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TEF25, Taranto al centro innovazione sostenibile e transizione ecologica

TEF25, Taranto al centro innovazione sostenibile e transizione ecologicaRoma, 12 mar. (askanews) – Si è svolta oggi, presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio, la conferenza stampa di presentazione del TEF – Taranto Eco Forum 2025, evento di riferimento che si terrà il 22-23 maggio 2025 a Taranto. Questo forum si conferma come uno degli appuntamenti più rilevanti e strategici per il dibattito nazionale e internazionale sui temi di ambiente, sostenibilità, e innovazione tecnologica, con l’ambizione di promuovere un cambiamento concreto, efficace e sostenibile in diversi settori chiave della nostra economia e società.


Il TEF25 avrà come tema principale ‘Ambiente, società ed economia: sostenibilità e innovazione, dalla visione all’azione’. In un contesto globale che richiede risposte tempestive ed efficaci per contrastare i cambiamenti climatici, promuovere la transizione energetica e affrontare i problemi legati alla gestione dei rifiuti e delle risorse naturali, il forum si propone come un laboratorio per la creazione di soluzioni innovative che possano essere adottate in modo pratico e replicabile. L’obiettivo è non solo sviluppare visioni per un futuro sostenibile, ma anche tradurre queste visioni in progetti concreti, operativi e finanziabili, in grado di generare impatti duraturi e positivi sul territorio e nel panorama globale. Il TEF25 si distingue per un approccio fortemente orientato all’azione, con l’intenzione di rispondere alle sfide ambientali e industriali con progetti che siano non solo ideali ma anche realizzabili e misurabili. Oltre a fornire una piattaforma per il confronto tra esperti e stakeholder, il forum si propone di essere il motore di iniziative concrete che possano portare a risultati immediati e duraturi per la città di Taranto e per il paese nel suo complesso. Durante la conferenza stampa, sono stati delineati gli obiettivi chiave, tra cui: Creazione di un laboratorio di resilienza: un’area di sperimentazione per testare soluzioni ambientali innovative in tempo reale, offrendo una risposta immediata alle necessità del territorio e favorendo l’applicazione di tecnologie avanzate; Istituzione di un tavolo di concertazione che coinvolga attori istituzionali, aziende, università e centri di ricerca, per sviluppare progetti finanziabili con fondi come il Just Transition Fund, Horizon Europe 2021-2027, e bandi regionali e nazionali, mirando a soluzioni reali e scalabili; Promozione di un approccio integrato e collaborativo tra settore industriale, ricerca accademica e istituzioni pubbliche, per stimolare la creazione di buone pratiche, progetti innovativi e soluzioni che possano essere facilmente replicabili su scala nazionale e internazionale.


Il TEF25 tratterà una serie di temi fondamentali per il futuro dell’ambiente, dell’economia e della società, mettendo in luce le opportunità legate all’innovazione sostenibile in diversi ambiti. I principali temi di discussione saranno: Energie rinnovabili e transizione energetica: con particolare attenzione alla produzione di energia verde e alle opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare l’efficienza energetica. Un focus particolare sarà posto sull’integrazione di nuove fonti energetiche nel sistema industriale e la promozione della decarbonizzazione; Blue Economy: Esplorando le potenzialità legate al mare, ai porti e alle coste, il forum affronterà come le risorse marine possano essere valorizzate in chiave sostenibile, favorendo anche l’innovazione tecnologica per una gestione più intelligente delle risorse acquatiche; Mobilità sostenibile: Il TEF25 si concentrerà sullo sviluppo di soluzioni di trasporto del futuro, più sostenibili e meno inquinanti, analizzando le potenzialità dell’elettrificazione dei trasporti e l’uso di tecnologie intelligenti per ridurre l’impatto ambientale della mobilità; Biorisanamento e bonifiche ambientali: Un altro tema cardine sarà il recupero di aree industriali e terreni contaminati, con un focus sulle tecniche di bonifica innovativa per rigenerare aree vitali, come quella di Taranto, che da tempo è al centro di questo processo cruciale; Gestione delle risorse idriche: In un’epoca di crescente scarsità d’acqua, il forum esaminerà soluzioni innovative per la protezione e la gestione delle risorse idriche, ponendo l’accento sull’uso efficiente dell’acqua come risorsa strategica; Intelligenza Artificiale applicata all’ambiente: L’uso delle nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale per sviluppare soluzioni avanzate in grado di monitorare e migliorare la gestione delle risorse naturali, facilitando la transizione ecologica; Responsabilità sociale d’impresa e sicurezza aziendale: Si discuterà come le aziende possano integrare la sostenibilità nelle proprie politiche, promuovendo pratiche che rispettino l’ambiente, la salute e la sicurezza dei lavoratori, in un’ottica di sviluppo responsabile e inclusivo. Quest’anno TEF25 si distingue anche per un forte approccio internazionale, con una sessione in lingua inglese che permetterà di attrarre esperti, innovatori e leader di pensiero da tutto il mondo, creando uno spazio di scambio globale su soluzioni, best practices e tecnologie all’avanguardia. Questo permetterà di rafforzare la rete di connessioni internazionali, mentre Taranto rimarrà al centro del dibattito, con un legame sempre più forte tra l’evento e la comunità locale. Durante il forum, saranno previste anche attività collaterali e iniziative sul territorio che coinvolgeranno i cittadini, promuovendo la consapevolezza e la partecipazione attiva della città al cambiamento ecologico e sostenibile.


