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Autore: Redazione StudioNews

Caffè, in aumento il consumo di capsule e cialde tra le famiglie

Caffè, in aumento il consumo di capsule e cialde tra le famiglie


Caffè, in aumento il consumo di capsule e cialde tra le famiglie – askanews.it



Caffè, in aumento il consumo di capsule e cialde tra le famiglie – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il caffè in capsule e cialde sempre più centrale nelle abitudini di acquisto dei consumatori. Un risultato reso noto da Competitive Data, che con il report Cialde e Capsule per Caffè ha analizzato il mercato nell’ultimo triennio – con previsioni fino al 2024 – registrando una crescita delle capsule compatibili a un tasso doppio rispetto ai loro corrispettivi originali.

Al centro di questo exploit, che ha visto tutti i principali player del comparto posizionarsi tra le prime dieci aziende del settore, c’è soprattutto la domanda da parte delle famiglie, che di fronte alla diminuzione del potere di acquisto, trovando nelle capsule compatibili una fonte di risparmio, hanno fatto registrare una crescita del giro d’affari del +13% a volume. A favorire il trend, naturalmente, sono stati soprattutto i canali di vendita online, oggi veri e propri punti di riferimento anche per l’approvvigionamento di questa particolare categoria di beni. Cialde e capsule caffè: perché optare per gli acquisti online. La rete ha dimostrato di essere uno dei canali più interessanti per l’acquisto di cialde e capsule compatibili. Grazie ai portali e-commerce è infatti possibile effettuare ordini di qualunque dimensione, dai più piccoli ai più corposi, in genere a fronte di costi piuttosto competitivi. In quest’ambito, un vero e proprio punto di riferimento è per esempio Neroristretto, la cui proposta contempla cialde e capsule ordinabili in quantitativi diversi, disponibili in qualsiasi formato. La presenza di diversi sistemi proprietari, infatti, fa sì che tutti i principali produttori offrano macchinari d’erogazione che funzionano solo con specifiche tipologie di capsule. Grazie all’offerta ampia formulata da realtà come Neroristretto, pensata per adattarsi a tutte le macchine del caffè in commercio, è possibile far fronte al meglio alla criticità della mancata compatibilità. Naturalmente, la varietà delle proposte disponibili in commercio interessa anche il gusto, con capsule e cialde che vanno dall’Arabica pura alla Ristretta, passando per il decaffeinato e le miscele aromatiche. Per maggiori informazioni: www.neroristretto.com.

I servizi online per acquistare capsule e cialde per il caffè. Un altro motivo che oggi spinge a rivolgersi ai canali online per rifornirsi di capsule e cialde per il caffè, è legato all’opportunità di beneficiare di un’esperienza di acquisto che nasce per garantire la massima efficienza. Sul web è infatti possibile fruire di una fase di evasione d’ordine veloce, di tempistiche di consegna rapide e di costi di spedizione piuttosto bassi, che diventano completamente gratuiti al di sopra di un particolare importo. Il tutto con la possibilità di avvalersi del supporto di customer care dedicati, che rispondono a ogni domanda affiancando l’acquirente sia nel pre sia nel post vendita. I siti online per l’acquisto di cialde e capsule per il caffè offrono inoltre la possibilità di fare scorta di prodotti tutte le volte in cui sia necessario: di giorno, di notte o nei week end, senza tenere conto di orari di apertura. Per di più, accanto alla classica formula di acquisto, talvolta consentono di fruire di servizi in abbonamento: soluzioni che funzionano con una formula piuttosto semplice e che hanno il vantaggio di garantire un riordino completamente personalizzato.

E-shop: la soluzione per non restare ai senza cialde e capsule per caffè. L’acquisto di cialde e capsule con soluzioni in abbonamento permette di disporre sempre di un approvvigionamento continuativo e con tempistiche su misura. Ciò, se da una parte dà la possibilità di avere sempre la giusta frequenza di acquisto ed evitare ogni genere di carenza, dall’altra, grazie alla possibilità di settare l’entità degli ordini sulla base delle diverse esigenze, consente di non ritrovarsi con quantitativi di prodotto superiori alle specifiche capacità di consumo. Naturalmente, si tratta di un’offerta estremamente importante per uffici e attività professionali, e in particolare per tutti quei locali che, pur non essendo strettamente legati alla ristorazione, per questione di immagine hanno la necessità di servire agli utenti un ottimo espresso. Tuttavia, grazie alla possibilità di tarare il riordino con quantitativi personalizzabili, tale formula si rivela estremante interessante anche in ambito domestico, soprattutto in quegli ambienti in cui, per questioni di routine, non sia possibile restare a corto di caffè.

