Sicilia, Schifani sollecita dipartimenti su Rendiconto 2023Roma, 17 mag. (askanews) – Entro venerdì prossimo, 24 maggio, tutti i dipartimenti regionali della Sicilia dovranno far pervenire alla Ragioneria generale i dati propedeutici alla predisposizione del Rendiconto generale 2023. Lo prevede una circolare firmata dal presidente della Regione, Renato Schifani, con la quale si accelera sul completamento delle procedure, necessarie per la chiusura del documento finanziario grazie al quale si procederà allo sblocco di altri pagamenti da parte della Regione.
Il mancato rispetto dei tempi – viene spiegato in una nota – sarà considerato grave inadempienza dirigenziale e diventerà oggetto di apposita valutazione da parte della giunta regionale per l’eventuale applicazione di sanzioni, compresa la revoca dell’incarico. Nelle scorse settimane, il governatore aveva stigmatizzato la mancata chiusura del riaccertamento dei residui, convocando in giunta i dirigenti generali dei dipartimenti in ritardo nell’adempimento. Un intervento che si è rivelato decisivo nella conclusione delle procedure con il contestuale sblocco della spesa pari a due miliardi di euro.
Perugia, Scoccia (Cdx): puntare su aeroporto, Alta velocità, Nodo, BrtRoma, 17 mag. (askanews) – Si è parlato di mobilità e di infrastrutture strategiche per lo sviluppo di Perugia nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina al comitato elettorale ‘Il futuro non si ferma’ di Margherita Scoccia, candidata sindaco di Perugia per il centrodestra.
Aeroporto, Metrobus, Nodo di Perugia e Frecciarossa le questioni affrontate con rappresentanti di Confindustria, Confartigianato, Cna, esponenti del Comitato ‘Chi salverà Ponte San Giovanni?’, della Proloco Ponte San Giovanni, della Consulta dei rioni e delle associazioni, insieme con alcuni residenti di via Chiusi. “Noi siamo sempre favorevoli alla realizzazione e al potenziamento delle opere strategiche di mobilità che contribuiscono a migliorare i collegamenti della nostra città, nella consapevolezza che occorre una visione complessiva. Tenuto conto della complessità delle stesse i risultati non possono essere immediati ma per quelle che sono le nostre competenze comunali continueremo a lavorare in sinergia con gli altri enti e con il governo nazionale affinché Perugia sia una città sempre più connessa e più facile da raggiungere”, ha detto Scoccia. “Per questo invitiamo gli altri candidati sindaco e le liste che li appoggiano a fare squadra perché, almeno per quanto riguarda lo sviluppo delle opere strategiche che contribuiscono a far crescere la nostra città dal punto di vista economico, lavorativo e turistico, dovremmo essere tutti dalla parte di Perugia”, ha aggiunto.
Tre le linee guida di Scoccia. “Vogliamo proseguire nell’opera di sviluppo infrastrutturale muovendo dal principio di dialogo con i perugini e prestare sempre la massima attenzione alle questioni legate all’impatto ambientale, mantenendo però al centro la qualità della vita dei cittadini, in particolar modo di quelli che vivono nei quartieri attraversati dalle infrastrutture, ma anche di tutti coloro che ogni giorno hanno la necessità di muoversi in città”. Si è parlato anche del Nodo di Perugia: “È un’opera strategica per decongestionare il traffico, un’infrastruttura che dovrà tener conto di tutte le scelte possibili a minor impatto ambientale e che dovrà garantire straordinarie attenzioni ai residenti delle aree interessate. Perugia deve guardare sempre avanti, deve essere la città del sì, non la città del no”.
Per Scoccia “è certanmente strategico il potenziamento dello scalo internazionale dell’aeroporto di Perugia sul quale la Regione Umbria sta portando avanti un grandissimo lavoro, così come in una rete complessiva di servizi e di collegamenti è importante il Frecciarossa che viaggia su Milano. Per quanto riguarda le opere abbiamo sempre preferito quelle a più basso impatto ambientale, così è stato anche per il Bus Rapid Transit, il Metrobus, che mediante 22 fermate collegherà la stazione di Fontivegge con Castel del Piano. Stanno iniziando i cantieri per la realizzazione del Brt, sistema di trasporto elettrico che ha ottenuto finanziamenti del Pnrr proprio per le caratteristiche di sostenibilità economica e ambientale che porta con sé. La questione degli alberi in via Chiusi? Proprio prestando attenzione alle ragioni citate abbiamo condiviso con il ministero una modifica al progetto”.
