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Autore: Redazione StudioNews

Nordio sul caso Uss: il ministero non poteva agire

Nordio sul caso Uss: il ministero non poteva agireRoma, 20 apr. (askanews) – “Il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza e tantomeno oneri di controllo sull’esecuzione di un provvedimento giurisdizionale adottato da una Corte”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella informativa urgente alla Camera sul caso Artem Uss.

“L’ipotesi contraria – ha aggiunto – confliggerebbe con il principio costituzionale della separazione dei poteri e con l’affermazione sacrosanta dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura”.

Grande Impero, una “Gita fuori porta” contro sprechi alimentari

Grande Impero, una “Gita fuori porta” contro sprechi alimentariRoma, 20 apr. (askanews) – Prosegue il progetto “Il nostro impegno quotidiano”, che mira ad un uso più consapevole del cibo e alla riduzione degli sprechi alimentari, ideato e portato avanti da Grande Impero e dall’associazione Meraki.

L’azienda leader nel settore della panificazione artigianale ha voluto organizzare una giornata all’azienda agricola Regina Viarum di Roma, alla quale hanno preso parte 50 studenti dell’Istituto Cristo Re di Roma. Durante la giornata i ragazzi presenti hanno lavorato in laboratori didattici a tema “km zero”, dedicandosi alla produzione e alla conoscenza del miele, degli ortaggi, dell’olio, della ricotta e dei formaggi. A fare gli onori di casa è stata Federica Gianni, titolare dell’azienda agricola Regina Viarum: “Siamo profondamente orgogliosi di condividere iniziative di valore che sposano perfettamente la nostra filosofia, ovvero il “sapere ed i sapori”: informare i nostri ospiti attraverso la degustazione di prodotti di qualità, coltivati a km zero, in un ambiente che riconduce alla storia dalla quale trarre grandi insegnamenti”.

Una vera e propria gita fuori porta, quindi, che ha visto Grande Impero dar valore all’origine dei prodotti genuini, utilizzati in maniera sana e consapevole. Un impegno che l’azienda porta avanti da tempo, come testimoniato anche dalla presenza di Antonella Rizzato (CEO di Grande Impero) in Commissione Senato per la discussione del DDL 413, riguardante le disposizioni sulla produzione e la vendita del pane. “Per troppi anni – ha dichiarato Rizzato in Senato, in occasione della discussione del DDL 413 – la panificazione artigianale ha subito una normazione lontana dalle reali problematiche di chi, come noi, è impegnato quotidianamente in una produzione che salvaguardi la qualità e mantenga inalterati i processi e gli ingredienti. Sono l’acqua, la farina, la pasta madre, insieme alla lunga lievitazione e a ingredienti indispensabili come il sacrificio, l’abnegazione e l’amore che fanno il pane. Tutto il resto è un surrogato o un cugino lontano del quale sappiamo pochissimo. Ringrazio, quindi, questo Governo per aver posto l’accento sull’importanza del Made in Italy e la sua tutela. Ringrazio il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per aver promosso la candidatura della cucina italiana a Patrimonio dell’Unesco. Il pane è alimento principe della cucina italiana e per questo meritevole di supportare a pieno titolo il processo di riconoscimento”.

“Grande Impero, negli anni, ha investito per migliorarsi sempre di più e per poter affermare, con certezza e soddisfazione, di essere l’unica azienda produttrice di pane artigianale per la grande distribuzione. Siamo mossi dallo stesso obiettivo che ha spinto la Commissione nella redazione di questa proposta di legge: informare il consumatore in modo chiaro e trasparente, tutelando il processo di acquisto. È per questo – ha concluso Rizzato – che abbiamo integrato l’attività di produzione e vendita con iniziative di divulgazione scientifica che mirano a sottolineare l’importanza di una corretta e sana alimentazione”.

Caso Uss, Nordio: ministero non ha competenze su esecuzione misure

Caso Uss, Nordio: ministero non ha competenze su esecuzione misureRoma, 20 apr. (askanews) – “Il ministero della Giustizia non ha alcuna competenza e tantomeno oneri di controllo sull’esecuzione di un provvedimento giurisdizionale adottato da una Corte”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella informativa urgente alla Camera sul caso Artem Uss.

“L’ipotesi contraria – ha aggiunto – confliggerebbe con il principio costituzionale della separazione dei poteri e con l’affermazione sacrosanta dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura”.

