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Autore: Redazione StudioNews

Nadal salta anche Madrid: “Non so quando rientro”

Nadal salta anche Madrid: “Non so quando rientro”Roma, 20 apr. (askanews) – Rafa Nadal non sarà in campo nemmeno al Masters di Madrid, torneo in programma dal 26 aprile. Lo spagnolo, fermo dagli scorsi Australian Open per una lesione muscolare allo psoas, lo ha annunciato con un video postato sui canali social. Costretto già a saltare la trasferta negli Stati Uniti e il Masters di Monte-Carlo, Nadal punta ora gli Internazionali d’Italia (8-21 maggio) e soprattutto il Roland Garros (28 maggio-11 giugno), dove Rafa andrebbe a caccia del 23° Slam e del 15° Open di Francia.

“È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho comunicato direttamente. Sono state settimane e mesi difficili. Come sapete ho subito un grave infortunio in Australia, allo psoas – ha detto Nadal nel video -. Inizialmente doveva essere un periodo di recupero da sei a otto settimane e ora siamo a quattordici. La realtà è che la situazione non è quella che ci saremmo aspettati. Tutte le indicazioni mediche sono state seguite, ma l’evoluzione non è stata quella che inizialmente ci avevano detto. Ci troviamo in una situazione difficile. Le settimane passano e mi sono illuso di poter giocare nei tornei più importanti della mia carriera come Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma, Roland Garros e per il momento ho già saltato Montecarlo e Barcellona”. “Purtroppo non potrò essere a Madrid. L’infortunio non è ancora guarito e non riesco a capire cosa mi serve per competere. Mi stavo allenando, ma ora qualche giorno fa abbiamo deciso di cambiare un po’ rotta, fare un altro trattamento e vedere se le cose migliorano per cercare di arrivare a quello che verrà dopo. Non posso dare scadenze perché se lo sapessi le direi, ma non lo so. Ecco come stanno le cose adesso. Voglio anche inviare un saluto speciale a tutto il pubblico madrileno e spagnolo perché mi saranno persi i due tornei che si giocano qui in casa. Sapete tutti cosa significa per me giocare questi tornei e in particolare Madrid che non potrò giocarci con tutto quello che mi ha dato. Non ho altra scelta che cercare di avere l’atteggiamento giusto durante tutto questo tempo, provare a darmi l’opportunità di competere in uno dei tornei che rimangono della stagione sulla terra battuta e non ho altra scelta che lavorare ed essere con la giusta mentalità”.

Istat: meglio sicurezza e lavoro, male scuola e benessere economico

Istat: meglio sicurezza e lavoro, male scuola e benessere economicoRoma, 20 apr. (askanews) – Progressi sul fronte della sicurezza, qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita ma situazione in peggioramento per Istruzione e formazione e Benessere economico. E’ la fotografia scattata dall’Istat nel rapporto sul benessere equo e sostenibile in Italia.

I dati più recenti che consentono di effettuare confronti con il 2019 (109 indicatori sul totale di 152) mostrano che per 58 indicatori di benessere, oltre la metà, si registra un miglioramento nell’ultimo anno disponibile rispetto al livello del 2019, un terzo si trova su un livello peggiore rispetto al 2019, mentre il restante 13,8% degli indicatori si mantiene stabile sui livelli pre-pandemici. I progressi sono più diffusi nei domini Sicurezza, Qualità dei servizi e Lavoro e conciliazione dei tempi di vita (oltre il 72% degli indicatori migliora rispetto al 2019). Seguono i domini Politica e istituzioni e Innovazione, ricerca e creatività con due terzi degli indicatori in miglioramento. Tra i domini che presentano un andamento complessivamente più critico negli ultimi tre anni, con la maggior parte degli indicatori in peggioramento, si trovano Relazioni sociali, Benessere soggettivo, Istruzione e formazione e Benessere economico.

In una situazione intermedia si trovano i domini Salute e Ambiente: nel primo il 36% circa degli indicatori è rimasto stabile, una quota analoga di indicatori è migliorata, ma oltre un quarto si trova su livelli peggiori rispetto al 2019; nel secondo la percentuale di indicatori rimasti stabili resta consistente (circa il 31%), ma oltre la metà è in miglioramento rispetto al periodo pre-pandemico. Anche il dominio Paesaggio e patrimonio culturale presenta un mix di andamenti, con quote equivalenti di indicatori che migliorano e che peggiorano (circa il 43%).

