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Autore: Redazione StudioNews

Malattia delle arterie delle gambe: in Italia oltre 3000 amputazioni

Malattia delle arterie delle gambe: in Italia oltre 3000 amputazioniRoma, 9 giu. (askanews) – Molto spesso inizia con uno strano formicolio a una gamba. Poi subentra il dolore, intenso, che costringe a fermarsi dopo pochi metri di cammino, fino alla formazione di lesioni che non guariscono. Questa è la catena di eventi che porta all’ischemia critica degli arti inferiori, lo stadio più avanzato dell’arteriopatia periferica, patologia caratterizzata dalla riduzione dell’afflusso di sangue alle arterie. Nei casi più gravi si può arrivare all’amputazione, misura estrema a cui purtroppo in Italia si ricorre più frequentemente di quanto si dovrebbe. Nel nostro Paese, infatti, vengono eseguite ogni anno 3.382 amputazioni (dati PNE 2021), la metà delle quali possono essere prevenute ricorrendo a procedure mini-invasive e ai nuovi farmaci ipolipemizzanti, sotto prescritti (solo il 10% dei pazienti li riceve), per la scarsa informazione dei medici e per il complesso il sistema di prescrizione. I temi saranno al centro della seconda edizione del meeting “Rome Peripheral Interventions” che si terrà a Roma il 9 e 10 giugno 2023. Lo scopo dell’evento è quello di fornire i più recenti aggiornamenti sulle evidenze cliniche e sulle possibilità attuali e future nel trattamento endovascolare delle patologie extra-coronariche. Patrocinato dalla Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE), dall’Associazione Italiana di Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica (Ainr) e dalla Società Italiana di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare (Sicve), il congegno riunirà clinici e interventisti e, grazie alla presentazione di dati clinici aggiornati e di live case, avrà lo scopo di migliorare la qualità della pratica quotidiana con un approccio multidisciplinare.

“L’arteriopatia periferica si sviluppa quando le arterie si ostruiscono e non sono più in grado di portare con normale regolarità tutto il nutrimento di cui avrebbe bisogno il nostro organismo – spiega Giovanni Esposito, professore ordinario di Cardiologia e direttore della UOC di Cardiologia, Emodinamica e Utic dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli e presidente della Società Italiana di Cardiologia Interventistica (GISE) -. L’ostruzione delle arterie è causata dalla presenza di placche aterosclerotiche che progressivamente ostacolano il regolare flusso di sangue”. Si stima che l’arteriopatia periferica colpisca 200 milioni di persone nel mondo, di cui 40 milioni solo in Europa. In Italia la prevalenza della malattia si attesta intorno al 10% nelle persone con più di 40 anni con un trend in aumento fino al 23% nei prossimi anni. La patologia, che spesso si verifica con l’avanzare dell’età, è più frequente nei soggetti diabetici. Particolarmente a rischio sono anche i soggetti fumatori o con un passato da fumatori, per i quali il rischio di sviluppare questo tipo di patologia è quattro volte superiore rispetto agli altri. “La prevenzione dell’arteriopatia periferica si basa su uno stretto controllo dei fattori di rischio: per questo occorre seguire una dieta equilibrata, a ridotto contentuo di zuccheri e grassi, smettere di fumare e praticare regolarmente esercizio fisico – specifica Esposito -. Per i pazienti diabetici, in particolare, è molto importante evitare traumatismi agli arti perché essi aumentano le probabilità di ulcerazioni, piaghe e infezioni”. Anche se i sintomi dell’arteriopatia periferica sono difficili da ignorare, molto spesso vengono confusi con i disturbi correlati all’invecchiamento. Capita quindi che ci si rivolga al medico quando la malattia è già avanzata fino a richiedere l’amputazione dell’arto colpito da patologia. “In Italia, purtroppo, si ricorre spesso a questa soluzione estrema che, oltre a impattare significativamente sulla qualità della vita, è associata un rischio rilevante di mortalità – sottolinea Esposito -. Ci sono infatti due importantissime opzioni terapeutiche che, in buona parte dei casi, ci aiutano a evitare l’amputazione dell’arto”. La prima è la terapia farmacologica che si basa su molecole che rendono più fluido il sangue. “Gli antiaggreganti piastrinici – spiega l’esperto – i farmaci che dilatano le arterie. Un ruolo fondamentale è giocato dai farmaci anti-colesterolo, specialmente quelli di nuova generazione, in grado di ridurre del 30% il rischio di amputazione. Gli interventi di rivascolarizzazione mediante angioplastica consentono, poi, la riapertura ‘meccanica’ delle arterie come si fa sulle coronarie”. Purtroppo però in Italia i farmaci ipolipemizzanti di nuova generazione sono sottoprescritti, per la scarsa informazione dei medici e per una serie di ragioni organizzative che rendono complesso il sistema di prescrizione. “Grandi differenze – sottolinea Esposito – ci sono anche nel ricorso a procedure di rivascolarizzazione “salva-arto”, in particolar modo quelle mini-invasive”. L’insufficiente utilizzo di queste procedure si traduce così in un maggior numero di amputazioni e, di conseguenza, in un maggior carico di disabilità e un più alto rischio di mortalità precoce.

