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Il 3-4 ottobre a Roma il G7 delle Autorità di Concorrenza, focus su IA

Il 3-4 ottobre a Roma il G7 delle Autorità di Concorrenza, focus su IAMilano, 26 set. (askanews) – Si svolgerà giovedì 3 e venerdì 4 ottobre a Roma, nella sede dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il G7 delle Autorità di Concorrenza. Ai lavori parteciperanno le delegazioni dei sette Paesi membri del gruppo (Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti) più quella della Commissione europea. In totale i delegati saranno 35.


L’evento si articolerà in due sessioni di lavoro, a porte chiuse, che si terranno il pomeriggio del 3 ottobre e la mattina del 4 ottobre. La prima sarà dedicata alle attività di monitoraggio ed enforcement antitrust attuali e future; la seconda a questioni di policy e normative. Filo rosso della discussione saranno l’intelligenza artificiale e i problemi di concorrenza ad essa legati, visto l’impatto trasformativo dell’IA sulla nostra economia e sulla nostra società. Il G7 sarà “un’importante occasione per promuovere collaborazione, scambio di conoscenze e definizione di una visione condivisa” sul tema tra i Paesi membri, ha evidenziato il presidente dell’Antitrust, Roberto Rustichelli. “Ancora una volta Roma conferma di essere città simbolo di dialogo e di cooperazione internazionale, un luogo per discutere sfide e opportunità globali”.

Rai, la maggioranza ‘incassa’ il nuovo cda. E prende tempo sulla Vigilanza

Rai, la maggioranza ‘incassa’ il nuovo cda. E prende tempo sulla VigilanzaRoma, 26 set. (askanews) – Chiusa una partita, se ne apre una completamente nuova. Il centrodestra la vede così e, dopo aver portato a casa l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione della Rai puntando tutto sulla indisponibilità a ulteriori rinvii, adesso spera di superare lo scoglio della Vigilanza proprio prendendo tempo.


Il primo step si è completato oggi con l’elezione dei quattro consiglieri di nomina parlamentare: Federica Frangi (in quota Fdi), Antonio Marano (Lega), Alessandro Di Majo (M5s) e Roberto Natale (Avs). E con l’indicazione da parte del Mef di Giampaolo Rossi (destinato a essere amministratore delegato) e, soprattutto, di Simona Agnes, che Forza Italia ha difeso strenuamente e fino in fondo pur consapevole che sul suo nome, al momento, non ci sono i due terzi dei voti necessari in commissione di Vigilanza per la ratifica della nomina a presidente. Ed è a questo punto, si ragiona nella maggioranza, che scatta il secondo tempo della partita. Il primo, d’altra parte, si è chiuso con una spaccatura delle opposizioni che fino a una settimana fa sembrava lontana. Complice una apertura sulla riforma della governance, con tanto di convocazione degli Stati generali per discuterne, oltre che dell’impegno ad avviare la settimana prossima l’esame delle proposte di legge già depositate in Parlamento, il centrodestra è riuscito ad aprire un canale prima con il M5s e poi con la sinistra che hanno così deciso di partecipare al voto sul consiglio di amministrazione nonostante il Pd di Elly Schlein abbia deciso di optare per l’aventino in nome della propria “coerenza”, ovvero dell’assunto ‘niente nomine senza riforma’. Sulla stessa linea dem si sono schierati invece Italia viva e Azione.


Né i pentastellati né Bonelli e Fratoianni, tuttavia, si dichiarano disponibili a fare da sponda alla nomina di Agnes come presidente. La loro richiesta è quella di avere un nome di garanzia, diversamente – ripetono – si torna allo schema iniziale: disertare – questa volta con il centrosinistra tutto unito – il voto della Vigilanza dove alla maggioranza, dopo il ritorno di Mariastella Gelmini, mancano due voti. E, tuttavia, nella coalizione di governo si continua a non escludere la possibilità di far cambiare posizione al M5s, magari con la lusinga di qualche direzione (si ipotizza quella di Rainews24 ma addirittura del Tg3). Persino nelle forze di minoranza, in pochi sono pronti a mettere la mano sul fuoco sulla solidità del niet di Giuseppe Conte. “Se saremo compatti? Dovete chiederlo a loro”, la risposta.


