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Autore: Redazione StudioNews

Vesuvio Race, nel golfo di Napoli il trionfo di Blue Oyster

Vesuvio Race, nel golfo di Napoli il trionfo di Blue Oyster


Vesuvio Race, nel golfo di Napoli il trionfo di Blue Oyster – askanews.it



Vesuvio Race, nel golfo di Napoli il trionfo di Blue Oyster – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – Blue Oyster, il Dehler 60 dell’armatore Luca Scoppa (Reale Yacht Club Circolo Savoia) è il dominatore della quarta edizione della Vesuvio Race, la regata delle isole del Golfo, organizzata dal Circolo Nautico di Torre Annunziata con partenza nella Baia dell’Oncino ed arrivo a Castellammare di Stabia. Una cavalcata trionfale per l’imbarcazione che issa il guidone del Savoia che già vanta una vittoria di categoria all’Europeo Maxi di Sorrento 2022 e due podi a Porto Cervo alle Maxi Yacht Rolex Cup 2021 e 2022. A bordo dell’imbarcazione eccellenze della vela, Francesco Aversano, che vanta due titoli italiani, 4 vittorie alla Brindisi Corfù, due titoli europei e tre titoli mondiali e due partecipazioni alle edizioni dell’America’s Cup 2003 ad Auckland e 2007 a Valencia. Roberto Ferrarese, alla tattica, con esperienze in Coppa America, ai Giochi Olimpici e all’Admiral’s Cup. E ha vinto due volte la Barcolana e la Giraglia Rolex Cup, la Coppa del Re a Palma di Maiorca, l’Hawaii Kenwood Cup e la San Francisco Cup. Nel 1994 ha vinto il premio di Velista dell’Anno, ed è stato premiato per tre volte con la Medaglia d’Oro al Valore Atletico dal CONI, è inoltre stato direttore tecnico della squadra nazionale italiana di vela alle Olimpiadi di Londra 2012. Comandante è Michele De Giovanni. Al timone l’armatore Luca Scoppa. “Abbiamo vinto in tempo reale e compensato e questo è quello che interessava dopo aver cambiato vele ed assetto – racconta – Con lo spinnaker nuovo abbiamo acquisito velocità e potenza e si è notato quando abbiamo fatto rotta su Capri. Ora ci aspettano la Lunga Bolina, Portofino, la Tre Golfi con l’Europeo Maxi e Porto Cervo. La Vesuvio Race è una regata che incanta non solo perché lambisci tutte le isole del golfo ma perché puntare il faro di Capri di notte è una esperienza bellissima ed entrare nel golfo di Sorrento è sempre una incognita. Spariglia tutto e se sei fermo perdi il vantaggio acquisito e far ripartire un 60 piedi non è mai facile”. La Vesuvio Race nata per essere una valida attrattiva per diversi tipi di imbarcazioni e relativi equipaggi, è stata divisa in tre tipologie di percorsi: Vesuvio Race, regata costiera inerente l’intero percorso di 70 miglia, Light, regata costiera di 40 miglia, e Coastal, regata costiera di 20 miglia. Se la Vesuvio Race, in tempo reale e compensato, è andata a Blue Olyster (ha vinto in 10h33’42”), la Light è stata il successo di Malvasia (Cn Arcobaleno) mentre nella Coastal l’arrivo è stato tagliato per primo da GABA J70 del Circolo Nautico di Torre del Greco. Il campo di regata è stato caratterizzato da un vento costante di circa 10 nodi e avente direzione sud-sud ovest, con pochi cali registrati nel canale di Ischia e in prossimità dell’arrivo. Davvero suggestivo il primo bordo, una lunga bolina comune a tutti e tre i percorsi, apprezzato anche dagli spettatori presenti sulla litoranea che hanno così potuto ammirare le vele ben issate degli equipaggi transitanti.

