Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Tennis, Paolini: “Oro olimpico e due finali Slam, anno pazzesco”

Tennis, Paolini: “Oro olimpico e due finali Slam, anno pazzesco”Roma, 13 ago. (askanews) – “E’ stato un anno pazzesco, mai mi sarei immaginata di vincere un oro olimpico e di giocare due finali Slam. Sono davvero contenta, spero di tenere qusto livello il più a lungo possibile perché mi sto divertendo, sto vivendo tante nuove esperienze, tutte entusiasmanti”. E’ comprensibilmente sorridente Jasmine Paolini, intervistata per la WTA alla vigilia del Cincinnati Open. Ha quel sorriso largo e aperto che parte dagli occhi, della stessa natura benché di intensità minore di quello incontenibile sfoggiato durante la premiazione per l’oro ai Giochi di Parigi, il primo nella storia del tennis italiano a un’Olimpiade.


Con il suo modo di stare in campo e trasmettere emozioni positive si è guadagnata l’affetto, oltre all’apprezzamento per la qualità del tennis espresso, dei tifosi al Roland Garros e a Wimbledon, dove è arrivata a giocarsi il titolo, e al Foro Italico, dove ha trionfato in doppio agli Internazionali BNL d’Italia. A Cincinnati, spera di proseguire l’opera. “L’anno scorso ero qui nelle qualificazioni e quest’anno sono qui da numero 5 del mondo, è pazzesco. Non sarà semplice perché da testa di serie ho un bye e inizierò al secondo turno, ma arrivo da settimane sulla terra battuta a Parigi. Dovrò adattarmi, qui i campi mi sembrano molto veloci. L’obiettivo è giocar bene, concentrarmi sulla partita e non pensare alla classifica che ho adesso” ha detto.


Il trionfo olimpico l’ha proiettata in una dimensione differente rispetto a tutto quanto vissuto finora. “L’Olimpiade è un’esperienza molto significativa per me. Da giocatrice pensi agli Slam, ai WTA 1000, non hai così chiaro in mente l’obiettivo delle Olimpiadi – ha detto -. L’anno scorso Sara mi ha chiesto di provare a qualificarci per i Giochi, sapevo che per lei era importante vincere una medaglia. Abbiamo giocato in doppio tante settimane per arrivarci. Aver vinto la medaglia è una cosa grandiosa, perché è qualcosa di più globale, universale, attrae anche persone che normalmente non seguono il tennis. E’ stato diverso per me rispetto agli Slam, ma forse per la popolazione italiana di più grande. Farlo con Sara ancora di più, abbiamo un buonissimo rapporto e mi ha aiutato tanto anche a migliorare in singolare”. C’è spazio anche per l’analisi a freddo del percorso concluso in finale a Wimbledon, con una sconfitta che, ha ammesso, non è stata semplice da dimenticare. “Wimbledon è il torneo più importante per ogni giocatore. I primi due giorni dopo la sconfitta in finale sono stati duri, ma esserci arrivata è qualcosa di cui andare fiera. Sono state due settimane meravigliose che ho potuto vivere con la mia famiglia lì con me e con il mio team” ha concluso.


Ma è già tempo di nuove sfide. Si avvicina lo US Open, trasmesso in chiaro e in esclusiva, gratis e per tutti, su SuperTennis, l’ultimo Slam della stagione che può avvicinarla ancora di più alla matematica qualificazione per le WTA Finals in singolare e in doppio a novembre, prima delle finali di Billie Jean King Cup. La nostra numero 1 è pronta ad appassionarci ancora.

Vino, Colomba Bianca sigla un accordo per salvare Cantine Europa

Vino, Colomba Bianca sigla un accordo per salvare Cantine EuropaMilano, 13 ago. (askanews) – La cooperativa sociale siciliana Colomba Bianca con i suoi 2.400 viticoltori, annuncia l’accordo “salvagente” siglato a sostegno di Cantine Europa, la società cooperativa agricola di Petrosino (Trapani), tra i principali produttori di Grillo al mondo, oggi in grandi difficoltà economiche. Una partnership nata per portare a termine la raccolta 2024, mantenere aperti gli impianti di produzione, preservare i 1.500 soci conferitori che coprono una superficie vitata di 6.000 ettari compresi tra Mazara del Vallo, Marsala e Salemi, e far lavorare, con l’accordo dei sindacati, i 25 dipendenti della realtà che da mesi versa in una situazione d’incertezza.


