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Autore: Redazione StudioNews

Sicurezza sul lavoro, la campagna di comunicazione di Tharsos

Sicurezza sul lavoro, la campagna di comunicazione di TharsosMilano, 26 apr. (askanews) – “Non mi e’ mai successo niente” oppure “E’ inutile segnalarlo, non importa a nessuno”: sono due dei dieci luoghi comuni che i tecnici di una azienda che fornisce consulenza in ambito di sicurezza sui luoghi di lavoro sentono pronunciare ai lavoratori di tutta Italia. All’apparenza dei semplici modi di dire, che pero’ comportano un atteggiamento sbagliato e potenzialmente fatale. Per questo la società torinese Tharsos ha lanciato una campagna, che culminera’ il 28 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Salute e della Sicurezza sui luoghi di lavoro. Iniziata sui canali social aziendali, in quella data la campagna comparira’ nelle strade di alcune grandi citta’ italiane: Roma, Firenze, Milano, Torino, Vicenza, attraverso l’uso di camion vela che transiteranno in luoghi strategici per diffondere un messaggio di sensibilizzazione.

Tharsos fornisce consulenza in ambito di organizzazione aziendale, sicurezza sui luoghi di lavoro, tutela ambientale, formazione ed energia con un gruppo di 80 tecnici dislocati su tutto il territorio italiano presso le sedi di Torino, Milano, Vicenza, e Firenze con unita’ territoriali a Verona e Catania. Il nostro obiettivo quotidiano, oltre a rendere sicuri e salubri gli ambienti di lavoro, e’ quello di migliorare i comportamenti.

Pd, Borghi spiazza Schlein e va in Iv. Renzi: “Non sarà l’ultimo”

Pd, Borghi spiazza Schlein e va in Iv. Renzi: “Non sarà l’ultimo”Roma, 26 apr. (askanews) – Stavolta il divorzio è più doloroso, l’uscita di Enrico Borghi non è come quella di Giuseppe Fioroni e Andrea Marcucci, dirigenti che già da tempo erano considerati con un piede fuori dal partito. Elly Schlein tace, anche se in colloqui riservati è apparsa rammaricata della scelta. La segretaria non si capacita delle motivazioni di Borghi, “ho tenuto sulla guerra in Ucraina, sul termovalorizzatore, ho detto che sono disponibile a ragionare sui temi sensibili…”. I suoi, i pochi che – a microfoni spenti – commentano, cercano di minimizzare, ma basta la reazione del capogruppo in Senato Francesco Boccia a far capire che questo nuovo addio mette in subbuglio il partito: “Sono amareggiato sul piano personale e deluso sul piano politico”, commenta, aggiungendo la richiesta di dimettersi dal Copasir dove era entrato in quota Pd.

Il fatto è che Borghi avrà pure deciso in assoluta solitudine, come pare, e forse anche per “valutazioni personali”, come dicono tanti. Ma il senatore alla fine può essere di fatto l’apripista di un mondo che fatica a riconoscersi nel “Nuovo Pd”, come pronostica Matteo Renzi (“Non sarà l’ultimo”) e come cominciano a temere anche nell’ala moderata del partito. Non a caso Lorenzo Guerini invita a non sottovalutare quello che è successo, anche se chiede di non drammatizzare. “La verità – dice un esponente della minoranza – è che potrebbe non essere un caso isolato. C’è parecchio malessere per come Schlein sta gestendo questa fase”. Pesano le scelte sulla segreteria, sui capigruppo, ma anche una linea politica che molti considerano troppo sbilanciata sulle piazze e su temi di bandiera. Nessuno pensa che ci possano essere altre uscite a breve, anche l’area ex lettiana – ora “neo-ulivisti” – a cui Borghi apparteneva ha subito preso le distanze: “La decisione del senatore Borghi di abbandonare il gruppo del Pd in Senato è un gesto di gravità inaudita. Non saranno gesti isolati come questo – dice Marco Meloni – a frenare il percorso di crescita e cambiamento che fa del Pd, in una logica di apertura e pluralismo, il perno di una coalizione di centrosinistra progressista e riformista”.

