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Autore: Redazione StudioNews

Lombardia, Bertolaso: abolire corso per medici di base da ospedali

Lombardia, Bertolaso: abolire corso per medici di base da ospedaliMilano, 2 mag. (askanews) – La Regione Lombardia “si sta impegnando con tutte le sue forze per fare fronte alla carenza di personale”, come i medici di medicina generale, battendosi ad esempio per l’abolizione a livello nazionale dell’obbligo di un corso triennale previsto finora per i medici ospedalieri con esperienza che vogliano passare a questa diversa categoria della professione medica. Lo ha detto l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, intervenendo in Consiglio regionale su una mozione sulle “emergenze del servizio sanitario lombardo” presentata dal Pd.

La carenza dei medici di base, ha osservato Bertolaso, “è un problema non solo lombardo, ma anche italiano ed europeo, per questo la Lombardia si è fatta promotrice di una serie di emendamenti” a un decreto legge all’esame del governo, tra i quali uno che prevede l’abolizione dell’obbligo del corso triennale attualmente previsto anche per gli aspiranti mmg con 10 o 15 anni di esperienza in ospedale. Questi ultimi, ha sottolineato l’assessore, “spesso si ritrovano a fare gli studenti di docenti che in pronto soccorso sono stati loro allievi”. Una situazione definita “ridicola” da Bertolaso.

Mattarella: l’Italia è sempre stata protagonista negli interscambi internazionali

Mattarella: l’Italia è sempre stata protagonista negli interscambi internazionaliCesena, 2 mag. (askanews) – “L’Italia ha sempre dimostrato di saper stare da protagonista negli interscambi internazionali e si è sempre giovata ampiamente dell’apertura mercati. E il contributo che il settore ortofrutticolo fornisce al nostro paese è di primaria importanza”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo al convegno “Il valore dell’attività agricola per la qualità della vita del nostro Paese e per la sua immagine internazionale” organizzato a Cesena in occasione dei 40 anni di Macfrut.

“Il legame indissolubile tra agricoltura, industria, economia, arte e cultura, sono aspetti non separabili da tenere sempre insieme come fa questa regione, come fa l’Italia”. Mattarella, nel suo breve intervento conclusivo, ha voluto sottolineare quando sia “importante il legame con la scuola e l’università” e richiamare “il ruolo della cultura che nasce nell’agricoltura nell’ambito della cultura generale che ha tanti filoni che raccoglie il medesimo valore”. Ne è prova – ha detto il Capo dello Stato – il “corso di laurea in Scienze alimentari che l’ateneo di Bologna ha attivato nel campus di Cesena”.

Istat: ad aprile l’inflazione risale all’8,3%, pesa il caro-energia

Istat: ad aprile l’inflazione risale all’8,3%, pesa il caro-energiaRoma, 2 mag. (askanews) – Torna a salire l’inflazione. Secondo le stime dell’Istat, ad aprile, registra un aumento dello 0,5% su base mensile e dell’8,3% su base annua, da +7,6% del mese precedente.

L’accelerazione del tasso di inflazione si deve, in prima battuta, all’aumento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +18,9% a +26,7%) e, in misura minore, a quelli dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,3% a +6,7%) e dei Servizi vari (da +2,5% a +2,9%). Tali effetti sono stati solo in parte compensati dalla flessione più marcata dei prezzi degli Energetici regolamentati (da -20,3% a -26,4%) e dal rallentamento di quelli degli Alimentari lavorati (da +15,3% a +14,7%), degli Alimentari non lavorati (da +9,1% a +8,4%), dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,5% a +3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,3% a +6,0%). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano un nuovo rallentamento in termini tendenziali (da +12,6% a +12,1%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accelerano la loro crescita (da +7,6% a +8,2%).

L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,4% per l’indice generale e a +4,6% per la componente di fondo. L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile a +6,3%, così come quella al netto dei soli beni energetici (a +6,4% come registrato a marzo).