“Siamo stati contattati più volte dal Cda di Cantine Europa, per esaminare la possibilità di una collaborazione” racconta il presidente di Colomba Bianca, Dino Taschetta, spiegando che “hanno visto in noi un potenziale player per approcciare in modo risolutivo le tensioni e le criticità che rischiano di affossare una Cantina storica, nata nel 1962, fortemente legata alle sue tradizioni. Dopo avere chiesto l’intervento e l’approvazione delle centrali cooperative che puntualmente è arrivato, abbiamo deciso di non tirarci indietro – precisa – mettendoci a disposizione e non sottraendoci al doveroso aiuto”. “Ci siamo chiesti quale potesse essere la strada migliore da intraprendere per mettere in sicurezza il lavoro di un intero anno di Cantine Europa e rassicurare contestualmente i nostri soci, senza fare alcun salto nel buio” continua Taschetta, precisando che “siamo arrivati alla conclusione che conferire le uve a nostro nome è certamente la migliore garanzia per tutti. Apriremo le nostre porte ai soci della Cantina di Petrosino, che potranno conferire da noi: siamo solidi e possiamo di certo assicurare una buona anticipazione, liquidando i soci temporanei” aggiunge il presidente, rimarcando che “per bilanciare, pur avendo la possibilità di lavorare tutte le uve nei nostri stabilimenti, effettueremo la vinificazione anche in quelli di Cantine Europa, così da garantire la continuità lavorativa dei loro dipendenti”.


Il fattore determinante sarà adesso la quantità di uva che si riuscirà ad ottenere e che consentirà di mantenere attivi i due impianti. “Il vero patrimonio di una cooperativa vinicola è dato dai soci e dalla quantità d’uva conferita, il resto vale nella misura in cui lavorano gli impianti: se non c’è produzione, le strutture valgono ben poco e anche le aziende più forti rischiano di andare in crisi” prosegue Taschetta, ricordando che “i tempi sono molto complicati ma siamo certi che rimanendo uniti, con una massa critica importante, si potranno affrontare con più forza i prossimi anni, mettendo a terra un nuovo piano industriale. In questa prima annata di collaborazione auspichiamo il maggiore risultato possibile di raccolta per Cantine Europa, così da garantire il punto di equilibrio con un beneficio per tutti in termini economici, ma per comprendere l’andamento dell’operazione dovremo aspettare la fine della vendemmia” aggiunge il presidente di Colomba Bianca che ha sede a Mazara del Vallo (Trapani), concludendo che “noi la nostra parte la stiamo facendo, adesso gli altri dovranno fare la loro: le aziende crescono o ristagnano e muoiono, noi abbiamo scelto di crescere assieme ad uno dei territori più belli del mondo del vino, confidando nell’aiuto di tutti, convinti come siamo che quando si lavora per il bene degli altri, anche le forze della natura si coalizzano per fare in modo che i progetti si possano realizzare”.

Ginnastica, Procura di Monza chiede archiviazione per Maccarani

Ginnastica, Procura di Monza chiede archiviazione per MaccaraniRoma, 13 ago. (askanews) – La Procura di Monza ha presentato al Gip richiesta di archiviazione per la direttrice tecnica della nazionale di ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani, e per la sua assistente Olga Tishina, indagate per abusi psicologici su alcune ginnaste. Si va verso l’archiviazione dunque sulle indagini per maltrattamenti che hanno coinvolto il mondo della ginnastica ritmica.  Le accuse errano partite da alcune ex atlete che avevano raccontato che, almeno dal 2020, si adottavano “metodi di allenamento non conformi ai doveri di correttezza e professionalità” attraverso pressioni psicologiche lasciando delle conseguenze sulle atlete. Successivamente erano partite le indagini della Procura di Monza (le ragazze si allenano a Desio) e nel frattempo nel settembre 2023 Maccarani aveva ricevuto un ammonimento dal tribunale della Federginnastica, mentre Tishina era stata assolta.


