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Tag: Sanremo 2023

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolge

Piantedosi: rimpasto? Discussione che non mi coinvolgeMilano, 31 dic. (askanews) – Quella su un eventuale rimpasto di governo “è una discussione che non mi coinvolge e alla quale non partecipo. Mi è stato affidato il compito di guidare da ministro l’istituzione a cui ho dedicato tutta la mia vita, senza che abbia mai chiesto di farlo. E fino a quando mi sarà richiesto mi interessa solo far bene il mio lavoro”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, in un’intervista a La Stampa.


“Porto con orgoglio risultati importanti: nella lotta alla criminalità organizzata in termini di arresti rilevanti, a partire dalla cattura di Matteo Messina Denaro, e di tante operazioni anticrimine; nella gestione dell’ordine pubblico, con le forze di polizia che stanno garantendo il diritto di manifestare con una gestione accorta ed equilibrata; nei servizi di controllo del territorio delle nostre città, accrescendo progressivamente la presenza ‘su strada’ delle forze di polizia nei luoghi dove ce n’è maggiormente bisogno; sul fronte dell’antiterrorismo, con un sistema finora efficace di prevenzione e contrasto nei confronti dei soggetti pericolosi” ha aggiunto. “Da 36 anni lavoro al Viminale e nessuno meglio di me può comprendere i sentimenti di Salvini, in primis la gratitudine verso forze di polizia, vigili del fuoco, prefetture, apparati del dicastero: migliaia di uomini e donne impegnati a garantire la sicurezza. E, con ciò, affermando l’essenza più profonda dello Stato. Un ministro dell’interno non occupa un posto di potere ma svolge un alto incarico al servizio della collettività, è normale che una simile esperienza ti affascini e ti rimanga nel cuore” ha concluso riferendosi all’ipotetico ritorno di Salvini al Viminale.

Manovra,Marrella:Nel segno della continuità, sui redditi serve cura da cavallo

Manovra,Marrella:Nel segno della continuità, sui redditi serve cura da cavalloRoma, 31 dic. (askanews) – “La legge di Bilancio è in linea con quello che erano le previsioni, anche se magari non si riesce a dare un forte taglio alle tasse, c’è la conferma dei tre scaglioni dell’Irpef e vengono rafforzati i bonus per la famiglia”. Così in una nota, Domenico Marrella, Segretario Generale della Confael, commenta l’approvazione definitiva della manovra finanziaria. Marrella sottolinea che tra gli aspetti positivi “Vengono aiutati i redditi medio bassi, i dipendenti del settore privato in particolare otterranno anche un lieve incremento degli stipendi, un intervento che segue quelli di cui hanno beneficiato nei mesi scorsi gli esponenti delle forze dell’ordine e i dipendenti del pubblico impiego. Giudizio positivo sulle maggiori risorse che vengono destinate alla Sanità, e le misure sulla Scuola che sembrano preannunciare un’inversione di tendenza”.


Il bonus alle famiglie per la natalità e le iniziative per gli over-65 “vanno nella direzione del sostegno ai redditi più bassi – prosegue il Segretario Generale della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori. – Chi ha un reddito medio-alto, invece, non potrà più beneficiare di una serie di detrazione e quindi c’è un tentativo di redistribuzione della ricchezza”. Sui redditi, tuttavia, il leader della Confael sottolinea che “serve una cura da cavallo, gli interventi del governo non sono sufficienti perché l’incremento dei prezzi al consumo è elevatissimo e le retribuzioni non solo sono ferme, ma il potere di acquisto degli italiani addirittura si riduce. Il termometro, il punto di equilibrio, è il rapporto tra il salario medio e il costo di un’automobile, e basta fare un confronto con quello che succedeva 30 anni per capire che stipendi e pensioni non sono più adeguati”. Si poteva e si doveva fare di più anche per le pensioni: “Riconosciamo che la coperta è sempre corta – prosegue Marrella, – ma non sono state toccate per nulla le pensioni di invalidità civile e le pensioni di assistenza, le minime invece riceveranno un piccolissimo aumento di 2 euro scarsi. È un aumento troppo tenue, rispetto ai benefici che ottiene chi è ancora attivo al lavoro. Quantomeno però è stata introdotta la possibilità di anticipare la pensione per chi poi può dimostrare di avere almeno 25 anni di contributi versati a fondi alternativi”. “Bene la lotta all’evasione – sottolinea ancora Marrella, – anche se il concordato è stato un mezzo flop e probabilmente servono strumenti differenti. Ci sono moltissime persone che hanno debiti con il fisco e sono in grado di dare una mano all’azienda Italia, per questo è necessario recuperare più soldi possibili e reinvestirli”.


