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Autore: Redazione StudioNews

Ucraina, Blinken: Biden ha dato l’ok all’uso delle armi Usa sul territorio russo

Ucraina, Blinken: Biden ha dato l’ok all’uso delle armi Usa sul territorio russoRoma, 31 mag. (askanews) – Il presidente Usa Joe Biden ha approvato l’uso delle armi Usa in Russia su richiesta ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati a Praga, aggiungendo che la Nato sta lavorando per rafforzare la sua deterrenza e la difesa e che gli Usa assicureranno un ponte per l’adesione dell’Ucraina alla Nato.


“L’ho detto l’altro giorno: il segno distintivo del nostro impegno, del nostro sostegno all’Ucraina in questi oltre due anni, è stato quello di adattarci e adeguarci, se necessario, per far fronte a ciò che sta realmente accadendo sul campo di battaglia per garantire che l’Ucraina abbia ciò di cui ha bisogno”, ha detto Blinken. “Quando necessario, per farlo efficacemente, ed è esattamente ciò che stiamo facendo in risposta a ciò che abbiamo visto nella regione di Kharkiv e nei suoi dintorni”, ha aggiunto in riferimento al suo recente viaggio a Kiev. “Nelle ultime settimane, l’Ucraina è venuta da noi e ci ha chiesto l’autorizzazione a utilizzare le armi che stiamo fornendo per difenderci da questa aggressione, anche contro le forze russe che si nascondono sul lato russo del confine, e poi attaccano l’Ucraina. E questo è arrivato dritto al Presidente. E come avete sentito, (Biden) ha approvato l’uso delle nostre armi per quello scopo”.


In base a indiscrezioni filtrate già ieri Biden aveva dato segretamente all’Ucraina il permesso di usare armi americane per colpire all’interno della Russia. Lo avevano detto giovedì due funzionari americani citati da Cbs: un’inversione di marcia che gli alleati di Kiev sperano aiuti a cambiare le sorti della guerra.

Formazioni e certificazioni cybersicurezza

Formazioni e certificazioni cybersicurezzaRoma, 31 mag. (askanews) – L’importanza delle certificazioni per la cybersecurity. Nell’era digitale odierna, la cybersecurity è diventata una componente essenziale per la protezione dei dati e dei sistemi a servizio di aziende e istituzioni. Il panorama attuale vede da un lato un aumento del numero di gruppi legati al cybercrime come conseguenza del numero di attacchi, dall’ altro una progressiva sofisticazione degli attacchi stessi, facenti leva su tecnologie innovative come artificial intelligence e deep fake; proprio per questo, chi decide di intraprendere una carriera in questo settore deve prepararsi a studiare costantemente, mantenendo aggiornate le proprie competenze attraverso attività di ricerca e l’acquisizione di certificazioni di settore che costituiscono una garanzia di competenza sia per il professionista sia per l’azienda. A fronte dei vantaggi che derivano dal possedere certificazioni di cybersicurezza, come una maggiore qualità dei propri servizi ed un accesso facilitato a nuove opportunità di business e partnership strategiche, è necessario sottolineare la presenza di alcune criticità in termini di costi, impegno da parte del personale e oneri amministrativi. Ad oggi, questi fattori rappresentano un grande limite per aziende e professionisti che intendono certificare le proprie competenze in ambito di sicurezza cyber. Riscontro di questo si ha anche nel recente Rapporto annuale sulla cybersicurezza dell’Istituto per la Competitività (I-Com), il quale sottolinea da una parte che l’ottenimento delle certificazioni migliora la competitività sul mercato e aumenta le possibilità di partecipare a bandi di gara pubblici e privati; dall’altra che i tempi sono spesso eccessivamente lunghi e che l’impegno richiesto per risorse specializzate rappresenta un ostacolo notevole. Perché HWG Sababa si impegna ad investire nella formazione e nelle certificazioni di cybersecurity Attualmente l’impegno concreto di HWG Sababa, provider di cybersecurity a livello internazionale, è dimostrato da un totale di 325 certificazioni che attestano l’elevata professionalità delle proprie risorse.


