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Autore: Redazione StudioNews

8 marzo, pizza sempre più rosa: quasi 9.000 pizzaiole in Italia

8 marzo, pizza sempre più rosa: quasi 9.000 pizzaiole in ItaliaRoma, 6 mar. (askanews) – Sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia. Una professione, quella del pizzaiolo, che per anni è stata prevalentemente maschile. La stima è elaborata, in occasione della festa della donna dell’8 marzo, dal 31esimo Campionato Mondiale della Pizza, organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma. L’edizione 2024 del Campionato Mondiale della Pizza registra ad oggi già 54 pizzaiole iscritte al campionato, ma le iscrizioni sono ancora aperte.


La dimensione di mercato della pizza ha invece superato, per la prima volta, i 150 miliardi di dollari: si stima infatti che nel 2023 abbia raggiunto i 153 miliardi di dollari. In Italia le 15.500 più performanti hanno sviluppato un fatturato di 11 miliardi di euro sul mercato della pizza stimato in 15 miliardi di euro. Dal 1992, anno di nascita del Campionato, a oggi, sono state 330 (44 nel 2021 e 57 nel 2023) le concorrenti partecipanti alla competizione. Negli anni la qualità di partecipazione delle donne pizzaiole è sempre stata molto elevata tanto da” spodestare” i pizzaioli ed avere una folta rappresentanza femminile nei gradini più alti della classifica, portandole a vincere anche importanti categorie, come la pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due o ad arrivare sul podio della pizza classica.


Nel palmarès d’oro del Campionato si sono fatte valere Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013, Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011, Rusu Camelia nella pizza in teglia nel 2022.

Ospedale Bambino Gesù di Roma: cinque trapianti in 4 giorni

Ospedale Bambino Gesù di Roma: cinque trapianti in 4 giorniRoma, 6 mar. (askanews) – Cinque trapianti in 4 giorni. Cinque vite salvate grazie alla generosità di due donatori e delle rispettive famiglie. Una maratona trapiantologica si è svolta nei giorni scorsi all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, durata complessivamente circa 60 ore.


I primi tre trapianti sono stati effettuati tra il 28 e il 29 febbraio, con organi prelevati da un donatore deceduto di età pediatrica, i cui genitori hanno acconsentito all’espianto. Parte del fegato e i due reni hanno raggiunto tre pazienti ricoverati al Bambino Gesù. Una bambina di 5 anni, affetta da cirrosi biliare secondaria ad atresia delle vie biliari, ha ricevuto la parte sinistra del fegato. Era in lista di attesa da quattro mesi. I reni sono andati a una ragazza di 18 anni, affetta da nefronoftisi, e a un’altra ragazza di 17 anni, affetta da rene policistico e idronefrosi ostruttiva. Erano in dialisi e in lista d’attesa, rispettivamente, da 37 e 28 mesi. La sequenza trapiantologica è iniziata con la partenza dell’equipe di prelievo il giorno 28 febbraio alle ore 4:30 e è terminata il giorno 29 alle ore 14:30 quando è stato completato il secondo trapianto di rene, per un totale di 34 ore. Gli altri due trapianti sono stati realizzati in contemporanea tra il giorno 1 il 2 marzo, con un fegato prelevato da un donatore deceduto adulto. L’organo è stato prelevato intero, trasportato al Bambino Gesù e connesso alla macchina di perfusione ipotermica ossigenata. Durante la perfusione è stata effettuata una procedura di split liver con suddivisione del fegato nel lobo destro e sinistro, che sono stati trapiantati in contemporanea a due pazienti. Questa procedura, sia per la modalità di esecuzione durante perfusione, sia per come il fegato è stato diviso, è particolarmente innovativa ed eseguita sino ad ora in pochi casi sia in Italia che nel resto del mondo.


