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Mutti: no a nuova spirale inflativa ma vero rischio si chiama energia

Mutti: no a nuova spirale inflativa ma vero rischio si chiama energiaMilano, 12 dic. (askanews) – “Non possiamo pensare di ricadere in una spirale inflazionistica che danneggia a partire dal consumatore, l’industria, la distribuzione e tutte le filiere. Non vogliamo una nuova spirale inflativa che ha danneggiato tutti, dobbiamo tenerla sotto controllo ma dobbiamo capire che non è una dinamica industriale o di consumi deboli che sta alimentando questo rischio ma è una voce che si chiama energia”. A dirlo il presidente di Centromarca, Francesco Mutti, in occasione di un incontro con la stampa a Milano. “Dobbiamo comprendere da dove arrivano i nostri problemi e affrontarli in modo sistemico e sistematico abbandonando ideologie vetuste” ha aggiunto sottolineando che “Anche quando si fa una grande qualità occorre fare una grande attenzione ai costi: la qualità non è disgiunta dai costi, per questo l’efficienza deve essere ricercata dal punto di vista energetico”.


Le aziende di marca, ha spiegato poi Mutti, rispondendo ai giornalisti, stanno alzando “un muro molto forte per non scaricare a valle i costi che appaiono più temporanei. Quando c’è una ipotesi di consolidamento non si può fare altrimenti”. “Senz’altro – ha poi ricordato citando due materie prime che hanno toccato negli ultimi mesi nuovi massimi – la filiera del cacao e del caffè sono estremamente rilevanti ma sarei molto più preoccupato dell’aspetto energetico perchè senza sminuire il resto, ma se l’energia aumenta in modo importante ce lo ritroviamo sul 99% del carrello della spesa”.

Il 19 dicembre l’assemblea nazionale di Coldiretti a Roma

Il 19 dicembre l’assemblea nazionale di Coldiretti a RomaRoma, 12 dic. (askanews) – Si terrà il 19 dicembre, al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi a Roma, l’assemblea nazionale di Coldiretti “Eccezionalismo agricolo e disordine Virtuoso”.


Un momento cruciale di riflessione e confronto sul futuro dell’agricoltura italiana e sulle sfide del settore agroalimentare, spiega la Confedereazione. L’assemblea offrirà una piattaforma per approfondire alcuni temi chiave tra cui la sovranità alimentare, l’Europa e le ripercussioni dovute alla situazione geopolitica in un contesto in continua evoluzione. Oltre alla presenza del segretario generale e del presidente di Coldiretti, Vincenzo Gesmundo e Ettore Prandini l’evento vedrà la partecipazione di importanti figure istituzionali come i ministri della difesa Guido Crosetto e quello dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida. Tra gli interventi, si susseguiranno quelli di Dario Fabbri, direttore di Domino, Domenico Quirico, reporter e Caposervizio Esteri de La Stampa e Monica Maggioni, direttrice editoriale per l’offerta formativa della RAI, di Roberto Weber, presidente Centro Studi Divulga ed IXÈ e di Felice Adinolfi, Professore di Economia Agraria presso l’Università di Bologna e Direttore del Centro Studi Divulga.

A feste Bio a Milano si parla di sfida climatica e sostenibilità

A feste Bio a Milano si parla di sfida climatica e sostenibilitàRoma, 12 dic. (askanews) – Non possiamo controllare il clima, ma possiamo mitigarne gli impatti scegliendo il modo con cui ci prendiamo cura della terra. Questo in sintesi il messaggio che condivideranno gli agricoltori biologici e biodinamici alla settima edizione della Festa del BIO di Milano, sabato 14 dicembre alle 15.30, nel corso del talk “La parola ai testimoni: come affrontiamo la crisi climatica a colpi di bio”.


Sei storie di resilienza e amore per la terra, raccontate dai custodi della sostenibilità che hanno scelto un’agricoltura senza chimica di sintesi per affrontare le sfide quotidiane di un ecosistema in rapido cambiamento, condizionato da impatti climatici sempre più estremi. Le storie di biodiversità passano dall’esperienza di Giuseppe Goio, dell’omonima azienda agricola nel Biodistretto del Riso Piemontese, impegnata nella valorizzazione di antiche varietà di riso, con tecniche naturali come la “pacciamatura verde”. Giuseppe decide di passare al biologico riscoprendo così il rapporto profondo e appagante con la terra e il piacere di essere agricoltore. Le tecniche naturali che utilizza lo aiutano a contrastare gli impatti climatici preservando la fertilità del suolo e l’ambiente. Coltivare il riso con il metodo bio è anche la sfida dell’azienda agricola Rovasenda Biandrate Maria, un’altra realtà del Biodistretto del Riso Piemontese, nata negli anni ’70 nelle colline biellesi. Stefano Tiraboschi, l’agronomo che nel 2016 ha deciso di eliminare le sostanze chimiche di sintesi, racconterà quanto è importante rispettare i tempi della natura e valorizzare la diversificazione colturale. Rotazione e uso della pacciamatura verde consentono di mantenere intatti gli ecosistemi locali, rendendo l’agricoltura un alleato fondamentale nella mitigazione degli effetti del riscaldamento globale.