Parole simili le pronuncia Anna Ascani: “La decisione del senatore Enrico Borghi di dire addio al Pd è un errore, un errore grave. Le parole che ha utilizzato richiamano la caricatura del Pd che spesso viene riportata dalla destra”. Anche Giuseppe Provenzano, che è in segreteria come responsabile esteri, rilancia la stessa critica: “Dispiace che Borghi usi le stesse parole della destra per criticare il Pd”. E’ però un fatto che le prese di posizione della segretaria sulla maternità surrogata, per esempio, abbiano suscitato molte perplessità tra i cattolici del partito, e non solo. Come è vero che in tanti, anche nella maggioranza, sollecitano una maggiore presenza del partito sui temi più caldi dell’agenda politica, a cominciare da quelli economici.

In generale, riaffiora quel dibattito sulla natura del Pd che aveva dominato le primarie e che poi è stato un po accantonato dopo l’elezione di Schlein: essere ancora un partito che guarda sia al centro che a sinistra, coltivare in qualche modo una “vocazione maggioritaria” come diceva Bonaccini durante la campagna per il congresso, o scegliere nettamente una ricollocazione più tradizionalmente di sinistra? Durante la direzione dello scorso giovedì, raccontano, è stata Laura Boldrini – per esempio – a rilanciare la seconda tesi: “Di fronte a loro che fanno la ‘destra-destra’ noi dobbiamo essere la ‘sinistra-sinistra’”, sarebbe stato il ragionamento. E un dirigente della sinistra Pd oggi, quando gli si chiedeva dell’addio di Borghi rispondeva: “L’importante è che ieri a Milano Schlein è stata accolta in trionfo. Quello è il nostro mondo”. Giudizio simile a quello che Marco Furfaro consegna a SkyTg24: “Prima delle primarie del 26 febbraio, il Pd era ai minimi storici, alcuni commentatori davano persino a rischio l’esistenza del Pd. Oggi il Pd è il primo partito dell’opposizione, è cresciuto di 5-6 punti nei sondaggi, è un partito che viene applaudito come ieri a Milano con Schlein e non contestato. Mi spiace ma Borghi è poco comprensibile rispetto al fatto che il Pd si stia restringendo…”.

Ma, appunto, è questo che allarma l’ala riformista, che pure critica Borghi. “La piazza di Milano non basta”, dicono in diversi. Schlein deve fare attenzione, non deve sottovalutare il disagio, è il ragionamento. Anche se nessuno per ora appoggia la mossa di Borghi: vero che c’è la tentazione in qualcuno della sinistra di cambiare il Dna del Pd, indiscutibile che serva attenzione ad un profilo più “riformista”, tanto più con la crisi del Terzo polo. Ma “sta anche a noi far vivere il pluralismo in questo partito. Non si può gettare la spugna subito”. Fatto sta che l’addio di Borghi è forse il segnale che la tregua post-primarie si va esaurendo.

Pnrr, Decaro (Anci): bene impegno governo su soluzioni per asili nido

Pnrr, Decaro (Anci): bene impegno governo su soluzioni per asili nidoRoma, 26 apr. (askanews) – “Abbiamo ascoltato con attenzione le parole con le quali il ministro Fitto ha illustrato alla Camera lo stato di avanzamento della misura del Pnrr destinata a garantire alle famiglie italiane 264 mila nuovi posti negli asili nido. È un obiettivo che l’Italia non può mancare e al quale i Comuni non sono disposti a rinunciare. Per questo prendiamo atto dell’impegno assunto oggi dal governo davanti al Parlamento di ‘salvare gli asili nido’, come ha detto il ministro”. Così il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, ha commentato l’informativa resa oggi in Parlamento dal ministro Fitto a proposito della realizzazione dei progetti del Pnrr.

