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Autore: Redazione StudioNews

Energia, Bain and Co: investire 10 mld nell’idroelettrico entro 2030

Energia, Bain and Co: investire 10 mld nell’idroelettrico entro 2030




Energia, Bain and Co: investire 10 mld nell’idroelettrico entro 2030




















Milano, 12 apr. (askanews) – L’energia idroelettrica è una fonte a basso impatto ambientale che rappresenta il 16% dell’energia elettrica prodotta a livello globale. Tuttavia, la maggior parte delle infrastrutture idroelettriche in Europa e Nord America hanno più di 40 anni e iniziano a richiedere importanti interventi di manutenzione e ristrutturazione per garantirne sicurezza ed efficienza. Ad oggi, la stima degli investimenti necessari in questo ambito è di oltre 300 miliardi di dollari. In Italia, dove è il 70% delle infrastrutture ad avere oltre 40 anni, sono richiesti investimenti per oltre 10 miliardi di euro entro il 2030. E’ quanto emerge da una nuova ricerca di Bain & Company, che evidenzia come il rinnovamento infrastrutturale nell’idroelettrico offra, al contempo, l’opportunità di aumentare le capacità degli impianti e di supportare proattivamente la transizione energetica.

“L’idroelettrico è uno dei pilastri della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, a cui spesso non è data l’importanza che merita – sottolinea Alessandro Cadei, Senior Partner e responsabile della practice Energy & utilities EMEA di Bain & Company -. Tre caratteristiche lo rendono un vero e proprio asset strategico: il basso impatto ambientale; la flessibilità determinata dalla programmabilità e dai tempi ridotti di avviamento degli impianti, che contribuisce a rendere la rete elettrica complessivamente più stabile e, infine, la capacità di stoccaggio di energia superiore ad altre fonti a basse emissioni. Investire nell’idroelettrico, quindi, non è solo economicamente sostenibile ma è anche una scelta indispensabile per raggiungere gli obbiettivi di decarbonizzazione condivisi e definiti a livello Comunitario”. L’Italia e molti altri Paesi stanno affrontando sfide sempre più complesse nel settore idroelettrico. Oltre all’obsolescenza degli impianti, la crescente siccità sta diventando un fattore preoccupante – nel 2022, il nostro Paese ha visto una contrazione del 40% nella generazione da idroelettrico – che, unito alla scarsa capacità di stoccaggio dell’acqua piovana, sta facendo emergere l’urgenza di investimenti e interventi. Gli impatti entro il 2050 saranno severi anche in settori attigui (basti pensare all’agricoltura). Tuttavia, l’opportunità di tali investimenti non è ancora adeguatamente supportata dal contesto normativo: una delle maggiori cause di incertezza è infatti relativa al rinnovo delle concessioni, l’86% delle quali in scadenza entro il decennio.

Nella ricerca di Bain & Company vengono analizzate potenziali soluzioni per sbloccare tempestivamente gli investimenti, attraverso nuove formule contrattuali come Corporate PPA (Purchase Power Agreement). “Concessioni, rapporto con il territorio e ruolo sul mercato elettrico nel medio-lungo termine sono i principali punti di attenzione del settore. È fondamentale trovare soluzioni che riducano l’incertezza e ottemperino i requisiti di ammodernamento degli impianti, anche con il supporto del sistema finanziario – spiega Luigi Corleto, Partner di Bain & Company -. Questa potrebbe essere l’occasione perfetta per trasformare e ripensare l’idroelettrico attraverso opere di repowering e ottimizzazione dei bacini, digitalizzazione degli impianti e, dove possibile tecnicamente e ambientalmente sostenibile, l’introduzione di applicazioni Pumped Storage Hydro. Quest’ultima applicazione, in particolare, risulta molto interessante, perché fornisce nuove opzioni di flessibilità per il funzionamento della rete elettrica, bilanciando la variabilità di altre fonti di energia rinnovabile”.

