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Autore: Redazione StudioNews

La Francia contro la fast fashion

La Francia contro la fast fashionRoma, 15 mar. (askanews) – L’Assemblea nazionale francese ha approvato una norma che prevede multe nei confronti dei rivenditori di fast fashion, a partire dal gruppo di Singapore (ma fondato in Cina) Shein. Lo riferisce Nikkei Asia. Shein e altri rivenditori, per lo più asiatici, si trovano ad affrontare una sanzione fino a 10 euro per ogni articolo venduto in Francia entro il 2030 e un limite alla pubblicità nel paese.


Il disegno di legge, ampiamente sostenuto e che deve ancora essere approvato dalla camera alta del Parlamento, propone anche di vietare la pubblicità delle aziende di moda “effimere”. Prima del voto della Francia, il Parlamento europeo ha adottato mercoledì una proposta che richiederà ai produttori che vendono prodotti tessili nel blocco di coprire i costi di raccolta, smistamento e riciclaggio degli stessi, in un passo verso un’industria tessile più sostenibile. Durante la sessione parlamentare di giovedì a Parigi, il ministro della Transizione ecologica Christophe Bechu ha dichiarato che il governo vuole vietare le esportazioni di rifiuti tessili, che finiscono principalmente nei paesi africani.


Ma a dimostrazione del fatto che i legislatori francesi mirano anche a proteggere l’industria tessile nazionale e la vendita al dettaglio con questo disegno di legge, ha affermato: “Il sacrificio della nostra industria tessile è finito”. Un portavoce di Shein ha dichiarato a Nikkei Asia dopo il dibattito parlamentare che il disegno di legge “penalizzerà in modo sproporzionato i consumatori più attenti ai costi”. I legislatori francesi calcolano che Shein lancia circa 7.200 nuovi prodotti ogni giorno. L’imposizione della sanzione aiuterà anche a ridurre il divario tra i rivenditori di moda tradizionali e aziende del calibro di Shein.

America’s Cup a Barcellona, 68 giorni di sport e intrattenimento

America’s Cup a Barcellona, 68 giorni di sport e intrattenimentoMilano, 15 mar. (askanews) – Con l’inizio ufficiale delle gare il 22 agosto a Villanova i la Geltrù, durerà oltre due mesi la competizione per il trofeo velico più antico e famoso del mondo, l’America’s cup, che si terrà quest’anno per la sua 37esima edizione a Barcellona. Un imponente sforzo organizzativo per la città catalana, che attende l’arrivo di turisti da tutto il mondo e soprattutto dai Paesi dei sei team iscritti alla competizione, tra cui la squadra neozelandese detentrice del titolo e quella italiana di Luna Rossa Prada Pirelli.


“L’evento proseguirà fino a quando non ci sarà un vincitore – spiega Leslie Ryan, Event Director dell’America’s Cup, a Milano per la presentazione dell’edizione 2024 del trofeo – quindi la data di chiusura potrà essere il 18 o il 26 di ottobre. Sessantotto giorni è molto, probabilmente la più lunga competizione sportiva di sempre. Si svolgerà in diverse fasi. Quello su cui sto lavorando ora è di mettere insieme quello che chiamo ‘Lo Show”. Parliamo di sport, la parte principale ovviamente è la competizione, ma c’è anche molto intrattenimento. Per i visitatori, arriveranno molti italiani, ci saranno molte cose da fare: oltre a guardare le gare si possono visitare le ‘Race village areas’ con grandi schermi, telecronache dal vivo, ma anche esibizioni musicali e iniziative enogastronomiche. Vogliamo offrire show per tutti i gusti”. Tra le attrazioni da non perdere, Ryan segnala l’America’s Race village Moll de la Fusta, un’area di 22mila metri quadrati; Plaza de La Vela, un’area espositiva di dieci stand che mostrano le diverse offerte turistiche della Catalogna a Barcellona, con stand sul vino, la gastronomia, lo show cooking; e gli stand dei singoli Paesi partecipanti alla competizione velistica: l’angolo italiano, quello neozelandese, il francese e così via. “Dal punto di vista sportivo – spiega Ryan – ci sarà una gara ogni due o tre giorni, sempre di pomeriggio, dalle 14 alle 17. Questo è l’orario in cui vedere le gare. Ci si può sedere in spiaggia e guardare le barche che veleggiano proprio di fronte, vicinissime alla costa”.