“Fin dal primo giorno l’Anci ha segnalato le criticità che potevano mettere a rischio la realizzazione di questo importante piano. Come oggi ha confermato il ministro, fin dall’inizio ci sono stati ritardi nella procedura per l’individuazione degli interventi da finanziare. Successivamente, i Comuni titolari degli interventi hanno dovuto aspettare quattro mesi prima che fosse possibile sottoscrivere le convenzioni con il Ministero, e da quel momento sono stati concessi loro solo sei mesi per redigere i progetti, attivare le procedure di gara e aggiudicare i lavori. Non ci risulta ci sia un particolare allarme in merito alle scadenze, quindi chiediamo nel dialogo costruttivo con il governo , di verificare le attività dei singoli comuni e di gestire con flessibilità le date intermedie del cronoprogramma”, ha aggiunto. “Come siamo stati puntuali nel denunciare i problemi così saremo disponibili a individuare in uno spirito di collaborazione istituzionale tutte le soluzioni possibili. Per noi è inaccettabile anche solo l’idea che si rinunci a un obiettivo così importante per le famiglie italiane”, ha concluso il presidente dell’Anci.

Usa-Sudcorea decidono rafforzamento deterrenza estesa

Usa-Sudcorea decidono rafforzamento deterrenza estesaRoma, 26 apr. (askanews) – Stati uniti e Corea del Sud hanno concordato un rafforzamento deciso della loro collaborazione nel campo della sicurezza, irrobustendo la loro deterrenza estesa e istituendo un meccanismo di intensa consultazione rispetto alla minaccia nucleare nordcoreana. L’hanno annunciato alla fine del loro vertice odierno il presidente Usa Joe Biden e il leader sudcoreano Yoon Suk-yeol.

“I nostri due paesi hanno deciso di rafforzare in modo significativo la deterrenza estesa contro le minacce nucleari e missilistiche della Corea del Nord, in modo da poter raggiungere la pace attraverso la superiorità di forze schiaccianti e non una falsa pace basata sulla buona volontà”, Yoon ha detto durante la conferenza stampa congiunta dopo il vertice tra i due presidenti. Il dispiegamento di risorse strategiche statunitensi nella penisola coreana sarà su base “regolare”, ha aggiunto il presidente sudcoreano.

Gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno anche deciso di stabilire consultazioni bilaterali immediate tra i presidenti in caso di attacco nucleare da parte della Corea del Nord, ha affermato Yoon.

Fondo Polis SGR: Michele Stella nuovo amministratore delegato

Fondo Polis SGR: Michele Stella nuovo amministratore delegatoMilano, 26 apr. (askanews) – Cambio al vertice di Polis Fondi SGR: Michele Stella è il nuovo amministratore delegato; prende il posto di Paolo Berlanda che ha lasciato la SGR dopo averla guidata per oltre un quindicennio.

La nomina è stata comunicata dal Consiglio di amministrazione della Polis Fondi SGR che si è riunito oggi dopo l’assemblea che ha approvato il bilancio dell’esercizio 2022. Il Consiglio di amministrazione e l’assemblea hanno ringraziato Paolo Berlanda per il lavoro svolto con grande professionalità. L’assemblea ha poi nominato Michele Stella quale consigliere ed il consiglio lo ha designato amministratore delegato. Polis Fondi SGR è partecipata per il 60% da LBO France e per il restante 40% da Banca Popolare di Sondrio, BPER Banca, Intesa Sanpaolo, Sanfelice 1893 Banca Popolare, Banca Valsabbina ed Unione Fiduciaria. (Nella foto: Paolo Berlanda, dopo quindici, lascia la guida del Fondo Polis SGR)

