caratteristiche di politica pubblica del tutto nuove e senza precedenti nella storia della Bei per il mercato finanziario italiano. È infatti un intervento di garanzia del Gruppo Bei dedicato totalmente a progetti green, i cui promotori sono le famiglie e i privati, che beneficeranno di una riduzione sugli interessi nei finanziamenti che Findomestic concederà, per l’acquisto e l’installazione di apparecchiature per l’efficientamento energetico e la produzione di energia solare a uso domestico su tutto il territorio italiano. Nel dettaglio, la struttura dell’accordo consiste in un un’operazione di cartolarizzazione sintetica, che non prevede la cessione di asset, relativa ad un portafoglio di prestiti retail performing di Findomestic di 855 milioni di euro, in cui il Fondo europeo per gli investimenti (Fei, parte del Gruppo Bei) interviene rilasciando una garanzia sulla tranche mezzanina da circa 94 milioni di euro, con una controgaranzia della Bei. Questo meccanismo consente a Findomestic di liberare capitale regolamentare e poter erogare nuovi finanziamenti seguendo i criteri di Sostenibilità ambientale definiti con la Bei, per un plafond complessivo di 250 milioni di euro.


Questa operazione, si legge, consolida ulteriormente il rapporto tra il Gruppo Bei e il Gruppo Bnp Paribas in Italia. È infatti la quarta iniziativa conclusa nel 2024 tra i due istituti, seguendo l’accordo siglato a luglio tra la Bei e Bnl, che ha stanziato 400 milioni di euro per fornire nuova liquidità alle imprese, includendo una componente green pari al 25%. Secondo Gelsomina Vigliotti, “per la prima volta in Italia, il Gruppo Bei investe direttamente sul credito delle famiglie italiane, con un intervento volto a ridurre i costi dei finanziamenti per progetti di efficientamento energetico e produzione di energia solare a uso domestico. Questa nuova iniziativa rappresenta un modello che ci auguriamo di poter replicare ulteriormente in altri Italia, contribuendo a promuovere la transizione energetica delle famiglie e dei privati e rafforzando il legame tra la BEI, l’Europa e i cittadini”.


“Abbiamo realizzato insieme al Gruppo Bei – afferma Marco Tarantola Ad e Dg di Findomestic – un’operazione unica in Italia che ci permette di condividere concretamente con i nostri clienti e partner gli obiettivi di sostenibilità che, come Banca, perseguiamo da anni. Anche grazie a questo accordo, Findomestic offrirà ancora più strumenti per supportare famiglie e privati nella realizzazione dei loro progetti d’acquisto orientati all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, contribuendo così alla transizione ecologica e alla costruzione di un futuro più sostenibile”. “Attraverso la nostra partnership con Findomestic, il Fei è entusiasta di aprire nuove opportunità alle famiglie italiane per investire in soluzioni sostenibili. Questa iniziativa non solo rende i finanziamenti più accessibili, ma promuove anche l’innovazione nel campo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili a livello domestico”, ha dichiarato Marjut Falkstedt, Capo esecutivo del Fei. (fonte immagine: European Investment Bank).

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euro

Haiki+ debutta in Borsa al prezzo di 0,8 euroMilano, 10 gen. (askanews) – Debutta in Borsa Haiki+, società dedicata all’economia circolare e alla gestione dei rifiuti della famiglia Colucci, facendo segnare un prezzo di 0,8 euro.


L’avvio della quotazione coincide con la data di efficacia della scissione parziale da Innovatec dedicata alle energie rinnovabili, senza aumento di capitale e senza forchetta di prezzo: per ogni azione Innovatec detenuta si riceverà una azione Haiki+. Innovatec scambia a 0,3805 euro, la somma dei valori dei due titoli è sostanzialmente in linea con la chiusura di Innovatec di ieri a 1,2 euro (+2.2%). Haiki+ ha chiuso il 2024 con 205 milioni di ricavi (+22%), un Ebitda di circa 30 milioni pari a un margine del 15% e punta al 2027 a una crescita dei ricavi a 328 milioni e dell’Ebitda a 62 milioni, pari a un margine del 19%. Negli ultimi 3 anni Haiki ha effettuato investimenti per 100 milioni, gestisce 21 impianti di trattamento rifiuti e un impianto di riciclo delle batterie al litio in Abruzzo, occupa 400 persone e tratta circa 600mila tonnellate di rifiuti l’anno.