Diritti, Majorino (Pd): maggioranza cerca di spostare dibattito

Diritti, Majorino (Pd): maggioranza cerca di spostare dibattito


Diritti, Majorino (Pd): maggioranza cerca di spostare dibattito – askanews.it



Diritti, Majorino (Pd): maggioranza cerca di spostare dibattito – askanews.it


















Milano, 22 mar. (askanews) – I figli di coppie omogenitoriali “sono bambini in carne e ossa, non oggetti misteriosi, di cui la maggioranza sta calpestando i diritti, questo è il punto essenziale. Poi si cerca di spostare il dibattito su temi che sono anche molto significativi, delicati e importanti che vanno trattati con enorme delicatezza, però oggi siamo di fronte al fatto che le famiglie arcobaleno non hanno gli stessi diritti delle altre, è inutile girarci intorno”. Così il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Lombardia, Pierfrancesco Majorino, a Radio Immagina, sul tema della gestazione per altri e dello stop alle trascrizioni imposto ai Comuni.

“La maggioranza non affronta il tema degli effetti delle scelte che ha prodotto fin qui perché il tema oggi è evitare che i bambini siano trattati come bambini di serie b, questo è il punto essenziale, la trascrizione serve a tutelarli pienamente”, ha ribadito l’esponente dem.

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra

Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra


Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



Ucraina, Conte: Meloni con il suo piglio porta l’Italia in guerra – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Lei sta portando l’Italia in guerra esibendo un piglio coraggioso”, “della guerra ha parlato il suo maitre a penser, Viktor Orban”, mentre “l’unica via alternativa è quella politica”. Lo ha detto a proposito dell’Ucraina il leader M5s Giuseppe Conte, parlando in aula alla Camera dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni.

“Ci state trascinando di gran carriera in guerra, non possiamo più sostenere ulteriori forniture militari” all’Ucraina, ha concluso Conte.

Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese

Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese


Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese – askanews.it



Sulla riforma delle pensioni Macron ha parlato dalla Tv di stato francese – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – La riforma delle pensioni “continuerà il suo percorso democratico”: lo ha ribadito il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato dalla televisione di Stato francese. “Occorre aspettare il parere del Consiglio costituzionale, e dopo questa decisione promulgherò la legge” ha concluso Macron ricordando come questa sia stata “preparata dal governo, modificata dal Parlamento, votata dal Senato, approvata in commissione mista, e approvata dall’Assemblea Nazionale tramite ricorso all’articolo 49.3 da parte della maggioranza”. Macron ha insistito sulla necessità di far sì che la riforma delle pensioni “entri in vigore entro la fine dell’anno”.

Il Presidente ha tuttavia ammesso di non essere “riuscito a condividere la necessità della riforma”, criticando però i sindacati per non “aver proposto alcuna soluzione di compromesso”; inoltre, ha ribadito che il governo “non tollererà alcun eccesso” sebbene l’esecutivo “debba ascoltare una legittima irritazione che però non può essere violenta”.

Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina

Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina


Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina – askanews.it



Zaporizhzhia sotto attacco, Zelensky: un missile russo ha colpito una palazzina – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – “I russi stanno attaccando Zaporizhzhia. Gli edifici residenziali e l’isola di Khortytsia sono sotto il fuoco nemico”. Lo ha scritto su Twitter, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Zelensky.

L’isola di Khortytsia è l’isola più grande del fiume Dnepr e si trova all’interno dei confini della città di Zaporizhzhia, attraverso la quale scorre il fiume. Zaporizhzhia è una delle regioni parzialmente occupate dell’Ucraina che la Federazione Russa ha affermato di aver annesso l’anno scorso. A Zaporizhia “un missile russo ha colpito un edificio a più piani. La Russia sta bombardando la città con ferocia bestiale. Le aree residenziali in cui vivono persone comuni e bambini vengono colpite. Lo Stato terrorista cerca di distruggere le nostre città, il nostro Stato, la nostra gente”, lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sul suo canale Telegram. Zelensky ha inoltre diffuso sul suo profilo il video, in cui si vede un missile colpire una palazzina.