Ne hanno beneficiato una bambina di otto anni, affetta da epatite fulminante, in lista di attesa da 2 giorni. E una ragazza di 14 anni, affetta da malattia di Wilson, in lista di attesa da 50 giorni. In questo caso, la sequenza di trapianti è iniziata con la partenza dell’equipe di prelievo il giorno 1° marzo alle ore 6:00 e è terminata il giorno 2 alle ore 6:40, per un totale di 25 ore. La maratona trapiantologica ha coinvolto nei quattro giorni numerosi professionisti dell’Ospedale: chirurghi; anestesisti; rianimatori; radiologi; epatologi; nefrologi; infermieri coordinatori, di sala operatoria e dei reparti; il centro trasfusionale; il laboratorio analisi; gli autisti dei mezzi delle automediche. «Fondamentale il contributo anche dei coordinatori e dei sanitari degli ospedali dove vengono effettuati i prelievi, dei centri di coordinamento regionali e del Centro Nazionale Trapianti», commenta Marco Spada, responsabile di Chirurgia Epato-Bilio Pancreatica e dei Trapianti di Fegato e Rene al Bambino Gesù. «Un grande lavoro di coordinamento e dedizione professionale – aggiunge Sergio Giuseppe Piccardo, responsabile Anestesia, Rianimazione e Comparti Operatori del Bambino Gesù di Roma – che non sarebbe stato possibile senza la generosità dei donatori e delle loro famiglie. È loro che dobbiamo ringraziare per un gesto di grande altruismo che ha donato una nuova vita a 5 giovani pazienti».

Mascagni Festival 2024: Sandrelli, Alessio Boni e Noemi tra gli ospiti

Mascagni Festival 2024: Sandrelli, Alessio Boni e Noemi tra gli ospitiRoma, 6 mar. (askanews) – Il Mascagni Festival 2024 cala i primi assi. Tra gli ospiti attesi alla V edizione: Stefania Sandrelli, Alessio Boni, Noemi e la Banda dell’Esercito Militare Italiano. Il Festival dedicato al compositore livornese presenta in anteprima nella conferenza stampa presso l’Accademia Nazionale di santa Cecilia a Roma, alcuni eventi che animeranno la rassegna estiva a Livorno.


Cavalleria rusticana vista attraverso gli occhi di Santuzza, che vive l’orgoglio di un amore ferito e tradito, la disperazione di una donna che ha perso il proprio uomo, la cupezza di un giorno senza sole, il timore di non riuscire più ad essere felice. Vuole raccontare questo il reading teatrale “Relazioni Pericolose”, interpretato da Stefania Sandrelli, prima nazionale che aprirà il prossimo 2 agosto la quinta edizione del Mascagni Festival. Il festival andrà in scena dal 2 agosto al 22 settembre a Livorno. Un’apertura dedicata alla donna, perché Santuzza denuncia con forza la sofferenza che è costretta a subire, ma non è mossa da desideri di vendetta, ma di giustizia. “Sono molto emozionata e contenta all’idea di interpretare Santuzza e spero di farlo nella maniera migliore possibile – ha spiegato Stefania Sandrelli – Lei ha avuto la forza di battersi, senza mettere niente in discussione, per la giustizia. E proprio questa sete di riscatto è la cosa che mi ha avvicinato maggiormente a lei, e che mi ha fatto amare il suo personaggio. Per questo la sento come una responsabilità il doverlo interpretare, e voglio metterci tutta la mia passione e il mio impegno” La città labronica diventerà ancora una volta palcoscenico a cielo aperto per l’importante rassegna internazionale dedicata alle opere e alla vita del compositore Pietro Mascagni, sotto la direzione artistica di Marco Voleri e prodotto dal dipartimento Mascagni della Fondazione Teatro Goldoni.


La prima assoluta dello spettacolo sarà parte integrante della manifestazione “Effetto Venezia”, l’originale manifestazione estiva labronica che quest’anno sarà dedicata al tema del cinema, organizzata da Fondazione LEM. “Questa manifestazione – ha spiegato Simone Lenzi assessore alla Cultura per il comune di Livorno – si tiene in una delle parti più caratteristiche della nostra città, detta appunto Venezia, per i tanti canali che l’attraversano. È un modo per valorizzarla e farla conoscere anche ai turisti e lo facciamo unendo una sinergia di forze, che permettono la realizzazione dei vari eventi”. “Siamo giunti alla quinta edizione di un Festival che sta registrando grande interesse internazionale” dichiara il direttore artistico Marco Voleri. “La forza di una figura come quella di Pietro Mascagni ed il suo Teatro indica la via per lavorare con costanza e passione, al fine di restituire a Livorno e al mondo un festival dedicato al suo compositore più famoso, atteso da troppi anni. La nuova programmazione è un voluto mix tra tradizione ed innovazione, caratteristica mascagnana a cui mi ispiro ogni volta che penso al programma del festival che porta il suo nome e sono particolarmente lieto di annunciare per l’edizione 2024 il rinnovato patrocinio del Comitato Promotore Maestro Pietro Mascagni”.


