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Tag: Sanremo 2023

Kim lancia un messaggio a Trump: ecco il mio nuovo missile ipersonico

Kim lancia un messaggio a Trump: ecco il mio nuovo missile ipersonicoRoma, 7 gen. (askanews) – In un momento di grave instabilità politica in Corea del Sud e di transizione al vertice negli Stati uniti, la Corea del Nord ha oggi effettuato il lancio di un nuovo missile balistico ipersonico a medio raggio (IRBM) con l’obiettivo – a quanto ha dichiarato lo stesso leader supremo Kim Jong Un – di dissuadere qualsiasi attore della politica nel Pacifico “minacci” Pyongyang.


Secondo l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, il missile avrebbe volato per circa 1.500 chilometri a una velocità 12 volte superiore a quella del suono durante il test, condotto ieri sotto la supervisione del leader Kim Jong Un. Tuttavia, lo Stato maggiore congiunto della Corea del Sud ha dichiarato che il missile ipersonico della Corea del Nord, lanciato dall’area di Pyongyang, avrebbe volato per circa 1.100 km prima di cadere nel Mar del Giappone.


Kim Jong Un – secondo un dispaccio della KCNA – ha dichiarato che lo sviluppo di questo missile mira a rafforzare la capacità di deterrenza nucleare del Paese, rendendo “il sistema d’arma, a cui nessuno può rispondere, il fulcro della deterrenza strategica”, essendo capace di contenere “in modo affidabile qualsiasi rivale nella regione del Pacifico che possa minacciare la sicurezza del nostro Stato”. Il sistema d’arma – ha aggiunto il leader nordcoreano – “è in grado di infliggere un serio colpo militare a un rivale, superando efficacemente qualsiasi denso scudo difensivo”. L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana ha anche diffuso una serie di foto, tra le quali ce n’è una che mostra Kim impegnato nella sala di controllo del lancio missilistico. Come spesso accade da qualche anno a questa parte, nell’immagine è accompagnato da quella che si presume essere la figlia, Kim Ju Ae, che si pensa abbia 11-12 anni d’età.


L’ultimo lancio missilistico della Corea del Nord, la prima provocazione in circa due mesi, è avvenuto a circa due settimane dall’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per il 20 gennaio. Trump, nel suo primo mandato alla presidenza Usa, aprì un tavolo di dialogo con Kim, con tre storici incontri, che però non portarono alla fine a un accordo sul tema dei programmi nucleari e missilistici di Pyongyang. Il presidente eletto Usa ha già fatto capire che intende di nuovo approcciarsi a Kim, che potrebbe aver fatto questo sfoggio di forza anche per posizionarsi in vista di un tavolo.