L’intera manifestazione ha visto ancora una volta il supporto logistico del Marina di Stabia, efficiente e importante realtà portuale, che accolto per l’evento 40 equipaggi provenienti da diverse regioni del territorio nazionale. Novità di quest’anno la presenza del main sponsor “Alyena Shipyard”, nuova ed ambiziosa realtà nella cantieristica navale, che ha rivestito un ruolo attivo nell’intero processo organizzativo. “La Vesuvio Race – le parole degli organizzatori – ha spiccato ormai il salto nel calendario delle grandi manifestazioni nazionali. Grazie all’apporto essenziale di Marina di Stabia riusciamo ad offrire ai partecipanti una logistica invidiabile. Il resto lo fa il Golfo ed il Vesuvio che è il nostro marchio di fabbrica. Siamo la regata delle isole perché la Vesuvio Race prevede un percorso tra Procida, Ischia, Capri e ritorno a Castellammare, le altre due regate sono orientate verso Procida e ritorno e verso lo scoglio del Vervece con una regata costiera che permette di ammirare i paesaggi della Costiera Sorrentina. Il prossimo anno contiamo di consolidarci ancora di più ed essere punto di riferimento per un inizio di stagione delle regate offshore del Golfo di Napoli”.

Jack Ma riappare in Cina dopo un autoesilio durato più di un anno

Jack Ma riappare in Cina dopo un autoesilio durato più di un anno


Jack Ma riappare in Cina dopo un autoesilio durato più di un anno – askanews.it



Jack Ma riappare in Cina dopo un autoesilio durato più di un anno – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – Il fondatore di Alibaba Jack Ma si è rivisto in Cina dopo un lungo autoesilio durato più di un anno. Potrebbe trattarsi di un segnale di allentamento della stretta che Pechino ha imposto alle Big Tech cinesi negli ultimi anni, anche se questo evento potrebbe anche essere episodico. Jack Ma ha visitato una scuola che Alibaba ha fondato a Hangzhou, la Yungu School, nel 2017. Secondo quanto riferisce il South China Morning Post, che è di proprietà di Alibaba, l’ex enfant prodige del capitalismo tecnologico cinese ha parlato agli studenti della scuola dei temi posti dall’avvento dell’intelligenza artificiale e di tecnologie come ChatGPT. Prima di rientrare in Cina, Jack Ma ha fatto una tappa a Hong Kong per visitare una galleria d’arte.

Ma si è dimesso da presidente di Alibaba al suo 55mo compleanno nel 2019. Questo passo indietro è venuto all’inizio di un duro braccio di ferro con il governo cinese che ha investito per prima la sua compagnia, poi tutto il settore delle arrembanti Big Tech cinesi. Pechino ha stretto le maglie regolatorie a novembre 2020, in particolare, su Ant Group, la fintech di Alibaba, impedendo la sua quotazione in borsa in un’offerta pubblica iniziale da 37 miliardi di dollari. Negli stessi mesi il tycoon, che si era segnalato fino a quel momento per essere iper-attivo sui social network e per aver avanzato anche qualche critica alle autorità regolatorie e alle banche cinesi, si è eclissato dalla scena pubblica.In questi anni Jack Ma è stato segnalato a Tokyo dove, secondo il Financial Times, avrebbe vissuto almeno sei mesi, ma anche negli Usa, in Israele e, più recentemente, è stato visto giocare a golf a Hong Kong. Ma senza che si sia presentato in appuntamenti pubblici. Questa riapparizione potrebbe preludere a un allentamento della pressione regolatoria, dopo che anche nelle scorse settimane ci sono state operazioni abbastanza clamorose, come la detenzione del fondatore di China Renaissance Group, Bao Fan, che è il centro di grandi investimenti nel settore tech.

Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni

Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni


Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni – askanews.it



Confindustria Alto Adriatico, Agrusti: patto tra generazioni – askanews.it


















Trieste, 27 mar. (askanews) – “Vi proporremo un patto tra generazioni. Dobbiamo cercare di darci una mano tra generazioni perché questo mondo che sarà sia un mondo migliore, piu’ pulito e dove possiamo creare le condizioni di lavoro migliori. Il futuro dell’impresa non puo’ basarsi solo sul passaggio generazionale, ma va fondato anche su creazione di stimoli perché i giovani creino nuove imprese”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Alto Adriatico, rivolgendosi ai numerosi giovani presenti all’assemblea dell’associazione in corso a Trieste.