Perché questo schema abbia possibilità di realizzarsi, però, la maggioranza ha bisogno di più tempo. In particolare, è il ragionamento, è più difficile fare una nuova incursione nel ‘campo largo’ a ridosso del voto in Liguria. Ecco perché si sta ragionando sul ‘dilatare’ per quanto possibile lo svolgimento dei prossimi passaggi. Il primo è la convocazione dell’assemblea dei soci (che dovrebbe essere messa in calendario martedì o mercoledì prossimi), successivamente viene convocato il cda stesso per l’indicazione di amministratore delegato e presidente. A quel punto la palla passa all’ufficio di presidenza della Vigilanza cui spetta il compito di fissare la data della riunione della commissione stessa per il voto sul presidente. “Il percorso – spiega un meloniano – potrebbe non concludersi prima di due, tre settimane. Magari anche di più”. Resta sempre l’ipotesi che il nome di Simona Agnes venga prima bocciato e poi riproposto, come già accadde a Marcello Foa. Uno smacco che però Forza Italia vorrebbe evitare. Nel caso presidente di diritto diventerebbe Antonio Marano, in quanto consigliere anziano. E chissà quanto questo argomento usato dagli azzurri potrà fare breccia nelle opposizioni: “Preferite che a indicare il presidente alla fine sia la Lega?”.

Vela, Louis Vuitton cup, Vince Britannia, 1-1 con Luna Rossa

Vela, Louis Vuitton cup, Vince Britannia, 1-1 con Luna RossaRoma, 26 set. (askanews) – Ineos Britannia pareggia i conti, vince la 2^ regata e si porta sull’1-1 dopo la prima giornata della finale di Louis Vuitton Cup. Con vento teso e costante, a fare la differenza è ancora una volta la partenza dove Ineos ha guadagnato 7″. Dopo essere andati avanti fino a 17″ Britannia ha subito la rimonta di Luna Rossa che è stata comunque sempre controllata dall’equipaggio di Ben Ainslie. Il divario è sempre di 200 metri e così resta fino alla fine della seconda regata vinta agevolmente. Sabato regata-3 e regata-4

Petrini: su Green deal no convenienze elettorali come da Von der Leyen

Petrini: su Green deal no convenienze elettorali come da Von der LeyenTorino, 26 set. (askanews) – “Occorre il superamento di questa visione che mette il cambio climatico del New green deal in seconda istanza quasi che fosse contro le istanze dei contadini. Questo non è vero”. Il fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, in occasione dell’inaugurazione di Terra Madre a Torino rilegge con una nota di amarezza le proteste che quest’anno hanno visto scendere in piazza gli agricoltori in tutta Europa. “Purtroppo la scelta di scendere in piazza – ha detto – è stata interpretata dalla politica in maniera sbagliata. Mentre i contadini rivendicano il diritto di fare i propri prezzi, la politica ha pensato che il vulnus, la situazione che andava cambiata fosse la politica ambientale. E quindi questo ha ottenuto il risultato di mettere i contadini contro gli ambientalisti, in un momento in cui la situazione delle scelte ambientali è di primaria importanza” ha avvertito.