Per il 2025, conclude il Segretario Generale della Confael, “auspichiamo un maggiore dialogo con le parti sociali autonome moderate come la Confael. Vogliamo dare il nostro contributo, in particolare su tutto quello che è il terzo settore, le disabilità”.

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegue

Chiude a Montesacro la libreria Bookish, ma lavoro prosegueRoma, 31 dic. (askanews) – Giorgia Sallusti, punto di riferimento per gli appassionati letterari del Giappone e non solo, chiude la sua libreria Bookish, a Montesacro. Ma le attività della libreria in qualche modo proseguono. La stessa Sallusti lo spiega in una lettera aperta.


È dunque arrivato quel momento, scrive: Bookish libreria chiude, Bookish si trasforma. Sono passati dieci anni da quando la vostra affezionata libraia ha montato gli scaffali, dipinto l’insegna e finalmente ha aperto le sue porte: in tutto questo tempo, voi lettrici e lettori siete stati la spinta vitale che ha fatto di Bookish la libreria accogliente che è stata.


Adesso però è il momento di cambiare: io stessa ho scritto, tradotto, raccontato libri in giro per l’Italia nei mesi e negli anni passati, e lo farò ancora in futuro. E siccome Bookish ha bisogno di una cura e delle attenzioni che io non riesco più a dare, e siccome ancora ahimè non ho il potere della duplicazione come Naruto, allora trovo necessario chiudere queste piccole porte di legno che ho attraversato ogni mattina. In questi dieci anni Bookish è stata un salotto accogliente per chiunque volesse chiacchierare di libri e non solo; è stata parte di una rete culturale e solidale sul territorio, che certamente non muore qui; si è fatta portavoce di lotte femministe, di inclusione, di amore per le diversità e le voci del mondo.


Ha portato avanti un gruppo di lettura, ha portato i libri in giro per tutto il municipio, ha fatto incominciare a leggere chi nemmeno ci pensava. Soprattutto, per me, è stata un modo per conoscervi, per accogliere i vostri consigli e le vostre impressioni, per crescere come libraia e come lettrice, e di questo vi sono grata.


Grazie a tutte le persone che sono passate almeno una volta, ma qui voglio ringraziare in special modo e con tutto il cuore le persone che ci son state fin dall’inizio e che non hanno mai smesso di considerare Bookish la propria casa. È stato faticoso, ma di grande soddisfazione. Sono stata una libraia solitaria, qui da Bookish, ma circondata da tanto affetto, il vostro. Ma non disperate! Bookish non muore mica qui, e continua in altri progetti, eccoveli: The bookish bookclub: il gruppo di lettura di Bookish, coordinato da Carla Gambale, resta saldo al suo posto una volta al mese, e nei suoi canali discord e telegram. La selezione di Bookish sulla letteratura orientale sarà ospitata in un piccolo spazio dedicato in un’altra libreria amica, Sinestetica, a viale tirreno 70. Questo perché puoi togliere una libraia da una libreria, ma non puoi togliere la libreria da una libraia. O qualcosa del genere. La libraia stessa la trovate di tanto in tanto da Sinestetica a far cose o a chiacchierare col libraio. Le pagine social resteranno attive per continuare a consigliarvi tutti i libri belli che arrivano sugli scaffali delle librerie. Nei Japan Days del Mercatino giapponese troverete sempre lo stand con la selezione di Bookish sulla letteratura giapponese. E quindi: Bookish resta aperta dal 7 gennaio al 7 febbraio, periodo in cui potrete venire a comprare tutti i libri che sono qui sugli scaffali, molti in sconto.