Manfredi: acquisizione Whirlpool Napoli è grande notizia

Manfredi: acquisizione Whirlpool Napoli è grande notiziaNapoli , 26 apr. (askanews) – “L’acquisizione di Whirlpool da parte di un nuovo gruppo imprenditoriale campano impegnato nelle tecnologie per la transizione ambientale rappresenta una grande notizia per i lavoratori e tutto il comparto produttivo del nostro territorio. In questi mesi – in sinergia con le altre Istituzioni – abbiamo favorito una soluzione che salvaguardasse la vocazione produttiva del sito dandole una prospettiva sostenibile sul mercato. Napoli est deve rimanere un polo produttivo strategico e di innovazione garantendo lavoro di qualità. La soluzione positiva della vertenza Whirlpool con la tutela di 340 posti di lavoro è un grande successo dell’intera citta. Una capitale europea che guarda al futuro mettendo al centro il lavoro e lo sviluppo”. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

Meloni in Gb. Con Sunak (facile) intesa su Kiev, migranti, scambi

Meloni in Gb. Con Sunak (facile) intesa su Kiev, migranti, scambiLondra, 26 apr. (askanews) – La prima volta che si sono incontrati, il 7 novembre, in un bilaterale a margine della Cop27 in Egitto, Giorgia Meloni era presidente del Consiglio da 16 giorni e Rishi Sunak primo ministro del Regno Unito da 13. Due premier giovani, ‘fortysomething’, due conservatori, una nomina praticamente in contemporanea: un bagaglio di affinità considerevole, persino prima di conoscersi. Giovedì, oltre cinque mesi dopo, i due leader torneranno a incontrarsi per trasformare quell’intesa nel terreno comune che porterà alla firma di un imminente accordo che non sarà solo un rafforzamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi ma anche una collaborazione in molti settori, tra cui transizione ecologica, tecnologie avanzate, innovazione, difesa. Una intesa a cui si lavora da tempo, rallentata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, che ha avuto una accelerazione negli ultimi mesi proprio per volere dei due capi del governo.

Giorgia Meloni sarà infatti a Londra per una visita di due giorni la cui prima tappa, giovedì pomeriggio, sarà proprio l’incontro al numero 10 di Downing street. E’ la sua prima visita di due giorni in un Paese europeo, segno – sottolineano da palazzo Chigi – della “importanza che il governo italiano attribuisce alle relazioni con il Regno Unito”. Un colloquio che avrà certamente tra i temi principali quello della guerra in Ucraina: d’altra parte sin dall’inizio dell’invasione russa, Italia e Gran Bretagna sono stati tra i più forti sostenitori della resistenza di Kiev e Giorgia Meloni, che all’epoca era all’opposizione, una volta al governo ne ha fatto un punto di forza della sua politica estera e della credibilità all’interno della collocazione atlantica. All’ordine del giorno del bilaterale anche l’accordo siglato a dicembre da Gran Bretagna, Italia e Giappone per lo sviluppo del programma GCAP/Tempest per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione che palazzo Chigi giudica di “valenza strategica”.

Ma c’è un altro punto su cui è facile aspettarsi che la presidente del Consiglio e il suo omologo inglese useranno toni e parole perfettamente sovrapponibili: quello dell’immigrazione. Un tema caro ai rispettivi elettorati, il che inevitabilmente trasforma la gestione del fenomeno in uno dei principali banchi di prova dell’azione dei loro governi. Anche Sunak, come Meloni, deve affrontare arrivi crescenti e continua a ripetere che il fenomeno migratorio non può essere considerato il problema di singoli Paesi più esposti ma dell’intera Europa. E se una delle strade scelte dal governo italiano per limitare il record di sbarchi è quella di arrivare all’abolizione della protezione speciale – come previsto in sede di conversione del decreto Cutro – da mesi Sunak e la sua ministra dell’Interno, Suella Braverman, hanno promesso un giro di vite che è arrivato a contemplare misure molto contestate come l’invio in Ruanda dei migranti in attesa di asilo. Nel secondo giorno della sua visita a Londra, invece, la presidente del Consiglio è attesa a un incontro con investitori e operatori nella residenza dell’ambasciatore in cui, accompagnata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sarà impegnata soprattutto nella promozione del Made in Italy. Ma visto il parterre, è probabile che la presidente del Consiglio approfitti dell’occasione per dare rassicurazioni sull’affidabilità italiana anche nella gestione dei fondi del Pnrr.

