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Autore: Redazione StudioNews

Hong Kong, sicurezza arresta ex leader sindacale

Hong Kong, sicurezza arresta ex leader sindacaleRoma, 9 mar. (askanews) – Agenti della sicurezza di Hong Kong hanno arrestato oggi una ex leader sindacale e moglie dell’ex parlamentare d’opposizione Lee Cheuk-yan, dopo che è andata in visita nella prigione dove il politico è detenuto. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.
Elizabeth Tang Yin-ngor è stata portata via dai poliziotti in un’auto al di fuori della Prigione Stanley. Secondo il SCMP, che cita una fonte informata, l’arresto è stato innescato dal sospetto che Tang fosse in contatto con forze straniere.
Tang era da poco tornata a Hong Kong dalla Gran Bretagna dove si trovava dal 2021. La fonte sostiene che la donna è direttrice di un centro di informazione e ricerca sospettato di aver ricevuto 100 milioni di dollari di Hong Kong (12,7 milioni di dollari Usa) in donazioni dagli Stati uniti, Germania e Norvegia dal 1994 per sostiene i movimenti sindacali in Asia.
La sindacalista era stata a capo della Confederazione dei sindacati. A settembre 2021 si è spostata in Gran Bretagna dopo lo scioglimento dell’organizzazione in quello che era apparso un tentativo di evitare l’arresto.
L’arresto si inquadra nell’applicazione della legge sulla sicurezza nazionale, imposta da Pechino nel 2020, che tra le altre cose criminalizza la collusione con le forze straniere, reato per il quale prevede pene fino all’ergastolo.

Stellantis: Cassino produrrà veicoli su piattaforma Bev Stla Large

Stellantis: Cassino produrrà veicoli su piattaforma Bev Stla LargeMilano, 9 mar. (askanews) – Lo stabilimento Stellantis Italia di Cassino, dove attualmente vengono prodotti veicoli dei marchi premium e di lusso, quali Alfa Romeo e Maserati, estenderà la propria attività alla produzione di veicoli basati sulla piattaforma BEV flessibile STLA Large. Il dettaglio dei modelli sarà condiviso in una fase successiva.
È quanto ha annunciato il Ceo di Stellantis Carlos Tavares nel corso di una visita allo stabilimento ad alta tecnologia dove vengono prodotti i modelli Alfa Romeo Giulia e Stelvio e Maserati Grecale.
“Lo stabilimento di Cassino vanta una lunga tradizione di innovazione e tecnologia – ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis -. I veicoli basati sulla piattaforma STLA Large che stiamo progettando rivoluzioneranno l’esperienza di guida grazie a funzionalità e caratteristiche all’avanguardia e per questo, confidiamo nella grande competenza dei nostri dipendenti e nel team manageriale di Stellantis per riuscire a raggiungere i nostri audaci obiettivi legati al costo e alla qualità. Il supporto dei dipendenti di Cassino e la lungimiranza delle autorità locali e nazionali sono per noi un grande stimolo per sviluppare veicoli in grado di conquistare i clienti con una mobilità pulita, sicura e accessibile”.
Dopo il Windsor Assembly Plant in Canada, Cassino è il secondo stabilimento Stellantis di cui è stato pubblicamente annunciato l’utilizzo per produrre veicoli basati sulla piattaforma STLA Large. Inaugurato nel 1972, lo stabilimento di Cassino, situato a Piedimonte San Germano, nell’Italia centromeridionale, è un plant ad alta automazione che utilizza oltre 1200 robot che eseguono le operazioni di stampaggio, lastratura, verniciatura e produzione di parti in plastica. L’impianto punta molto sul risparmio energetico e sulla conservazione delle risorse. Dal 2017 il consumo di acqua è stato dimezzato, mentre pannelli fotovoltaici situati nei parcheggi interni consentono di produrre energia solare.
La STLA Large è una delle quattro piattaforme BEV altamente flessibili su cui si fonda il piano di elettrificazione di Stellantis. La piattaforma, che rappresenterà la base per svariati modelli di prossima produzione dei marchi Stellantis, è progettata per offrire un’autonomia fino a 800 chilometri/500 miglia in elettrico in abbinamento con i moduli di propulsione elettrica (EDM) e i pacchi batteria modulari di Stellantis. Progettisti e ingegneri sono in grado di adeguare le dimensioni della piattaforma e la configurazione del propulsore per rispondere a specifiche esigenze di progetto.
Stellantis prevede di investire, entro il 2025, più di 30 miliardi di euro nell’elettrificazione e nella realizzazione del software necessario alla produzione di veicoli BEV in grado di soddisfare le esigenze dei clienti, non ultima una capacità di ricarica rapida ai vertici della categoria.