“Per noi è un momento epocale. La quotazione di Haiki+ nasce dalla convinzione che la separazione del business delle rinnovabili da quello dei rifiuti nella convinzione profonda che business dedicati possano creare più valore”, ha detto il presidente Elio Catania.

Goldman Sachs, Paesotto e Ravà co-heads invetment banking in Italia

Goldman Sachs, Paesotto e Ravà co-heads invetment banking in ItaliaRoma, 10 gen. (askanews) – Goldman Sachs ha annunciato che Marco Paesotto e Edoardo Ravà diventeranno condirettori (Co-Heads) dell’Investment Banking in Italia. Lavoreranno a stretto contatto con Francesco Pascuzzi, che secondo quanto riporta un comunicato continuerà a guidare le attività della banca in Italia in qualità di Country Head e continuerà a ricoprire i suoi ruoli di Head of the Natural Resources Group in Emea e Global co-head of Power, Utilities and Infrastructure.


Nel nuovo ruolo, Paesotto e Ravà continueranno a presidiare la posizione di leadership della banca nel Paese e si concentreranno sull’approfondimento delle relazioni coi clienti e sulle iniziative strategiche. Marco Paesotto continuerà ad occuparsi delle relazioni con i clienti Corporate e Private Equity in Italia in vari settori. In Goldman Sachs dal 2007, è stato nominato Managing Director nel 2015.


Edoardo Ravà manterrà inoltre le sue responsabilità come co-head of Emea Corporate Investment Grade Origination. In Goldman Sachs dal 2015, è stato nominato Managing Director nel 2017, per la banca si occupa dei clienti corporate, delle istituzioni finanziarie, operanti nel settore pubblico e del private equity italiani. Goldman Sachs rivendica di essersi confermata leader nell’M&A in Italia anche nel 2024, col suo ruolo come advisor di Prysmian nell’acquisizione di Encore wires, di F2i nella vendita di 2i rete gas a Italgas, di Eni nella vendita di Plenitude e dei consiglieri indipendenti di TOD’S nell’ambito dell’Offerta Pubblica di Acquisto promossa da L Catterton sulla società.

Romeo: Il Sud punta sul fotovoltaico, oltre 160 le comunità energetiche

Romeo: Il Sud punta sul fotovoltaico, oltre 160 le comunità energeticheRoma, 10 gen. (askanews) – La carica del Sud. Secondo recenti dati, in Italia le iniziative relative alla realizzazione di comunità energetiche (CER) sono oltre 160, ma di queste solo 46 sono attualmente attive e molte sono nate o stanno nascendo nelle Regioni meridionali, grazie a un modello operativo che fornisce gli strumenti adeguati a interventi spesso complessi: “Stiamo per dare vita – spiega in una nota l’ingegnere Cataldo Romeo, Presidente di Fotovoltaica Srl, l’azienda che, da oltre 40 anni opera nel settore delle energie rinnovabili- a uno Statuto unico dal quale partire per agevolare la costituzione di diverse comunità energetiche; questo strumento trasformerà tante comunità locali, spesso piccole o piccolissime, in una grande comunità diffusa a vocazione sostenibile. Un progetto innovativo che rende il Meridione luogo di innovazione e di sperimentazione per l’intero Paese: vogliamo, così come accadde con Amendolara, una delle prime comunità energetiche nate sul territorio nazionale, essere fonte di ispirazione per tutti quei Comuni che volessero dare una svolta nella produzione di energia pulita”.