Di certo, i rapporti commerciali tra Italia e Gran Bretagna – dove peraltro risultano iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero oltre mezzo milione di connazionali – già fanno registrare numeri positivi: anche dopo la Brexit, sottolineano fonti di governo, la collaborazione economica con il Regno Unito è rimasta “solida e diversificata, con forti complementarietà industriali e ampie prospettive di crescita”. L’interscambio nel 2022 è stato di 35,6 miliardi (+13% sul 2021 e in linea con i dati pre-Covid), con saldo positivo per 19 miliardi di euro. Il Regno Unito è inoltre un importante investitore in Italia: gli investimenti diretti esteri (Ide) arrivano a 26 miliardi di euro concentrati nel settore finanziario, assicurativo ed energetico. A sua volta anche la presenza imprenditoriale italiana è molto radicata in Uk (con Ide per 31,8 miliardi) soprattutto in ambito difesa (Leonardo), energia e rinnovabili (Eni, Enel) e infrastrutture e trasporti.

Meloni vola a Londra da Sunak per parlare di Ucraina, migranti e di rapporti commerciali

Meloni vola a Londra da Sunak per parlare di Ucraina, migranti e di rapporti commercialiRoma, 26 apr. (askanews) – La prima volta che si sono incontrati, il 7 novembre, in un bilaterale a margine della Cop27 in Egitto, Giorgia Meloni era presidente del Consiglio da 16 giorni e Rishi Sunak primo ministro del Regno Unito da 13. Due premier giovani, ‘fortysomething’, due conservatori, una nomina praticamente in contemporanea: un bagaglio di affinità considerevole, persino prima di conoscersi. Domani, oltre cinque mesi dopo, i due leader torneranno a incontrarsi per trasformare quell’intesa nel terreno comune che porterà alla firma di un imminente accordo che non sarà solo un rafforzamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi ma anche una collaborazione in molti settori, tra cui transizione ecologica, tecnologie avanzate, innovazione, difesa. Una intesa a cui si lavora da tempo, rallentata prima dalla pandemia e poi dalla guerra, che ha avuto una accelerazione negli ultimi mesi proprio per volere dei due capi del governo.

Giorgia Meloni sarà infatti a Londra per una visita di due giorni la cui prima tappa, domani pomeriggio, sarà proprio l’incontro al numero 10 di Downing street. E’ la sua prima visita di due giorni in un Paese europeo, segno – sottolineano da palazzo Chigi – della “importanza che il governo italiano attribuisce alle relazioni con il Regno Unito”.Un colloquio che avrà certamente tra i temi principali quello della guerra in Ucraina: d’altra parte sin dall’inizio dell’invasione russa, Italia e Gran Bretagna sono stati tra i più forti sostenitori della resistenza di Kiev e Giorgia Meloni, che all’epoca era all’opposizione, una volta al governo ne ha fatto un punto di forza della sua politica estera e della credibilità all’interno della collocazione atlantica. All’ordine del giorno del bilaterale anche l’accordo siglato a dicembre da Gran Bretagna, Italia e Giappone per lo sviluppo del programma GCAP/Tempest per la progettazione del caccia multiruolo di VI generazione che palazzo Chigi giudica di “valenza strategica”.

