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Autore: Redazione StudioNews

Giornata patologie eosinofile, illuminata di magenta la Mole Antonelliana

Giornata patologie eosinofile, illuminata di magenta la Mole AntonellianaRoma, 21 mag. (askanews) – Torino si illumina di magenta per celebrare il World Eosinophilic Deseases Day, la Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa promossa dall’associazione Eseo Italia, giunta al terzo anno, rientra nell’ambito del mese di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, con il 22 maggioche sarà dedicato all’European EoE Day.


La città di Torino ha aderito alla campagna di sensibilizzazione autorizzando l’illuminazione con il colore magenta, simbolo della campagna ESEO Italia 2024, della Mole Antonelliana. In provincia di Torino, ad illuminarsi anche il Castello di Pavone Canavese. L’iniziativa promossa da ESEO Italia (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila), è replicata in oltre 20 luoghi simboli del Paese ed ha come obiettivo la promozione di una corretta educazione sanitaria attraverso attività e progetti mirati a garantire con la sensibilizzazione una riduzione del ritardo diagnostico per i pazienti con patologie gastrointestinali eosinofile, orientarli nei percorsi di cura, creare network con interlocutori nazionali ed internazionali che a vario titolo possono favorire azioni a sostegno dei pazienti, per migliorare la qualità delle cure, la salvaguardia dei diritti ed in generale la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese.


“Ringrazio a nome di tutti i pazienti l’amministrazione comunale per aver aderito, con grande spirito di vicinanza e solidarietà, alla nostra campagna di sensibilizzazione”, ha affermato Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia. “L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – ha aggunto – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito il mese delle patologie eosinofile”. “I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – ha concluso Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

Patologie eosinofile, ESEO Italia: Fontana del Tritone s’illumina di magenta

Patologie eosinofile, ESEO Italia: Fontana del Tritone s’illumina di magentaRoma, 21 mag. (askanews) – La Capitale si illumina di magenta per celebrare il World Eosinophilic Deseases Day, la Giornata Mondiale dedicata alle patologie eosinofile. L’iniziativa promossa dall’associazione Eseo Italia, giunta al terzo anno, rientra nell’ambito del mese di sensibilizzazione per le patologie eosinofile, con il 22 maggio che sarà dedicato all’European EoE Day.


Roma Capitale ha aderito alla campagna di sensibilizzazione autorizzando l’illuminazione con il colore magenta, simbolo della campagna ESEO Italia 2024, della Fontana del Tritone a Piazza Barberini. L’iniziativa promossa da ESEO Italia (Associazione di famiglie contro l’esofagite eosinofila), è replicata in oltre 20 luoghi simboli del Paese ed ha come obiettivo la promozione di una corretta educazione sanitaria attraverso attività e progetti mirati a garantire con la sensibilizzazione una riduzione del ritardo diagnostico per i pazienti con patologie gastrointestinali eosinofile, orientarli nei percorsi di cura, creare network con interlocutori nazionali ed internazionali che a vario titolo possono favorire azioni a sostegno dei pazienti, per migliorare la qualità delle cure, la salvaguardia dei diritti ed in generale la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Monumenti illuminati ma anche una fitta campagna di sensibilizzazione fatta di eventi e di consulenze gratuite in tanti centri distribuiti su tutto il territorio, pronti a visitare pazienti che presentano una sintomatologia sospetta. Locandine affisse negli ambulatori dei centri diagnostici più significativi del Paese.


“Ringrazio a nome di tutti i pazienti l’amministrazione comunale per aver aderito, con grande spirito di vicinanza e solidarietà, alla nostra campagna di sensibilizzazione”, ha affermato Roberta Giodice, presidente dell’Associazione ESEO Italia. “L’idea di istituire una World Eosinophilic Deseases Day dedicata alla comunità dei pazienti affetti da malattie eosinofile – ha aggunto – nasce da un obiettivo condiviso con le Associazioni di pazienti di Spagna, Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Australia ed USA. In Italia per dare maggiore visibilità abbiamo istituito il mese delle patologie eosinofile”. “I nostri pazienti spesso arrivano alla diagnosi dopo una lunga odissea di peregrinazioni che costano fisicamente, emotivamente ed economicamente. Desideriamo essere forza propulsiva per coloro che, tra esperti e Istituzioni, hanno la possibilità e la responsabilità di mettere in atto azioni concrete di tutela e miglioramento della qualità della vita dei malati – ha concluso Giodice -. La condivisione tra noi famiglie, il confronto, lo scambio di esperienze e la collaborazione con le altre associazioni di pazienti sono una ricchezza che vogliamo alimentare poiché siamo consapevoli dei benefici che da queste alleanze possono avere origine”.