Dl Pnrr, Schlein: Italia merita di più, basta scaricabarile

Dl Pnrr, Schlein: Italia merita di più, basta scaricabarileMilano, 20 apr. (askanews) – L’Italia “merita di più” sull’attuazione del Pnrr, rispoetto al “poco” fatto in 7 mesi al governo da un centrodestra “campione di scaribarile” e in cerca di “capri espiatori”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, intervenendo alla Camera in dichiarazione di voto sul decreto Pnrr, provvedimento sul quale “emerge in modo nitido la difficoltà del governo e della maggioranza” e “purtroppo succede proprio sulla sfida più importante per il futuro”, rispetto alla quale il Pd “è pronto a fare la sua parte: noi vogliamo che l’Italia si dimostri all’altezza, e ci interessa collaborare ad una sfida che riguarda l’intero Paese. Ne va dal nostro Paese e della compattezza dell’Ue”.

Schlein ricorda i “i campanelli d’allarme: il governatore Visco, il commissario Gentiloni, il presidente Mattarella. E invece si sono persi mesi sulla governance”. Elenca le difficoltà sulla spesa in settori cruciali, a partire dalla sanità. E incalza il governo: “Ditelo se non condividete gli obiettivi del NextGenUE, saremmo più sinceri. Ci si aspetterebbe che il Pnrr fosse una ossessione del governo, e invece ci troviamo questo decreto che fa più danni che benefici”. E poi dal governo e dalla maggioranza c’è “un atteggiamento di resa da parte. C’è chi già annuncia che alcuni obiettivi non saranno realizzabili, c’è chi parla di restituire risorse… Sembra che la maggioranza, campionessa di scaricabarile, sia già pronta a dire che è colpa di qualcun altro se non riusciamo ad attuare il Piano. Ma dopo sette mesi non regge incolpare i precedenti governi, nè l’Ue che ha dato disponibilità e non rigidità sul piano”. Il punto è che “avete speso più tempo a parlare di rave e Ong che non ad attuare questo piano”. E “a pensare male viene da pdire che qualcuno vuole colpire il Pnrr per colpire l’Unione Europea, quando per la prima volta si è emesso debito comune. Un successo dell’Italia diventerebbe un succcesso dell’Europa e alcuni potrebbero non volerlo… Ma non pensiamo possiate spigervi a tanto. La verità è che non eravata pronti, ma siete sempre pronti a cercare altri capi espiatori”.

Allora “vi faccio una proposta: uscite dalla solita retorica, parliamo di Pnrr come di occasione. Noi vogliamo fare la nostra parte dall’opposizione e dai territori che governiamo. Vogliamo trasparenza sui progetti, quali si vogliono cambiare e su quali territori incidano le modifiche. Noi vigileremo perchè vengano rispettati gli obiettivi su transizioni ecologica e digitale, così come sul 40% delle risorse da destinare al Sud, e sul 30% per le assunzioni di giovani e donne. Metteremo tutta la nostra attenzione, così come sui 2,7 miliardi del RePowerUe”. Conclude Schlein: “Vi chiediamo di non far perdere all’Italia questa grande occasione di ripresa e di riscatto. Si è perso troppo tempo, troppe bandierine ideologiche nei primi mesi di governo, ma gli itlaiani vi misureranno su questo non certo sulle scelte contro i poveri e i fragili, che non faranno aumentare salari e felicità. Voteremo contro ma continueremo ad esserci e spronarvi a non perdere di vista l’attuazione del pinao e delle riforme. Vigileremo, saremo utili al Paese, perchè rispetto al poco che avete fatto in questi mesi l’Italia merita molto di più”.

Ice Memory: estratte 3 carote di ghiaccio, archivio del clima artico

Ice Memory: estratte 3 carote di ghiaccio, archivio del clima articoRoma, 20 apr. (askanews) – Nonostante gli ostacoli rappresentati dall’inattesa presenza di una falda acquifera nel ghiacciaio e da condizioni meteo estreme, la Fondazione Ice Memory annuncia che un team internazionale di scienziate e scienziati è riuscito ad estrarre tre carote di ghiaccio (cilindri di 10 centimetri di diametro profondi dalla superficie del ghiaccio fino alla roccia) dall’Holtedahlfonna, uno dei più estesi e elevati ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard. Il successo dell’operazione dovrebbe garantire la possibilità di analizzare e conservare un prezioso archivio del clima artico.

