Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Meloni: fatti i conti con il fascismo, chi non capisce è fuori da Fdi

Meloni: fatti i conti con il fascismo, chi non capisce è fuori da FdiRoma, 2 lug. (askanews) – Fratelli d’Italia ha “fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa”, è un partito in cui non c’è spazio per “posizioni razziste o antisemite” e chi non lo capisce non può farne parte.


A una settimana dall’inchiesta di Fanpage che aveva mostrato esponenti di Gioventù nazionale lanciare slogan e riproporre gesti che richiamavano al fascismo e al nazismo, Giorgia Meloni scrive una lunga lettera ai dirigenti del suo partito, in cui si dice “rattristata e arrabbiata” per la rappresentazione che è stata data di un movimento in realtà “forte” e “sano” che è il più “danneggiato” da “chi recita un copione macchiettistico”. “Fratelli d’Italia non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci” e “non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”.


Meloni se la prende anche con chi – scrive – scaglia “attacchi di ogni genere, senza regole, senza limiti, senza esclusione di colpi” nei confronti di Fdi perchè il partito fa “tanta paura”, in quanto “alternativa credibile alla palude socialdemocratica europea e occidentale”. Di fronte a un compito “troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto” è l’appello finale al partito “non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia”.

Baby gang, pedagogista Novara contro Zaia: basta con tiro al piccione

Baby gang, pedagogista Novara contro Zaia: basta con tiro al piccioneRoma, 2 lug. (askanews) – “Mentre mancano centri di aggregazione, una certa politica si esercita al tiro al piccione contro i più giovani cercando di convincerci che i comportamenti negativi siano frutto del singolo, che quindi deve essere punito, e non un peso da dividere su tutta la comunità educante. Oggi è il turno di Zaia e delle baby gang, con la proposta di abbassare l’età della punibilità giudiziaria. Sono frasi a effetto che sottendono una mancanza di comprensione dell’argomento”: così l’autorevole pedagogista piacentino, Daniele Novara, interviene sul tema delle baby gang, bocciando la proposta del governatore del Veneto, Luca Zaia.


“Continua imperterrito l’attacco contro i ragazzi e le ragazze visti come un crogiolo di delinquenza, di trasgressione, di ogni sorta di problemi psichiatrici e altre nefandezze. Io allibisco nel vedere istituzioni che decidono di non investire nella prevenzione educativa, nel sostegno reale alle scuole e agli insegnanti, nell’aiuto anche educativo ai genitori”, ha proseguito Novara. “Il problema è lampante. Si preferisce mettere soldi su strade, logistica e cantieristica varia invece di puntare sulle future generazioni, dai nidi alla formazione, dalle scuole all’aggiornamento professionale degli insegnanti”, spiega l’autore di libri come “Nessuno si educa da solo” (2023) e fondatore a Piacenza del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti.


Secondo Novara, “i ragazzi e le ragazze di quell’età, preadolescenti, non possono essere portati a processo o in carceri minorili. Per fortuna le nostre leggi danno giustamente priorità agli aspetti di crescita formativa ed educativa piuttosto che all’accanimento punitivo e giudiziario. Un ragazzo che finisce in galera, salvo rarissime eccezioni, non può che peggiorare il suo standard comportamentale imparando l’arte della violenza e della delinquenza”. Il formatore e pedagogista invita a usare il buon senso: “Bisogna insistere su strumenti educativi, favorendo e finanziando le comunità e i centri di recupero. E risalendo la filiera delle necessità, magari capire le ragioni profonde che vedono i genitori in difficoltà faticare nel deserto di aiuti e nell’assenza di sostegno”.


Infine la denuncia di una realtà che chi ha figli conosce bene: “I centri estivi, anche quest’anno, rappresentano un reale problema. Pagare dai 100 ai 150 euro a settimana non è da tutti, si tratta di cifre davvero significative che non andrebbero poste a carico delle famiglie. Altro che carcere per i minori di 14 anni”, conclude Novara.

Il 9 giugno a Roma la 78esima assemblea annuale di Assodistil

Il 9 giugno a Roma la 78esima assemblea annuale di AssodistilMilano, 2 lug. (askanews) – Martedì 9 giugno, a partire dalle 10.30 all’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel in piazza della Repubblica, l’Associazione nazionale industriale distillatori di alcoli e acquaviti (AssoDistil) terrà la sua 78esima assemblea annuale dal titolo “Abbracciare il cambiamento”.


