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Autore: Redazione StudioNews

Calcio, l’addio di Andres Iniesta: “Ora farò l’allenatore”

Calcio, l’addio di Andres Iniesta: “Ora farò l’allenatore”Roma, 8 ott. (askanews) – Il calcio spagnolo si è fermato per applaudire Andres Iniesta che ha dato il proprio addio ufficiale al calcio nella giornata di martedì 8 ottobre nel corso dell’evento “El Juego Continua”, tenuto a Barcellona a Port Vell. Un evento celebrato dal Barcellona in pompa magna. “Continuerete a sentire cose da me – ha detto il centrocampista spagnolo che in carriera ha vinto trentotto trofei, che lo rendono il quarto giocatore più vincente di tutti i tempi con 38 trofei dietro Messi (45), Dani Alves (44), Kenny Dalglish (39). Con il Barcellona ha vinto 9 campionati spagnoli, 6 Coppe del Re, 7 Supercoppe spagnole, 4 UEFA Champions League, 3 Supercoppe UEFA e 3 Coppe del mondo per club. Con la nazionale spagnola è diventato campione del mondo nel 2010 e campione d’Europa nel 2008 e nel 2012. “Ho ancora intatti entusiasmo e desiderio – le sue parole – . Se c’è una parola che può riassumere la mia carriera è l’orgoglio, l’orgoglio di aver lottato e lavorato. E mi conoscete, sono un testardo: sto continuando ad allenarmi a modo mio, per imparare. Ho già iniziato il corso per diventare allenatore”. Iniesta entra nella cantera, le giovanili del Barcellona, a 12 anni; a 15 è capitano dell’Under-15, per poi approdare nel 2000 (a 16 anni) al Barça B. Dal 2002 è in prima squadra e inizia a scrivere la storia del club blaugrana. Ci gioca per 16 stagioni, 674 partite in tutto con 57 gol fatti e almeno il doppio fatti segnare. Il 1° ottobre l’annuncio, il 7 l’ufficialità con un messaggio sui social e le lacrime impossibili da trattenere appena inizia a parlare. “Per me il calcio è stato…”, dice, prima che siano le immagini a parlare per lui. Tra gli interventi di chi l’ha allenato, Serra Ferrer dice: “È uno dei pochi calciatori che è stato professore prima di essere alunno. Sapeva già tutto. Si è divertito a semplificare la vita dei compagni di squadra con le sue giocate”.

Mercati agricoli Ue mostrano segni parziale ritorno a stabilità

Mercati agricoli Ue mostrano segni parziale ritorno a stabilitàRoma, 8 ott. (askanews) – I mercati agricoli europei mostrano segnali positivi di un parziale ritorno alla stabilità, ma la situazione rimane nel suo complesso fragile soprattutto a causa di problemi legati alle condizioni climatiche e alla pressione sanitaria nel settore animale. E’ quanto emerge dalle prospettive a breve termine pubblicate dalla Commissione Europea per i mesi autunnali.


La produzione di cereali dell’UE quest’anno sarà la più bassa dell’ultimo decennio, a causa di condizioni meteorologiche avverse che influenzano le rese e la qualità dei cereali raccolti e in parte a causa di una riduzione della superficie coltivata. Il grano tenero e il mais sono i più colpiti, mentre aumenta la produzione di avena, orzo e grano duro. La ridotta produzione interna, si legge, potrebbe comportare minori esportazioni di cereali dell’UE. La produzione di semi oleosi dell’UE diminuisce a causa di una riduzione della superficie coltivata a colza e di condizioni meteorologiche avverse che influenzano i semi di girasole. Al contrario, aumenta la produzione di soia, riflettendo un aumento della superficie coltivata. La produzione di colture proteiche aumenta invece del 12,6% anno su anno, trainata da piselli da campo e fave.


Per quanto riguarda lo zucchero, la produzione europea è prevista a 16,6 milioni di tonnellate, un aumento di 1 milione di tonnellate rispetto al 2023/24, trainata da un aumento della superficie coltivata a barbabietola da zucchero a sua volta trainata da prezzi dello zucchero record nel 2023/24. Si prevede che le esportazioni raggiungeranno il massimo degli ultimi sei anni di 1,8 milioni di tonnellate, mentre le importazioni scenderanno per la prima volta sotto 1,3 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda la produzione di olio d’oliva, si prevede che in Ue torni ai livelli medi, dopo due anni di commercializzazione con bassa produzione e prezzi record. I prezzi dovrebbero diminuire gradualmente e, a sua volta, il consumo potrebbe tornare a livelli più vicini a quelli degli anni precedenti.