Al centro del patto la scuola e la formazione finalizzate allo sviluppo. “Abbiamo fatto un investimento importante sulla scuola. È il vero investimento per il nostro futuro. Dobbiamo darci una mano tra generazioni perché questo mondo sia migliore, dove tutti possano realizzare le proprie aspirazioni”. Agrusti ha poi ricordato che il sistema Alto Adriatico si fonda sulla connessione con l’università, con gli istituti tecnici e con le scuole professionali, questi sono investimenti strategici e fondamentali, per un progetto di alleanza tra generazioni che deve diventare un fatto sempre più concreto. E anche per questo abbiamo creato un gruppo di giovani in Confindustria, che cresceranno insieme a noi. Vogliamo sostenerli. E devo esserci stimoli, perché i ragazzi creino nuove imprese”.

Migranti, Biffoni (Anci): servono 600 mln euro in più per i Comuni

Migranti, Biffoni (Anci): servono 600 mln euro in più per i Comuni


Migranti, Biffoni (Anci): servono 600 mln euro in più per i Comuni – askanews.it



Migranti, Biffoni (Anci): servono 600 mln euro in più per i Comuni – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – “Se gli sbarchi dei migranti continueranno con questo trend, il sistema dell’accoglienza non reggerà. Per far fronte all’emergenza servono almeno 600 milioni di euro in più. E se le cose dovessero peggiorare, si farà presto a superare il miliardo”. Così, Matteo Biffoni, delegato Anci all’Immigrazione e sindaco di Prato, in un’intervista al Quotidiano Nazionale.

“Se per l’accoglienza di ogni migrante adulto servono dai 50 ai 60 euro a testa al giorno e gli sbarchi continuano con questo trend, si fa presto ad arrivare al miliardo. E si tenga conto che per l’accoglienza di persone con patologie, malati psichiatrici o minori non accompagnati il costo sale fino a 100 euro al giorno. Fra inizio gennaio e il 20 marzo sono arrivati in Italia 20.000 migranti”, ha aggiunto Biffoni. “Nello stesso periodo del 2021 e del 2022 erano poco più di seimila. Se si continua di questo passo, a fine anno conteremo 200mila migranti da prendere in carico. Perché questo picco? Se fossimo cinici potremmo chiederlo al governo: 20mila sbarchi in quasi tre mesi contro i seimila di un anno fa. I numeri dimostrano come non dipenda dall’esecutivo, è un’emergenza che ci si trova ad affrontare, al di là del colore politico. E i Comuni da soli non ce la fanno”, ha detto ancora.

Leonardo, Mariani: mi aspetto che curi Mbda come un gioiello

Leonardo, Mariani: mi aspetto che curi Mbda come un gioiello


Leonardo, Mariani: mi aspetto che curi Mbda come un gioiello – askanews.it



Leonardo, Mariani: mi aspetto che curi Mbda come un gioiello – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – “Dalla nuova leadership di Leonardo mi aspetto che curi Mbda come un gioiello”. Lo ha detto l’ad di Mbda Italia, Lorenzo Mariani, rispondendo a una domanda durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati del 2022.

“Mbda – ha aggiunto – è un valore per l’Europa e per i suoi azionisti, da cui si possono trarre cospicui utili per i suoi azionisti, ma anche un contributo fondamentale alla sovranità dell’Italia di cui Leonardo è una componente dal lato industriale”.

Difesa, Mariani (Mbda): effetto dirompente con incremento 2% Pil

Difesa, Mariani (Mbda): effetto dirompente con incremento 2% Pil


Difesa, Mariani (Mbda): effetto dirompente con incremento 2% Pil – askanews.it



Difesa, Mariani (Mbda): effetto dirompente con incremento 2% Pil – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – L’incremento al 2% del Pil nel settore della Difesa al 2028 avrebbe un effetto dirompente per la filiera industriale. Lo ha detto l’ad di Mbda Italia, Lorenzo Mariani, rispondendo a una domanda nel corso della presentazione dei risultati dello scorso anno.