Papa: sbagliato pensare che chiudendosi a stranieri ci si sviluppa

Papa: sbagliato pensare che chiudendosi a stranieri ci si sviluppaCittà del Vaticano, 9 mar. (askanews) – “I nazionalismi chiusi manifestano in definitiva l’incapacità di gratuità, l’errata persuasione di potersi sviluppare a margine della rovina altrui e che chiudendosi agli altri saranno più protetti”. Ha citato la sua enciclica Fratelli tutti, Papa Francesco per tornare a chiedere una maggiore accoglienza per migranti e rifugiati. Lo ha fatto stamane ricevendo in Vaticano i partecipanti al Convegno formativo della “Cattedra dell’Accoglienza” promosso dalla Fraterna Domus di Sacrofano.

Giappone, retata contro i “leccatori di sushi”

Giappone, retata contro i “leccatori di sushi”Roma, 9 mar. (askanews) – La polizia giapponese ha arrestato tre persone nell’ambito dell’inchiesta che i media hanno soprannominato “terrorismo del sushi”. Tra i comportamenti che vengono loro addebitati, quello di aver toccato il sushi che passava sui rulli rotanti (kaitenzushi) con le dita appena leccate, aver bevuto direttamente dal contenitore della salsa di soia e altre azioni contrare all’igiene. Il tutto per poi postare su piattaforme online, tra le quali TikTok, dei video.
Gli arresti sono avvenuti a Nagoya – secondo quanto racconta oggi ll’agenzia di stampa France Presse – dopo che i video, divenuti virali, hanno costretto alcune catene di kaitenzushi a ripensare le loro attività.
Uno dei video diffusi online mostra uno degli arrestati che afferra un pezzo di sushi da un piatto mentre passa, si infila l’intero boccone in bocca e poi beve salsa di soia direttamente dal contenitore che poi rimette sul tavolo. Altri video simili, invece, mostrano clienti che toccano pezzi di sushi in movimento con un dito appena leccato e altri comportamenti del genere.
Gli arresti sono i primi in questa vicenda che sta provocando una certa impressione in Giappone e sta mettendo in grave difficoltà le catene di kaitenzushi.
Il reato che viene contestato è quello di “ostruzione agli affari”, che può portare fino a tre anni di prigione.
Alcune delle catene di kaitenzushi hanno dovuto prendere provvedimenti per evitare questo tipo di scherzi. Kura Sushi,che gestisce 500 ristoranti in tutto il paese e che aveva già videocamere installate per evitare che i clienti bluffassero sul numero di piattini raccolti, sulla base si fa il conto, ha deciso di installare nuovi sistemi di videosorveglianza in grado di rilevare comportamenti sospetti, come quello di rimettere il piattino sul rullo.
“Il kaitenzushi è qualcosa di cui siamo orgogliosi, è parte della cultura giapponese. Vogliamo essere sicuri che i clienti possano mangiare il nostro sushi prendendolo dal rullo in sicurezza”, ha detto in un comunicato la compagnia.
Sushiro, un’altra catena di kaitenzushi, è stata costretta lo scorso mese a limitare il numero di rulli urtilizzati per garantire un maggiore controllo.
Il primo kaitenzushi fu creato a Osaka nel 1958 da un certo Shiraishi Yoshiaki, proprietario di un affermato ristorante di sushi. Andato in visita all’interno della fabbrica di birra della Asahi, fu colpito dalle potenzialità del rullo che trasportava le bottiglie di birra nella catena di produzione automatizzata della fabbrica. Ma il successo dei kaitenzushi venne nei ruggenti anni ’80, quando gli indaffarati “sarariman” giapponesi trovavano comodo mangiare del buon sushi eliminando i tempi morti del servizio.