Sarà quindi, spiegano gli organizzatori, un evento che unisce sport, turismo e cultura. E che genererà 19mila posti di lavoro, con un impatto di 1,2 miliardi di euro. “Siamo orgogliosi di poter ospitare un evento di così grande prestigio, che rappresenta un’importante opportunità per tutto il territorio catalano”, afferma Marta Teixidor, direttrice dell’Ente del Turismo della Catalogna in Italia, che si aspetta “l’arrivo di molti turisti provenienti dai Paesi che hanno una barca in competizione. Noi sicuramente tifiamo Italia sperando che a casa nostra, Barcellona, possa vincere un paese Mediterraneo”.


Tra le novità di questa edizione, la Puig Women’s America’s Cup, una categoria tutta al femminile, insieme alla Youth America’s Cup, per velisti under 25, che si svolgerà dal 17 al 26 settembre.

Michele Bravi torna con “tu cosa vedi quando chiudi gli occhi”

Michele Bravi torna con “tu cosa vedi quando chiudi gli occhi”Milano, 15 mar. (askanews) – Michele Bravi torna, a distanza di tre anni dal suo precedente lavoro discografico, con “tu cosa vedi quando chiudi gli occhi” (EMI Records Italy/Universal Music Group) il suo nuovo concept album, in uscita il 12 aprile e già disponibile in pre-order e pre-save (https://michelebravi.lnk.to/tucosavediquandochiudigliocchi).


“tu cosa vedi quando chiudi gli occhi” segna non solo l’atteso ritorno del cantautore, ma anche una rivoluzione personale e artistica. Il disco – scritto tra Milano, Parigi, Londra e Amsterdam – è un viaggio tra le metafore attraverso la quale assorbiamo la concretezza e il tangibile. Un disco che celebra la natura melodica e scenica della vita interiore, della memoria e dell’immaginazione. «Nelle canzoni l’immediatezza dell’esperienza si mescola all’astrazione. Nella musica ogni momento si riferisce ad altri momenti e li contiene. In stato cosciente, tratteniamo solo i ricordi che possono diventare arte».


La traduzione visiva dell’album è affidata all’occhio di Mauro Balletti, uno degli artisti italiani tra i più innovativi e sofisticati, che ha realizzato la cover del disco. Il suo lavoro tra pittura e fotografia ha già sorpreso il grande pubblico con le cover più iconiche di Mina. E ancora a impreziosire l’immaginario artistico c’è anche l’universo immaginifico di Antonio Marras che arricchisce l’estetica complessiva realizzando le scenografie e affidando a Michele le sue creazioni sartoriali. A maggio sarà la volta del ritorno live, con due speciali anteprime a teatro, organizzate e prodotte da Vivo Concerti: il 12 maggio al Teatro Dal Verme di Milano e il 26 maggio all’Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli) di Roma. I biglietti sono disponibili online su vivoconcerti.com e in tutti i punti vendita autorizzati.


Reduce dal successo della sua partecipazione nel cast dell’acclamato film di Saverio Costanzo, “Finalmente l’alba”, presentato alla 80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, e dei precedenti singoli “odio” e “per me sei importante”; il nuovo disco in studio rappresenta l’apertura di un nuovo scenario nel percorso di ricerca musicale dell’artista che da sempre mescola letteratura e poesia alla musica trasformando la parola in tono emotivo e suono.

Il paesaggio entra nei criteri di valutazione e descrizione del vino

Il paesaggio entra nei criteri di valutazione e descrizione del vinoMilano, 15 mar. (askanews) – “Promuovere il ruolo del paesaggio nella comunicazione dei sommelier e all’interno dei criteri di valutazione e descrizione di un vino al fine di adottare azioni e strategie per migliorare la competitività del settore vitivinicolo italiano a livello globale, nonché di valorizzare quei territori che hanno saputo sapientemente coniugare qualità della produzione viticola e qualità del paesaggio”. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra l’Associazione italiana sommelier (Ais) e la Cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo” dell’Università di Firenze.