Ma c’è un altro punto su cui è facile aspettarsi che la presidente del Consiglio e il suo omologo inglese useranno toni e parole perfettamente sovrapponibili: quello dell’immigrazione. Un tema caro ai rispettivi elettorati, il che inevitabilmente trasforma la gestione del fenomeno in uno dei principali banchi di prova dell’azione dei loro governi. Anche Sunak, come Meloni, deve affrontare arrivi crescenti e continua a ripetere che il fenomeno migratorio non può essere considerato il problema di singoli Paesi più esposti ma dell’intera Europa. E se una delle strade scelte dal governo italiano per limitare il record di sbarchi è quella di arrivare all’abolizione della protezione speciale – come previsto in sede di conversione del decreto Cutro – da mesi Sunak e la sua ministra dell’Interno, Suella Braverman, hanno promesso un giro di vite che è arrivato a contemplare misure molto contestate come l’invio in Ruanda dei migranti in attesa di asilo.Nel secondo giorno della sua visita a Londra, invece, la presidente del Consiglio è attesa a un incontro con investitori e operatori nella residenza dell’ambasciatore in cui, accompagnata dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, sarà impegnata soprattutto nella promozione del Made in Italy. Ma visto il parterre, è probabile che la presidente del Consiglio approfitti dell’occasione per dare rassicurazioni sull’affidabilità italiana anche nella gestione dei fondi del Pnrr.

Di certo, i rapporti commerciali tra Italia e Gran Bretagna – dove peraltro risultano iscritti all’anagrafe dei residenti all’estero oltre mezzo milione di connazionali – già fanno registrare numeri positivi: anche dopo la Brexit, sottolineano fonti di governo, la collaborazione economica con il Regno Unito è rimasta “solida e diversificata, con forti complementarietà industriali e ampie prospettive di crescita”. L’interscambio nel 2022 è stato di 35,6 miliardi (+13% sul 2021 e in linea con i dati pre-Covid), con saldo positivo per 19 miliardi di euro.Il Regno Unito è inoltre un importante investitore in Italia: gli investimenti diretti esteri (Ide) arrivano a 26 miliardi di euro concentrati nel settore finanziario, assicurativo ed energetico. A sua volta anche la presenza imprenditoriale italiana è molto radicata in Uk (con Ide per 31,8 miliardi) soprattutto in ambito difesa (Leonardo), energia e rinnovabili (Eni, Enel) e infrastrutture e trasporti.

 

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività Carabinieri

Giornata Mondiale Biodiversità, all’ONU mostra su attività CarabinieriRoma, 26 apr. (askanews) – Nell’ambito delle iniziative di diplomazia ambientale finalizzate a promuovere l’impegno dell’Italia per la tutela dell’Ambiente, l’Arma dei Carabinieri, sotto l’egida del Ministero della Difesa e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, con il coordinamento della Rappresentanza Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, la partecipazione dell’Aeronautica Militare ed in collaborazione con Leonardo e Telespazio, promuove una mostra sulle attività di questo Comando che si terrà a New York dall’8 al 18 maggio presso il Palazzo dell’ONU, in preparazione della Giornata Mondiale della Biodiversità.

La mostra racconterà l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nella protezione e nella conservazione della Natura e metterà in evidenza l’impegno dell’Istituzione, attraverso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA) nella tutela e nella conservazione della biodiversità, attraverso le attività di sorveglianza del territorio agro-forestale del Paese, contrasto dei reati in materia di incendi boschivi, danno ambientale, inquinamento e gestione illegale di rifiuti, di commercio illegale di specie protette di flora e fauna, di maltrattamento animale nonché alla gestione di 150 riserve naturali statali e aree demaniali e alla sorveglianza dei Parchi nazionali Italiani. Nell’ambito dell’esposizione – curata nei contenuti da Micromegas Comunicazione – sarà presente anche una sezione dedicata all’Aeronautica Militare che con il Servizio Meteorologico fornisce un contributo essenziale al Paese ed alla collettività nazionale per il monitoraggio e la previsione delle condizioni meteo-climatiche.

L’idea di base dell’installazione è quella di portare il visitatore all’interno di una foresta ideale. Un bosco concettuale e simbolico, che rappresenta idealmente il patrimonio naturale che deve essere custodito e preservato, dove immagini e suoni di ambienti naturali scorrono su schermi distribuiti lungo il percorso, dando vita ad un suggestivo paesaggio immersivo. Attraverso l’ausilio di alcune postazioni multimediali e interattive, il visitatore può esplorare una offerta di contenuti di approfondimento su più temi legati al patrimonio naturale e alle attività dell’Arma dei Carabinieri nel settore ambientale, a partire dalla mappatura delle più belle riserve naturali italiane. Un patrimonio naturale di 130 mila ettari, con la maggiore concentrazione di biodiversità in Europa. Complessi ecosistemi, veri e propri “scrigni” naturali che custodiscono una molteplicità di specie animali e vegetali in singolari habitat e paesaggi straordinari in continua evoluzione da scoprire.