Dopo tanta attesa Tiziano Ferro riabbraccia il suo pubblico

Dopo tanta attesa Tiziano Ferro riabbraccia il suo pubblicoMilano, 9 giu. (askanews) – A sei anni di distanza dall’ultimo tour, Tiziano Ferro torna finalmente nei principali stadi italiani e ad attendere il ritorno live del cantautore di Latina ci saranno oltre 500 mila persone.

Dopo la data zero al Teghil di Lignano Sabbiadoro, il tour entrerà nel vivo con la prima data di Torino, domenica 11 giugno, per poi proseguire per tutta Italia fino a metà luglio. “Questo tsunami che è arrivato nella mia vita (le canzoni, le persone) mi hanno cambiato, ma voglio pensare che mi abbiano cambiato in meglio – ha detto Tiziano Ferro. Tornare sul palco, cantare delle canzoni che ho scritto anche a 16-17 anni e vedere che prendono forma, diventano qualcosa di sempre nuovo anche nel 2023, penso sia la magia vera della musica”.

Quello preparato da Ferro è uno spettacolo essenziale ed emozionante in cui al centro c’è la musica: oltre 30 brani – da “Xdono” e “Sere Nere” ad “Accetto Miracoli” fino a “La Prima Festa del Papà” e al nuovo singolo “DESTINAZIONE MARE” – che ripercorrono la ventennale carriera dell’artista e la sua intera discografia. Nel corso dello show non mancano momenti significativi che uniscono alle note numerosi e colorati video proiettati su un muro di schermi led di oltre 800 mq e sul pavimento di oltre 350mq che compongono l’imponente palco a forma di foglio di carta sagomato. La scena, arricchita da 500 luci fixture, è animata da contributi grafici creati ad hoc da giovani artisti digitali scovati da un attento scouting social. La direzione creativa e il design del palco sono stati affidati a Claudio Santucci per Giò Forma mentre Romain Sabella ha curato per Clonwerk tutta la parte visuale.

Nel corso delle 14 date oltre a Massimo Ranieri (presente all’appuntamento di Napoli del 28 giugno) si alterneranno sul palco del “Tzn Tour 2023” altri artisti ospiti. Accanto a Tiziano Ferro la band formata da: Luca Scarpa (Musical Director – Piano), Davide Tagliapietra (Guitars), Christian Rigano (Keyboards), Gary Novak (Drums), Timothy Lefebvre (Bass) e Corey Sanchez (Guitars).

Fuori “Migrazione”, un piano sequenza sulla vita di Carl Brave

Fuori “Migrazione”, un piano sequenza sulla vita di Carl BraveRoma, 9 giu. (askanews) – A oltre 2 anni di distanza dall’ultimo album “Coraggio”, Carl Brave riparte da sé e da casa sua, da ciò che è familiare e autentico per raccontare, con uno stile che si apre sempre di più al pop e al cantautorato, un viaggio ricco di storie nel nuovo album, fuori oggi ovunque, “Migrazione”: un piano sequenza sulla sua vita, con Roma sullo sfondo a fargli da scenografia.