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i Lea

Sanità, il Tar del Lazio sospende i nuovi tariffari per i LeaMilano, 30 dic. (askanews) – Il Decreto del ministero della Salute prevedeva per oggi l’entrata in vigore dei nuovi Lea, i Livelli Essenziali di Assistenza, ossia le prestazioni che il Servizio Sanitario nazionale deve erogare a tutti i cittadini a titolo gratuito, appoggiandosi anche alle strutture private accreditate, alle quali viene riconosciuto il rimborso per le prestazioni erogate. Il decreto ha aggiornato anche i tariffari e, dopo il ricorso di molti soggetti della sanità privata, che ritengono tali tariffe troppo basse, il Tar del Lazio oggi ha sospeso il decreto del ministero guidato da Schillaci.


Il tribunale ha sostenuto che il nuovo decreto tariffe “è stato adottato dopo oltre 20 anni dai precedenti nomenclatori, delineando così l’insussistenza dell’urgenza” e la trattazione collegiale per la camera di consiglio è stata fissata per il prossimo 28 gennaio. Ora la decisione del Tar posticipa anche l’entrata in vigore dei nuovi Lea.

Milano, Museo della Scienza chiude 2024 con 600mila visitatori

Milano, Museo della Scienza chiude 2024 con 600mila visitatoriMilano, 30 dic. (askanews) – Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano ha chiuso il 2024 con un attivo di 315 giorni di apertura e oltre 600.000 visitatori, di cui circa 90.000 ospiti di eventi; sono stati più di 46.000 coloro che hanno partecipato alle attività nei laboratori interattivi e alle visite guidate durante il weekend. Numeroso il pubblico proveniente dall’estero che ha rappresentato il 53% del totale.


“Il museo dedicato a Leonardo da Vinci, nel 2024, con coerenza e risultati significativi, ha aderito alla propria visione-missione: offrire a tutti, attraverso strumenti diversi e aggiornati, una chiave di lettura per comprendere un divenire del mondo complesso, in cui Scienza e Tecnologia hanno un ruolo sempre più centrale ma non divergente dai fondamentali valori umanistici. Nell’ambito del nostro ruolo, le iniziative realizzate nel 2024, sono state foriere e anticipatrici di un 2025 particolarmente impegnativo, dedicato a identificare ed evidenziare i nuovi e repentini scenari, mantenendo saldi i nostri valori identitari. Il nostro è un ambiente – reale o digitale – sempre più accogliente e attento alla propria crescita e all’equilibrio – fra investimenti e sostenibilità economica delle risorse necessarie. Questa crescita comprende anche le relazioni che alimentano l’innovazione e lo sviluppo culturale, rispecchiando la nostra forte volontà di inclusione. Tale approccio va oltre la visione di marketing, per spingerci nella responsabilità sociale che è il perno del nostro agire”, dichiara Fiorenzo Marco Galli, direttore generale del museo. Il 2024 è stato un anno importante anche dal punto di vista didattico: i gruppi scolastici che hanno visitato il Museo e sperimentato i 165 percorsi educativi proposti, sono stati 4.350. Inoltre, sono stati coinvolti più di 630 insegnanti e sono state erogate 175 ore totali di formazione nel corso di specifici incontri di sviluppo professionale. Il patrimonio culturale del Museo comprende 21.600 beni facenti parte delle sue collezioni di cui 160 acquisiti nel 2024, 36 esposizioni permanenti tematiche, 14 laboratori e 3 opere d’arte digitale interattiva: i nuovi percorsi che vengono proposti sono aggiornati in uno studiato equilibrio con la didattica digitale.