Si accentua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,7% a +10,6%) e, in modo più contenuto, dei servizi (da +4,5% a +4,7%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -5,9 punti percentuali, da -5,2 di marzo. L’aumento congiunturale dell’indice generale si deve principalmente all’aumento dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti e degli Energetici non regolamentati (entrambi a +2,4%), degli Alimentari lavorati (+1,1%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,9%) e dei Beni non durevoli (+0,6%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dal calo dei prezzi degli Energetici regolamentati (-19,3%).

n base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dell’1% su base mensile e del 8,8% su base annua (in accelerazione da +8,1% di marzo). L’aumento congiunturale dell’Ipca, più accentuato rispetto a quella del Nic, è spiegato dalla fine dei saldi stagionali prolungatisi in parte anche a marzo (di cui il Nic non tiene conto); i prezzi di Abbigliamento e calzature aumentano sul mese del +4,8%.

A Trento la sostenibilità è una questione di cultura

A Trento la sostenibilità è una questione di culturaMilano, 2 mag. (askanews) – Cultura e sostenibilità sono due facce della stessa medaglia. Se da una parte la cultura è un motore dello sviluppo sostenibile, dall’altra la sostenibilità è uno dei pilastri della promozione del patrimonio culturale. Se ne parlerà, con diversi esempi concreti, nel corso della nona e penultima tappa del Giro d’Italia della CSR, in programma l’8 maggio al Muse-Museo delle Scienze di Trento. Al centro del dibattito ci saranno le imprese italiane che hanno scelto di promuovere e sostenere iniziative culturali non solo per avere ritorni positivi e diffondere i propri valori in modo nuovo, ma anche per contribuire in modo concreto allo sviluppo della comunità e alla valorizzazione del territorio. Fondendo con soluzioni creative cultura della sostenibilità e sostenibilità della cultura. L’evento sarà visibile anche in streaming sul canale Facebook de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale e del MUSE.

“Sostenere iniziative culturali porta ritorni positivi per l’impresa – commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone della CSR e dell’innovazione sociale, che ha dato vita undici anni fa al Giro d’Italia della CSR – Rafforza la reputazione, migliora la relazione con gli stakeholder, consente di intercettare nuovi pubblici, permette di diffondere i propri valori in modo nuovo. La collaborazione con gli enti culturali può anche contribuire in modo concreto allo sviluppo della comunità e alla valorizzazione del territorio”. Dopo gli appuntamenti di Torino, Messina, Savona, Udine, Roma, Napoli, Bologna e Padova, l’incontro di Trento del Giro si svolgerà alle 14.30 presso il Muse-Museo delle Scienze, partner dell’evento e istituzione che da tempo sviluppa collaborazioni virtuose e partenariati specifici con il settore privato. Tra questi, il recente riallestimento della Galleria della Sostenibilità, la sezione espositiva permanente del Museo dedicata ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu, che include la Goal Zero Area destinata alle aziende e alle loro soluzioni innovative e amiche del pianeta.

“Dal momento che è la cultura, nel suo perenne trasmigrare, a costituire il ‘senso’ che ogni società ha di se stessa, il tema della sostenibilità e del perseguimento dello sviluppo sostenibile non può che procedere da una solida base culturale – spiega il direttore del Muse Michele Lanzinger – Con questo approccio abbiamo impostato un pomeriggio di riflessioni con diversi soggetti che operano nel settore culturale e dell’economia con l’obiettivo di indagare quali opportunità possano emergere dal partenariato pubblico-privato e in particolare dai rapporti del settore museale con il tessuto produttivo privato e con il turismo. Nell’incontro si rifletterà sulle nuove funzioni che le istituzioni culturali sono chiamate a fare emergere alla luce dell’Agenda 2030 dell’Onu e su come, nel loro rapporto con i settori produttivi e di sviluppo locale, tali iniziative possano concorrere a sensibilizzare i territori sui temi della cultura come bene comune, della transizione verde e della sostenibilità”. Musei e istituzioni culturali, incluse quelle nelle località turistiche, hanno un ruolo importante nella realizzazione di uno sviluppo globale più sostenibile. Fondendo attività creativa, opere di denuncia sociale e azioni di responsabilizzazione, possono dare il loro contributo alle agende di sviluppo sostenibile, inclusi gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: sono le famose “cinque P” ispirate all’Agenda delle Nazioni Unite, ovvero Persone, Pianeta, Prosperita’, Partenariato e Pace. Tutto questo passando attraverso un dialogo sempre più stretto e produttivo tra istituzioni, operatori del settore culturale e pubblico. La prima parte della tappa trentina del Giro sarà dedicata a queste tematiche, con il racconto di progetti e best practices sia locali che nazionali. Interverranno Stefano Baia Curioni, direttore di Palazzo Te a Mantova e professore associato dell’Università Bocconi; Lorenzo Balbi, direttore del Mambo-Museo d’Arte Moderna di Bologna e presidente di Amaci, Associazione dei Musei d’Arte contemporanea italiani; Alessandra Schiavuzzi, dirigente del servizio Attività e produzione culturale della Provincia Autonoma di Trento e Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing.