“Questo – ha concluso – non può diventare ‘un’altra normale giornata’: il mondo ha bisogno di maggiore unità e determinazione per sconfiggere più rapidamente il territorio russo e proteggere le vite”.

Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito

Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito


Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito – askanews.it



Ucraina,Lavrov: “terremo conto” di proiettili all’uranio impoverito – askanews.it

















Milano, 22 mar. (askanews) – “Per quanto riguarda la nostra reazione, ovviamente, ne terremo conto nel determinare le nostre azioni” future. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, sulle possibili forniture britanniche di proiettili all’uranio impoverito all’Ucraina.

Martedì, il ministro della Difesa britannico Annabel Goldie ha dichiarato che il paese fornirà all’Ucraina munizioni per carri armati all’uranio impoverito, compresi proiettili perforanti per i carri armati Challenger 2.

Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie

Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie


Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie – askanews.it



Meloni: da inizio mandato salvati 36.500 migranti, basta calunnie – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36mila e 500 persone in mare, siamo stati lasciati da soli a fare questo lavoro e raccontare al cospetto del mondo, di fronte all’enorme sforzo che stiamo facendo che lasceremmo bambini morire è una calunnia non al governo ma nei confronti dello Stato italiano”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni alla Camera, tornando sul tema migranti nella replica al dibattito in vista del Consiglio Ue che si riunisce giovedì e venerdì a Bruxelles.

Una calunnia, ha rilanciato con impeto accusando l’opposizione di dire “falsità”, “alle forze dell’ordine, all’intero sistema, o volete dire che ci sono uomini e donne delle forze dell’ordine che non salverebbero bambini se il governo dicesse loro di non farlo?”. “Nel Mediterraneo dal 2013 al 2023 – ha riferito – secondo dati Unhcr sono morte complessivamente 25.692 persone. Il rischio che qualcosa vada storta è insito nelle partenze ed è infatti accaduto a tutti i governi. Sono andata a guardare i dati di coloro che non si è riusciti a salvare in rapporto alle persone che sbarcavano: siamo quelli che in base a quelli che arrivavano, con numeri peraltro senza precedenti, siamo riusciti a salvare più persone”. “I dati smontano una certa propaganda e ci viene riconosciuto anche dalla Commissione Ue che ricorda che ‘la Guardia Costiera ha salvato 1.300 persone nel weekend di Cutro, stanno facendo un ottimo lavoro’. Ringraziamo la Commissaria europea per il rispetto che almeno lei ha nei confronti della Guardia costiera e della situazione che l’Italia sta affrontando”.

Meloni ha citato ancora una volta il naufragio a Cutro: “Si continua a insinuare questo dubbio pur senza avere elementi. Se non hai le prove! In uno stato di diritto i colpevoli li fanno le prove e non si stabilisce a monte un colpevole, al di là dei riferimenti avvilenti se mi comporti o meno da madre cito il tema per dire che ai colleghi sfugge la conseguenza di questo dibattito” che è “la calunnia all’Italia”.

I 5 consigli per assicurare ai figli una vita finanziariamente serena

I 5 consigli per assicurare ai figli una vita finanziariamente serena


I 5 consigli per assicurare ai figli una vita finanziariamente serena – askanews.it



I 5 consigli per assicurare ai figli una vita finanziariamente serena – askanews.it



















Roma, 22 mar. (askanews) – Il livello di alfabetizzazione finanziaria in Italia è sempre risultato più basso rispetto agli altri Paesi Europei, basti pensare che, come riportato nella ricerca “L’educazione finanziaria Giugno 2022 BVA Doxa”, solo il 37% dei genitori italiani possiede una cultura finanziaria contro il 67% nel Regno Unito, 66% in Germania, 52% in Francia e 49% in Spagna. Questo gap di competenze economiche rischia di mettere il nostro Paese ai margini della vita della società moderna, minando la serenità finanziaria dei cittadini. In un panorama economico, culturale e tecnologico che continua ad evolvere ad un ritmo sempre più sostenuto, il rapporto con il denaro assume un ruolo fondamentale e il nucleo familiare rimane per i giovani il centro focale per apprendere il valore dei soldi e imparare a gestirli.