I lavori saranno aperti dall’intervento del presidente Antonio Emaldi. Nel corso dell’assemblea verranno presentati gli studi curati da Nomisma e Format Research sul mercato delle bevande spiritose in Italia e all’estero, oltre che le prospettive che i produttori aderenti ad Associazione immaginano nell’immediato futuro. Gli interventi previsti sono quelli di Felice Assenza (capo Dipartimento, Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari), Marco Lupo (capo Dipartimento della sovranità alimentare e dell’ippica del Masaf), Livia Carratù (membro comitato biocarburanti del Mattm), Alessandro Proposito (dirigente Direzione Antifrode di Adm), Carlo Alberto Miani (Technical Policy & Sustainability Manager di E-pure), Cesare Mazzetti (presidente Comitato Nazionale Acquaviti e Liquori di AssoDistil), Fabio Benassi, (Project Manager di Nomisma) e Barbara Esposito (ricercatrice di Format Research).

Ciclismo, Pogacar domina il Galibier: tappa e maglia gialla

Ciclismo, Pogacar domina il Galibier: tappa e maglia giallaRoma, 2 lug. (askanews) – Il Tour de France nel segno di Tadej Pogacar, che conquista tappa, maglia gialla e una classifica che comincia a prendere forma. Il Galibier, una delle salite simbolo del Tour de France, scalato quest’anno per la 63esima volta nella storia della Grande Boucle, stavolta dal versante del Lautaret, è stato domato dallo sloveno partito con Vingegaard all’ultimo km. Un affondo talmente poderoso che i due sono stati costretti a frenare, quindi la nuova accelerazione e a 500 metri dal Gpm il danese che perde inesorabilmente qualche metro e la distanza va ad aumentare sempre più anche in discesa, fino a Valloire. Per Pogacar quella di oggi è 78esima vittoria in carriera, la 15esima stagionale, la 12esima sulle strade del Tour. Non un colpo da ko, ma un segnale eclatante. Secondo posto alla fine, con un ritardo di 35 secondi, per Evenepoel con Ayuso che toglie a Roglic il terzo posto e una manciata di secondi di abbuono, quindi Rodriguez e Vingegaard. “Mi sentivo bene e dovevo provarci – le parole di Pogacar – in salita non volevo spingere troppo, ho dato tutto negli ultimi metri. In discesa mi sono spaventato per le prime curve bagnate, ma era un percorso che conoscevo e quando è così è tutto più facile. I 50 secondi conquistati su Vingegaard? Beh, un’ottima notizia”.

Meloni ai dirigenti FdI: no spazio per razzismo e antisemitismo. Chi non ha capito fuori dal partito