Nessuna ripresa per il vino dell’UE nel 2024/25, dove si prevedono un calo della produzione, del consumo e degli scambi. Nel settore ortofrutticolo, si prevede che i danni da gelo e altre condizioni meteorologiche avverse influenzeranno negativamente la produzione di mele dell’UE nel 2024/25 (-10% anno su anno). Al contrario, si prevede che la produzione di arance riprenderà dopo due stagioni difficili (+10% anno su anno), mentre anche i pomodori (+3,3% anno su anno) e le pesche e le nettarine (+5,2%) dovrebbero vedere una produzione in aumento. Il consumo di frutta e verdura fresca potrebbe riprendersi con la riduzione dell’inflazione alimentare. Il miglioramento delle rese del latte controbilancia il continuo calo della mandria di mucche, e si prevede che la fornitura di latte nell’UE rimarrà stabile. La combinazione di stabilizzazione dei prezzi del latte crudo nell’UE al di sopra dei livelli storici e stabilizzazione dei costi di input potrebbe migliorare i margini degli allevatori di bovini da latte.


Infine, la produzione di carne bovina nell’UE si sta stabilizzando, ma il settore è preoccupato per un calo strutturale del numero di animali. Le esportazioni di carne nell’UE stanno aumentando, mentre le esportazioni di animali vivi sono in calo. Il quadro è misto nel settore della carne suina nell’UE, con la produzione di alcuni paesi in ripresa mentre altri affrontano carenze di produzione. Le esportazioni dell’UE sono meno competitive e la domanda sta diminuendo dalla Cina, ma alcune quote di mercato vengono guadagnate in altri paesi asiatici.

Barilla: per pasta al bronzo nuovo pack in plastica e formato da 500 grammi

Barilla: per pasta al bronzo nuovo pack in plastica e formato da 500 grammiMilano, 8 ott. (askanews) – A poco più di due anni dal debutto sul mercato, Barilla cambia veste alla sua linea di pasta premium Al bronzo. A cambiare sono colore e materiale della confezione ma anche il peso che aumenta dagli iniziali 400 grammi al classico mezzo chilo.


Arrivata sul mercato nel 2022 con una confezione di cartone rossa e blu (con una finestrella di plastica per osservare il contenuto) in linea col posizionamento premium del prodotto, ora la pasta trafilata al bronzo arriva sullo scaffale nella classica confezione in plastica con “un’esperienza visiva e tattile più elevata”, spiegano dall’azienda, che “evidenzia ancora di più le peculiari qualità della linea”, mentre il rosso è più intenso per “catturare immediatamente l’attenzione” del consumatore. All’interno la pasta mantiene la sua lavorazione grezza, realizzata attraverso una trafilatura al bronzo che le conferisce una superficie particolarmente ruvida, e una percentuale di proteine, superiore al 14%, necessaria per una consistenza al dente dopo la cottura. La gamma Al bronzo è prodotta in 10 formati, tra i più classici.

Bebelplatz, il romanzo di Stassi sui roghi nazisti dei libri

Bebelplatz, il romanzo di Stassi sui roghi nazisti dei libriRoma, 8 ott. (askanews) – 10 maggio 1933. A Bebelplatz, nel centro di Berlino, allo scoccare della mezzanotte migliaia di libri vengono dati alle fiamme. Joseph Goebbels proclama: «L’uomo tedesco del futuro non sarà più un uomo fatto di libri, ma un uomo di carattere». Su tutta l’Europa si sparge un odore di benzina e di cenere. Da questa pagina della nostra storia prende le mosse “Bebelplatz”, il nuovo romanzo di Fabio Stassi (Sellerio).