Jurij Bonomo, fondatore di Cortobio Società Agricola Cooperativa, condividerà l’approccio basato su sostenibilità e innovazione della cooperativa agricola, etica e solidale. Cortobio opera come un gruppo di acquisto che propone cassette di frutta e verdura bio, di stagione e a filiera corta, riducendo gli sprechi e valorizzando anche le imperfezioni per garantire qualità e sostenibilità. La storia di Bonomo dimostra come un modello agricolo rispettoso della natura possa rappresentare un motore di sviluppo sostenibile.

Benessere animale, in Toscana finanziabili 29 domande per 3 mln

Benessere animale, in Toscana finanziabili 29 domande per 3 mlnRoma, 12 dic. (askanews) – Benessere animale, in Regione Toscana è stato approvato l’elenco delle domande ricevibili al sostegno per il bando “Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale”. Delle 165 pervenute, sono 29 quelle finanziabili di cui una parzialmente finanziabile per un totale complessivo di 3 milioni di euro, dotazione che la Regione, vista la alta partecipazione, su proposta della vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, ha intenzione di raddoppiare.


La misura concede contributi in conto capitale agli allevatori che vogliano innalzare, tramite opportuni investimenti, il livello del benessere animale oltre gli standard in uso e oltre le norme esistenti. Il bando, che rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione per l’autonomia dei giovani, è inserito all’interno del Complemento di sviluppo rurale (Csr) 23-27, lo strumento che ha sostituito il Piano di sviluppo rurale.


“Raddoppieremo le risorse a disposizione di questo bando – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – La filiera zootecnica toscana da tempo ha innescato un processo virtuoso, già testato e verificato con i precedenti bandi “a premio” per il benessere animale che hanno riscosso molto successo e che hanno spinto la giunta toscana a mettere a punto nuove misure “di accompagnamento” a favore dei suoi allevatori, volte stavolta a innalzare il livello strutturale delle performances delle aziende”. “E’ un bando molto partecipato – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – che dunque abbiamo deciso di dotarlo di ulteriori fondi portandoli dagli attuali 3 a 7 milioni di euro, così da poter scorrere la graduatoria e soddisfare almeno altrettante domande oltre a quelle finanziabili adesso. Questo bando porterà la Toscana a posizionarsi tra le prime regioni italiane a offrire standard molto alti di benessere animale, aspetto sul quale la nostra Regione, durante la presente legislatura, ha deciso di investire molto, perché la propensione degli allevatori ad adottare sistemi di allevamento sempre più rispettosi degli animali si traduce in effetti positivi, oltre che sulla salute delle diverse specie allevate, anche sull’ambiente e sulla sicurezza dei consumatori e, non da ultimo, sulla qualità delle produzioni zootecniche”.


Grazie al contributo, gli allevatori toscani potranno sostenere investimenti aziendali mirati a favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, anche attraverso l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza. Sono previsti investimenti per adeguare la fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative (per esempio aumentando le disponibilità di spazio, le superfici dei pavimenti, i materiali di arricchimento, la luce naturale), e per offrire accesso all’esterno agli animali. Il sostegno pubblico, concesso nella forma di contributo in conto capitale, potrà essere dell’80% come contribuzione di base o se il beneficiario è un giovane agricoltore e dell’85% se il beneficiario è una “piccola azienda agricola”.

Filiera Italia: rafforzare dialogo transatlantico tra UE e USA

Filiera Italia: rafforzare dialogo transatlantico tra UE e USARoma, 11 dic. (askanews) – “Rafforzare il dialogo transatlantico tra il settore agroalimentare dell’UE e quello degli Stati Uniti è fondamentale per affrontare sfide globali come la sicurezza alimentare e il cambiamento climatico”: lo ha dichiarato Luigi Scordamaglia, CEO di Filiera Italia, in occasione di un incontro organizzato presso il Parlamento Europeo, co-organizzato da Farm Europe e dall’Alleanza USA per la Sostenibilità.