Tra le novità del 2024, particolare importanza hanno avuto l’inaugurazione di Playlab, lo spazio educativo di 400 mq che vuole essere il primo Museo che le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni visiteranno nella loro vita e il lancio di Planetario Perduto, il primo escape game del Museo da giocare interamente all’interno dei suoi oltre 50.000 mq. L’anno appena concluso ha visto l’offerta del Museo arricchirsi: il tram Carrelli 1928, simbolo di Milano e dell’Italia nel mondo, entrato a far parte delle collezioni; il calco in gesso della Nike di Samotracia ospitato nel Padiglione Navale, restaurato; iniziative dedicate ai 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi tra cui una serie podcast e un volume per scoprire le collezioni storiche del Museo dedicate all’inventore; attività speciali per il 70° anniversario della spedizione in vetta al K2; l’offerta d’arte digitale si è arricchita dell’installazione interattiva Kinfolk e dell’opera d’arte generativa Infinity , entrambe create dal collettivo britannico Universal Everything.


Il museo, si conferma inoltre uno dei luoghi prestigiosi di Milano dove organizzare conferenze, eventi, appuntamenti musicali, presentazioni e momenti conviviali che nel 2024 sono stati oltre 220. Tra questi, l’incontro con l’astronauta Luca Parmitano in occasione del 75° Congresso Astronautico Internazionale (IAC), i primi due appuntamenti live di Fatti per Capire, il progetto di Barbara Gallavotti nato per contribuire allo sviluppo della cittadinanza scientifica che si pone come Science Media Centre italiano.

Vino, 9 aziende annunciano l’uscita dal Consorzio Oltrepò Pavese

Vino, 9 aziende annunciano l’uscita dal Consorzio Oltrepò PaveseMilano, 30 dic. (askanews) – A due giorni dalla fine del 2024 e in attesa della convocazione dell’assemblea per cambiare lo statuto attesa per gennaio 2025, nove aziende hanno annunciato le loro dimissioni dal Consorzio Oltrepò Pavese. In una nota spiegano che si tratta di imprese “appartenenti a tutte le categorie della filiera (viticoltori, vinificatori e imbottigliatori) e che rappresentano oltre il 27% dei voti in assemblea”.


“E’ stata una decisione sofferta ma non più prorogabile” dovuta a “mancate attuazioni di delibere assembleari ad oggi completamente affossate, che fanno presumere la volontà di non applicare la fascetta ministeriale sulle Igt e la decisione di non procedere con il Disciplinare della Docg per il cambio del nome della nostra Denominazione” precisano, sostenendo che “da mesi è stata azzerata la promozione su prodotti ritenuti ‘minori’ ma che in realtà sono quelli su cui oggi vive l’intero territorio senza minimamente preoccuparsi di uno dei caposaldi dei ‘Consorzi’ che prevede proporzionalità tra contributi versati e promozione delle singole Denominazioni”. “Non ci sentiamo più rappresentati da un Consorzio che sta inoltre cercando in tutti i modi di modificare lo Statuto che è stato da poco approvato da tutta la filiera – prosegue il comunicato – dopo un ampio confronto con Regione, con le associazioni di categoria e con i Tavoli delle Denominazioni, con lo scopo di accentrare i poteri decisionali al Cda a discapito dei soci (grandi e piccoli) e dell’intero territorio dell’Oltrepò Pavese”. Alla dura presa di posizione dei fuoriusciti, fa da contraltare una serafica risposta del Consorzio che “ritiene opportuno chiarire che queste dinamiche non incidono sulla solidità e la coesione del nostro progetto: alle 9 aziende che hanno presentato domanda di recesso hanno corrisposto altrettante richieste di adesione, mantenendo stabile il numero di associati, che oggi raggiunge il livello più alto degli ultimi anni”. La replica entra poi nel merito delle questioni sollevate, spiegando che “tali speculazioni risultano ancor più inopportune e fuori luogo, considerato che il territorio è finalmente unito attorno ad un progetto di rinascita, condiviso da chi opera con reale interesse per il benessere collettivo”.