Un quadro dettagliato del ‘sistema cultura’ sarà fornito, nella seconda parte della tappa di Trento, da Annalisa Cicerchia, economista della cultura e prima ricercatrice Istat, e da Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento. Seguirà una tavola rotonda dedicata al mondo dell’imprenditoria, per esplorare l’evoluzione delle aziende italiane nel solco della cultura sostenibile. A raccontare realtà innovative saranno Marco Amato, corporate communication senior manager del Gruppo Lavazza e direttore del Museo Lavazza; Giorgia Agazzani, ESG Specialist di Bper Banca; Mauro Franzoni, amministratore delegato di Levico Acque; Lucia Simonato, direttrice HR di Würth e Patrizia Pizzini di Alls Consulting. Di pari passo con il Giro d’Italia della CSR prosegue anche l’attività del Salone Extra, iniziata nel 2020, che da gennaio a giugno propone presentazioni di libri, incontri di networking e tavole rotonde pensati per esplorare ulteriormente gli argomenti affrontati nelle tappe e approfondire le diverse tematiche legate alla sostenibilità. Il 28 maggio verrà presentato durante un evento del Salone Extra il secondo numero della nuova collana Quaderni del Salone della CSR che sarà dedicato al tema della valorizzazione e dell’inclusione.

Nel 2023 il Salone promuove la seconda edizione del Premio Impatto, un’iniziativa sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile. Dopo il successo della prima edizione, che ha visto premiate il 3 ottobre 2022 a Milano tre imprese profit e tre non profit, il regolamento del premio e le schede di adesione per imprese e terzo settore sono online sul sito de Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale è promosso da Università Bocconi, Sustainability Makers, Global Compact Network Italia, ASviS, Fondazione Sodalitas, Unioncamere, Koinètica.

Napoli si prepara alla festa scudetto, giovedì dieci maxischermi al Maradona

Napoli si prepara alla festa scudetto, giovedì dieci maxischermi al MaradonaRoma, 2 mag. (askanews) – Dieci maxischermi pronti al Maradona per permettere ai tifosi del Napoli di assistere a Udinese-Napoli. Biglietti a 5 euro con prelazione fino alle 18 agli abbonati. Al netto dei costi incasso tutto andrà in beneficenza. L’iniziativa per Udinese-Napoli, in programma giovedì alle ore 20,45, è stata illustrata dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nel corso della riunione in Prefettura riguardante le misure di sicurezza sulla festa scudetto del Napoli.