L’accordo, della durata di tre anni, è stato sottoscritto il 14 marzo nella sede del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste a Roma, e impegna la storica associazione di sommellerie e la cattedra Unesco anche “a sostenere progetti e iniziative comuni che promuovano il paesaggio e la cultura enogastronomica”. “Un protocollo estremamente importante perché rappresenta un ulteriore passo avanti che valorizza tutto il sistema del vino” ha commentato il sottosegretario all’Agricoltura, Giacomo La Pietra, aggiungendo che “con la firma del protocollo possiamo ampliare la conoscenza delle nostre tradizioni agroalimentari e del vino, che è un prodotto di eccellenza. Inoltre – ha concluso – lavoriamo con i sommelier per avere un riconoscimento più formale della loro posizione e dare sempre più una mano al comparto”.


“Verificare se le peculiarità di un paesaggio possono davvero condizionare le sensazioni organolettiche di un vino è per noi è una grandissima sfida e può rappresentare una nuova frontiera” ha dichiarato il presidente dell’Ais, Sandro Camilli, evidenziando che “siamo i primi al mondo a proporre una degustazione diversa” e che “non esiste altro Paese al mondo che abbia paesaggi come l’Italia all’interno dei quali vi sono viticoltori che, coltivando la vite, tirano fuori eccellenze straordinarie”. “Questa iniziativa è da considerare un punto da cui partire per gettare sul piatto della competitività del settore vitivinicolo la straordinaria risorsa rappresentata dai paesaggi italiani” ha affermato Mauro Agnoletti titolare della Cattedra Unesco dell’ateneo fiorentino e vicepresidente dell’Associazione internazionale di ecologia del paesaggio (Iale), secondo cui “occorre fare in modo che le qualità uniche del Belpaese unite all’eccellenza del prodotto vinicolo diano una possibilità ulteriore di competere con i diretti avversari”. “Puntiamo a inserire nei Disciplinari e nella valutazione dei vini tutti quegli elementi del paesaggio che possono arricchire i criteri di degustazione del prodotto” ha precisato il docente, sottolineando che “alla scheda tecnica di un vino corrisponde la descrizione del paesaggio dove viene prodotto, e la formazione e le competenze dei sommelier possono concretamente contribuire a valorizzare i nostri paesaggi”.


Sulla neonata collaborazione ha espresso il proprio plauso anche il presidente di Città del Vino, Angelo Radica, intervenuto alla cerimonia. “Il paesaggio è intimamente legato alla mission della nostra associazione, apprezziamo per questo che i sommelier di Ais sentano la necessità di arricchire con questo tema la propria comunicazione”. La cattedra Unesco “Paesaggi del Patrimonio Agricolo”, istituita nel 2022 tramite un accordo fra Università degli Studi di Firenze e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, svolge attività di didattica, ricerca e comunicazione in merito ai valori espressi dai paesaggi del patrimonio agricolo mondiale. L’istituzione della Cattedra è stata sostenuta da 11 istituzioni nazionali ed internazionali; attualmente svolge il ruolo di presidenza del comitato scientifico e segreteria scientifica dell’Associazione paesaggi rurali di interesse storico (Pris).

Jeep, Laforge: obiettivo confermare quota 1% in Ue, 3 bev al 2028

Jeep, Laforge: obiettivo confermare quota 1% in Ue, 3 bev al 2028Milano, 15 mar. (askanews) – Jeep, brand di Stellantis, conferma l’obiettivo di diventare un brand full electric nel 2030 e il lancio di 3 nuovi bev entro il 2028: Wagoneer S da 600 CV per uno 0-100 i 3,5 secondi e 600 km di autonomia, Recon caratterizzato dalle portiere rimovibili e un terzo modello ancora top secret. A ribadirlo il responsabile di Jeep in Europa, Eric Laforge, in occasione della presentazione di Avenger, Renegade e Compass con la nuova motorizzazione e-Hybrid a 48V al Centro Sperimentale di Balocco.