Sul tema degli eventuali effetti sui requisiti di operatività “erga omnes”, il Consorzio presieduto da Francesca Seralvo e diretto da Riccardo Binda non si scompone ricordando che “ogni valutazione sarà effettuata, come sempre, in conformità alle richieste del Masaf alla fine dell’attuale incarico, previsto per giugno 2025″. Al momento il rischio più concreto per l’ente consortile potrebbe riguardare la perdita dell’”erga omnes” per la Denominazione Bonarda. “Il progetto di rilancio del territorio, fondato su qualità, valore, trasparenza ed etica di filiera, non sarà in alcun modo condizionato da questi eventi” ribadisce il Consorzio, rimarcando che “al contrario, le uscite hanno ulteriormente rafforzato la coesione tra le aziende che credono in un modello di filiera integrata e sostenibile, realmente impegnate a riportare l’Oltrepò Pavese al posto che merita”. Poi una prevedibile stoccata finale: “Il Consorzio, il territorio e il Cda restano compatti nella promozione di una strategia unitaria, capace di superare le dissonanze che in passato hanno penalizzato il nostro potenziale. Questo momento segna una discontinuità netta e rappresenta l’inizio di una nuova fase per il territorio”.

Mattarella prepara discorso di fine anno: parlerà di pace, lavoro e partecipazione

Mattarella prepara discorso di fine anno: parlerà di pace, lavoro e partecipazioneRoma, 30 dic. (askanews) – Pace, lavoro, sicurezza, femminicidi ma anche astensionismo e partecipazione. Sono i temi che Sergio Mattarella toccherà nel suo decimo discorso di fine anno in diretta tv e che durerà non più di 15 minuti. E se la location, ossia la sala in cui lo pronuncerà è ancora da decidere il Presidente della Repubblica, come l’anno scorso parlerà in piedi e in un contesto sobrio.


Un appuntamento che come sempre sarà in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. Ma il messaggio di Capodanno, appunto in continuità ideale con gli altri interventi, si rivolgerà soprattutto ai cittadini e terrà conto delle attese e delle loro paure. Ci sarà in primo piano la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l’Ucraina e il Medioriente. Da qui, come sottolineato già nelle parole rivolte agli ambasciatori, emergerà la necessità di indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto ma una pace capace di difendere i diritti e di restituire giustizia. Non potrà mancare ovviamente un riferimento sia pure breve al giubileo, appena inaugurato da Papa Francesco con l’apertura della porta santa. Un evento che sarà importante per la Capitale ma anche per tutto il Paese.


Mattarella non trascurerà poi i temi che più stanno a cuore ai suoi concittadini: parlerà della sicurezza e del dramma delle morti sul lavoro, dell’occupazione e del precariato, dei giovani, che troppo spesso cercano fortuna all’estero, dei femminicidi che in tante occasioni ha definito “inaccettabili”. L’astensionismo e la mancanza di partecipazione per esempio agli appuntamenti elettorali sono stati un tema al centro del discorso fatto alla classe politica e che verrà ripropoposto domani sera. Un argomento che preoccupa il capo dello Stato secondo il quale la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Non cercate cose troppo politiche da retroscena o da nota politica, attacchi a questo o quello – spiegano al Quirinale -perché quello di Capodanno sarà un discorso rivolto ai cittadini. Nella tradizione culturale e religiosa del presidente non potranno infine mancare ovvie note di ottimismo per il futuro, sia pure calate in un periodo non facile per il nostro Paese.

Mattarella prepara discorso di fine anno: pace, lavoro e partecipazione

Mattarella prepara discorso di fine anno: pace, lavoro e partecipazioneRoma, 30 dic. (askanews) – Pace, lavoro, sicurezza, femminicidi ma anche astensionismo e partecipazione. Sono i temi che Sergio Mattarella toccherà nel suo decimo discorso di fine anno in diretta tv e che durerà non più di 15 minuti. E se la location, ossia la sala in cui lo pronuncerà è ancora da decidere il Presidente della Repubblica, come l’anno scorso parlerà in piedi e in un contesto sobrio.