Partirà poi il 23 giugno da Bologna il tour estivo di Carl Brave, che lo porterà nei migliori Festival della penisola tra giugno, luglio e agosto. Queste tutte le date – prodotte da OTR Live – a oggi confermate, in cui l’artista presenterà dal vivo i brani del suo nuovo album, accompagnato sul palco da una band di 11 elementi: dopo l’Oltre Festival di Bologna (23 giugno), Bergamo il 24 giugno (Nxt Station), il 3 luglio Collegno (To) al Flower Festival, il 10 Firenze (Ultravox), l’11 luglio Padova (Sherwood Festival), il 16 luglio Lugano (Longlake Festival), il 19 luglio Montorio al Vomano (Te) per Gran Sasso Live, il 22 luglio Orvieto (Tr) per l’Orvieto Sound Festival, il 27 luglio Napoli al Noisy Naples Fest Arena Flegrea e il 28 luglio all’Auditorium Parco della Musica a Roma. Prosegue il 1 agosto a Gallipoli (Le) al Parco Gondar, il 2 agosto a Patti (Me) per l’Indiegeno Fest, il 5 agosto Termoli (Cb) nel Piazzale del porto, l’11 agosto Monte Urano (Fm) al Bambù Festival, il 12 agosto Castiglioncello (Li) al Castiglioncello Festival, il 16 agosto a Diamante (Cs) al Teatro dei Ruderi, il 26 agosto a San Vito al Tagliamento (Pn) in Piazza del Popolo. L’istrionico Carl Brave, al secolo Carlo Luigi Coraggio, classe 1989, è un producer e cantante romano. In Migrazioni ci sono 19 pezzi, 19 viaggi che raccontano il rapporto dell’artista con la sua città, un rapporto d’amore viscerale. In “Migrazione” ci sono le strade, i quartieri, le luci, le atmosfere nostalgiche e le sensazioni che solo una grande bellezza decadente come Roma può dare. Ma non solo, anche 19 esperienze sonore vissute in giro per il mondo e narrate attraverso la musica. Questa la tracklist completa del disco, arricchita dalla speciale collaborazione di amici e colleghi: “Biscotti”, “Lieto fine”, “Forse”, “Rimpianti” feat. Rose Villain e Nayt, “Briciole di nachos”, “10”, “Roma è sempre la stessa” feat. Mara Sattei, “Lisbona” feat. Bresh, “Un’altra vita”, “Turbolenze” feat. Dargen D’Amico, “Kill Bill” feat. Clementino, “YO – YO” feat. Dylan, “Remember”, “Già lo sai”, “Odio” feat. Jake La Furia, “Tobasco” feat. Noemi, “Tarocchi”, “Scarabocchi” feat. Sean Michael e “Applausi”.

Sofia Loren madrina della nuova MSC Euribia, cerimonia a Copenaghen

Sofia Loren madrina della nuova MSC Euribia, cerimonia a CopenaghenCopenaghen, 9 giu. (askanews) – Battesimo ufficiale, mercoledì 8 giugno a Copenaghen, per MSC Euribia, nuova ammiraglia e 22esima nave di MSC Crociere, il terzo brand crocieristico al mondo. Seconda nave della Compagnia alimentata a gas naturale liquefatto (Gnl), il combustibile fossile attualmente più pulito disponibile su larga scala sul mercato, MSC Euribia è la nave da crociera più efficiente al mondo dal punto di vista energetico. La sua entrata in servizio rappresenta un ulteriore importante passo avanti di MSC Crociere verso l’obiettivo di zero emissioni nette nel 2050.

La cerimonia nel porto di Copenaghen, alla presenza di una madrina d’eccezione come Sophia Loren, leggenda del cinema mondiale che ha battezzato anche le precedenti unità di MSC Crociere. A condurre la serata Sarah Grünewald, nota attrice e modella danese, mentre Bob Sinclar, DJ e produttore discografico francese di fama internazionale, ha intrattenuto gli ospiti con uno spettacolare DJ set durante la serata di gala. Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere, ha dichiarato: “Nel giro di appena 6 mesi, la Compagnia ha varato tre navi altamente innovative dal punto di vista ambientale, tecnologico e dell’esperienza di bordo, portando la flotta a raggiungere ben 22 navi, con una capacità complessiva di circa 90.000 posti letto. Questo ci permette di arricchire ulteriormente l’offerta di itinerari in tutti i mari del mondo. MSC Euribia è una nave costruita pensando al futuro. Con la sua consegna abbiamo fatto un altro grande passo avanti verso il nostro obiettivo di zero emissioni nette di gas serra. Per noi è importante che le navi costruite oggi siano pronte ad accogliere i nuovi carburanti sostenibili che si profilano all’orizzonte. Vogliamo inoltre garantire il veloce riadattamento alle nuove tecnologie che contribuiranno a ridurre le emissioni di gas serra fino a un loro totale abbattimento”.