Deloitte: come avvicinare le aziende a scienza e sostenibilità

Deloitte: come avvicinare le aziende a scienza e sostenibilitàMilano, 9 mar. (askanews) – Un ciclo di lezioni del Competency Lab di Deloitte Climate & Sustainability per avvicinare le aziende alle scoperte scientifiche e sostenerle nell’affrontare sfide cruciali come la transizione energetica o gli effetti del cambiamento climatico. Per creare modelli di business che vadano in direzione della sostenibilità.
“L’obiettivo è quello di creare consapevolezza e competenza – ha detto ad askanews Stefano Pareglio, presidente di Deloitte Climate & Sustainability e professore ordinario di Economia all’Università Cattolica – per far conoscere alle imprese gli strumenti con i quali noi oggi possiamo affrontare le sfide della sostenibilità e in particolare del cambiamento climatico che la scienza ci mette a disposizione. Vogliano costruire un ponte tra queste competenze e queste esigenze”.
Il programma prevede una decina di lezione su scenari climatici, domanda di energia, comportamento dei consumatori, temi insomma spesso molto tecnici, ma che grazie alle acquisizioni della scienza e alla tecnologia possono essere portati all’uso quotidiano delle imprese.
“Il compito che ci siamo assunti come Deloitte è quello di offrire alle aziende dei servizi che siano ‘science based’, ossia che abbiano una profondità tale da essere perfettamente utili alle imprese senza dimenticare che la ricerca ci mette a disposizione acquisizioni continue e il nostro compito sarà quello di tradurle in strumenti, tool, framework: tuto quello che serve alle aziende per affrontare quotidianamente le esigenze della transizione energetica e climatica”.
Per quanto riguarda la crisi climatica in particolare ci sono due aspetti che riguardano la vita delle aziende: la mitigazione, che riguarda anche un’evoluzione dei modelli di business e l’adattamento, che richiede fin da subito investimenti e una diversa gestione corrente del valore degli asset di posizionamento.
“La riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra è un tema che è all’attenzione delle aziende da più tempo, il tema dell’adattamento invece si riteneva non avrebbe inciso nell’immediato sulla vita delle aziende, purtroppo le condizioni oggettive esterne si stanno incaricando di informarci che questo è un tema che va preso molto sul serio e molto rapidamente”.
Il percorso delle lezioni si articola in due fasi: la prima focalizzata su scenari climatici, politiche di mitigazione, scenari dei mercati e politiche industriali di transizione energetica. La seconda sarà invece incentrata sulla gestione del capitale naturale e delle risorse idriche, di rating ESG e della climate governance delle imprese. Il primo appuntamento è fissato per il 10 marzo.

Xi Jinping: la Cina diventerà potenza militare di classe mondiale

Xi Jinping: la Cina diventerà potenza militare di classe mondialeRoma, 9 mar. (askanews) – La Cina dovrà incrementare le sue “capacità strategiche integrate” per essere una potenza militare di classe mondiale sotto la leadership del Partito comunista cinese. Questa l’indicazione arrivata dal presidente cinese Xi Jinping in un incontro con la delegazione dell’Esercito di liberazione del popolo cinese al XIV Congresso nazionale del popolo.
La nozione di “rafforzamento delle capacità strategiche integrate” è stata inserita nelle politiche del Partito comunista cinese nel XX Congresso del Pcc che si è tenuto a ottobre scorso. Implica l’allocazione di risorse e il loro utilizzo sotto il coordinamento di una leadership unificata del Partito comunista cinese, sulla base della considerazione che una robusta difesa è una delle condizioni per un paese prospero.
“La realizzazione di questa politica ha un profondo significato per la costruzione di un paese socialista moderno, spingendo in avanti il nostro sogno di ringiovanimento nazionale e accelerando la modernizzazione del nostro esercito come forza armata di classe mondiale”, ha detto Xi, secondo quanto riporta oggi il South China Morning Post, nell’incontro avvenuto ieri nell’ambito delle cosiddette Due Sessioni.
La chiave, ha detto ancora il presidente cinese, è “l’integrazione” che sarà decisiva per “vedere se potremo massimizzare le nostre capacità strategiche”.
Questa politica ha il suo fulcro nella leadership del Partito comunista cinese in modo da “migliorare l’uso integrato delle risorse strategiche e rafforzare la complessiva abilità nella gestione del rischio strategico, difendendo i nostri interessi strategici e ottenendo gli obiettivi strategici”.
Una particolare enfasi è stata posta dal presidente sul tema dell’innovazione tecnologica, che deve puntare all’autosufficienza cinese come “nuovo cuneo competitivo nello sviluppo nazionale e nella competizione internazionale”.
Inoltre il presidente ha sottolineato la necessità di costituire una riserva nazionale che sia pronta alla difesa del paese.
Xi Jinping accumula le cariche di segretario del Pcc, di presidente e di presidente della Commmissione militare centrale, in base alla quale è comandante in capo delle forze armate.
Il suo discorso ha confermato la determinazione di Pechino nel proseguire con la modernizzazione e il rafforzamento dell’esercito, da un lato, e l’enfasi sulla supremazia del Pcc, che appare essere un motivo unificante di queste Due Sessioni, formula con cui si indica la concomitante riunione del Congresso nazionale del popolo e della Commissione politica consultiva del popolo cinese.
Nell’ultimo rapporto del governo firmato dal premier uscente Li Keqiang è segnalato per il 2023 un aumento della spesa per la difesa del 7,2 per cento.