Vino, a Milano anteprima serie tv “Archiwine, architettura in Cantina”

Vino, a Milano anteprima serie tv “Archiwine, architettura in Cantina”




Vino, a Milano anteprima serie tv “Archiwine, architettura in Cantina”



















Milano, 12 apr. (askanews) – Una serie di documentari realizzati per la televisione dedicati all’architettura nel settore vitivinicolo: è il progetto “Archiwine” che verrà presentato in anteprima a Milano in occasione del Fuorisalone, con la proiezione, il 19 aprile alle 19, della puntata “pilota” dedicata all’Alto Adige all’Anteo Palazzo del Cinema.

La proiezione è realizzata in partnership con Anteo, Erlacher e Alpewa, e al termine gli spettatori potranno degustare i vini Alto Adige DOC. Ospiti della serata saranno la produttrice vitivinicola Elena Walch e Michaela Wolf dello Studio Bergmeisterwolf. Il “pilota” dedicato alle Cantine altoatesine è stato diretto da Claudio Esposito, già regista della doc series “Art For Change” distribuita su Amazon Prime e Chili. Nato da un’idea della casa di produzione The Piranesi Experience, con la collaborazione della fondazione Architettura Alto Adige e il partenariato del Consorzio Vini Alto Adige, quello di Archiwine è un inedito viaggio per immagini attraverso tutte le regioni italiane alla scoperta dei progetti architettonici delle “case del vino”, dando voce ai protagonisti.

“In questo progetto racconteremo come si sono evoluti gli spazi di produzione, adeguati alle nuove e più sofisticate tecniche di vinificazione” spiegano gli autori, aggiungendo che si tratta di “un processo che ha trasformato negli anni l’architettura della cantina in un modello internazionale”.

Migranti, Fedriga: stato emergenza consente risposta più rapida

Migranti, Fedriga: stato emergenza consente risposta più rapida




Migranti, Fedriga: stato emergenza consente risposta più rapida




















Trieste, 12 apr. (askanews) – Lo stato di emergenza, secondo il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, consente di “avere una risposta più rapida” nell’intervento per i migranti. Secondo Fedriga, che ne ha parlato a Trieste, “l’emergenza oggettivamente c’è: in questo momento la stiamo vedendo, vivendo numeri molto più elevanti rispetto agli anni passati, c’è una pressione soprattutto dal Nord Africa di numeri drammatici e su questo bisogna dare risposte rapide”. Fedriga ne ha parlato a margine della Festa della Polizia. “È chiaro che non è la soluzione dei problemi, vuol dire cercare di risolvere l’emergenza, ma non il problema per il quale occorre un protagonismo europeo e, per quanto ci riguarda, una collaborazione – ha concluso Fedriga – di tutti gli Stati della rotta balcanica, Slovenia compresa”.

Tim lancia Growth Platform, nuovo programma per le aziende innovative

Tim lancia Growth Platform, nuovo programma per le aziende innovative




Tim lancia Growth Platform, nuovo programma per le aziende innovative



















Milano, 12 apr. (askanews) – Tim lancia “Tim Growth Platform”, un nuovo modello di innovazione che punta sulla collaborazione industriale con società ad alto potenziale con l’obiettivo di accelerarne la crescita. Il programma prevede lo scouting e la selezione di aziende innovative di medie dimensioni, che operano nel mercato consumer o enterprise, con le quali attivare partnership industriali.

Grazie ai partner selezionati, spiega una nota dell’azienda, Tim potrà offrire ai propri clienti le migliori soluzioni all’avanguardia, mentre i partner potranno beneficiare degli asset distintivi di Tim: la rete di vendita su scala nazionale, la base clienti, le infrastrutture di rete e cloud e le piattaforme tecnologiche. Il modello prevede anche la possibilità di acquisire una partecipazione di minoranza nel capitale delle società partner a fronte del raggiungimento di specifici obiettivi. Seguendo un approccio di Open Innovation, il programma prevede anche la valutazione di nuove proposte da parte di startup. In questo caso, Tim collaborerà con i più importanti fondi di venture capital, acceleratori e venture builder in Italia, al fine di trovare insieme il migliore percorso per portare sul mercato e ai clienti anche i prodotti e le soluzioni più innovative. “L’Italia dell’innovazione digitale sta crescendo, nel 2022 gli investimenti in startup sono aumentati del 68%. C’è ancora molto da fare per aiutare la successiva fase di sviluppo dimensionale delle realtà più promettenti e innovative. È in questo ambito che vogliamo proporre il nostro modello di Open Innovation e crediamo che possa rappresentare uno strumento importante per lo sviluppo dell’innovazione”, ha spiegato l’AD Pietro Labriola.