“Avevamo preparato una festa – ha detto – eravamo pronti Sorrentino e io a scendere in campo, ma purtroppo abbiamo dovuto rimandare. Allora mi è venuto in mente, vista la limitazione sempre dei biglietti per il settore ospiti quando si va in trasferta, di dare vita ad un’implementazione dei due schermi esistenti al Maradona con altri otto schermi, due per ogni settore, dove poter trasmettere in diretta la partita di Udine. Abbiamo dovuto istituire un prezzo simbolico di 5 euro identico per ogni settore, le vendite stanno iniziando. Fino alle 18 per gli abbonati, poi per tutti gli altri, mi scuso ma il tempo stringe. E’ chiaro che dedotti i costi il risultato economico sarà devoluto in beneficenza, il questore e il prefetto hanno dato il via anche a un’implementazione della tutela e dei servizi per la sicurezza ed è chiaro che tutti insieme ci auguriamo di poter accompagnare la squadra del Napoli verso il traguardo agognato. Domenica prossima, con la Fiorentina, riproporremo la festa che avevamo preparato per domenica scorsa. Nelle conferenze si dicono un mare di parole, sarebbe meglio riprendere, perché quando si scrive si scrivono anche semi stronzate, ogni tanto le leggo cose non rispondenti a realtà”. “Ciclo vincente del Napoli? Si è aperto anni fa, ma l’irregolarità costante ci ha penalizzato. A volte siamo arrivati secondi ma saremmo arrivati primi, seà mi sento di averne vinti altri di scudetti, soprattutto quello dell’onestà, la prima regola della mia vita”. Così il presidente del Napoli, Aurelio De LAurentiis, nel corso della conferenza stampa in prefettura per l’organizzazione dell’Ordine pubblico in occasione di Udinese-Napoli. “Il mio entusiasmo è immenso – ha detto – dopo aver sentito anche stupidaggini tipo che non volevo vincere lo scudetto, a fine maggio dissi che speravo di vincerlo e mi guardarono sgomento, pensando: ‘poverino’. L’entusiasmo è soprattutto nel vedere la gioia che tutto questo rappresenta per tutti. Mi inorgoglisce vedere questo entusiasmo a cui ho anche un po’ contribuito. Lavorare significa anche fare fattore comune, che è una cosa difficilissima, ma anche i napoletani hanno dato una grossa dimostrazione. Domenica per la prima volta eravamo un corteo di quattro pulmini e siamo rimasti bloccati davanti al famoso bar azzurro e sulla sinistra avevamo entrate per distinti e curva e non si poteva camminare, c’era una festa fuori incredibile. Tutto ciò è premiante, anche grazie alle istituzioni che si sono anche trovate in affanno a spiegare, le volte precedenti, invece stavolta la loro attività preventiva ha funzionato, qualcuno l’ha criticata. Quando torniamo? Sono fatti nostri, dobbiamo tornare in sicurezza. Probabilmente atterreremo a Capodichino in tarda mattinata di venerdì o probabilmente alle tre del pomeriggio. Voi della stampa dovreste aiutarci a prevenire certi incidenti e non a crearne, meno si parla, a volte, e meglio è, anche se vi ringrazio della vostra attenzione costante”. Poi De Laurentiis aggiunge: “Questa non è una piazza facile, la condivisione della piazza non è sempre lubrificante di ottimismo, perché vorrei che questi napoletani iniziassero un nuovo corso attraverso il calcio Napoli che li rappresenta e che siano più propensi a dire noi siamo napoletani e abbiamo l’azzurro negli occhi, un mare straordinario e una terra fantastica di cui essere orgogliosi, invece c’è sempre questo avvilirsi, essere piegati che ci portiamo dietro da secoli da chi ci ha voluti dominare, ma noi dobbiamo dominare noi stessi esternando i nostri sentimenti. A Napoli bisognerebbe chiamare le Soprintendenze e dire: volete continuare a rompere i coglioni o risanare la città? Le regole non devono essere come loro fanno, gestendo in maniera asfissiante e limitante il loro lavoro, qui il tempo è scaduto da trecento anni, lo vogliamo recuperare? Dobbiamo diventare tutti insieme coscienti di questa volontà, le Soprintendenze non devono esercitare il loro potere in modo improprio e totalizzante”. Sarà previsto un festeggiamento o un’amichevole a Ischia: “Mi piacerebbe poter prestare il fianco a chi vuole, ma purtroppo il tempo è quello che è, non ci sono le condizioni per fare questo. Ho aiutato in passato ma non ho fatto conferenze su questo, ma sono sempre stato in prima linea, con mio padre frequentavamo Capri fin da quando ero bambino, ma quando avevo 16 anni scappavo di notte con un amico capellone, su un Riva Ariston per andare a Ischia, per ballare. Ballavamo in mille e facevamo l’alba, era un divertimento sfrenato, a Capri avevamo il Cagliostro, il Number Two ma si faceva lo struscio, non il casino per divertirsi”. Sullo striscione della curva sul presidente più passo del mondo: “L’ho presa benissimo. Un po di follia ci vuole altrimenti dove sta il partenopeismo”.