Meloni ai dirigenti FdI: no spazio per razzismo e antisemitismo. Chi non ha capito fuori dal partitoRoma, 2 lug. (askanews) – “Come moltissimi di voi sono arrabbiata e rattristata per la rappresentazione di noi che è stata data dai comportamenti di alcuni giovani del nostro movimento ripresi in privato. L’ho detto e ripetuto decine di volte, ma casomai ce ne fosse bisogno lo ripeto: non c’è spazio, in Fratelli d’Italia, per posizioni razziste o antisemite, come non c’è spazio per i nostalgici dei totalitarismi del ‘900, o per qualsiasi manifestazione di stupido folklore”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“I partiti di destra dai quali molti di noi provengono hanno fatto i conti con il passato e con il ventennio fascista già diversi decenni fa e a maggior ragione questo vale per un movimento politico giovane come il nostro, che fin dalla sua fondazione ha peraltro fatto la scelta di aprirsi a culture politiche compatibili con la nostra, accogliendo persone che arrivavano anche da percorsi politici diversi da quello della destra storica”, aggiunge Meloni nella lettera, sottolineando: “Fratelli d’Italia non è mai stato un movimento rivolto al passato. Da sempre, noi, siamo interessati solo al futuro della nostra Nazione. Non siamo come vorrebbero dipingerci. Non lo siamo noi e non lo sono i nostri ragazzi di Gioventù Nazionale”. “Abbiamo un movimento giovanile forte, sano, colorato, curioso e aperto. I nostri ragazzi, che a volto scoperto e la faccia pulita, con volantini e iniziative, difendono la Libertà nelle scuole e nelle università dalla violenza e dall’arroganza della sinistra, sono i primi a essere danneggiati da questa brutta storia. Proprio per questo, non c’è alcuno spazio tra le nostre fila per chi recita un copione macchiettistico utile solo al racconto che i nostri avversari vogliono fare di noi”, scrive ancora la presidente del Consiglio nella lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“Noi – aggiunge la leader di Fdi – abbiamo fatto della trasparenza e della coerenza i nostri tratti caratteristici. Noi facciamo quello che diciamo e siamo quello che appariamo. Non c’è trucco e non c’è inganno. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d’Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi”. “Il nostro compito è troppo grande perché si possa consentire a chi non ne ha compreso la portata di rovinare tutto. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi non è in grado di capire cosa sia Fratelli d’Italia e quali siano le grandi sfide storiche della nostra epoca. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi vuole farci tornare indietro, o con chi ci trasforma in una macchietta. Non ho e non abbiamo tempo da perdere con chi, inconsapevolmente o meno, diventa uno strumento nelle mani dell’avversario. Chi non è in grado di capirlo, chi non ha compreso questo percorso, chi non è in condizione di tenere il passo, non può far parte di Fratelli d’Italia”. Lo scrive la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in una lettera ai dirigenti di Fdi dopo l’inchiesta di Fanpage.


“Per tutti gli altri: ricordatevi quale è il nostro compito, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Servirà tanto lavoro, tanta dedizione, tanto sacrificio. Ma se sapremo essere all’altezza della sfida, vi prometto che la storia si ricorderà di noi, che l’Italia si ricorderà di noi, che ogni persona perbene che ha subito la logica degli amici degli amici, dei circoletti che decidono per tutti, dei due pesi e delle due misure, di un mondo nel quale se fai parte di una determinata corrente politica hai più diritti degli altri, ci dirà grazie per il coraggio e la forza che avremo saputo dimostrare. Piedi a terra, testa alta, e sguardo rivolto sempre, e solo, avanti”, conclude.

”Sotto le stelle del cinema romeno”, a Roma dal 5 a 7 luglio

”Sotto le stelle del cinema romeno”, a Roma dal 5 a 7 luglioRoma, 2 lug. (askanews) – Nel periodo 5-7 luglio 2024, l’Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, l’Associazione Dacin Sara di Bucarest, il Centro Nazionale della Cinematografia di Bucarest e l’Accademia di Romania in Roma, in partenariato con la Casa del Cinema – Roma, la Biblioteca Europea – Roma e Digital World Printing – Roma e con il patrocinio della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, organizzano Le Giornate del Cinema Romeno presso la Casa del Cinema di Roma.


La cerimonia d’apertura delle Giornate del Cinema Romeno di Roma avrà luogo venerdì, 5 luglio 2024, ore 21:00, presso il Teatro all’Aperto della Casa del Cinema di Roma (Largo Marcello Mastroianni 1) e sarà preceduta dalla presentazione del film Libertà nella presenza dell’attore romeno Iulian Postelnicu e della sceneggiatrice romena Cecilia Stefanescu. La cerimonia d’apertura sarà seguita dalla proiezione del film Libertà nella regia di Tudor Giurgiu (Romania 2023). Il programma delle Giornate del Cinema Romeno a Roma prevede 5 proiezioni, in romeno con sottotitoli in italiano, come segue: VENERDÌ, 5 LUGLIO 2024, TEATRO ALL’APERTO Ore 21.00 Cerimonia di apertura e presentazione del film LIBERTÀ nella presenza dell’attore romeno Iulian Postelnicu e della sceneggiatrice romena Cecilia ?tef?nescu


Ore 21:30 Proiezione del film ‘LIBERTÀ’ di Tudor Giurgiu (Romania 2023) La partecipazione alla cerimonia di apertura e alla proiezione del film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione all’indirizzo e-mail: roma.events@mae.ro Durante i giorni caotici della rivoluzione del dicembre 1989 che pose fine al regime comunista, la città transilvana di Sibiu diventa teatro di un violento attacco contro un’unità di polizia che degenera rapidamente in un sanguinoso scontro tra soldati, poliziotti, civili e rappresentanti della polizia segreta. Nel disperato tentativo di sfuggire all’assedio, il capitano della polizia Viorel viene catturato dall’esercito e gettato in una piscina vuota insieme a centinaia di prigionieri accusati di essere dei terroristi. Presentato in anteprima al Transilvania Film Festival 2023, Libertà è stato poi selezionato in molti festival internazionali tra cui Sarajevo, Cottbus, Salonicco e Trieste.


