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Autore: Redazione StudioNews

La Cina: dazi Ue sulle auto elettriche? Risponderemo fermamente

La Cina: dazi Ue sulle auto elettriche? Risponderemo fermamenteRoma, 12 giu. (askanews) – La Cina minaccia un reazione all’eventuale imposizione di dazi da parte dell’Unione europea nei confronti delle esportazioni di auto elettriche cinesi, accusate di giovarsi di un massiccio sostegno statale da parte di Pechino.


“La Cina adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare fermamente i suoi diritti e interessi legittimi”, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Li Jian durante il quotidiano briefing. Oggi il Financial Times ha segnalato che la Commissione Ue, all’esito dell’indagine sui sussidi all’industria dell’auto elettrica cinese, intende imporre dazi aggiuntivi fino al 25%, una cifra importante anche se lontana da oltre il 100% imposto dagli Stati uniti.


Lin Jian ha affermato che l’ indagine anti-sovvenzioni “è un tipico atto di protezionismo”. La parte europea – ha continuato – “usa una scusa per imporre tariffe aggiuntive sui veicoli elettrici importati dalla Cina, il che viola i principi dell’economia di mercato e le regole del commercio internazionale; danneggia la cooperazione economica e commerciale Cina-Ue e la stabilità della produzione e della catena di fornitura automobilistica globale; in ultima analisi, danneggerà gli interessi stessi dell’Europa”. Il portavoce ha segnalato come “negli ultimi tempi, personaggi politici e rappresentanti dell’industria di molti paesi europei hanno espresso opposizione all’indagine della Commissione europea, ritenendo che aumentare i dazi sui veicoli elettrici cinesi sia il modo sbagliato di cercare di proteggere l’industria europea”. Il riferimento è al cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha espresso contrarietà ai nuovi dazi, nel timore che possano portare a rappresaglie cinesi che danneggino le esportazioni di auto tedesche nel paese asiatico, oltre che di altri dirigenti europei ed esponenti dell’industria automobilistica continentale.


“Il protezionismo non ha futuro e la cooperazione aperta è la strada giusta”, ha detto ancora Lin Jian, che ha esortato “l’Ue a rispettare il suo impegno a sostenere il libero scambio e ad opporsi al protezionismo, e a lavorare con la Cina per salvaguardare la situazione complessiva dell’economia Cina-Ue e la cooperazione commerciale”.

Alkivio scelta da Novatex per l’innovazione nell’agritech

Alkivio scelta da Novatex per l’innovazione nell’agritechMilano, 12 giu. (askanews) – A poco più di un anno dal suo ingresso sul mercato la start-up Alkivio srl- Società Benefit, nata dalle ricerche dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e di Novacart spa, firma un importante accordo di collaborazione con Novatex Italia SpA, azienda multinazionale, leader nella produzione di reti per la raccolta e la protezione del foraggio. Le due società hanno deciso di unire le rispettive competenze per ridurre l’utilizzo dei materiali plastici in agricoltura – nello specifico nella produzione di reti per rotopresse – e sostituirli con biocompositi più sostenibili per l’ambiente.