In questo scenario, Pixpay – azienda leader nel settore del teen banking – desidera offrire a genitori e figli un valido supporto che sia pratico e sicuro, per acquisire dimestichezza con l’utilizzo di soluzioni di pagamento digitali e che permetta di educare anche i più piccoli alla gestione responsabile delle proprie finanze. Attraverso una carta prepagata per minori, cogestita in tempo reale con 2 app (una per i figli e una per i genitori), Pixpay consente ai ragazzi dai 10 anni di pagare ovunque, risparmiare, farsi retribuire i lavoretti sull’IBAN associato alla carta e imparare in modo facile e divertente a gestire in autonomia un budget definito. Al contempo, i genitori sono tranquilli, perché grazie all’app hanno il controllo su tutte le operazioni direttamente dal proprio cellulare e possono personalizzare i limiti dell’uso della carta in base all’età e al grado di autonomia raggiunto dal proprio figlio. “Crediamo che accompagnare i ragazzi sin da piccoli verso l’indipendenza finanziaria, coinvolgendo i genitori e proponendo una customer experience mobile, digitale e in tempo reale in linea con il loro stile di vita, sia cruciale per contrastare un basso livello di alfabetizzazione in campo economico e colmare un gap culturale finanziario, ancora spesso ancorato a stereotipi di genere – afferma Matilde Bille, Country Manager Italia di Pixpay -. Rimandare l’educazione all’uso del denaro dei propri figli, come sottolinea Emanuela Rinaldi nel suo libro ‘La paghetta perfetta’, vuol dire spesso lasciare che formino le loro idee, opinioni e comportamenti in modo non guidato e potenzialmente errato. Nella nostra società, il denaro non ha solo una natura economico-finanziaria dettata dallo scambio, ma anche sociale in quanto oggetto simbolico di potere e indipendenza. Formare e fornire strumenti affidabili combinati alla migliore tecnologia è di essenziale importanza per il raggiungimento del benessere finanziario di grandi e piccoli, principio in linea con la core mission di Pixpay”.

1. Non dubitare dell’interesse dei ragazzi su argomenti di tipo economico Secondo il questionario “L’educazione finanziaria: il punto di vista dei genitori”, realizzato dall’Unità di Ricerca sulla Teoria della Mente (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano) in collaborazione con NEXI, FEDUF e BVA Doxa Kids – proposto a 500 genitori, metà con figli tra i 6 e i 10 anni e metà con figli tra gli 11 e 14 anni (di cui il 13% con bambini di entrambe le età), equamente suddivisi per genere – non tutti i genitori (26%) si sentono all’altezza di formare su questioni economiche-finanziarie i propri piccoli, sia perché non ritengono di essere supportati adeguatamente da enti formativi esterni, sia perché percepiscono un alto disinteresse da parte loro, 44% nella fascia d’età 6-10 e 48% in quella 11-14. I bambini e i ragazzi crescono in un mondo in cui i rapporti sociali spesso si basano sullo scambio di beni e di denaro quindi è difficile pensare che vi sia disinteresse per questi argomenti.

2. Non considerare le tematiche finanziarie rilevanti solo per gli adulti Gli adulti tendono a non condividere informazioni di tipo economico con i figli finchè non raggiungono una certa età, infatti i genitori (47%) con bambini tra i 6 e i 10 anni sostengono che sono ancora troppo piccoli per assumersi responsabilità e preoccupazioni legate alla gestione del denaro. Un tabù che caratterizza la nostra società da molto tempo, derivante dai timori dei genitori nei confronti dei figli, legato al fatto che questi ultimi possano parlare con altri delle risorse della propria famiglia oppure non capire le scelte finanziarie di mamma e papà, finendo per giudicarli inadeguati nel loro compito di guida. Al contrario, parlare quanto prima di soldi con i bambini, è fondamentale per accompagnarli a compiere i primi passi verso un’adeguata ed efficiente educazione finanziaria.