La cosiddetta rivoluzione del 1989 è, tra gli eventi della nostra storia recente, quello che più di tutti deve essere ancora compreso fino in fondo. Questa è una delle ragioni per cui ho voluto raccontare con accuratezza la confusione totale che regnava in quel periodo tra la popolazione. La verità all’epoca veniva volutamente nascosta e la manipolazione della realtà era diventata una consuetudine. La mia generazione ha sviluppato così una psicosi nei confronti dei cosiddetti terroristi: potevano essere arabi, spie russe oppure agenti della Securitate, i servizi segreti. I media convinsero la popolazione che questi ‘terroristi’ esistevano davvero ed erano diventati il nemico… Adesso, a distanza di 30 anni da quegli eventi, sappiamo che quei terroristi non esistevano… Vennero inventati nel tentativo di giustificare le inefficienze dell’esercito e le decisioni prese contro l’interesse collettivo. (T. Giurgiu) SABATO, 6 LUGLIO 2024, SALA CINECITTÀ Ore 16.30 Proiezione del film ‘GENTE PER BENE’ di Paul Negoescu (Romania 2022). Seguirà una sessione Q&A con l’attore romeno Iulian Postelnicu. La partecipazione alla proiezione del film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione all’indirizzo e-mail: roma.events@mae.ro