Intanto le ragazze ai microfoni della Rai dopo aver vinto il bronzo olimpico hanno voluto difendere le loro allenatrici. Emanuela Maccarani ha invece commentato così qualche giorno fa la medaglia e le accuse nei suoi confronti: “Credo – come riporta Eurosport – che bisogna avere grande equilibrio, oltre che essere consci di ciò che è stato l’operato. Mai e poi mai avrei accompagnato una squadra olimpica se ci fosse stato un briciolo di verità rispetto a quanto accusato”. Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari capire se accettare o no la richiesta di archiviazione.

Cure odontoiatriche, un prestito per curarsi

Cure odontoiatriche, un prestito per curarsiRoma, 13 ago. (askanews) – Il Governo corre ai ripari e lo scorso 16 luglio ha emanato un decreto legge per la creazione di un Cup Regionale. Sul piatto, l’annosa questione delle interminabili liste di attesa negli ospedali pubblici. Ma, sempre in attesa del successivo passaggio in Senato, il problema rimane inalterato. E i numeri, (emersi da un sondaggio realizzato da Facile.it e Prestiti.it su un campione di oltre 400.000 domande), parlano chiaro: è di oltre 1 miliardo di euro il valore dei prestiti personali erogati agli italiani nel 2023 per far fronte alle spese mediche. La salute ha un costo e chiedere un finanziamento per sostenere le spese sanitarie è una pratica sempre più diffusa. Lo scorso anno, il peso percentuale di questi prestiti, è aumentato del 6,6% rispetto all’anno precedente.


“I costi per gli esami medici, gli interventi chirurgici e le visite di controllo – spiega Andrea Di Vincenzo, Ceo di Prestiter – non sono sempre accessibili e spesso diventano ulteriore fonte di stress e disagio, in situazioni già delicate. In questi casi, per tutelare la salute e il benessere personale e familiare, sempre più italiani ricorrono a istituti come il nostro. Ogni loro richiesta cela una storia che ci coinvolge emotivamente, soprattutto quando veniamo a conoscenza che questo denaro è determinante per sostenere delle cure ‘importanti’. Partecipare al miglioramento della salute di un marito, di una moglie o di un figlio, per noi ha un valore umano infinitamente grande. Parlo di cure per i familiari perché è bene specificare che chi ne fa richiesta debba godere di ‘buona salute’”. Ma i prestiti personali per far fronte alle cure sanitarie abbracciano una vasta tipologia di ambiti. Spesso gli italiani ne fanno richiesta anche per migliorare il proprio benessere fisico, estetico e psicologico. “Abbiamo molte testimonianze pervenute dai nostri agenti per delle richieste utili nel sostenere dei trattamenti fisioterapici e riabilitativi. Soprattutto ci informano che molto spesso gli italiani devono sostenere delle cure dentistiche e odontoiatriche. Queste ultime, si sa, riguardano importi di migliaia di euro e incidono moltissimo sul bilancio familiare”.


Ma chi sono i connazionali che ne fanno richiesta? Quasi 1 domanda su 4 (24,9%) proviene dalla fascia anagrafica 45-54 anni; seguita da chi ha tra i 35 e i 44 anni (20,9%). Al terzo posto, invece, ci sono gli italiani che hanno un’età compresa tra i 55 e i 64 anni (18,6%). Le donne, poi, sono quelle che ne fanno maggiore richiesta (42,8%). E da dove provengono maggiormente le richieste? Le regioni dove il peso percentuale è maggiore sono la Sardegna (5,33%), le Marche (5,14%) e la Liguria (5,12%).


