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Autore: Redazione StudioNews

Turismo, Milano meta italiana più cercata da britannici per agosto

Turismo, Milano meta italiana più cercata da britannici per agostoMilano, 30 lug. (askanews) – Secondo il motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it per il mese di agosto 2024 Milano è la meta italiana più richiesta dai viaggiatori britannici, la seconda di spagnoli, olandesi e portoghesi, la quarta per i francesi e la sesta per i tedeschi. L’Italia è invece il secondo Paese più ricercato per trascorrere queste vacanze, seguito dalla Spagna e preceduto solo dal Portogallo. Per i turisti italiani le destinazioni più desiderate per trascorrere questi giorni di riposo e svago sono, insieme ad altre città italiane, le Isole Canarie, e le grandi capitali europee.


Tenerife si piazza al primo posto, Catania al secondo, Palermo al quarto, Barcellona al quinto, Palma di Maiorca al sesto, Olbia all’ottavo, Corfù al nono, Ibiza al decimo, Creta (11), Parigi (12), Malta (13), Cagliari (14), Lisbona (15), Istanbul (16), Fuerteventura (17), Napoli (19), Atene (20), Mykonos (21), Londra (22), Amsterdam (23), Lamezia Terme (24) e Las Palmas de Gran Canaria (25). “Quest’anno gli europei – ha commentato il direttore marketing di Jetcost, Ignazio Ciarmoli – sono più desiderosi di vacanze che mai, producendo ricerche record nella storia, superando quelle dello scorso anno. Milano è ancora una delle principali destinazioni turistiche del mondo, grazie ai buoni prezzi che offre rispetto ad altre città, la sua ricchezza culturale, le sue usanze e feste popolari, la ricchissima gastronomia e i suoi ottimi alberghi continuano a attrarre un gran numero di turisti che decidono di trascorrere qui qualche giorno di riposo nell’agosto 2024”.

Musica, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a Locorotondo

Musica, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a LocorotondoRoma, 30 lug. (askanews) – Dopo un viaggio musicale in tutta la Puglia costellato di sold out e più di 45.000 biglietti venduti a oggi, che hanno già reso questa edizione la più partecipata di sempre, dal 7 al 14 agosto il Locus Festival torna a Locorotondo, nel cuore della Valle d’Itria con la 20esima edizione. Tanti i concerti in programma a Masseria Ferragnano, con artisti di alto profilo mondiale, i migliori nomi della scena italiana e le più brillanti novità in circolazione: Bassolino, Channel One, Coco Maria, Cosmo, Daniela Pes, Deena Abdelwahed, Fat Freddy’s Drop, Fulminacci, I Hate My Village, Marco Castello, Meute, Nas, Okgiorgio, Sama’ Abdulhadi, Subsonica, Ty1, Tuppi and Moddi Mc e Yussef Dayes.


A questi si affiancano poi incontri e film nel centro di Locorotondo e i live a ingresso libero di Piazza Aldo Moro di Galliano e Kassa Overall. Si comincia mercoledì 7 agosto a Masseria Ferragnano con i Fat Freddy’s Drop, amatissima band neozelandese artefice di un connubio di reggae, soul, funk ed elettronica. Una festa imperdibile, corredata in chiusura dal dj-set in levare di Channel One, storico sound system del Carnevale di Notting Hill dal 1983. Nei giorni successivi ci si sposta in paese a Piazza Aldo Moro, dove andranno invece in scena due proposte internazionali a cura di Musical Box: giovedì 8 agosto si esibisce Galliano, un’icona britannica della club culture e dell’acid jazz come con la sua band, che ritorna sulla scena dopo 25 anni con un nuovo album in arrivo. Venerdì 9 agosto invece è il turno di Kassa Overall, musicista jazz, MC, cantante, produttore e batterista newyorchese, che fonde la sperimentazione d’avanguardia con le tecniche di produzione hip-hop per declinare il nesso tra jazz e hip-hop in direzioni non ancora tracciate.