“Secondo me – ha detto Mariani – l’obiettivo è credibile e raggiungibile, perché è legato alla volontà politica che io vedo in Italia e in Europa. Avrebbe un effetto dirompente, perché oggi siamo a circa 1,5% del Pil che si traduce in 26 miliardi, di cui circa 7 miliardi vanno agli acquisti ed è già un dato buono. Con il 2% de Pil si passa a 12 miliardi per gli acquisti nel settore Difesa. È stata saggia la decisione di attuare l’incremento per passi, perché se fosse stato fatto in ‘una notte’ l’industria italiana, almeno parlo per noi, avrebbe avuto difficoltà a rispondere a questo incremento”. “L’obiettivo è credibile – ha aggiunto Mariani – e l’impatto è quello che serve per tenere in piedi i programmi che si stanno lanciando”.

Giappone, nuovo sondaggio: tornato il consenso per il governo Kishida

Giappone, nuovo sondaggio: tornato il consenso per il governo Kishida


Giappone, nuovo sondaggio: tornato il consenso per il governo Kishida – askanews.it



Giappone, nuovo sondaggio: tornato il consenso per il governo Kishida – askanews.it



















Roma, 27 mar. (askanews) – Fumio Kishida vede la luce. Il sostegno al governo del primo ministro giapponese è cresciuto di 5 punti percentuali da febbraio, arrivando al 48 per cento nell’ultimo sondaggio condotto da Nikkei/TV Tokyo e superando la percentuale di coloro che lo disapprovano per la prima volta in sette mesi.

La visita di Kishida in Ucraina e il suo vertice con il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol sembrano aver contribuito in maniera decisiva a far aumentare i consensi, mentre la percentuale di coloro che disapprova l’azione del governo è scesa al 44 per cento degli intervistati. Il viaggio in Ucraina è stato considerato giusto dal 71 per cento degli intervistati, con il 20 per cento che ha dichiarato di non essere stato d’accordo.

Anche il vertice Kishida-Yoon ha goduto di un alto tasso d’approvazione, con il 63 per cento degli intervistati favorevoli rispetto al 21 per cento che ha dichiarato di essere contrario. Il Partito liberaldemocratico, che esprime Kishida ed è il socio di maggioranza del governo, ha ricevuto il 43 per cento di sostegno tra gli intervistati, seguito dall’8 per cento ciascuno per il Partito democratico costituzionale e il Partito dell’innovazione giapponese. Nessuna preferenza di partito è stata espressa dal 24 per cento degli intervistati.

Il sondaggio telefonico condotto da Nikkei Research da venerdì a domenica ha ricevuto 927 risposte, per un tasso di risposta del 39,7 per cento.

La Doria nel 2022 ricavi oltre un miliardo (+17,6%), a volume +3,4%

La Doria nel 2022 ricavi oltre un miliardo (+17,6%), a volume +3,4%


La Doria nel 2022 ricavi oltre un miliardo (+17,6%), a volume +3,4% – askanews.it



La Doria nel 2022 ricavi oltre un miliardo (+17,6%), a volume +3,4% – askanews.it



















Milano, 27 mar. (askanews) – La Doria nel 2022 ha superato la soglia del miliardo di euro di fatturato consolidato, salito per la prima volta nella storia dell’azienda a 1,018 miliardi per l’esattezza, in aumento del 17,6% rispetto agli 866 milioni di euro dell’esercizio precedente. A spingere il fatturato l’incremento dei prezzi di listino, correlato a un aumento dei costi per effetto della pandemia e soprattutto del conflitto in Ucraina. A volume, invece, la crescita è stata del 3,4%. E’ quanto riporta una nota dell’azienda agroalimentare, il cui capitale è detenuto per il 65% da società di investimento del fondo Investindustrial VII L.P e da alcuni membri della famiglia Ferraioli per il restante 35%.

Il fatturato di La Doria, che produce derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, nel 2022 è stato generato per oltre il 97% dal segmento delle private labels con i principali retailer nazionali e internazionali, un comparto che nella grande distribuzione nel 2022 è cresciuto, insieme al canale discount, per effetto dell’inflazione che ha condizionato le scelte d’acquisto dei consumatori. “I ricavi registrati nel 2022 rappresentano per noi un importante traguardo, che dimostra la nostra solidità e la nostra capacità di crescita anche nei periodi più complessi – ha dichiarato il Ceo del gruppo La Doria Antonio Ferraioli – Abbiamo saputo far fronte alle criticità economiche e geopolitiche del 2022. Il dato più importante rimane sicuramente quello relativo alla crescita dei volumi che ha coinvolto trasversalmente le nostre linee e i mercati in cui siamo presenti. Continueremo a operare con la nostra politica di sviluppo internazionale volta, da una parte, all’espansione in aree geografiche ad alto potenziale di crescita e dall’altra a migliorare il nostro posizionamento a livello internazionale nei segmenti di mercato in cui siamo già presenti”.