Sul fronte delle vendite, Laforge ha ricordato che nel 2023 Jeep ha consegnato “130mila unità nell’Europa a 29, di cui il 33% lev o low emission vehicles), centrando l’obiettivo di una quota di mercato dell’1% (1,02%). Anche per il 2024 contiamo di confermare la quota dell’1%”, ha detto Laforge. Il mix di vendite è risultato equamente suddiviso fra i 3 modelli principali: un terzo Avenger, un terzo Renegade e un terzo Compass. “Un segnale importante perché significa che Avenger non ha rubato quote alla Renegade, entrambe vetture di segmento B. I clienti a cui si rivolge Avenger sono più giovani (-10% l’età media) e con una percentuale maggiore di donne (40%)”. In poco più di un anno in Europa Jeep ha venduto circa 70mila Avenger, il 33% in versione full electric, con risultati superiori alle attese in mercati considerati di nicchia come l’Olanda. “Per dare slancio all’elettrico servono gli incentivi, come ci insegna l’esempio del mercato tedesco. Per questo abbiamo deciso di lanciare la versione e-hybrid, per offrire una porta di accesso al mondo dell’elettrificazione ai clienti che non si sentono ancora pronti per l’elettrico puro. Anche il prezzo è interessante: il delta rispetto alla versione termica è rappresentato dal cambio automatico, l’elettrificazione la offriamo noi”. Entro l’anno sarà lanciata un’altra versione dell’Avenger la 4xe sempre con tecnologia mild hybrid ma con più potenza (da 100 a 136 CV) e trazione integrale. “Jeep Avenger sarà l’unico B-suv con un’offerta così ampia: termico, elettrico e ibrido a 2 o 4 ruote motrici e con cambio manuale o automatico”, ha concluso il responsabile europeo del brand.

Basilicata, Renzi: se segue Conte centrosinistra è finito

Basilicata, Renzi: se segue Conte centrosinistra è finitoMilano, 15 mar. (askanews) – “Il centrosinistra, se segue Giuseppe Conte, è finito, prima o poi lo capirà anche il Pd, non dispero che questo avvenga il prima possibile”. Lo ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, a margine della fiera della logistica LetExpo a Verona, in relazione alla scelta del candidato della coalizione per le regionali in Basilicata.


“Mi colpisce molto questa involuzione del centrosinistra: quando c’ero io si facevano le primarie, adesso chiamano il primario, un oculista, che è talmente una situazione incredibile che si può dire hanno scelto un oculista perché non li hanno visti arrivare” ha aggiunto.

Da Enea biostampante 3D per accelerare la ricerca sui tumori

Da Enea biostampante 3D per accelerare la ricerca sui tumoriRoma, 15 mar. (askanews) – Enea ha messo a punto una biostampante a basso costo, denominata BioVERVE in grado di ‘riprodurre’ modelli in 3D di tumori, con l’obiettivo di affinare la ricerca di nuove terapie oncologiche. È stata realizzata in collaborazione con l’azienda toscana Kentstrapper Srl, grazie a un finanziamento POC (Proof of Concept), e le sue prestazioni sono paragonabili a quelle di una biostampante professionale, permettendo di ottenere strutture cellulari tridimensionali con precisione e rapidità di stampa (poche decine di secondi per costrutto).


“Rispetto alle tradizionali culture in vitro, i modelli 3D biostampati sono in grado di mimare in maniera più efficace il tessuto umano, sano o patologico, fornendo un modello complementare per studi sugli effetti delle radiazioni e delle terapie chemioterapiche sui tumori”, spiega Francesca Antonelli, ricercatrice del Laboratorio Enea di Tecnologie biomediche, che ha seguito il progetto insieme alla responsabile della Divisione Enea di Tecnologie e metodologie per la salvaguardia della salute, Mariateresa Mancuso, e ai colleghi Paolo D’Atanasio, Antonio Rinaldi, Alessandro Zambotti. “Sebbene negli ultimi dieci anni ci sia stato un incremento significativo nell’utilizzo di modelli 3D da parte dei ricercatori impegnati nella lotta contro il cancro, l’impatto è stato limitato dai costi elevati delle biostampanti professionali in commercio (tra i 50 e 200 mila dollari). Ecco, quindi, la nostra idea di trasformare una stampante 3D a basso costo in una biostampante 3D home-made in grado di stampare con ottimi risultati un modello tridimensionale di medulloblastoma, il principale tumore cerebrale pediatrico”, prosegue la ricercatrice.