A bordo di MSC Euribia sono presenti le tecnologie ambientali più moderne al mondo, tra cui sistemi avanzati di trattamento delle acque reflue, di gestione dei rifiuti e di depurazione dei gas di scarico. Sotto il profilo dell’efficienza energetica, MSC Euribia vanta prestazioni superiori ai più recenti requisiti EEDI (Energy Efficiency Design Index) dell’IMO. La nave emette infatti fino al 19% di emissioni di gas serra in meno per passeggero, rispetto alle navi di oggi che utilizzano combustibili marini convenzionali, e fino al 44% di gas serra in meno rispetto alle navi costruite solo 10 anni fa. La nave è stata inoltre progettata pensando al futuro, così da poter incorporare agevolmente le prossime innovazioni in materia di sostenibilità come i carburanti sintetici a zero emissioni e altri carburanti alternativi, non appena essi saranno disponibili su larga scala. Durante il suo viaggio inaugurale, MSC Euribia ha navigato a zero emissioni di gas serra – è la prima volta al mondo per una nave da crociera – da St. Nazaire a Copenaghen, beneficiando delle riduzioni di emissioni consentite dal bio-GNL con un sistema di mass balance.

MSC Euribia opererà in Nord Europa con partenze per crociere di 7 notti da Kiel, Germania e Copenaghen, Danimarca, verso gli affascinanti fiordi norvegesi, tra cui Geiranger, Ålesund e Flaam.

Industria, ad aprile peggior calo annuo produzione dal 2020 (-7,2%)

Industria, ad aprile peggior calo annuo produzione dal 2020 (-7,2%)Roma, 9 giu. (askanews) – Ad aprile la produzione dell’industria in Italia ha accusato un calo dell’1,9% rispetto al mese precedente, il peggiore dal settembre dello scorso anno. Si tratta del quarto mese consecutivo di contrazione, con cui la dinamica su base annua si è ulteriormente aggravata, al meno 7,2% dal meno 3,2% annuo regisrato marzo. E secondo le serie storiche dell’Istat, questa contrazione su base annua è stata la più acuta dal luglio del 2020, quando la produzione risentiva degli effetti nefasti dei primi lockdown imposti a motivo del Covid.

L’istituto di statistica parla di “diminuzioni estese a tutti i principali comparti. A livello settoriale è molto ampia la flessione per l’energia e i beni intermedi, mentre risulta contenuto il calo per i beni strumentali”. Nella media del periodo febbraio-aprile il livello della produzione diminuisce dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti, riporta l’Istat con un comunicato. L’indice destagionalizzato mensile segna diminuzioni congiunturali in tutti i comparti: variazioni negative caratterizzano, infatti, i beni intermedi (-2,6%), i beni strumentali (-2,1%) e, in misura meno marcata, i beni di consumo (-0,4%) e l’energia (-0,3%).

Il calo su base annua del 7,2% è stato corretto per gli effetti di calendario, tenuto conto che i giorni lavorativi di sono stati 18 contro i 19 di aprile 2022). Flessioni tendenziali caratterizzano tutti i comparti, dice ancora l’Istat, la riduzione è modesta per i beni strumentali (-0,2%), mentre risulta più rilevante per l’energia (-12,6%), i beni intermedi (-11,0%) e i beni di consumo (-7,3%). Gli unici settori di attività economica in crescita tendenziale sono la fabbricazione di mezzi di trasporto (+5,7%), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+2,1%) e la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+0,6%). Le flessioni più ampie si registrano nell’industria del legno, della carta e della stampa (-17,2%), nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-13,6%) e nella fabbricazione di prodotti chimici e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-10,9% per entrambi i settori).

Laguna Venezia, all’opera piattaforma robotica per pulire fondali

Laguna Venezia, all’opera piattaforma robotica per pulire fondaliRoma, 9 giu. (askanews) – Il robot per la pulizia dei fondali, messo a punto nell’ambito del progetto europeo Maelstrom co-finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Cnr-Ismar, sarà all’opera oggi alle 17 nella laguna di Venezia, a Punta Dogana. La dimostrazione della piattaforma robotica – composta da una chiatta galleggiante a cui è fissato il robot spazzino – si inserisce nella settimana verde dell’Unione europea e offre un’occasione unica per vedere le operazioni di rimozione di rifiuti presenti nella Laguna di Venezia.