Nello specifico, l’azienda detiene alcune tra le certificazioni più importanti e complesse da ottenere in termini di costi, tempi di accesso e percorso formativo di certificazione. Alcuni esempi sono: • Certified Information Systems Security Professional (CISSP) • EC-Certified Ethical Hacker (CEH) • CompTIA Security+


HWG Sababa investe attivamente nella formazione e nella crescita professionale, prevedendo un ampio budget dedicato alla formazione persino superiore alla media di mercato, e questo vale non solo per le risorse tecniche, ma anche per quelle operanti nelle diverse aree di business e riguarda sia le hard skills dello specifico ruolo sia le soft skills come, ad esempio, lavoro in team, competenze comunicative e di presentazione. Inoltre, per migliorare l’inserimento delle nuove risorse in azienda, HWG Sababa prevede attività di affiancamento per i nuovi arrivati che possono contare su un programma di onboarding strutturato. In questo modo è possibile migliorare sensibilmente l’inserimento delle nuove risorse e così accorciare i tempi con cui queste potranno lavorare in completa autonomia. Sicuramente, l’attenzione che HWG Sababa rivolge alla formazione, consente all’azienda di mantenere un alto livello delle prestazioni e favorire un elevato grado di mobilità interna. A questo si aggiunge una ricerca costante in termini di innovazione aziendale e di aggiornamento delle politiche e delle strategie. HWG Sababa, oltre che fare leva su prestigiose certificazioni internazionali ha sviluppato un rapporto continuativo con diversi atenei universitari in Italia, Lituania e Uzbekistan partecipando con expertise e finanziamenti a dottorati e progetti di innovazione e ricerca. Come dichiarato da Alessio Aceti, CEO del Gruppo: “Viviamo in un epoca in cui la combinazione tra innovazione tecnologica, situazione geopolitica e proliferazione del cybercrime hanno creato un esplosione della necessità di servizi di cybersecurity e di un conseguente gravissimo talent shortage globale. È compito delle aziende del settore supportare istituzioni e università nella riduzione di questo gap di esperti, in HWGSababa crediamo fortemente in questo e continuiamo a aumentare gli investimenti in formazione, ricerca e innovazione . Questo è per noi un must, non solo per il successo della nostra organizzazione, ma anche per fare la nostra parte nella resilienza del sistema paese” In conclusione, una maggiore consapevolezza e una formazione costante rappresentano ad oggi requisiti essenziali per garantire un’adeguata preparazione alle sfide più attuali. In un mondo digitale in continua evoluzione, investire nelle certificazioni di cybersicurezza è una decisione strategica e in grado di apportare effettivi vantaggi in termini di specializzazione, competenze e affidabilità.

IIC Bucarest: per la Romanian Design Week la mostra di La Pietra

IIC Bucarest: per la Romanian Design Week la mostra di La PietraRoma, 31 mag. (askanews) – Nell’ambito della Romanian Design Week, in programma a Bucarest dal 24 maggio al 2 giugno 2024, e per celebrare l’Italian Design Day, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest presenta la mostra di Ugo La Pietra “Attrezzature urbane per la collettività. Dai dissuasori ai gazebi”.


La mostra fa riferimento alle ricerche di Ugo La Pietra sul rapporto individuo/ambiente e in particolare sullo spazio collettivo urbano. Fin dalla fine degli anni Sessanta, La Pietra ha indagato il territorio urbano, espressione formalizzata delle contraddizioni della vita sociale: dalle periferie (Gradi di Libertà, Recupero e Reinvenzione) alle attrezzature urbane, segni che sottolineano molto bene la differenza tra abitare domestico e abitare urbano. Le “Attrezzature Urbane” analizzate dall’autore sono espressione emblematica dei problemi che affliggono la nostra società, dalla mancanza di un progetto culturale alla progettazione di uno spazio collettivo abitabile. La mostra si sviluppa attraverso una serie di opere bidimensionali, arredi, oggetti tridimensionali, filmati, un’urna per la votazione, schede per il pubblico.


