Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Autore: Redazione StudioNews

Engineering inaugura la Metaverse Dome Experience a “Obiettivo 5”

Engineering inaugura la Metaverse Dome Experience a “Obiettivo 5”Roma, 9 mar. (askanews) – Engineering, leader nella digitalizzazione dei processi per imprese e PA, partecipa come partner all’evento Obiettivo 5, il campus di formazione per l’equità e l’inclusione di Corriere della Sera, con la27esimaOra, iO Donna e Le Contemporanee, organizzato con Sapienza Università di Roma, in programma presso l’Ateneo capitolino oggi 9 marzo e domani 10 marzo. L’evento, ispirato dal quinto dei 17 obiettivi dell’agenda ONU 2030 che pone come traguardo “L’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e le ragazze”, offrirà a pubblico, studenti e docenti 4 inchieste live anche in diretta streaming su corriere.it, 11 workshop, numerosi dibattiti e sessioni one-to-one per confrontarsi su obiettivi, progetti e scelte professionali.
Durante la seconda giornata di Obiettivo 5 (venerdì 10 marzo alle 17.30), Maximo Ibarra, CEO di Engineering, racconterà la sua storia professionale nell’inchiesta live condotta dalla giornalista del Corriere della Sera Gianna Fregonara “Fa’ la cosa giusta: usa i tuoi talenti, trova la tua strada”, portando la sua testimonianza insieme a quella del premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, dell’attrice Michela Cescon, del fondatore di edizioni E/O Sandro Ferri, di Michel Martone, ordinario di Diritto del Lavoro e Relazioni industriali presso Sapienza Università di Roma, Serena Sapegno, professoressa associata di Letteratura italiana, Studi delle donne e di genere alla Sapienza Università di Roma, e Luca Valdiserri, giornalista di Corriere della Sera.
Sempre nel corso della seconda giornata (venerdì 10 marzo alle 14.00), Marcella Tesone, Group Talent Director di Engineering, parteciperà al workshop con Michel Martone, su “Il lavoro dopo la pandemia” per parlare di come la diffusione delle nuove tecnologie, lo smart working, la crescente attenzione alla gender equality a valori fondamentali come l’inclusione stiano cambiando il nostro modo di lavorare.
Obiettivo 5 sarà anche l’occasione per Engineering di inaugurare il suo Metaverse Dome, una struttura di policarbonato di 6 metri di altezza e 12 di diametro, che verrà posizionata nel Piazzale della Minerva all’ingresso dell’Ateneo e che durante i due giorni dell’evento permetterà di vivere un’esperienza esclusiva nel Metaverso. All’interno della cupola, indossando dei visori innovativi, sarà infatti possibile affrontare un percorso in Realtà Virtuale in Multiplayer, accedendo a diversi ambienti immersivi realizzati dal Metaverse Lab di Engineering, che permetteranno di conoscere i beni culturali della capitale, provare modelli didattici innovativi e sperimentare nuove modalità di condivisione ed entertainment.
Nel Metaverse Dome sarà possibile ammirare anche una ricostruzione tridimensionale del Complesso archeologico del Sessorio, realizzata da Archeo&Arte 3D Lab del Centro di Ricerca DigiLab di Sapienza, con il quale Engineering ha stipulato un accordo triennale. Questa collaborazione, che segna un importante ampliamento dell’ecosistema di partner del Gruppo, vedrà Engineering e DigiLab sviluppare progetti e iniziative nell’ambito della formazione, per la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale e internazionale e per la diffusione dei valori legati alla cittadinanza europea.
Per approfondire le novità e le evoluzioni legate al Metaverso, Engineering ha appena pubblicato la nuova versione del Trend Radar Metaverse – Year 1 dove racconta come sta esplorando questa nuova frontiera e i progetti che sta sperimentando con i partner, per estendere gli ecosistemi digitali in cui siamo immersi e trasformare il modo in cui viviamo e lavoriamo.