La sceneggiatura, scritta da Radu Romaniuc e Oana Tudor, con quest’ultima che interpreta anche l’ex moglie del protagonista, è incentrata su Ilie (Iulian Postelnicu), un poliziotto di mezza età di un piccolo villaggio rurale nel nord della Romania, le cui sfide professionali sembrano limitarsi a regolare conflitti tra ubriachi nella taverna locale e ignorare le discutibili azioni del sindaco che si compra la benevolenza degli abitanti del villaggio investendo denaro di provenienza misteriosa nel benessere della comunità. A differenza di tanti, Ilie non è interessato a trasferirsi in città, ma coltiva il sogno di acquistare un frutteto. La vita nel paese è improntata alla calma piatta finché non avviene un omicidio. Poiché Ilie e il suo nuovo collega Vali, appena diplomatosi all’accademia di polizia, hanno opinioni molto diverse su come dovrebbero procedere le indagini. Gente per bene tende la trappola al suo protagonista che presto prenderà la decisione sbagliata. O forse è quella giusta? Ore 19.00 Proiezione del film ‘A SNAGOV’ di Cristian Comeag? (Romania 2024). Seguirà una sessione Q&A con il regista romeno. La partecipazione alla proiezione del film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione all’indirizzo e-mail: roma.events@mae.ro Il mondo in cui viviamo è diviso in tutti i suoi aspetti: c’è un mondo di ricchi e un mondo di poveri; un mondo di svegli, che nuotano, e un altro di addormentati, che galleggiano intorpiditi fino a sprofondare; un mondo di manipolatori e un mondo di manipolati; un mondo che decide i destini e un mondo che subisce il proprio destino deciso da altri; un mondo di furbi e un mondo di babbei. Un manipolo di individui influenti, riuniti in un ‘paradiso’ riservato ai potenti, nascosto agli occhi dei molti, sta preparando l’elezione di un possibile futuro presidente del Paese, un presidente che molti attendono con un misto di speranza, sfiducia e rassegnazione. Il film raccoglie tutti questi elementi e li mette uno accanto all’altro in un quadro complessivo agghiacciante, perché, dai frammenti di un presente mutato, A SNAGOV articola una domanda semplice e seria: cosa verrà dopo? DOMENICA, 7 LUGLIO 2024, SALA CINECITTÀ Ore 16.00 Proiezione del film ‘WAR BOY’ di Marian CRI?AN (Romania 2023). Seguirà una sessione Q&A con il regista romeno. La partecipazione alla proiezione del film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione all’indirizzo e-mail: roma.events@mae.ro Autunno, 1944. La Seconda Guerra Mondiale volge al termine. Nicu, un adolescente, intraprende un viaggio attraverso la natura selvaggia dei Monti Apuseni, cercando di salvare i cavalli della sua famiglia. Il film Warboy parte dai ricordi di mio nonno Nicolae Popa, che nel periodo 1944-1945 era un adolescente ai servizi di un uomo ricco per il quale trasportava la legna dalla montagna con l’ausilio dei cavalli. C’erano giorni, persino settimane, in cui mio nonno doveva vivere da solo nella foresta, occupandosi di quei cavalli. In quegli anni assistette al passaggio di soldati romeni, tedeschi e poi russi attraverso le foreste e la zona del villaggio di montagna in cui viveva. Ho immaginato uno scenario che riunisse tutti questi elementi in un racconto di formazione sulla vita di un adolescente attraverso i cui occhi volevo decifrare i significati della fine della guerra. (M. Cri?an) Ore 18.30 Proiezione del film ‘IL SOGNO’ di C?t?lin Saizescu (România 2023). Seguirà una sessione Q&A con il regista romeno. La partecipazione alla proiezione del film è libera, fino ad esaurimento dei posti disponibili, previa conferma di registrazione all’indirizzo e-mail: roma.events@mae.ro Ispirato a fatti realmente accaduti, il film diretto da C?t?lin Saizescu, su sceneggiatura firmata da Gabriel Gheorghe, è una commedia in cui il sogno di un attore sembra sgretolarsi, mentre i sogni di chi lo circonda o dei detenuti con cui mette in scena uno spettacolo teatrale sembrano essere più vicino al compimento. Alex, un attore di provincia, infelice nella relazione di coppia e insoddisfatto della sua collaborazione con un famoso regista che predilige un altro attore, viene inviato dalla direttrice del teatro a dirigere uno spettacolo con alcuni detenuti del carcere, sotto la supervisione degli agenti della polizia penitenziaria. Oltre ai provini per lo spettacolo Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare (la commedia degli artigiani), i detenuti organizzano un piano di fuga. Da qui il titolo del film. Le vie della vita sono infinite e Alex ha un esaurimento nervoso che lo costringe ad abbandonare la realizzazione dello spettacolo teatrale. La commedia Il Sogno, diretta da C?t?lin Saizescu, è il primo lungometraggio romeno girato nel penitenziario di Rahova, con il sostegno dell’Amministrazione Penitenziaria Romena, e racconta, tra l’altro, il potere dell’arte di trasformare persone e destini. Organizzatori: Ambasciata di Romania nella Repubblica Italiana, Associazione Dacin Sara di Bucarest, Centro Nazionale della Cinematografia di Bucarest e l’Accademia di Romania in Roma Con il patrocinio di: Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati e l’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale In partenariato con: Casa del Cinema – Roma, Biblioteca Europea – Roma e Digital World Printing – Roma Media Partner: AskaNews, Agenzia Cult, Agenzia Radicale, Agenzia Nova, Agerpres, Romeing, Gazzetta Diplomatica, Giornale Diplomatico, 2duerighe, Radio Roma, Radio Sapienza, Radio România Actualit??i, Radio România Cultural, Radio Romania Internazionale, Cinematografo, CineCorriere, CineMonitor, Film4life, Il Nuovo 7 colli, Il Pensiero dell’Arte, Abitare a Roma, Rome International e RoZoom Press.

Le Pen accusa Macron di “golpe amministrativo”. L’Eliseo: essere responsabili richiede freddezza

Le Pen accusa Macron di “golpe amministrativo”. L’Eliseo: essere responsabili richiede freddezzaNizza (Francia), 2 lug. (askanews) – La leader della estrema destra francese Marine Le Pen ha parlato a France Inter di “voci” secondo cui Emmanuel Macron prenderebbe in considerazione la nomina di nuovi direttori generali della polizia nazionale e della gendarmeria nel Consiglio dei ministri per un “colpo di stato amministrativo”. “Se ci assumeremo la responsabilità, saremo rispettosi delle istituzioni e della Costituzione. Spero che il Presidente della Repubblica accetti il verdetto delle urne e non impedisca a Jordan Bardella di governare come vuole” ha detto Le Pen.