Le sezioni della mostra sono: Analisi – Abitare è essere ovunque a casa propria (“Riconversione progettuale”, 1979), Decodificazione – Lettura delle contraddizioni urbane e abitative (“La città senza morale”, 2000), Metaprogetti – Attrezzature urbane per la collettività (“Per arredare e abitare la città”, 2000), Referendum – Il miglior dissuasore (“Vota il miglior dissuasore per la città di Milano”, 2023), Luoghi di decompressione – Attrezzature urbane per la collettività (“Recupero valori ambientali”, 2023), Gazebi (2023). Architetto, artista, designer, teorico ma soprattutto instancabile sperimentatore, fin dagli anni sessanta Ugo La Pietra porta avanti una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente, tra spazio privato e spazio pubblico, ovvero tra l’abitare e il contesto urbano, ripensando lo spazio collettivo e gli oggetti che lo abitano.

Fisco, Entrate: assistenza telefonica extra per 730 precompilato

Fisco, Entrate: assistenza telefonica extra per 730 precompilatoRoma, 31 mag. (askanews) – Un supporto in più dedicato ai cittadini che desiderano avere maggiori informazioni o assistenza per consultare e inviare la propria dichiarazione dei redditi precompilata. Il call center dell’Agenzia delle Entrate sarà attivo, in aggiunta ai consueti orari (dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 17), anche sabato primo e sabato 15 giugno dalle 9 alle 13. L’iniziativa mira a potenziare il servizio di assistenza telefonica dell’Agenzia in questa prima fase della stagione dichiarativa.


Call center attivo, dunque, domani primo giugno e sabato 15 giugno, nella fascia oraria 9-13. Per entrare in contatto con un esperto del Fisco basterà comporre il numero verde 800.90.96.96 da rete fissa, lo 06.97.61.76.89 da cellulare o lo 0039.06.45.47.04.68 dall’estero. Il servizio è curato dai consulenti telefonici delle Entrate che hanno aderito all’iniziativa ed è rivolto esclusivamente ai cittadini. Al termine della chiamata sarà anche possibile esprimere, in forma anonima, un giudizio sull’assistenza ricevuta. Sempre aggiornato il sito dedicato “Info e assistenza” dove sono raccolti tutti i contenuti sulla stagione dichiarativa 2024 e le risposte alle domande più frequenti. Disponibili inoltre sul sito delle Entrate una guida dedicata con tutti i passi da seguire per inviare, con o senza modifiche, la propria dichiarazione e le guide a tema sulle agevolazioni della dichiarazione 2024. Infine, un video pubblicato sul canale istituzionale YouTube illustra in pillole le modalità per accedere e le principali date da ricordare.

Ucraina, Stoltenberg: autodifesa non è escalation, giuste le revoche ai limiti sull’uso delle armi

Ucraina, Stoltenberg: autodifesa non è escalation, giuste le revoche ai limiti sull’uso delle armiMilano, 31 mag. (askanews) – L’autodifesa non è un’escalation ed è bene che alcuni alleati occidentali dell’Ucraina abbiano revocato le restrizioni sulle armi fornite a Kiev. Lo ha detto il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, dopo l’incontro dei ministri degli Esteri dei paesi alleati a Praga. Il tutto mentre ferve il dibattito politico se l’esercito ucraino abbia o meno il diritto di colpire obiettivi all’interno della Russia con armi fornite dall’Occidente. “Sono sicuro che gli alleati della Nato continueranno a offrire supporto all’Ucraina” ha detto. “Non renderà il mio lavoro più semplice se fornisco a voi tutti i dettagli, quindi vi propongo solo le conclusioni” ha scherzato, smorzando la tensione con i giornalisti, nella diretta trasmessa dalla Nato.


“La Russia non sarebbe in grado di portare avanti la guerra con l’Ucraina senza l’aiuto della Cina”, ha detto poi sottolineato il segretario generale della NATO, elencando tra l’altro i semiconduttori e altre componenti fornite all’industria della difesa da Pechino, dopo che il Dragone ha smentito il fatto di aiutare Mosca.

Giappone, governo ammette d’essere intervenuto per sostenere lo yen

Giappone, governo ammette d’essere intervenuto per sostenere lo yenRoma, 31 mag. (askanews) – Il Giappone ha confermato di essere intervenuto sul mercato dei cambi per sostenere la propria valuta contro il dollaro circa un mese fa. Il Ministero delle Finanze ha riportato oggi di aver acquistato 9.788 miliardi di yen (57,6 miliardi di euro) tra il 26 aprile e il 29 maggio.