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”

Bonelli visita Salis in carcere: “vuole battersi per diritti ultimi”Roma, 21 mag. (askanews) – “Ho appena incontrato Ilaria Salis nel carcere di Budapest dove è detenuta da 16 mesi. Ilaria ha sempre respinto le accuse dichiarandosi innocente. E’ stato un colloquio intenso, Ilaria ha detto che vuole battersi per i diritti degli ultimi e ringrazia tutti con il suo cuore”. Lo rende noto via X il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli, dopo aver visitato Ilaria Salis, candidata con AVS per le europee, nel carcere di Budapest

Casa, idealista: cresce il rendimento nel primo trimestre (+8,6%)

Casa, idealista: cresce il rendimento nel primo trimestre (+8,6%)Roma, 21 mag. (askanews) – La redditività lorda degli investimenti nell’immobiliare residenziale è aumentata nel primo trimestre, raggiungendo l’8,6%, rispetto all’8,2% registrato alla fine del 2023. Secondo lo studio di idealista, il portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, questa redditività è più del doppio rispetto ai tassi offerti dai titoli di Stato a 10 anni, che si attestano al 3,2%.


Lo studio, che analizza i prezzi di vendita e affitto di vari immobili per calcolarne la redditività lorda, evidenzia che i locali commerciali (negozi) restano l’investimento immobiliare più redditizio. L’acquisto di un negozio in Italia per affittarlo offre una redditività lorda del 12%, stabile rispetto allo stesso periodo al precedente trimestre. Gli uffici offrono un rendimento del 9,8%, invariato rispetto a un trimestre fa, mentre i garage mostrano una redditività del 7,3%, leggermente superiore al 7,1% del quarto trimestre 2023. Tra i capoluoghi italiani, Ragusa è la città con la maggiore redditività, raggiungendo il 10,2%, seguita da Biella con il 9,7% e Trapani con il 9,2%. Altri capoluoghi che superano la media del periodo includono Siracusa (8,9%), Rovigo (8,8%) e Perugia (8,7%). Al contrario, Bolzano registra la redditività più bassa con il 4,1%, seguita da Trento (4,5%) e Venezia (4,8%). Nei principali mercati metropolitani, Roma presenta un rendimento del 6,4%, Napoli del 6,2% e Milano del 5,6%.


In generale, i box auto risultano essere l’investimento meno remunerativo per gli investitori. Tuttavia, questo assunto non sempre si applica se si analizzano i singoli capoluoghi monitorati, dove alcuni registrano rendimenti più interessanti rispetto ad altri investimenti immobiliari. A Modena, ad esempio, i ritorni per i proprietari raggiungono il 10,2%, mentre a Ferrara sono pari all’8,5%. Anche a Roma (8,3%), Bologna (6,7%), Milano (6,2%) e Monza (5,7%) la redditività dei box auto supera quella delle abitazioni. Al contrario, nel trimestre in esame, solo un capoluogo presenta un rendimento inferiore a quello dei BTP (3,8%): Padova, con un 3,2%. Il settore retail emerge come il più redditizio nella maggior parte dei capoluoghi. I negozi di Mantova presentano il ritorno più elevato, con una redditività lorda del 16,6%, seguita da Genova (16,2%). Seguono Roma (15,9%), quindi Taranto (15,6%), Varese (15,4%), Trieste (15,4%), Palermo (15,3%) e Milano (15,2%). La maggioranza dei mercati analizzati (45 su 81) presenta ritorni superiori alla media del 12%, come evidenziato dallo studio. Al contrario, solamente 10 mercati registrano una redditività inferiore al 10%, con valori compresi tra il 9,9% di Andria e l’8,4% di Ascoli Piceno.