E alla conferenza a rappresentare il Comitato c’era proprio Francesca Albertini Mascagni. “Pietro Mascagni è stato sempre un precursore dei tempi – ha spiegato – anche lui all’inizio partecipò ad un concorso di talenti per farsi conoscere, vinse e da li iniziò la sua grande carriera che lo avrebbe portato in giro per il mondo. La passione e la determinazione che lo ha sempre caratterizzato, lo ha portato perciò non solo a diventare famoso, ma anche ad essere un esempio da seguire, per tante generazioni”. E anche quest’anno l’incantevole cornice della Terrazza Mascagni ospiterà alcuni degli eventi principali del Festival: il primo è per il 23 agosto con Amici di Bohème. Nel cuore della fervente Italia musicale del XIX secolo, due giovani talenti, Pietro Mascagni e Giacomo Puccini, si incontrarono al conservatorio di Milano, dando vita a un’amicizia che avrebbe segnato la storia della musica italiana. In scena Pietro Mascagni sarà interpretato dall’attore Alessio Boni, mentre Marcello Prayer vestirà i panni di Giacomo Puccini.


Spazio alla contaminazione pop nella serata del 24 agosto, con l’atteso concerto della cantante romana Noemi. Altro appuntamento da segnalare quello del 25 agosto con la Banda dell’Esercito Militare Italiano diretta dal M° Magg. Filippo Cangiamila, che renderà omaggio al genio di Pietro Mascagni e alla città con ardenti arrangiamenti veristi. Quest’evento segna un’eccezionale occasione per celebrare il 60° anniversario della fondazione della Banda, nata nel 1964, complesso musicale istituzionale rappresentativo della Forza Armata. La quinta edizione del Mascagni Festival vedrà per la prima volta la rappresentazione di una produzione operistica al Teatro Goldoni di Livorno: il 20 settembre (con replica la domenica 22 settembre) andrà in scena il dittico Cavalleria rusticana/Gianni Schicchi, realizzato in occasione del centenario pucciniano. La regia è a cura di Giandomenico Vaccari, mentre Marcello Mottadelli dirigerà l’Orchestra del Teatro Goldoni di Livorno. L’immagine dell’iconico manifesto scelta per quest’anno, è opera dell’illustratrice Costanza Lettieri: “Ho cercato di creare un’immagine con più livelli di lettura -spiega- il più immediato è il ritratto come icona del Festival. La figura di Mascagni diventa però anche il contenitore del mondo sommerso e profondo dell’opera e, non ultimo, della potenza del richiamo al luogo d’origine: Livorno, aperta sul mare come la sua più poetica piazza”.

8 marzo, sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia

8 marzo, sono quasi 9.000 le pizzaiole in ItaliaRoma, 6 mar. (askanews) – Sono quasi 9.000 le pizzaiole in Italia, professione, che per anni è stata prevalentemente maschile. La stima è elaborata, in occasione della festa della donna dell’8 marzo, dal 31° Campionato Mondiale della Pizza (www.campionatomondialedellapizza.it), la più importante manifestazione dedicata ai professionisti e organizzata a Parma dal 9 all’11 aprile presso il Palaverdi, collocato all’interno del Polo Fieristico di Parma (Viale delle Esposizioni 393/a). La dimensione di mercato della pizza ha invece superato, per la prima volta, i 150 miliardi di dollari: si stima infatti che nel 2023 abbia raggiunto i 153 miliardi di dollari (Fonte: Verified Market Reports®). In Italia le 15.500 più performanti hanno sviluppato un fatturato di 11 mld di Euro sul mercato della pizza stimato in 15 miliardi di Euro.