Questa l’opinione anche del ministero dell’Unificazione sudcoreano. “La Corea del Nord probabilmente intendeva mostrare i muscoli agli Stati uniti. Poiché ha dichiarato che l’ultimo lancio era un test, il sistema d’arma non sembra completato, indicando la necessità di ulteriori sviluppi tecnologici,” ha dichiarato un funzionario ai giornalisti, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap. Il lancio è avvenuto anche in un momento di vuoto politico in Corea del Sud, scatenato dal fallito tentativo di imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol il mese scorso e dal successivo procedimento di impeachment nei suoi confronti da parte dell’Assemblea nazionale, ancora oggi al centro del dibattito e delle tensioni politiche La KCNA ha riferito che il veicolo ipersonico planante montato sul nuovo IRBM ha raggiunto un primo picco a un’altezza di 99,8 km e un secondo picco a 42,5 km, effettuando un volo di 1.500 km come previsto, prima di colpire un punto designato in mare. Tuttavia, l’esercito sudcoreano ha respinto l’affermazione della Corea del Nord come una “mistificazione”, affermando che non c’è stato alcun secondo picco. “La distanza di volo analizzata da Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone era di circa 1.100 km e il missile non ha raggiunto un secondo picco” ha dichiarato il portavoce dello Stato maggiore congiunto, colonnello Lee Sung-un, durante una conferenza stampa regolare, sottolineando che la Corea del Nord ha una storia di “esagerazioni”. La Corea del Nord ha inoltre affermato di aver utilizzato un nuovo composto di fibra di carbonio per la fabbricazione del corpo motore del missile ipersonico e di aver introdotto un metodo “completo ed efficace” per il controllo del volo e del sistema di guida. Gli esperti hanno affermato che il Nord sembrerebbe aver lanciato questa settimana una versione aggiornata di un missile ipersonico già testato nell’aprile dello scorso anno. Allora, Pyongyang aveva dichiarato che l’IRBM con veicolo planante ipersonico aveva volato per 1.000 km. Il JCS della Corea del Sud aveva allora affermato che il missile aveva volato per 600 km, definendo le affermazioni della Corea del Nord parzialmente “esagerate”, pur riconoscendo alcuni progressi tecnologici nel programma di armi ipersoniche di Pyongyang. I missili ipersonici sono tra le armi sofisticate che Kim ha promesso di sviluppare durante il congresso del Partito dei lavoratori coreani – il partito unico nordcoreano – nel 2021, insieme a sottomarini nucleari, satelliti spia e missili balistici intercontinentali a combustibile solido. Durante una riunione di fine anno del partito, il leader nordcoreano ha dichiarato che il suo paese attuerà la “strategia di contromisure più dura” nei confronti degli Stati uniti e ha affermato che la cooperazione militare tra Corea del Sud, Stati uniti e Giappone si è trasformata in un “blocco militare per l’aggressione”.

Kim lancia messaggio a Trump: ecco il mio nuovo missile ipersonico

Kim lancia messaggio a Trump: ecco il mio nuovo missile ipersonicoRoma, 7 gen. (askanews) – In un momento di grave instabilità politica in Corea del Sud e di transizione al vertice negli Stati uniti, la Corea del Nord ha oggi effettuato il lancio di un nuovo missile balistico ipersonico a medio raggio (IRBM) con l’obiettivo – a quanto ha dichiarato lo stesso leader supremo Kim Jong Un – di dissuadere qualsiasi attore della politica nel Pacifico “minacci” Pyongyang.


Secondo l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, il missile avrebbe volato per circa 1.500 chilometri a una velocità 12 volte superiore a quella del suono durante il test, condotto ieri sotto la supervisione del leader Kim Jong Un. Tuttavia, lo Stato maggiore congiunto della Corea del Sud ha dichiarato che il missile ipersonico della Corea del Nord, lanciato dall’area di Pyongyang, avrebbe volato per circa 1.100 km prima di cadere nel Mar del Giappone.


Kim Jong Un – secondo un dispaccio della KCNA – ha dichiarato che lo sviluppo di questo missile mira a rafforzare la capacità di deterrenza nucleare del Paese, rendendo “il sistema d’arma, a cui nessuno può rispondere, il fulcro della deterrenza strategica”, essendo capace di contenere “in modo affidabile qualsiasi rivale nella regione del Pacifico che possa minacciare la sicurezza del nostro Stato”. Il sistema d’arma – ha aggiunto il leader nordcoreano – “è in grado di infliggere un serio colpo militare a un rivale, superando efficacemente qualsiasi denso scudo difensivo”. L’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana ha anche diffuso una serie di foto, tra le quali ce n’è una che mostra Kim impegnato nella sala di controllo del lancio missilistico. Come spesso accade da qualche anno a questa parte, nell’immagine è accompagnato da quella che si presume essere la figlia, Kim Ju Ae, che si pensa abbia 11-12 anni d’età.