Petrini ragiona sul fatto che “dentro questo sistema le varie parti, le varie componenti entrate in questa dimensione della transizione ecologica devono attuare elementi di dialogo, di confronto e non di contrapposizione. Ma ahimè questo è l’elemento che contraddistingue la politica oggi, non ci sono mediazioni, uno contro l’altro armati salvo poi quando ci sono le elezioni”. E qui punta il dito contro le recenti elezioni europee e la confermata presidente della Commissione. “La stessa Ursula von der Leyen che ha dichiarato che il Green Deal andava eliminato – ha detto – dovendo dopo le elezioni fare un governo con i verdi, ha dichiarato con altrettanta linearità che va realizzato nel giro di un anno”. “Occorre superare questa situazione e andare alla radice del problema – ha analizzato – abbiamo una distribuzione praticamente concentrata nelle mani di pochi. Oggi è la grande distribuzione, non tutta fortunatamente, un domani sarà anche la distribuzione online. Ebbene, i benefici di queste distribuzioni si chiudono nelle mani di pochi e la moltitudine dei produttori non ha neanche la dignità di fare i prezzi. Questa è una delle grandi battaglie che abbiamo davanti”. “Io penso che o realtà come Terra Madre, con il mondo agricolo, ma non solo, anche i cittadini diventano protagonisti politici in questa fase più rilevanti – ha concluso – o altrimenti accettiamo questi giochini che sono un po’ schizofrenici”.

Tennis, Sinner rinuncia a Vienna punta ai Master e alla Davis

Tennis, Sinner rinuncia a Vienna punta ai Master e alla DavisRoma, 26 set. (askanews) – La notizia era nell’aria da diversi giorni, ma ora è ufficiale. Jannik Sinner rinuncia all’Atp 500 di Vienna, in programma dal 21 al 27 ottobre. L’azzurro, concentrato in questo momento sull’Atp 500 di Pechino, ha in mente di chiudere la stagione alla grande, con due Masters 1000 ancora da giocare (Shanghai e Parigi-Bercy), le finali di Davis e le Atp Finals, dove davanti al pubblico di Torino proverà a conquistare quel titolo sfuggito un anno fa nella finale contro Novak Djokovic. Per questo Vienna era il torneo più sacrificabile nella schedule del numero 1 del mondo, che lo scorso anno in Austria sconfisse in finale Daniil Medvedev e trionfò.

Israele ha deciso: “continua l’attività offensiva” in Libano

Israele ha deciso: “continua l’attività offensiva” in LibanoRoma, 26 set. (askanews) – Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha approvato “la continua attività offensiva delle Forze di difesa israeliane (Idf)” contro Hezbollah in Libano. Lo ha reso noto il suo ufficio, riferendo di un incontro avuto oggi da Gallant con il capo di stato maggiore dell’Idf, il generale Herzi Halevi, il capo della direzione delle operazioni, il generale Oded Basiuk, e il capo della direzione dell’intelligence, il generale Shlomi Binder, per approvare i piani.

Bilaterale Italia-Senegal al G7 su sviluppo filiere strategiche

Bilaterale Italia-Senegal al G7 su sviluppo filiere strategicheRoma, 26 set. (askanews) – Un confronto sulle potenzialità derivanti dalla cooperazione tra Italia e Senegal, con riferimento allo sviluppo di filiere strategiche ed all’incremento dei flussi commerciali. Oggi il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha incontrato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e dell’Allevamento del Senegal, Mabouba Diagne in bilaterale nell’ambito dei lavori del G7 Agricoltura e Pesca di Siracusa. Durante l’incontro è stata ribadita la reciproca strategicità nello sviluppo di filiere di qualità e i due Ministri hanno approfondito i profili di condivisione legati al trasferimento di conoscenze e competenze in campo agricolo ed allo sviluppo e diffusione di tecnologie agricole avanzate.

Al via in Lombardia progetto per concerti nei piccoli borghi

Al via in Lombardia progetto per concerti nei piccoli borghiMilano, 26 set. (askanews) – Da Vivaldi a Bach fino ai Beatles. La grande musica arriva in 12 province lombarde con una serie di spettacoli che hanno l’obiettivo promuovere, attraverso le note, luoghi di importante valore storico e culturale. È quanto prevede il progetto ‘Percorsi Musicali in Lombardia – Le 12 perle di Lombardia’, presentato oggi a Palazzo Lombardia alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.