Papa: Gerusalemme sia sempre patrimonio comune per umanità e fedi

Papa: Gerusalemme sia sempre patrimonio comune per umanità e fediCittà del Vaticano, 9 mar. (askanews) – “Gerusalemme sia considerata come patrimonio comune dell’umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica”. A rinnovare “l’appello” per la Città Santa come luogo comune per ebrei, musulmani e cristiani, citando la dichiarazione rivolta nel 2019 insieme al Re del Marocco, è stato Papa Francesco ricevendo stamane in Vaticano i partecipanti al colloquio del Gruppo Congiunto di Lavoro per il Dialogo tra il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e la Commissione palestinese per il Dialogo Interreligioso.
Francesco ha ricordato come Gerusalemme, da parte cristiana, “è il luogo in cui avvengono tanti episodi della vita di Gesù, fin dalla sua infanzia”, come “soprattutto in essa ha portato a compimento la sua missione, con la passione, la morte e la risurrezione, cuore della fede cristiana”. “A Gerusalemme – ha quindi aggiunto Francesco – è nata la Chiesa” così come lo stesso Cristo, ha pianto sulla città e sulle sue sventure. “Quanti uomini e donne, ebrei, cristiani, musulmani, hanno pianto e piangono ancora oggi per Gerusalemme! – ha poi detto Francesco – Anche per noi, a volte, pensare alla Città santa muove alle lacrime, perché è come una madre il cui cuore non trova pace a causa delle sofferenze dei suoi figli”.
Gerusalemme, quindi, ha insistito Francesco, “ha un valore universale, contenuto già nel significato del suo nome: ‘Città della pace’”, ha fatto notare.
Le stesse lacrime del Cristo sulla Città santa, ha concluso Francesco rivolgendosi ai suoi ospiti, richiama poi alla “compassione di Dio per Gerusalemme, che deve diventare la nostra compassione, – ha detto – più forte di qualsiasi ideologia, di qualsiasi schieramento. Più grande dev’essere sempre l’amore per la Città santa, come per una madre, che merita il rispetto e la venerazione di tutti. Cari fratelli e sorelle, condivido con voi questi pensieri e questi sentimenti, mentre vi ringrazio della vostra visita e di cuore incoraggio il vostro lavoro di dialogo interreligioso”.

Presidente Lettonia: principale minaccia odierna è aggressione Kiev

Presidente Lettonia: principale minaccia odierna è aggressione KievBaku, 9 mar. (askanews) – “Le minacce esistenziali per stati e individui sono una realtà” ha detto il presidente della Lettonia Egils Levits nel corso del Global Baku Forum sottolineando che esistono “minacce interne ed esterne” e la principale minaccia “esterna, attualmente, è l’aggressione russa all’Ucraina”.
Un aggressione “che non è iniziata l’anno scorso ma nel 2014. E ancora prima nel 2008 in Georgia, quando la risposta della comunità internazionale è stata debole. Nel 2014 è stata un po’ più decisa e ora è stata forte, perché è la prima volta che la comunità internazionale sta rispondendo in modo adeguato: c’è accordo a livello internazionale sul fatto che la guerra di aggressione sia vietata”, ha detto il capo di stato.
Levits ha aggiunto che le altre minacce esterne sono “il cambiamento climatico che porterà alla scomparsa del territorio di almeno 10 stati nei prossimi anni, serve una risposta del diritto internazionale alla domanda su cosa succederà alla popolazione di questi stati”. Infine “lo stato di diritto è un’altra minaccia alla resilienza della società, dobbiamo rafforzare lo stato diritto in tutte le nostre democrazie per rafforzarne la resilienza”..