Il settore degli uffici continua a offrire rendimenti particolarmente interessanti per gli investitori, con punte di redditività a Trieste (11,9%), seguita da Perugia (10,4%) e Siracusa (10,3%). Monza si attesta sul valore medio del periodo con il 9,8%, mentre gli altri centri vanno dal 9,6% di La Spezia al 5,7% di Pescara, che registra la redditività più bassa per gli uffici. Tra i principali centri, Roma presenta una redditività del 9,5%, mentre Napoli e Milano si attestano rispettivamente al 7,3% e al 6,9%. Nella parte inferiore della classifica, i rendimenti meno allettanti per i proprietari si riscontrano a Lecce (6%), Pescara (6,2%) e Lucca (6,3%).

Torna dal 17 al 20 giugno il Rome Chamber Music Festival 2024

Torna dal 17 al 20 giugno il Rome Chamber Music Festival 2024Roma, 21 mag. (askanews) – Quattro giorni per quaranta giovani talenti da tutto il mondo, guidati dall’eclettico violinista americano Robert McDuffie, fondatore e direttore artistico del festival, per un’intensa maratona cameristica trasversale ai generi, dal Barocco alle trascrizioni cameristiche dai Maneskin, nel più antico e nobile teatro storico della città, il Teatro Argentina. Che torna, grazie a Rome Chamber Music festival, alla sua originale vocazione settecentesca, la musica.


Candidato ai Grammy, vincitore dell’Emmy Award, dedicatario del celebre Concerto per Violino N.2 di Philip Glass (noto anche come The American Four Season), dedicatario del Concerto per violino, rock band ed orchestra d’archi di Mike Mills dei R.E.M, Robert McDuffie è una star internazionale innamorata da decenni di Roma, dove ha lungamente vissuto con la sua famiglia prima di fondarvi il Rome Chamber Music festival, enclave di vivace curiosità intellettuale ed intraprendenza americana nel cuore più antico della storia musicale romana, il settecentesco Teatro Argentina di Roma. Un grande teatro oggi noto per la sua stagione di prosa, ma che per almeno due secoli è stato centro musicale dei più importanti debutti romani: di Rossini, Mercadante, Donizetti, Verdi, fra i tanti. Il festival propone impaginati che rispecchiano la vocazione trasversale e contemporanea di McDuffie, sempre teso alla ricerca dei repertori più accattivanti ed interessanti del panorama mondiale di oggi, quasi sempre molto poco frequentati in Italia: il primo giorno della rassegna ne è chiaro esempio con il rarissimo Andrè Gagnon e il suo Petit Concerto Pour Garignan, seguito dall’Appalakian Waltz di O’Connor, poi Vivaldi, infine Philip Glass con la trascrizione per sestetto d’archi della Sinfonia N.3 con la coreografia del grande Ricky Bonavita danzata da Compagnia Excursus. Il tutto eseguito sotto l’attenta guida di McDuffie dai giovani artisti in residenza provenienti dalle migliori scuole musicali del mondo, come Stauffer, Chigiana, Julliard, Courtauld, Cleveland School of Music, Buchmann-Metha, Avos ed Accademia Nazionale di Santa Cecilia.


Il secondo giorno, 18 giugno, si esplora invece un repertorio tutto romantico, tra Schumann e Brahms, con la compagine giovane arricchita da due grandi maestri di solida esperienza e fama: Andrea Lucchesini al pianoforte ed Enrico Dindo al violoncello. Il terzo concerto apre con il Trio Dumky di Dvoràk nei 120 anni dalla morte, con il pianista millennial palestinese Saeeb Diab, cresciuto in Israele alla scuola di musica Buchmann-Metha e la giovane violinista israeliana Hadar Zeidel, guidati dall’esperta violinista Rachel Ellen Wang, considerata fra i migliori violini barocchi di oggi; con un programma che non a caso si sviluppa in ambito antico, con Tartini, Porpora e Vivaldi.


Gran chiusura il 20 giugno con l’Appalachian Spring Suite per 13 strumenti di Aaron Copland con McDuffin alla testa dei giovani talenti in residenza e a seguire la prima esecuzione italiana di Maneskin and more, suite cameristica per pianoforte, due violini, viola, violoncello e contrabbasso del giovane ed affermato compositore americano David Mallamud, altro nome rarissimo in Italia nonostante la sua consolidata fama nel mondo anglosassone: qui, secondo una prassi antichissima nel mondo classico, la trascrizione porta un repertorio diverso, in questo caso eminentemente pop-rock, in una veste formalmente cameristica che ne esalta melodia e ritmica in una nuova interpretazione di grande suggestione emotiva.