Oggi sono in corso le operazioni per trasferire in sicurezza persone, campioni e equipaggiamento dal campo remoto, installato a 1,150 metri di quota, fino alla stazione di ricerca di Ny-Ålesund, a 80 chilometri di distanza. Queste operazioni dovrebbero durare un paio di giorni, portando la durata complessiva della missione sul campo a 23 giorni. Guidata dall’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche, con scienziati dal Centro nazionale per la ricerca scientifica francese (Cnrs), l’Istituto polare norvegese (Npi), l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Università degli Studi di Perugia, la missione si sta dunque concludendo. Le tre carote di ghiaccio estratte – informa una nota – rappresentano un importante patrimonio scientifico e culturale nel contesto attuale di sensibile aumento delle temperature nell’Artico.

Due dei campioni saranno cruciali per comprendere meglio gli effetti del cambiamento climatico in una regione in cui gli impatti sono 4 volte più intensi rispetto alla media globale. Inoltre, la Fondazione Ice Memory preserverà una delle carote di ghiaccio per i secoli a venire in un apposito ‘santuario’ di Ice Memory in Antartide. Le future generazioni di scienziati avranno quindi accesso a campioni di elevata qualità per studiare nuovi indicatori legati alle condizioni ambientali del passato del nostro pianeta e per anticipare cambiamenti futuri, molto dopo che i ghiacciai saranno scomparsi a causa del cambiamento climatico. La Fondazione Ice Memory, che raccoglie, salva e gestisce carote di ghiaccio provenienti da ghiacciai minacciati per metterli a disposizione delle future generazioni di scienziati per decenni e secoli a venire, chiama all’azione la comunità scientifica. “Vedendo queste situazioni allarmanti in Artico, in Europa e nel resto del pianeta, ora abbiamo bisogno del contributo dei ricercatori per raccogliere rapidamente campioni dai ghiacciai in pericolo o per mettere in salvo in Antartide i campioni già raccolti, per conservare il loro contenuto di dati preziosi nel ‘santuario’ Ice Memory in Antartide”, è l’invito di Carlo Barbante, paleoclimatologo, vide presidente della Fondazione Ice Memory, direttore dell’Istituto di scienze polari del Cnr e professore all’Università Ca’ Foscari Venezia.

Per Anne-Catherine Ohlmann, direttrice della Fondazione Ice Memory “Ice Memory è un’iniziativa inter-generazionale che ci coinvolge tutti: scienziati, filantropi, organizzazioni internazionali… e il cui beneficio andrà ai nostri figli e nipoti. Se perdessimo questi archivi, perderemmo la storia dell’impatto dell’uomo sul clima. Perderemmo anche informazioni cruciali per scienziati e politici del futuro che dovranno prendere decisioni per il benessere della società. Dobbiamo collaborare per salvaguardare questo archivio per le generazioni future. Invitiamo i Paesi a collaborare con i loro scienziati facilitando l’accesso ai loro ghiacciai, di modo che la nostra generazione possa garantire questa preziosa eredità all’umanità di domani”. Il ‘santuario’ in Antartide sarà realizzato alla Stazione Concordia nel 2024-2025. Una grotta di neve sarà costruita alla stazione italo-francese Concordia, l’unica stazione di ricerca internazionale sul plateau antartico. Gestita dal Programma nazionale per le ricerche in Antartide (Pnra) e dall’Istituto polare francese, permette uno stoccaggio a -50°C e offre un sito con una superficie di circa 20 container, circa 300 metri quadrati. La prima grotta dovrebbe essere disponibile a ospitare i primi campioni di Ice Memory nel 2024-2025.

Nonostante la complessità del trasporto in Antartide, la soluzione – si sottolinea – è strategica per varie ragioni: garantirà una conservazione a lungo termine e ‘naturale’, senza consumo di energia per la refrigerazione, quindi proteggendo i campioni da quasiasi rischio di un’interruzione del freddo (guasti, crisi economiche, conflitti, atti di terrorismo ecc…); garantirà una gestione oculata dei campioni, combinata alle restrizioni all’accesso imposte dal sito remoto; garantirà lo stoccaggio in una regione polare gestita attraverso il Trattato Antartico, firmato da molte grandi nazioni e in cui le rivendicazioni territoriali sono congelate.