La Piattaforma robotica, sviluppata dai partner di MAELSTROM Tecnalia (Spagna), Consiglio Nazionale delle Ricerche Francese CNRS-LIRMM e la ditta veneziana Servizi Tecnici, consiste in una chiatta galleggiante a cui, attraverso cavi e argani, è fissato il robot per la pulizia dei fondali. Il robot è dotato di sensori guidati dall’intelligenza artificiale per il controllo del fondale e l’identificazione dei rifiuti. Due diversi strumenti – spiega il Cnr – consentono la raccolta di materiale di diverse dimensioni: un tubo aspirante per i rifiuti più piccoli e una pinza per quelli di dimensioni più grandi, come pneumatici, reti da pesca abbandonate e parti d’imbarcazioni. La Piattaforma robotica è stata pensata per lavorare fino a venti metri di profondità senza danneggiare gli ecosistemi acquatici; la sua attività si può svolgere sia in modo autonomo sia attraverso la guida di un operatore che opera a distanza. I rifiuti recuperati dalla piattaforma robotica, dopo una prima valutazione di tipologia e peso, saranno smaltiti in modo differente a seconda della loro natura. Maelstrom, infatti, non si limita a implementare tecnologie per la raccolta dei rifiuti marini ma intende anche contribuire al loro riciclo in un’ottica di economia circolare, così come previsto dalla European Strategy on Plastics in the Circular Economy. Inoltre, tutte le operazioni di rimozione e smaltimento sono tracciate grazie alla Maelstrom App, messa a punto la scorsa primavera da GEES Recycling e pensata per seguire il rifiuto in ogni sua fase, dalla raccolta al riciclo, così da rendere trasparente e completo il processo.

“Trasportati dalle correnti, i rifiuti marini, rappresentati soprattutto da plastica, raggiungono ogni area del pianeta, contaminando gli ecosistemi, danneggiando gli animali e mettendo a rischio la nostra stessa salute”, commenta Fantina Madricardo, ricercatrice del Cnr-Ismar e coordinatrice del progetto. “Contribuire ad affrontare questa sfida globale è l’obiettivo finale di Maelstrom, un progetto che riunisce 14 partner da otto diversi Paesi. L’approccio non è solo tecnologico, comunque: al di là degli strumenti che la scienza ci consente di sviluppare, infatti, il progetto prevede diversi eventi e momenti di incontro e informazione in Italia e in Portogallo, per favorire il coinvolgimento e la diffusione della consapevolezza di ognuno”. La quantità crescente di rifiuti accumulati nei fiumi e negli oceani di tutto il mondo sta danneggiando la salute degli ecosistemi e degli animali. Anche la salute umana è a rischio, perché la plastica finisce per disintegrarsi ed entrare nella catena alimentare, sotto forma di microplastiche, recentemente trovate anche nel sangue umano. Si stima che negli oceani siano accumulati 83 milioni di tonnellate di plastica e la loro rimozione, per quanto necessaria, è difficile e costosa. Per questo motivo, le innovazioni tecnologiche come quelle che Maelstrom sta sviluppando sono estremamente utili per affrontare questa grande sfida globale.

Maelstrom identifica hotspot di accumulo di rifiuti marini e ne valuta l’impatto sugli ecosistemi in due siti pilota: nel fiume Ave, in Portogallo e nell’area costiera di Venezia, in Italia. Le tecnologie implementate nei due siti pilota sono una barriera di bolle (Bubble Barrier) installata nel fiume Ave, che cattura i rifiuti, e una Piattaforma robotica di pulizia dei fondali, operativa nell’area costiera di Venezia, che raccogli i rifiuti direttamente dal fondale. In seguito alle operazioni di rimozione, sarà svolta una serie di indagini per valutare l’efficienza delle tecnologie di rimozione e per stimarne gli effetti a lungo termine sugli ecosistemi. I rifiuti rimossi saranno smistasti grazie a un robot a intelligenza artificiale e passeranno attraverso avanzati processi di riciclaggio, che permetteranno ai materiali rigenerati di rientrare nella catena di approvvigionamento industriale, per esempio come precursori chimici, polimeri e altri materiali utili per scopi industriali. Maelstrom utilizzerà inoltre un prototipo basato sulla pirolisi a bassa temperatura in grado di produrre carburante marino di seconda generazione. Il combustibile prodotto sarà utilizzato per alimentare le tecnologie di rimozione dei rifiuti marini di Maelstrom, creando un ciclo autoalimentato.

Passione podcast: nel 2022 in Italia 16,4 mln ascoltatori, +59% in 5 anni

Passione podcast: nel 2022 in Italia 16,4 mln ascoltatori, +59% in 5 anniMilano, 9 giu. (askanews) – I podcast sono sempre più fedeli compagni delle giornate degli italiani. Negli ultimi 12 mesi sono state 16,4 milioni le persone che li hanno ascoltati, un numero in crescita costante anno su anno. Se rispetto al 2022 la crescita è di un milione di ascoltatori (+7%), quella in un lustro tocca il 59%: nel 2018, infatti, gli “appassionati” di podcast erano “solo” 10,3 milioni. A rivelarlo l’ultima ricerca di NielsenIQ (NIQ) per Audible, società Amazon tra i maggiori player nella produzione e distribuzione di audio entertainment, che verrà presentata il 9 giugno a Milano in occasione degli Italian podcast awards – Il Pod, la tre-giorni di panel, networking, case study e incontri dedicati al mondo del podcasting.