Cristoforetti: Chiaretto vino identitario e sempre più di bandiera

Cristoforetti: Chiaretto vino identitario e sempre più di bandiera

Pres. Consorzio: oggi le Cantine esaltano l’identità della Corvina

Milano, 9 mar. (askanews) – “L’obbiettivo principale del progetto ‘Pink Revolution’ era quello di arrivare ad una forte identità territoriale del Chiaretto, a partire dal colore. Quasi dieci anni dopo mi sento di dire che quell’identità l’abbiamo trovata: i produttori sanno come lavorare, hanno identificato i vigneti giusti a seconda di quello che vogliono produrre e lo fanno con tecnica e con cultura”. Lo ha detto il presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino, Franco Cristoforetti, intervistato da askanews all’interessante Anteprima dell’annata 2022 del vino rosé prodotto sulla sponda veronese del lago di Garda, territorio dove la viticoltura viene praticata fin dai tempi dei Romani.
Il Chiaretto di oggi è sempre più lo specchio fedele del suo vitigno (la Corvina Veronese che dal Disciplinare 2021 può arrivare al 95%, perché c’è una quota minima del 5% di Rondinella) e del suo terroir, l’anfiteatro morenico con le colline che degradano dolcemente verso quel grande e bellissimo lago che ha il potere di mitigare il clima. “L’identità si raggiunge non omologandosi ma sottolineando i nostri caratteri identitari: la sapidità che equilibria l’acidità e tannicità” continua Cristoforetti che è produttore con Vigneti Villabella-Cantina Delibori, sottolineando che si tratta di “fattori che rendono freschi, eleganti e gastronomici i nostri Chiaretto”. Vero, tanto che questo rosato Doc prodotto negli ultimi anni è un vino sempre più fine e pulito senza però perdere la sua schiettezza e profumata immediatezza.
“Le Cantine non lo considerano più un prodotto secondario, un completamento di gamma, per molte è diventato il vino bandiera con cui riescono ad entrare in alcuni mercati” precisa il presidente del Consorzio, ricordando che “molte aziende ne producono più di uno e quindi è diventato un prodotto con tante sfaccettature e che è cresciuto tantissimo in qualità”.
La produzione di Chiaretto, che conta su un migliaio di ettari, è attestata intorno ai 10 milioni di bottiglie, più o meno la metà della produzione complessiva degli oltre trenta vini rosa italiani a denominazione d’origine, di cui l’Italia è il terzo produttore europeo. Circa 500mila di queste 10 milioni di bottiglie, sono spumanti, principalmente Charmat ma anche Metodo Classico di ottimo livello come, ad esempio, quello prodotto dal giovane Enrico Gentili a Caprino Veronese. L’anno scorso il Chiaretto di Bardolino ha fatto registrare una crescita complessiva intorno al 5%, con un interessante +10% nel settore horeca nazionale.
All’Anteprima di due giorni a Bardolino riservata alla stampa a cui hanno partecipato oltre una quarantina di cantine, la qualità del Chiaretto è emersa anche quando è stata messa a confronto con altri celebri rosé stranieri, quelli della Mosella, della Rioja e della Provenza, risultando perfettamente in grado di competere soprattutto con gli uvaggi misti. La sorpresa più bella è però arrivata dalla degustazione delle vecchie annate, a dimostrazione che il Chiaretto può dare molto di più di quello che gli si è chiesto fino ad ora. L’esempio più eclatante è stato l’assaggio del “Baldovino” di Tenuta La Presa 2016, un vino davvero sorprendente per il suo equilibrio e la ricchezza gusto olfattiva complessiva. Un vino “maturo” nel senso più bello del termine, che racconta una volta di più del potenziale di longevità del Chiaretto e del suo carattere sempre più chiaro, non più sottoprodotto del Bardolino né moda passeggera.
Tra la cinquantina di referenze dell’annata 2022 in degustazione (ognuna con la sua propria sfumatura di rosa), c’era anche quella prodotta dagli allievi del corso di Tecnico vitivinicolo della Scuola della formazione professionale (Cfp) Salesiani Bardolino Tusini. “L’anno prossimo i ragazzi avranno completato i tre anni di questo primo corso ” (il quarto anno è facoltativo) precisa Cristoforetti, spiegando che “la Scuola ha ripreso in mano un vigneto di proprietà dei Conti Tusini-Giuliari, e ha iniziato a fare il suo Chiaretto” ha spiegato, sottolineando che pur non essendo iscritti alla Doc (è un Corvina in purezza) “li abbiamo voluti come ‘special guest’ a questa Anteprima per sottolineare il loro sforzo e l’impegno di un territorio unito per creare il terzo pilastro della sostenibilità, quella sociale, che tante volte ci si dimentica”.