24 febbraio 2022. La Russia invade l’Ucraina, e di lì a qualche mese un nuovo conflitto devasterà la striscia di Gaza. Durante un tour negli istituti di cultura italiani da Amburgo a Monaco, Fabio Stassi attraversa le piazze delle Bücherverbrennungen, i roghi di libri, e risale a ritmo incalzante la memoria del fuoco e delle censure, dei primi bombardamenti aerei sui civili, del saccheggio di librerie e biblioteche. Studia mappe e resoconti, si interroga sul ruolo della cultura e sulla cecità della guerra, indaga l’istinto di sopraffazione degli esseri umani. Alla fine compone un piccolo atlante della letteratura «dannosa e indesiderata» e rintraccia cinque scrittori italiani destinati alle fiamme dai nazisti: Pietro Aretino, il cantore della libertà rinascimentale; Giuseppe Antonio Borgese, cittadino del mondo e inguaribile utopista; Emilio Salgari, antimperialista amato in Sudamerica; Ignazio Silone, antifascista radicale, e Maria Volpi, unica donna della lista, disinibita narratrice del piacere e dell’indipendenza femminile. Quello di Stassi è un appassionato discorso in difesa di tutto ciò che trasgredisce la norma, un viaggio ricco di corrispondenze, colpi di scena e nuove interpretazioni, da Ovidio a Cervantes, da Arendt a Canetti, Sebald, Morante, Bernhard: un invito a disseppellire la biblioteca di Don Chisciotte. Perché la ribellione si impara leggendo, e ogni lettore, per qualsiasi potere, «è sempre una minaccia». Come scrive Alberto Manguel nell’Introduzione: «Da qualche parte nel mondo una mente sta ideando parole da tracciare con la mano e da decifrare con gli occhi in mezzo al fumo e alle ceneri».

Juventus, Bremer intervento riuscito ma fuori almeno sette mesi

Juventus, Bremer intervento riuscito ma fuori almeno sette mesiRoma, 8 ott. (askanews) – Intervento perfettamente riuscito per Gleison Bremer. Il difensore della Juventus si è sottoposto nella mattinata di oggi, martedì 8 ottobre, all’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, a seguito dell’infortunio riportato contro il Lipsia mercoledì scorso in Champions League. Nei prossimi giorni, il brasiliano inizierà l’iter riabilitativo. Per il difensore si prevede un’assenza di almeno sette mesi: la stagione è compromessa, se non addirittura finita.

Alla Barcolana la Marina Militare presenta il suo Calendario 2025

Alla Barcolana la Marina Militare presenta il suo Calendario 2025Venezia, 8 ott. (askanews) – La Marina Militare sarà presente alla Barcolana, la regata velica internazionale giunta quest’anno alla 56a edizione e in programma domenica 13 ottobre 2024. In piazza Unità d’Italia, sarà infatti possibile avvicinarsi al mondo della forza armata, conoscerne le varie specialità e provare l’emozione di ‘appontare’ su di una portaerei, con il simulatore di volo.


Sabato 12 ottobre, alle 15.00, a bordo di nave Thaon di Revel ormeggiata presso il Molo Bersaglieri, verrà presentata l’edizione 2025 della Settimana Velica Internazionale, organizzata in collaborazione con l’Accademia Navale, la città di Livorno e il comitato dei circoli velici livornesi e che si svolgerà nella città labronica dal 25 aprile al 4 maggio 2025. Una manifestazione che coinvolgerà varie classi di imbarcazioni, dalle giovanili all’altura, includendo le classi paraolimpiche. Un evento internazionale di promozione dello sport, inclusivo nella sua dimensione marittima. A seguire, sempre sabato a partire dalle ore 16.30, nella Sala Ridotto del Teatro Giuseppe Verdi, sarà presentato il Calendario 2025 della Marina Militare. Quest’anno, il calendario, dedicato alla Fondazione Francesca Rava-NPH Italia ETS, si distingue per un tema di particolare rilevanza e umanità: “I volti e i sorrisi del personale della Marina”. Le emozioni e la dedizione delle donne e degli uomini che servono il nostro Paese sul mare con impegno e passione sono raccontate attraverso dodici immagini evocative, realizzate dal fotografo Massimo Sestini.


L’iniziativa coinvolgerà studenti della scuola secondaria, invitati a partecipare per conoscere la missione e i valori del grande equipaggio della Marina Militare. Con i proventi della commercializzazione del calendario, la Marina Militare contribuirà all’attività della Fondazione Rava a sostegno di bambini, donne e famiglie in condizioni di disagio in Italia, in Haiti e nel mondo.

Mercati agroalimentari resteranno volatili anche nel 2025

Mercati agroalimentari resteranno volatili anche nel 2025Roma, 8 ott. (askanews) – Condizioni climatiche avverse, contesto geopolitico, regolazione più stringente sotto il profilo ambientale e della sostenibilità: sono tutti elementi che avranno impatti importanti sulle dinamiche dei mercatoi agroalimentari, con il risultato che la volatilità continuerà a rappresentare anche nel 2025 un fattore importante e persistente. E’ quanto emerso oggi nel corso dell’evento Commodity Agricole, cui partecipano oltre 1.000 professionisti del settore fra le aziende di spicco della filiera agroalimentare, organizzato da Unione Italiana Food ed Areté – The Agri-food Intelligence Company per approfondire le dinamiche dei mercati agrifood.