Maltempo, Gualtieri in sopralluogo a case alluvionate a Roma

Maltempo, Gualtieri in sopralluogo a case alluvionate a RomaRoma, 20 apr. (askanews) – Sopralluogo del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme all’assessora ai Lavori pubblici Ornella Segnalini e al presidente del III Municipio di Roma Paolo Marchionne, alle case alluvionate di via dei Prati Fiscali, allagatesi durante le piogge torrenziali cadute sulla Capitale il 15 aprile scorso. E una “strada maestra” per i cittadini colpiti: una convenzione assicurativa di Acea con Risorse per Roma che potrebbe risarcire i cittadini colpiti.

“Siamo entrati nelle case e negli edifici colpiti da questo guasto determinato dell’impianto di sollevamento idrico di Acea che, a causa dell’eccezionale pioggia, nonostante tombini e caditoie fossero sgombere, ha portato all’allagamento non solo dei giardini e dei piani terra, ma a livelli molto preoccupanti”, ha spiegato Gualtieri a margine della visita. Un’esperienza “dura per i cittadini, soccorsi con grande professionalità dalla Protezione civile, i vigili del fuoco e la Polizia locale. Il Municipio ha fatto sentire fin da subito la sua presenza – ha aggiunto Gualtieri. La situazione sta rientrando nella normalità ma i danni sono molto importanti e stiamo capendo come aiutare le persone colpite”. L’assessora Segnalini ha elogiato l’intervento partito dal Municipio, “e auspico che sia di esempio per tutti i Municipi”. Il sindaco ha spiegato ai cittadini che l’amministrazione “metterà l’ufficio tecnico del Municipio a supporto nella valutazione dei danni, mentre Ama è a disposizione per lo smaltimento delle masserizie non recuperabili”. Rispetto ai risarcimenti, “abbiamo segnalato una convenzione assicurativa che esiste tra Acea e risorse per Roma, studieremo tutti gli aspetti procedurali considerato il guasto incontestabile avvenuto – ha precisato Gualtieri – all’alimentazione elettrica dell’impianto Acea in una cabina gestita da Areti, evidentemente per un deficit manutentivo che va accertato. Questa ci sembra la strada maestra: sostenere i cittadini in tutti gli aspetti pratici e procedurali”.

I cittadini, ha sottolineato il sindaco, “hanno reagito in modo molto composto e serio, e anche per questo dobbiamo essere loro assolutamente vicini”.

Ucraina, Mattarella: in gioco il futuro di pace dell’Europa

Ucraina, Mattarella: in gioco il futuro di pace dell’EuropaBratislava, 20 apr. (askanews) – “E’ in gioco il futuro di pace dell’Europa. Se riuscisse l’aggressione russa in Ucraina, altre ne seguirebbero, mettendo a rischio l’indipendenza di altri paesi. Non possiamo consentirlo e l’Italia intende assicurare questo impegno”. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Bratislava in visita ufficiale in Slovacchia, ribadisce la determinazione dell’Italia a sostegno dell’Ucraina.

“Abbiamo parlato molto della sicurezza – ha detto il capo dello Stato riferendo l’esito del colloquio con la presidente slovacca Zuzana Caputova – dopo la sciagurata aggressione russa all’Ucraina. L’emergenza sicurezza vede i nostri due paesi in sintonia nel sostegno all’Ucraina per difenderne l’indipendenza e l’integrità territoriale. La libertà dei diritti dei popoli e delle persone è il valore che ci accomuna: l’Italia intende assicurare all’Ucraina il sostegno finchè sarà necessario,finchè sarà richiesto e sotto ogni profilo: finanziario, militare, umanitario”.

Balneari, Corte Ue: le autorità locali devono applicare le norme europee

Balneari, Corte Ue: le autorità locali devono applicare le norme europeeRoma, 20 apr. (askanews) – Con una sentenza su un rinvio pregiudiziale richiesta dal Tar della Puglia e riguardante un caso relativo al comune di Ginosa (Taranto), la Corte europea di Giustizia ha confermato oggi a Lussemburgo che le concessioni demaniali agli stabilimenti balneari non possono essere rinnovate automaticamente, ma devono essere messe a gara periodicamente con una procedura di selezione imparziale e trasparente. E, soprattutto, la Corte e ha precisato che i giudici nazionali e le autorità amministrative sono tenuti ad applicare le norme dell’Ue, disapplicando le disposizioni di diritto nazionale che non sono conformi al diritto comunitario.