Vino, il logo Equalitas diventa Marchio di certificazione europeo

Vino, il logo Equalitas diventa Marchio di certificazione europeoMilano, 2 mag. (askanews) – La società Equalitas, proprietaria dell’omonimo standard per la certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo, ha reso noto di aver raggiunto “il rango di Marchio di certificazione europeo”.

“Tra i primi organismi a recepire il nuovo regolamento, Equalitas conclude una trafila lunga un anno che ha tenuto impegnati progettisti e legali con l’obiettivo, raggiunto proprio in questi giorni, di vedere i propri loghi riconosciuti, appunto, come Marchi di certificazione europea” si legge in una nota, in cui si sottolinea che si tratta di “un passo importante che non riguarda solo le nazioni europee ma che interessa ben 12 Paesi extraeuropei tra i quali mercati fondamentali come Stati Uniti e Regno Unito”.

L’orsa JJ4 al momento è salva (il Tar ha sospeso la seconda ordinanza di soppressione)

L’orsa JJ4 al momento è salva (il Tar ha sospeso la seconda ordinanza di soppressione)Milano, 2 mag. (askanews) – L’orsa JJ4 al momento è salva. Lo fa sapere la Lega Antivisezionista che ha chiesto e ottenuto il sequestro cautelare dell’animale catturato dopo aver aggredito e ucciso il runner Andrea Papi, 26 anni, nei boschi della valle di Sole. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha emesso in 27 aprile scorso un’ordinanza che autorizza la soppressione dell’orso JJ4. Un’ordinanza che secondo i Leal è “frutto di un’errata interpretazione della relazione dell’Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l’orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites”.

Soddisfatto il pesidente di Leal, Gian Marco Prampolini, che commenta: “Grazie a un lavoro di squadra, con i nostri legali stiamo cercando di fermare la furia anti orso della Giunta Fugatti. JJ4 è attualmente detenuta al Casteller in regime di carcere duro. La stanno piegando, una sorta di doma per abituarla ad uno spazio ristretto e se dovesse avere salva la vita la mancanza di spazio libero la ridurrà a una sotto specie di orso”. In pratica, l’efficacia del decreto di abbattimento firmato dal presidente Fugatti è stata “congelata” fino a quanto il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento affronterà la questione in composizione collegiale. Uno stop temporaneo deciso in via cautelare da un giudice amministativo in sede monocratica accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa: la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento.

“Il decreto di Fugatti – commentano le associazioni – non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un ‘tavolo tecnico’ per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l’art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento”.

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di SostenibilitàMilano, 2 mag. (askanews) – Ricerca di uno sviluppo inclusivo, creazione di valore condiviso e attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Sono queste le motivazioni e gli obiettivi alla base della redazione del primo Bilancio di Sostenibilità (riferito all’esercizio 2022) di Cherry Bank, Banca specializzata nella creazione di valore, dall’offerta di soluzioni a supporto alle imprese, alla trasformazione di portafogli NPL, fino all’acquisto di crediti fiscali.