Piccoli Comuni come Auletta, Mandatoriccio, Campana, Bocchigliero, Pietrapaola, Celico, Paterno Calabro, Calopezzati, ma anche grandi Centri urbani come Vibo Valentia e Rende: sono ormai tante le amministrazioni che hanno deciso di sposare una causa che, di fatto, offre importanti benefici: “Dobbiamo ragionare in altri termini -afferma Romeo – dobbiamo immaginare un mondo che utilizzi le risorse naturali per illuminare strade, case, negozi e uffici. Dobbiamo essere cioè autosufficienti ed esserlo senza più inquinare. Le esperienze avute finora ci confermano che questo è possibile. Le comunità energetiche realizzate ci dimostrano insomma che quella è la strada giusta, con la soddisfazione dei cittadini che, inizialmente perplessi, si accorgono poi del risparmio in bolletta e di un netto miglioramento della qualità della vita e, questo perché, una comunità energetica diventa inevitabilmente una comunità sociale”. Le risorse del PNRR e poi la possibilità di avere contributi a fondo perduto fino al 40% ne stanno favorendo la nascita: “Ma si tratta – sottolinea Romeo – di un percorso lungo e tortuoso sia da un punto di vista amministrativo che tecnico. Ed è per questo che abbiamo intenzione, nei prossimi giorni, di dare vita a uno Statuto unico che possa rendere il tutto decisamente più agevole. Il resto lo fa l’esperienza maturata in oltre 40 anni di lavoro, consapevoli che il successo di queste iniziative passa innanzitutto dalla capacità di far comprendere quanto sia importante agire in questo modo, quanto sia importante cioè spiegare prima ai Sindaci e poi, con il loro aiuto, alla popolazione che una svolta green, oggi agevolata economicamente, porti notevoli risparmi. Ma poi serve la testimonianza di chi, proponendo, crede in progetti di questo tipo e, in tal senso, siamo convinti che gli investimenti da noi sostenuti abbiano questa finalità”.


Impianti da un Giga per produrre energia in sedici Comuni meridionali: “Ogni impianto – ricorda Romeo – ha un costo di circa un milione di euro e, facendo una semplice moltiplicazione, l’investimento fatto supera i 16 milioni. Una cifra importante che tuttavia ha ricadute significative sul territorio e garantisce un effetto domino assolutamente positivo. Il nostro obiettivo è di essere la miccia per una vera e propria rivoluzione culturale che porti il Sud a essere leader in un settore, quello delle energie rinnovabili, espressione di progresso e sostenibilità ambientale. Crediamo nel progetto e vogliamo contribuire a interpretarne il cambiamento. Convinti che il territorio, quello meridionale in particolare, sia in grado di offrire una risposta adeguata”.

Gardaland compie 50 anni: nuovo logo e nuova area sull’Oriente

Gardaland compie 50 anni: nuovo logo e nuova area sull’OrienteMilano, 9 gen. (askanews) – Nel 2025 Gardaland Resort festeggia i 50 anni con un nuovo logo commemorativo in colore oro, che include le due date fondamentali per il parco – il 1975, anno di apertura, e il 2025, anno dell’anniversario – e un design che intreccia tradizione e innovazione. Il numero “5” prende forma dalla “G” di Gardaland, mentre lo “0” racchiude il volto stilizzato di Prezzemolo, mascotte che da generazioni accoglie i visitatori e simbolo del Parco. Inoltre, il “50” richiama la scritta “GO”, a rappresentare una visione del Parco che guarda al futuro.


E in questa prospettiva il parco sul Garda inaugura l’anno con l’annuncio di una seconda grande novità: Dragon Empire, l’area ritematizzata che omaggia le tradizioni dell’Oriente. Dopo la prima grande novità Animal Treasure Island, Gardaland Resort vuole ribadire l’impegno nell’arricchire il Parco per creare esperienze uniche per famiglie e giovani, all’insegna della gioia.Dragon Empire condurrà i visitatori in un mondo di colori, musiche e celebrazioni. All’ingresso, un portale dominato dalle tonalità del blu e del rosso e arricchito da lanterne rosse, ventagli decorativi e corde dai cinque colori, accoglierà gli ospiti, immergendoli in un’atmosfera festosa, “come se ogni giorno iniziasse un Nuovo Anno”. Nel cuore dell’area ritematizzata, le attrazioni saranno affiancate da spettacoli e musiche.