L’edizione 2024 del Campionato Mondiale della Pizza registra ad oggi già 54 pizzaiole iscritte al campionato, ma le iscrizioni sono ancora aperte. Dal 1992, anno di nascita del Campionato, a oggi, sono state 330 (44 nel 2021 e 57 nel 2023) le concorrenti partecipanti alla competizione. Negli anni la qualità di partecipazione delle donne pizzaiole è sempre stata molto elevata tanto da” spodestare” i pizzaioli ed avere una folta rappresentanza femminile nei gradini più alti della classifica, portandole a vincere anche importanti categorie, come la pizza in teglia, la pizza senza glutine e la pizza a due o ad arrivare sul podio della pizza classica. Nel palmarès d’oro del Campionato si sono fatte valere Laura Meyer nella gara Pizza in teglia nel 2013, Alessandra De Bellis per la pizza senza glutine nel 2012 e Katiuscia Di Marzo che ha gareggiato nella pizza a due con Ignazio Di Marzo nel 2011, Rusu Camelia nella pizza in teglia nel 2022. Parole chiave del Campionato, anche per l’edizione 2024, sono internazionalità e sostenibilità grazie al nutrito numero dei Paesi partecipanti, ad oggi già 53, sia per l’attenzione verso i temi della sostenibilità e del mangiare del mangiare sano. Il tema della sostenibilità sarà in particolare sviluppato con il Premio speciale dedicato alla Sostenibilità “La pizza del cambiamento”. Il premio è realizzato in collaborazione con la farina “Le 5 Stagioni” di Agugiaro & Figna Molini e valuta i concorrenti con una serie di criteri, tra cui l’utilizzo di materie prime provenienti da agricoltura sostenibile e a basso impatto e di prodotti tipici DOP e IGP nelle preparazioni della pizza. Tra i parametri di valutazione anche l’attenzione verso logiche antispreco con il fine di ottimizzare le quantità degli ingredienti. La scorsa edizione il Premio “sostenibilità è stato vinto Giulia Vicini con la sua pizza dal nome simbolico “Terra-Terra”.


Quest’anno la lista dei Paesi rappresentati al Campionato mondiale va invece da Hong Kong a Cuba, dalle isole Fær Øer alle Filippine, con Francia, Spagna, Usa, Brasile e Argentina con le maggiori rappresentanze. L’Italia conta il 54% degli iscritti. Per alcune categorie di partecipazione si sono già raggiunti i limiti massimi previsti, per altre si stanno raggiungendo. Il campionato prevede che ogni singola prova deve essere pianificata con orari definiti: in tre giorni infatti si supereranno le 1000 prove di cottura su 21 forni dedicati. Per la pizza a due , una delle categorie in continua crescita, si sono riaperte le iscrizioni aggiungendo un forno per permettere di far fronte alla forte richiesta.

Up2You Insight, sostenibilità aiuta aziende a creare sinergia vincente

Up2You Insight, sostenibilità aiuta aziende a creare sinergia vincenteRoma, 6 mar. (askanews) – La fidelizzazione dei dipendenti viene considerata un asset dalla stragrande maggioranza delle aziende, anche perché un nuovo dipendente può arrivare a costare oltre il doppio in più in termini di costi aziendali complessivi. Ma sono troppo scarse le risorse che vengono messe a disposizione per creare quel clima favorevole di coinvolgimento che è uno dei punti cardine per ‘trattenere’ il personale. È quanto emerge dalla survey di Up2You Insight, il gruppo di ricerca dell’omonima green tech, che ha intervistato i responsabili HR e CSR di 60 aziende, appartenenti a 7 settori, tra cui tech, farmaceutico e consulenza, per individuare difficoltà e obiettivi nel coinvolgere dipendenti e collaboratori, raccogliendo dati utili per individuare alcuni punti interessanti nel rapporto tra impresa e gestione delle risorse umane.


Secondo lo studio ben l’87% delle aziende punta a fidelizzare i lavoratori. Tra i vantaggi di una maggiore sinergia tra azienda e lavoratore ci sono fattori economici e di efficienza. Se infatti da una parte sostituire una persona può arrivare a pesare sul bilancio aziendale il 63% in più in termini di costi di formazione e inserimento, dall’altra un maggiore coinvolgimento delle persone fa aumentare del 21% la performance lavorativa. Ma non mancano le difficoltà. Il 92% delle aziende percepisce la difficoltà nel trovare strategie e strumenti per coinvolgere in modo efficace una popolazione aziendale eterogenea, il 63% una bassa partecipazione ai corsi di formazione, ma soprattutto il 46% lamenta la mancanza di budget per iniziative di coinvolgimento. Ma a mettere d’accordo i dipendenti è la propensione alla transizione ecologica: 2 lavoratori su 3 dichiarano di essere più disposti a lavorare in aziende che si impegnano nella sostenibilità ambientale. Il dato, emerso da uno studio IBM, indica appunto la disponibilità delle persone a sentirsi parte di un gruppo che tra gli obiettivi mette anche la tutela dell’ambiente.