Attualmente, – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – nonostante gli intensi sforzi dedicati ai test preclinici, molte promettenti terapie faticano a passare con successo dalla fase di laboratorio a quella della pratica clinica. Una spiegazione plausibile della discrepanza osservata tra i risultati ottenuti in fase preclinica e quelli clinicamente riportati potrebbe derivare proprio dalla mancanza di modelli cellulari preclinici in grado di replicare fedelmente la complessità del contesto clinico. Grazie alle ottime prestazioni e ai bassi costi garantiti dalla biostampante 3D sviluppata da Enea, i ricercatori potranno mettere a punto e, soprattutto, testare nuovi approcci terapeutici per migliorare la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro. “La possibilità di modificare le stampanti 3D non professionali per adattarle ai processi di biostampa è in grado di ridurre in modo considerevole i costi di acquisizione della strumentazione da parte dei laboratori, consentendo l’accesso alla tecnologia da parte di una più vasta platea di ricercatori e, di conseguenza, aprendo la strada a nuove linee di ricerca biomedica”, conclude Francesca Antonelli.

Campidoglio, cittadinanza a 5 diciottenni nati da genitori stranieri

Campidoglio, cittadinanza a 5 diciottenni nati da genitori stranieriRoma, 15 mar. (askanews) – Si è svolta questa mattina in Campidoglio la cerimonia di conferimento della cittadinanza italiana a cinque ragazzi e ragazze neo diciottenni nati in Italia da genitori stranieri: Chiara Emil, Pier Daniele, Dumitrita, Yanpeng e Claudia hanno acquisito la cittadinanza italiana e il loro giuramento è stato ricevuto dall’assessore alle Politiche del Personale Andrea Catarci, dalle presidenti delle commissioni Pari Opportunità Michela Cicculli e Politiche Sociali Nella Converti, e dal consigliere delegato per le Politiche giovanili Lorenzo Marinone, alla presenza della presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli.


Con l’approvazione in Assemblea Capitolina della mozione 99/2022 Roma Capitale ha avviato una fondamentale riforma della cittadinanza per garantire ai figli di genitori non italiani che vivono in Italia il riconoscimento della cittadinanza italiana attraverso procedure più eque, inclusive e rapide. “Quella di oggi è una giornata importante e densa di significato per Chiara Emil, Pier Daniele, Dumitrita, Yanpeng e Claudia, cittadini romani di fatto che da oggi, finalmente, lo diventano per la legge, ma anche per l’Amministrazione capitolina che, garantendo ai cinque neomaggiorenni pieni diritti di cittadinanza, si conferma in prima linea nel tradurre concretamente il proprio impegno all’inclusione e nella lotta alle diseguaglianze” ha commentato Andrea Catarci, assessore alle Politiche del Personale, al Decentramento, Partecipazione e Servizi al territorio per la città dei 15 minuti.


“La cerimonia di questa mattina è parte del lavoro complessivo che Roma Capitale compie ogni giorno per garantire il diritto alla cittadinanza e per la formazione dei relativi atti di stato civile per i neocittadini italiani che hanno concluso il loro iter con apposito decreto del Presidente della Repubblica. Allo sforzo nei canali ordinari si è aggiunta negli ultimi mesi la innovativa pratica collettiva, concordata con il Ministero dell’Interno, grazie alla quale Roma riesce a rispettare le tempistiche di sei mesi previsti dalla normativa per giurare, nonostante l’incremento delle richieste aumentate da 2476 nel 2022 a 3898 nel 2023. Un ringraziamento sentito va pertanto ai dipendenti e alle dipendenti impegnati nella gestione di migliaia di giuramenti e dei correlati atti. Infine, un ricordo personalmente molto sentito, va all’attivista Josef Yemane Tewelde, per tutti JoJo, prematuramente scomparso, che proprio sui temi dei diritti dei migranti e della cittadinanza e sulla lotta al razzismo ha condotto battaglie importanti sempre in prima linea”, ha concluso Catarci.