Con questa seconda novità, Gardaland Resort celebra il suo 50° anniversario confermandosi un punto fermo del divertimento, forte di una tradizione e di un know how che lo hanno reso un pioniere nel settore e di una visione innovativa che continua a tracciare la strada verso il futuro. Dragon Empire sarà inaugurata ad aprile 2025.

Tajani riunisce Quintetto sulla Siria: affrontare tema della revoca delle sanzioni

Tajani riunisce Quintetto sulla Siria: affrontare tema della revoca delle sanzioniRoma, 9 gen. (askanews) – Con la fine del regime di Bashar al Assad e l’inizio di un nuovo corso in Siria che promette di andare nella giusta direzione, è ora possibile pensare a una revoca graduale delle sanzioni contro Damasco. “E’ un tema che va affrontato perché non c’è più Assad e credo che la nuova leadership debba essere incoraggiata”, ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine della riunione del Quintetto (Italia, Stati Uniti, Francia, Germania e Regno Unito) sulla Siria, a Roma, organizzata nell’immediata vigilia della sua missione a Damasco, nella giornata di domani. Il ministro intende discutere la questione con l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, e tutti gli interlocutori dell’Italia a Bruxelles. E ne ha parlato anche con gli omologhi Antony Blinken e David Lammy e i funzionari dei governi di Parigi e Berlino presenti alla riunione del Quintetto a Villa Madama.


La questione delle sanzioni, d’altra parte, è cruciale per la ripresa economica della Siria. Secondo l’Italia, considerata la complessità del regime comunitario, sarebbe importante al momento concentrarsi sulle cosiddette sanzioni settoriali, con l’obiettivo di promuovere anche iniziative di ‘early recovery’. Inoltre, l’uso delle sanzioni come strumento strategico potrebbe guidare efficacemente la transizione politica della Siria. In particolare, subordinando la loro rimozione a progressi tangibili, si potrebbero incentivare le nuove autorità siriane ad intraprendere riforme significative, facilitando la ricostruzione e migliorando le condizioni di vita della popolazione. Il tema è stato discusso oggi in una conversazione telefonica tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha chiesto all’Italia di svplgere un ruolo di guida in Europa sull’alleggerimento del regime sanzionatorio ai danni di Damasco. Un’interlocuzione, quella con la Turchia, portata avanti anche da Tajani, che ha avuto un colloquio con il suo omologo di Ankara Hakan Fidan. Nella telefonata, giunta alla vigilia della partenza del titolare della Farnesina per la capitale siriana, è emersa una comune volontà di lavorare assieme per favorire un processo politico inclusivo.


A proposito della sua missione a Damasco, Tajani ha informato i suoi interlocutori del Quint su incontri in programma e obiettivi. Il ministro vedrà il nuovo leader de facto al Jolani e il ministro degli Esteri al Shibani, avrà colloqui con rappresentanti della società civile e della comunità cristiana. Visiterà infine anche la moschea più importante di Damasco. “L’obiettivo è avere una Siria stabile, un’unita territoriale, e che tutti i siriani siano riconosciuti come cittadini con uguali diritti e doveri”. I primi messaggi della nuova leadership sono “positivi”, ha detto Tajani. “Ecco perché sarò lì per incoraggiare una fase nuova che serva a stabilizzare la situazione interna”, ha aggiunto. In questo contesto, hanno concordato i ministri e gli alti rappresentati del Quint, è essenziale mantenere un coordinamento per orientare il processo di transizione che, comunque, deve essere guidato e gestito dai siriani, rispondendo a principi fondamentali. I ministri, a questo proposito, hanno evidenziato la necessità che le promettenti aperture della nuova leadership siriana si traducano in politiche concrete per promuovere una transizione pacifica, inclusiva e non settaria in Siria, in linea con i principi di mediazione delle Nazioni Unite. A questo proposito è considerata essenziale la protezione di tutte le diverse componenti della società siriana, così come non meno importante è ritenuto il rispetto dei diritti sociali, religiosi e politici, inclusi i diritti delle donne.