Nonostante il consolidarsi di condizioni strutturali migliorative per il riequilibrio dei mercati, le aspettative per il 2024 non hanno lasciato infatti spazio ad un ridimensionamento della volatilità nell’agrifood. “I segnali vanno tutti nella direzione di una persistente volatilità dei mercati”, ha spiegato Mauro Bruni, presidente di Areté, sottolineando che “il ritorno a condizioni di stabilità richiede la ricostruzione di un livello di scorte adeguate per ciascuna materia prima, una conquista non banale nelle attuali condizioni di mercato, che richiederà comunque tempo”. A fronte di alcuni mercati che hanno registrato trend deflattivi nel corso del 2024 ad oggi, come lo zucchero (-29%), il frumento duro (-15%), il frumento tenero (8%), l’olio extravergine (-6%), ci sono tante filiere dove i prezzi sono letteralmente esplosi. E’ il caso di cacao e caffè, con aumenti nei primi 9 mesi del 2024 rispettivamente del 48% e 83% (varietà robusta); ricordando però che solo nei primi 4 mesi dell’anno l’aumento dei prezzi della fava di cacao è stato del 185%, seguito poi da una rapida contrazione dei prezzi di quasi il 50%, solo nei successivi 4 mesi. Attenzione anche ai prezzi del burro: hanno superato gli 8 €/kg, record storico e +50% da inizio anno.


CEREALI Per quanto riguarda i prezzi dei cereali, a pesare è il clima, tra forti piogge e siccità. Tra le coltura più danneggiate il mais: l’Italia è tra le aree maggiormente interessate dalla scarsità di prodotto di qualità. Le produzioni cerealicole hanno subito forti cali anche nell’area del Mar Nero: i volumi di frumento tenero e mais esportabili da Russia e Ucraina risultano in calo rispetto agli ultimi due anni. Stati Uniti e Canada hanno invece a disposizione maggiori volumi esportabili di frumento tenero e duro, ed il raccolto statunitense di mais si appresta ad essere il secondo di sempre per volumi. La produzione europea di orzo, a differenza di quelle di mais e frumento, è risultata in crescita rispetto allo scorso anno: ciò non è tuttavia sufficiente ad evitare un deficit sul mercato globale, a causa dei cali produttivi previsti in Canada e Russia. Sul riso a livello internazionale una maggior disponibilità di prodotto asiatico, anche grazie alla rimozione del ban all’export da parte dell’India andrebbe a dare respiro alle limitate scorte nei paesi importatori. In Italia aree seminate 2024 in aumento per il secondo anno consecutivo risulterebbero il principale driver di aumento dell’offerta, ma occhio alle rese che potrebbero aver subito l’impatto delle recenti piogge.

A Marradi la mostra mercato del Marron Buono: stagione positiva

A Marradi la mostra mercato del Marron Buono: stagione positivaRoma, 8 ott. (askanews) – Marradi torna ad essere, come ogni anno, un crocevia di sapori e tradizioni che uniscono Toscana e Romagna. Dopo la partenza del 6 ottobre scorso, nelle prossime tre domeniche del 13, 20 e 27 ottobre tornano gli stand gastronomici dedicati alle specialità del marrone, tra cui torta di marroni, tortelli, castagnaccio, marmellate, e caldarroste.


“Dopo alcune annate altalenanti – spiega il presidente del Centro di Studio e Documentazione del Castagno, Elvio Bellini – si profila una buona stagione per i castanicoltori dell’Alto Mugello. Si stanno confermando le buone sensazioni del primo periodo dell’anno: una elevata fioritura, un’abbondante allegagione, con cascola molto scarsa o addirittura assente, assieme ad una piovosità copiosa e ben distribuita nel tempo fino ad oggi, che ci consegnano una annata piuttosto positiva. Soltanto il brusco abbassamento delle temperature di questi ultimi giorni ha rallentato la maturazione, ma sebbene con leggero ritardo ci verrà offerto un copioso raccolto caratterizzato da buona pezzatura”. Alla mostra mercato sarà inoltre possibile acquistare prodotti tipici del bosco e del sottobosco, oltre a creazioni artigianali. La cultura del marrone e la lavorazione del castagno, simboli profondamente radicati nella storia locale, saranno i protagonisti delle giornate, con eventi e momenti dedicati anche alle famiglie, grazie alle attrazioni per bambini e agli spettacoli musicali.