Sabato 10 agosto alle ore 19:30, sempre in piazza Aldo Moro, verrà proiettato “Temporary Road – (Una) vita di Franco Battiato”, un ritratto confidenziale ed emozionante dedicato al grande Maestro, scomparso due anni fa e ospite di una delle prime edizioni del festival. La visione sarà introdotta da Carlo Massarini in un breve talk con la partecipazione dei Subsonica. A seguire ci si sposta in Masseria Ferragnano per una speciale Notte di San Lorenzo con una delle band italiane più amate: i Subsonica. Il gruppo torinese, fresco di pubblicazione del nuovo disco “Realtà aumentata”, ripercorre una carriera longeva attraverso le diverse tappe dell’incontro fra canzone ed elettronica nel nostro Paese che hanno saputo scrivere con originalità, da veri e propri precursori. In apertura, una fra le personalità più interessanti della scena musicale italiana: dalla Gallura, tutto il mondo sonoro esoterico fra elettronica e ambient di Daniela Pes, Targa Tenco 2023 come Miglior opera prima per “Spira”. Chiude la serata Deena Abdelwahed, produttrice e dj tunisina di stanza in Francia e rappresentante della musica araba più multiforme e contaminata con infinite sfumature di dance ed elettronica. Domenica 11 agosto ancora una proiezione cinematografica in Piazza Aldo Moro, sempre introdotta da Carlo Massarini e dal cantautore Renzo Rubino, con “DallAmeriCaruso. Il concerto perduto”, film documentario del 2023 diretto da Walter Veltroni e realizzato grazie a filmati integrali ritrovati del concerto dell’artista bolognese al Village Gate di New York del 1986. A Masseria Ferragnano, invece, si prosegue con il batterista londinese Yussef Dayes, da anni fra i protagonisti più brillanti della nuova scena jazz inglese e reduce dalla pubblicazione di un album manifesto nel 2023 come “Black Classical Music”. Nella stessa serata, fresche sonorità anche dall’Italia con il viaggio sonoro libero e imprevedibile, visionario e travolgente degli I Hate My Village, il supergruppo composto da Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion), Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours), Alberto Ferrari (Verdena) e Marco Fasolo (Jennifer Gentle) con il loro nuovo album ‘Nevermind The Tempo’, e il sound partenopeo fra Mediterraneo e malinconia di Bassolino. In chiusura, il dj-set a cavallo fra Caraibi, Centro e Sud America con Coco Maria, artista nativa del Messico cresciuta fra Londra e Berlino e punto di riferimento per la musica latina più effervescente.


Lunedì 12 agosto il Locus Festival scrive la storia con Nas, da decenni nel pantheon del rap mondiale e ispiratore del claim 2024 del festival, It Was Written. Sul palco di Masseria Ferragnano, il rapper di New York celebrerà il trentennale dall’uscita di “Illmatic”, ampiamente considerato uno dei più grandi e influenti album hip hop di tutti i tempi. Un appuntamento con un vero e proprio monumento della cultura urban, che sarà introdotto dai vinili del dj salernitano TY1 e dall’accoppiata tutta pugliese composta dal barese DJ Tuppi e dal tarantino Moddi MC, membri della seminale Pooglia Tribe. Si continua in Masseria anche martedì 13 agosto con uno dei nomi più amati della nuova canzone italiana: Fulminacci. Nonostante la giovane età, l’artista romano ha raggiunto rapidamente il successo grazie a canzoni sincere e a una scrittura divertente e coinvolgente, passando anche per il Festival di Sanremo nel 2021, palco su cui è tornato anche quest’anno come ospite di Gazzelle. Il suo ultimo disco “Infinito+1” è un ulteriore tassello del suo incredibile percorso cantautorale. Nella stessa sera, sul palco del Locus presenterà il suo nuovo disco “Pezzi della sera” l’artista siracusano Marco Castello, fra i più esuberanti artefici del cantautorato siciliano e membro de La Comitiva, la backing-band del norvegese Erlend Oye dei Kings of Convenience. Chiuderà la serata il producer bergamasco okgiorgio, già membro degli Iside e autore di un connubio di dance, post-dubstep e future garage, con un pizzico d’amore per la tradizione musicale italiana.