“Insieme alla Relazione finanziaria annuale Cherry Bank ha recentemente pubblicato anche il Bilancio di Sostenibilità, un impegno fortemente sentito e una grande opportunità per rendicontare quanto la sostenibilità sia nel DNA della Banca, dalle progettualità alle azioni concrete fino ai primi importanti risultati già ottenuti – spiega Raffaella Tessari, CFO di Cherry Bank – Si tratta di un altro importante passo in avanti nel percorso di responsabilità ambientale e sociale che abbiamo intrapreso come ‘Human Bank’ che crea valore per famiglie, imprese ed imprenditori. Un atto non obbligatorio, ma per noi doveroso per dimostrare alle nostre risorse ed a tutti i nostri stakeholder l’impegno a 360 gradi della nostra Banca nell’ambito della tutela delle persone, dei clienti e dell’ambiente che ci circonda”. Il primo Bilancio di Sostenibilità, che si affianca a quello civilistico, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di rendicontazione Global Reporting Initiative (GRI) attraverso un’analisi di materialità nella quale sono stati coinvolti 210 stakeholder interni ed esterni. L’analisi effettuata ha portato all’identificazione di 13 temi materiali per Cherry Bank, raggruppati in tre pilastri: “Cherries”, “Cherry Core” e “Cherry Planet”, dichiarati anche nel Piano di Sostenibilità di Cherry Bank annunciato a febbraio 2023. In questo modo il Bilancio di Sostenibilità racconta in maniera esaustiva e trasparente le performance economiche, ambientali e sociali della Banca oltre che i progetti e gli obiettivi futuri.

Nel dettaglio, nel suo primo report non finanziario, la Banca ha fornito informazioni sul governo dell’organizzazione, sulle persone (le “Cherries”) e sull’ambiente di lavoro, sui rapporti con i clienti, sull’attenzione all’ambiente e alla comunità locale in modo da favorire una corretta promozione e diffusione delle best practices negli ambiti della sostenibilità e delle strategie di sviluppo ESG (ambientale, sociale e di governance). Tra le prerogative ESG 2022 di Cherry Bank sono soprattutto emerse la formazione e la valorizzazione delle Cherries, con un’attenzione ai temi legati alla diversità e all’inclusione, in modo tale da progettare e costruire la crescita della Banca sul benessere e sulla soddisfazione dei propri collaboratori, instaurando una relazione positiva con i clienti e con il contesto di mercato in cui l’azienda opera. Tra gli highlights più interessanti si registrano, al 31.12.2022: un numero totale di risorse pari a 237 (+51% rispetto al 2021), di cui il 98% a tempo indeterminato e con una età media di 39 anni. In tutto il 2022 sono state effettuate 96 assunzioni; guardando alle “quote rosa” in azienda, il 47% delle Cherries è donna e rispetto alle nuove assunzioni il tasso di risorse femminili è del 56%; di media ad ogni risorsa interna sono state dedicate 24 ore di formazione (per un totale di 5.357 ore) garantendo al 100% di loro accesso allo smart working.

Durante l’anno la Banca ha lanciato la rubrica “cHERry” (nella quale le Cherries raccontano il loro approccio e la loro visione rispetto alle sfide quotidiane inerenti alla riduzione delle disuguaglianze e alla parità di genere) e aderito alla “Carta delle donne”, promossa da ABI, che si pone l’obiettivo di valorizzare la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali. Nel corso del 2022 Cherry Bank si è impegnata a promuovere l’integrazione nel proprio business di prodotti e soluzioni volti a tutelare l’ambiente, a generare valore sociale e a favorire una gestione sostenibile della Banca stessa. Il tutto per migliorare il futuro della Terra visto che l’Istituto, fin dalla sua nascita, mira a contribuire ad esercitare un significativo impatto diretto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, sia nel breve che nel lungo periodo, attraverso le seguenti direttrici: climate change (113,84 tonnellate di CO2 equivalente emessa per consumi diretti-Scope 1 e 2.544 Gigajoule di consumi energetici all’interno dell’organizzazione) tramite anche l’implementazione del progetto “Banca paperless” per la dematerializzazione della modulistica e dei documenti; credito sostenibile e green; sviluppo sociale e culturale del territorio. Nel 2022 sono stati acquistati 1,12 miliardi di euro di crediti fiscali in ambito “Ecobonus” (per interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico) a fronte di relativi 6.558 clienti attivi sul business (sia imprese che privati).