L’importo supera l’intervento annuale record di 9.188 miliardi di yen (54,1 miliardidi euro) registrato nel 2022, secondo i dati del ministero. La valuta giapponese, dopo essere sceso sotto quota 160 rispetto al dollaro, è poi salito attorno a 153-157 yen per dollaro all’inizio del mese, suggerendo che ci fosse stato un intervento che, sul momento, il governo non ha confermato né negato.


I dati sul mercato monetario che, però, vengono diffusi dalla Banca del Giappone avevano indicato chein quelle due date vi erano state interessate da un intervento di acquisto di yen per un totale di circa 9mila miliardi. Oggi il dollaro valeva attorno ai 157 yen.


La valuta nipponica è sotto pressione dall’inizio del 2022 poiché la Banca del Giappone ha mantenuto una politica monetaria accomodante mentre altre banche centrali hanno aumentato i tassi di interesse a livelli record per combattere l’inflazione.

Roma, Celli a finalissima competizione di robotica Smart Factory

Roma, Celli a finalissima competizione di robotica Smart FactoryRoma, 31 mag. (askanews) – La presidente dell’Assemblea capitolina, Svetlana Celli, ha partecipato presso l’Università Tor Vergata, su delega del sindaco Roberto Gualtieri, alla finalissima di Robot School Arena, competizione di robotica Smart Factory. L’iniziativa è stata promossa da Italmaker – Accademia dei piccoli inventori e Competence Center Manager di R-Store Spa, con il patrocinio di Roma Capitale e Università Tor Vergata.


“Ammirare la creatività e la passione dei giovani che hanno partecipato al percorso formativo su coding e robotica attivato in 20 scuole di Roma e provincia è motivo di grande orgoglio. La robotica è un settore in espansione. Così come avviene con l’intelligenza artificiale, siamo di fronte ad una grande rivoluzione che istituzioni, mondo accademico e scuole devono affrontare con attenzione, interesse, curiosità e senza pregiudizi. E’ importante investire nella formazione per un uso consapevole delle tecnologie e per fornire alle nuove generazioni strumenti e competenze per affrontare questo passaggio”, afferma la presidente Svetlana Celli. “La nostra amministrazione sta mettendo in campo iniziative per una città sempre più smart, sostenibile e che guardi al futuro sapendo cogliere le sfide e i cambiamenti del mondo che ci circonda. In questo è preziosa la collaborazione tra imprese, istituzioni e università. Nel corso dell’evento è stato annunciato il nuovo progetto didattico 2024/25 dal titolo “Smart Roma” che, attraverso il coinvolgimento di Roma Capitale e MakerFaireRoma, ha come finalità quello di mettere al centro tematiche sociali e le nuove competenze nell’anno del Giubileo”, conclude la presidente dell’Assemblea capitolina Svetlana Celli.

Lautaro rinnova con l’Inter, cinque anni a 9 milioni annui

Lautaro rinnova con l’Inter, cinque anni a 9 milioni annuiRoma, 31 mag. (askanews) – L’Inter e Lautaro Martinez avanti fino al 2029. Manca solo la firma e l’annuncio ma l’argentino, 26 anni, ha trovato l’accordo con la società campione d’Italia per continuare la sua avventura in nerazzurro dopo la conquista dello scudetto. L’accordo è stato trovato sulla base di nove milioni di euro annui. Un rinnovo quinquennale per l’argentino, che vuole consolidarsi maggiormente come bandiera nerazzurra.


L’argentino è arrivato all’Inter nel 2018 collezionando 129 gol in 282 partite. Per quanto riguarda i trofei, ha alzato due volte lo Scudetto (l’ultimo, da capitano, capocannoniere del campionato e miglior giocatore), due volte la Coppa Italia e tre volte la Supercoppa italiana. In questa stagione ha segnato 27 reti e realizzato 7 assist in 44 presenze.

Sclerosi Multipla: 140mila colpiti, emergenza sanitaria e sociale continua

Sclerosi Multipla: 140mila colpiti, emergenza sanitaria e sociale continuaRoma, 31 mag. (askanews) – Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, è stato presentato, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, il Barometro della Sclerosi Multipla e Patologie Correlate 2024. Elaborato annualmente da AISM, il Barometro offre una fotografia aggiornata della sclerosi multipla e della emergenza sanitaria e sociale che rappresenta in Italia.