L’ultimo lancio missilistico della Corea del Nord, la prima provocazione in circa due mesi, è avvenuto a circa due settimane dall’insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per il 20 gennaio. Trump, nel suo primo mandato alla presidenza Usa, aprì un tavolo di dialogo con Kim, con tre storici incontri, che però non portarono alla fine a un accordo sul tema dei programmi nucleari e missilistici di Pyongyang. Il presidente eletto Usa ha già fatto capire che intende di nuovo approcciarsi a Kim, che potrebbe aver fatto questo sfoggio di forza anche per posizionarsi in vista di un tavolo.


Questa l’opinione anche del ministero dell’Unificazione sudcoreano. “La Corea del Nord probabilmente intendeva mostrare i muscoli agli Stati uniti. Poiché ha dichiarato che l’ultimo lancio era un test, il sistema d’arma non sembra completato, indicando la necessità di ulteriori sviluppi tecnologici,” ha dichiarato un funzionario ai giornalisti, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Yonhap. Il lancio è avvenuto anche in un momento di vuoto politico in Corea del Sud, scatenato dal fallito tentativo di imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol il mese scorso e dal successivo procedimento di impeachment nei suoi confronti da parte dell’Assemblea nazionale, ancora oggi al centro del dibattito e delle tensioni politiche La KCNA ha riferito che il veicolo ipersonico planante montato sul nuovo IRBM ha raggiunto un primo picco a un’altezza di 99,8 km e un secondo picco a 42,5 km, effettuando un volo di 1.500 km come previsto, prima di colpire un punto designato in mare. Tuttavia, l’esercito sudcoreano ha respinto l’affermazione della Corea del Nord come una “mistificazione”, affermando che non c’è stato alcun secondo picco. “La distanza di volo analizzata da Corea del Sud, Stati Uniti e Giappone era di circa 1.100 km e il missile non ha raggiunto un secondo picco” ha dichiarato il portavoce dello Stato maggiore congiunto, colonnello Lee Sung-un, durante una conferenza stampa regolare, sottolineando che la Corea del Nord ha una storia di “esagerazioni”. La Corea del Nord ha inoltre affermato di aver utilizzato un nuovo composto di fibra di carbonio per la fabbricazione del corpo motore del missile ipersonico e di aver introdotto un metodo “completo ed efficace” per il controllo del volo e del sistema di guida. Gli esperti hanno affermato che il Nord sembrerebbe aver lanciato questa settimana una versione aggiornata di un missile ipersonico già testato nell’aprile dello scorso anno. Allora, Pyongyang aveva dichiarato che l’IRBM con veicolo planante ipersonico aveva volato per 1.000 km. Il JCS della Corea del Sud aveva allora affermato che il missile aveva volato per 600 km, definendo le affermazioni della Corea del Nord parzialmente “esagerate”, pur riconoscendo alcuni progressi tecnologici nel programma di armi ipersoniche di Pyongyang. I missili ipersonici sono tra le armi sofisticate che Kim ha promesso di sviluppare durante il congresso del Partito dei lavoratori coreani – il partito unico nordcoreano – nel 2021, insieme a sottomarini nucleari, satelliti spia e missili balistici intercontinentali a combustibile solido. Durante una riunione di fine anno del partito, il leader nordcoreano ha dichiarato che il suo paese attuerà la “strategia di contromisure più dura” nei confronti degli Stati uniti e ha affermato che la cooperazione militare tra Corea del Sud, Stati uniti e Giappone si è trasformata in un “blocco militare per l’aggressione”.

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassi

Pino Daniele – Nero a metà, oltre mezzo milione di incassiRoma, 7 gen. (askanews) – Grande successo per il documentario “Pino Daniele – Nero a metà”, scritto da Marco Spagnoli e Stefano Senardi, che in soli 3 giorni di programmazione al cinema (4-5-6 gennaio) ha ottenuto oltre mezzo milione di incassi e quasi 60.000 spettatori.