Un appuntamento che come sempre sarà in continuità con gli altri interventi tenuti dal presidente della Repubblica nei tradizionali appuntamenti per lo scambio di auguri nel mese di dicembre: il discorso alle alte cariche, rivolto alla classe politica e dirigenziale del Paese, il discorso agli ambasciatori italiani e il discorso agli ambasciatori esteri. Ma il messaggio di Capodanno, appunto in continuità ideale con gli altri interventi, si rivolgerà soprattutto ai cittadini e terrà conto delle attese e delle loro paure. Ci sarà in primo piano la grave situazione internazionale con i conflitti più recenti e drammatici: l’Ucraina e il Medioriente. Da qui, come sottolineato già nelle parole rivolte agli ambasciatori, emergerà la necessità di indicare una via per la pace che però non sia solamente la sterilizzazione del conflitto ma una pace capace di difendere i diritti e di restituire giustizia.Non potrà mancare ovviamente un riferimento sia pure breve al giubileo, appena inaugurato da Papa Francesco con l’apertura della porta santa. Un evento che sarà importante per la Capitale ma anche per tutto il Paese.


Mattarella non trascurerà poi i temi che più stanno a cuore ai suoi concittadini: parlerà della sicurezza e del dramma delle morti sul lavoro, dell’occupazione e del precariato, dei giovani, che troppo spesso cercano fortuna all’estero, dei femminicidi che in tante occasioni ha definito “inaccettabili”. L’astensionismo e la mancanza di partecipazione per esempio agli appuntamenti elettorali sono stati un tema al centro del discorso fatto alla classe politica e che verrà ripropoposto domani sera. Un argomento che preoccupa il capo dello Stato secondo il quale la democrazia può vivere solo attraverso la partecipazione di tutti i cittadini.Non cercate cose troppo politiche da retroscena o da nota politica, attacchi a questo o quello – spiegano al Quirinale -perché quello di Capodanno sarà un discorso rivolto ai cittadini. Nella tradizione culturale e religiosa del presidente non potranno infine mancare ovvie note di ottimismo per il futuro, sia pure calate in un periodo non facile per il nostro Paese.


 

A startup Kurs Orbital 1,1 mln di euro da programma gestito da Invitalia

A startup Kurs Orbital 1,1 mln di euro da programma gestito da InvitaliaRoma, 30 dic. (askanews) – Kurs Orbital, startup italiana del settore aerospace, ha ottenuto un finanziamento agevolato di 1,1 milioni di euro tramite il programma Smart&Start. Nato per sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative ad alto contenuto tecnologico in Italia, Smart&Start è un programma di incentivi gestito da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo.


Fondata nel 2022, Kurs Orbital è incubata in I3P, l’Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino e partner di Sistema Invitalia Startup, ed è una delle prime startup ad aver completato il programma di incubazione di ESA BIC Turin. Democratizzare l’assistenza e la logistica spaziale in orbita La startup mira a democratizzare le soluzioni di assistenza in orbita, tra cui la rimozione dei detriti spaziali, il trasferimento orbitale dei satelliti, il de-orbiting e le ispezioni dei satelliti, fornendo una tecnologia di rendezvous e docking affidabile ed economica. Il suo innovativo modulo ARCap consente alle industrie dell’assistenza e della logistica spaziale, che altrimenti non potrebbero permettersi di operare nel mercato orbitale, di scalare il proprio business. Il finanziamento consentirà a Kurs Orbital di acquisire nuove attrezzature, servizi, personale e forniture che daranno slancio alle attività di completamento del suo primo modello di volo. ARCap è un singolo modulo standardizzato di rendezvous che può essere integrato in qualsiasi tipo di satellite, veicolo di trasferimento orbitale (OTV), nave cargo/equipaggio o bus spaziale utilizzato dalle aziende clienti per consentire il trasporto, l’estensione della vita, l’assistenza in orbita, la rimozione dei detriti spaziali e molto altro.