Sanità, Schillaci: in un decreto liste d’attesa “in tempo reale”

Sanità, Schillaci: in un decreto liste d’attesa “in tempo reale”Milano, 21 mag. (askanews) – Un decreto legge per fotografare “in tempo reale” la vera situazione delle liste d’attesa. A preannuciarlo è il ministro della salute, Orazio Schillaci, che in collegamento all’ottava edizione del business talk “Healthcare Talk – Rinnovare il Sistema Salute” di Rcs Academy, ha messo in chiaro: “Mi spiace che si usa liste d’attesa come spot per campagna elettorale”.


La priorità, ha evidenziato Schillaci, è “avere chiari i veri dati sulle liste d’attesa. Oggi si sente dire che per fare un’esame ci vuole un anno e mezzo. Purtroppo oggi non abbiano in Italia anagrafe centralizzata che consenta di sapere quali sono i tempi delle liste d’attesa regione per regione. Nel provvedimento ci sarà un sistema per avere un tempo reale la situazione delle liste d’attesa, perchp olo con dati oggettivi possiamo intervenire”. Inoltre, “controlleremo che liste d’attesa non siano chiuse, perchè questo è contro la legge”, ha detto ancora Schillaci che poi ha puntualizzato: “In Italia la parte operativa è in mano alle Regioni, contiamo nella collaborazione con tutte le Regioni e con singole aziende ospedaliere per intervenire sulle liste d’attesa”.


Il fascicolo sanitario elettronico, che “partirà tra poco” secondo Schillaci sarà fondamentale anche per abbattere i tempi delle liste d’attesa: “Quando avremo una medicina digitale sviluppata, avremo una sanità con meno differenze, più uguale per tutti a prescindere dal territorio dove si vive, mitigando le troppe differenze che ci ancora caratterizzano il sistema sanitario sul territorio italiano”.

Sanità, Gimbe: è allarme carenza pediatri: sono 827 in meno

Sanità, Gimbe: è allarme carenza pediatri: sono 827 in menoMilano, 21 mag. (askanews) – Secondo quanto riportato sul sito del Ministero della Salute, il pediatra di libera scelta (PLS) – cd. pediatra di famiglia – è il medico preposto alla tutela della salute di bambini e ragazzi tra 0 e 14 anni. Ad ogni bambino, sin dalla nascita, deve essere assegnato un PLS per accedere a servizi e prestazioni inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). “L’allarme sulla carenza di PLS – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione GIMBE – oggi è sollevato da genitori di tutte le Regioni, da Nord a Sud. Le loro testimonianze evidenziano problemi burocratici, mancanza di risposte da parte delle ASL, pediatri con un numero eccessivo di assistiti e impossibilità di iscrivere i propri figli al pediatra di famiglia, mettendo potenzialmente a rischio la salute, soprattutto dei più piccoli e dei più vulnerabili”.


Secondo la “fotografia” scattata dal Ministero della Salute e riportata nell’Annuario Statistico del SSN 2022, in Italia i PLS nel 2022 in attività erano 6.962, ovvero 446 in meno rispetto al 2019 (-6%). Inoltre, i PLS con oltre 23 anni di specializzazione sono passati dal 39% nel 2009 al 79% nel 2022. “Un dato – commenta Cartabellotta – che se da un lato documenta una crescente anzianità dei PLS in attività, dall’altro richiederebbe stime molto precise su quanti PLS potrà contare il SSN nei prossimi anni per garantire il ricambio generazionale evitando di creare un ‘baratro’ dell’assistenza pediatrica territoriale”. Secondo le rilevazioni della Struttura Interregionale Sanitari Convenzionati (SISAC), al 1°gennaio 2023 6.681 PLS avevano in carico quasi 6 milioni di iscritti, di cui il 42,5% (2,55 milioni) della fascia 0-5 anni e il 57,5% (3,45 milioni) della fascia 6-13 anni. Ovvero l’81,8% della popolazione ISTAT al 1° gennaio 2023 di età 6-13 anni risulta assistita dai PLS, con percentuali molto diverse tra le Regioni: dal 95,9% della Liguria al 60,3% della Sardegna. In termini assoluti, la media nazionale è di 898 assistiti per PLS: superano la media di 880 assistiti (massimale di assistiti senza deroghe) 12 Regioni, di cui Piemonte (1.108), Valle d’Aosta (1.047), Provincia Autonoma di Bolzano (1.026) e Veneto (1.011) vanno oltre la media di 1.000 assistiti per PLS. “In realtà – spiega Cartabellotta – lo scenario è più critico di quanto lasciano trasparire i numeri, perché con un tale livello di saturazione non solo viene ostacolato il principio della libera scelta, ma in alcune Regioni diventa impossibile trovare disponibilità di PLS sia nelle aree interne o disagiate, sia vicino casa nelle grandi città”.