E, grazie all’incredibile risultato e al grande riscontro da parte del pubblico, il documentario rimarrà al cinema anche nei prossimi giorni! “Anche questa mattina, sono qua a leggere la corrispondenza straordinaria, decine e decine di messaggi che sto ricevendo attraverso i social da gente molto conosciuta ma anche e soprattutto da parte di persone che non ho mai incontrato in vita mia. Sono commosso di quanto il valore profondo, direi sentimentale, e la nostra partecipazione affettuosa e competente sia stata percepita e apprezzata da un numero così grande di persone che come noi hanno amato e amano Pino Daniele la sua grande storia umane musicale. In poco più di un’ora e mezza, siamo riusciti a trasmettere la bellezza e l’intensità umana e artistica di uno dei più grandi artisti del nostro tempo” – spiega Stefano Senardi, autore del documentario e protagonista del racconto di Pino Daniele – Nero a Metà – “Sono felice di aver potuto dare spazio a così tante persone e artisti che sono stati vicini a Pino Daniele e che si sono espressi con grande sincerità regalandoci un contributo unico e originale sulle origini di questo grande artista, cosa che mi pare non era mai stata fatta in precedenza. Sono anche contento di aver dato spazio anche a qualche giovane artista e alla città di Napoli, particolarmente bella illuminata dalla musica di Pino Daniele. Mai come in questo momento sono consapevole della fortuna di aver incontrato artisti come lui e aver potuto comunicare la gioia e la mia passione per la musica a così tante persone”.


Il regista e coautore del documentario, Marco Spagnoli, osserva “Non solo le persone sono andate a vedere il film, ma ci hanno anche voluto raggiungere sui Social. Abbiamo ricevuto decine di messaggi da parte del pubblico che ci ringraziava per averlo emozionato e commosso raccontando Pino Daniele e Napoli attraverso un punto di vista originale e inedito. Un onore e una grande occasione di commozione per tutti noi nel condividere questo immenso senso di affetto per Pino Daniele e il suo lavoro” – Marco Spagnoli conclude “Tra i tanti messaggi che mi hanno più colpito e preso anche un po’ alla sprovvista c’è quello di una signora napoletana che abita nel Nord Est che, pur soffrendo di claustrofobia e non andando, in genere, con piacere al cinema, non solo è andata a vederlo, ma ha affrontato un viaggio di sessanta chilometri ad andare e sessanta a tornare pur di ‘incontrare’ cinematograficamente il suo idolo Pino Daniele. Non abbiamo, quindi, parole sufficienti per ringraziare lei e tutte le persone che hanno scelto di trascorrere questi giorni di festa andando a vedere Pino Daniele – Nero a Metà”. Questo il commento di Fidelio, produttori del docufilm: “Il desiderio più grande di chi produce audiovisivi è di raggiungere un pubblico per condividere l’emozione del racconto che i produttori immaginano solo su carta e trasformano poi in immagini e suoni. Oggi che il nostro film ha conosciuto il suo pubblico, sentiamo di ringraziare gli autori Spagnoli e Senardi, i partner di Eagle Pictures e tutti gli spettatori che sono usciti e usciranno dalla sala cinematografica commossi dopo aver ritrovato uno dei più grandi musicisti italiani”.

Uif: riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale 25-35 mld l’anno

Uif: riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale 25-35 mld l’annoRoma, 7 gen. (askanews) – Il fenomeno del riciclaggio di fondi illeciti in Italia vale tra 25 e 35 miliardi di euro l’anno, pari all’1,5-2% del Pil del Paese. E’ la stima della Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, con sede presso la Banca d’Italia, pubblicata in uno studio (“Il valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia”) e relativa al periodo 2018-2022.