Sogin, avvia riorganizzazione processi aziandali di procurement

Sogin, avvia riorganizzazione processi aziandali di procurementRoma, 8 ott. (askanews) – Sogin annuncia l’avvio di un programma di riorganizzazione dei processi aziendali di approvvigionamento, mirato a migliorarne le prestazioni, avvalendosi del supporto di Domenico Casalino, uno dei maggiori esperti italiani di strategia e organizzazione degli approvvigionamenti pubblici.


Il programma – sottolinea un comunicato – prevede l’analisi e l’aggiornamento dei processi di committenza con l’obiettivo di perseguire la massima qualità ed efficienza ed ampliare le prospettive aziendali. Domenico Casalino supporterà Sogin per individuare le migliori soluzioni organizzative e tecniche di gestione del processo di procurement, per semplificare e automatizzare il processo digitale, riducendo tempi e costi di gestione, aumentando, al contempo, l’efficienza e l’efficacia della Società. Il suo contributo sarà fondamentale per garantire know how, competenze e innovazione tecnologica.

Je accuse Ilaria Salis in Ue contro Orban: Maya e io detenute politiche in Ungheria

Je accuse Ilaria Salis in Ue contro Orban: Maya e io detenute politiche in UngheriaBruxelles, 8 ott. (askanews) – L’europarlamentare Avs Ilaria Salis ha attaccato oggi duramente il premier ungherese Viktor Orbßn, durante una conferenza stampa del gruppo della Sinistra a Strasburgo, per il trattamento durissimo che ha subito quando è stata in detenzione preventiva per 15 mesi a Budapest, e per l’analoga situazione in cui si trova oggi un’altra militante, la tedesca Maya T, di 23 anni, estradata dalla Germania in Ungheria con accuse simili alle sue.


Salis ha parlato in vista del dibattito in plenaria che ci sarà domani nella plenaria del Parlamento europeo, con Orbßn che presenterà il programma della presidenza semestrale di turno ungherese del Consiglio Ue, un’occasione per la ex detenuta di rivolgersi direttamente al premier accusato di non rispettare lo stato di diritto. “Io – ha esordito l’eurodeputata – ho conosciuto l’Ungheria dal suo lato peggiore, da dentro un carcere, perché sono stata imprigionata per 15 mesi in custodia cautelare. Ho già denunciato ampiamente le condizioni in cui sono stata detenuta lì. E tra l’altro mi sono trovata sottoposta a un processo politico, con una sentenza già scritta, prima ancora che dai giudici, da numerosi esponenti del governo ungherese. Non ultimo il presidente Orbßn, che quando un mese fa è venuto in visita in Italia mi ha dipinto pubblicamente come una criminale, come se fossi realmente colpevole di quei reati di cui mi hanno accusato senza che ci fosse nessun tipo di sentenza”.


“Oggi – ha continuato Ilaria Salis – sono qui grazie alla solidarietà di decine di migliaia di cittadini antifascisti. Ma la vicenda del processo contro gli antifascisti in Ungheria non è ancora conclusa. Oggi – ha denunciato – si trova in carcere Maya, che è un attivista tedesca, una persona non binaria. E anche lei si trova in custodia cautelare, con accuse simili alle mie; e non è ancora stata fissata per lei nessuna data di processo”. “La Germania ha deciso a giugno la sua estradizione verso l’Ungheria. Tra l’altro – ha riferito Salis – l’operazione di estradizione è avvenuta in piena notte, con modalità molto dure: è stata portata da decine di agenti con il volto coperto, ammanettata mani e piedi. Le è stato messo persino un sacco sopra la testa, non le è stato permesso di di bere durante il trasferimento. E’ stata trasferita prima dalla Germania all’Austria, poi dell’Austria all’ungheria”.