Giovanni Agnelli BV: Ernesto Furstenberg Fassio entra in Consiglio

Giovanni Agnelli BV: Ernesto Furstenberg Fassio entra in ConsiglioRoma, 20 apr. (askanews) – “Sono sta designato per entrare a fare parte della Giovanni Agnelli (BV) in qualità di azionista e di rappresentante del nostro ramo famigliare nel Consiglio”. Lo ha detto il presidente di Banca Ifis Ernesto Furstenberg Fassio durante un incontro stampa per celebrare i 40 anni dell’istituto di credito e presentare la sua agenda. “Confermo che mio padre, oltre al passaggio generazionale nella Banca Ifis con la cessione del pacchetto di controllo, ha voluto anche trasferire a mio favore parte delle sue azioni nella Giovanni Agnelli B.V. e designarmi quale rappresentante del ramo familiare a lui riferibile”, ha aggiunto Ernesto Fürstenberg Fassio. La Giovanni Agnelli BV è una holding di diritto olandese che controlla il 52% di Exor e in cui sono rappresentati i vari rami della famiglia Agnelli. Lzp

Stoltenberg a sorpresa a Kiev, Cremlino: Ucraina nella Nato serio pericolo

Stoltenberg a sorpresa a Kiev, Cremlino: Ucraina nella Nato serio pericoloRoma, 20 apr. (askanews) – Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg è in visita a sorpresa a Kiev alla vigilia della riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina a Ramstein, in Germania, dove si discuterà di ulteriori aiuti militari all’Ucraina. Il sottotesto è la controffensiva ucraina su cui si rincorrono voci discordanti, ma che sembra imminente, comunque da concretizzare entro l’estate. E Stoltenberg non si stanca di lanciare a rilanciare l’appello a fare di tutto per permettere all’Ucraina di prevalere, perchè “se Putin vince, sarà una tragedia”.

Il segretario dell’Alleanza atlantica è stato avvistato dalla stampa ucraina stamattina nel centro di Kiev, davanti al monumento in memoria dei militari ucraini caduti, su piazza San Michele. I primi scatti hanno fatto il giro del mondo: l’arrivo di Stoltenberg – la prima volta dall’invasione russa dell’Ucraina – è un evento di forte impatto simbolico, e possibilmente di peso anche concreto. Secondo il Financial Times, Stoltenberg è atteso dal presidente Volodymyr Zelensky, che insiste per ottenere chiare promesse per l’adesione alla Nato del suo Paese. All’inizio del mese il segretario ha ribadito che “la posizione Nato resta invariata e l’Ucraina diventerà un membro dell’Alleanza”. La vittoria ucraina va vista come “un primo passo” verso l’ingresso a pieno titolo nella Nato, ha aggiunto.

L’adesione dell’Ucraina alla Nato creerebbe “un pericolo serio e significativo” per la Russia, ha detto oggi il Cremlino, commentando la notizia dell’arrivo di Stoltenberg a Kiev. Secondo il portavoce Dmitri Peskov, evitare questo scenario è uno degli obiettivi della cosidetta Operazione militare speiciale, “perché altrimenti rappresenterà un pericolo serio e significativo per il nostro Paese, per la sicurezza del nostro Paese”. In vista della riunione di Ramstein, Olanda e Danimarca hanno annunciato la donazione di 14 carri armati Leopard a Kiev. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha autorizzato il prelievo di un massimo di 325 milioni di dollari per assistenza alla difesa per l’Ucraina attraverso la legge sull’assistenza estera. La somma servirà per la fornitura di munizioni di artiglieria, l’aspetto ritenuto più critico da molti analisti in vista di una controffensiva ucraina, che sembra considerata inevitabile anche da Mosca. Le forze russe continuano infatti a costruire e rafforzare linee difensive nel Sud-Est ucraino, nel timore che un affondo delle truppe di Kiev possa spezzare il corridoio che permette ora la continuità territoriale tra Federazione russa e Crimea e lanci il tanto temuto assedio alla penisola sul Mar Nero annessa nel 2014.

La brutta vignetta criticata da (quasi) tutti

La brutta vignetta criticata da (quasi) tuttiRoma, 20 apr. (askanews) – Il primo a intervenire, prima che si scateni il tam tam di commenti e attestazioni di solidarietà, che inonda le redazioni, è il presidente del Senato Ignazio La Russa. La vignetta pubblicata oggi sulla prima pagina del Fatto quotidiano, firmata da Natangelo e intitolata “Obiettivo incentivare la natalità”, che fa riferimento al ministro Francesco Lollobrigida, dopo le sue parole sulla “sostituzione etnica”, e alla moglie – e sorella della premier – Arianna Meloni è, per l’esponente di primo piano di Fratelli d’Italia e seconda carica dello Stato, “spazzatura”.