Secondo l’Italia è inoltre fondamentale preservare l’integrità territoriale della Siria, nel contesto di uno Stato unitario e pluralista. La nuova leadership, hanno concordato i ministri, deve mantenere una posizione non aggressiva nei confronti dei suoi vicini. Allo stesso tempo è necessario insistere sulla stretta osservanza del principio di non interferenza negli affari siriani da parte di attori esterni. A questo proposito, Tajani ha detto di considerare “molto prematura” una discussione sull’ipotesi di un’offensiva turca contro le milizie curde. “Siamo agli inizi di una nuova stagione, non mi pare che nessuno voglia fare operazioni militari”, ha spiegato. Il ministro ritiene il percorso che si sta delineando, ovvero l’inserimento delle milizie curde disarmate all’interno delle forze armate siriane, come “una soluzione positiva per rafforzare l’unità del Paese”, che “va anche a tranquillizzare il governo turco”. “Se le milizie curde si scioglieranno nelle forze armate, la situazione sarà sicuramente più tranquilla. Non dipende da noi ma dai messaggi della nuova governance del Paese e i messaggi sono abbastanza chiari in questa direzione”. (di Corrado Accaputo)

Cecilia Sala: non mi hanno detto perché ero nel carcere di Evin

Cecilia Sala: non mi hanno detto perché ero nel carcere di EvinRoma, 9 gen. (askanews) – “Sono confusa, felicissima. Mi devo riabituare e devo riposare. Questa notte non ho dormito per l’eccitazione, per la gioia. La notte precedente non ho dormito per l’angoscia”, lo ha detto Cecilia Sala, il giorno dopo il ritorno a casa e la sua liberazione dal carcere iraniano di Evin; la giornalista ha raccontato cosa è successo nel suo podcast Stories, Chora media, ed è il direttore Mario Calabresi che ha raccolto le sue parole.


“A me non è stato spiegato perché io sia finita in un a cella di isolamento nel carcere di Evin”, dice Cecilia Sala nel podcast, confidando che “l’Iran era il Paese dove più volevo tornare, dove c’erano le persone a cui più mi sono affezionata”. “Ci tenevo a tornare da loro ed è molto difficile ottenere un visto per l’Iran, ero molto felice di averlo ottenuto, questo viaggio comincia per incontrarle e dar loro voce”. Il giorno prima di essere arrestata – racconta – aveva intervistato Zeinab Musavi, famosa comica iraniana, e con lei, che c’era stata, aveva parlato proprio della detenzione nella cella di isolamento, le aveva raccontato che persino in quelle condizioni le erano venute in mente delle battute e aveva riso; così “per me pensare alla sua forza è stato di grande aiuto nei giorni successivi”. E anche Cecilia Sala è riuscita, nonostante l’isolamento e il silenzio, a ridere: “Due volte, la prima volta che ho visto il cielo”, anche se nel piccolo cortile del carcere circondato dal filo spinato, “ho pianto di gioia e ho riso di gioia”, e “poi quando c’era un uccellino che faceva un verso buffo”.