“E tutto ciò – ha aggiunto – è stato fatto dalle autorità tedesche prima che si esprimesse la Corte Costituzionale federale, che poi di fatto si è espressa chiedendo il blocco temporaneo dell’estradizione, ma quando Maya ormai era già stata consegnata nelle mani delle autorità ungheresi. Oggi si trova in carcere a Budapest in condizioni che sono assolutamente contrarie agli standard europei: è sottoposta a isolamento da più di tre mesi e può uscire dalla cElla, se non per l’ora d’aria ogni giorno; viene ammanettata anche per gli spostamenti interni al carcere, e la sua cella è sottoposta a video sorveglianza. Ogni giorno è costretta a perquisizioni personali in cui si deve spogliare completamente nuda”. “Riguardo a questa situazione – ha annunciato Salis – insieme al mio collega Martin Schirdewan abbiamo presentato un’interrogazione scritta alla Commissione europea. Inoltre voglio fare appello ai movimenti trans, femministi e queer, oltre che a tutti gli antifascisti, per mantenere alta l’attenzione sul caso di Maya e per fare tutto il possibile per esprimere la solidarietà più concreta, perché si tratta di una attivista non binaria, detenuta in un paese come l’Ungheria dove la transizione di genere è un fatto illegale”.


“Trovo anche molto preoccupante il fatto che un paese come la Germania, storicamente molto attento allo stato di diritto, al rispetto dei diritti della persona, abbia deciso di collaborare con l’Ungheria di Orbßn in una questione del genere, dove evidentemente i diritti più basilari non sono garantiti. E io ritengo invece che gli Stati membri dell’Unione europea dovrebbero bloccare immediatamente tutte le estradizioni verso l’Ungheria”, ha sottoliineato Salis. “Alla luce di tutto ciò – ha osservato ancora -, secondo me la presidenza di turno da parte di questo governo ungherese del Consiglio dell’Unione europea è assolutamente inopportuna, perché l’Europa unita è nata proprio sulle ceneri del nazifascismo come risposta di cooperazione internazionale, antinazionalista e solidale. Ed è un paradosso che la presidenza possa toccare a qualcuno che dice pubblicamente di voler occupare Bruxelles, e che vuole smantellare l’Unione europea e i suoi valori nel nome di un nuovo nazionalismo. L’Ungheria di Viktor Orbßn è a suo stesso dire una democrazia illiberale, una oligarchia, uno stato etnico e autoritario”, con lui che “è al potere ininterrottamente da 14 anni”. “In Ungheria – ha denunciato Salis – lo stato di diritto non è garantito, i media sono sottoposti a stretto controllo e perfino a forma indirette di censura, le opposizioni sono criminalizzate, la società civile è repressa, c’è una struttura economica di tipo oligarchico, il Welfare è stato ridotto, i gruppi più svantaggiati sono stati ulteriormente marginalizzati, crescono le disuguaglianza sociale e le disparità fra una regione all’altra, i diritti delle minoranze e dei migranti sono calpestati e il razzismo ormai è qualcosa di assolutamente sdoganato dal governo”. “I problemi di Orban sono i diritti delle minoranze, il diritto di asilo, la libertà di espressione, lo stato di diritto, e lui scientificamente, quotidianamente, fa di tutto per poter smantellare queste questi diritti queste garanzie in Ungheria. Tra l’altro alimenta per mezzo della propaganda l’odio, l’ostilità, del popolo ungherese verso quell’Europa che lui definisce come degenerata, e quindi crea questo nemico esterno; ma tuttavia vuole starci dentro per accaparrarsi i fondi economici”. “Non ci sorprendono – ha continuato Salis – i legami di Orbßn con le peggiori destre europee, perché condividono gli stessi valori sovranisti nazionalisti e autoritarie non ci stupisce il fatto che abbia partecipato alla festa della Lega Nord a Pontida, e che abbia fondato il gruppo dei Patrioti per l’Europa. Sostanzialmente Orbßn e i suoi solidali sovranisti sono una variante autoritaria del capitalismo globale, si pongono in modo falso come difensori delle classi popolari quando in realtà lavorano solo a vantaggio delle elite economiche nazionali e sono un ostacolo all’amicizia, la solidarietà, la fratellanza fra i popoli, e rappresentano anche – ha concluso – una minaccia per tutti i cittadini che aspirano a vivere in libertà in Europa”. Infine, a un giornalista che chiedeva se interverrà domani in plenaria al dibattito con Orbßn sul programma della presidenza di turno Ungherese del Consiglio Ue, Ilaria Salis ha riposto: “Sì, sì, assolutamente, pensavo di intervenire domani perché appunto volevo esprimere quello che è il mio punto di vista, anche alla luce dell’esperienza che ho avuto. E poi anche un discorso più generale sull’Europa, sulla presidenza di turno ungherese del Consiglio Ue”.