“C’è un limite a tutto, anche all’indecenza. Quella pubblicata dal Fatto Quotidiano non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze. Solidarietà sincera ad Arianna e Francesco Lollobrigida”, scrive la Russa a cui seguono le dichiarazioni indignate dei presidenti dei gruppi parlamentari di Fdi che chiedono una “condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, Pd, Cinquestelle e altri, dei benpensanti e del mondo femminista”. Il ministro della Cultura, Gennario Sangiuliano, chiede le scuse del direttore Marco Travaglio e una presa di posizione netta da sinistra. A metà mattinata sui suoi canali social la premier Giorgia Meloni interviene con parole molto dure: “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico”, scrive Meloni chiamando in causa l’opposizione (“il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati”). Poi la promessa: “Se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni’”.

Il caso approda anche nell’aula della Camera con un accorato discorso a braccio della deputata Fdi Augusta Montaruli: “E’ vomitevole che l’odio politico si mischi alla misoginia, utilizzando il letto di una donna per una campagna del fango che vuole gettare discreto sulla vita delle persone sono per un attacco politico”, osserva. Dalle fila delle opposizioni i primi ad esprimere solidarietà sono gli esponenti dell’area del Terzo Polo, per Azione Carlo Calenda (“la vignetta fa schifo”) e per Italia Viva Maria Elena Boschi (“Non condivido una parola di ciò che ha detto Lollobrigida ma questa vignetta del Fatto Quotidiano è disgustosa”), a cui si uniscono vari esponenti del Pd, in primis la responsabile giustizia Debora Serracchiani che parla di vignetta “sessista e offensiva”. Silenzio, al momento, dal Movimento Cinquestelle, dalla Lega e da Alleanza Verdi e sinistra. Intanto la componente del sindacato dei giornalisti Fnsi “Pluralismo e Libertà” ha chiesto all’Ordine dei giornalisti di intervenire e prendere provvedimenti rispetto a una vignetta che “lede tutti i principi deontologici e ha come unico obiettivo quello di screditare persone che nulla hanno a che vedere con la vicenda oggetto della satira”.

Leishmaniosi, a Roma maxi-screening su 450 animali Canile Valle Grande

Leishmaniosi, a Roma maxi-screening su 450 animali Canile Valle GrandeRoma, 20 apr. (askanews) – Prende il via oggi il più grande screening di prevenzione e cura della leishmaniosi canina in Italia: oltre 450 animali ospitati dal Canile Valle Grande di Roma saranno sottoposti alle analisi specifiche grazie alla sinergia tra Fondazione Cave Canem, non profit con sede a Roma e attiva su tutto il territorio nazionale, il C.Re.Na.L. Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi di Palermo, eccellenza nazionale nel settore e lo staff del canile rifugio che solo nel 2022 ha facilitato l’adozione di 315 cani.

A effettuare le analisi, lo staff del canile Valle Grande di Roma, composto da medici veterinari, tecnici veterinari, coadiuvati dal team di campo di educatori cinofili della Fondazione Cave Canem coordinati dal dog trainer manager Mirko Zuccari, i quali contribuiranno a gestire e tranquillizzare i pazienti a quattro zampe durante i prelievi in box e nella nuova sala visite di recente allestimento. I campioni verranno spediti a Palermo e saranno analizzati dai professionisti del C.Re.Na.L. coordinati dal dottor Fabrizio Vitale; entro 30 giorni verranno inviati i risultati che andranno ad arricchire le schede anagrafiche di ogni cane. Per coloro i quali risulteranno positivi alla leishmaniosi verrà avviata immediatamente la terapia, per tutti gli altri verranno intensificati i protocolli di prevenzione. La Fondazione, il C.Re.Na.L. e il canile Valle Grande collaboreranno a un piano di controllo della leishmaniosi e per favorire l’adozione dei cani. Una ricerca scientifica verrà realizzata a conclusione di questa iniziativa. “Portare a termine questo piano di monitoraggio in collaborazione con il C.Re.Na.L. – afferma l’avv. Federica Faiella, Vicepresidente della Fondazione Cave Canem – e ripeterlo ciclicamente e con costanza permetterà di avere una fotografia delle condizioni di tutti i cani presenti in canile e di fornire tutte le informazioni utili a un’adozione consapevole e responsabile per ogni cane. Tante, troppe volte nel corso della mia carriera mi sono imbattuta nella leishmaniosi canina e ho potuto appurare quanto male possa fare ai cani che purtroppo la contraggono. La leishmaniosi è una condanna a vita, una vita di segregazione in un box di canile. Non sono solo i sintomi della malattia a nuocere ma le ferite dell’anima, il dolore e la delusione per le adozioni mancate a causa di una malattia che fa ancora tanta, troppa paura. La leishmaniosi, infatti, è una zoonosi: questo intervento è utile per la salute degli animali quanto per quella delle persone”.