Ma nonostante siano in molti a farne richiesta, altri ancora non sanno a chi rivolgersi. Proviamo a fare un po’ di chiarezza. Per ottenere un finanziamento medico esistono principalmente due possibilità ma la base di partenza, come detto, è che il richiedente goda di “buona salute”. La prima è il prestito finalizzato che viene erogato direttamente dalle cliniche o dalle strutture dove si effettuano le cure. “Il vantaggio – spiega Di Vincenzo – è che la pratica è molto veloce, la somma finanziata viene immediatamente riconosciuta e l’utente paga le rate del prestito secondo quanto previsto dal piano di rimborso”. Il secondo caso, invece, è il prestito per liquidità, accordato da banche o finanziarie senza l’intervento della struttura medica. “Trattandosi di un prestito non finalizzato – chiarisce Di Vincenzo – il cliente non è obbligato a dichiarare il motivo della richiesta, tutelando di fatto la sua privacy. In più, poiché il finanziamento è svincolato dall’intervento sanitario, c’è la possibilità di ottenere somme più elevate di quelle necessarie per il trattamento, decidendo in completa autonomia come investire il credito ottenuto”. In conclusione, dall’analisi realizzata dai due siti di comparazione, emerge un altro dato interessante. Se è pur vero che le domande sono aumentate, si è abbassata la richiesta che, in media, è di circa 6.152 euro. Questa diminuzione dell’importo può essere messa in relazione col fatto che ci si rivolga alla sanità privata anche per visite o esami mediamente meno costosi come, appunto, i trattamenti odontoiatrici.

MOF: inclusione e sana alimentazione alla “Notte dello Sbaracco”

MOF: inclusione e sana alimentazione alla “Notte dello Sbaracco”Roma, 13 ago. (askanews) – Il MOF – Centro Agroalimentare all’Ingrosso di Fondi ha svolto un ruolo di primo piano durante la “Notte dello Sbaracco” di lunedì 12 agosto. Durante l’evento, il Centro Agroalimentare all’Ingrosso nel suo stand di piazza Matteotti ha offerto ai partecipanti la possibilità di acquistare i suoi bicchieri di frutta da passeggio con un contributo. L’intero ricavato è stato devoluto ai Centro diurno “Allegra Brigata” e la Cooperativa sociale “Astrolabio”, due realtà locali impegnate nel sostegno a persone diversamente abili e minori in difficoltà.


La serata è stata un’occasione significativa non solo per raccogliere fondi preziosi, ma soprattutto per offrire un’esperienza inclusiva. I ragazzi del Centro “Allegra Brigata” sono stati i veri protagonisti dell’iniziativa, servendo il pubblico e vivendo un momento che ha incarnato perfettamente lo spirito dell’evento. “Da qualche anno – dichiara il direttore del MOF, Roberto Sepe – abbiamo instaurato un connubio indissolubile con il Comune di Fondi, collaborando per promuovere i principi di una sana alimentazione e uno stile di vita equilibrato attraverso una serie di iniziative congiunte. La ‘Notte dello Sbaracco’ è stata un’altra preziosa opportunità per diffondere questo messaggio. Voglio ricordare che abbiamo appena concluso il Fondi Fruit Summer, un tour che ci ha portato sulle splendide spiagge del nostro litorale. Per lo Sbaracco abbiamo voluto coinvolgere due realtà impegnate nel sociale. Grazie alla nostra frutta da passeggio, siamo riusciti a raccogliere fondi per sostenere le loro importantissime attività”.


Durante la serata, gli organizzatori, così come numerose autorità locali hanno voluto testimoniare il loro sostegno, fermandosi e intrattenendosi con i ragazzi dell’”Allegra Brigata”. Tra loro, il sindaco di Fondi, Beniamino Maschietto, il presidente della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, Giovanni Acampora, il vice presidente della Provincia di Latina, Vincenzo Mattei, il vice sindaco Vincenzo Carnevale, l’assessore alle Attività Produttive, Stefania Stravato, il presidente di Confcommercio Lazio Sud, Enzo Di Lucia, e il presidente del Consorzio Fondi Più, Daniele Terenzio. In aggiunta, il MOF ha creato un face hole board a tema frutta, che ha divertito centinaia di bambini e famiglie, offrendo loro l’opportunità di scattare foto ricordo. Il claim dell’evento, #atuttafrutta, ha catturato perfettamente lo spirito della serata, promuovendo uno stile di vita sano e unendo la comunità in un gesto di solidarietà.

Starbucks sostituisce Ceo Narasimhan con Ceo di Chipotle, Niccol

Starbucks sostituisce Ceo Narasimhan con Ceo di Chipotle, NiccolNew York, 13 ago. (askanews) – Il Ceo di Chipotle Brian Niccol subentrerà come nuovo leader della catena di caffè Starbucks il 9 settembre. L’attuale Ceo Laxman Narasimhan, che ha assunto la carica di amministratore delegato a marzo 2023, è stato estromesso con effetto immediato.