La sclerosi multipla (SM) è una grave malattia neurologica, che colpisce oltre 140 mila persone in Italia, con 3.600 nuove diagnosi all’anno: 6 nuovi casi ogni 100.000 persone, 12 in Sardegna. La prevalenza è intorno ai 227 casi per 100.000 abitanti nell’Italia continentale, con eccezione della Sardegna (stima di circa 420 casi per 100.000 abitanti). Si tratta soprattutto di donne, tre ogni uomo, diagnosticate in genere in età giovanile, tra i 20 e i 40 anni. AISM stima in circa 2.000 in Italia le persone con NMOSD – disturbi dello spettro della Neuromielite Ottica e della variante MOGAD, patologie rare molto simili alla sclerosi multipla che vengono seguite negli stessi Centri clinici. In Italia, il costo sociale di SM e NMOSD ammonta a circa 6,5 miliardi di euro l’anno. Il costo medio annuo per persona è di 45.800 e lo Stato si fa carico direttamente, attraverso servizi sanitari e sociali pubblici, di poco meno della metà (22.200 euro pari al 48%). Le famiglie si sobbarcano il 12% mentre il restante 40% è a carico della collettività, legato soprattutto alla perdita di produttività di pazienti e caregiver che smettono di lavorare, e quindi di generare ricchezza, a causa della patologia. I costi sociali aumentano all’aumentare della disabilità. dai 34.600 a persona per una disabilità lieve fino ad arrivare a 62.400 per una disabilità grave ma la quota sostenuta dallo Stato rimane invariata. A sostenere i costi aggiuntivi per la disabilità più severa sono infatti il sistema economico del Paese e le famiglie, che arrivano a spendere di tasca loro circa 14.000 euro annui nei casi gravi, in gran parte per assistenza a domicilio. Il Barometro 2024 presenta i dati dell’indagine realizzata quest’anno su 180 dei 237 Centri Clinici per la SM presenti in Italia e quelli raccolti nel 2023 su circa 1.500 persone con SM, insieme a quelli di fonte istituzionale. I Centri SM sono il punto di riferimento per oltre il 90% delle persone, il 70% delle quali riceve i farmaci modificanti il decorso, che riducono le ricadute e rallentano la progressione. Due terzi di loro riceve una terapia che può fare a casa, e riferisce che questa autonomia migliora la sua qualità di vita. Al restante 35% viene somministra la terapia al Centro clinico, e molti tra questi pazienti apprezzano la possibilità di confrontarsi con i clinici o con altri pazienti. SM e NMOSD generano però bisogni complessi, cui i servizi devono rispondere in modo tempestivo e coordinato. I problemi emergono soprattutto nei ritardi per accedere a Risonanze Magnetiche (36,2%) e visite di controllo (24,7%), e rimangono più spesso insoddisfatti i bisogni che richiedono servizi integrati: riabilitazione (46,9%), trattamento psicologico (45,2%), cure farmacologiche sintomatiche (39,3%) e assistenza domiciliare (19,6%) che le persone hanno indicato di non aver ricevuto, o di aver ricevuto in quantità insufficiente rispetto al bisogno. La crisi del personale che investe tutto il SSN non risparmia i servizi per la SM, secondo i dati 2024 ogni neurologo dedicato segue 558 pazienti e un infermiere 477, valori molto superiori a quelli indicati da AGENAS (1 neurologo ogni 300/400 pazienti). La telemedicina, sebbene abbia potenziato la risposta a distanza, non è ancora pienamente integrata nel sistema sanitario, e anche l’implementazione delle cure digitali si scontra con la mancanza di personale. La diffusione dei PDTA per la SM – Percorsi Diagnostico Terapeutici e Assistenziali – non solo a livello regionale (14 approvati in Italia più 4 in discussione) ma anche a livello territoriale (passano dal 25% del 2022 al 36,5% i Centri che ne hanno uno) segnala che il sistema delle cure, e i Centri SM in particolare, sono aperti a soluzioni innovative, che offrano cure integrate e centrate sulla persona e razionalizzino i loro percorsi di cura. Rimangono però ostacoli organizzativi, di nuovo la carenza di personale è il principale (indicato