Curata dall’Associazione Giovanile Musicale Sezione Lombardia in collaborazione con il Comitato Regionale UNPLI Lombardia e con il sostegno di Regione Lombardia, l’iniziativa coinvolgerà location situate in tutte le 12 province lombarde. Nello specifico, Chiuro (SO), Calusco d’Adda (BG), Bregnano (CO), Tradate (VA), Carate Brianza (MB), Colico (LC), Casorate Primo (PV), Villimpenta (MN), Ozzero (MI), Casteldidone (CR), Castiglione d’Adda (LO), Artogne (BS) e Casalmaiocco (LO). “Iniziative come questa – ha dichiarato l’assessore Caruso – sono un tassello fondamentale nel percorso di valorizzazione culturale che stiamo portando avanti in Lombardia. La rassegna valorizza gli scrigni di bellezza in location meno conosciute e fuori dai circuiti classici. Da Vivaldi ai Beatles, passando per Bach e Rossini: Regione Lombardia sostiene quei progetti che mirano a rendere l’offerta culturale facilmente fruibile”.


La proposta presenta un programma musicale variegato, spaziando dai classici come Vivaldi, Bach e Rossini, fino alle sonorità più moderne dei Beatles. Ogni concerto sarà un’esperienza unica, con la partecipazione di solisti, duo, ensemble e soprani, trasformando i luoghi storici in affascinanti sale d’ascolto. Lo scopo è rendere la musica accessibile anche a chi non frequenta abitualmente i concerti, promuovendo al contempo le eccellenze dei piccoli borghi lombardi, lontani dai flussi del turismo di massa.

In esclusiva su Raiplay “Il cielo brucia”, Orso d’argento a Berlinale

In esclusiva su Raiplay “Il cielo brucia”, Orso d’argento a BerlinaleRoma, 26 set. (askanews) – Sarà disponibile dal 5 ottobre in esclusiva su RaiPlay “Il cielo brucia”, diretto da Christian Petzold, vincitore dell’Orso d’argento alla 73esima Berlinale. Il film è il secondo capitolo di una trilogia ispirata agli elementi naturali, iniziata da Petzold nel 2020 con l’acqua e il film “Undine – Un amore per sempre”, dedicata alla solitudine e alla complessità dei rapporti interpersonali. In “Il cielo brucia” è il fuoco l’elemento chiave della storia. Paura e lussuria, risentimento e amore, desiderio e gelosia, molte sono le tensioni sotterranee che animano lo scenario emotivo del film, che parte come una commedia di educazione sentimentale per trasformarsi progressivamente in una lucida e drammatica riflessione sulla condizione giovanile nella società contemporanea.


Due giovani amici berlinesi si ritrovano a trascorrere una torrida estate in una casa di vacanza isolata in un bosco sulle coste del Mar Baltico. Leon (Thomas Schubert) è uno scrittore in crisi che sta faticosamente terminando il suo secondo romanzo in attesa dell’arrivo del suo editore, mentre Felix (Langston Uibel) deve preparare un portfolio per entrare in un’accademia di belle arti per una mostra dedicata all’acqua. Poco dopo il loro arrivo, i due ragazzi scoprono che la casa è già abitata da altri due ospiti inaspettati, Nadja (Paula Beer), una bella e disinibita ragazza che vende gelati e studia letteratura – che attira le attenzioni di Leo – e il suo ragazzo occasionale Devid (Enno Trebs), un atletico bagnino dal quale anche Felix si sente attratto.