Domani arrivano i Nickelodeon Kids’ Choice Awards

Domani arrivano i Nickelodeon Kids’ Choice AwardsRoma, 9 mar. (askanews) – Domani alle 20 arrivano su Nickelodeon, Sky 605, i Nickelodeon Kids’ Choice Awards. Un appuntamento da non perdere tra musica, spettacolo, premi, divertimento e tanto tanto slime. Sabato 11 marzo lo show sarà in onda alle 20:30 su Super!, canale 47 del ddt e di tivùsat e sul 625 di Sky.
Lo show, presentato da Nate Burleson e Charli D’Amelio, ha visto le esibizioni di Bebe Rexha e Lil Baby, la consegna tra gli altri di premi speciali ad Adam Sandler e ad Optimus Prime di Transformers, tanti ospiti che si sono messi in gioco e hanno regalato momenti di grande divertimento a colpi di slime. Durante i Nickelodeon Kids’ Choice Awards si sono anche viste le prime immagini in anteprima dei film più attesi. Tra questi tanto successo ha avuto il trailer del nuovo film di animazione del Le Tartarughe Ninja di Seth Rogen che arriverà nelle sale nel corso dell’anno. Sul palco, insieme a Seth, anche i quattro doppiatori americani raggiunti da ballerini con enormi fette di pizza, di cui sono ghiotti Donatello, Michelangelo, Leonardo e Raffaello.
L’artista Diego Lazzari è stato l’Ambassador italiano, questi i vincitori delle tre categorie italiane. Alex W si è aggiudicati il premio come Cantante italiano preferito. Conosciuto da tutti per aver partecipato ad Amici21, ha già al suo attivo 6 ep brani di successo e nel 2023 è uscito il singolo Dire, fare, curare insieme a Sophie and the Giants. Luca Campolunghi ha vinto come Social star rivelazione dell’anno. Luca è un giovane creator che, iniziando per gioco, in poco tempo è diventato popolarissimo fino ad arrivare agli oltre 1 milioni di follower. Aurora Baruto è stata votata come Social star italiana preferita. Aurora, tra le social star più amate e tra le prime ad entrare a far parte del gruppo Stardust House, è diventata celebre per i suoi Pov (acronimo di Point of View, brevi video girati in prima persona per esprimere uno stato d’animo).

“I Love Cinema Rock” rassegna dedicata a film a tema musicale

“I Love Cinema Rock” rassegna dedicata a film a tema musicaleMilano, 9 mar. (askanews) – Billboard Italia, in collaborazione con Anteo e Dr. Martens inaugura a marzo “I Love Cinema Rock”, una breve rassegna cinematografica a tema musicale: un ciclo di quattro appuntamenti (di cui due proiezioni in esclusiva per Milano), ciascuno accompagnato da un talk in apertura e la presenza di ospiti speciali in sala, tra artisti e addetti ai lavori.
Per ogni appuntamento sarà prodotto uno speciale podcast condotto da Tommaso Toma, direttore di Billboard Italia, che vedrà la partecipazione degli ospiti invitati ai talk.
Ad ospitare gli appuntamenti saranno le sale delle due sedi di Anteo, Ariosto Spaziocinema (Via Lodovico Ariosto, 16) e Anteo Palazzo del Cinema (Piazza Venticinque Aprile, 8).
A dare il via a I Love Cinema Rock il 16 marzo il documentario su Kurt Cobain diretto da Brett Morgen (autore inoltre del documentario di successo Moonage Daydream). Sul palco interverranno prima della proiezione, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Roberta Sammarelli dei Verdena e il regista Alex Infascelli che ha recentemente pubblicato il suo nuovo documentario Kill Me If You Can e un imperdibile romanzo di formazione, Now, here, nowhere, lavoro che raccoglie l’esperienza della musica grunge.
La seconda tappa della rassegna sarà invece il documentario di Will Lovelace e Dylan Southern Meet Me In The Bathroom, che sbarcherà per la prima volta a Milano il 30 marzo, dopo aver avuto le sue uniche proiezioni italiane per il Festival dei Popoli a Firenze e per la recente edizione di Seeyousound a Torino. La proiezione -in esclusiva per Milano- sarà anticipata da un talk in cui parteciperanno Carlo Pastore, Francesco Mandelli, Susanna Ausoni, Giuliana Matarrese e Mauro Bevacqua.
Il terzo film in calendario sarà l’incredibile Control il 27 aprile, girato in bianco e nero dal regista e fotografo Anton Corbijn e che vede l’interpretazione di Sam Riley nei panni dell’icona Ian Curtis dei Joy Division. Ad accompagnare la proiezione la presenza in sala di ANDY dei Bluvertigo, Fausto Lama dei Coma Cose e Giuliana Matarrese.
Il ciclo si concluderà l’11 maggio con Don’t Go Gentle. A Film about Idles, documentario fandom di Mark Archer che racconta l’ascesa della celebre band post-punk inglese. Accompagnerà la proiezione in sala la presenza di Sethu e Giulia Cavaliere.
Dr. Martens, il brand inglese che ha fatto della libera espressione una forma riconosciuta di contro-cultura, è partner del progetto I Love Cinema Rock, più che una rassegna una celebrazione di un arco storico fondamentale per la formazione di movimenti creativi e dissidenti strettamente legati al mondo artistico e musicale. Una connessione che lega strettamente il brand inglese alla storia delle band che hanno segnato una vera e propria rivoluzione musicale e di costume, protagoniste di questa immersione visiva e sonora negli anni più significativi del rock.