“Non avremmo potuto chiedere una conclusione migliore per quest’anno”, afferma Volodymyr Usov, CEO e co-fondatore di Kurs Orbital. “Il programma Smart&Start fornirà risorse essenziali ad accelerare le attività legate al nostro modulo ARCap. Nuovo personale e nuove attrezzature ci renderanno più grandi, più forti e più vicini all’orbita”. Giuseppe Scellato, Presidente di I3P e Coordinatore di ESA BIC Turin, ha commentato: “Siamo molto lieti di questo ulteriore finanziamento ottenuto da Kurs Orbital a supporto dei suoi piani di espansione tecnologica e di business. Le risorse ricevute attraverso lo strumento finanziario gestito da Invitalia, partner di I3P, permetteranno alla startup di proseguire il suo percorso di crescita, anche a livello internazionale”.

Barcella Elettroforniture: lavoratori passati da 330 a 518 nel Nord Italia

Barcella Elettroforniture: lavoratori passati da 330 a 518 nel Nord ItaliaRoma, 30 dic. (askanews) – Barcella Elettroforniture SPA, leader del settore, con sede ad Azzano San Paolo (Bg) e 40 punti vendita in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte, sfida il contesto economico generale sfavorevole, assumendo 188 lavoratori. L’organico rispetto al 2023, passa da 330 a 518 dipendenti (+63%), con massima attenzione alle giovani generazioni e alla parità di genere.


“Nel 2024 abbiamo assunto 188 persone a tempo indeterminato, metà per le nostre attività a Bergamo e provincia, il restante 50% in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna”, spiega Demetrio Trussardi, Direttore Generale di Barcella Elettroforniture. “Tra queste, 46 persone sono under 35. Inoltre, sono 11 le donne entrate in pianta stabile a far parte dell’organico, in un settore a quasi totale prevalenza maschile”. 20 le nazionalità di provenienza dei dipendenti dell’azienda al centro di un piano di sviluppo che ha portato a rafforzare la presenza sul territorio e ad ampliare l’offerta di servizi. Aggiunge infatti Trussardi “Abbiamo introdotto nuove competenze, ampliando la rosa dei servizi altamente specializzati con le nuove divisioni che si occupano di sicurezza degli impianti, fonti rinnovabili, automazione industriale, media e bassa tensione (quadri elettrici), illuminazione tecnica e networking, con ben 48 tecnici specializzati”. Questi nuovi rami di competenza rendono la società di distribuzione di materiale elettrico bergamasca una realtà tra le più strutturate in Italia nel settore.


“La forza di un’azienda è data dalle persone che ci lavorano, in cui noi crediamo fortemente”, aggiunge il responsabile delle Risorse Umane, Danilo Comiti. “Dei nostri 188 nuovi assunti, 45 facevano parte dell’ex cooperativa di cui Barcella si serviva per la gestione del magazzino logistico di Azzano. Inoltre, il 1° gennaio 2025 avvieremo 27 assunzioni per il polo logistico di Urgnano di persone provenienti da cooperative terze che oggi passano a una prospettiva di lavoro in pianta stabile. Per noi è un grande valore aggiunto”, continua Comiti. “Per ciascuno di loro, abbiamo un piano di carriera: vogliamo che tutti possano crescere attraverso le ambizioni che dimostrano di voler mettere a frutto. Il nostro modello di fare impresa mette al centro le persone e i loro bisogni”. Nonostante le difficoltà legate al contesto economico e il grave hackeraggio a scopo di ricatto subito il 28 novembre, Barcella Elettroforniture al 31 ottobre registrava una crescita del fatturato del 2%, sfidando la contrazione del -9% del settore a livello nazionale. L’attacco hacker ha causato un fermo di oltre due settimane nelle 40 filiali del gruppo e una perdita di ricavi stimata in 20 milioni di euro, impattando sui risultati finali dell’anno, che si chiuderanno con una flessione del – 3%.


“Nonostante i numeri, siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti. Chiuderemo l’anno con un -3% al posto del + 2% previsto, un dato che consideriamo comunque positivo, in un comparto dominato dal segno meno e con previsioni 2025 ancora poco incoraggianti”, ha commentato Trussardi. “Ringrazio tutti i nostri dipendenti che si sono prodigati per rimettere in pista l’azienda dopo un fatto così grave, dimostrando grande senso di appartenenza”.