Tra i quattro casuali abitanti della grande dimora si instaurano rapporti precari e mutevoli, che mettono a nudo le problematiche di ciascuno di loro. Quando sembra instaurarsi una certa armonia l’arrivo dell’editore (Matthias Brandt) scompagina le carte in tavola, ma l’atmosfera vacanziera viene minacciata soprattutto da un grande incendio boschivo, che lentamente sembra accerchiare la villa e rendere tutto ancora più precario. Mentre il cielo rosso diventa sempre più incombente e piove cenere sulla casa le cose sembrano precipitare verso un drammatico epilogo. Paula Beer torna per la terza volta a recitare in un film di Petzold dopo La donna dello scrittore del 2018 e dopo Undine – Un amore per sempre (che nel 2020 le aveva fruttato l’Orso d’argento a Berlino), mentre Leon è l’attore viennese Thomas Schubert, che nel 2014 aveva già recitato al suo fianco nel western Lo straniero della valle oscura – The Dark Valley.


Felix è interpretato da Langston Uibel, al primo ruolo importante dopo un percorso soprattutto televisivo (Un ciclone in convento, Dogs of Berlin, Unorthodox), così come Enno Trebs che recita nei panni di Devid, mentre l’editore Helmut ha il volto di Matthias Brandt, alla seconda collaborazione con Petzold dopo La donna dello scrittore. Nato a Hilden nel 1960, Christian Petzold è uno dei nuovi autori più apprezzati del cinema europeo contemporaneo. Dopo aver studiato letteratura e teatro alla Free University di Berlino, ha studiato cinema alla German Film and Television Academy (DFFB) sempre a Berlino dal 1988 al 1994 A partire dal 1995 Petzold ha diretto 17 film per cinema e televisione e vinto numerosi premi. Il film del 2008 Jerichow – storia di un soldato che, ritornato dall’Afghanistan, vive una relazione con una donna sposata – ha partecipato in concorso alla 65esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

Festival del Digitale Popolare, terza edizione a Torino dal 4 al 6 ottobre

Festival del Digitale Popolare, terza edizione a Torino dal 4 al 6 ottobreRoma, 26 set. (askanews) – Tre giorni di incontri e dibattiti lungo il filo rosso Ridurre le distanze, superare le diseguaglianze, che racconta una terza edizione del Festival del Digitale Popolare ancora più aperta alla città e desiderosa di alimentare il dibattito pubblico intorno ai temi del digitale, che ormai coinvolgono ogni ambito della nostra vita lavorativa e personale.


Programma e ospiti dell’evento, atteso dal 4 al 6 ottobre 2024 nel capoluogo piemontese, sono stati illustrati questa mattina presso il Comune di Torino, presenti Chiara Foglietta, Assessora alla Transizione Digitale, Francesco Di Costanzo, Presidente della Fondazione Italia Digitale, Alberto Anfossi, Segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo e Fabio Malagnino, coordinatore del programma. A declinare il tema 2024 saranno decine di ospiti scelti tra i settori più diversi (tra cui PA, istituzioni, scuola, formazione, sanità, imprese, sport, sostenibilità, arte e cultura, intelligenza artificiale, tecnologia, giornalismo, editoria, telecomunicazioni, cybersicurezza, musica, etica), accolti tra piazza San Carlo – cuore dell’evento dove saranno allestiti due igloo – il Museo Nazionale del Cinema, e Off Topic.


La tre giorni è organizzata da Fondazione Italia Digitale con i patrocini di Città di Torino, Dipartimento per la Trasformazione Digitale, Agid, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, Anci Piemonte, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, Rai per la Sostenibilità-ESG, Repubblica Digitale e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Il panorama degli ospiti dell’edizione 2024 si conferma nutrito e in grado di suscitare l’attenzione di un vasto pubblico, sia per interessi sia per fasce d’età. Tra i nomi Giorgio Chiellini, il divulgatore di Geopop Alessandro Beloli, i giornalisti Giuseppe Cruciani, Karima Moual e Cecilia Sala, Giorgia Soleri, attivista, autrice e influencer, lo scrittore Max Collini, la calciatrice della Juventus Women Cecilia Salvai, SARAFINE, vincitrice di XFactor 2023.