L’accordo tra le due realtà risponde alla comune necessità di portare innovazione nel settore dell’agritech, attraverso l’introduzione di nuovi materiali a ridotto impatto ambientale potenzialmente alternativi alla plastica ad oggi utilizzata. L’obiettivo della collaborazione, infatti, è lo sviluppo di un prototipo di rete per rotopresse, utilizzando una formulazione di AlkiPaper, la famiglia di biocompositi commercializzata da Alkivio, che è sostenibile per la sua origine, per il processo di produzione e per le sue caratteristiche intrinseche. Il nuovo prototipo di rete sarà testato sul campo grazie alla tecnologia ed esperienza di Novatex in questo settore. Novatex Italia ha la sede a Oggiono (Lecco), dove ha sede anche il centro di ricerca e sviluppo e il principale polo produttivo. Dispone di un secondo centro di produzione a Ferrandina, in provincia di Matera. Fondata nel 1977, Novatex realizza reti particolarmente innovative grazie alla tecnologia produttiva proprietaria. Sviluppa e commercializza inoltre un’intera gamma di soluzioni per la raccolta e protezione del foraggio come spaghi, film e teli traspiranti di copertura. Ad oggi esporta il 70% della propria produzione, verso Europa, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Americhe e, più recentemente, anche verso i paesi del centro-sud Africa. Alkivio nasce dalle attività del laboratorio congiunto di ricerca tra il gruppo Smart Materials dell’IIT e l’azienda Novacart, presso la sede di Garbagnate Monastero (Lecco). Costituitasi come start-up innovativa nel 2022, Alkivio (dal greco antico “la forza della vita”) produce AlkiPaper, un biocomposito che viene realizzato sotto forma di granuli (pellet) ed è utilizzabile da aziende che producono oggetti in plastica tradizionale attraverso tecniche di produzione industriali, senza alcun bisogno di modificare gli impianti esistenti. La vicinanza di intenti tra le due aziende è ulteriormente amplificata dalla vicinanza geografica. Le due realtà sono situate a 4 km di distanza l’una dall’altra, nella provincia di Lecco. Inoltre, la collaborazione rappresenta anche un incontro tra due famiglie rappresentate nei rispettivi board delle aziende: Anghileri per il gruppo Novacart e Castagna per Novatex. “La missione di Novatex è quella di offrire soluzioni efficaci e sostenibili per la protezione e la valorizzazione del raccolto – ha commentato Domenico Castagna, ceo di Novatex – Gli sforzi di Novatex vanno oggi verso l’implementazione di un percorso virtuoso, indirizzato all’attuazione di un’economia circolare capace di ridurre, raccogliere e riciclare la plastica utilizzata in fienagione. Grazie all’incontro con Alkivio prende avvio una nuova strategia che si concentra sul superamento dei limiti attuali della materia prima. Un percorso innovativo e ambizioso, in perfetta sintonia con il DNA Novatex”. “Con Novatex, Alkivio applica i propri biocompositi nel settore agricolo, un settore a cui la nostra start-up è fortemente interessata – ha detto Fulvio Puzone, amministratore delegato di Alkivio – Realizzare e testare un prototipo che, al termine di una fase sperimentale, possa essere fornito ad un player del calibro di Novatex ci consentirebbe di realizzare un nostro obiettivo: quello di vedere i nostri biocompositi applicati alla vita reale, riducendo l’impatto dell’uomo sulla natura e rifornendo i settori industriali di materiali innovativi performanti e formulati per decomporsi in condizioni controllate a fine vita”.


“Questo accordo dimostra come la costituzione di nuove aziende innovative, grazie sia al lavoro del nostro Istituto, sia alla forza del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, possa avere ricadute in settori rilevanti per l’economia locale e a livello internazionale”, ha infine espresso con soddisfazione Lorenzo De Michieli, direttore della Direzione Trasferimento Tecnologico dell’IIT.

La Commissione Ue verso dazi pesanti sulle auto elettriche cinesi

La Commissione Ue verso dazi pesanti sulle auto elettriche cinesiRoma, 12 giu. (askanews) – La Commissione Ue uscente potrebbe spingere per dazi pesanti nei confronti delle importazioni di auto elettriche cinesi, sulla base dell’indagine relativa ai sussidi forniti da Pechino ai suoi produttori che verrà esposta oggi, ma non così scioccanti come quelli imposti dall’Amministrazione Biden negli Usa, che li ha sostanzialmente portati al 100%.