“Mille Pare”, podcast di Alessia Lanza sulle ansie della Gen Z

“Mille Pare”, podcast di Alessia Lanza sulle ansie della Gen ZRoma, 9 mar. (askanews) – Come si supera l’ansia sociale? Quanto è difficile fare coming out? Vado dallo psicologo? Perché non c’è il “troio”? Come trovo la mia strada? Alessia Lanza, una delle creator più note e amate del web con 1,4 milioni di followers su Instagram e 3,9 milioni su Tik Tok, debutta con “Mille Pare”, il suo primo podcast. In ognuna delle 10 puntate, Alessia affronta una “para” diversa e, grazie al supporto della psicologa Samantha Vitali, cerca di esorcizzare le sue fragilità e, di riflesso, quelle dei suoi coetanei. “Mille Pare” è disponibile da giovedì 9 marzo su OnePodcast, su tutte le principali piattaforme di streaming audio e su Inspiring Women, la playlist con i migliori podcast condotti da donne, creata per la prima volta in Italia da Spotify.
Da sempre sensibile ai temi che riguardano i giovani d’oggi e le loro vulnerabilità, affrontate anche nel libro autobiografico “Non è come sembra”, in questo podcast la celebre influencer tratta il benessere mentale della sua generazione cercando di dare supporto ai ragazzi della sua età attraverso i consigli della terapeuta Samantha Vitali. “Ho deciso di fare questo podcast per svariati motivi: io sono arrivata fin qui anche grazie alla mia immagine, ma questa volta vorrei che le persone mi ascoltassero e basta – afferma la stessa Alessia – Quando ho cominciato a raccontare le mie fragilità un sacco di persone mi hanno detto ‘Anche io ho quella para lì!’. Perciò dico parliamone, perché in un mondo in cui sembra che dobbiamo farcela da soli, io credo nel potere della condivisione”.
In ogni puntata del podcast, Alessia si sofferma su “la para del giorno” affrontando temi che vanno dal rapporto con i social network – come non rischiare di diventarne dipendenti e come difendersi dagli haters – allo sdoganare il bisogno dello psicologo e della terapia, dalla difficoltà nel parlare liberamente delle proprie inclinazioni sentimentali e sessuali all’ansia sociale, fino a domandarsi per quale motivo i comportamenti delle ragazze vengano spesso etichettati e siano più facilmente soggetti a un giudizio severo.
Alessia tocca anche il tema dell’uso dei filtri e delle app di fotoritocco sui social e rivela quali possono essere i campanelli d’allarme per riconoscere una dipendenza affettiva, condividendo la sua personale esperienza. Consigli e supporto anche per trovare gli strumenti adatti ad affrontare un momento di sofferenza come quello della separazione dei genitori e la condivisione di stratagemmi su come arginare la paura del futuro, per empatizzare con quelle problematiche che colpiscono la maggioranza dei giovani e far sentire ognuno di loro un po’ meno solo e incompreso.
Alessia Lanza è una ragazza di 22 anni, nata in un paesino in provincia di Cuneo e trapiantata a Milano due anni fa.
“Mille Pare” è un podcast di Alessia Lanza, prodotto da OnePodcast. Le prime due puntate – “Vado dallo psicologo?” e “Come si supera l’ansia sociale?” – sono disponibili da giovedì 9 marzo sull’app OnePodcast, su tutte le principali piattaforme di streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Google Podcast) e su Inspiring Women, la playlist con i migliori podcast condotti da donne, creata per la prima volta in Italia da Spotify.
È possibile ascoltare il podcast “Mille Pare” di Alessia Lanza su Spotify al link: https://open.spotify.com/show/0tev5vtPtF89FOssALZWUx?si=54559dd800ec4973.
OnePodcast è la piattaforma che raccoglie tutti i podcast del Gruppo GEDI.