dall’80% circa dei Centri), ma anche la debolezza dei servizi territoriali e sociali (60% circa) e le complicazioni amministrative alla gestione e condivisione dei dati clinici (57%), rallentano la piena realizzazione dei PDTA. La partecipazione delle persone con SM nelle decisioni che le riguardano non è ancora piena e si ferma al 30% la quota che riferisce di essere molto coinvolto nei processi decisionali relativi alla propria assistenza sanitaria e ai servizi sociali. Promuovere un maggiore coinvolgimento è fondamentale per garantire che le loro esigenze siano adeguatamente soddisfatte. Anche l’accesso a politiche e benefici economici che richiedono valutazione della disabilità rimane per molti problematico: il 60% di chi vi si è sottoposto ritiene che la commissione conoscesse poco la SM, quasi il 70% che non ne considerasse i sintomi invisibili. Il Barometro sottolinea l’importanza fondamentale dei caregiver nel supporto quotidiano alle persone con SM. Soprattutto le persone con disabilità moderata (47,2%) e grave (78,6%) hanno bisogno di aiuto e assistenza in casa, ma oltre il 20% non riesce a riceverlo. Tra chi lo riceve, il 39,7% ha un caregiver familiare, e più in generale il 55% può contare solo sulle proprie risorse, e al tempo dedicato dal caregiver aggiunge quello di personale a pagamento, mentre si ferma al 17,1% la quota di chi riceve aiuto solo dai servizi pubblici. SM e NMOSD generano un rischio importante di esclusione e di discriminazione, che oltre il 75% indica di subire nella vita quotidiana. Il mondo del lavoro (35%) è indicato come il contesto in cui più spesso si realizza la discriminazione, ma anche la burocrazia e quindi il rapporto con i servizi pubblici (34,9%) e i servizi finanziari (20,7%) sono menzionati da quote elevate. Chi riceve la diagnosi durante il percorso di istruzione riporta impatti importanti, il 30% di chi era all’università ha perso anni, e il 18% ha lasciato gli studi. Lo svantaggio quindi si accumula nel tempo, e spesso le persone arrivano già vulnerabili nel mondo del lavoro. Tra chi oggi non lavora, quasi il 60% ha smesso di farlo a causa della SM, e oltre la metà di questi (34%) indica che il contesto di lavoro non si adattava alle sue necessità. L’accessibilità soprattutto degli spazi e dei trasporti pubblici rimane un problema molto frequente, e riguarda non solo il 95% di chi ha disabilità moderata o grave, ma anche il 45% delle persone con disabilità lieve. È uno dei segnali che nella società SM e NMOSD non sono conosciute: oltre il 90% ritiene che la popolazione generale la conosca poco o per nulla, e quote molto simili si esprimono in questo senso a proposito dei giornalisti, del personale di uffici pubblici e privati, e il 51% anche di quelli sanitari non specializzati. Lo confermano d’altra parte gli italiani stessi, secondo l’indagine DOXA 2023 il 64% ritiene di sapere cos’è la SM, ma rimangono diffuse convinzioni scorrette: il 62% ritiene erroneamente che tutte abbiano disabilità grave e il 41% è convinto che non possano lavorare.

Panetta (Bankitalia): per accrescere i tassi di occupazione servono più immigrati

Panetta (Bankitalia): per accrescere i tassi di occupazione servono più immigratiRoma, 31 mag. (askanews) – Il calo demografico si traduce in una contrazione delle persone in età lavorativa, con effetti negativi sulla crescita. Un aiuto ad aumentare il tasso di occupazione potrebbe derivare dagli immigrati. Lo ha spiegato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, nella sue considerazioni finali.


“E’ possibile che un sostegno all’occupazione derivi da un flusso di immigrati regolari superiore a quello ipotizzato dall’Istat. Occorrerà gestirlo – ha aggiunto – in coordinamento con gli altri Paesi europei, bilanciando le esigenze della produzione con gli equilibri sociali e rafforzando le misure di integrazione dei cittadini stranieri nel sistema di istruzione e nel mercato del lavoro”.