Chiude il festival la serata di pre-Ferragosto di mercoledì 14 ancora una volta all’insegna dell’incontro tra suoni internazionali e protagonisti della scena musicale italiana. A Masseria Ferragnano arrivano in marcia i Meute, la “techno marching band” nata fra le strade del quartiere anticonformista di St. Pauli ad Amburgo e rapidamente diventata un vero e proprio fenomeno mondiale. Il collettivo di ottoni presenterà al Locus il quarto album “Empor”, pubblicato a febbraio. Un concerto a cui sarà impossibile resistere, così come non si potrà non farsi ammaliare dall’acclamatissimo live di Cosmo: dopo un tour sold-out primaverile, l’artista di Ivrea porta la sua festa di liberazione in Puglia con le tracce del suo nuovo disco “Sulle ali del cavallo bianco”. Chiuderà la serata e il festival l’incisiva dj e attivista palestinese Sama’ Abdulhadi, per una notte tutta da ballare con la sua techno minimale e musicale al contempo. Prosegue poi fino al 20 ottobre 2024 la mostra “Andy Warhol. Life, Pop & Rock” ad Alberobello, che suggella il matrimonio tra il festival e la città dei trulli. Organizzata da Bass Culture srl e Rjma Progetti culturali, con il patrocinio del Comune di Alberobello e in collaborazione con l’Associazione Locus Festival, la mostra ospita un’ampia selezione di circa 150 opere provenienti da collezioni private e ripercorre tutta l’evoluzione artistica e umana di uno dei più grandi protagonisti dell’arte del nostro tempo, uno dei più poliedrici e influenti, dei più amati e discussi. Il ventennale del Locus verrà poi sigillato da un ultimo grande evento l’8 ottobre allo storico Teatro Petruzzelli di Bari: dopo l’affetto dimostrato dalla città di Bari nella memorabile esibizione al Locus festival la scorsa estate, torna nel capoluogo pugliese per la prima data del nuovo tour italiano Robert Plant con il progetto Saving Grace, insieme a Suzi Dian (voce), Oli Jefferson (percussioni), Tony Kelsey (mandolino, baritono e chitarre acustiche), e Matt Worley (banjo, chitarre acustiche e baritono, cuatro). Un viaggio musicale tra folk, spiritual e blues, ispirato al paesaggio onirico delle marce gallesi, alla scoperta delle influenze musicali di uno dei frontman più iconici della storia della musica.

Meloni: con Xi confronto franco, chiesto lo stop al sostegno alla Russia

Meloni: con Xi confronto franco, chiesto lo stop al sostegno alla RussiaPechino, 30 lug. (askanews) – Un colloquio “franco” e “trasparente”. Giorgia Meloni usa il vecchio gergo del partito comunista per definire il colloquio di ieri con Xi Jinping, durato un’ora e mezza. Colloquio che, soprattutto sui temi internazionali, vede distanti l’Italia (e l’Occidente) e la Cina, in particolare per il sostegno industriale alla Russia nella guerra contro l’Ucraina.