La sentenza riguarda una causa (C-348/22) in cui erano coinvolte l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana e il Comune di Ginosa, in provincia di Taranto. Il rinvio pregiudiziale portava sull’interpretazione della normativa nazionale che prevede la proroga automatica delle concessioni balneari, e in particolare la validità, il carattere vincolante e l’effetto diretto della direttiva 2006/123/Ce, relativa ai servizi nel mercato interno (meglio nota come “Direttiva Bolkestein”). Secondo la direttiva, per concedere concessioni di occupazione del demanio pubblico marittimo, gli Stati membri devono applicare una procedura di selezione, con messa a gara tra i potenziali candidati, quando il numero di autorizzazioni disponibili è limitato a causa della scarsità delle risorse naturali. Inoltre, la concessione deve essere di durata limitata e non soggetta alla procedura di rinnovo automatico.

Sebbene la direttiva sia stata recepita nell’ordinamento giuridico italiano, una legge nazionale del 2018 ha indicato che le concessioni in corso saranno prorogate fino al 31 dicembre 2033, con la motivazione secondo cui occorre disporre del tempo necessario per la realizzazione di tutte le operazioni indispensabili alla riforma del regime di concessione. Conformemente a questa legge nazionale, il Comune di Ginosa ha prorogato, con delibera del 24 dicembre 2020, le concessioni di occupazione del demanio marittimo nel suo territorio. Ma la decisione è stata contestata dall’Autorità italiana garante della concorrenza e del mercato (Agcom), che l’ha ritenuta contraria ai principi Ue della concorrenza e della libertà di stabilimento. L’Agcom ha perciò notificato al comune di Ginosa un parere motivato, ricordandogli l’esigenza di una procedura preliminare di appalto pubblico e rilevando che le disposizioni nazionali che prorogano automaticamente le concessioni devono restare inapplicate.

Poiché il comune di Ginosa non si è conformato a questo parere motivato, l’Agcom ha presentato al Tribunale amministrativo regionale della Puglia un ricorso diretto all’annullamento della decisione sulla proroga delle concessioni. Il Tar della Puglia ha posto a questo punto alla Corte europea di Giustizia diverse questioni pregiudiziali, volte a verificare il campo di applicazione della direttiva, la sua validità, la sua natura e gli effetti della sua applicazione. In particolare, pur ritenendo le disposizioni nazionali incompatibili con la direttiva Bolkestein, il Tar ha notificato i suoi dubbi sul suo carattere auto esecutivo, che avrebbe l’effetto di disapplicare le norme della legislazione nazionale contrarie alla direttiva stessa. Un altro dubbio espresso riguardava poi la validità della decisione a maggioranza qualificata in Consiglio Ue (e non all’unanimità), con cui la normativa era stata adottata nel 2006. Con la sua sentenza di oggi la Corte Ue precisa, in primo luogo, che la direttiva Bolkestein si applica a tutte le concessioni di occupazione del demanio marittimo, a prescindere dal fatto che presentino un interesse transfrontaliero o che riguardino situazioni confinate all’interno di un solo Stato membro.

In secondo luogo, dalla valutazione della Corte non è emerso alcun elemento che possa inficiare la validità della direttiva, il cui obiettivo è di agevolare la libera circolazione e l’esercizio della libertà di stabilimento dei prestatori di servizi. Pertanto, la Corte conferma che il Consiglio Ue ha correttamente adottato la direttiva a maggioranza qualificata, conformemente alle disposizioni del Trattato Ue. In terzo luogo, la sentenza afferma che l’obbligo per gli Stati membri di applicare una procedura di selezione imparziale e trasparente tra i candidati potenziali, e il divieto di rinnovare automaticamente le concessioni sono enunciati in modo incondizionato e sufficientemente preciso dalla direttiva, e producono quindi degli effetti diretti. I giudici nazionali e le autorità amministrative, comprese quelle comunali, sono tenuti quindi ad applicare le norme pertinenti della direttiva, e a disapplicare le norme di diritto nazionale non conformi, conclude la Corte europea di Giustizia. Loc

Riciclo plastica, accordo associazioni settore per rinnovo Cda Corepla

Riciclo plastica, accordo associazioni settore per rinnovo Cda CoreplaRoma, 20 apr. (askanews) – Siglato un accordo tra le principali associazioni rappresentative del settore del recupero e del riciclo dei materiali plastici in vista del rinnovo del Cda di Corepla. L’obiettivo è quello di far fronte comune verso le sfide normative, economiche, e sociali, che attendono il comparto alla prova della transizione ecologica. Assorimap, Associazione Nazionale Riciclatori e Rigeneratori di Materie Plastiche, Assosele/Cisambiente, e Unionplast, Gruppo selezionatori e riciclatori, presenteranno una lista comune per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio Corepla, nell’Assemblea elettiva del prossimo 16 maggio, proponendo i nomi di Roberto Sancinelli, Pietro Spagni, Antonio Diana, e Walter Regis. Tra i sistemi di responsabilità estesa del produttore (Epr), Corepla – Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica – rappresenta per volumi gestiti e per importanza, quello maggiormente interessato dall’evoluzione normativa. Nonostante le conseguenze dalla crisi pandemica, gli effetti del caro energia, e l’insostenibile concorrenza asiatica, che ha compresso il mercato della selezione e del riciclo, le imprese italiane rappresentano un’eccellenza in ambito europeo in termini di produzione di qualità di materia prima secondaria e nello sviluppo di processi di trasformazione. Il settore svolge una funzione portante per il raggiungimento dei nuovi obiettivi di riciclabilità, riutilizzo e prevenzione, e si configura come un attore imprescindibile per la definizione di politiche di governo forti e condivise, volte al rafforzamento del comparto e allo sviluppo dell’economia circolare italiana.