3. Parlare di gestione del denaro, trattando bambini e bambine allo stesso modo Parlare di educazione finanziaria ai più piccoli permette di ridurre la disuguaglianza tra donne e uomini, dal momento che nella maggioranza dei casi viene delegato a questi ultimi la gestione delle risorse economiche. Dall’indagine sopracitata risulta infatti che il 20% dei papà si ritiene più competente e abile nel reperire nuove conoscenze contro il 15% delle mamme, le quali invece si sentono meno auto-efficaci. Questa connotazione si nota già tra bambini e bambine nella scelta di approcciarsi o meno a materie di studio scientifiche, pertanto solo trattandoli allo stesso modo è possibile invertire questa tendenza. 4. Dare la paghetta e insegnare come gestirla per educare al risparmio La paghetta è il primo contatto che i ragazzi hanno con i soldi e possiede un’importante funzione educativa, in quanto permette ai più piccoli di prendere consapevolezza di sé stessi e del valore delle cose, acquisendo gradualmente sempre maggiore autonomia. Imparare a gestire il proprio budget, risparmiare e fissarsi degli obiettivi sono elementi chiave per la crescita e permettono ai ragazzi di diventare indipendenti più velocemente, responsabilizzandosi e sviluppando delle buone abitudini finanziarie. Dare la paghetta, settimanale o mensile, a partire dai 10 anni, consente di familiarizzare gradualmente con il denaro e di creare un dialogo in famiglia, definendo i limiti e riflettendo sul rapporto che si ha con esso. 5. Adottare degli strumenti efficaci e innovativi in linea con lo stile di vita dei ragazzi Secondo quanto emerge dalla ricerca “L’educazione finanziaria” di BVA Doxa co-condotta con NEXI e FEDUF – Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio – la paghetta viene utilizzata dal 20% dei genitori italiani come strumento educativo, ma l’80% di questi la consegna ancora in contanti. La carta di credito, diversamente dai contanti, è più adatta ai bisogni degli adolescenti “nativi digitali”, in quanto permette di pagare ovunque, anche online, in maniera pratica e sicura e può essere ricaricata a distanza o bloccata in caso di perdita o furto, oltre che a consentire un migliore controllo delle spese, sia da parte dei genitori che dei ragazzi.

Coldiretti: emergenza idrica minaccia un terzo del cibo italiano

Coldiretti: emergenza idrica minaccia un terzo del cibo italiano


Coldiretti: emergenza idrica minaccia un terzo del cibo italiano – askanews.it



Coldiretti: emergenza idrica minaccia un terzo del cibo italiano – askanews.it



















Milano, 22 mar. (askanews) – Sono circa 300mila le imprese agricole che si trovano nelle aree più colpite dall’emergenza siccità del Centro Nord con la situazione più drammatica che si registra nel bacino della Pianura Padana dove nasce quasi un terzo dell’agroalimentare made in Italy e la metà dell’allevamento. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione della giornata mondiale dell’acqua.

Di fronte alla tropicalizzazione del clima occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla disponibile nei momenti di difficoltà” ha continuato Prandini nel sottolineare che “per questo abbiamo elaborato con Anbi il progetto laghetti per realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”. L’inverno ha lasciato l’Italia del nord a secco con precipitazioni al di sotto della media dopo un 2022 in cui è caduta il 30% di pioggia in meno con danni stimati in sei miliardi all’agricoltura nazionale. Gli effetti sono evidenti con i grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 22% del lago di Como al 37% del lago di Garda fino al 44% di quello Maggiore mentre il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3,2 metri, come in piena estate, e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

La mancanza di precipitazioni, avverte Coldiretti, sta condizionando le scelte delle aziende agricole che si stanno spostando da mais e riso verso colture come soia e frumento. Per le semine del riso si stima un taglio di 8mila ettari e risultano al minimo da 30 anni. Dalla disponibilità idrica dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione dei grandi formaggi come Parmigiano Reggiano e il Grana Padano e i salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello. A preoccupare è anche l’innalzamento dei livelli del mare in Italia con l’acqua salata che sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola. La risalita del cuneo salino, ossia l’infiltrazione di acqua salata lungo i corsi dei fiumi, rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola proprio nella valle del Po.

Spreco alimentare e risorse idriche: tre azioni fondamentali a tutela della sostenibilità

Spreco alimentare e risorse idriche: tre azioni fondamentali a tutela della sostenibilità


Spreco alimentare e risorse idriche: tre azioni fondamentali a tutela della sostenibilità – askanews.it



Spreco alimentare e risorse idriche: tre azioni fondamentali a tutela della sostenibilità – askanews.it


















Roma, 22 mar. (askanews) – In occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale dell’Acqua del 22 marzo, Babaco Market – il servizio di e-grocery 100% made in Italy che combatte lo spreco alimentare che si origina dal campo alla tavola – invita a riflettere sulla correlazione tra impronta idrica e cibo.