Parteciperà con un video messaggio anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione Alessio Butti. E poi il food influencer Emanuele Ferrari, Maria Cafagna, scrittrice, autrice e giornalista, il torinese ‘comico dei quartieri’ Davide D’Urso, Valeria Montebello, autrice di podcast, gli influencer della salute del team HeiMI, Roberta Villa, giornalista scientifica, l’autore TV Andrea Arinci e Andrea Pennacchioli, giornalista di La7. Tanti altri ospiti istituzionali e aziendali, per un programma work in progress con altri ospiti in arrivo. Francesco Di Costanzo, presidente Fondazione Italia Digitale ha sottolineato: ‘Il Festival cresce ogni anno e con grande soddisfazione per questa edizione c’è la bella novità della piazza. Fin dal primo anno, insieme al Comune e all’assessora Foglietta, abbiamo lavorato perché il Festival fosse sempre più inserito nella vita e nella programmazione della città. Essere in piazza San Carlo per noi è motivo di orgoglio e un modo per rendere sempre più partecipe la città e contribuire con ancora più forza a rendere il digitale popolare, conosciuto e utilizzato al meglio da tutti. Al tempo dell’intelligenza artificiale c’è ancora più bisogno di conoscenza, consapevolezza, competenze. A Torino mettiamo insieme ospiti speciali, figure istituzionali, PA, aziende, professionisti, cittadini, con un’attenzione particolare ai più giovani che sono i protagonisti della rivoluzione digitale’.