“Molto spesso le persone sentono come necessari dei cambiamenti che però non sono in grado di mettere in pratica individualmente. Il coinvolgimento da parte dell’azienda traccia delle linee guida che indicano un percorso comune e che porta a risultati più evidenti e concreti”, spiega Andrea Zuanetti, CEO e Co-Founder di Up2You. “Per chi fa business, crederci è la strategia vincente, per questo abbiamo ideato PlaNet, la web app che sfrutta la gamification per unire formazione e interazione, creando un percorso coinvolgente attraverso news, sfide pratiche e contenuti personalizzati”. Tra le iniziative proposte anche la PlaNet Green Cup, la sfida di cinque settimane a tema sostenibilità con cui le aziende possono motivare e coinvolgere il personale. 9 quelle che hanno partecipato all’edizione 2023 e grazie alle quali sono state risparmiate 17 tonnellate di anidride carbonica. Per l’edizione primavera 2024 c’è tempo fino al 5 aprile per iscriversi.

Ue, Gualtieri incontra presidente Bei. Al centro metro e servizi

Ue, Gualtieri incontra presidente Bei. Al centro metro e serviziRoma, 6 mar. (askanews) – Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha incontrato in Campidoglio la presidente della Banca europea degli investimenti (Bei) Nadia Calviño. Il sindaco dai suoi social definisce “prezioso” il supporto Bei “per realizzare progetti ambiziosi per la transizione ecologica di Roma e sostenere nuove linee metropolitane”. La presidente Calviño, dai suoi social, definisce “molto buona” la discussione, “impressionante” il Campidoglio, e descrive la Bei come “partner chiave per l’attuazione del piano strategico di investimenti di Roma”, “per garantire assistenza tecnica e finanziare scuole efficienti dal punto di vista energetico, infrastrutture idriche e di trasporto sostenibile”.


Più dettagli sull’incontro li fornisce l’assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè, che spiega che nel corso dell’incontro hanno anche parlato “di come finanziare le nuove tratte delle metropolitane di previste nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile il cui ammontare totale è di circa 15 miliardi”. “All’interno di questo quadro complessivo – ha aggiunto Patanè – abbiamo individuato le linee che sono più avanti nella progettazione e nell’iter autorizzativo e che corrispondono a quattro nuove tratte della metropolitana di Roma: prolungamento della Linea A, da un lato fino a Monte Mario, dall’altro fino a Montespaccato; prolungamento Linea B, da Rebibbia a Casal Monastero; prolungamento della Linea C oltre Farnesina fino a Grottarossa e realizzazione della nuova Linea D partendo da Via Ugo Ojetti. Il costo totale di queste quattro linee o tratti di linea ammonta a circa 8.5 miliardi di euro”. Come primo step, aggiunge Patanè, “sarebbe di grande supporto per l’amministrazione avere da Bei una consulenza sugli strumenti ottimali per garantire un mix economico-finanziario sostenibile, fatto di investimenti pubblici a fondo perduto, fondi privati, finanziamento a mutuo, che consenta la realizzazione di opere così strategiche per la città”.

Usa2024, la repubblicana Nikki Haley lascia la corsa alla Casa Bianca (e Biden apre le porte ai suoi elettori)

Usa2024, la repubblicana Nikki Haley lascia la corsa alla Casa Bianca (e Biden apre le porte ai suoi elettori)New York, 6 mar. (askanews) – L’ex ambasciatrice delle Nazioni Unite Nikki Haley ha annunciato in un discorso pubblico in Sud Carolina l’interruzione della corsa alla Casa Bianca.


“È giunto il momento di sospendere la mia campagna. Ho detto che volevo che gli americani facessero sentire la loro voce. L’ho fatto. Non ho rimpianti”, ha detto la Haley in apertura del suo discorso, aggiungendo che anche se non dovesse più ricandidarsi userà la sua voce per “le cose in cui credo”. La Haley lascia, ma avendo dalla sua un primato importante: è la prima donna ad aver ottenuto vittorie alle primarie repubblicane per la presidenza. La sfidante di Trump ha conquistato ieri il Vermont e la scorsa settimana anche Washington D.C., togliendo all’ex presidente la soddisfazione dell’en plein.


Come anticipato in mattinata dal Wall Street Journal, la Haley non ha dato il suo endorsement a Donald Trump, vincitore del Super Tuesday e prossimo ad ottenere la nomina repubblicana. Lo ha però sfidato a guadagnarsi i voti di chi ha preferito lei, all’ala MAGA del partito. “Spetta ora a Donald Trump guadagnare i voti di coloro che, nel nostro partito e al di fuori di esso, non lo hanno sostenuto, e spero che lo faccia”, ha detto l’ex ambasciatrice all’Onu, insistendo che la strategia del possibile candidato deve essere quella di “coinvolgere le persone nella propria causa, non nell’allontanarle” e questo dipende da lui. La Haley si è congratulata con Trump dicendo che gli augura ogni bene, ma ha anche precisato che “auguro ogni bene a chiunque possa diventare presidente dell’America”.