“Tutte le criticità sopra rilevate – spiega Cartabellotta – permettono solo di stimare il fabbisogno di PLS a livello regionale, in quanto la necessità di ciascuna zona carente viene identificata dalle ASL in relazione a numerose variabili locali”. Se l’obiettivo è garantire la qualità dell’assistenza, la distribuzione capillare in relazione alla densità abitativa, la prossimità degli ambulatori e l’esercizio della libera scelta, non si può far riferimento al massimale con deroga delle scelte per stimare il fabbisogno di PLS. Di conseguenza la Fondazione GIMBE, ritenendo accettabile un rapporto di 1 PLS ogni 800 assistiti (valore medio tra il rapporto ottimale di 600 e il massimale con deroga di 1.000) e utilizzando le rilevazioni SISACal 1° gennaio 2023, stima una carenza di 827 PLS, con notevoli differenze regionali. Infatti il 62% delle carenze si concentra in sole 3 grandi Regioni del Nord: Lombardia (244), Piemonte (136), Veneto (134); mentre in 4 Regioni (Lazio, Molise, Puglia e Umbria) non si rileva alcuna carenza visto che la media di assistitiper PLS è inferiore a 800.

Vino, Ilaria Lorini miglior sommelier Ais della Toscana 2024

Vino, Ilaria Lorini miglior sommelier Ais della Toscana 2024Milano, 21 mag. (askanews) – Il “Miglior Sommelier della Toscana 2024” si chiama Ilaria Lorini ed appartiene alla Delegazione Ais di Firenze, ma è nata e vissuta a pochi chilometri da quella San Gimignano che ha ospitato la finalissima conclusasi con la sua proclamazione e con il piazzamento al secondo e terzo posto di Luca Marchiani e Filippo Lazzerini, anch’essi della delegazione di Firenze.


Cornice della fase finale del concorso, organizzato in collaborazione con il Consorzio in occasione di “Regina Ribelle Vernaccia di San Gimignano Wine Fest” è stata la Loggia del Teatro dei Leggieri in piazza Duomo a San Gimignano il cui centro storico è patrimonio Unesco. La fase di preselezione dei finalisti si è svolta presso la Rocca di Montestaffoli, sede del Consorzio Vernaccia di San Gimignano guidato dalla presidente Irina Strozzi, che ha premiato i tre classificati insieme con il presidente di Ais Toscana, Cristiano Cini. Per Ilaria Lorini, terza donna ad aggiudicarsi il titolo dopo Simona Bizzarri nel 2008 e Valentina Merolli nel 2010, “è un sogno che si realizza: ho la Vernaccia ed il Chianti Classico che mi scorrono nelle vene ed essere incoronata ‘Miglior Sommelier della Toscana’ in questo territorio dove ho un pezzo di cuore rappresenta per me qualcosa di veramente straordinario”. “Dopo aver frequentato il corso sommelier, essermi laureata in Agraria, il percorso che mi ha portato fin qui è iniziato due anni fa ed ha richiesto sacrifici e dedizione – ha concluso – ma questa è la mia strada e raccontare, la terra, il territorio e le sue uve il mio obiettivo”.


La finale si è svolta come tradizione con una prova scritta al mattino tra i tredici candidati in gara provenienti dalle delegazioni toscane e al pomeriggio si è tenuta la sfida fra i tre finalisti che si sono misurati in prove di riconoscimento alla cieca un vino, tecniche di servizio, tre abbinamenti cibo-vino, fino alla prova finale di comunicazione, in cui sono stati chiamati a raccontare un personaggio, un vino o un territorio.