Fiat 600 Hybrid, l’auto per la famiglia comoda e spaziosaMilano, 17 mag. (askanews) – Fiat amplia la propria offerta nel segmento B con la 600 Hybrid, la gemella della versione elettrica lanciata lo scorso settembre. Il segmento B è strategico per Fiat che ha venduto dal lancio della prima 600 70 anni fa 23 milioni di vetture in Europa, di cui circa la metà in Italia, e vede oggi un bacino di 780mila potenziali clienti interessati a vetture sui 4 metri. La 600 Hybrid è prodotta a Tychy in Polonia su piattaforma Cmp condivisa con diversi altri modelli del gruppo Stellantis, fra cui Jeep Avenger e Alfa Romeo Junior, prodotte nello stesso stabilimento.
La 600 Hybrid è spinta da un 1.2 turbo 3 cilindri da 100 CV abbinato a un motore elettrico da 28 CV posizionato davanti al cambio e-Dct a 6 rapporti con leve al volante costruito a Mirafiori, mentre la batteria a 48 V da 900 kW è alloggiata sotto il sedile del passeggero. Il powertrain ibrido, secondo Fiat, consente una riduzione di consumi ed emissioni fino al 15% rispetto alla versione con motore termico (4,9 litri/100 km e 109 g CO2/km). Il motore elettrico interviene in fase di avviamento, nelle manovre di parcheggio e in accelerazione, rendendo più pronta e fluida l’erogazione, e consente di percorrere fino a 1 km in full electric a 30 km/h. La batteria può essere ricaricata con il recupero di energia in frenata oppure con il motore termico che interviene in automatico quando la carica è al minimo. A bordo tanto spazio considerando i 4,17 metri della vettura con numerosi vani porta oggetti e una buona abitabilità anche nella seduta posteriore, che può ospitare 3 passeggeri. Il bagagliaio ha una capienza di 385 litri e si può aprire passando il piede sotto il paraurti. La strumentazione è digitale con schermo infotainment da 10 pollici, compatibile con Apple e Android. Numerosi gli Adas per una guida autonomia di livello 2, con sensore per l’angolo cieco e park assist con telecamera a 360 gradi. Disponibile anche la funzione massaggio per il sedile del guidatore e la cromoterapia con 8 combinazione di colori per gli interni. I materiali e le finiture sono di buon livello anche se alcune plastiche un po’ rigide. Abbiamo avuto modo di provare la 600 Hybrid in un percorso misto di circa 70 km. La vettura è facile e intuitiva da guidare, con un buon assetto privo di rollii. L’abitacolo è comodo e ben insonorizzato con un’interfaccia infotainment facile e intuitiva. Un po’ invasivo il recupero di energia in frenata che non può essere regolato, mentre sui consumi il dato è risultato superiore rispetto a quello indicato dalla casa (circa 8l/100 km).
“Con la 600 abbiamo voluto mettere il cliente al centro offrendo una soluzione adatta ad ogni esigenza di mobilità. E’ una vettura pensata per le famiglie, in linea con l’immagine family-friendly di Fiat. La nuova 600 Hybrid è la dimostrazione che siamo capaci di fare auto belle e innovative”, ha detto Francesco Galassi, managing director Fiat e Abarth Italia. La decisione di produrre anche un modello ibrido oltre all’elettrico è legata alla volontà di avvicinare i clienti al mondo dell’elettrificazione. “L’ibrido è sempre più richiesto. Fiat continua a puntare sull’elettrico, ma in modo flessibile e accessibile, offrendo ai clienti la possibilità di scegliere”, ha aggiunto Galassi.