Usa2024/*Usa2024, Biden apre ad elettori Haley: C’è posto nella mia campagna Nikki Haley ha avuto coraggio di dire la verità su Donald Trump Dopo l’annuncio del ritiro, il presidente americano Joe Biden, ha aperto le porte agli elettori di Nikki Haley. “Ci vuole molto coraggio per candidarsi alla presidenza – questo è particolarmente vero nel Partito Repubblicano di oggi, dove così pochi osano dire la verità su Donald Trump”, ha detto il presidente Biden, lodando Nikki Haley per aver detto la verità su Donald Trump, “sul caos che lo segue sempre, sulla sua incapacità di distinguere il bene dallo sbagliato, sul suo inchinarsi davanti a Vladimir Putin”. Biden ha poi aggiunto: “Donald Trump ha chiarito che non vuole i sostenitori di Nikki Haley. Voglio essere chiaro: c’è posto per loro nella mia campagna”. Pur riconoscendo i disaccordi politici con la Haley, il presidente ha sottolineato che su “questioni fondamentali” come il sostegno alla NATO e il mantenimento della democrazia si è trovato terreno comune. Biden ha approfittato per ribadire che quelle del 2024 “non sono elezioni normali. E la posta in gioco per l’America non potrebbe essere più alta”.

Presentato “Enoturismo 4.0”, manuale sul turismo del vino in Italia

Presentato “Enoturismo 4.0”, manuale sul turismo del vino in ItaliaMilano, 6 mar. (askanews) – Nel 96% dei casi le Cantine turistiche italiane propongono la classica visita guidata ai locali di produzione con una piccola degustazione finale, e la metà sono chiuse nei giorni festivi e nei fine settimana, cioè proprio quando i visitatori sono potenzialmente di più, con l’11% delle prenotazioni che cade nel vuoto. Aumentano invece i prezzi delle attività proposte, comprese le esperienze ‘premium’ oltre i 100 euro a persona, che generano un reddito però ancora marginale rispetto alla vendita diretta del vino che è pari al 6-14% dell’intero business enologico ed è il vero introito enoturistico. Sono alcuni dei dati che emergono da ‘Enoturismo 4.0 – Osservatorio Enoturismo: Evoluzione del digitale’, un volume di Agra Editrice dedicato al settore enoturistico con particolare attenzione all’impatto delle tecnologie digitali, che è stato presentato a Palazzo Giustiniani a Roma. Duecentoundici pagine scritte a quattro mani dal docente universitario e senatore Dario Stefàno e dall’imprenditrice vitivinicola Donatella Cinelli Colombini con il contributo de Le Donne del Vino, Movimento Turismo del Vino, Città del Vino e Nomisma Wine Monitor.


Il manuale è la più ampia e documentata analisi delle destinazioni del vino italiane (città e Cantine) che sono state indagate da Nomisma Wine Monitor su un campione di 145 Comuni e 265 imprese. Oltre ai dati statistici e alla fotografia dell’evoluzione di un comparto che si sta consacrando come strategico per il turismo italiano, il libro definisce le categorie in cui raggruppare le Cantine che già adesso registrano 15 milioni di accessi ogni anno e ricavano sul fronte enoturistico mediamente il 7% del loro business enoico: piccola Cantina con accoglienza familiare (39%), Cantina con rilevanza storica, architettonica o artistica (14%), brand famoso/marchio storico (12%), Cantina con rilevanza paesaggistica o naturalistica (11%), Cantina organizzata per l’incoming (11%) e Cantina dotata di offerta innovativa (11%). Il 48% delle aziende vitivinicole che offrono servizi enoturistici non supera i 500mila euro di fatturato annuo, hanno in media 15 dipendenti di cui tre coinvolti con la wine hospitality, affidata nel 73% dei casi ad una donna, mentre la direzione aziendale è prevalentemente maschile (55%). Il volume contiene inoltre degli affondi che vogliono rappresentare dei manuali d’uso per gli uffici turistici delle Città del Vino e per le Cantine aperte al pubblico. Il focus, spiegato in queste sezioni da Donatella Cinelli Colombini, è sul significato e il funzionamento del wine club e sui vantaggi di un uso coordinato dei social network e della tecnologia per ampliare i follower che ne rappresentano il principale bacino di utenza, così come per l’e-commerce proprietario.