“Queste sfide non possono essere gestite come singoli Paesi o regioni, ma solo attraverso una visione globale condivisa. UE e USA devono collaborare, evitando conflitti che rischiano di avvantaggiare potenze come Russia e Cina. Solo lavorando insieme possiamo garantire la nostra sicurezza futura”, ha sottolineato Scordamaglia che ha aggiunto “Un Settore Agroalimentare basato sulla Cooperazione, non sui Conflitti – UE e USA non sono competitor, ma partner sinergici nel settore agroalimentare” L’amministratore delegato ha inoltre preso le distanze da chi soffia sul fuoco di un’escalation tariffaria tra le due sponde dell’Atlantico. “Trovo inaccettabile e controproducente rispondere alle minacce di dazi con altrettanti dazi. Questo approccio non fa altro che danneggiare le nostre economie e le nostre filiere. La strada giusta è quella del dialogo e della costruzione di standard comuni”, ha ribadito Scordamaglia.


Secondo Luigi Scordamaglia, la collaborazione tra UE e USA è l’unica strada per promuovere un’agricoltura sostenibile e resiliente. “Questo dialogo transatlantico è cruciale. La partecipazione attiva di Coldiretti e Filiera Italia dimostra quanto crediamo nella necessità di questa partnership. Insieme possiamo promuovere un modello globale che rispetti i valori, gli standard e le esigenze dei nostri cittadini e produttori”, ha concluso l’amministratore delegato

Lollobrigida: reddito agricoltori centrale per Governo

Lollobrigida: reddito agricoltori centrale per GovernoRoma, 11 dic. (askanews) – “Il reddito degli agricoltori è centrale per il governo Meloni”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative in sede nazionale ed europea, volte al rafforzamento del mercato unico e alla tutela del reddito degli agricoltori.


Il ministro ha detto che in tema di tutela del settore primario le “proposte annunciate ieri dalla Von der Leyen sono state un passaggio significativo in questa direzione e noi siamo pionieri su queste tematiche come i contratti scritti tra agricoltori e acquirenti, che sono già in vigore in Italia”. Il ministro ha poi aggiunto che l’Italia “chiede a gran voce di proteggere i produttori dall’import di prodotti che non rispettano gli standard europei: chiediamo che l’Europa ci aiuti a consolidare questa protezione sia lato porti sia lato confini europei. Il Governo Meloni vuole rimettere al centro l’agricoltura e in Europa fa il suo compito appieno”, ha concluso Lollobrigida.

Lollobrigida: rimossi on line 11 imitazioni Dop Pistacchio Bronte

Lollobrigida: rimossi on line 11 imitazioni Dop Pistacchio BronteRoma, 11 dic. (askanews) – “I controlli sul mercato elettronico hanno portato alla rimozione dagli scaffali virtuali di 11 prodotti usurpanti la denominazione della Dop Consorzio pistacchio verde di Bronte”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al question time alla Camera a un’interrogazione sulle iniziative a tutela del Dop Consorzio pistacchio verde di Bronte.


“I comportamenti frudolenti di pochi infangano il prestigio delle nostre aziende e dei nostri agricoltori – ha aggiunto il ministro – Bisogna però proteggere il pistacchio di verde di Bronte Dop anche da una comunicazione errata della tv di Stato che a volte si lascia andare a una informazione che non tiene conto del fatto che a una persona che sbaglia ne corrispondono mille che lavorano nel pieno rispetto della legalità”.

Lollobrigida: Parco Agrisolare, fondi a 21mila aziende per 2,2 mld

Lollobrigida: Parco Agrisolare, fondi a 21mila aziende per 2,2 mldRoma, 11 dic. (askanews) – La misura del Parco Agrisolare si sta rivelando “fondamentale per il settore agricolo, per aumentare l’energia da rinnovabili senza consumo di suolo, perché i pannelli sono installati sui tetti. I dati sono straordinari: ad oggi sono state finanziate oltre 21mila aziende per oltre 2,2 miliardi di euro di risorse”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al Question time alla Camera a una interrogazione sullo stato di avanzamento della misura del Pnrr denominata “Parco Agrisolare”.


“Entro fine mese saranno identificati tutti i beneficiari per un totale produttivo di oltre 1600 megawatt, 4 volte il target inizialmente previsto dal Pnrr – ha aggiunto Lollobrigida – La misura era poco attrattiva e questo è un successo del governo Meloni ottenuto grazie all’ascolto delle istanze del mondo produttivo e al confronto con la Ue. La misura è un modello in ambito europeo e cercheremo di recuperare altre risorse per rispondere a tutte le istanze delle imprese in graduatoria, il tutto senze togliere un solo metro quadro di terreno agricolo”, ha concluso.

Lollobrigida: Italia non a rischio infrazione su carne sintetica

Lollobrigida: Italia non a rischio infrazione su carne sinteticaRoma, 11 dic. (askanews) – “L’Italia non è esposta ad alcun rischio di procedure di infrazione europea né per il divieto di produzione, vendita di carne sintetica o coltivata né per il divieto di utilizzo del meat sounding per gli alimenti di origine vegetale. La norma risponde a un principio di precauzione, non è una regola tecnica peché non esiste un mercato ma una disposizione che introduce sanzioni nell’ordinamento per le violazioni a un divieto che altrimenti sarebbero rimaste impunite”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo al Question time alla Camera a una interrogazione sul divieto di produzione e commercializzazione di carne coltivata e di denominazion evocative della carne per prodotti contenenti proteine vegetali.


Il ministro ha ribadito che a parere del govenro laa carne sintetica “è equiparabile a un farmaco per il suo processo produttivo e non ad alimenti di origine naturali e quindi va valutata scientificamente”. Per quanto riguarda il cosiddetto meat sounding, “il governo ha sostenuto l’emendamento sul divieto di uso dei termini evocativi della carne – ha detto Lollobrigida – la disposizione richiedeva un decreto attuativo per l’adozione del quale si è avviata una ricognizione con le aziende di settore per elaborare un testo condiviso”. La Corte di giustizia europea poi “ha fornito il 4 ottobre scorso indicazioni precise per le denominazioni evocative dei prodotti a base di carne e il governo in questa direzione sta studiando modifiche alle norme per rendere la disciplina compatibile con la normativa unionale”, ha concluso Lollobrigida.

Il distretto agroalimentare della Valtellina sponsor delle Olimpiadi 2026

Il distretto agroalimentare della Valtellina sponsor delle Olimpiadi 2026Milano, 11 dic. (askanews) – Fondazione Milano Cortina 2026 e Valtellina Taste of emotion, il distretto agroalimentare di qualità della Valtellina, rafforzano il proprio accordo di sponsorship per i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, in programma rispettivamente dal 6 al 22 febbraio 2026 e dal 6 al 15 marzo 2026. Valtellina Taste of emotion passa così da official supporter a sponsor di Milano Cortina 2026, grazie ad una convergenza territoriale che consolida il percorso avviato lo scorso anno.


L’intesa, siglata lo scorso 6 dicembre, rafforza il legame tra la Valtellina e l’evento sportivo più importante al mondo con l’obiettivo di far crescere la visibilità internazionale del territorio, stretto tra le Alpi Retiche e Orobie, dove natura incontaminata e cultura si intrecciano ad antiche tradizioni enogastronomiche e biodiversità. Una ricchezza rappresentata dal marchio “Valtellina Taste of emotion” che aggrega nove denominazioni Dop e Igp (Bresaola della Valtellina Igp, Bitto Dop, Valtellina Casera Dop, Valtellina Superiore Docg, Sforzato di Valtellina Docg, Rosso di Valtellina Doc, Alpi Retiche Igt, Mela di Valtellina Igp e Pizzoccheri della Valtellina Igp), per un valore complessivo di oltre 270 milioni di euro, e punta ad un approccio sempre più integrato tra turismo, enogastronomia e prodotti agroalimentari. Con l’occasione è stato presentato anche il nuovo spot “In Valtellina. È tutto qui” protagonista della campagna di promozione della stagione invernale realizzata dall’Azienda di promozione e formazione della Valtellina (Apf Valtellina) in onda dal 15 dicembre sulle principali emittenti televisive.


“Siamo felici di assistere al passaggio di un marketing partner che da official supporter diventa sponsor ufficiale dei Giochi di Milano Cortina 2026 – ha commentato Nevio Devidé, chief revenue officer Milano Cortina 2026 – Un cambio significativo che apre le porte ad una maggiore visibilità per il Distretto della Valtellina e che ci permette di collaborare in maniera sinergica su nuove attività. In attesa dell’apertura ufficiale dei Giochi, che avverrà tra poco più di un anno, ci aspetta un periodo ricco degli appuntamenti tra i più importanti della Road to the Games. I Giochi di Milano Cortina 2026 sono sotto gli occhi di tutto il mondo e come Comitato organizzatore abbiamo il compito di dimostrare la vera forza di questo nuovo modello, ovvero l’unicità dei nostri territori, delle nostre comunità e delle realtà locali che sanno distinguersi all’estero come nessun altro”. “E’ un traguardo importante, raggiunto grazie al gioco di squadra con tutti gli attori del territorio, e che oggi vede affiancarsi ai prodotti Dop e Igp valtellinesi anche il comparto turistico – commenta Claudio Palladi, presidente del Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina – Questi Giochi offrono la possibilità di accendere un enorme riflettore sulla Valtellina: un’opportunità che abbiamo voluto cogliere fin da subito, e ora potenziare, facendo sistema. Siamo certi che sfruttando sinergicamente l’enogastronomia insieme agli altri elementi che rendono celebre il territorio e attraverso un’offerta integrata delle nostre eccellenze, riusciremo a proporre ai 500mila visitatori internazionali attesi in Valtellina per le Olimpiadi 2026 un’esperienza unica in termini di ospitalità, attività e prodotti tipici di qualità”.