Secondo il Financial Times, la Commissione europea potrebbe oggi notificare ai produttori che applicherà un dazi aggiuntivi per il 25% – in più rispetto alle attuali tariffe del 10% – sulle auto elettriche importate dal prossimo mese, perché le case cinesi assegnano sussidi in grado di vulnerare la competitività delle aziende europee e favorire fortemente quelle cinesi. Se così fosse, nelle casse dei paesi europei arriverebbero qualcosa come 2 miliardi di euro all’anno. Si tratta di un provvedimento che vede aprirsi delle linee di frattura tra settori industriali e tra Stati membri dell’Europa. Mentre, per esempio, Francia e Spagna sono favorevoli all provvedimento, non la pensano così Svezia, Ungheria e, soprattutto, la Germania, che è un esportatore di auto verso la Cina e che teme le annunciate misure di rappresaglia da parte di Pechino. Attualmente la Cina applica un dazio del 15% sulle auto elettriche europee esportate nella Repubblica popolare. Mentre i grandi produttori di auto elettriche cinesi hanno visto aumentare fortemente la loro quota di mercarto in Europa, che arriva a solleticare la soglia del 10%. Si tratta di 10 miliardi di euro nel 2023, secondo quanto scrive FT citando analisti di Rhodium Group.


La Camera di commercio cinese nell’Ue ha espresso recentemente, in seguito alla visita del ministro del Commercio cinese Wang Wentao in diversi paesi europei, la preoccupazione per il “crescente protezionismo”, con specifico riferimento all’indagine anti-sussidi sulle auto elettriche e all’applicazione delle nuove regole sulla concorrenza. Wang ha respinto le accuse Ue e ha chiesto una “giusta competizione” basata “sull’auto-miglioramento, e non sul minare gli altri, sul promuovere l’apertura, la cooperazione e il beneficio reciproco invece di escludere gli altri e costruire circoletti”. Anche il mondo imprenditoriale è piuttosto diviso. Mentre alcuni settori industriali segnalano l’asimmetria tra Europa e Cina, con Pechino che favorisce i suoi produttori, molti produttori di auto europei hanno espresso contrarietà al piano che rischia di danneggiare il loro export verso la Cina. L’esposizione dell’industria automobilistica tedesca ha spinto il cancelliere tedesco Olaf Scholz a schierarsi contro i dazi. Mentre il governo svedese è sul fronte contrario perché una delle principali industrie del paese, la Volvo, è di proprietà di una casa automobilistica cinese, Geely. Per quanto riguarda l’Ungheria di Viktor Orban, c’è un interesse di Budapest ad attirare investimenti da parte delle case automobilistiche cinesi. Esplicitamente a favore sono invece Francia e Spagna. La partita dovrebbe giocarsi nei prossimi mesi, quando gli stati membri saranno chiamati a votare per dazi definitivi, che avrebbero una durata quinquennale.

Distretti agroalimentari, nel 2023 export +4,5% a quasi 27 mld

Distretti agroalimentari, nel 2023 export +4,5% a quasi 27 mldRoma, 12 giu. (askanews) – Ha sfiorato i 27 miliardi di euro, con un incremento del 4,5% sull’anno precedente, l’export del distretti agroalimentari italiani al 31 dicembre 2023. Sempre prima per valori esportati ma in lieve calo solo la filiera del vino (-0,7% rispetto al 2022), con oltre 6,5 miliardi di euro. Rallenta, ma resta in territorio positivo, la filiera della pasta e dolci, con 214 milioni in più rispetto al 2022 (+4,8%). Recupera la filiera dei distretti agricoli (+3,2% rispetto al 2022). Nel 2023 si è registrata una forte crescita per la filiera delle conserve (+10,1%), la filiera delle carni nel complesso registra un +5,6% e la filiera del lattiero-caseario un +2,6%.


Sono alcuni dei dati contenuti nel Monitor dei distretti agroalimentari italiani al 31 dicembre 2023 curato dal Research Department di Intesa Sanpaolo. Il risultato dell’export dei distretti agroalimentari è in linea con quello registrato dal totale export agroalimentare italiano, che ha segnato un +5,8% nel 2023 (i distretti ne rappresentano il 43%). Entrando nel dettaglio, l’unica filiera che mostra un segno leggermente negativo nell’evoluzione annuale è quella del vino, che recupera parzialmente nell’ultimo trimestre del 2023 e realizza nel complesso dell’anno solo un lieve calo in valore (-0,7% rispetto al 2022), determinato soprattutto dall’arretramento sui mercati nordamericani (Stati Uniti -7,4% e Canada -9%).