TAS alla guida del progetto EuroHAPS per piattaforme stratosferiche

TAS alla guida del progetto EuroHAPS per piattaforme stratosfericheRoma, 9 mar. (askanews) – Thales Alenia Space, una joint venture Thales (67%) e Leonardo (33%), ha siglato un contratto del valore di 43 milioni di euro per il progetto dimostrativo EuroHAPS (High-Altitude Platform Systems) e ne annuncia l’avvio. EuroHAPS è stato selezionato dalla Commissione Europea il 20 luglio 2022 in seguito al bando per progetti di ricerca e sviluppo collaborativi nel settore della difesa del Fondo Europeo per la Difesa (EDF).
Thales Alenia Space coordina il consorzio europeo di 11 nazioni, 21 partner e 18 subappaltatori, provenienti da 11 Paesi che gestiscono il progetto. EuroHAPS – informa TAS – mira a sviluppare diversi dimostratori stratosferici per missioni con l’obiettivo di migliorare le capacità di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR) nonché di comunicazione. I principali partner del progetto sono CIRA ed Elettronica dall’Italia, ONERA e CEA dalla Francia, INTA dalla Spagna ed ESG dalla Germania.
Il progetto condurrà dimostrazioni di volo per tre tipi di piattaforme stratosferiche complementari: uno StratobusTM in scala ridotta di Thales Alenia Space, un dirigibile a energia solare progettato per missioni di lunga durata che offre una grande capacità di carico utile; un dirigibile ibrido ad alta quota (HHAA o HAPS tattico) del CIRA, in grado di generare una portanza supplementare con un profilo alare; un Autonomous Stratospheric Balloon System (ASBaSs) di ESG e TAO, formato da tre palloni stratosferici a elio controllabili in quota.
Questi tre tipologie di piattaforme sono complementari e presentano tempi di funzionamento, capacità e restrizioni operative molto diverse. Esse forniranno all’Europa un ampio spettro di soluzioni per soddisfare una varietà di esigenze diverse. Queste piattaforme testeranno una serie di missioni, tra cui l’osservazione Lidar per individuare e classificare gli obiettivi in mare o a terra, e per questi ultimi, la capacità di rilevarli in ambienti con copertura vegetale. Saranno testate anche missioni di intelligence delle comunicazioni (COMINT) e di intelligence elettronica (ELINT), nonché una rete di comunicazione a banda larga interconnesse per gli operatori aerei e terrestri.
EuroHAPS sta quindi rilanciando l’uso di sistemi di piattaforme ad alta quota per missioni governative e di difesa con il sostegno di sei ministeri della Difesa (Francia, Spagna, Germania, Italia, Ungheria e Repubblica Ceca), della Commissione Europea, dell’autorità regionale del Sud della Francia e della regione delle Isole Canarie, dove, oltre a quelli previsti in Sardegna, sono previsti voli dimostrativi da Fuerteventura a partire dal 2024.
Gli HAPS – prosegue la nota – offrono nuove opportunità per integrare le risorse terrestri, satellitari o aeree con capacità uniche e personalizzate in base ai requisiti operativi. La stratosfera è un dominio finora alquanto sconosciuto che supporta missioni di lunghissima durata – fino a un anno – a quote relativamente basse (circa 20 km), offrendo così un’ eccellente risoluzione per le missioni di osservazione e robusti link di collegamento per le missioni di comunicazione.
Questa dimostrazione di volo delle piattaforme HAPS permetterà di dimostrare piattaforme differenti, affronterà i principali rischi tecnici associati a queste nuove tecnologie, affinando al contempo i requisiti operativi per consentire, in ultima analisi, lo sviluppo dei futuri sistemi HAPS.
“Desideriamo ringraziare tutti gli investitori istituzionali che hanno contribuito a questo progetto per la loro fiducia e il loro sostegno nella realizzazione di questa dimostrazione – ha detto Hervé Derrey, CEO di Thales Alenia Space – “È senza dubbio una delle dimostrazioni più ambiziose mai intraprese, e renderà l’Europa un pioniere in questo nuovo segmento aerospaziale.” Stratobus è un dirigibile stratosferico non rigido a elio che mantiene la sua forma grazie alla pressione interna e ha un proprio sistema di propulsione elettrica interamente autonomo. Il concetto è stato ottimizzato partendo da un dirigibile di circa 140 metri di lunghezza, azionato da quattro motori elettrici, con più di 1.000 metri quadrati di celle solari e la capacità di operare ad altitudini comprese tra 18 e 20 chilometri (11-12 miglia). L’obiettivo è trasportare un carico utile di 250 chilogrammi (550 libbre) con una potenza nominale di 5 chilowatt. Durante la fase di sviluppo sono stati superati numerosi ostacoli tecnici, in particolare la maturazione dell’involucro del dirigibile e del concentratore fotovoltaico flessibile, la tecnologia di strappo dell’involucro per gli aspetti legati alla sicurezza e il sistema di propulsione ad alta efficienza. Anche gli aspetti di sistema sono fondamentali per fondere le diverse tecnologie in un sistema operativo sicuro.