Cutro, Viminale: domani 8 salme in Germania, 16 verso Afghanistan

Cutro, Viminale: domani 8 salme in Germania, 16 verso AfghanistanRoma, 9 mar. (askanews) – Sono stati avviati i trasferimenti di salme dei migranti morti nel naufragio del barcone al largo di Cutro lo scroso 26 febbraio. Lo riferisce il ministero dell’Interno. Delle 72 vittime – afferma il Viminale in una nota – il 6 marzo 2023, una salma di nazionalità afghana è stata inumata nel cimitero di Crotone; il 7 marzo 2023, una salma di nazionalità tunisina è stata rimpatriata in Tunisia, una salma di nazionalità afghana è stata rimpatriata in Germania e 4 salme sono state rimpatriate in Pakistan; l’ 8 marzo 2023, sette salme sono state trasferite presso il cimitero musulmano di Bologna”.
“Nella giornata di domani è in programma il trasferimento di 8 salme alla volta della Germania ed è in fase di preparazione il trasferimento di 16 ulteriori salme verso l’Afghanistan. Quest’ultimo trasferimento, organizzato da un’agenzia di onoranze funebri tedesca, prevede il passaggio delle salme attraverso la Turchia e, da lì, in Afghanistan d’intesa con i familiari delle vittime ivi presenti””.
“Completati questi trasferimenti, resterebbero da trasferire ancora 34 salme per le quali sono in corso interlocuzioni tra i funzionari di questo Ministero inviati sul posto ed i familiari delle vittime. In merito a tutta la vicenda – sottolinea il ministero dell’Interno – vanno considerate le difficoltà oggettive del trasferimento delle salme in Afghanistan”.