Tra i distretti, spicca positivamente la performance del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (+4,3%), a cui si aggiungono i vini e distillati del Friuli (+9,2%), di Bolzano (+6,6%) e di Trento (+2,3%). Soffrono invece tre grandi distretti, territori di produzione di importanti vini rossi italiani, i vini di Langhe, Roero e Monferrato (-4,4%), i vini dei colli fiorentini e senesi (-4,5%) e i vini del veronese (-1,9%), tutti con marcati arretramenti oltreoceano. Rallenta, ma resta in territorio positivo, la filiera della pasta e dolci: il lieve calo del quarto trimestre (-0,6% tendenziale) non pregiudica il bilancio positivo dell’anno 2023 (+4,8%) ossia 214 milioni di vendite in più sui mercati esteri. Di questi, ben 142 milioni sono stati realizzati dal comparto pasta e dolci dell’Alimentare di Parma. Ottima performance anche per i Dolci di Alba e Cuneo, con un +5% nel 2023; registrano invece una battuta d’arresto i comparti pasta e dolci dei due distretti campani: -4% per l’Alimentare napoletano; -10,4% per l’Alimentare di Avellino.

Cina: dazi Ue su auto elettriche? Risponderemo fermamente

Cina: dazi Ue su auto elettriche? Risponderemo fermamenteRoma, 12 giu. (askanews) – La Cina minaccia un reazione all’eventuale imposizione di dazi da parte dell’Unione europea nei confronti delle esportazioni di auto elettriche cinesi, accusate di giovarsi di un massiccio sostegno statale da parte di Pechino.


“La Cina adotterà tutte le misure necessarie per salvaguardare fermamente i suoi diritti e interessi legittimi”, ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Li Jian durante il quotidiano briefing. Oggi il Financial Times ha segnalato che la Commissione Ue, all’esito dell’indagine sui sussidi all’industria dell’auto elettrica cinese, intende imporre dazi aggiuntivi fino al 25%, una cifra importante anche se lontana da oltre il 100% imposto dagli Stati uniti.


Lin Jian ha affermato che l’ indagine anti-sovvenzioni “è un tipico atto di protezionismo”. La parte europea – ha continuato – “usa una scusa per imporre tariffe aggiuntive sui veicoli elettrici importati dalla Cina, il che viola i principi dell’economia di mercato e le regole del commercio internazionale; danneggia la cooperazione economica e commerciale Cina-Ue e la stabilità della produzione e della catena di fornitura automobilistica globale; in ultima analisi, danneggerà gli interessi stessi dell’Europa”. Il portavoce ha segnalato come “negli ultimi tempi, personaggi politici e rappresentanti dell’industria di molti paesi europei hanno espresso opposizione all’indagine della Commissione europea, ritenendo che aumentare i dazi sui veicoli elettrici cinesi sia il modo sbagliato di cercare di proteggere l’industria europea”. Il riferimento è al cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha espresso contrarietà ai nuovi dazi, nel timore che possano portare a rappresaglie cinesi che danneggino le esportazioni di auto tedesche nel paese asiatico, oltre che di altri dirigenti europei ed esponenti dell’industria automobilistica continentale.


“Il protezionismo non ha futuro e la cooperazione aperta è la strada giusta”, ha detto ancora Lin Jian, che ha esortato “l’Ue a rispettare il suo impegno a sostenere il libero scambio e ad opporsi al protezionismo, e a lavorare con la Cina per salvaguardare la situazione complessiva dell’economia Cina-Ue e la cooperazione commerciale”.