‘Questo libro continua a volere essere occasione non solo di verifica dell’evoluzione di un fenomeno legato in modo profondo a due asset strategici del nostro Paese, quali sono, appunto, il turismo e il vino – ha spiegato Stefàno – ma anche di pungolo e richiamo affinché legislatore e governo colgano e, possibilmente, anticipino input e tendenze che caratterizzano questa peculiare declinazione del turismo esperienziale’. ‘La mia parte del libro contiene le ‘istruzioni per l’uso’ delle novità emerse dalle indagini, insegna, ad esempio, cosa sono i winery club e come mai in Usa funzionano e da noi no, perché le Cantine devono usare più tecnologia nel rapporto con i visitatori e smettere di proporre ‘esperienze del vino fotocopia” ha precisato Cinelli Colombini, aggiungendo che ‘la parte più nuova riguarda le donne del vino: è breve ma è la prima raccolta organica delle informazioni sul vino al femminile in Italia e mostra che le donne delle aziende del vino sono le più vicine al tetto di cristallo e che la parità di genere si raggiunge procedendo in modo asimmetrico cioè presidiano le attività più congeniali alle donne. Infatti – ha concluso – nelle Cantine le donne sono minoritarie nel settore produttivo ma dominano, anche in termini di progressioni di carriera, il comparto più vicino ai consumatori cioè commerciale, enoturismo, comunicazione e marketing’.


‘Le Cantine, anche quelle di più piccole dimensioni, hanno accelerato negli ultimi anni il percorso di ampliamento di esperienze enoturistiche offerte, spaziando su dimensioni trasversali, dalla ristorazione alla ricettività, mettendo al centro la natura e il benessere’ hanno spiegato Denis Pantini e Roberta Gabriell di Nomisma-Wine Monitor, aggiungendo che ‘il percorso da seguire è delineato, la sfida per le associazioni, le amministrazioni coinvolte e le Cantine in primis è accrescere lo sviluppo di competenze, da quelle tecniche a quelle relazionali e di customer care: il fine è quello di avere un enoturista che sceglie di tornare e di consigliare l’esperienza vissuta’. Accolti a Palazzo Giustiniani a Roma dal saluto del presidente del Senato Ignazio La Russa, alla presentazione del libro ‘Enoturismo 4.0 – Osservatorio Enoturismo: Evoluzione del digitale’ sono intervenuti, oltre agli autori, la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, il presidente dell’Oiv Luigi Moio (con un videomessaggio), la presidente de Le Donne del Vino, Daniela Mastroberardino, il presidente del Movimento Turismo del Vino, Nicola D’Auria, il presidente dell’Associazione Città del Vino, Angelo Radica e per Nomisma-Wine Monitor, Denis Pantini e Roberta Gabrielli.


‘Dobbiamo aiutare il settore a costruire offerte turistiche sempre più diversificate perché ormai non parliamo più di turismo ma di turismi’ ha detto Santanchè, proseguendo che ‘ l’enoturismo è una forma di turismo che ci aiuta anche a destagionalizzare perché spesso le Cantine sono collocate in luoghi meno conosciuti intorno ai quali si possono costruire percorsi turistici differenti’. ‘Serve quindi un’offerta di qualità supportata da percorsi di alta formazione’ ha aggiunto, ricordando che ‘questo settore dà lavoro a molte donne e le rende indipendenti economicamente e quindi più libere, e questo è un passo importante contro la violenza di genere’. ‘L’enoturismo è un comparto strategico per tutti’ ha ricordato Moio, sottolineando che ‘l’Italia è un museo del vino a cielo aperto, siamo un modello reale di diversità del vino, che è possibile comunicare e trasmettere agli appassionati solo accogliendoli nei luoghi. I suggerimenti che vengono dati in questo manuale – ha chiosato – servono per approfondire e per perfezionare l’accoglienza, oltre a costituire un ottimo strumento di studio’. ‘Da due anni, la nostra Associazione ha avviato una sperimentazione per introdurre il vino fra le materie di studio degli Istituti Turistici e Alberghieri di tutta Italia’ ha precisato Daniela Mastroberardino, proseguendo ‘ora chiediamo che la materia vino entri a pieno titolo nella didattica italiana, abbiamo coinvolto migliaia di studenti in tutte le regioni con la sola forza delle nostre associate: nel sogno di tutte noi c’è una nuova generazione di futuri responsabili delle sale dei ristoranti così come di futuri manager di uffici turistici, agenzie di viaggio o alberghi che conoscono le nozioni base sul vino e sui territori del vino. In un’Italia dove l’agroalimentare – ha concluso – è sempre più importante per il turismo non è possibile continuare a insegnare solo arte, territori e geografia turistica ai futuri manager dell’incoming’. ‘L’accoglienza, intesa come offerta di un’esperienza immersiva legata al vino e al territorio, è fondamentale per il successo dell’enoturismo’ ha dichiarato Nicola D’Auria, evidenziando ‘l’importanza di valorizzare il vino e il territorio attraverso un turismo sostenibile e responsabile, ponendo enfasi sulla qualità dell’esperienza offerta ai visitatori in Cantina’. ‘Enoturismo 4.0 rappresenta un manuale quanto mai utile per tutti i Comuni del vino italiano’ ha detto Angelo Radica, sottolineando che ‘per i 145 sindaci intervistati essere Città del Vino significa promuovere e valorizzare al meglio il vino e la sua cultura, essere all’interno di una rete, di un progetto condiviso per poter creare strategie di marketing turistico’.