Enea, durante lockdown calo significativo di inquinanti nell’aria

Enea, durante lockdown calo significativo di inquinanti nell’ariaRoma, 9 mar. (askanews) – Calo significativo dei principali inquinanti nell’aria in Italia dalla seconda metà di marzo fino ad aprile del 2020, con picchi giornalieri del 30% in meno, e successivo incremento delle emissioni a maggio, quando le restrizioni alla mobilità e alle attività industriali sono state parzialmente rimosse. A tre anni esatti dall’annuncio del primo lockdown in tutta Italia (9 marzo 2020), è questo il bilancio dello studio ENEA sugli effetti della “chiusura totale” sulla qualità dell’aria, con un focus su Roma, pubblicato sulla rivista Atmospheric Pollution Research.
Complessivamente, – si legge nella notizia che apre il numero odierno del settimanale ENEAinform@ – nel periodo preso in considerazione (febbraio-maggio 2020), a subire il maggior calo sono state nell’ordine le emissioni di ossidi di zolfo (-15%), ossidi di azoto (-11%), composti organici volatili non metanici (-10%) e monossido di carbonio (-4%), mentre il particolato PM2.5 è sceso di appena il 2%, a causa del maggiore utilizzo del riscaldamento domestico alimentato a legna e pellet. Per quanto riguarda il particolato PM10, ad aprile 2020 (l’intero mese in cui erano in vigore tutte le più stringenti misure del lockdown nazionale), si è verificata una generale riduzione delle concentrazioni, con un calo maggiore registrato nella Pianura Padana (variabili tra -4 e -6 microgrammi/m3). Nelle altre aree del Paese invece, la differenza è stata molto meno pronunciata, tranne in alcune grandi aree urbane come Roma, dove il calo del particolato ha raggiunto una media di 2-4 microgrammi/m3 con picchi di riduzione delle concentrazioni superiori anche a 6 microgrammi/m3 in centro città.
“Questi dati confermano che le misure di contrasto all’inquinamento dell’aria, per essere più efficaci nel tempo, devono coinvolgere i trasporti e l’industria, ma anche il riscaldamento residenziale e l’agricoltura su diverse scale, dall’ambito locale e regionale fino a riguardare tutto il Paese e l’Europa intera”, spiega Antonio Piersanti, responsabile del Laboratorio ENEA di Inquinamento Atmosferico e coautore dello studio.
Le emissioni di ossidi di azoto si sono ridotte principalmente nel trasporto su strada (-22%), a seguire il settore marittimo (-20%), della produzione di energia (-16%) e aereo (-6%), mentre gli ossidi di zolfo si sono ridotti soprattutto nelle attività industriali (-25%).
La più alta riduzione delle concentrazioni di biossido di azoto (-12 microgrammi per m3) è stata rilevata nelle grandi aree urbane come Roma, Torino, Milano e Napoli, lungo i principali assi viari autostradali e nella Pianura Padana, considerata un hot-spot dell’inquinamento atmosferico in Europa. “Ma proprio in quelle stesse aree urbane si è verificato un incremento dei livelli di ozono (+12 microgrammi/m3), un gas inquinante altamente nocivo per la salute dell’uomo e per la vegetazione, che si forma a seguito dell’interazione di altri gas inquinanti con la radiazione solare, tra cui gli ossidi di azoto e i composti organici volatili; quest’ultimi rappresentano una grande famiglia di cui fa parte, ad esempio, il ben noto benzene”, sottolinea Massimo D’Isidoro, ricercatore del Laboratorio ENEA di Inquinamento Atmosferico.
“Nessuna riduzione invece per le emissioni di ammoniaca, una delle principali cause (precursore in gergo tecnico) della formazione di particolato in atmosfera, perché il settore agricolo (il principale emettitore) è stato uno dei pochi a non aver subito particolari misure restrittive”, aggiunge Ilaria D’Elia, ricercatrice del Laboratorio ENEA di Inquinamento Atmosferico.
L’inquinamento atmosferico – evidenzia ENEA – rappresenta la più grande minaccia ambientale per la salute dell’uomo insieme ai cambiamenti climatici. L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima 7 milioni di morti premature ogni anno dovute all’esposizione allo smog e nel settembre del 2021 ha aggiornato le linee guida sulla qualità dell’aria che raccomandano valori limite più bassi e rappresentano oggi il punto di partenza della nuova proposta di direttiva Ue sulla qualità dell’aria.

Blitz a Milano di Ultima Generazione: imbrattata statua in piazza Duomo

Blitz a Milano di Ultima Generazione: imbrattata statua in piazza DuomoMilano, 9 mar. (askanews) – Intorno alle 10.20 di questa mattina due attivisti della campagna “Non paghiamo il fossile” promossa dal gruppo ambientalista Ultima Generazione, hanno imbrattato con vernice lavabile il monumento equestre a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo a Milano. Dopo aver spruzzato la vernice arancione con un estintore, i due hanno lanciato dei volantini dal basamento della statua, prima di essere bloccati dai carabinieri che li hanno portato via di peso per essere identificati.
“Il governo ha investito 41,8 miliardi nell’estrazione di combustibili fossili solo nel 2021: chiediamo che questa montagna di soldi vada immediatamente tolta dal fossile e investita in una transizione ecologica giusta, in misure a vantaggio della salute dei cittadini e nel futuro delle giovani generazioni” ha spiegato in una nota Ultima Generazione, sottolineando che “il vero scandalo non è imbrattare una statua con vernice lavabile ma l’assoluta indifferenza del governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo”.
“L’Italia è il sesto investitore al mondo in combustibili fossili, investe persino più di Russia e Arabia Saudita” si legge ancora nel comunicato, che prosegue evidenziando “dobbiamo liberarci immediatamente di petrolio, carbone e gas: farlo è possibile, manca solo la volontà politica perché viviamo in un sistema in cui il profitto di pochi conta più della vita di milioni di persone”.
“La comunità scientifica è ignorata e derisa, le manifestazioni ‘classiche’ non hanno sortito alcun effetto: non abbiamo altri mezzi per richiamare l’attenzione sul problema se non entrare in resistenza civile” continua la nota, concludendo “lanciamo il nostro grido d’allarme sempre più alto, siamo terrorizzati e non ci fermeremo finché il governo italiano non avrà tolto fino all’ultimo euro dai combustibili fossili per investirli in una transizione giusta, anteponendo al profitto il futuro delle prossime generazioni e la vita di tutte noi”.