Per Patrick Poggi – Presidente Eurota ETS: ‘Il TEF non è nato per soddisfare l’ambizione degli organizzatori o le aspettative dei suoi partner. È nato per costruire una rete solida di interessi e prospettive, in un territorio che per troppo tempo ha dovuto fare i conti con l’assenza di questa necessaria e indispensabile condivisione. A Taranto abbiamo sperimentato tutti gli effetti negativi di una visione ristretta, univoca, egoistica dello sviluppo, a scapito di intere generazioni che spesso hanno deciso di costruire futuro altrove, impoverendo il territorio di intelligenze e ambizioni. Il TEF ci dice che Taranto può e deve diventare luogo di riflessione, approfondimento, può e deve diventare il luogo dove coltivare intelligenze e ambizioni: che siano quelle di chi ci vive, o quelle di chi decide di investirvi.’


Vannia Gava – Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: ‘L’innovazione è la chiave del nostro futuro e come Ministero dell’Ambiente la sosteniamo con determinazione, coniugando sostenibilità e sviluppo economico. La Puglia e Taranto possono diventare un modello di eccellenza. Con il Commissario Vito Uricchio, stiamo accelerando la bonifica e la reindustrializzazione del SIN di Taranto, per restituire territori risanati alla comunità e favorire nuove attività produttive. Un obiettivo che sosteniamo con il Just Transition Fund finanziato per 800 milioni e con 97 milioni di euro stanziati nei fondi FSC per la bonifica. Siamo inoltre soddisfatti delle risorse destinate all’Autorità portuale di Taranto per lo sviluppo dell’eolico offshore, un passo concreto verso la transizione energetica. In quest’ottica, il Taranto Ecoforum rappresenta un laboratorio di idee per valorizzare un territorio dalle grandi potenzialità. Con il lavoro di squadra, le cose si fanno. E si fanno bene.’ Silvia Paparella – General Manager RemTech Expo, Consigliere delegato Ferrara Expo: ‘Il TEF 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per mettere in campo soluzioni concrete in grado di affrontare le sfide ambientali più urgenti del nostro tempo. Siamo orgogliosi di essere parte di questo evento, che non solo promuove l’innovazione tecnologica, ma favorisce anche il dialogo tra tutti gli attori coinvolti nella transizione ecologica. Taranto, con il suo passato industriale e il suo impegno verso la sostenibilità, è il luogo ideale per generare idee, progetti e collaborazioni che possano avere un impatto positivo e duraturo su scala nazionale e internazionale. La partecipazione di RemTech Expo in questa iniziativa è un chiaro segnale della nostra volontà di supportare l’evoluzione verso un futuro più verde e più responsabile.’ Gen. B. CC Giuseppe Vadalà – Commissario Unico per la bonifica delle discariche abusive e per l’adeguamento alla normativa vigente: ‘Il TEF25 rappresenta un momento cruciale per il futuro di Taranto e per l’impegno verso un ambiente più sano e sostenibile. In particolare, voglio sottolineare l’importanza delle attività di bonifica e biorisanamento, che sono una priorità assoluta. Taranto, che da anni affronta le conseguenze di un passato industriale significativo ma pesante, ha intrapreso un percorso di recupero delle sue terre e delle sue acque. Grazie a soluzioni innovative e sostenibili, si stanno trasformando le aree contaminate in spazi vitali, promuovendo la salute e il benessere dei cittadini, creando al contempo nuove opportunità di sviluppo per il territorio. Il TEF25 sarà un’occasione fondamentale per condividere le migliori pratiche e le tecnologie all’avanguardia nel campo delle bonifiche ambientali. Non possiamo permetterci di trascurare questi aspetti: le bonifiche sono il primo passo per garantire un ambiente più sicuro, ma sono anche il motore per un nuovo modello di sviluppo che sia ecologico, socialmente responsabile e sostenibile. Insieme, con il contributo di esperti, istituzioni e cittadini, possiamo rendere Taranto un esempio di resilienza e di rigenerazione del territorio, innovazione nella gestione ambientale. In questa occasione, è fondamentale che tutti gli sforzi siano coordinati. Il lavoro che il Viceministro Vannia Gava sta svolgendo è un segnale concreto di impegno, così come l’attività del Commissario per Taranto, Vito Uricchio, che sta portando avanti un grande lavoro di recupero.’ Lucia Leonessi – Presidente Confindustria Cisambiente: ‘Il risanamento e la bonifica ambientale con la gestione delle risorse idriche sono assolutamente una priorità per il nostro Paese. Saranno molte le Regioni che avranno benefici da questo percorso: partendo da Taranto si potrà delineare una mappa di interventi importanti e responsabili che avranno l’Impresa al centro, unitamente alla sicurezza e all’economia. Sostenibilità significa semplicemente dare concretezza a dei progetti visionari permettendo loro di stare in piedi dal lato economico e dal lato sociale.’ Vito Felice Uricchio – Commissario Straordinario per gli interventi di bonifica di Taranto: ‘Il TEF è oggi un foro di confronto e di riflessione, di collaborazione e di dialogo, sempre più ampio e strutturato che coinvolge istituzioni, imprese e cittadini per il coordinamento delle scelte e per l’assunzione di posizioni comuni, in ambiti tematici di grande attualità per disegnare un futuro più sostenibile e per continuare a crescere, insieme ed in pace. Tema centrale e filo conduttore dell’edizione 2025 è il pragmatismo ambientale che trasforma le idealità e la fedeltà ai principi di tutela delle risorse naturali e della salute dei cittadini, in costante attenzione alla concretezza ed in accelerazione di processi benefici, elaborando soluzioni mutalmente vincenti’ Serena Triggiani – Assessore Regione Puglia per l’Ambiente e le Politiche industriali: ‘Dalla visione all’azione: è quello che, come Assessora all’ambiente di Regione Puglia, proclamò ogni giorno nella mia azione politica. Il TEF rappresenta, anche per quest’anno, un volano verso questa fattiva direzione, verso obiettivi che Regione si è data in tema di ambiente e sostenibilità e che impattano sulla società. Basti pensare alle numerose bonifiche, alle riqualificazioni dei territori, alla diffusione e sensibilizzazione di un pensiero sostenibile nella differenziata, all’attivazione concreta del percorso degli enti parco regionali, alla diffusione di una cultura sociale di sostenibilità, contro gli sprechi anche alimentari e di acqua, e per una visione del rifiuto in chiave positiva di riciclo. Tanto abbiamo concretamente attuato, tanto ancora c’è da fare, seguendo anche il lungimirante documento regionale rappresentato dalla strategia di sviluppo sostenibile e dai suoi obiettivi.’ Massimo Clemente – Direttore del CNR-ITC: ‘La ricerca scientifica rappresenta, anche nel contesto TEF, un veicolo di amicizia e di interconnessione tra territori, tra competenze disciplinari, tra differenti ruoli nella società civile, apportando idee nuove, iniziative e stimoli per animare un inedito ed efficace protagonismo, nella costruzione di un mondo con migliori condizioni, con la consapevolezza che ambiente, ricerca e sviluppo dei territori, non sono in contrapposizione ma rappresentano un felice connubio’ Michelangelo Di Luozzo – Responsabile Raffineria di Taranto Eni Spa: ‘Il Taranto Eco Forum è un evento focalizzato sulla sostenibilità integrata nelle tre dimensioni necessarie per accelerare la transizione energetica: ambientale, sociale ed economica. Eni è accanto a manifestazioni come il TEF per dimostrare che in questo percorso di trasformazione sono coinvolti tutti gli stakeholders. Ecco perché per noi è importante evidenziare che la Just Transition diventa una concreta occasione di sviluppo locale attraverso progetti realizzati in base alle esigenze e specificità dei territori e delle comunità che ci ospitano.’ Salvatore Toma – Presidente di Confindustria Taranto ‘Confindustria Taranto, che ho l’onore di rappresentare, ha accolto con particolare favore questa terza edizione del Taranto Eco Forum per non uno ma diversi motivi, e di questo ringrazio sentitamente, in particolare, Silvia Paparella, deus ex machina dell’evento, e Patrick Poggi, Presidente di Eurota Ets. Il primo motivo è dato dalla tipologia dell’evento, che riporta ai quei concetti di concertazione, condivisione e confronto che riteniamo essere gli unici possibili per misurarci sul piano della conoscenza e della informazione reciproca; il secondo sta nell’aver investito Taranto di una centralità che da tempo ricercava e che il TEF le ha consegnato, posizionandola al centro di una serie di dinamiche virtuose che nascono proprio dallo scambio di buone pratiche e di esperienze che vanno anche oltreconfine. Il terzo, fondamentale, sta nel continuare, come è giusto che sia, a dibattere su questioni che oramai sono entrate a pieno titolo nel nostro quotidiano: la tutela ambientale e la sostenibilità che perseguiamo come cittadini si traduce in concetti come decarbonizzazione e adozione di energie alternative quando vestiamo i panni di imprenditori, e sono tutte dinamiche accomunate dalla stessa logica, l’unica possibile da portare avanti per una ‘transizione giusta’, e, più complessivamente, per salvare il nostro ecosistema. Taranto oggi rappresenta a pieno titolo il punto di convergenza ideale di queste tematiche e quindi del TEF.’