Meloni, in un punto stampa con i giornalisti a Pechino, non rivela quel che le ha detto Xi sul conflitto, ma assicura di essere stata “abbastanza chiara” nel porre la questione dell’aiuto a Mosca. “Penso – ha spiegato – che la Cina non abbia alcuna convenienza in questa fase a sostenere la capacità industriale russa. Anche se come sappiamo non interviene direttamente è evidente che questo crea una frizione”. L’auspicio della premier è che “ci si renda conto che questa nazione può giocare veramente un ruolo dirimente. Il presidente Xi diceva ieri che la Cina lavora sempre per la convivenza pacifica tra i popoli: ecco, mi piacerebbe che si facessero dei passi in questo senso”. Sull’Ucraina, ma anche sul Medio Oriente, la Cina è per Meloni un “interlocutore molto importante”. Si è detta “molto preoccupata” per “quello che sta accadendo in Libano” e “per il rischio di una escalation regionale” a cui puntano “diversi soggetti”. Una “trappola” in cui Israele non deve “cadere”. In questo scenario, Pechino può contribuire alla “normalizzazione nei rapporti particolarmente tra Paesi Arabi e Israele” grazie ai suoi “rapporti solidi” con Teheran e Riad.


Al centro del colloquio, le relazioni bilaterali, con una ‘ricucitura’ del rapporto dopo l’uscita dell’Italia dal Memorandum sulla Via della Seta. Il Piano triennale d’azione siglato a Pechino, rivendica, è “un approccio alternativo alla Via della Seta”, che non ha “mai condiviso”. Dunque “nessuna giravolta”, come accusa Giuseppe Conte, che è “in difficoltà”. Al contrario, per lei l’intesa è un “risultato concreto” su “materie per noi molto importanti che vanno dalla cooperazione industriale alla tutela delle indicazioni geografiche, la sicurezza alimentare, le materie ambientali”. Adesso l’obiettivo è “rafforzare la nostra cooperazione ma farlo in un’ottica di riequilibrio: riequilibrio della bilancia commerciale” su cui “c’è un importante disavanzo per l’Italia che è andato crescendo negli anni” e sugli “investimenti esteri diretti” perché “oggi gli investimenti italiani in Cina sono circa tre volte quelli cinesi in Italia”. E poi “vogliamo lavorare per rimuovere gli ostacoli relativi alla possibilità dei nostri prodotti di accedere al mercato cinese e chiaramente garantire parità di trattamento per le nostre imprese”. Sul tavolo c’è il tema molto importante dell’auto elettrica, con eventuali investimenti in Italia. Di “stabilimenti” con Xi non hanno parlato: “Ci siamo limitati a definire accordi di cornice, poi non sta a noi entrare nel merito delle singole intese che si possono sviluppare, dei singoli investimenti” ma “saranno i tavoli tecnici e i ministri competenti a lavorare nello specifico sulla realizzazione di questa intesa”. Nessun accenno, negli incontri di questi giorni, al tema dell’esercizio del Golden Power, che “l’Italia ha utilizzato quando ha ritenuto che fosse necessario utilizzarlo”.


Rispondendo ai giornalisti, Meloni parla anche di Unione europea. Sulle deleghe da affidare al commissario italiano, spiega, “sto parlando con Ursula von der Leyen, ci sono contatti in divenire” ma ancora non ha inviato i due nomi (un uomo e una donna) alla presidente della Commissione: “C’è tempo fino al 30 agosto, me ne occupo al rientro, bisogna fare una valutazione con i partiti di maggioranza”. Comunque, assicura, i rapporti con l’esecutivo di Bruxelles “non stanno peggiorando” dopo la lettera inviata in risposta alle critiche contenute nel rapporto sullo Stato di diritto, in particolare per quel che riguarda la libertà di stampa. “Non ritengo – assicura – che ci siano ripercussioni negative”, anche perché la missiva “non è una risposta alla Commissione europea o a un momento di frizione con la Commissione europea” ma una “riflessione comune sulla strumentalizzazione che è stata fatta di un documento tecnico”, anche da una sinistra italiana che vorrebbe usare la Rai “come fosse una sezione di partito”. A proposito di Rai, il governo procederà alle nomine “nelle prossime settimane”. Quanto a una eventuale riforma della governance, si dice “laica”: “Se quelli che l’hanno scritta oggi dicono che è pessima, possiamo parlarne”. “Niente da dire” invece sulle indiscrezioni su un eventuale piano di privatizzazione dell’azienda: “Posso solamente confermare rispetto a quello che ho letto, che mi è stato attribuito, di non avere bisogno di una Telemeloni: non ne ho bisogno, non mi interessa, non la voglio”.