A partire da oggi le aziende interessate possono candidarsi presentando le proprie proposte, attraverso la sezione Open Innovation (gruppotim.it/growthplatform) del sito Gruppo Tim, nei seguenti settori: Cloud Solutions, Artificial Intelligence, Cybersecurity, Smart City, Data Monetization, Energy Management, Soluzioni ICT per Piccole e Medie Imprese e Servizi innovativi in ambito Content & Entertainment. Saranno coinvolti ulteriori importanti player dell’ecosistema dell’innovazione italiano (Università e Associazioni di categoria) per affiancare la crescita delle aziende individuate in tutte le fasi del loro percorso di sviluppo. Nelle prossime settimane inoltre partirà un roadshow territoriale per facilitare l’incontro del top management di Tim con le migliori realtà innovative italiane e favorire l’attivazione di opportunità di business con l’azienda.

Giubileo, Fs: a rischio restyling piazza Cinquecento entro 2025

Giubileo, Fs: a rischio restyling piazza Cinquecento entro 2025




Giubileo, Fs: a rischio restyling piazza Cinquecento entro 2025



















Roma, 12 apr. (askanews) – Se la conferenza dei servizi per il restyling di piazza dei Cinquecento, antistante la stazione Termini, non si aprirà entro il 27 aprile, c’è il rischio che i lavori non vengano completati entro il Giubileo del 2025. È la preoccupazione di Nicola Madonna, responsabile Area Centro per Fs Sistemi Urbani, espressa alle commissioni capitoline congiunte Mobilità e Urbanistica presiedute dai consiglieri dem Giovanni Zannola e Tommaso Amodeo della Lista civica Gualtieri.

“La proprietà della piazza è di Fs sistemi urbani, mentre è gestita da Grandi stazioni – ha spiegato Madonna – e il concorso da 18 milioni per la progettazione del restyling è stato bandito nel 2020, ed assegnato a marzo del 2022. Alla fine del 2022 è arrivato il Dpcm Giubileo che include la piazza in due interventi e sono partiti i tavoli tecnici. Il mio avviso, se abbiamo individuato l’8 dicembre 2024 come la data entro la quale deve essere pronta la prima fase dei lavori della piazza, quella delle opere indifferibili, la Conferenza dei servizi va aperta entro i termini di legge, cioè il 27 aprile. Altrimenti saremo in difficoltà”. Le problematiche che persistono rispetto al progetto approvato, e che potrebbero rallentare il restyling, le ha spiegate, nel corso della seduta, il responsabile del servizio tecnico per il dipartimento capitolino Mobilità, Luca Gulotta: “Il progetto sconta una filosofia che privilegia verde e area pedonale, e che prevede la riduzione di 3-4 attestamenti di autobus in piazza, dei 15 attualmente presenti, puntando al completamento entro il Giubileo della tranvia Tva Termini-Vaticano, che invece immaginiamo completata entro il 2028 – ha precisato Gulotta -. In previsione che piazza Venezia avrà la necessità di essere cantierizzata per il Giubileo per la Metro C, inoltre, Termini deve conservare gli attestamenti presenti”. Rispetto ai taxi, ha aggiunto il responsabile tecnico, “su richiesta della Polizia locale si prevede di eliminare la stazione di via Giolitti, concentrando gli spazi sulla piazza e su via Marsala”.

“E’ passato un anno di confronti con tutte le anime di Roma Capitale coinvolte, rispetto al progetto in oggetto – è stata la replica di Fs – . Noi siamo pronti e consideriamo quella del 27 aprile una milestone critica”.

Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi

Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi




Dopo il video sulla decapitazione di un soldato ucraino Zelensky invita a “reagire” ai “mostri” russi



















Roma, 12 apr. (askanews) – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito oggi a un video estremamente violento in cui un soldato, identificato come ucraino dalle autorità di Kiev, è stato decapitato dalle forze russe in Ucraina.

“L’esecuzione di un prigioniero ucraino… Questo è un video della Russia così com’è. Tutti devono reagire. Ogni leader. Non dimenticheremo nulla. La sconfitta del terrore è necessaria”, ha reagito Zelensky. Il presidente, su Instagram, ha quindi parlato di “mostri” russi. Ad oggi, il video in questione non è stato formalmente autenticato.

IV: surreale l’ultimatum di Azione, noi confermiamo l’ok al partito unico

IV: surreale l’ultimatum di Azione, noi confermiamo l’ok al partito unico




IV: surreale l’ultimatum di Azione, noi confermiamo l’ok al partito unico




















Milano, 12 apr. (askanews) – “Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum, utili a livello mediatico ma totalmente surreali”. È quanto si afferma in una nota dell’ufficio stampa di Italia Viva, in cui si definisce “incomprensibile la discussione innescata ieri” e in cui si ribadisce la prossime tappa: “IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”. Insomma, “tanto rumore, per nulla”. Nessun cenno alla convocazione del Comitato Politico del Terzo polo diramata da Carlo Calenda per questo pomeriggio, con all’ordine del giorno il voto sulla proposta di partito unico.

Nella nota inoltre si sottolinea che i gruppi di lavoro “sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti”, e si smentisce l’accusa rivolta al partito di Matteo Renzi da Azione di non aver risposto al documento sulla costituzione del partito unico: “C’è una nota ufficiale, con proposte di modifica”. Nella serata di ieri Azione ha pubblicato sui propri social un documento riguardante la proposta per la costituzione del partito unico. A differenza di quanto riportato – si legge nella nota dell’ufficio stampa di Italia Viva – tale documento non è stato inviato solo a Renzi ma trasmesso a tutto il gruppo dirigente di Italia Viva. È altresì falso che a tale documento non sia arrivata una risposta. Due giorni dopo averlo ricevuto infatti, il gruppo dirigente di Italia Viva si è riunito via Zoom e ha risposto con una nota ufficiale contenente alcune proposte di modifiche, essenzialmente riguardanti le garanzie di un percorso democratico dal basso. I punti ancora aperti saranno sciolti dal lavoro dei comitati indicati dal documento e saranno poi offerti all’approvazione delle assemblee nazionali. Si fa altresì notare come i gruppi di lavoro, vale a dire il gruppo che si occuperà di scrivere il manifesto dei valori e quello delle regole, sono definiti e in alcuni casi si sono già riuniti. Per il manifesto dei valori – si ricorda – IV ha indicato Bellanova, Noja, Scalfarotto, Gadda, Marattin. Per il comitato delle regole Rosato, D’Alessandro, Faraone, Paita e Fregolent”. Dunque, conclude la nota, “alla luce di tutto ciò risulta ancora una volta incomprensibile la discussione innescata ieri. Tanto rumore, per nulla. Italia Viva conferma il proprio via libera al progetto partito unico democratico dal basso, senza bisogno di alcun ultimatum utili a livello mediatico ma totalmente surreali. IV ha riunito la propria assemblea nazionale lo scorso 4 dicembre a Milano e riunirà la prossima assemblea nazionale il 10 giugno a Napoli”.

Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”

Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”




Milano, la mostra fotografica di Carlo Riggi “Essere Holga”




















Milano, 12 apr. (askanews) – Inaugura giovedì 13 aprile presso il nuovo Spazio Ardire di Piazzale Nizza 3 a Milano la mostra fotografica “Essere HOLGA” di Carlo Riggi, dedicata al nome della storica fotocamera che ha appassionato generazioni di fotografi a partire dal 1982, anno della sua comparsa sul mercato, e che è rimasta a lungo il simbolo di un particolare modo di fare fotografia.