Secondo l’Uif il riciclaggio è un fenomeno “pro-ciclico, ossia crescente nelle fasi di espansione e decrescente nella fasi di recessione”. L’analisi propone una metodologia robusta e innovativa per la stima del valore del riciclaggio e delle altre condotte finanziarie illecite in Italia, riporta un comunicato, a partire da informazioni provenienti dalle segnalazioni di operazioni sospette (Sos) ricevute dalla Uif. Stimare il valore del riciclaggio di denaro è un’attività complessa, trattandosi di un fenomeno non direttamente osservabile e caratterizzato dall’uso di tecniche avanzate per mascherare l’origine illecita dei fondi. Le stime esistenti a livello nazionale dei capitali riciclati risultano frequentemente non paragonabili tra loro e spesso forniscono valori contrastanti. Inoltre, prosegue l’Uif, le evidenze empiriche disponibili sono spesso limitate a fenomeni correlati, come il traffico di droga o l’economia sommersa, e non sempre sono replicabili.


Una delle stime più citate, formulata dal Fmi nel 1998 e basata su opinioni di esperti e analisi non pubblicate, ha ipotizzato un valore annuale del riciclaggio a livello mondiale compreso tra il 2% e il 5% del Pil globale. (fonte immagine: Uif).

Amnesty: Ateneo Venezia nega sala per presentazione rapporto su Gaza

Amnesty: Ateneo Venezia nega sala per presentazione rapporto su GazaMilano, 7 gen. (askanews) – Amnesty International Italia ha espresso “rammarico per la decisione dell’Ateneo Veneto di ritirare la concessione dell’uso di una sala per la presentazione del rapporto sul genocidio israeliano nella Striscia di Gaza, in programma a Venezia il 9 gennaio 2025”. Lo ha riferito in una nota la stressa organizzazione, spiegando che “nei giorni precedenti, la comunità ebraica locale aveva protestato pubblicamente contro Amnesty International, il contenuto del rapporto e la decisione dell’Ateneo Veneto di concedere la sala”.


“Siamo profondamente rammaricati per non aver potuto presentare, nella più importante e antica istituzione culturale di Venezia, un rapporto di ricerca su un tema all’esame della Corte internazionale di giustizia e sul quale già si sono pronunciati esperti delle Nazioni Unite e altre organizzazioni non governative sui diritti umani” ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, spiegando che la presentazione si terrà comunque, sempre a Venezia il 9 gennaio, in altra sede.

Meta, Zuckerberg: stop a fact-checking su FB e Instagram

Meta, Zuckerberg: stop a fact-checking su FB e InstagramNew York, 07 gen. (askanews) – Meta Platforms sta ponendo fine al fact-checking e rimuovendo ogni restrizione alla libertà di parola sia su Facebook che su Instagram. Ad annunciarlo in un video pubblicato martedì mattina è stato lo stesso Ceo, Mark Zuckerberg.


“Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, semplificando le nostre politiche e ripristinando la libera espressione sulle nostre piattaforme”, ha detto Zuckerberg chiarendo che i fact-checker verranno sostituiti “con Community Notes simili a X, a cominciare dagli Stati Uniti”. Zuckerberg ha dichiarato che i fact-checker erano diventati “troppo politicamente di parte” e di essere “arrivati a un punto in cui ci sono troppi errori e troppa censura”, mentre “le recenti elezioni sono un punto di svolta culturale verso una nuova priorità per la parola”. Il Ceo di Meta ha citato più volte Trump nel video di annuncio della nuova politica e ha criticato i media tradizionali per la copertura riservata al primo mandato del presidente eletto. Meta sul premercato sta perdendo lo 0,11%.

Lavoro, Calderone: disoccupazione più bassa dal 2004, è un dato storico

Lavoro, Calderone: disoccupazione più bassa dal 2004, è un dato storicoRoma, 7 gen. (askanews) – “La stima diffusa oggi da Istat rileva il tasso di disoccupazione più basso dal 2004 e ormai strutturalmente inferiore alla media europea. Un risultato storico che il Governo Meloni può rivendicare con orgoglio. C’è da fare ancora tanto per l’occupazione femminile e soprattutto giovanile, ma il dato dell’Istat ci mostra anche come crescano i rapporti di lavoro stabili e diminuiscano quelli a tempo determinato. Sono numeri da analizzare con attenzione, per andare avanti con rinnovata fiducia e con misure sempre più attente a chi lavora e a chi produce”. Lo afferma in una nota il ministro del Lavoro, Marina Calderone.