La 600 Hybrid è offerta in due allestimenti con 2 pack (Comfort e Style) e il top di gamma “La prima”. I prezzi partono da 24.950 euro che diventano 18.950 con incentivi, con la possibilità di leasing con Stellantis Financial Services con anticipo di circa 3mila euro e 36 rate da 99 euro. Alla Fiat 600 Hybrid sarà dedicato il porte aperte del 18 e 19 maggio con la possibilità di effettuare test drive presso i 250 concessionari italiani, al centro di un piano di restyling dove spicca il logo Fiat colorato (tranne il grigio, eliminato anche dalle auto) che sarà completato a fine 2025. In occasione del lancio, Fiat ha avviato una collaborazione con Pigna, azienda leader nel settore cartotecnico, che darà vita a una colorata linea di prodotti Pigna Monocromo brandizzati Nuova Fiat 600.
Lega, in Calabria aderisce consigliera regionale Gentile (ex Fi)Roma, 17 mag. (askanews) – In Calabria aderisce alla Lega la consigliera regionale Katya Gentile, eletta nelle file di Fi e poi passata al gruppo Misto. “La Lega al Sud cresce ed è sempre più forte e adesso in Calabria può contare su un consigliere regionale in più, la cosentina Katya Gentile”, afferma in una nota il deputato Rossano Sasso, responsabile della campagna elettorale della Lega in Calabria.
“Oggi, infatti, alla presenza di tutta la classe dirigente politica calabrese della Lega e del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, abbiamo dato il benvenuto a Katya. Non è mancato – riferisce – il saluto del vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini che, collegatosi telefonicamente, ha anche annunciato la sua presenza in Calabria per il 30 maggio”. “All’interno del centrodestra la Lega rappresenta un’offerta politica precisa, diversa dagli altri e fortemente caratterizzata come sindacato del territorio e che in Calabria avrà un buon risultato alle prossime elezioni europee, ne sono certo”, conclude Sasso.
Jobs Act, Sbarra: sbagliato alzare bandiere anacronisticheFirenze, 17 mag. (askanews) – Sul Jobs Act “vedo sbagliato ritornare su temi divisivi, e vedo sbagliato alzare in modo un po’ anacronistico bandiere ideologiche che rischiano di spaccare e dividere questo paese”. Lo ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, rispondendo ai giornalisti a margine del Festival del Lavoro a Firenze.
“Io oggi vedo un vero problema: che bisogna intervenire sulle parti di quella riforma dove gli interventi sono stati pressoché nulli, cioè -ha continuato Sbarra- il vero tema oggi è quello di creare le condizioni per un forte investimento sulle politiche attive, sulla formazione, sulla crescita delle competenze. La vera crisi che il Paese ha davanti è una crisi di competenza e una crisi di offerta: qui dobbiamo costruire le condizioni affinché il governo recuperi i limiti e le lacune di quella riforma, di quasi dieci anni, e fare invece un grande e forte intervento sulla formazione sulla crescita delle competenze soprattutto digitali; e soprattutto -ha concluso Sbarra- costruire le condizioni per guardare alla qualità e alla stabilità del lavoro”.
Vino, “Premio Gambelli” 2024 assegnato all’enologo Ovidio MugnainiMilano, 17 mag. (askanews) – È il giovane senese Ovidio Mugnaini, l’enologo under 40 che si è aggiudicato la dodicesima edizione del Premio dedicato a Giulio Gambelli, il “maestro del Sangiovese” scomparso nel 2012. Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP – I Giovani Promettenti”, è stato consegnato il 16 maggio a San Gimignano (Siena) in occasione della seconda edizione di “Regina ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest”, l’evento promosso dal Consorzio di tutela della Vernaccia di San Gimignano Docg.