M.O., oggi in Israele “giornata nazionale resistenza a dittatura”

M.O., oggi in Israele “giornata nazionale resistenza a dittatura”Roma, 9 mar. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sarà probabilmente costretto a raggiungere in elicottero l’aeroporto Ben Gurion per volare a Roma, a causa delle previste manifestazioni contro la riforma della giustizia che comprendono anche blocchi alla circolazione stradale. E’ quanto riportava ieri l’emittente israeliane Kan.
Il movimento di protesta ha infatti indetto per la giornata di oggi “una giornata nazionale di resistenza alla dittatura” con iniziative simili a quelle della giornata di protesta tenuta la scorsa settimana, con proteste in tutto il paese, blocchi stradali, scioperi dei lavoratori e altre interruzioni alle attività quotidiane. Secondo l’emittente israeliana Kan, i manifestanti vorrebbero anche lasciare a terra circa 100 voli.
Netanyahu, accompagnato dalla moglie Sara, è atteso oggi a Roma, da cui sabato . Si tratta di uno dei primi viaggi all’estero dal suo insediamento, lo scorso dicembre. Il mese scorso il premier israeliano è stato in Francia, dove ha incontrato il presidente Emmanuel Macron, così come imprenditori e i leader della comunità ebraica.
In vista della visita in Italia, Repubblica ha intervisto il premier israeliano. In ragione di una tradizione “forte e antica” fra Roma e Gerusalemme “credo sia venuto il momento per Roma di riconoscere Gerusalemme come capitale ancestrale del popolo ebraico, da ben tremila anni. Come hanno fatto gli Stati Uniti con un gesto di grande amicizia”. ha detto Benjamin Netanyahu in un’intervista a Repubblica, alla vigilia del suo arrivo in Italia.
“Con l’Italia abbiamo relazioni molto solide ma vorrei vedere più collaborazione economica. Israele è una patria dell’innovazione e credo che reazioni più strette con le vostre aziende saranno positive per entrambi. E poi c’è il gas naturale: ne abbiamo molto e vorrei discutere di come farlo arrivare in Italia per sostenere la vostra crescita economica”, ha commentato Netanyahu.
Sul fronte strategico “parleremo dell’Iran”, ha aggiunto: “dobbiamo impedire che raggiunga l’atomica perché con i suoi missili potrebbe raggiungere molti Paesi, anche in Europa, e nessuno vuole essere preso in ostaggio da un regime fondamentalista dotato del nucleare. Inoltre, auspico un’accelerazione nel cambiamento di approccio dell’Italia alle votazioni all’Onu. Dal 2015 l’Italia ha votato all’Onu ben 89 volte contro di noi. È un fatto che stride con le ottime relazioni bilaterali. Invece di occuparsi di nazioni come Siria e Iran dove i diritti più elementari vengono violati, all’Onu si vota contro Israele, l’unica democrazia del Medio Oriente. Infine, vorrei con l’Italia una partnership più stretta sulle politiche Ue”, ha insistito il premier israeliano.
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