Reste compostabili negli allevamenti di cozze contro il marine litter

Reste compostabili negli allevamenti di cozze contro il marine litterMilano, 9 mar. (askanews) – L’impatto ambientale dell’allevamento dei mitili – cozze e altri prelibati molluschi bivalve – può essere drasticamente ridotto grazie all’impiego di materiali biodegradabili e compostabili -Mater-Bi- per la realizzazione delle reste e delle altre strutture di appoggio. E’ quanto emerge da uno studio realizzato dai ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Amendolara, in provincia di Cosenza, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche.
I risultati dello studio hanno dimostrato che l’impiego delle reste in Mater-Bi durante l’intero ciclo produttivo dei mitili risulta una valida alternativa all’utilizzo dei classici materiali in plastica -calze in polipropilene- normalmente utilizzati e altamente inquinanti: durante gli esperimenti condotti il materiale biodegradabile e compostabile ha assicurato infatti migliori prestazioni in termini biologici, meccanici e ambientali.
Lo studio dei ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Amendolara è stato realizzato nel mar Piccolo di Taranto, ha inoltre verificato che dimostrato che le cozze mitili allevate nelle reste in Mater-Bi crescono più velocemente di quelli innestati nelle reste in polipropilene, con un evidente vantaggio per i mitilicoltori in termini di resa economica.
Nel progetto di ricerca per la prima volta è stat applicata l’analisi FT-IR complementarmente alla valutazione della colonizzazione batterica, per valutare cambiamenti superficiali dal punto di vista chimico delle calze in polipropilene ed in Mater-Bi. I risultati hanno mostrato che non sono presenti picchi aggiuntivi nello spettro delle plastiche (PP e Mater-Bi) rispetto al controllo, indicando che non è avvenuta alterazione della composizione chimica a livello superficiale nei campioni sottoposti al periodo di stabulazione. Inoltre dai test effettuati su terreni selettivi per la ricerca di microrganismi patogeni, non è stata evidenziata presenza di batteri patogeni o potenzialmente pericolosi per l’uomo.
Lo studio è stato presentato nel corso di un incontro di lavoro alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Amendolara. “Questo progetto sperimentale, realizzato nel Golfo di Taranto come area pilota – ha detto Teresa Romeo, direttrice della sede Sicilia della Stazione Zoologica Anton Dohrn che ha partecipato all’incontro – rappresenta un modello di innovazione che vede insieme ricerca, innovazione e imprese produttrici che operano al fine di garantire un’attività sostenibile nell’ottica di un’economia circolare, e che può fungere da studio pilota per fornire anche misure di gestione a supporto del settore della mitilicoltura da poter esportare su scala nazionale”.
La giornata ha costituito un’importante occasione per discutere le opportunità e le sfide dell’utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili nel settore dell’acquacoltura, e per presentare le soluzioni innovative sviluppate dalla ricerca condotta dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche.
“Lo scorso dicembre presso il Ministero dell’Agricoltura abbiamo presentato come Ateneo insieme a diversi partner accademici e enti di ricerca il ‘Patto con il Mare per la Terra’, nato per connettere università, istituzioni, imprese, centri di ricerca per promuovere politiche di protezione dell’ecosistema marino e di conservazione della biodiversità, oltre che strategie di sviluppo sostenibile del settore e di promozione di buone pratiche – ha aggiunto Gabriele Cena dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo – Questo progetto, sviluppato grazie al sostegno da parte di Novamont, è un primo esempio di collaborazione concreta tra enti di ricerca, istituzioni e aziende private per trovare soluzioni innovative e concrete per ridurre l’impatto sugli ecosistemi marini”.
All’incontro di lavoro hanno partecipato tra gli altri anche il professor Silvio Greco; Carmen Rizzo, Chiara Giommi e Cristina Pedà, ricercatrici della Stazione Zoologica Anton Dohrn; e Francesco Marangione, rappresentante della Società Cooperativa CO.MI.OS. di Taranto.
In Europa si stima che le attività marittime come pesca e acquacoltura contribuiscono al fenomeno inquinante del “marine litter” -rifiuti marini- rispettivamente al 39% e al 14% con l’abbandono o perdita accidentale in mare di boe, reti, sacchi per mangimi, guanti e scatolame. Questi dati sono destinati ad aumentare a causa della crescente richiesta sul mercato di prodotti ittici destinati al consumo umano come pesce, mitili e crostacei in quanto importanti fonte alimentare. In particolare, in Europa i mitili costituiscono circa un terzo di tutti i prodotti provenienti da attività di acquacoltura, con una produzione che ha raggiunto le 522.400 tonnellate nel 2016, il 24,5% rispetto alla produzione mondiale.