Stoltenberg: l’Ungheria non parteciperà agli sforzi Nato per Kiev

Stoltenberg: l’Ungheria non parteciperà agli sforzi Nato per KievRoma, 12 giu. (askanews) – “L’Ungheria non parteciperà agli sforzi della Nato per l’assistenza militare e finanziaria all’Ucraina, e accetto questa posizione”: lo ha dichiarato il Segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg, in visita a Budapest dove ha incontrato il premier magiaro Viktor Orban.


“Mi aspetto che al vertice di Washington i Paesi alleati siano d’accordo a lasciare che sia la Nato a provvedere al coordinamento della sicurezza e dei finanziamenti militari all’Ucraina; l’Ungheria non parteciperà a questi sforzi ma nello stesso tempo il Primo ministro

Parmigiano Reggiano a New York per Summer Fancy Food Show

Parmigiano Reggiano a New York per Summer Fancy Food ShowRoma, 12 giu. (askanews) – Il Consorzio del Parmigiano Reggiano torna al Summer Fancy Food Show di New York (23-25 giugno), la principale fiera americana dedicata al mondo del food and beverage. Gli USA sono il principale mercato estero della Dop, con oltre 5.500 tonnellate esportate nel canale retail nei primi quattro mesi del 2024 (con un +33,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso viene pienamente recuperato il calo accusato nei primi mesi del 2023).


Il Consorzio sarà presente al Javits Center, il centro fieristico di New York, con incontri one-to-one con i partner commerciali per condividere strategie e attività del 2024 e le prospettive per il 2025. Per l’intera durata della fiera, sarà presente lo chef ambassador Michele Casadei Massari del Ristorante Lucciola di Manhattan, che metterà in mostra il Parmigiano Reggiano nelle sue diverse interpretazioni. Il presidente Nicola Bertinelli incontrerà i principali stakeholder e opinion leader in occasione della serata che si terrà domenica 23 giugno al 620 Loft & Garden del Rockefeller Center, una delle terrazze più suggestive di Manhattan. L’evento sarà non solo l’occasione per raccontare le nuove iniziative di promozione negli States e per lanciare il progetto di rafforzamento della vigilanza di mercato, varata proprio nel 2024, ma sarà anche uno dei momenti chiave, dopo quelli di Parigi, Roma e Parma, di celebrazione del novantesimo compleanno del Consorzio.


“Partecipare alla fiera più importante del principale mercato del mondo dopo l’Italia – ha detto Bertinelli, presidente del Consorzio – nonché quello che in termini di potenziale di sviluppo offre maggiori opportunità per l’aumento della domanda nei prossimi anni, rappresenta per noi un onore, nel prossimo futuro, il Consorzio dovrà sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, in primis gli Stati Uniti, che rappresentano il futuro della nostra Dop”.

Verisure rafforza il welfare aziendale: +50% di investimento

Verisure rafforza il welfare aziendale: +50% di investimentoRoma, 12 giu. (askanews) – Verisure Italia, leader nella sicurezza di case e business con sistemi di allarme collegati a Centrale Operativa 24h/24, rinnova il piano welfare rivolto ai propri dipendenti, con un aumento degli investimenti complessivi da parte dell’azienda di oltre il 50%. Ogni dipendente avrà a disposizione un importo da spendere per formazione, salute, sport e benessere, assistenza familiare, trasporto, tempo libero e spese attraverso voucher, buoni acquisto e rimborsi spese.