“Il Centro di Referenza Nazionale per la Leishmaniosi nasce per garantire supporto diagnostico per l’intero territorio nazionale al fine di sviluppare la conoscenza epidemiologica dell’andamento dell’infezione nel serbatoio animale – dichiara Fabrizio Vitale a capo del progetto di ricerca del Cre.Na.L. -. Il Canile, sia sanitario che rifugio, è per sua natura l’osservatorio epidemiologico privilegiato come presidio territoriale e, in prospettiva alla capacità di attrazione nelle adozioni, baluardo nella protezione della salute pubblica. L’attività prevista in termini di screening della popolazione, oltre ad implementare le mappe di distribuzione dell’ infezione, finalizza la corretta ed auspicata visione in termini di “One Health”, come la Leishmaniosi strettamente legata alla Triade della Salute (uomo, animali, ambiente), sa garantire”.

Nanoparticelle luminescenti di silicio per riciclo della plastica

Nanoparticelle luminescenti di silicio per riciclo della plasticaRoma, 20 apr. (askanews) – Nanoparticelle luminescenti di silicio per la selezione e il riciclo efficiente della plastica. L’idea, presentata dallo spin-off dell’Università di Bologna SINBIOSYS, è stata premiata da WomenTechEU, finanziamento europeo destinato a donne imprenditrici che sviluppano progetti di innovazione tecnologica. Il progetto presentato da SINBIOSYS è uno dei 134 finanziati su 467 idee presentate.

SINBIOSYS – spiega Unibo – è uno spin-off partecipato dall’Alma Mater che progetta e sintetizza materiali luminescenti a partire da elementi abbondanti come il silicio. Paola Ceroni, professoressa ordinaria al Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” è la co-fondatrice, insieme all’amministratore delegato Francesco Romano e al ricercatore Marco Villa. Il progetto premiato si chiama PRESTO: sarà un marcatore invisibile per prodotti in plastica, pensato per favorire il riciclo e aumentare il valore della plastica dopo il suo primo utilizzo, diminuendo così l’inquinamento. Grazie a WomenTechEU, l’idea riceverà una sovvenzione di 75.000 euro per sostenere le fasi iniziali del percorso di sviluppo e la crescita dello spin-off. Inoltre, sarà offerto un servizio di tutoraggio e coaching nell’ambito del programma Women Leadership del Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC) e opportunità di networking in tutta l’Unione Europea.

“Oggi la porzione di materiale plastico riciclato è, nella maggioranza dei casi, utilizzato per realizzare prodotti di più basso valore rispetto all’oggetto originale: questo è dovuto al fatto che la plastica non è costituita da un unico materiale, bensì da una miscela di diversi polimeri a composizione chimica diversa, che vengono spesso accoppiati tra loro o ad altri materiali”, spiega la professoressa Ceroni. “Per poter riciclare la plastica in modo tale da poter rifare la stessa tipologia di oggetto, ad esempio contenitori alimentari, è necessario quindi selezionare e dividere le varie tipologie di plastica”. L’idea presentata da SINBIOSYS prevede quindi un codice basato su nanoparticelle di silicio, simile al QR code, ma non visibile ad occhio nudo. Le particelle emettono colori di luce diversa a seconda delle dimensioni della nanoparticella stessa, che possono essere letti da particolari apparecchiature ottiche. In questo modo, plastiche di tipo diverso possono essere marcate con un diverso codice colore e venire così riconosciute, separate e riutilizzate facilmente.

Questa tecnologia è l’esito di un percorso di ricerca partito nel 2012 con un progetto ERC Starting Grant (PhotoSi), a cui è seguito un altro finanziamento ERC Proof of Concept, chiamato SiNBioSys, da cui è poi nato lo spin-off partecipato dall’Università di Bologna. La stessa tecnologia è stata anche utilizzata per realizzare concentratori solari luminescenti, oggetto di ricerca di un progetto Proof of Concept finanziato dall’Università di Bologna.