Friuli Venezia Giulia, Fedriga: ho confermato giunta precedente

Friuli Venezia Giulia, Fedriga: ho confermato giunta precedenteTrieste, 20 apr. (askanews) – “Ho deciso di confermare la giunta precedente per dare continuità amministrativa”. Lo ha precisato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, presentando il nuovo esecutivo.

“E’ una giunta che è stata formata in brevissimo tempo con un obiettivo, anche quello secondo me ha facilitato il lavoro di trovare la quadra: quello della continuità – ha aggiunto Fedriga -. Penso che la fiducia che ci è stata accordata dai cittadini a seguito del risultato elettorale della scorsa tornata sia stata dovuta ad un lavoro che una squadra, non una persona ha fatto in cinque anni. E quindi su questo ho voluto, anche nella scelta degli assessori, un confronto con le forze politiche di maggioranza, garantire questa continuità verso chi credo abbia lavorato bene in questi cinque anni e anche in periodi estremamente difficili e che hanno portato ottimi risultati per la regione Friuli Venezia Giulia”.

Friuli Venezia Giulia, Fedriga presenta nuova giunta regionale

Friuli Venezia Giulia, Fedriga presenta nuova giunta regionaleTrieste, 20 apr. (askanews) – Massimiliano Fedriga, riconfermato presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha presentato a Trieste la Giunta, composta di 10 assessori. Si tratta di Mario Anzil, Fdi, vicepresidente della giunta, sport e cultura; Cristina Amirante, Fdi, Infrastrutture; Fabio Scoccimarro, Fdi, Ambiente e all’Energia; Barbara Zilli, Lega, Finanze; Stefano Zannier, Lega, Risorse agricole; e Sebastiano Callari, Lega, Demanio. Gli esponenti “civici” Sergio Bini, Lista Fedriga, Attività produttive e Turismo; Alessia Rosolen, Lista Fedriga, Lavoro, Famiglia e Istruzione; Pierpaolo Roberti, Lista Fedriga, Enti Locali; Riccardo Riccardi, Fi, Salute.

Qin Gang parte per Manila, momento difficile tra Cina e Filippine

Qin Gang parte per Manila, momento difficile tra Cina e FilippineRoma, 20 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang si recherà domani nelle Filippine, in un momento in cui le relazioni – già complicate dalla disputa territoriale relativa al Mar cinese meridionale – vivono una crescente incertezza dopo che Manila ha stretto in maniera più evidente l’alleanza con gli Stati uniti, accordando a Washington anche la possibilità di usare ulteriori quattro basi militari, comprese due strutture si affacceranno sulla costa di fronte a Taiwan.

Quella che partirà domani sarà la prima visita di Qin nell’arcipelago del Sudest asiatico da quando si è insediato come capo della diplomzia cinese, alla fine dello scorso anno, e si tratterà anche del primo viaggio di un funzionario di alto rango nelle Filippine dalla visita del presidente Ferdinando Marcos Jr. a Pechino a gennaio, quando le due parti si impegnarono a rafforzare la cooperazione strategica e a gestire pacificamete la loro disputa sul Mar cinese meridionale. Qin incontrerà il suo omologo filippino Enrique Manalo durante una visita di tre giorni. I ministri dovrebbero discutere di “aumentare e rafforzare la cooperazione nei settori dell’agricoltura, del commercio, dell’energia, delle infrastrutture e delle relazioni interpersonali”, secondo una dichiarazione del ministero degli Esteri filippino. Però, probabilmente, il punto più in alto in agenda sarà quello della sicurezza e della politica internazionale.