Il supporto alla genitorialità e alla famiglia, informa una nota, resta al centro del programma, conforme all’impegno dell’azienda nel garantire un work-life balance positivo, con un piano dedicato che prevede un bonus supplementare per ogni figlio fino a 14 anni da spendere su tutti i servizi per l’infanzia (scuola, spese sportive, libri, centri estivi, babysitting), oltre a quelli una tantum erogati per il matrimonio e la nascita di nuovi bambini. Nel piano sono previsti anche permessi lavorativi aggiuntivi retribuiti dall’azienda per esigenze familiari, come la malattia bambino, l’inserimento in asilo nido, 5 giorni in più di congedo parentale per i padri, in aggiunta a quanto previsto dalla legge. Inoltre, in linea con la strategia ESG del Gruppo che dal 2021 aderisce al Global Compact delle Nazioni Unite (GCUN) per sostenere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, questa volta, il piano di welfare R- evolution PLUS di Verisure in Italia, inserisce tra i benefit anche l’approccio alla mobilità green, A questo proposito, sono state stipulate convenzioni con diversi provider per il trasporto a basso impatto ambientale, tra cui Italo, Enjoy, ShareNow e BePooler, un servizio di carpooling aziendale per condividere il viaggio verso il proprio luogo di lavoro, riducendo così il traffico, le spese, l’utilizzo di veicoli privati e l’inquinamento urbano.


Oltre ai piani di supporto economici, ogni dipendente ha accesso ad una Polizza Sanitaria Integrativa con Check-up annuale dedicato per uomini e donne e 4 Sessioni con un professionista del benessere tra Psicologo, Sport Coach, Consellour per CareGiver, Nutrizionista, Specialista Anti-fumo. In tema di salute sono stati anche previsti dei permessi lavorativi aggiuntivi, retribuiti dall’azienda, per effettuare visite mediche. “Verisure è un’azienda che fa dell’investimento nelle risorse umane uno dei driver chiave di crescita. Per questo abbiamo deciso di rinnovare il programma di welfare aziendale focalizzandoci su ciò che è più importante per i nostri dipendenti.” ha commentato Dalila Ferraioli, HR Director di Verisure Italia. “Lo abbiamo fatto sulla base dei feedback ricevuti proprio da loro attraverso una survey interna dedicata e ci impegniamo ad aggiornarlo periodicamente, così da rispondere a tutte le esigenze delle persone che fanno parte della nostra azienda”.

Referendum, Cgil: obiettivo raggiunto, superate le 500 mila firme

Referendum, Cgil: obiettivo raggiunto, superate le 500 mila firmeRoma, 12 giu. (askanews) – Sono state superate le 500 mila firme per i referendum popolari proposti dalla Cgil per un lavoro stabile, dignitoso, tutelato e sicuro. Secondo l’ultima rilevazione del centro di raccolta dati della Confederazione, le firme raggiunte per ciascuno dei quattro quesiti sono 582.244. “L’obiettivo del mezzo milione di firme, necessario per ‘deliberare l’abrogazione totale o parziale di una legge o di un atto avente valore di legge’, come recita l’articolo 75 della Costituzione, è stato ampiamente raggiunto, a distanza di un solo mese e mezzo dall’inizio della campagna referendaria, avviata il 25 aprile scorso”. Lo afferma il segretario organizzativo della Cgil, Luigi Giove. “Nei territori e nei luoghi di lavoro – prosegue il dirigente sindacale – stiamo riscontrando un grande interesse attorno ai temi proposti dalla nostra organizzazione. Inoltre, c’è un diffuso desiderio di partecipazione”. “Nonostante il traguardo sia stato già raggiunto, la raccolta delle firme proseguirà e si intensificherà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane: il nostro obiettivo – conclude Giove – è quello di raccoglierne il maggior numero possibile”.

Berlusconi, Tajani: mi manca la sua telefonata serale

Berlusconi, Tajani: mi manca la sua telefonata seraleRoma, 12 giu. (askanews) – “Assolutamente sì, mi mancano i suoi consigli, la telefonata serale per fare il punto della situazione, ma Berlusconi rappresenta le radici di Forza Italia e del nostro futuro”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, intervistato a Tg2 Europa a un anno dalla scomparsa del fondatore del partito. Tajani ha ricordato proprio il primo video della “discesa in campo” di Berlusconi e le settimane prima tra il 1993 e il 1994: “La gente ha pensato che ci fosse chissà quale organizzazione per sfidare la gioiosa macchina da guerra di Occhetto, ma eravamo in cinque: Berlusconi, la sua segretaria Marinella, Niccolo Querci, Paolo Del Debbio ed io”.