Meloni valuta partecipazione a call Starmer (e maggioranza si spacca in Ue)

Meloni valuta partecipazione a call Starmer (e maggioranza si spacca in Ue)Roma, 12 mar. (askanews) – Giorgia Meloni non ha ancora deciso se parteciperà alla video-conferenza dei “volenterosi” convocata per sabato prossimo dal primo ministro britannico Keir Starmer. La questione è legata all’agenda del summit, su cui ancora gli sherpa sono al lavoro. Se si parlerà di sicurezza e difesa europea in senso ampio – sottolineano fonti di Palazzo Chigi – la premier interverrà, se invece l’obiettivo è discutere solo dell’eventuale invio di truppe europee in Ucraina, non si collegherà. Del resto, viene ricordato, Meloni ha più volte detto di ritenere “complessa e meno efficace” questa opzione e se al summit dei vertici militari di Parigi l’Italia ha partecipato è stato solo con la qualifica di ‘osservatore’. Cosa che non è possibile quando a riunirsi sono i leader.


Del tema della difesa europea oggi ha parlato, al question time, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sottolineando – tra le altre cose – che “il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori fondamentali per i cittadini, quali ad esempio la sanità e i servizi pubblici”. Una posizione su cui, assicurano le fonti, c’è “piena condivisione” con la premier. A Palazzo Chigi Meloni ha incontrato oggi il primo ministro olandere Dick Schoof. Non è invece prevista a breve una missione a Washington per incontrare Donald Trump. Secondo quanto risulta da alcune fonti, ci sarebbero stati contatti per fissare un incontro alla Casa Bianca ma al momento non si sono concretizzati. “Si sono già visti due volte, è stata l’unica leader europea all’Inauguration day. Prima o poi si vedranno, ma non c’è fretta”, assicurano dal suo entourage. Intanto la premier lavora al discorso che terrà al Senato martedì pomeriggio (alla Camera mercoledì mattina), nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo in programma giovedì e venerdì a Bruxelles. Nel suo intervento, Meloni toccherà i temi della competitività (che è il punto centrale del summit) ma naturalmente anche quelli di stretta attualità: l’Ucraina e la difesa europea. Argomenti delicati per la maggioranza, con la Lega e Matteo Salvini che stanno tenendo una linea nettamente diversa (e contraria) rispetto a quella dell’esecutivo. Per questo – secondo quanto si apprende – è in corso una ‘trattativa’ sulla risoluzione che sarà presentata dalla maggioranza. “Ma non c’è e non ci sarà un problema Lega”, garantiscono fonti di governo.