“Siamo stati i pionieri dell’audio entertainment in Italia e la crescita impressionante di questa industry in questi sette anni ci riempie di soddisfazione: quasi un italiano su tre ha ascoltato un podcast o un audiolibro nell’ultimo anno. Stiamo parlando di quasi 17 milioni di persone con un incremento del 4% rispetto al 2022 – commenta Juan Baixeras, country manager Spain and Italy di Audible – Questi dati mostrano come per gli appassionati l’ascolto di contenuti audio sia diventato un’abitudine e parte integrante della propria dieta mediatica. Non solo: il forte investimento che stiamo facendo sul catalogo e la collaborazione costante e di assoluto valore con la comunità creativa italiana apre allo sviluppo di nuovi contenuti con produzioni di altissima qualità e voci e suoni totalmente immersivi”. Altro dato che conferma la passione crescente degli italiani per i podcast è l’aumento della frequenza di ascolto: più della metà degli intervistati (53%, 10pp più dello scorso anno) li ascolta almeno una volta al mese, e crescono di molto anche le persone che li ascoltano almeno una volta alla settimana (36% degli intervistati, +12pp rispetto al 2022).

Chi ascolta è soprattutto una persona giovane o giovanissima (le fasce d’età che ascoltano di più sono infatti 18-24 e 25-34 anni), ed estremamente connessa. I podcast stanno però conquistando anche le fasce d’età più avanzate, e la percentuale di persone oltre i 55 anni che li ascoltano è significativamente cresciuta rispetto al 2022 (+8%). Inoltre, i podcast si riconfermano un fenomeno che unisce le generazioni: il 40% dei genitori intervistati ha figli che ascoltano questo formato audio. Che lo si ascolti a casa (luogo preferito del 75% degli intervistati) o per strada, il vantaggio principale che viene riconosciuto al podcast è la possibilità di ascoltarlo in modalità multitasking, mentre si fa altro (per il 59% degli intervistati) principalmente per intrattenersi ma anche per imparare e come valido supporto allo studio. Inoltre, il 39% li trova un modo utile per scegliere gli argomenti e le notizie che si vogliono approfondire, senza dover “subire” il media-cycle tradizionale, mentre è in crescita (+5pp dal 2022) l’interesse per podcast su tematiche sociali.

Milazzo, Festival del Cinema Italiano: oggi il Gran Galà in TV

Milazzo, Festival del Cinema Italiano: oggi il Gran Galà in TVRoma, 9 giu. (askanews) – È tutto pronto per il terzo appuntamento del Festival del Cinema Italiano www.festivaldelcinemaitaliano.net, il cui Patron e Direttore Generale è Franco Arcoraci. Il Festival, patrocinato dalla Regione Sicilia e dal Comune di Milazzo, sta riscuotendo successo ed anche consensi da parte degli operatori del settore cinematografico. Cortometraggi, proiezioni, mostre, degustazioni si susseguono senza sosta nel corso di questa quattro giorni di festa del Cinema e della Cultura.

Anche il programma della giornata odierna è ricco di rilevanti iniziative. Infatti, dalle ore 9 alle ore 13, vi sarà la proiezione dei seguenti cortometraggi: “Exterior Day” (Esterno Giorno) di Giulia Magno, “Tik Tok Star” di Adriano Giotto, “Il mare che muove le cose” di Lorenzo Marinelli, “Tra le sette e le otto” di Mattia Trezza con Giuseppe Andreani, Ivan Castiglione e Martina Palladini, “I sogni degli altri” di Luigi Baccano con Pino Ammendola. Seguirà la proiezione di cortometraggi Scuola (fuori concorso) e l’incontro con l’attore Pino Ammendola.

Nel pomeriggio, alle ore 15, nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il documentario “Mimì, tutti ne parlano, io l’ho conosciuta” di Gianfrancesco Lazotti, con Mariana Lancellotti, Francesco Guzzo Magliocchi, Vasilica Gavrilas Burlacu, Rino Rodio, Stefano Baldrini e Silvia Mezzanotte. Alle ore 16.45, sempre nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il Film opera prima “Piano Piano”, regia di Nicola Prosatore, con Giovanni Esposito. Alle ore 19, in Piazza Repubblica, vi sarà l’aperitivo con Show Cocking, con degustazione di prodotti tipici siciliani.