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del Tour

Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date del TourRoma, 7 gen. (askanews) – A sette mesi di distanza dalla partenza del suo quarto tour negli stadi, Ultimo registra il tutto esaurito per le 9 date di “Ultimo Stadi 2025 – La favola continua”.


Con gli ultimi sold out arrivati oggi per le tappe di Ancona, Messina e Bari, la nuova avventura live del cantautore romano festeggia l’en plein nelle 9 date che dal 29 giugno 2025 animeranno i principali stadi italiani, con un anticipo che è un record per la sua carriera. Raggiunto negli Stati Uniti dalla notizia del tour tutto esaurito, con un post su Instagram in cui saluta i fan dando loro appuntamento a Roma per il suo imminente ritorno, annuncia anche l’uscita del suo primo disco live, che uscirà entro l’estate e conterrà tutta la setlist del tour 2024.


Un artista dai numeri straordinari: ULTIMO, classe 1996, a soli 28 anni vanta 42 stadi incisi a fuoco nel suo palmarès, di cui 9 annunciati per il prossimo anno già sold out e un totale di biglietti venduti in carriera di oltre 1.750.000, senza contare i 6 album inediti che dal 2017 ad oggi gli sono valsi 83 dischi di platino, 17 dischi d’oro, un totale di oltre 7 milioni di copie vendute, con oltre 2 miliardi di streaming su Spotify e una permanenza dell’intera discografia di ben 16 settimane nella classifica dei 100 album più venduti in Italia nel 2024, e con ben 5 album è l’artista più presente nella Top of the Music by FIMI/GfK dell’intero anno. A fine 2024 riceve il premio come Miglior Autore Under 35 ai SIAE MUSIC AWARDS 2024, un riconoscimento che celebra il valore di un repertorio musicale che sta di fatto cambiando il panorama musicale italiano. Dopo poche settimane dalla pubblicazione del brano LA PARTE MIGLIORE DI ME, una dedica a cuore aperto, intima, profonda e più che mai sentita al figlio appena nato, Enea, ULTIMO chiudeva uno splendido 2024 festeggiando il sold out della data romana del 13 luglio 2025, che gli è valso un record, vero e proprio traguardo di carriera: 10 live nel tempio della musica romana, il più giovane artista ad aver mai raggiunto un risultato analogo.


Sono oltre 650mila i biglietti venduti nella Capitale ad oggi, solo sommando le 10 date all’Olimpico e la magica notte al Circo Massimo: la prima data storica allo stadio è quella del 4 luglio 2019, LA FAVOLA, davanti a un pubblico di 64mila persone. E dopo lo stop della pandemia seguono il tutto esaurito del Circo Massimo del 2022, la tripletta sold out dell’Olimpico 2023, la tripletta bissata negli stadi del 2024 e l’ennesima tripletta già polverizzata anche per il 2025, sempre nel tempio della musica live romana. Il sold out di tutte le date del prossimo tour apre un anno carico di aspettative: il 2025 sarà per lui la quarta estate di seguito da protagonista del live italiano. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA… partirà il prossimo 29 giugno da Lignano Sabbiadoro, passando da Ancona, Milano, Roma, Messina e Bari, dove calerà il sipario il 23 luglio 2025.


“Non smettete mai di credere nelle favole”, è la frase che chiude i concerti del cantautore, un mantra per il suo pubblico, che anno dopo anno si dimostra composto molto più che da semplici spettatori: è l’incontro di centinaia di migliaia di persone di ogni età che danno vita a una vera e propria generazione. La Generazione ULTIMO, che oggi più che mai saluta e festeggia l’arrivo del più bel capitolo che questa favola potesse raccontare. ULTIMO STADI 2025 – LA FAVOLA CONTINUA…, è prodotto e organizzato da Vivo Concerti.