L’esposizione, a cura di Giusy Tigano e organizzata da GT Art Photo Agency in occasione dei suoi primi dieci anni di attività, si svolgerà contemporaneamente, ma con differenti proposte fotografiche, anche presso la Libreria Hoepli di Milano di Via Ulrico Hoepli 5, dove venerdì 14 alle ore 11.00 Carlo Riggi firmerà le copie del libro fotografico che porta lo stesso titolo della mostra, “Essere Holga”, e dal quale sono state tratte tutte fotografie in mostra. Il volume, edito da EBS e in vendita in tutte le librerie italiane, è testimonianza viva e sintesi narrativa di un legame molto speciale tra l’autore e la sua fotocamera preferita, che ha condizionato fortemente non solo il linguaggio ma anche l’essenza stessa della ricerca fotografica, della poetica e della sensibilità creativa del fotografo.

Il fil-rouge che tiene insieme le 110 fotografie in bianco e nero che compongono il volume, delle quali 60 in mostra (42 da Spazio Ardire e 18 da Hoepli) non è un tema o un soggetto particolare, ma la capacità creativa e interpretativa del fotografo in relazione intima con questo apparecchio spartano, essenziale, antimoderno, i cui limiti oggettivi diventano amplificatori sensoriali, capaci di mettere in contatto in modo unico le immagini prodotte con le risonanze emotive di autore e fruitore. Come scrive Giusy Tigano nell’introduzione al libro, “Assecondando negli anni l’identità stessa dell’autore, Holga ha saputo descriverla fedelmente e con generosità attraverso il tempo, appagandone i bisogni creativi e la necessità di autorappresentarsi, tracciandone la crescita come fotografo e l’evoluzione personale”.

La scelta di organizzare una mostra “diffusa” da parte di due realtà che operano da tempo nell’ambito della fotografia – GT Art Photo Agency e Libreria Hoepli – ha consentito di allestire due esposizioni contemporanee e speculari dello stesso autore ma organizzate con opere diverse, che offrono una selezione corposa del lavoro di ricerca espressiva condotto da Carlo Riggi con questa particolare fotocamera nell’arco della sua vita e che si ritrova anche nel libro fotografico.

Spazio, sorvolare Marte: oggi tutti possono farlo virtualmente

Spazio, sorvolare Marte: oggi tutti possono farlo virtualmente




Spazio, sorvolare Marte: oggi tutti possono farlo virtualmente



















Roma, 12 apr. (askanews) – È possibile sorvolare virtualmente la superficie di Marte osservandola nei minimi dettagli grazie al Global CTX Mosaic of Mars, un’immagine interattiva che permette a tutti – scienziati o semplici curiosi – di esplorare nel dettaglio il Pianeta rosso, sorvolando scogliere, crateri da impatto e tracce di polvere sulla superficie.

Si tratta di una composizione di oltre 110mila fotografie, scattate dalle camere a bordo del Mars Reconnaissance Orbiter (Mro) della Nasa, che coprono la superficie di Marte con un risoluzione di quasi venticinque metri quadrati di superficie per pixel. Il Mosaico Globale Ctx di Marte – si legge su Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di astrofisica – è infatti attualmente l’immagine globale a più alta risoluzione del Pianeta Rosso mai creata. Per avere un’idea: se fosse stampato, questo mosaico di 5,7 terapixel (5700 miliardi di pixel) sarebbe abbastanza grande da coprire lo stadio Rose Bowl di Pasadena, in California. Prodotto dal Bruce Murray Laboratory for Planetary Visualization del Caltech (California) nell’ambito del programma Planetary Data Archiving, Restoration and Tools, dedicato a sviluppare nuovi modi per utilizzare grandi banche dati già esistenti, il mosaico ha richiesto sei anni e decine di migliaia di ore di lavoro. Nonostante la complessità di questo strumento, chiunque può facilmente accedervi e usarlo in ogni momento (https://murray-lab.caltech.edu/CTX/V01/SceneView/MurrayLabCTXmosaic.html).