“Essere responsabili richiede freddezza e moderazione”, afferma dal canto suo la presidenza in un comunicato stampa. Inoltre, l’Eliseo insiste a sottolineare un’altra prerogativa del capo dello Stato: “Secondo l’articolo 8 della Costituzione, l’unica persona capace di nominare un primo ministro e il suo governo è il presidente della Repubblica. Lo farà, come ha indicato, dopo le elezioni legislative, in base alla composizione dell’Assemblea nazionale che i francesi avranno eletto”.

Donne, rifugiati, Mezzoggiorno: accordo BEI e Banca Etica da 60 mln

Donne, rifugiati, Mezzoggiorno: accordo BEI e Banca Etica da 60 mlnMilano, 2 lug. (askanews) – Promuovere l’integrazione nel mondo del lavoro e migliori servizi per i rifugiati, facilitare l’accesso al credito a imprese guidate da donne e sostenere progetti realizzati nelle regioni di coesione. Questi sono gli obiettivi principali dell’accordo da 60 milioni di euro siglato da Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti (BEI), e Anna Fasano, presidente di Banca Etica. Si stima che l’operazione contribuirà a stimolare investimenti nell’economia reale per oltre 165 milioni di euro, creando un impatto positivo duraturo nella società.


“Questo accordo rappresenta un passo fondamentale per sostenere tre pilastri cruciali per il futuro dell’Italia e dell’Europa: la parità di genere, migliori condizioni di vita e inclusione sociale per i rifugiati, e lo sviluppo economico del Mezzogiorno – ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI – Tramite il nostro supporto finanziario e i servizi di advisory, la BEI si impegna a sostenere l’economia reale, favorire uno sviluppo inclusivo e una società più equa e sostenibile”. “Banca Etica ha nella sua mission l’impegno a finanziare l’economia sociale sostenendo le imprese e le persone maggiormente a rischio di esclusione finanziaria, tra cui le persone rifugiate e le donne. È importante per noi essere la prima banca italiana a stipulare un accordo con la BEI per fare ancora di più in questo campo e un riconoscimento del know-how specifico che abbiamo sviluppato in 25 anni di lavoro per l’erogazione di servizi finanziari a favore di iniziative dal forte impatto sociale che più difficilmente trovano credito nel sistema finanziario mainstream” ha aggiunto la presidente di Banca Etica, Anna Fasano.


Nello specifico, l’accordo è suddiviso in tre segmenti volti a supportare altrettante priorità. Il primo prevede che almeno il 30% delle risorse messe a disposizione dalla BEI venga destinato a sostenere piccole e medie imprese guidate da donne. Il secondo segmento prevede che almeno il 30% dei fondi venga destinato a progetti volti a migliorare le infrastrutture e i servizi sociali per i rifugiati, nonché a supportarne l’integrazione nel mondo professionale. Questo punta a creare condizioni di vita migliori e a favorire l’emancipazione economica dei rifugiati attraverso investimenti in abitazioni, istruzione e formazione professionale. Infine, il terzo e ultimo segmento prevede che almeno il 30% delle risorse sia destinato a progetti promossi da piccole e medie imprese che operano nelle Regioni di coesione, contribuendo a rafforzare il tessuto economico e sociale, creare opportunità di lavoro e ridurre le disparità regionali. Inoltre, nell’ambito del programma Social Inclusive Finance Technical Assistance (SIFTA), la BEI fornirà anche servizi di assistenza tecnica gratuiti. Questi sono finanziati da InvestEU Advisory Hub e contribuiranno ad aiutare Banca Etica nell’allocazione delle risorse a favore delle PMI guidate da donne, dei servizi per i rifugiati e delle imprese operanti nelle regioni di coesione. Lanciato nel 2022, il programma SIFTA ha sostenuto circa 60 operatori di microfinanza e istituti di credito che investono in imprese a forte impatto sociale in oltre 20 paesi dell’Unione Europea, supportando la preparazione di investimenti, analisi del portafoglio e la creazione di una pipeline di operazioni. (nella foto, da sinistra: Anna Fasano, presidente di Banca Etica, Gelsomina Vigliotti, vicepresidente della BEI)

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice Adelphi

Feltrinelli compra il 10% della casa editrice AdelphiMilano, 2 lug. (askanews) – Giangiacomo Feltrinelli Editore annuncia di aver finalizzato l’acquisizione del 10% della casa editrice Adelphi. Lo si legge in una nota. “L’operazione rinsalda un legame antico fra due editori di fortissima tradizione che, sia pur con profili diversi, trovano punti di contatto nel rapporto con i loro cataloghi, nel modo d’intendere il lavoro editoriale e nella relazione con autrici e autori”, si legge.