Nel podcast Stories di Chora media Cecilia Sala racconta che, mentre era in isolamento nel carcere di Evin, “ad un certo punto mi sono ritrovata a passare il tempo contando i giorni, a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti del pane, che era l’unica cosa in inglese”, e “non ho mai pensato che sarei stata liberata così presto”. “La tua testa – racconta – quando non hai nulla da fare, non ti stanca, non hai sonno, quindi non dormi e là dentro già un’ora sembra una settimana; se non dormi e devi riempirne 24 di ore, è più faticoso”. “La cosa che più volevo – confida – era un libro, la storia di un altro, qualcosa che mi portasse fuori, una storia diversa dalla mia” perché “non riuscivo ad avere tanti pensieri positivi rispetto alle mie prospettive”. “C’è un’indagine in corso e – spiega la giornalista – ci sono tante cose che non posso dire in questo momento, anche per rispetto del lavoro che stanno facendo le persone che mi hanno portata via di lì. Però posso dire che non vedo senza lenti od occhiali e gli occhiali non me li hanno mai dati fino agli ultimi giorni, perché sono pericolosi puoi spaccare il vetro e usarli per tagliarti. Non ho potuto scrivere, non ho potuto avere una biro, per lo stesso motivo”.


E “ho chiesto il Corano in inglese perché pensavo fosse l’unico libro che potessero avere dentro una prigione di massima sicurezza della Repubblica islamica e non mi è stato dato per molti giorni”. Sulle sue condizioni di detenzione, Cecilia Sala racconta: “Avevo delle coperte, non avevo cuscini o un materasso. Il problema non è stato mangiare il problema è stato dormire”. La giornalista è stata arrestata mentre era in hotel e portata in carcere il giorno prima del programmato rientro in Italia, “stavo lavorando alla puntata di quel giorno del podcast – racconta – e mi hanno bussato alla porta, pensavo fossero delle pulizie e ho detto che non avevo bisogno di nulla e stavo lavorando. Sono stati insistenti e ho aperto. E non erano persone delle pulizie”. Così l’hanno portata via.

Cultura, Giuli e Segre visitano Memoriale della Shoah di Milano

Cultura, Giuli e Segre visitano Memoriale della Shoah di MilanoRoma, 9 gen. (askanews) – Il ministro della cultura Alessandro Giuli ha visitato questa mattina il Memoriale della Shoah di Milano. La visita è nata su invito della senatrice a vita Liliana Segre, la quale il 30 gennaio 1944 venne deportata verso Auschwitz partendo proprio dal luogo in cui sorge oggi il Memoriale, nel ventre della stazione Centrale.


La visita è iniziata dal “Muro dell’indifferenza”, nome scelto dalla Senatrice, proseguendo fino alla Biblioteca, contenente il patrimonio della Fondazione Cdec (Centro di documentazione ebraica contemporanea). Il ministro Giuli e la senatrice Segre sono stati accompagnati dal Presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Roberto Jarach, e dal Direttore della Fondazione CDEC, Gadi Luzzatto Voghera. Al termine della visita si è svolto un significativo colloquio privato tra il Ministro e la Senatrice, nel corso del quale sono stati affrontati temi fondamentali come il contrasto al linguaggio d’odio.

Giovanni Cavaliere nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business School

Giovanni Cavaliere nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business SchoolRoma, 9 gen. (askanews) – Giovanni Cavaliere, 38 anni, è stato scelto come nuovo Responsabile Marketing della Luiss Business School, una delle più importanti Business School europee per la formazione manageriale e imprenditoriale.


Manager con una consolidata esperienza nel marketing di prodotto, branding e digitale, Cavaliere avrà il compito di coordinare le attività di marketing della prestigiosa Scuola di Business e Management dell’Università LUISS Guido Carli, con l’obiettivo di rafforzarne il posizionamento internazionale e l’attrattività di studenti, professionisti ed aziende. Questo ruolo rappresenta un importante riconoscimento per Cavaliere, che valorizza il lavoro svolto negli ultimi cinque anni in LuissX, la divisione della LUISS dedicata alla formazione a distanza.


Laureato in Economia e Direzione delle Imprese con indirizzo in Management presso la stessa Luiss Guido Carli, Cavaliere ha svolto docenze universitarie e pubblicato studi e articoli su temi strategici come la reputazione, il branding e il digital marketing, contribuendo al dibattito su come le imprese possono adattarsi alle sfide di un mercato sempre più digitale e globalizzato.