Le divisioni nella maggioranza sul tema dell’Ucraina e della difesa sono però state certificate oggi (ma non è una notizia), all’Europarlamento, che ha dato il via libera non vincolante alla risoluzione a favore di una difesa europea. Si sono espressi a favore tutti i deputati presenti di Fdi (22 su 24), appartenenti al gruppo dei Conservatori (Ecr), che invece si è spaccato in tre, con metà dei suoi membri favorevoli e l’altra metà contraria o astenuta. Tutti favorevoli anche gli eurodeputati italiani presenti del Ppe (otto su nove, sette di Fi e uno della Svp), mentre quelli della Lega (presenti sette su otto) hanno votato tutti contro, insieme a tutto il loro gruppo, i “Patrioti per l’Europa”. I Fratelli d’Italia si sono invece astenuti su un’altra risoluzione, relativa al sostegno all’Ucraina. “La maggioranza – viene precisato – ha sempre votato, in ogni occasione, a favore dell’Ucraina. In questo caso il testo della risoluzione aveva un’impronta politicizzata, contro gli Usa, che non è opportuna in un momento in cui è necessario lavorare per far cessare un conflitto che va avanti da troppo tempo. E del resto anche l’ipotesi di una tregua, su cui ieri è arrivato il sì di Kiev, ha influito nella valutazione. Per questo è stata decisa l’astensione, in piena coerenza con la posizione del governo e del partito”.

Crosetto: i missili continuano a colpire l’Ucraina, la Russia non si è fermata

Crosetto: i missili continuano a colpire l’Ucraina, la Russia non si è fermataParigi, 12 mar. (askanews) – “Speriamo che la tregua arrivi domani mattina. Intanto migliaia di missili continuano a a colpire l’Ucraina. Questo non è cambiato, questo prosegue. Non si è fermato nulla da parte russa”. Lo ha ribadito il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Parigi al termine del summit dei ministri della Difesa nel formato a 5 (inglese, francese, tedesco, italiano e polacco).


L’Ucraina “deve avere un futuro democratico” e deve avere la possibilità “di difendersi anche in futuro”, ha aggiunto Crosetto.

Bmw Serie 2 Gran Coupé si rinnova, motori diesel e benzina anche ibridi

Bmw Serie 2 Gran Coupé si rinnova, motori diesel e benzina anche ibridiMilano, 12 mar. (askanews) – Arriva in Italia la seconda generazione di Bmw Serie 2 Gran Coupé, che rappresenta la porta di ingresso nel mondo delle coupé sportive della casa di Monaco. Costruita nello stabilimento di Lipsia, all’avanguardia per sostenibilità, la Bmw Serie 2 Gran Coupé non è un restyling ma una vettura completamente nuova a partire dalla piattaforma che condivide con le compatte della casa.


La Bmw X2 Gran Coupé misura 4,56 metri e unisce eleganza e sportività grazie agli sbalzi corti e al passo lungo. Fra le novità, la calandra con l’opzione di retroilluminazione, il tetto di colore nero (optional) e il paraurti posteriore con scarichi nascosti, eccetto per il top di gamma M235 che presenta una doppia coppia di terminali ben visibili, come il piccolo spoiler. Ridisegnati anche gli interni con un nuovo volante, infotainment di ultima generazione con il curved display e il sistema operativo 9, sviluppato da Bmw su base Android con mappe su cloud sempre aggiornate per la navigazione. Con il pacchetto Bmw Live Cockpit Professional è disponibile un nuovo head up display, mappe con realtà aumentata e il Parking Assistant Plus che consente alla vettura di memorizzare manovre per ripeterle in autonomia oppure di parcheggiare da remoto tramite app. Altra novità sono le app per il gaming e lo streaming, attivabili con l’abbonamento Bmw Digital Plus (9,99 al mese, 99 euro l’anno). Diversi i MyModes disponibili, dal Relax allo Sport, che interagiscono con le luci dell’abitacolo con colorazioni dedicate e con l’handling e la performance della vettura. Molto comodo il tasto Quick Select per accedere alle funzioni più importanti della vettura senza passare da sottomenu. Numerosi gli Adas per una guida autonoma di Livello 2. Sul fronte della sostenibilità, è disponibile tramite Qr Code il Life Cycle Assessment che misura l’impronta carbonica dell’auto nel ciclo vita, mentre gli interni sono privi di pelle, con utilizzo di materiali riciclati.