Alle ore 20.15, nel Teatro Trifiletti, sarà proiettato il film dal titolo “Mia” (fuori concorso) di Ivano De Matteo. Alle ore 22.00, in Piazza Duomo, seguirà il tanto atteso appuntamento con il “Gran Galà in TV”, condotto da Giusy Venuti, nel corso del quale saranno premiate 12 eccellenze siciliane, famose a livello mondiale nell’ambito della cucina, della politica, dello spettacolo, della cultura, della medicina e della ricerca. Si tratta di un premio finalizzato a porre in luce che la Sicilia ha dato i natali a personalità di alto rilievo, le quali hanno, per il loro sapere e la loro bravura, raggiunto traguardi prestigiosi a livello mondiale.

Tra i premiati si annoverano il Professore Francesco Patanè, Direttore dell’unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Papardo, il cantautore Luca Madonia, il cantautore Mario Incudine, il florovivaista Pippo Maimone, l’imprenditore Rosario D’Angelo, proprietario della gelateria artigianale Siké Premio Gambero Rosso, il giornalista Pino Maniaci, Direttore di Telejato, lo scrittore e magistrato, Dottor Sebastiano Ardita, il quartetto vocale femminile Glorius4, la Dottoressa Simona Milio, Senior Director in Politiche Pubbliche della ICF, consulente della Commissione Europea per la valutazione e gli investimenti in politiche sociali, green e digitali, il Dottor Damiano Gallo, imprenditore, editore italiano, autore e produttore televisivo, noto come “l’immobiliarista dei vip”ed anche come “il Bello del mattone”, titolo dell’omonimo programma televisivo, il Professore Stello Vadalà, Provveditore degli Studi di Messina e il Dottor Andrea Giostra, medico e scrittore, tra i suoi scritti “Le Novelle brevi di Sicilia”. I premi sono stati realizzati dallo scultore e artista messinese Carlo Ghione.

Cina: Usa non possono decidere se noi siamo Paese in via di sviluppo

Cina: Usa non possono decidere se noi siamo Paese in via di sviluppoRoma, 9 giu. (askanews) – Ma la Cina è o no un “Paese in via di sviluppo”? Questa etichetta è oggetto dell’ultima disputa tra Pechino e Washington, ma a ruoli invertiti rispetto a quanto si immaginerebbe: gli Usa stanno ragiondando di togliere a Pechino lo status di “paese in via di sviluppo”, ma dalla Cina arriva un sonoro “no”.

Ieri la Commissione per gli affari esteri del Senato Usa ha approvato un disegno di legge che, se approvato, cancellerà lo status di “paese in via di sviluppo” per la Cina, togliendo così a Pechino una serie di vantaggi in diversi consessi e accordi internazionali. Il disegno di legge dovrà ora essere approvato dalla plenaria del Senato, dopo che a marzo la Camera dei rappresentanti l’ha già votata conn un risultato senza dissensi: 415 favorevoli e nessun contrario.

Oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin, nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, ha reagito duramente. “Gli Stati uniti vogliono imporre il titolo di ‘paese sviluppato’ alla Cina non per ammirazione e affermazione dei risultati dello sviluppo della Cina, ma perché vogliono privare la Cina del suo status di paese in via di sviluppo come un modo per frenare lo sviluppo della Cina”, ha affermato il portavoce. “Lo status della Cina di più grande paese in via di sviluppo del mondo ha sia una base fattuale sufficiente che una solida base nel diritto internazionale, e non può essere cancellato da un disegno di legge del Congresso degli Stati Uniti. I diritti legali di cui gode la Cina come paese in via di sviluppo non possono essere cancellati dai politici di Capitol Hill”, ha continuato.

Wang Wenbin ha sottolineato che se la Cina sia o meno un paese in via di sviluppo non spetta agli Stati Uniti deciderlo. “Gli Stati Uniti non possono cancellare le condizioni nazionali di base secondo cui la Cina è ancora un paese in via di sviluppo, né possono fermare i passi decisi della Cina verso il ringiovanimento nazionale” ha rivendicato. “Invece di preoccuparsi di come far indossare alla Cina il cappello di ‘paese sviluppato’, gli Stati Uniti dovrebbero togliersi al più presto il cappello di bulli”.