Al via il Ces a Las Vegas: 4.500 espositori e 1.400 startup

Al via il Ces a Las Vegas: 4.500 espositori e 1.400 startupLas Vegas (Nevada), 7 gen. (askanews) – Il Ces di Las Vegas ha aperto le porte. All’edizione 2025 del Consumer Electronics Show, l’evento tech organizzato da Cta fra i più attesi dell’anno, partecipano 4.500 espositori e 1.400 startup, fra cui anche una rappresentanza italiana guidata dall’Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese).


Durante i 4 giorni di esposizione (dal 7 al 10 gennaio) si alternano 1.100 relatori in 300 conferenze. Grande attesa per il keynote della compagnia aerea Usa Delta che festeggia i 100 anni con un evento nello “Sphere” di Las Vegas, la sfera, in una esperienza immersiva che si concluderà con un concerto di Lenny Kravitz. Fra i temi caldi quest’anno il quantum computing, la salute digitale, mobilità, sostenibilità con l’intelligenza artificiale che anima tutti settori, come ha raccontato Kinsey Fabrizio, presidente di Cta, anticipando qualche novità fra i settori in ascesa. “La tecnologia della moda è una categoria che mi entusiasma molto, quest’anno, per la prima volta, abbiamo aggiunto il fashion tech agli Innovation Awards e stiamo anche collaborando con il Council of Fashion Designers – ha spiegato – sia che si tratti di sviluppo della moda o del modo in cui i consumatori acquistano, guardano o provano i prodotti stessi, credo che questa sia un’area in crescita che continueremo a vedere al Ces.


È una nuova era dell’innovazione, ha sottolineato, quella “dell’innovazione trasformativa, l’innovazione che risolve le più grandi sfide del mondo e migliora le nostre vite”.

Sicurezza, Majorino(Pd): a Milano servirebbe patto bipartisan

Sicurezza, Majorino(Pd): a Milano servirebbe patto bipartisanMilano, 7 gen. (askanews) – “Milano potrebbe, al di là delle appartenenze, puntare ad essere un laboratorio per un confronto comune e costruttivo su di una materia che deve essere patrimonio di tutti”. Così in una nota il capogruppo Pd in Regione Lombardia e componente della segreteria nazionale dem, Pierfrancesco Majorino, sul tema della sicurezza a Milano.


“Continuiamo a leggere dichiarazioni pubbliche di esponenti della destra assolutamente strumentali e scomposte, peraltro effettuate da persone che dimenticano di essere al governo a livello nazionale, governo di cui fa parte il ministro dell’Interno. La sicurezza dovrebbe essere molto di più un tema in grado di unire. Su questo terreno le recenti riflessioni dell’ex capo di polizia Franco Gabrielli o le dichiarazioni del questore Megale andrebbero ascoltate con attenzione perché affrontano i problemi e le diverse soluzioni nel merito” ha osservato. “In altre parole servirebbe un patto tra le istituzioni e le forze politiche per una piattaforma di lavoro comune. Una piattaforma fondata su alcuni punti irrinunciabili: il sostegno all’azione della magistratura, affinché si individuino i responsabili dei fatti di Capodanno, fatti di una gravità oggettiva che è già assolutamente palese, e il sostegno all’azione delle forze dell’ordine, di cui si dovrebbe ulteriormente incentivare la presenza su strada” ha aggiunto.


“A tale proposito, peraltro, si dovrebbe poter capire in modo più trasparente quando arriveranno davvero, e non solo sulla carta, gli agenti annunciati a Milano dal ministro Piantedosi. Poi servono certamente altre misure capaci di rendere più complessivo e organico l’approccio al tema della coesione sociale anche a scopo preventivo. Servono più agenti e più educatori e misure di integrazione. Per troppo tempo la politica si è divisa prendendo sostenendo una o l’altra necessità in maniera alternata. Invece quel che serve è proprio unire le facce della medaglia” ha concluso Majorino.