“L’idea di una partecipazione in casa Adelphi – ha rivelato Carlo Feltrinelli, Presidente del Gruppo Feltrinelli – risale a tante conversazioni molto amichevoli con Roberto Calasso sul futuro delle nostre case editrici e sulla salute delle librerie italiane. Dopo la morte di Roberto, ho ripreso l’argomento con l’antropologo Francesco Pellizzi, socio storico di Adelphi, scomparso purtroppo lo scorso agosto. Con la moglie Gini Alhadeff e i figli, Giandomenico e Aurora, abbiamo in queste settimane definito l’accordo per l’acquisto del 10% del capitale della casa editrice, rimanendo a loro il 3,5% della società”. Feltrinelli, ha aggiunto, “intende essere un partner di garanzia e offrire tutta la possibile collaborazione, nel più che ovvio rispetto di ogni autonomia, ad una delle più prestigiose e affascinanti realtà editoriali in Italia e nel mondo, la cui avventura peraltro fu presentata pubblicamente la prima volta proprio in una libreria Feltrinelli in via Manzoni a Milano, nel lontano 1962”.

Iata: A maggio prosegue crescita del trasporto aereo merci (+14,7%)

Iata: A maggio prosegue crescita del trasporto aereo merci (+14,7%)Roma, 2 lug. (askanews) – Prosegue la crescita del trasporto aereo merci. La Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo, ha reso noti i dati relativi ai mercati globali di maggio 2024, che mostrano una continua forte crescita annuale della domanda. La domanda totale, misurata in tonnellate-chilometro cargo (CTK), è aumentata del 14,7% rispetto ai livelli di maggio 2023 (15,5% per le operazioni internazionali). Si tratta del sesto mese consecutivo di crescita a due cifre su base annua. La capacità, misurata in tonnellate-chilometro cargo disponibili (ACTK), è aumentata del 6,7% rispetto a maggio 2023 (10,2% per le operazioni internazionali).


“La domanda di trasporto aereo di merci – ha dichiarato Willie Walsh, Direttore Generale della Iata – ha registrato un forte aumento a maggio in tutte le regioni. Il settore ha beneficiato della crescita del commercio, del boom dell’e-commerce e dei limiti di capacità del trasporto marittimo. Le prospettive restano ampiamente positive, con i responsabili degli acquisti che si aspettano una crescita futura. Tuttavia, una certa attenuazione potrebbe arrivare con l’imposizione da parte degli Stati Uniti di condizioni più severe per le consegne di e-commerce dalla Cina. L’aumento dei costi e dei tempi di transito per le spedizioni inferiori a 800 dollari – ha concluso – potrebbe scoraggiare i consumatori statunitensi e rappresentare una sfida significativa per la crescita della rotta commerciale Asia-Nord America, la più grande del mondo”. Vanno segnalati diversi fattori nel contesto operativo: – A maggio l’indice dei responsabili degli acquisti (PMI) per la produzione manifatturiera globale e i nuovi ordini di esportazione hanno indicato un’espansione (rispettivamente 52,6 e 50,4).


– La produzione industriale e il commercio transfrontaliero globale sono aumentati mese su mese in aprile (rispettivamente dello 0,5% e dell’1,5%). – L’inflazione ha presentato un quadro misto a maggio. Nell’UE e in Giappone i tassi d’inflazione sono scesi rispettivamente al 2,7% e al 2,8%, mentre negli Stati Uniti sono saliti al 3,3%. In Cina, invece, il tasso d’inflazione è rimasto vicino allo zero (0,3%) a causa della debolezza della domanda interna dovuta all’alto tasso di disoccupazione, alla lenta crescita dei redditi e alla crisi del settore immobiliare, una tendenza che persiste dal 2023.