Vino, Consorzio Doc delle Venezie torna a Prowein con un suo stand

Vino, Consorzio Doc delle Venezie torna a Prowein con un suo standMilano, 6 mar. (askanews) – Dal 10 al 12 marzo il Consorzio Doc Delle Venezie parteciperà per il secondo anno con suo standalla fiera Prowein di Dusseldorf, con uno spazio espositivo completamente dedicato dove sarà possibile approfondire la conoscenza del territorio viticolo, stile, peculiarità e modalità di certificazione dei suoi vini, assaggiare diverse referenze e ricevere indicazioni sulla posizione delle aziende socie presenti alla manifestazione.


Per la seconda più grande Denominazione italiana che riunisce gli operatori della filiera produttiva di Pinot grigio di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, la fiera rappresenta “un appuntamento immancabile ed estremamente significativo in termini di comunicazione, promozione e creazione di nuovi network”. La Denominazione interregionale ha infatti una quasi totale vocazione all’export, che si attesta intorno al 95% del consumo, con la Germania che si colloca sul podio dei principali Paesi di destinazione, con circa il 10% delle esportazioni totali, preceduta solo da Usa e Regno Unito. “La Doc Delle Venezie oggi è il bianco fermo più esportato a livello nazionale e continua ad essere apprezzata e richiesta a livello globale” ha spiegato il direttore Stefano Sequino, continuando “il Consorzio non perde certamente di vista le operazioni di visibilità all’estero più importanti e strategiche per la nostra Doc. Abbiamo al contempo avviato un percorso di promozione volto a fidelizzare il mercato domestico – ha concluso – con l’obiettivo di valorizzare le potenzialità espressive e lo stile iconico del Pinot Grigio Doc Delle Venezie e replicare lo straordinario successo conseguito all’estero”.


Al Salone di Dusseldorf, l’ente consortile sarà inoltre protagonista di un seminario inserito nel programma di degustazioni di Italian trade agency (Ita), che si terrà l’11 marzo alle 16.30 al padiglione 15, Stand F07 a cura del giornalista e sommelier Sebastian Bordthauser.

Usa, Scorte all’ingrosso -0,3% in gennaio, peggio di stime

Usa, Scorte all’ingrosso -0,3% in gennaio, peggio di stimeNew York, 6 mar. (askanews) – In gennaio, le scorte di magazzino all’ingrosso negli Stati Uniti sono scese dello 0,3% a 895,1 miliardi di dollari, secondo i dati pubblicati dal dipartimento del Commercio. Gli analisti avevano previsto un ribasso dello 0,1%. Rivisto il dato di dicembre è stato confermato +0,4% e cioè a 897,4 miliardi di dollari. Rispetto a gennaio 2023, le scorte sono scese del 2,5%.


Le vendite sono scese dell’1,7% a 657,2 miliardi di dollari rispetto al mese precedente. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno hanno registrano un ribasso dell’1,5%. A questo ritmo di vendita, occorrerebbero 1,36 mesi per esaurire completamente le scorte; nel gennaio 2023, il rapporto era a 1,38.