“Volevo qualcosa che fosse accessibile a tutti”, dice Jay Dickson, scienziato esperto di elaborazione delle immagini che ha guidato il progetto e gestisce il Murray Lab. “I bambini delle scuole ora possono usarlo, e anche mia madre, che ha appena compiuto 78 anni. L’obiettivo è abbassare le barriere per chiunque sia interessato a esplorare Marte”. L’esploratore virtuale è così libero di muoversi, per esempio, su Medusae Fossae, una regione polverosa grande quanto la Mongolia, ingrandendo gli antichi canali fluviali ora asciutti che si snodano attraverso il paesaggio. In alternativa, ci si può spostare in regioni come il cratere Gale o il cratere Jezero – aree esplorate dai rover Curiosity e Perseverance della Nasa – o visitare Olympus Mons, il vulcano più alto del Sistema solare, aggiungendo i dati topografici della missione Mars Global Surveyor (sempre targata Nasa).

La Context Camera, o Ctx, è una delle tre fotocamere a bordo di Mro, guidato dal Jet Propulsion Laboratory della Nasa. Mentre una di queste fotoecamere – la High-Resolution Imaging Science Experiment (Hirise) – fornisce immagini a colori di elementi della superficie piccoli come un tavolo da pranzo, Ctx fornisce immagini in bianco e nero dando una visione più ampia del terreno intorno a questi elementi, aiutando gli scienziati a capire come sono disposti tra loro in un contesto più ampio. La capacità di catturare grandi aree del paesaggio ha reso Ctx particolarmente utile per individuare i crateri da impatto sulla superficie. Una terza fotocamera, il Mars Color Imager (Marci) produce una mappa delle condizioni climatiche globali giornaliere sulla superficie di Marte con una risoluzione spaziale più bassa delle altre due camere. Dal 2006, ovvero da quando Mro orbita intorno a Marte, Ctx ha documentato quasi tutto il pianeta, rendendo le sue immagini un ottimo punto di partenza per gli scienziati a cui è necessaria una mappa della sua superficie. Un po’ come comporre un puzzle, la creazione di una mappa richiede l’acquisizione e il controllo di un’ampia selezione di immagini per individuare quelle con le stesse condizioni di esposizione luminosa. Per creare il mosaico è stato sviluppato un algoritmo in grado di abbinare le immagini in base alle caratteristiche catturate. Sono rimaste da unire manualmente solo 13mila immagini che l’algoritmo non riusciva ad abbinare. I vuoti rimanenti nel mosaico – conclude Media Inaf – rappresentano parti di Marte non riprese da Ctx quando è iniziato questo progetto oppure aree oscurate da nubi o polvere.

“Volevo qualcosa di simile da molto tempo. È un bellissimo prodotto artistico e allo stesso tempo è utile per la scienza”, conclude Laura Kerber, studiosa di Marte al Jpl.

Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita

Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita




Expo 2030, Tajani: Roma tessera mosaico di nuova diplomazia crescita




















Roma, 12 apr. (askanews) – Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, aprirà oggi pomeriggio alla Farnesina l’evento “Diplomazia della crescita: iniziative, progetti e sinergie con la candidatura di Roma Expo 2030” insieme al Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente del Comitato Promotore di Roma EXPO 2030, ambasciatore Giampiero Massolo. Saranno presenti ai lavori più di 200 rappresentanti di aziende, associazioni di categoria e agenzie per l’internazionalizzazione.

L’incontro, si legge in una nota, è organizzato per valorizzare presso il tessuto produttivo italiano l’articolata azione di diplomazia della crescita del ministero degli Esteri e mostrare ai rappresentanti del mondo imprenditoriale italiano i vantaggi specifici che l’assegnazione a Roma dell’Esposizione Universale nel 2030 avrebbe per l’intero Sistema Paese. Secondo il vice presidente del Consiglio Tajani, “la candidatura di Roma per EXPO 2030 è una tessera del mosaico della nuova diplomazia per la crescita, che, avvalendosi del contributo di tutte le componenti del Sistema Paese, ambisce a portare più Italia, con le sue eccellenze, i suoi saperi e i suoi valori, nel mondo”.