Infine una nota di colore. A chi le chiede quale sia stato il piatto preferito nelle cene ufficiali di questi giorni in Cina, la premier cita il salmone e “lo spaghetto, quello con il brodo”, mimando il gesto della forchetta.

In Venezuela scontri tra polizia e manifestanti contro Maduro

In Venezuela scontri tra polizia e manifestanti contro MaduroRoma, 30 lug. (askanews) – Le forze di sicurezza in Venezuela hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro le persone che protestavano per il risultato elettorale di domenica. Il presidente Nicolas Maduro ha affermato di aver vinto ma l’opposizione contesta questa dichiarazione come “fraudolenta”.


Migliaia di persone – riferiscono i media locali – sono scese nel centro di Caracas, alcune camminando per chilometri dalle baraccopoli sulle montagne che circondano la città verso il palazzo presidenziale. Secondo il direttore dell’ong Foro Penal, che si occupa della difesa dei prigionieri politici, una persona è rimasta uccisa nelle proteste avvenute nello Stato di Yaracuy, nel nord-ovest del Venezuela.


“Almeno una persona è stata uccisa a Yaracuy e 46 persone sono state detenute”, ha scritto su X Alfredo Romero.

”Craifutura”, Crai guarda al futuro come un’unica grande azienda

”Craifutura”, Crai guarda al futuro come un’unica grande aziendaRoma, 30 lug. (askanews) – CraiFutura, il piano avviato a fine 2022 con l’obiettivo di trasformare il Gruppo in un’unica grande azienda sta progredendo e inizia a raccogliere i primi risultati. Un piano industriale ambizioso attraverso cui il Gruppo CRAI evolve da Centrale di servizi ad azienda della Distribuzione organizzata, rafforzando la capacità operativa della sede centrale di Milano “Crai Secom Spa” che sta diventando un vero e proprio Hubquarter: punto di incontro e coordinamento strategico dell’intero sistema CRAI, in grado di centralizzare le attività chiave, produrre valore e generare fatturato.


A fine 2023 la sede CRAI Secom ha raggiunto per la prima volta un fatturato di 106 milioni di euro attraverso la nuova gestione centralizzata delle categorie “cura casa” e “cura persona” e al consolidamento delle piattaforme “surgelati” e “secco”. Numeri che riflettono la validità del percorso intrapreso, come testimoniato anche dal fatturato del Gruppo CRAI, che ha concluso positivamente il 2023 con vendite complessive della rete di circa 3 miliardi di euro. Questa trasformazione ha consentito anche di capitalizzare e concentrare parte dei risultati dei Centri Distributivi nell’Hubquarter milanese facendole registrare un EBITDA pari a 4 milioni di euro, rispetto ai 2,8 milioni dell’anno precedente, e un utile netto superiore a 1 milione di euro. A ulteriore conferma dell’efficacia del piano di sviluppo, anche i risultati aggregati di Crai Secom insieme alle società Food 5.0 (sviluppo dei prodotti a marchio) e Sinergia 5.0 (sviluppo “cura casa” e “cura persona”) mostrano un risultato positivo raggiungendo un EBITDA di circa 8 milioni di euro. L’immagine di oggi è quella di un’azienda solida, che crede nell’evoluzione di un modello non più legato al concetto di Centrale operativa, ma proiettato verso una nuova organizzazione, che vede Sede e Cedi uniti in un’unica azienda con al centro la rete dei negozi. Il piano quinquennale CraiFutura ha, infatti, come priorità il rafforzamento del modello economico e commerciale, con un focus particolare sulla valorizzazione del territorio e del suo posizionamento. L’Hubquarter è impegnato su diversi fronti, tra cui il rafforzamento di un’identità distintiva e riconoscibile, la definizione di una politica commerciale differenziante e attraente per i clienti, e lo sviluppo di modelli di business e format innovativi per migliorare la redditività degli oltre 1500 negozi presenti in tutta Italia. Al centro della strategia e dello sviluppo rimane sempre il grande valore di CRAI, ovvero quello di essere vicino alle persone, clienti, imprenditori e fornitori.


L’evoluzione in corso, infatti, ha l’obiettivo di efficientare le attività tra la Sede, i Centri di distribuzione e gli imprenditori, razionalizzare i costi e concentrare gli sforzi su ciò che crea vero valore per il territorio, garantendo ai clienti un’esperienza di acquisto sempre più completa e soddisfacente. “Con CraiFutura stiamo ridisegnando il futuro di CRAI, consolidando la sua evoluzione ad azienda distributiva, con la massima attenzione alla profittabilità dei nostri punti vendita e alla soddisfazione dei clienti” spiega l’Amministratore Delegato di CRAI, Giangiacomo Ibba. “I nostri obiettivi sono ambiziosi, ma il traguardo conseguito già al termine del primo anno rappresenta una prima importante conferma sulla validità del percorso intrapreso. Per continuare a crescere vogliamo puntare su ciò che ci rende unici: la nostra rete di imprenditori, la loro profonda conoscenza del territorio, della comunità e delle persone che ne fanno parte.”

Stellantis: Fiat primo brand, vendite I sem a 660mila unità (+2,2%)

Stellantis: Fiat primo brand, vendite I sem a 660mila unità (+2,2%)Milano, 30 lug. (askanews) – Nei primi sei mesi del 2024, Fiat ha consolidato la sua posizione di primo marchio Stellantis per volume, con oltre 660.200 unità vendute a livello globale, e un aumento del 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


Il brand ha registrato una crescita regionale significativa: 24% in Nord America, 7,6% in Medio Oriente e Africa, 5% in Asia-Pacifico e 2,3% in Sud America, dove è leader con il 14% di quota di mercato. L’Europa continua a essere la prima regione per Fiat, stabile in termini di volumi. Fiat è leader del settore in Brasile (20,4% di quota di mercato), Italia e Turchia (12,3% ognuna) e Algeria (68,3%). I modelli più venduti sono la Fiat Panda in Italia, la Fiat Tipo in Turchia e il Fiat Doblò in Algeria.


Nel segmento dei veicoli commerciali, Fiat Professional è cresciuto a livello globale del 15%, con incrementi notevoli del 69% in Asia-Pacifico, del 54% in Medio Oriente e Africa e del 10% in Sud America.

Italia-Cina, Meloni: con Xi dialogo franco e trasparente

Italia-Cina, Meloni: con Xi dialogo franco e trasparentePechino, 30 lug. (askanews) – “Con il presidente Xi Jinping il dibattito è stato ampio e chiaramente ha coinvolto anche tutte le materie dell’agenda internazionale, è stato un confronto franco, trasparente, rispettoso su tutte le materie sulle quali la Cina rimane un interlocutore indispensabile, dalla guerra di aggressione russa all’Ucraina, alle tensioni che si vanno moltiplicando, dal governo dell’intelligenza artificiale fino alla riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu, alle questioni climatiche”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino all’indomani dell’incontro con il presidente Xi Jinping.


“Insomma sono moltissime le materie che abbiamo trattato e lo abbiamo fatto con trasparenza, con lealtà, con franchezza. Penso e spero che possa essere utile per ingaggiare un interlocutore che è sicuramente molto molto importante in questa fase”, ha concluso.