Questa popolazione di fauna e flora costituisce a sua volta il tema di un exhibit interattivo dedicato. I visitatori possono navigare fra decine di schede descrittive delle specie più diffuse e tutelate, conoscendone la distribuzione sul territorio e le caratteristiche fisiche e ambientali, oltre all’indice di valutazione sullo stato di conservazione e rischio di estinzione secondo i criteri della IUCN (The International Union for Conservation of Nature’s Red List of Threatened Species), svolgendo così un ulteriore opera di sensibilizzazione e informazione sui temi della conservazione della biodiversità e della protezione delle risorse naturali di cui abbiamo bisogno per sopravvivere. Questo impegno quotidiano per la Tutela del patrimonio Forestale e dei Parchi, della Biodiversità, Ambientale e Agroalimentare, costituisce il capitolo centrale della narrazione. Attraverso l’interattività infatti, si è potuto costruire un sistema di rappresentazione navigabile della vasta e complessa struttura di tutte le attività in cui l’Arma dei Carabinieri, mediante le proprie articolazioni dedicate distribuite su tutto il territorio nazionale, esercita puntualmente e con passione il proprio ruolo di “polizia ambientale”, distinguendosi come un’eccellenza in ambito Europeo.

In linea con lo spirito della mostra, è stata dedicata una particolare attenzione in fase di progetto e di produzione dell’installazione, ai materiali con i quali è stata realizzata. Il legname per la struttura infatti, appartenente a quattro specie diverse (faggio, abete, frassino e rovere), proviene da piante morte per cause naturali all’interno delle riserve naturali gestite dai Carabinieri della biodiversità. Tale legname continua a rappresentare un importante serbatoio di carbonio. Tutta la struttura infatti pesa circa 3.200 kg e rappresenta un serbatoio di quasi 6500 kg di CO2. Aeronautica Militare

Difendere l’Italia, il suo territorio, la sua sovranità e i suoi interessi vitali, garantendo l’approntamento, l’efficacia operativa e l’impiego delle Forze Aeree nel quadro del sistema di sicurezza nazionale ed internazionale. Accanto a questi compiti, l’Aeronautica Militare opera come Servizio meteorologico nazionale. In questa veste, oltre a divulgare quotidianamente le previsioni meteorologiche alla collettività nazionale attraverso le piattaforme radiotelevisive nazionali e regionali, fornisce prodotti e servizi meteo-climatici specialistici alle Istituzioni interessate, tra le quali la Protezione Civile, le Regioni, i Centri di ricerca e le Università, ed assicura l’assistenza meteorologica per l’aviazione civile e militare. A livello internazionale, l’Aeronautica Militare rappresenta il Paese nelle Istituzioni di settore, dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale, al Centro Europeo per la Previsione a Medio termine, all’Organizzazione europea per l’utilizzo dei satelliti meteorologici. Nel settore dei cambiamenti climatici, l’Aeronautica Militare, in collaborazione con il CNR-ISAC, concorre al monitoraggio globale dei gas serra grazie al proprio Centro Aeronautica Militare di Montagna di Monte Cimone (provincia di Modena) che è una delle 30 Stazioni mondiali del Global Atmosphere Watch e detiene la serie storica di monitoraggio di CO2 più antica d’Europa e la 2^ più antica del mondo. Infine l’Aeronautica Militare, che opera sempre più nel dominio dello Spazio quale naturale estensione delle sue missioni operative, ha sviluppato una capacità operativa nell’ambito dello Space Weather, diramando quotidianamente 4 bollettini di “meteorologia spaziale”, per monitorare, conoscere e prevedere gli effetti delle attività solari che possono condizionare l’efficienza dei sistemi satellitari di navigazione, osservazione della Terra, comunicazione e pilotaggio.