Giappone, confermati aumenti salariali record nel 2024

Giappone, confermati aumenti salariali record nel 2024Roma, 21 mag. (askanews) – La Keidanren (Confindustria giapponese) ha confermato che le principali aziende nipponiche hanno offerto nel tradizionale shunto (“battaglia di primavera”) – le trattative contrattuali annuali – gli aumenti salariali mensili più elevati degli ultimi 32 anni, con una media superiore al 5%.


La valutazione effettuata dalla Keidanren è quella di un aumento medio del 5,58%, il più alto da quando sono disponibili dati comparabili (1992), equivalente a 19.480 yen (115 euro) al mese. Nel 1991 i salari medi erano aumentati del 5,6%. L’esito delle trattative contrattuali è in linea anche con i desiderata del governo guidato dal primo ministro Fumio Kishida, che spera di creare un ciclo positivo di aumenti di salari e prezzi per tirar fuori il paese da un pluridecennale mood deflazionistico.


Lo scorso anno – che pure aveva visto aumenti record – l’esito dello shunto aveva visto un aumento medio dei salari di poco inferiore al 4%, pari a 13.362 yen (79 euro). Questo aumento, tuttavia, non aveva consentito il recupero dell’inflazione che ha avuto lo scorso anno una fiammata congiunturale dovuta alla peculiare situazione geopolitica. “Il momentum degli aumenti salariali è cresciuto dall’anno scorso. Speriamo di garantire che questa tendenza si radichi”, ha detto un funzionario della lobby delle imprese.


Toyota Motor ha offerto il più grande aumento salariale dal 1999, mentre Nippon Steel Corp ha offerto un aumento maggiore di quello richiesto dal suo stesso sindacato interno. Keidanren ha condotto il sondaggio tra le 244 aziende membri della lobby appartenenti a 22 settori, ricevendo risposte sostanziali da 89 aziende in 16 settori. Il dato finale per quest’anno è previsto tra fine luglio e inizio agosto.


Per settore, i produttori di acciaio hanno visto l’aumento più grande con un incremento medio del 12,04%, seguiti dai produttori di macchinari e metalli con il 6,85% e dai cantieri navali con il 6,07%. L’aumento medio nel manifatturiero è stato del 5,85%, mentre quello del non manifatturiero è stato del 4,85%. I risultati complessivi sono in linea con un sondaggio separato condotto dalla Confederazione dei sindacati giapponesi (Rengo), il più grande sindacato del paese. Secondo il suo ultimo conteggio, l’aumento salariale medio rilevato dai sindacati è stato del 5,17%. L’organizzazione aveva fissato un obiettivo del 5% o più.

Cei, card. Zuppi: stato salute paese ci preoccupa. In aumento povertà

Cei, card. Zuppi: stato salute paese ci preoccupa. In aumento povertàCittà del Vaticano, 21 mag. (askanews) – “Lo stato di salute del Paese desta particolare preoccupazione”. Perchè “è sempre più difficile uscire dall’abisso dell’indigenza”. Il grido d’allarme è stato lanciato stamane dal Presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Matteo Zuppi nel suo discorso introduttivo ai lavori della 79.ma Assemblea generale della Cei, che si sta tenendo in Vaticano.


Temi questi, affrontati ieri con Papa Francesco. “In Italia, il 9,8% della popolazione, circa un italiano su dieci, vive in condizioni di povertà assoluta. Le stime preliminari dell’Istat, riferite all’anno 2023, mostrano quanto la povertà sia un fenomeno strutturale del Paese. – ha ricordato il porporato – Complessivamente risultano in uno stato di povertà assoluta 5 milioni 752mila residenti, per un totale di oltre 2 milioni 234mila famiglie”. A loro si aggiungono le storie di chi vive in una condizione di rischio di povertà o esclusione sociale: “si tratta complessivamente di oltre 13 milioni di persone, pari al 22,8% della popolazione con il dato italiano supera la media europea”. Da qui la preoccupazione espressa esplicitamente dai vescovi itaiani che parlano ormai di “abisso dell’indigenza”, laddove “si rafforzano le povertà croniche e quelle intermittenti, relative ai nuclei familiari che oscillano tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’ dalla condizione di bisogno. Si rafforza inoltre – ha proseguito Zuppi – il divario generazionale: i giovani sono sempre più esposti a difficoltà economiche e aumenta il vuoto creato da coloro che tendono ad allontanarsi dalla partecipazione politica e dal volontariato”.