Slow Food Italia: l’1 agosto sarà l’Earth Overshoot Day del 2024

Slow Food Italia: l’1 agosto sarà l’Earth Overshoot Day del 2024Milano, 30 lug. (askanews) – Giovedì 1 agosto sarà l’Earth Overshoot Day del 2024, il giorno in cui – secondo le stime del Global Footprint Network – l’umanità avrà consumato tutte le risorse naturali che gli ecosistemi del pianeta sono in grado di rigenerare nel corso dell’intero anno. Lo ha segnalato con una nota Slow Food Italia. La data del primo agosto è il risultato di un’analisi che mette a confronto, da un lato, la biocapacità del pianeta (cioè la somma delle aree terrestri e marine biologicamente produttive) e, dall’altro, l’impronta ecologica dell’umanità (che viene misurata tenendo conto, tra le altre cose, della domanda di cibo, di legname, delle foreste necessarie ad assorbire l’anidride carbonica derivante dai combustibili fossili e dello spazio occupato dalle città).


Nel 1971, l’Earth Overshoot Day cadeva il giorno di Natale. In appena mezzo secolo, il giorno in cui l’umanità va a debito con il pianeta è stato anticipato di quasi centocinquanta giorni, venendo registrato ogni anno più presto. “Anche per il 2024 siamo arrivati alla fine delle risorse disponibili per l’intero anno – commenta in una nota la direttrice di Slow Food Italia, Serena Milano -. Abbiamo consumato tutto ciò che avevamo a disposizione. È il risultato, inevitabile, di modelli di vita fondati su una logica di estrazione e di accaparramento delle risorse naturali. Esaurire le risorse ecosistemiche di un determinato anno è un po’ come superare il plafond della carta di credito, ma con una differenza: non c’è un soggetto terzo, una banca, che possa impedire all’umanità di continuare a fare debiti. Spetta a noi stessi il compito di invertire la rotta, di abbandonare stili di consumo che ignorano il senso del limite e mortificano il concetto di sobrietà”.


Per Slow Fodd imboccare un’altra strada non soltanto è possibile, è anche un percorso di benessere, bellezza, gioia: la dimostrazione arriva dalla rete globale di Slow Food, che dal 26 al 30 settembre sarà Torino per Terra Madre Salone del Gusto 2024. La rete di contadine e pescatori, allevatrici e casari, ostesse e ristoratori, viticoltrici e castanicoltori che promuovono e praticano l’agroecologia.

”Nessun dorma”: tanti musicisti in concerto a Milano per la Palestina

”Nessun dorma”: tanti musicisti in concerto a Milano per la PalestinaMilano, 30 lug. (askanews) – Si terrà al Circolo Magnolia di Milano il prossimo 9 settembre “Nessun Dorma”, un concerto di beneficenza per raccogliere fondi per l’emergenza umanitaria in Palestina. L’evento (già sold out in poche ore) riunirà sullo stesso palco artisti di generi e background differenti con un unico obiettivo: “offrire supporto medico e umanitario alla popolazione palestinese, che ormai da 10 mesi è costretta a sopravvivere in condizioni disumane nell’indifferenza della comunità politica internazionale”.


“Nessun Dorma” è un’iniziativa di Circolo Magnolia, Nur Al Habash, DNA Concerti, Panico Concerti, Petricore Sounds, Epic Milano e heART PROJECT, ed è “un evento-maratona, con tantissimi ospiti e una serie di concerti della durata di 10-15 minuti ciascuno, senza interruzioni, con una line up eccezionale che vede la partecipazione di alcuni dei più amati e talentuosi artisti italiani: Chadia Rodriguez, Coez, Cosmo (dj set), Dente, Ditonellapiaga, Francesca Michielin, Laila Al Habash, Mannarino, i Ministri, Populous (dj set), Queen of Saba, Vasco Brondi, Venerus e Willie Peyote. L’immagine del progetto è stata concepita dalla celebre illustratrice Olimpia Zagnoli, mentre la grafica è stata affidata a WetStudio. Gli organizzatori del concerto, che hanno fatto sapere di essere già al lavoro per replicare l’iniziativa in altre città italiane, hanno dichiarato: “Sono mesi che assistiamo dai nostri smartphone a immagini e video atroci provenienti dall’altra parte del Mediterraneo, con un senso di rabbia e impotenza nel non poter fermare questa barbarie. Più volte abbiamo pensato quale potesse essere il nostro contributo da promotori culturali, e la soluzione ci è parsa facilissima e immediata: organizzare una giornata di musica in beneficenza per Gaza e la Palestina. Ringraziamo di cuore gli artisti che con spirito di collaborazione e umanità hanno aderito pro bono a Nessun Dorma, così come a tutti i volontari che stanno lavorando sin da ora per ripetere l’evento in altre città”.