Il riconoscimento premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea per titolo di enologo. A consegnare la targa il presidente di Aset, Leonardo Tozzi, assieme ai familiari di Giulio Gambelli e al sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci. “Per me è qualcosa di straordinario per tanti motivi, non solo per l’essere avvicinato a un nome che ha dato così tanto al vino e all’enologia, ma anche per una dedica a mio nonno, nato proprio a San Gimignano nel 1925 (lo stesso anno di Gambelli), che per me è stato un maestro di cantina e di vigneto e insieme a mio nonno vorrei davvero ringraziare l’azienda per la quale lavoro con tutti i suoi interpreti e l’agronomo Stefano Di Blasi con cui mi confronto sempre per la realizzazione dei tagli e delle vinificazioni” ha commentato Mugnaini, nato a Poggibonsi nel 1984, aggiungendo che “il lavoro di questo gruppo mi ha permesso di coronare un piccolo sogno, perché per me il vino è come lo era per mio nonno e per Giulio: prima di tutto passione, passione che un simile riconoscimento non può che alimentare, spronandomi a cercare di lavorare sempre meglio”.
Diplomatosi all’istituto agrario di Siena e laureatosi con il massimo dei voti all’università di Viticoltura ed enologia di Firenze, Mugnaini, dopo alcune esperienze in Trentino ed in Toscana, affianca all’azienda di famiglia che ancora segue, il lavoro in Chianti Classico per la Sala del Torriano di San Casciano Val di Pesa. Al vincitore, oltre alla targa, va anche un premio di 1.500 euro grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto. Sono poi partner del Premio, il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano. La prossima edizione del premio è in programma a Firenze nel febbraio 2025 in occasione della “Chianti Classico Collection”.
Tim, Romano: nostre reti sempre piu’ efficienti e sostenibiliRoma, 17 mag. (askanews) – “L’intelligenza artificiale è sempre più integrata nella nostra vita quotidiana e sta trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo – ha dichiarato Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di TIM, intervenendo oggi alla Luiss per la presentazione del Rapporto sull’ “Intelligenza artificiale in Italia” realizzato dall’Università e da minsait.
“Le applicazioni basate sull’AI – ha sottolineato Romano – possono interessare pressoché tutti gli ambiti della gestione operativa e commerciale degli operatori di telecomunicazioni: dalla manutenzione predittiva degli apparati alla gestione automatica del customer service, dall’ottimizzazione logistica del supporto tecnico, fino all’automazione di alcuni passaggi del processo di vendita”. “In particolare – ha spiegato ancora Romano – TIM è stata tra i pionieri in Italia sviluppando, con competenze interne, le prime soluzioni di machine learning per rendere le nostre reti sempre più efficienti e sostenibili, grazie proprio ad algoritmi di intelligenza artificiale. Questo significa non solo risparmi energetici, ma anche ad esempio ottimizzare gli allarmi di rete per l’individuazione di anomalie di traffico al fine di poter tempestivamente prevenire le interruzioni del servizio, fino all’ottimizzazione degli interventi dei tecnici on field”.
Premiereto, Casellati: con italiani all’estero possibile problemaMilano, 17 mag. (askanews) – “Hanno ragione nel dire che ci potrebbe essere un problema” legato al voto degli italiani residenti all’estero e “questo sarà considerato ovviamente nella legge elettorale così come tutti gli altri aspetti. Però ho detto che la presenterò e mi confronterò, spero con migliore fortuna, con tutte le opposizioni anche su questo tema per delineare quelli che saranno in contorni della legge elettorale che meglio sia adatti a questo progetto costituzionale”. Lo ha detto il ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Elisabetta Casellati, a margine dell’inaugurazione di In&Aut Fest, a Milano, parlando delle criticità evidenziate, in particolare, dall’ex presidente del Senato e senatore di Fdi Marcello Pera.
“Di questo mi occuperò nella legge elettorale. Si sta discutendo molto e anche in alcuni emendamenti della legge elettorale, ma io ho ben spiegato che la legge elettorale si deve fondare su uno scheletro di riforma, non può precedere la riforma perché diversamente noi avremmo ingabbiato tutto l’articolato in paletti stretti sui quali sarebbe stato poi difficile inserire anche delle modifiche” ha aggiunto.