Da aprile arriva The Hollywood Reporter Roma

Da aprile arriva The Hollywood Reporter RomaRoma, 9 mar. (askanews) – The Hollywood Reporter (THR), uno dei principali brand mediatici nel mondo dell’intrattenimento, lancia la sua prima edizione europea in quasi cento anni di storia. Con il suo debutto italiano, The Hollywood Reporter Roma sarà una piattaforma multimediale con un sito web, una rivista cartacea e una rete di community che promuoveranno ed evidenzieranno le esperienze locali, gli eventi nazionali ed europei, tutti rivolti al mercato globale.
Brainstore Media, editore italiano e parte di Artmediamix guidato da Gian Marco Sandri, è leader nel settore della comunicazione digitale e globale, oltre che degli eventi trasmessi in diretta. “Avevamo la necessità di creare una partnership internazionale con un brand autorevole per presidiare uno spazio di mercato dell’editoria dell’entertainment che esiste e segue un trend esponenziale come quello dello sviluppo delle piattaforme di streaming” – ha dichiarato Gian Marco Sandri – Roma è la città del cinema, ha fatto la storia dello spettacolo, dal Colosseo a Cinecittà. La convergenza dei successi italiani nell’arte, nello sport, nella musica e nel cinema ha restituito all’Italia una centralità di cui questo ponte tra Roma e Hollywood vuole essere specchio e motore. Per l’industria dell’intrattenimento e non solo”.
Concita De Gregorio guiderà The Hollywood Reporter Roma, la cui uscita è prevista per aprile. Secondo De Gregorio, “The Hollywood Reporter Roma mira a promuovere la qualità e la creatività italiana in tutto il mondo, senza vincoli, intercettando i cambiamenti culturali e sociali. Il mezzo audiovisivo è diventato centrale nel processo di conoscenza e di educazione delle nuove generazioni, e continuerà ad esserlo. E’ quindi una grande gioia lavorare con uno staff editoriale di giovani e giovanissimi per dare spazio e voce a tutto ciò”.
Nekesa Moody, direttore editoriale di The Hollywood Reporter, supervisiona le operazioni editoriali del brand mediatico dell’intrattenimento negli Stati Uniti. “Ci sono progetti incredibilmente interessanti e innovativi che provengono dall’Italia”, ha affermato Moody. “Siamo entusiasti che De Gregorio sviluppi un’identità autentica, mostrando reportage di grande livello, fotografia e video che i nostri lettori americani hanno imparato ad amare e di cui hanno fiducia”
“The Hollywood Reporter è impegnato ad espandere la portata dei suoi contenuti di intrattenimento di prima classe a livello globale”, hanno affermato Victoria Gold ed Elisabeth Rabishaw, Vicepresidenti Esecutivi e Co-Publisher di The Hollywood Reporter. “Abbiamo annunciato un’espansione digitale in Giappone a gennaio e siamo entusiasti di espandere la nostra presenza in Europa, in Italia, questa primavera”.