Negli spazi del Circolo Magnolia saranno inoltre presenti banchetti di artisti, illustratori, fotografi e graphic designer “che venderanno le proprie opere e contribuiranno alla raccolta di beneficenza, mentre il team di ‘Cuochi ma buoni’ svilupperà un menù ad-hoc il cui ricavato si aggiungerà alla somma devoluta”. Gli organizzatori hanno inoltre attivato un link Gofundme per la raccolta di donazioni online, “per quanti non sono riusciti a comprare il biglietto ma vogliono comunque contribuire all’iniziativa”. Il ricavato della biglietteria, del bar e del ristorante, del mercatino e della raccolta online sarà devoluto in parti uguali (al netto delle spese vive) a Medici Senza Frontiere, Medical Aid for Palestinians e Palestinian Red Crescent Society, tre organizzazioni che forniscono assistenza medica e sanitaria a Gaza.

Confindustria, Csc: aspettative positive per produzione luglio

Confindustria, Csc: aspettative positive per produzione luglioRoma, 30 lug. (askanews) – Le aspettative delle grandi imprese industriali associate a Confindustria per la produzione di luglio 2024 sono positive: nel mese corrente, infatti, la quota di imprese che prevede un aumento della produzione è pari al 41,6%, rispetto al 33,4% di giugno. Si tratta di un forte miglioramento rispetto alle rilevazioni precedenti, in cui la maggior parte delle imprese aveva scelto l’opzione “rimarrà stabile” per le loro previsioni sull’andamento della produzione.


Lo rende noto il centro studi di Confindustria (Csc) specificando che, tuttavia, aumenta anche il rischio percepito di un possibile arretramento: la percentuale di aziende che si aspetta una contrazione della produzione è salita in luglio al 23,4%, rispetto al 12,7% del mese scorso. Il restante 35,0% degli intervistati prevede, infine, che la produzione rimanga stabile, un dato in calo rispetto alla maggioranza del mese scorso, che era del 53,9%. Secondo le grandi imprese industriali, domanda e ordini saranno, nei prossimi mesi, ancora il fattore principale di traino per la produzione. Il saldo resta positivo, seppur in calo rispetto alla rilevazione di giugno: da 10,4% a 6,0%.


La disponibilità di manodopera preoccupa gli intervistati: il saldo tra la quota di imprese che la considera un fattore di traino rispetto a quella che la ritiene un ostacolo cala ulteriormente, passando da -1,5% a -4,5% a luglio. In peggioramento anche il sentiment sulla disponibilità di impianti, che torna a essere negativo nella rilevazione di luglio. Il saldo passa da 0,1% a -1,4%. Torna positivo, invece, il saldo tra la quota di imprese che ritiene i costi di produzione un fattore di traino rispetto a quella che li considerano un ostacolo per la produzione industriale (da -5,6% a giugno, a 1,7% a luglio).


Invariata la valutazione sulle condizioni finanziarie, che si riconferma pari allo 0,1% per il secondo mese consecutivo. Negativo, ma in miglioramento, il saldo relativo alla disponibilità di materiali (da -3,5% a -1,9%).