La Cina rivendica la sovranità su una vasta parte del Mar cinese meridionale, in concorrenza con diversi paesi della regione, tra i quali in prima fila le Filippine. Inoltre, le due parti discuteranno certamente del nuovo patto rafforzato di difesa siglato da Manila con Washington, che Pechino vede come una minaccia rispetto alle sue prospettive di riassorbimento di Taiwan, per il quale la leadership cinese non esclude l’utilizzo della forza. Dopo gli anni al potere di Rodrigo Duterte, che con una manovra politicamente inedita avvicinò Manila a Pechino, i rapporti tra Cina e Filippine si sono deteriorati sulla scorta della disputa territoriale. Spesso sul Mar cinese meridionale le marine dei due paesi rischiano l’incidente, come è accaduto a metà febbraio quando una nave della Guardia costiera cinese – secondo l’accusa di Manila – avrebbe puntato i laser contro un’imbarcazione filippina in missione di rifornimento vicino alla isole Spratly.

Pechino, dal canto suo, vede con crescente preoccupazione l’espansione della presenza militare degli Stati uniti nella regione alla luce dei suoi progetti di riunificazione con Taiwan. Nelle Filippine sono presenti già cinque basi militari Usa. Con il nuovo accordo diventeranno nove, una delle quali sarà collocata sull’isola di Balabac, vicino alle barriere coralline di Mischief e Fiery Cross, arcipelago della Spratly. Lì la Cina ha allestito delle isole artificiali e collocato installaziioni militari, tra cui piste di atterraggio e sistemi radar.

Altre due nuove strutture Usa – una base navale e un aeroporto – saranno collocate a Cagayan, nel nord di Luzon, a 500 km dalla città taiwanese di Kaohsiung: si tratterà delle basi militari americane più vicine all’isola che Pechino considera parte integrante del suo territorio. Venerdì scorso l’ambasciatore cinese nelle Filippine, Huang Xilian, in un discorso a Manila, ha “consigliato” alle Filippine di “opporsi inequivocabilmente alla cosiddetta indipendenza di Taiwan piuttosto che alimentare il fuoco offrendo agli Stati Uniti l’accesso alle basi militari vicine allo Stretto di Taiwan”, se davvero “tiene ai 150mila” lavoratori filippini che si trovano all’estero.

Il ministro Manalo, per conto suo, ha affermato che Washington non sarà autorizzata a svolgere attività che non siano state concordate nell’ambito dell’accordo base del 2014. “La nostra opinione è che l’EDCA (Enhanced Defense Cooperationn Agreement) non si rivolga a nessun paese terzo al di fuori del suo uso a favore delle Filippine”, ha detto in un’udienza al Senato di Manila.

Manalo ha inoltre aggiunto che la politica estera del governo è quella di essere “amici di tutti” e ha promesso che la collaborazione con gli americani sul fronte della sicurezza manterrà il principio del rispetto di questa proposizione.

Difesa, firmato accordo per ufficiale italiano al Comando Spazio Usa

Difesa, firmato accordo per ufficiale italiano al Comando Spazio UsaRoma, 20 apr. (askanews) – Italia e Stati uniti hanno siglato ieri un Memorandum of Agreement (MoA) per l’assegnazione di un Ufficiale di collegamento italiano presso l’United States Space Command (USSPACECOM). Il generale di brigata aerea Davide Cipelletti, capo ufficio generale Spazio dello Stato Maggiore della Difesa (SMD), e il generale James Dickinson, comandante dello USSPACECOM hanno firmato l’accordo a latere del 38° Space Symposium, che si sta svolgendo in questi giorni (dal 17 al 20 aprile) a Colorado Springs (USA) e al quale partecipa una delegazione dello SMD guidata dallo stesso capo ufficio generale Spazio.

L’attivazione della posizione in parola, si legge in una nota, rappresenta un essenziale catalizzatore della cooperazione con il partner americano, soprattutto nell’ottica di migliorare il coordinamento delle attività nel dominio spaziale, nonché una preziosa occasione per sviluppare sinergie con gli altri Paesi già presenti presso lo USSPACECOM con un proprio Ufficiale di collegamento. Una lunga e fruttuosa storia di collaborazione lega la Difesa italiana e quella americana nel settore dello spazio, precisa la nota. Sono attivi dei Memorandum of Understanding (MoU) per l’accesso al servizio cifrato del GPS (Global Positioning System), per lo scambio di risorse di comunicazione satellitare (SATCOM), e per lo scambio di dati e informazioni di Space Situational Awareness (SSA), indispensabile per effettuare manovre orbitali in sicurezza evitando il rischio di collisioni con altri satelliti operativi e debris spaziali.

L’Ufficio generale Spazio dello SMD accentra le funzioni connesse con elaborazione della dottrina, l’avvio di nuovi programmi, lo sviluppo di partnership nazionali ed internazionali e l’evoluzione delle capacità spaziali.