Leonardo

Leonardo sviluppa capacità multidominio nel settore dell’Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza. L’azienda svolge un ruolo di primo piano nei principali programmi strategici internazionali ed è un partner tecnologico di fiducia di governi, agenzie di difesa, istituzioni e imprese. L’innovazione, la ricerca continua, la digitalizzazione sono le pietre miliari dell’attività di Leonardo in tutto il mondo, insieme ad una strategia di sostenibilità necessaria per un progresso duraturo per le persone e il pianeta. Telespazio, con la sua controllata e-GEOS, offre un portafoglio unico di servizi e soluzioni nel campo della geo-informazione, contribuendo grazie all’ausilio della tecnologia satellitare alla tutela della biodiversità e al monitoraggio dei fenomeni climatici e del territorio per un uso consapevole delle risorse naturali.

Micromegas

Micromegas Comunicazione è un operatore indipendente privato, leader in Europa nell’area dell’Event Management e della comunicazione integrata. Il suo core-business è la progettazione, realizzazione e gestione di grandi eventi istituzionali, corporate, finanziari e di marketing. Produce, inoltre, progetti, servizi e piattaforme ad alto valore aggiunto, offrendo ai propri clienti nazionali ed internazionali lo sviluppo di contenuti e tecnologie innovative, in tutti gli ambiti della comunicazione multicanale. La società, detentrice di numerose certificazioni di qualità secondo lo standard ISO, con sedi a Roma e a Milano, è curatrice e produttrice della mostra Italian Biodiversity Keepers dietro mandato dell’Arma dei Carabinieri.

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24

Spazio, orto hi-tech Enea per missione marziana simulata Amadee-24Roma, 26 apr. (askanews) – ENEA parteciperà al progetto internazionale AMADEE-24 in Armenia (5 marzo – 8 aprile 2024), che vedrà impegnati sei astronauti in una simulazione di una missione su Marte e in esperimenti scientifici in diversi settori, tra cui geoscienze, robotica, ingegneria, fattori umani, scienze della vita, astrobiologia.

Nello specifico, ENEA realizzerà l’”orto spaziale” Hort3Space, in collaborazione con Università Sapienza di Roma (S5Lab – Dipartimento di Meccanica e Ingegneria Aerospaziale). Si tratta di un sistema innovativo completamente automatizzato per la coltivazione idroponica di diverse specie di microverdure, dotato di specifiche luci al LED full-spectrum e di un braccio robotico integrato, che sarà allestito all’interno di una camera di coltivazione in una tenda gonfiabile autoportante. Hort3Space – si legge nella notizia pubblicata sull’ultimo numero in italiano del settimanale ENEAinform@ – è stato selezionato perché in grado di sviluppare un impianto innovativo di coltivazione modulare e a contenimento ad elevato livello di automazione che consente di ridurre il carico di lavoro degli astronauti analoghi (ossia quelli che simulano le missioni spaziali sulla Terra) e il consumo delle risorse, aumentare il recupero e il riciclo degli scarti massimizzando la produzione di vegetali freschi, altamente nutritivi e pronti al consumo, nelle future missioni umane di esplorazione del Sistema Solare.

La missione si svolgerà nella provincia armena di Ararat, che per caratteristiche geomorfologiche richiama la superficie marziana e sarà coordinata dall’Austrian Space Forum, con il supporto delle istituzioni armene. In particolare, AMADEE-24 indagherà il comportamento di dispositivi e apparecchiature innovativi, come simulatori di tute spaziali, piattaforme hi-tech per testare tecniche di rilevamento della vita o di geoscienze, consentendo lo sviluppo delle conoscenze nella gestione di missioni umane nello Spazio, la comprensione dei limiti e delle opportunità delle tecnologie testate, facilitando anche il trasferimento tecnologico.