Spettacolo, dal primo giugno “Roma On Fire” con atmosfere da filmRoma, 17 mag. (askanews) – Arriva Roma On Fire il nuovo live show serale che promette di incendiare le notti estive della Capitale, con oltre 30 artisti in scena, accompagnati da gladiatori, legionari, ancelle, ballerini, bighe, cavalli, videomapping ed effetti speciali. Dal primo giugno e per tutta l’estate nel Parco a tema Roma World, dedicato all’antica Roma, uno spettacolo unico in Italia, che trasporterà gli ospiti indietro nel tempo, nelle atmosfere di film come “Il Gladiatore” e i film storici.
Immersi nella cornice del set cinematografico di Ben Hur, kolossal pluripremiato con 11 Oscar, fedele riproduzione del Circo Massimo, gli spettatori potranno assistere a una sfida ricca di passione e azione che celebra l’Impero, attraverso le gesta dei suoi protagonisti. Il Generale Massimo, protagonista dello show, appena rientrato a Roma dalle vittoriose campagne nelle province, scopre che la sua amata è stata catturata e fatta schiava. Ne implora la grazia all’Imperatore, che si rende disponibile a concederla a fronte delle più dure prove. Massimo combatterà, rischiando la sua vita, contro pericolosi gladiatori, solo per amore. “Roma On Fire è la Storia, con la S maiuscola che prende vita – dichiara Stefano Cigarini, amministratore delegato di Cinecittà World Spa – uno show immersivo pensato per i milioni di turisti che visitano Roma e non vedono l’ora di vivere le emozioni e la grandiosità dell’antica Roma che hanno sempre visto sul grande schermo. Dalla sfilata delle Legioni alla corsa delle Bighe, dai combattimenti tra Gladiatori all’incendio di Roma, gli ospiti si troveranno catapultati nel loro immaginario cinematografico”.
La serata di Roma On Fire comincia con la visita del villaggio dei Legionari, immerso nella natura, all’interno del parco Roma World, e prosegue con la cena tipica in Taberna, e il suo Menù del Gladiatore, lo spettacolo dal vivo e, per chi vuole viverla fino in fondo, la possibilità di pernottare in tenda nel Castrum, ovvero l’Accampamento dei Legionari. Roma On Fire è incluso nel Parco a tema Roma World, il secondo parco realizzato e aperto da Cinecittà World.
Corte europea: verificare se il Rosatellum lede il diritto a libere elezioniRoma, 17 mag. (askanews) – Il Rosatellum lede il diritto dei cittadini italiani a libere elezioni? È quanto chiede la Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) al governo italiano in seguito al ricorso dell’ex segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini presentato dopo le elezioni politiche del 2022. La richiesta all’esecutivo, resa nota dallo stesso Staderini, risale a febbraio. Il governo deve presentare la propria memoria difensiva entro il 29 luglio.
Sotto accusa il meccanismo della legge elettorale che prevede l’impossibilità di operare un voto disgiunto tra parte maggioritaria e parte proporzionale: il Rosatellum, infatti, prevede che un terzo del Parlamento sia eletto con sistema maggioritario e due terzi con sistema proporzionale ma all’elettore viene fornita una sola scheda per la Camera e una sola per il Senato e non è possibile votare per un candidato uninominale e una lista se tra loro non sono collegati. Domanda la Cedu: vietando agli elettori di votare nel sistema proporzionale una lista o una coalizione diversa da quella scelta col maggioritario la legge “lede il diritto dei ricorrenti di esprimere liberamente la propria opinione sulla scelta del Corpo legislativo in libere elezioni, ai sensi dell’articolo 3 della Protocollo 1 Cedu” sul diritto a libere elezioni?
Non solo. La Corte chiede anche se non “minino il rispetto e la fiducia dei ricorrenti nell’esistenza di garanzie di libere elezioni” anche tre leggi approvate prima delle ultime elezioni politiche del 25 settembre 2022: la legge costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentari, il conseguente decreto sulla redistribuzione dei seggi elettorali e la legge che, a pochi mesi dal voto, nel mese di giugno, ha esentato alcuni partiti dall’obbligo di raccolta delle firme per la presentazione delle liste a livello nazionale. L’ultima questione che la Cedu pone al governo è se i ricorrenti disponevano della possibilità di presentare un ricorso dinanzi a un organismo nazionale per verificare il rispetto dell’articolo 3 del Protocollo.