Grazie ad un modello di business diversificato la Banca nel corso del 2022 ha operato in modo etico e sostenibile, abilitando un percorso virtuoso di partnership e promuovendo una collaborazione con aziende e imprenditori per creare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Tra i temi materiali portanti per la Banca figurano infatti: sostegno all’imprenditoria ed educazione finanziaria; qualità nella relazione con il cliente; semplicità e trasparenza delle informazioni; digitalizzazione; sicurezza informatica e tutela della privacy. Tra le evidenze a maggior impatto si segnala: il 41% di clientela che ha acquistato prodotti digitali online; le 462,5 ore di formazione in materia di sicurezza informatica e tutela della privacy; il 100% (su 192 call effettuate) nel punteggio delle rilevazioni della qualità del servizio NPL associate alle “welcome call”. Inoltre, rilevanti risultano anche la realizzazione di un accordo con Federalberghi Veneto, Fidi Impresa & Turismo Veneto per agevolare l’accesso al credito a 250 aziende venete del settore alberghiero e la realizzazione di un progetto formativo nelle scuole secondarie in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) che verte su temi di sostenibilità, educazione finanziaria, economia civile e pagamenti digitali.

Eridania: con trasporto su rotaia nel 2022 evitata emissione di 320 ton Co2

Eridania: con trasporto su rotaia nel 2022 evitata emissione di 320 ton Co2Milano, 2 mag. (askanews) – Eridania, azienda del comparto saccarifero parte del gruppo francese Cristal Union, nel 2022 ha fatto viaggiare su ferrovia l’equivalente di 531 camion1, evitando che questi si spostassero su strada. Il ‘risparmio’ per l’ambiente è stato di oltre 320 tonnellate di Co2, comportando una riduzione di oltre l’80% di emissioni di anidride carbonica.

Eridania infatti continua a consolidare il sistema di trasporto su rotaia supportata da Mercitalia Rail, parte del gruppo Fs. La rilevazione, che mette a confronto l’impatto dei trasporti merci ferroviari con l’equivalente modalità stradale, riguarda il 2022 e in particolare il tragitto tra Russi, nel Ravennate, sede del terminal di Eridania dedicato al trasporto su rotaia, e il deposito di Maddaloni, in provincia di Caserta. Il trasporto via treno continua anche lungo la tratta Francia – Italia: dal 2017 è stato sostituito il trasporto su strada dai terminal intermodali di Segrate e Lugo con un percorso diretto su rotaia verso lo stabilimento di Russi, sfruttando le potenzialità di stoccaggio e riducendo sia l’impatto ambientale sia i costi logistici.

“Da anni ormai abbiamo avviato il percorso green di Eridania in un crescendo di investimenti che vanno dalla riduzione dei consumi energetici, alla logistica, fino al packaging – dichiara Alessio Bruschetta, amministratore delegato Eridania Italia – I numeri di Mercitalia Rail confermano che il nostro impegno per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti sta dando i risultati auspicati. Continuiamo quindi a muoverci in questa direzione, rinnovando il nostro impegno affinché il nostro impatto positivo in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di attenzione alla salute delle persone sia sempre più evidente e condiviso”.

Lombardia, Romani:equilibrare salari sanità rispetto a Paesi vicini

Lombardia, Romani:equilibrare salari sanità rispetto a Paesi viciniMilano, 2 mag. (askanews) – La Regione Lombardia deve “rimettere a posto i conti per quanto riguarda gli stipendi degli operatori, infermieri e medici per ripristinare quell’equilibrio che la Lombardia merita rispetto anche alle altre nazioni che si trovano vicino”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale lombardo, Federico Romani (Fdi), a margine della seduta odierna dell’assemblea. All’ordine del giorno è prevista, tra l’altro, la trattazione di una mozione sulle “emergenze del servizio sanitario lombardo (primo firmatario Carlo Borghetti, Pd).