Narasimhan era stato scelto come suo successore dall’ex Ceo Howard Schultz, che in maggio vedendo le difficoltà dell’azienda aveva scritto una lettera aperta, esprimendo il suo parere e offrendo consigli, di fatto non accolti. Le vendite di Starbucks hanno avuto difficoltà negli ultimi trimestri a causa della contrazione della domanda negli Stati Uniti e in Cina, i suoi due mercati più grandi. Niccol, invece, come Ceo di Chipotle, ha aiutato la catena a riprendersi dallo scandalo delle malattie trasmesse dagli alimenti e ha guidato i suoi ristoranti durante la pandemia.


Le azioni di Starbucks stanno guadagnando il 13,7% nelle contrattazioni pre-mercato alla notizia, mentre le azioni di Chipotle sono scese del 7,9%.

Stazione Vibo Pizzo, passeggeri costretti a camminare tra le macerie

Stazione Vibo Pizzo, passeggeri costretti a camminare tra le macerieRoma, 13 ago. (askanews) – E’ già buio e sono le 20.40 quando i passeggeri del treno Alta Velocità 9535 di Trenitalia, partito da Torino Porta Nuova e arrivato alla stazione di Vibo-Pizzo, in Calabria, vengono fatti scendere tra le macerie di un cantiere che ricoprono interamente il marciapiede.


Viaggiatori di tutte le età con bagagli al seguito che scendono dalla carrozza 11 alla 8 sono così costretti ad avventurarsi come degli equilibristi su pochi centimetri di cordoletto in cemento rimasti scoperti sul binario a strapiombo, con il rischio di essere sfiorati da eventuali treni in transito, mentre la voce invita a camminare dietro una linea gialla inesistente. Alcuni di loro si rifiutano e chiamano il 112. “Per chi ha una certa età ma anche per bambini e persone disabili, è impensabile di poter camminare in una stazione su pochi cm di cemento in bilico sui binari di notte. É inaccettabile e per questo mi sono rifiutato di unirmi agli altri passeggeri che invece si sono avventurati a loro rischio e pericolo” racconta uno di loro. Il problema perdura ormai da tempo e si ripete sempre identico da quando sono stati avviati i lavori del cantiere per il rifacimento dei marciapiedi e l’installazione degli ascensori della stazione di Vibo Pizzo. Pare che il cantiere abbia provveduto a inserire un cartello per intimare ai treni di fermarsi prima ma il segnale viene puntualmente ignorato, forse perché scarsamente visibile. Affinché il cantiere ultimi i lavori ci vorranno ancora parecchi altri mesi e, nel frattempo, dalla stazione di Vibo Pizzo in pieno agosto continuano a transitare numerosi treni, molti dei quali portano i turisti alle principali località marittime della zona. “Mi hanno confidato che questo scenario si ripete tutti i giorni. Per questo è opportuno che si provveda prima che succeda qualche tragedia” afferma uno dei passeggeri.

Hamas chiede lo stop dell’offensiva per partecipare ai colloqui

Hamas chiede lo stop dell’offensiva per partecipare ai colloquiRoma, 13 ago. (askanews) – I mediatori nei colloqui per un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza hanno fatto sapere che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha posto come precondizione alla partecipazione di Hamas al nuovo round negoziale di giovedì la sospensione delle operazioni militari israeliane nell’enclave palestinese. E’ quanto riporta il Wall Street Journal, rilanciato dal Times of Israel.


Nei giorni scorsi Hamas ha fatto sapere che non parteciperà al nuovo round negoziale organizzato da Stati Uniti, Qatar ed Egitto per il 15 agosto, chiedendo ai mediatori di “presentare un piano per dare attuazione a quanto presentato al movimento e approvato il 2 luglio”.