Dal punto di vista della suddivisione del fatturato per categorie di prodotto offerte dal gruppo La Doria, la linea derivati del pomodoro ha registrato un aumento dei ricavi pari al 24%, la linea sughi è aumentata del 20,5%, mentre la linea legumi, vegetali e pasta in scatola vede una crescita complessivamente del 19,6%. Infine, la linea frutta e le altre linee, ossia i prodotti acquistati da terzi e commercializzati dalla controllata LDH sul mercato inglese, sono aumentate rispettivamente del 7,8% e del 12,6%. La ripartizione del fatturato per aree geografiche mostra una significativa crescita del mercato italiano (+20%), secondo solo al Regno Unito, con un’incidenza sui ricavi totali pari al 16,9%. Il gruppo, che esporta i propri prodotti in 60 Paesi nel mondo, ha aumentato i propri ricavi nei mercati internazionali del 17%, con un’incidenza dell’83,1%. Le migliori performance si sono registrate nei mercati storici per La Doria, tra cui la Gran Bretagna, che resta il principale mercato estero di sbocco, la Germania e i Paesi Scandinavi. Seguono l’Australia, la Nuova Zelanda e i Paesi dell’est Europa. Il gruppo genera inoltre importanti quote di fatturato anche in Francia, negli USA e in Giappone.

Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto

Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto


Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto – askanews.it



Acqua, Pecoraro Scanio: dall’Onu un bicchiere mezzo vuoto – askanews.it


















Roma, 27 mar. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e della rete Ecodigital era presente al Palazzo dell’Onu per Assemblea generale sull’Acqua e non nasconde una certa delusione per l’esito senza un documento impegnativo: “Se non è proprio un buco nell’acqua come ha voluto sottolineare il segretario generale dell’Onu è quanto meno un bicchiere mezzo vuoto o meno. Lanciare 700 impegni e parlare di grandi cifre è importante ma abbiamo visto come nella lotta al Climate Change queste dichiarazioni volontarie ci stiano portando al fallimento. L’acqua è emergenza mondiale per siccità, inquinamenti e alluvioni. Occorre più coraggio e l’assemblea generale di settembre deve avviare azione per trattato vincolante”.

Pecoraro Scanio poi aggiunge: “Il diritto all’acqua e all’igiene è ancora un sogno per oltre un miliardo di persone eppure disponiamo di risorse e tecnologie per ridurre lo spreco e gli inquinanti, per garantire distribuzione equa e efficiente, per misure di prevenzione da rischi idrogeologici” e sull’emergenza in Italia l’ex ministro dell’ambiente aggiunge: “La siccità è ormai una realtà da affrontare in modo stabile. Servono misure immediate e programmazione di interventi sostenibili rispettosi delle esigenze dei territori. Occorre evitare che nuove strutture commissariali si trasformino in poltronifici e in affarismo come per esempio mega-piani di dissalatori inquinanti, costosissimi e energivori”.

Migranti, Fedriga: decreto flussi, bisogna basarsi su professionalità

Migranti, Fedriga: decreto flussi, bisogna basarsi su professionalità


Migranti, Fedriga: decreto flussi, bisogna basarsi su professionalità – askanews.it



Migranti, Fedriga: decreto flussi, bisogna basarsi su professionalità – askanews.it


















Trieste, 27 mar. (askanews) – Per quanto riguarda la gestione dei decreti flussi, “noi dobbiamo cominciare a basarsi sulle professionalità di cui c’è bisogno nel nostro paese e non semplicemente sui numeri, perché altrimenti rischiamo di non colmare la carenza che esiste di professionisti e lavoratori nel nostro paese e questa carenza non viene abbinata al rispetto dell’offerta che deve essere basata appunto sulle professionalità”. Lo afferma Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni.