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Cannes, approda oggi al Festival del cinema “The Race Of Love”

Cannes, approda oggi al Festival del cinema “The Race Of Love”Roma, 17 mag. (askanews) – Approda al Marchè du Film del Festival di Cannes The Race of Love, film romance prodotto da Enrico Pinocci, diretto da Alfio D’Agata, con un cast internazionale: Ciara Hanna (Stars Feel Again, Stars Feel Alabama, Power Rangers Megaforce), Thomas Gipson (Love’s Fast Lane, Burning Lies), Blanca Blanco (Eye for eye, Bettayed), Letizia Pinocci (Mission Possible, 6 Children & 1 Grandfather) e Harmony Mc Elliot (You Can Do Better, Life Whack).


Protagonisti del film sono James, single per scelta, e Judy con una vita complicata a causa del suo lavoro che le rende difficile le relazioni: dopo una serie di coincidenze che li farà incontrare spesso e dopo colpi di scena i loro cuori di apriranno. Il film verrà presentato in anteprima mondiale oggi, venerdì 17 maggio, alle ore 18.00 al cinema Olympia 2 di Cannes. Girato a Los Angeles e nei suggestivi autodromi di: Vallelunga, Misano, Rio e Monte Carlo. Saranno presenti alla proiezione Thomas Gipson, Blanca Blanco, Letizia Pinocci, Vincenzo Bocciarelli e Romano Pigliacelli. La Movie On Pictures è presente al Marchè du Film per accordi di distribuzione del film “The Race of Love”, dopo il successo di “Mission Possible” distribuito in 83 broadcasters e 40 territori. I prossimi film: The Strength of Love (romance) attualmente in produzione, Against The Time (action thriller crime), The New Jocker (action thriller crime), All Need For Kiss (romance), The Dog of Christmas (romance), Falling in Love in Venice (romance).

Omofobia,Mattarella:Italia non immune, non si rassegni a brutalità

Omofobia,Mattarella:Italia non immune, non si rassegni a brutalitàRoma, 17 mag. (askanews) – “L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia e la Bifobia. “Non è possibile – aggiunge – accettare di rassegnarsi alla brutalità. La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta un’offesa per l’intera collettività”.


“L’impegno delle Istituzioni – esorta Mattarella – deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”. “I principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione – sottolinea il capo dello Stato – sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana. Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”.


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Ferrovie, Salvini: diritto sciopero non deve fermare intero paese

Ferrovie, Salvini: diritto sciopero non deve fermare intero paeseRoma, 17 mag. (askanews) – “Dobbiamo garantire ad altri lavoratori di poter esercitare il loro lavoro: il diritto allo sciopero è sacrosanto però devono essere garantiti i diritti essenziali e le fasce protette perché il diritto allo sciopero non deve fermre un intero paese”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ospite di Agorà su Raitre, motiva la precettazione dei lavoratori che avevano proclamato uno sciopero per il prossimo fine settimana.


“Domenica – ha osservato Salvini – c’è il gran premio di Formula Uno a Imola che per l’Emilia-Romagna e per tutta Italia significa lavoro, turismo, una grande immagine di efficienza e competitività in tutto il mondo. Non garantire alle persone di arrivare in sicurezza a Imola, visto anche il maltempo che c’è stato, è qualcosa che da ministro dei trasporti non potevo tollerare. Quindi lo sciopero è semplicemente posticipato, nessuno cancella nulla, ma il diritto allo sciopero di una minoranza deve garantire anche il diritto al lavoro, alla vita alla stragrande maggioranza degli italiani”.

Maltempo, Salvini: bisogna trattenere acqua, servono nuove dighe

Maltempo, Salvini: bisogna trattenere acqua, servono nuove digheRoma, 17 mag. (askanews) – “La rete ferroviaria per quanto di nostra competenza è riattivata, sono in costante contatto con Anas per le strade statali, per verificare frane e smottamenti. C’è bisogno di trattenerla quest’acqua facendo nuove dighe, nuove vasche di laminazione, bacini di espansione per i fiumi e i torrenti: spero che almeno su questo non ci siano i comitati del no perché altrimenti poi vediamo queste immagini”. Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, ministro delle Infrastruture e dei Trasporti ad Agorà su Raitre.

Ferrovie, Salvini firma precettazione sciopero 19 e 20 maggio

Ferrovie, Salvini firma precettazione sciopero 19 e 20 maggioMilano, 16 mag. (askanews) – Il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha firmato un’ordinanza di precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero del trasporto ferroviario tra domenica 19 e lunedì 20 maggio. Una decisione, si legge in una nota del Mit, maturata soprattutto in vista dell’importante weekend per gli appassionati di Formula 1, in quanto coincide con la manifestazione sportiva “Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna” all’Autodromo di Imola. L’afflusso di turisti e appassionati stimato è di oltre 200.000 persone. Lo sciopero, riporta la nota del Mit, “causerebbe notevoli ripercussioni e problemi di ordine e sicurezza pubblica. Sulla base di queste motivazioni il ministro Salvini ha pertanto disposto il differimento”.

Mattarella a studenti pro-Gaza: contrastare tutte violazioni diritti umani

Mattarella a studenti pro-Gaza: contrastare tutte violazioni diritti umaniRoma, 16 mag. (askanews) – “Una lettera mi ha sollecitato a non rinchiudermi in quella che è stata definita la torre d’avorio del Rettorato: venendo, ho visto un cartello che sostanzialmente mi chiedeva cosa penso di quanto avviene a Gaza. Non voglio lasciare questa domanda senza risposta: ciò che penso di quel che avviene a Gaza l’ho detto pubblicamente e non in circostanze fortuite o informali ma in occasioni pienamente significative, come nell’intervento che ho fatto otto giorni fa all’assemblea generale dell’Onu o con la lettera che l’altro ieri ho inviato al presidente della Repubblica di Israele”.


Intervenendo alla ‘Giornata del laureato’, la cerimonia con cui si premiano gli studenti più meritevoli della Sapienza, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha risposto agli studenti universitari romani che, come i colleghi di diversi atenei in Italia e all’estero, protestano per quel che definiscono il “genocidio” palestinese ad opera di Israele e che ieri, in una lettera aperta, avevano invitato il presidente della Repubblica a raggiungerli al loro presidio “per avere finalmente quel confronto con le istituzioni che da tanto tempo ormai chiediamo”. “La condizione della questione della pace in Medio Oriente, del diritto all’esistenza in sicurezza di Israele e del diritto dei palestinesi di avere uno Stato in cui riconoscersi è una questione che la comunità internazionale avverte con grande preoccupazione e non da oggi, e non soltanto da quando l’assassinio di tante persone inermi da parte di Hamas” lo scorso 7 ottobre, “ha innescato una spirale di spaventosa violenza”, ha premesso Mattarella. Il punto è che “tutto quel che riguarda la dignità delle persone, di ogni persona, la loro libertà, l’esigenza di rispettare il diritto umanitario – ha spiegato il Capo dello Stato -, è indicato nella nostra Costituzione, ed è quindi doveroso per la Repubblica italiana. Questo vale in ogni direzione, questo criterio vale per Gaza, per il popolo palestinese, con migliaia di vittime, molti orfani, un gran numero di persone senza casa”, ma “vale”, ha sottolineato Mattarella, anche “per i ragazzi e le ragazze uccise e stuprate mentre ascoltavano musica ad un rave il 7 ottobre dello scorso anno in Israele, vale anche per i bambini sgozzati in quei giorni”, così come per diritti umani violati in “Iran e Afghanistan”.


“Per la nostra Repubblica – ha sottolineato Mattarella – tutte le violazioni dei diritti umano vanno denunciate e contrastate: tutte, ovunque, sempre – ha scandito il Capo dello Stato -, perchè la dignità umana, la rivendicazione della libertà, la condanna della sopraffazione, il rifiuto della brutale violenza, non cambiano valore a seconda dei territori, a seconda dei confini tra gli Stati o delle relazioni internazionali”. Mattarella ha poi parlato più in dettaglio della situazione delle proteste pro-Gaza nelle università, criticando implicitamente i tentativi di boicottare gli accordi di ricerca con gli atenei israeliani ma non risparmiando nemmeno critiche a quanti vorrebbero ‘zittire’ le proteste. “Le università sono la sede del libero dibattito, della libertà di critica. Talvolta anche del dissenso dal potere, sempre in collegamento al di sopra dei confini degli Stati, con gli atenei di ogni parte del mondo. La libertà, la pace, i diritti umani – ha sottolineato Mattarella – passano attraverso il dialogo, il confronto, attraverso la libera circolazione del loro valore, contro la violenza e contro l’odio che diffondendosi conducono a esiti raccapriccianti. Il potere, quello peggiore, desidera che le Università del loro Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con le Università di altri Paesi, perché questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare le Università, di comprimerne il livello culturale, di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà”.


Per questo, ha concluso il Capo dello Stato, “ribadisco l’auspicio del dialogo in ogni ambito nel nostro Paese, tra le diverse componenti sociali e le istituzioni e nell’ambito accademico tra le varie componenti dell’Università nel reciproco rispetto, perché in questo rispetto risiede la libertà”.

Dipendenza social nei bambini? Ue apre un procedimento contro Meta

Dipendenza social nei bambini? Ue apre un procedimento contro MetaBruxelles, 16 mag. (askanews) – L’Ue ha aperto un procedimento formale nei confronti di Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, piattaforme accusate di causare dipendenza comportamentale nei bambini. La portavoce Ue, Johanna Bernsel, ha spiegato che una conferma darebbe al blocco dei 27 “il potere di adottare delle azioni esecutive contro il gigante tecnologico statunitense”.”Questa apertura formale ci permette di fare alcuni passi ulteriori nella richiesta di informazioni che abbiamo già inviato. Possiamo anche fare ispezioni, e poi potremo anche adottare alcune azioni esecutive come potremmo fare ora in generale, dal punto di vista procedurale, l’apertura di un’indagine consentirebbe alla Commissione di adottare misure provvisorie, decisioni di non conformità e anche, soprattutto, di accettare impegni da parte di Meta”.


L’indagine segue la mastodontica legge del Digital Services Act (DSA) che obbliga le più grandi aziende tecnologiche del mondo a fare di più per proteggere gli utenti europei online e a dare una stretta sui contenuti illegali. Si tratta della seconda indagine su Meta dopo una precedente avviata dall’Unione Europea il mese scorso per i timori che Facebook e Instagram non contrastino a sufficienza la disinformazione.Un altro tema che la commissione ha sollevato è il cosiddetto “effetto tana del coniglio”, che accade quando gli utenti vengono bombardati da contenuti suggeriti dall’algoritmo, in alcuni casi portando a contenuti ancora più pericolosi. “Non siamo convinti che abbia fatto abbastanza per soddisfare gli obblighi tesi a mitigare i rischi di effetti negativi sulla salute mentale e fisica dei giovani europei”, ha commentato il commissario al mercato interno, Thierry Breton, riferendosi a Meta.

Liguria, Salvini: un’inchiesta non può bloccare Italia, lavori proseguano

Liguria, Salvini: un’inchiesta non può bloccare Italia, lavori proseguanoMilano, 16 mag. (askanews) – “Rispetto le inchieste, spero solo che facciano in fretta, perchè vorrei sapere se qualcuno ha sbagliato. Ma non basta una denuncia o un’inchiesta per bloccare mezza Italia”. Lo ha detto il vice premier MAtte oSalvini, ospite di Dritto e Rovescio su Retequattro, aggiungendo: “Faccio di tutto perchè non ci vadano di mezzo i cittadini, a Genova come a Bari. L’importante è che non si fermino le opere pubbliche: i lavori sul porto, le ferrovie, le autostrade, servono non a un sindaco o a un governatore ma a milioni di cittadini. Da ministro dei Lavori pubblici do la mia parola che farò di tutto per non bloccare i lavori”.


Prosegue poi il segretario della Lega: “Conosco Toti come una persona onesta seria e perbene, e Genova e la regione Liguria, dopo il dramma del Ponte Morandi, sono stati un modello di velocità, onestà e concretezza”. E poi, conclude, “ogni giorno, tre italiani normali vengono arrestati e poi scarcerati dopo qualche mese perchè non c’entravano niente. Anche i magistrati se sbagliano devono rispondere dei loro errori”.

M.O.,Mattarella: non sono in torre d’avorio e rispondo su Gaza

M.O.,Mattarella: non sono in torre d’avorio e rispondo su GazaRoma, 16 mag. (askanews) – “Una lettera che è stata pubblicata da alcune agenzie di stampa e da alcuni quotidiani mi ha sollecitato a non rinchiudermi nella torre d’avorio, come è stato definito il Rettorato: ho visto un cartello che mi chiede cosa penso di quello che avviene a Gaza. Non voglio lasciare questa domanda senza risposta”. Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo a braccio alla cerimonia di premiazione degli studenti più meritevoli della Sapienza di Roma e rispondendo alla lettera aperta di ieri in cui gli studenti pro-Gaza gli chiedevano un incontro.

Università, Mattarella: il peggiore potere le vuole isolate

Università, Mattarella: il peggiore potere le vuole isolateRoma, 16 mag. (askanews) – “Il potere, quello peggiore, desidera che le Università del loro Paese siano isolate, senza rapporti né collaborazioni con le Università di altri Paesi, perché questa condizione consente al peggiore dei poteri di controllare le Università, di comprimerne il livello culturale, di impedire il suo grido e la sua spinta di libertà”. Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo alla cerimonia di premiazione degli studenti più meritevoli della Sapienza di Roma e rispondendo alla lettera aperta di ieri in cui gli studenti pro-Gaza gli chiedevano un incontro.


“Ribadisco l’auspicio del dialogo – ha proseguito il Capo dello Stato – in ogni ambito nel nostro Paese, tra le diverse componenti sociali e le istituzioni e nell’ambito accademico tra le varie componenti dell’Università nel reciproco rispetto, con attenzione particolare a tutto ciò che attiene al diritto allo studio, senza che alcuno ritenga di poter imporre decisioni ma nel rispetto delle altrui opinioni perché in questo rispetto risiede la libertà”.