Usa, Marta Stella: scelta cruciale Harris su difesa “corpo donne”

Usa, Marta Stella: scelta cruciale Harris su difesa “corpo donne”Milano, 13 ago. (askanews) – (di Cristina Giuliano) ‘Ciò a cui stiamo assistendo in questo Paese sono leader repubblicani estremisti che cercano di criminalizzare e punire le donne per aver preso decisioni sul proprio corpo’. Lo aveva detto a maggio 2022 la vicepresidente Usa Kamala Harris, oggi in corsa per la presidenza americana. Il suo percorso e la sua rapida affermazione nei sondaggi dimostra che uno dei temi chiave del suo discorso politico ha una importanza cruciale per l’America di oggi. Un tema che è anche il cuore di un libro che ha fatto molto parlare in Italia: “Clandestine. Il romanzo delle donne” di Marta Stella (Bompiani, 2024, 396 pagine). Un volume letterario ma pure frutto di anni di ricerche, svolte dall’autrice, anche in quella America che nelle elezioni di novembre, potrebbe optare per una donna come capo di stato. Per la prima volta nella sua storia. E proprio in un’intervista con l’autrice di “Clandestine” affrontiamo questi temi.


askanews: La difesa del ‘corpo delle donne’ ha una chiara centralità nel discorso politico di Kamala Harris, sin dalle prime parole del presidente Joe Biden nel presentarla. Perché è così cruciale oggi in America? Potrebbe diventare a suo avviso un tema chiave nel contrastare la dialettica, talora sprezzante, di Donald Trump sulle donne? Stella: È già un tema chiave per le americane: riguarda non solo il diritto alla salute sessuale e riproduttiva, ma la sanità intera. Utilizzato in chiave propagandistica dalla retorica populista di Trump, derubricato come un tema da donne e per le donne, il diritto alla libera scelta sul proprio corpo è il seme primigenio non solo dell’autodeterminazione, ma anche delle politiche sociali sul lavoro, infanzia, famiglia e welfare. Non riguarda solo le donne, ma la società intera.


La presa di posizione pubblica di Harris è il culmine di un allarme sul corpo delle donne in atto ben prima del 24 giugno 2022. Quella data ha segnato però un momento decisivo, dallo stato di allerta si è passati all’inizio di una vera e propria emergenza sanitaria: quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rovesciato la storica sentenza “Roe v. Wade” del 1973, base giurisprudenziale che ha garantito negli Usa il diritto all’aborto su scala nazionale per quasi 50 anni, il tempo è sembrato riavvolgersi su se stesso. Il recente studio del Guttmacher Institute riportato dal NY Times parla di 171mila donne americane che solo nel 2023 hanno varcato un confine per abortire, raddoppiando i numeri del 2019. Si lascia il Texas per il New Mexico, si viaggia clandestinamente in North Carolina partendo dalla Georgia. In alcuni stati come l’Idaho e il Tennessee si è persino provato a perseguire penalmente chi aiuta le donne a recarsi in un altro Stato per abortire. In Texas, uno dei più integralisti, dopo il 24 giugno 2022 la mortalità infantile e neonatale sono cresciute rispettivamente dell’8,3% e del 5,8%: lo dice la Johns Hopkins University in uno studio su JAMA Pediatrics. L’ultimo report di Amnesty International dedicato interamente all’aborto negli Stati Uniti parla di una vera e propria crisi umanitaria: “violazione dei suoi diritti umani, compresi i diritti alla privacy e all’autonomia corporea e riproduttiva’. Anche il personale sanitario, secondo lo studio dell’Università di Chicago e dalla Ohio State University, è a rischio burnout.


Infine, il pericolo del ritorno alla clandestinità, e quindi alle morti. Per Harris potrebbe diventare cruciale non solo per contrastare la dialettica di Donald Trump, ma anche per parlare al suo elettorato. La difesa della libera scelta, la libertà dei corpi delle donne e delle bambine che saranno donne, non dovrebbe avere nessuna insegna politica: riguarda tutte e tutti, nessuno escluso. askanews: Harris in campagna elettorale ha promesso dal Michigan ‘when I am president of the United States and Congress passes a bill to restore reproductive freedoms, I will sign it into law’. Lei ritiene che sia davvero possibile, vista la storia tormentata dell’aborto nel Paese e l’annullamento della sentenza Roe vs. Wade?


Stella: Per ora Harris ha fatto ciò che nessun vicepresidente o candidato abbia mai fatto nella storia degli Stati Uniti: ha visitato pubblicamente una clinica di Planned Parenthood in Minnesota, parlando di “crisi sanitaria”, “strutture costrette a chiudere” e “cure essenziali per le donne”. Rovesciare nuovamente la sentenza è un’impresa ardua, se non impossibile: il sistema federale Usa è costellato di trigger laws, le cosiddette “leggi grilletto” pronte a esplodere, ed è il caso delle leggi sopite che vietavano l’aborto prima del ’73. Kamala Harris ha il supporto, ma soprattutto l’azione, di altre esponenti politiche che su questo diritto hanno fondato la loro campagna: Tina Smith, senatrice democratica del Minnesota ed ex dirigente di Planned Parenthood. È stata lei a mettere in guardia per prima gli americani circa il Comstock Act, una legge vecchia 150 anni, citata per ben tre volte alla Corte Suprema durante le discussioni sull’accesso al mifepristone, uno dei due farmaci utilizzati negli aborti farmacologici. Una delle sue clausole proibisce di inviare per posta “ogni articolo, strumento, sostanza, farmaco, medicina o cosa” che potrebbe portare ad un aborto. Alle primarie democratiche del 13 agosto è invece in lizza Kristin Lyerly: ginecologa impossibilitata a svolgere il proprio lavoro nel suo Wisconsin a causa delle nuove restrizioni. (Candidata senza opposizione alle primarie democratiche per un seggio vacante alla Camera dei rappresentanti, ndr) Anche l’ultimo discorso pubblico di Tim Walz, il racconto della fecondazione in vitro da cui nacque sua figlia, in questo momento non è ovviamente casuale. askanews: Come scrittrice, non le sembra che la definizione di ‘libertà riproduttive’, utilizzato da Harris, sia più esatta perché svincola il diritto sul proprio corpo dalle vecchie tematiche sull’aborto, ormai storicizzate? Stella: Ricordiamo innanzitutto che le femministe degli anni Settanta hanno lottato per una “maternità libera e consapevole”. La definizione di “libertà riproduttive” rimanda sicuramente alle lotte che hanno portato Harris alla corsa per la prima presidente donna degli Stati Uniti: non per questo bisogna darle per scontate, né desuete. L’apparente storicizzazione è il grande inganno del nostro tempo. Il diritto è ancora il termine della discordia come negli anni Settanta, quando invece gran parte delle femministe chiedeva che questa scelta di libertà sul proprio corpo andasse al di là della legge e dello Stato. Le tematiche a cui fa riferimento, solo apparentemente storicizzate, hanno continuato a covare sotto la cenere come un conflitto irrisolto a discapito delle donne e dei loro corpi. È grazie a quell’approccio, certo radicale in anni incredibili ma anche terribili, che le donne hanno potuto compiere la loro scelta di libertà, ma soprattutto salvare la propria vita e quella delle altre. Una nazione come la Francia ha avuto il coraggio di ricordarlo: nel proclamare il diritto all’aborto in Costituzione, nato dall’iniziativa della senatrice Mélanie Vogel, il primo ministro Gabriel Attal ha dedicato quella giornata storica a tutte le donne “morte per voler essere libere”. Tutto è stato documentato, tutto purtroppo è stato dimenticato. Nessun diritto è poi mai garantito. Sempre in Francia lo ricordò anche Simone De Beauvoir alla sua giovane sodale, Claudine Monteil, dopo la proclamazione della Loi Veil: “Certo, Claudine, abbiamo vinto, ma temporaneamente. Basta una crisi politica, economica e religiosa per mettere in discussione i diritti delle donne, i nostri diritti. Dovrai rimanere vigile per tutta la vita”. askanews: Nel suo romanzo la vicenda individuale si intreccia alla biografia collettiva dei movimenti femministi: quali sono le protagoniste americane di “Clandestine. Il romanzo delle donne”? Stella: Accanto alla storia intima ma collettiva della protagonista troviamo le storie delle donne che hanno lottato lungo il tormentato cammino per la libertà. C’è Shulamith Firestone: giovanissima, nel suo La dialettica dei sessi, teorizzò per prima – scandalizzando l’America – la “liberazione delle donne dalla tirannia della loro biologia con tutti i mezzi a disposizione”, immaginando già negli anni Settanta un futuro in cui “la produzione dei bambini sarebbe compiuta dalla tecnologia”. Carol Hanisch, che coniò lo slogan “Il personale è politico”. Anne Koedt, newyorkese d’adozione e danese d’origine, che osò per prima riflettere sul ” mito dell’orgasmo vaginale”. Valerie Solanas, l’attentatrice di Andy Warhol e autrice dell’esplosivo Manifesto SCUM, Society for Cutting Up Men, in cui teorizzava, tra le altre cose, “l’eliminazione del maschio”. E poi Margaret M. Crane, detta Meg, inventrice del primo test di gravidanza casalingo. Chi è clandestina se non lei, che dopo aver venduto il suo geniale prototipo alla cifra di un dollaro si è svelata alla Storia solo negli anni Duemila dopo aver letto il racconto della sua invenzione sul New York Times dove ovviamente il nome non figurava?” askanews: Lei afferma: “Come per le italiane e le francesi, anche la storia dei femminismi americani dà vita a un’epica femminile trionfante, ma dimenticata”. Dimenticata e clandestina? Stella: Clandestina, appunto, come clandestine sono le storie che nel romanzo raccontano le vite di donne conosciute e meno conosciute, tutte legate dalla clandestinità come oblio di fronte alla grande Storia degli uomini. Nel 1968 in Virginia, nella contea di Arlington, un gruppo di donne si intrufolò clandestinamente nel più grande cimitero militare degli Stati Uniti. Da soli tre anni, dal 1965 grazie alla sentenza Griswold vs. Connecticut, queste giovani erano libere dal divieto di contraccezione. Tra le tombe dei caduti, nel tempio della memoria americana a pochi passi dal Pentagono, inscenarono il “funerale della femminilità tradizionale”: seppellirono la sottomissione della donna accanto agli eroi di guerra. Sembra uno show, una boutade, invece è una diapositiva di un tempo burrascoso ma incredibile: potentissima.

Drum Summer Camp di Dario Esposito: dal Jazz al Progressive Rock

Drum Summer Camp di Dario Esposito: dal Jazz al Progressive RockRoma, 13 ago. (askanews) – Si è concluso il consueto appuntamento con il ritmo e la batteria che ha visto come scenario il Teatro Misa di Arcevia (An) perla dei borghi marchigiani: il Drum Summer Camp 2024. Sul palco del teatro si sono alternati per due tranche sia a luglio che ad agosto due classi di talentosi drummers provenienti da tutta Italia e coordinati dal Maestro Dario Esposito batterista e turnista romano in tour in questo periodo con il Banco del Mutuo Soccorso.


Arrivato quest’anno all’11º edizione il Drum Summer Camp di Dario Esposito è un vero proprio viaggio nel ritmo e nella batteria in 4 giornate. Una full immersion di groove dove sono stati affrontati i diversi linguaggi musicali che vanno dal jazz, al progressive rock, fino ad arrivare all’elettronica ed ai linguaggi espressivi più moderni. Dario Esposito, attualmente batterista del Banco del Mutuo soccorso è da anni un artista, produttore e session man in studio e live con varie collaborazioni all’attivo in diversi generi musicali. Artisticamente porta a vanti un suo discorso di sperimentazione e ricerca del suono dove vanno a miscelarsi diversi linguaggi musicali.


La finalità del Camp è mostrare lo strumento (batteria) sotto un’angolazione totalmente differente, grazie all’enorme lavoro di innovazione didattica portato avanti negli anni da Dario per aumentare la concentrazione e la consapevolezza nel linguaggio musicale. Con un occhio specifico all’indipendenza ed alla fluidità sui diversi stili, ci saranno anche laboratori ed un esibizione finale. Dopo il grande successo del decennale, il Drum Summer Camp è tornato quest’anno nella magnifica location del Teatro Misa di ARCEVIA (AN). Un teatro dell’800 dall’incredibile acustica ed è stato un successo di partecipanti e sold out per entrambe le sessioni.


Un risultato vincente è stata anche la splendida accoglienza che tutte le famiglie dei partecipanti hanno ricevuto come ogni anno da parte delle strutture ricettive Arceviesi. Un connubio dove cultura e turismo hanno trovato sempre terreno fertile grazie alla dedizione e alla cura dei partecipanti e alla lungimiranza dell’amministrazione locale sempre attenta a diffondere contenuti didattico culturali di livello. Appuntamento per la sessione invernale dunque a dicembre durante il ponte dell’Immacolata.