‘L’accesso a internet e la capacità di utilizzare le tecnologie digitali sono essenziali per una serie di attività quotidiane, tra cui l’accesso ai servizi pubblici. Garantire che tutti abbiano accesso alle tecnologie digitali e siano in grado di utilizzarle efficacemente può aiutare a creare una società più equa e inclusiva, tuttavia, l’indisponibilità degli strumenti e la mancanza delle competenze necessarie rappresentano ancora un grande ostacolo alla partecipazione degli individui alla vita economica, sociale, politica e all’interazione dei cittadini con le pubbliche amministrazioni e i governanti – ha commentato l’assessora alla Transizione Digitale della Città di Torino, Chiara Foglietta – Il Festival del Digitale Popolare con il tema di questa edizione – ‘Ridurre le distanze, superare le diseguaglianze’ – torna a ricordarci come l’inclusione digitale rappresenti una sfida alle disuguaglianze e un obiettivo importante che richiede un impegno da parte di tutti i settori della società. Solo con uno sforzo concertato per migliorare l’accesso a internet, promuovere l’alfabetizzazione digitale, sviluppare servizi digitali accessibili e coinvolgere le comunità nell’innovazione digitale potremo garantire quanto disposto dall’articolo 3 della nostra Costituzione italiana che dichiara il diritto di ogni cittadino di partecipare all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’. ‘La Fondazione intende la trasformazione digitale come un motore indispensabile per la riduzione delle disuguaglianze, il miglioramento della qualità della vita e lo sviluppo economico del territorio. Sosteniamo quindi il Festival Digitale Popolare, che ha l’obiettivo di generare conoscenza e confronto sulle possibili strategie per accelerare l’innovazione’, ha dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo. Anche quest’anno il Festival ha il suo manifesto d’artista: quello del 2024 è firmato da Gaetano ‘Tanino’ Liberatore, il ‘Michelangelo del fumetto’ come ebbe a definirlo Frank Zappa. Highlights programma Il Festival si apre venerdì 4 ottobre in piazza San Carlo alle 14.00 con Health for dreamers, un’iniziativa dedicata all’impatto della tecnologia digitale nella sanità, organizzata in collaborazione con TrendSanità. Dalla robotica da indossare contro i tumori all’Intelligenza Artificiale per una medicina sempre più personalizzata, l’evento propone talk e laboratori aperti a tutti per capire come IA, realtà virtuale, big data e molto altro possano (e debbano) contribuire a una sanità in continuo miglioramento. Una riflessione condivisa sul Servizio Sanitario Nazionale che vorremmo, a partire dai suoi principi fondamentali – universalità, uguaglianza, equità – ultimamente messi in discussione. Conclude il pomeriggio lo speech interattivo del divulgatore Alessandro Beloli di Geopop, mentre per la serata il Festival si sposta alla Mole Antonelliana, dalle 20.00, per l’intervista a Giorgio Chiellini (evento a inviti). La mattina seguente, sabato 5 ottobre si torna in piazza San Carlo per l’inaugurazione a partire dalle 11.00 con la presentazione della ricerca di Fondazione Italia Digitale realizzata dall’Istituto Piepoli su Generazione Ai: l’Italia digitale alla sfida dell’intelligenza artificiale, a cura di Livio Gigliuto, Presidente Istituto Piepoli, Direttore generale Fondazione Italia Digitale. Alle 11.30 sarà la volta dell’intervista doppia a Giuseppe Cruciani, conduttore di Radio24 e giornalista come Karima Moual, specializzata in politica mediorientale, del mondo arabo islamico e immigrazione. Segue alle 12.00 l’intervista a Cecilia Sala, giornalista Chora Media e Il Foglio. Nel programma del pomeriggio, in chiusura del panel delle 14.10 su Intelligenza artificiale: la scuola digitale, interviene Davide D’Urso, il comico che sui social stigmatizza caratteristiche e gergo dei residenti dei vari quartieri torinesi. Durante l’incontro i ragazzi del progetto FILO illustreranno i risultati di questo programma di formazione e coprogettazione che ha coinvolto 25 giovani tra i 16 e i 25 anni in un percorso di riflessione e confronto sui temi del gap digitale in Italia. Un progetto di Fondazione Compagnia di San Paolo e Cooperativa D.O.C., con il contributo formativo della Fondazione Italia Digitale, che ha trattato temi cruciali quali twin transition, intelligenza artificiale, gestione consapevole dei social media, cybersecurity e nuove professioni digitali. Il percorso si conclude al Festival: qui i ragazzi avranno un ruolo attivo e potranno incontrare e intervistare rappresentanti del mondo della politica, della società civile, influencer e personaggi dello spettacolo, proponendo domande e discutendo insieme su un nuovo documento programmatico: una carta dei valori digitali dei giovani per la comunità. Gli incontri successivi toccano temi quali Govtech: la PA per ridurre la distanza, Sesso, femminismo e Temptation Island, dialogo con l’autrice Maria Cafagna e Valeria Montebello, scrittrice e podcaster, Generazioni a confronto: i giovani e il nuovo mondo del lavoro con LinkedIn Italia. Anna Ascani, Vicepresidente Camera dei Deputati interviene alle 17.10 nell’incontro dal titolo L’impatto degli influencer sull’opinione pubblica. Evoluzione della figura e cambiamenti in atto? Moderato da Andrea Pennacchioli, giornalista del Tg La7. In serata il Festival si sposta all’Off Topic, proseguendo la collaborazione con _resetfestival con il talk Cultura OFF degli anni Ottanta. Cosa resta del cyberpunk? con il cantautore Andrea Appino e lo scrittore e autore Max Collini. Domenica 6 ottobre, tra gli ospiti della giornata conclusiva condotta dall’autore TV Andrea Arinci, la calciatrice della Juventus Women e della Nazionale Italiana Cecilia Salvai, intervistata alle ore 10.30 negli igloo in piazza e SaraFine, cantautrice vincitrice di XFactor 2023, alle 12.20. Alle 10.50 si parlerà di competenze digitali per il lavoro, nel talk organizzato con Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondo per la Repubblica Digitale e Associazione Italiacamp ETS, dal titolo Progettare il futuro, le storie e le esperienze di domani. Alle 11.30 l’intervista a Domenico Repetto, Dirigente Comunicazione istituzionale e coordinamento informativo Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica sui temi ambiente e sostenibilità.