ASTOI: italiani in viaggio per l’estate, nonostante l’inflazione

ASTOI: italiani in viaggio per l’estate, nonostante l’inflazioneMilano, 9 giu. (askanews) – Le prenotazioni registrate al 31 maggio dagli Associati ASTOI parlano di un incremento dei ricavi dell’11% rispetto alla rilevazione alla stessa data della stagione estiva 2019, a fronte però di un calo del 4% dei passeggeri. La distonia del dato va letta nel quadro dell’aumento dei costi medi generato dall’inflazione. Si tratta di uno degli elementi che emergono dall’Osservatorio ASTOI Confindustria Viaggi – l’Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del Tour Operating italiano – relativamente alle scelte degli italiani per le vacanze estive. E la maggior parte degli indicatori sono positivi, considerando che l’estate è solo all’inizio.

“Questa è la prima estate che ci certifica ufficialmente fuori dal periodo pandemico – ha commentato Pier Ezhaya, presidente ASTOI Confindustria Viaggi – è indubbio l’impatto dell’inflazione ma i clienti non rinunciano ai viaggi, divenuti un bene incomprimibile. Il nostro Osservatorio rileva dati nettamente positivi, in crescita rispetto alla stagione 2019; la propensione a viaggiare si esprime nelle forme più variegate e si assiste ad una maggior magnitudo del Turismo Organizzato verso i consumatori più inclini al “fai da te”, specialmente nei mesi di “spalla” dell’alta stagione. Certamente ci sono ancora alcuni italiani che stanno attendendo a prenotare le proprie vacanze, quelli più attenti al prezzo e che cercano, in cambio di una propria flessibilità nella scelta della destinazione o del periodo di vacanza, di orientarsi verso le migliori opportunità che talvolta si aprono sotto data, sebbene ciò avvenga più difficilmente in alta stagione. Tuttavia, per quanto riguarda il Turismo Organizzato e l’Osservatorio ASTOI i nostri dati ratificano che ben oltre il 75% dei nostri obiettivi di budget e delle nostre capacità aeree ed alberghiere sono già sature. Questo perché il nostro segmento di offerta si rivolge meno a chi ricerca solo il prezzo più basso e più a chi considera la vacanza un bene primario da scegliere per tempo e da consegnare in mani più sicure, appunto quelle dei Tour Operator”. Per quanto riguarda le destinazioni preferite dagli italiani, la crescita più alta, in termini di ricavi, è rappresentata dall’Egitto che registra un aumento del 46% sul 2019, mentre la Tunisia ha triplicato i volumi rispetto all’ultimo anno pre-pandemico. Anche l’Italia si riconferma come meta prediletta dagli italiani e registra una crescita superiore al 6% rispetto all’estate 2019; da sottolineare che non si tratta del solo prodotto club e villaggi a crescere ma anche del cosiddetto “prodotto generalista”, che comprende alberghi, residence e aparthotel; questa inversione di tendenza è da leggere come una maggior propensione dei consumatori, che prima della pandemia prenotavano direttamente “disintermediando”, ad affidarsi al Turismo Organizzato. Le regioni protagoniste dell’estate con i Tour Operator sono Sardegna, Sicilia e Puglia.

Per l’Europa mediterranea Spagna e Grecia si riconfermano sugli scudi, mentre per i soggiorni mare nei Caraibi tiene la Repubblica Dominicana, mentre Cuba e le altre destinazioni caraibiche registrano una significativa flessione; va a gonfie vele l’East Africa rappresentato da Kenya, Zanzibar e Madagascar. La meta più brillante dell’Oriente è il Giappone mentre nel sud-est asiatico svetta l’Indonesia trainata da Bali. L’Africa Australe è scelta per viaggi naturalistici, principalmente Sudafrica, Namibia e Botswana. Molto positivi i dati del settore crocieristico, con ottimi livelli di occupazione e aumentata soddisfazione da parte della clientela, relativamente a servizio, esperienza e food & beverage; mete preferite per la vacanza in navigazione in estate sono il Mediterraneo e l’Europa. La durata dei soggiorni che si potrebbe definire “mainstream” si aggira attorno ai 7,9 giorni, in leggera crescita sul 2019, mentre quelli “tailor made” scendono a 12,6 giorni rispetto ai 13,4 del 2019. Il numero medio di passeggeri per pratica è di 2,8 indicatore dell’interesse delle famiglie a prenotare attraverso il sistema del Turismo Organizzato. Le tipologie di viaggio sono estremamente eterogenee per durata, destinazioni e modalità di fruizione dei servizi. Dalla vacanza balneare stanziale ai tour di gruppo, dagli short break ai Fly & Drive, ogni logica di viaggio ha visto una ripresa delle vendite.