Vino, il Pecorino di Masciarelli per Donne in rete contro la violenza

Vino, il Pecorino di Masciarelli per Donne in rete contro la violenzaMilano, 15 mar. (askanews) – L’ultima annata dell’Abruzzo Pecorino Doc Castello di Semivicoli di Masciarelli Tenute Agricole è la protagonista di un progetto di beneficenza a sostegno dei diritti delle donne. Il 5% del ricavato delle vendite di questo vino di punta della linea che porta il nome della seicentesca dimora diventata il wine resort della Cantina teatina, sarà infatti devoluto a favore dell’associazione “Donne in rete contro la violenza” (Dire), che promuove da trent’anni, attraverso azioni quotidiane, politiche e buone pratiche per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere all’interno di centri antiviolenza non istituzionali e gestiti da donne. Il gruppo conta oggi 87 organizzazioni che gestiscono 106 centri antiviolenza e più di 60 Case Rifugio in tutta Italia, e ascolta ogni anno circa 21mila donne.


Non è la prima volta che l’importante azienda vitivinicola abruzzese mette uno dei suoi vini più importanti al servizio di una causa sociale. A partire dal 2017 ha infatti sostenuto diverse realtà del Terzo Settore, come Progetto Noemi, Kaleidos, Il Giardino Segreto, BambiniSenzaSbarre, Terre des Hommes Italia, Food for Soul e l’Associazione nazionale genitori soggetti autistici Abruzzo. “Per noi ogni bottiglia prodotta rappresenta non solo un veicolo per trasmettere una filosofia improntata alla qualità, all’artigianalità e all’amore verso il territorio ma anche e soprattutto uno strumento per diffondere il concetto del rispetto di ogni individuo e il valore della parità di genere, capisaldi della grande famiglia Masciarelli, che basa le relazioni con tutti i suoi collaboratori sull’affetto sincero e sul rispetto reciproco” ha spiegato l’Ad, Marina Cvetic, sottolineando che “il risultato è l’indissolubile legame dell’azienda con i dipendenti, gli stakeholder e le persone che abitano nei territori in cui opera.”


Fondata nel 1981 da Gianni Masciarelli, Masciarelli Tenute Agricole dal 2008 fa capo a Marina Cvetic, compagna di vita e di lavoro di Gianni, e alla figlia Miriam Lee Masciarelli. Oggi conta otto linee di prodotto, per un totale di 28 etichette, con una produzione annua di oltre due milioni di bottiglie e un export che raggiunge 60 Paesi. Foto: Barbarossa

Eurozona, posti di lavoro vacanti calati al 2,7% nel IV trimestre

Eurozona, posti di lavoro vacanti calati al 2,7% nel IV trimestreRoma, 15 mar. (askanews) – La quota di posti di lavoro liberi, o “vacanti” nell’area euro ha mostrato un nuovo calo, al 2,7% dei posti di totali nel quarto trimestre dello scorso anno, a fronte del 2,9% dai tre mesi precedenti e dal 3,1% che questa voce registrava nel quarto trimestre del 2022. Lo riferisce Eurostat, precisando che guardando all’intera Unione europea la quota di posti vacanti è calata al 2,5%, dal 2,6% del terzo trimestre e il 2,8% di fine 2022.


La situazione più dinamica resta quella dei servizi, dove i posti vacanti sono il 3% del totale laddove su industria e costruzioni rappresentano il 2,5%, sempre considerando l’eurozona. I livelli di disponibilità più elevati si registrano in Belgio, Olanda, Austria e Germania, tutti i paesi con livelli di posti vacanti attorno al 4%. I valori più bassi riguardano invece Romania, Bulgaria, Polonia e Spagna, in cui si registrano tassi di posti vacanti inferiori all’1%. Il dato dell’Italia, che tuttavia non è confrontabile con il resto dell’Unione europea, perché non include l’intero settore della pubblica amministrazione, vede una quota di posti vacanti scesa all’1,9% nel quarto trimestre, a fronte del 2,1% del terzo trimestre e del 2,6% dello stesso periodo di un anno prima.


Eurostat misura il tasso di posti vacanti come percentuale di questi ultimi rispetto al numero totale di posti occupati più il numero di posti per cui il datore di lavoro è alla ricerca di un addetto. L’assottigliarsi di questa quota mostra che i mercati del lavoro dell’eurozona potrebbero essere vicini a ulteriori rallentamenti.