In collaborazione con Alex Bellini, divulgatore ambientale, esploratore e mental coach, Babaco Market ha individuato tre azioni fondamentali a tutela della sostenibilità, che combinano buone abitudini da applicare sia contro lo spreco d’acqua che quello alimentare: 1. VALUTARE IL “WATER FOOTPRINT ” DEI PRODOTTI CHE SI ACQUISTANO Ogni prodotto che mangiamo comporta un certo consumo di acqua per la sua produzione. Un esempio: per produrre 1kg di carne di bovino, vengono consumati in media circa 15000 L di acqua, mentre per produrre 1kg di pomodori, vengono consumati approssimativamente 180 L di acqua. Mangiare cibo grezzo anziché raffinato, è un altro modo per ridurre il proprio consumo d’acqua. Per trasformare il cibo in prodotti processati è infatti necessario l’utilizzo di acqua. Inoltre, anche cambiare le abitudini nel modo in cui si acquistano oggetti e vestiti è altrettanto importante, in quanto la loro produzione e trasporto consuma acqua. Evitare di comprare oggetti usa e getta, o vestiti di scarsa qualità, aiuta a ridurre ulteriormente il consumo di acqua.

2. ADOTTARE UNA DIETA RICCA DI VERDURE, FRUTTA, LEGUMI E CEREALI INTEGRALI La dieta mediterranea e il recente aggiornamento della piramide alimentare che vede alla sua base il consumo più frequente di frutta, cereali e verdure, a fronte di un consumo di carne e derivati raccomandato per sole due volte a settimana, costituiscono un buon supporto per seguire non solo una dieta salutare, ma per adottare abitudini alimentari che supportano anche la sostenibilità. Un recente studio ha infatti dimostrato come una dieta sana che predilige fonti proteiche a base vegetale abbia un impatto sulla diminuzione dell’uso di risorse idriche tra l’11 e il 35%. 3. RIDURRE GLI SPRECHI ALIMENTARI, CON UN APPROCCIO WABI SABI Ogni volta che viene sprecato del cibo, si “butta via” anche tutta l’acqua che è servita per produrlo: riducendo gli sprechi alimentari, è possibile contribuire ad alleviare la pressione sulle risorse naturali, come l’acqua, che sono state utilizzate per la produzione, il confezionamento ed il trasporto. La FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) stima che nel mondo circa un terzo del cibo destinato alle tavole vada perso o sprecato. Se guardiamo all’Italia nel 2022 l’ammontare è stato di oltre 4 milioni di tonnellate, circa 30 kg pro capite di cibo. E per lo più si tratta di frutta, verdura e pane.

In un mondo in cui si è costantemente bombardati da ideali irraggiungibili di perfezione e di bellezza, al di fuori dei cicli stagionali naturali, non sorprende che si sia portati a percepire come piu? succose e desiderabili proprio le mele perfette e a scartare quelle con qualche imperfezione. Tuttavia, data l’attuale congiuntura economica e il numero crescente di persone che affrontano l’insicurezza alimentare e la poverta?, lo spreco di tonnellate di ortaggi e frutta imperfetta ma buona non puo? essere ignorato. Una via per risolvere questa problematica, come suggerisce proprio Bellini, è imparare dalla filosofia giapponese del Wabi Sabi, che attribuisce grande valore all’incompletezza, all’imperfezione e aiuta ad accettare il ciclo naturale della vita. “Evitare lo spreco di quegli alimenti “brutti” ma ugualmente genuini e gustosi diventa ancora più significativo se pensiamo all’emergenza climatica in corso e all’allarme idrico che impattano in maniera importante su tutta la filiera alimentare. Non acquistare quei prodotti, buoni, buonissimi ma esteticamente imperfetti, che i consumatori rifiutano per il fatto di non “apparire” impeccabili, crea un danno ambientale, sociale ed economico non indifferente. Se riflettiamo, infatti, sui costi dell’avere sulle nostre tavole un prodotto bello, capiamo che ad esso spesso corrisponde doppia energia, doppio approvvigionamento di acqua con derivante scarto di produzione, e non possiamo permettercelo ….Possiamo, invece, contribuire alla battaglia contro lo spreco alimentare a tutela delle risorse ambientali, ogni giorno nel nostro piccolo, cambiando punto di vista e intraprendendo piccole azioni personali di attenzione a questa tematica”, commenta Alex Bellini.

Babaco Market nasce nel maggio 2020 proprio con l’obiettivo ultimo di combattere lo spreco alimentare a tutela della sostenibilità, creando un servizio di delivery su abbonamento di frutta e verdura fresca e di stagione che si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva di frutta e verdura riconoscendo un prezzo equo ai produttori agricoli e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti che oggi faticano a trovare sbocco commerciale.