Le motorizzazioni sono sia benzina che diesel a 3 cilindri (216 e 220 benzina) e 4 cilindri con elettrificazione mild hybrid 48 volt solo per alcune versioni (220 e 223 xDrive benzina e 220d) mentre le altre (216, 218d e M235 xDrive) sono termiche pure. Il cambio è uno steptronic 7 rapporti con doppia frizione. Le potenze vanno dai 122 CV dell’entry level 216 benzina fino ai 300 CV della M235 xDrive con trazione integrale e motore 4 cilindri 2.0 capace di uno 0-100 km/h in 4,9 secondi, mentre la velocità massima è limitata a 250 km/h. Di serie il pacchetto MSport (optional sugli altri modelli, come l’MSport Design e Pro) con sospensioni adattive, sterzo sportivo, assetto ribassato, cerchi da 18 pollici (19 optional o con il pacchetto M Technology che include anche un impianto frenante più potente) e le palette del cambio al volante. Abbiamo provato il top di gamma M235 xDrive e la versione diesel 220d in un percorso misto fra Bari e Alberobello. La Bmw Serie 2 Gran Coupé si distingue per il comfort e per l’ottimo handling, grazie a una maggior rigidità del telaio rispetto al modello precedente. Lo sterzo consistente e diretto assicura inserimenti in curva precisi. Potente e ben modulabile la frenata. La potenza, anche nella versione diesel, è più che sufficiente e, quando serve, c’è l’opzione Boost attivabile con la paletta sinistra del cambio per 10 secondi. La M235 xDrive regala anche un sound coinvolgente, soprattutto nella modalità Sport. Sul fronte dei consumi, la M235 a fine prova segnava una media di 10l/100 km, la 220d di 6,5l/100 km. I prezzi partono da 38.500 euro della 216 benzina fino ai 60.700 della M235 xDrive.

Daniele Novara presenta a Roma “Mollami! Educare i figli adolescenti”

Daniele Novara presenta a Roma “Mollami! Educare i figli adolescenti”Roma, 12 mar. (askanews) – L’autorevole pedagogista piacentino Daniele Novara sarà a Roma lunedì 17 marzo per presentare il suo nuovo libro “Mollami! Educare i figli adolescenti e trovare la giusta distanza per farli crescere” (edizione BUR Rizzoli).


Appuntamento alle 20.45 alla Città dell’Altra Economia (Cae) a Testaccio. A intervistarlo Gianna Fregonara, responsabile Scuola e Università del Corriere della Sera; introduce l’incontro Massimo Guidotti, direttore della scuola interculturale Celio Azzurro. “Durante l’adolescenza i figli hanno bisogno di voi come genitori, in un momento in cui devono attraversare il passaggio fra l’infanzia e l’età adulta. Vi farò conoscere una nuova collocazione del vostro ruolo genitoriale, così ragazzi e ragazze ritroveranno un affidamento per la propria vita, per le sfide enormi e affascinanti che si trovano ad affrontare”, ha promesso Novara, fondatore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti (CPP) e già autore di bestseller come “Litigare fa bene”.

Vino, nel 2024 il fatturato dell’enoturismo è cresciuto del 24%

Vino, nel 2024 il fatturato dell’enoturismo è cresciuto del 24%Milano, 12 mar. (askanews) – Si è svolta a Palazzo Giustiniani a Roma la presentazione della prima indagine del Movimento Turismo del Vino (Mtv) e del Centro studi enoturismo e oleoturismo (Ceseo) dell’Università Lumsa, il nuovo osservatorio inaugurato proprio in questa occasione. L’evento, moderato da Massimiliano Ossini, ha visto la partecipazione di Anna Isabella Squarzina (presidente Corso Laurea Mediazione Linguistica e Culturale della Lumsa), Donatella Cinelli Colombini (direttrice del Ceseo), Violante Gardini Cinelli Colombini (presidente nazionale Mtv), Antonello Maruotti (docente di Statistica Università Lumsa), Francesco Bonini (rettore della Lumsa) e Dario Stefàno (presidente Ceseo).


“Quando parliamo di enoturismo ci riferiamo ad un settore in costante crescita, con incremento annuo del 13% su scala mondiale e che trova nell’Italia la possibilità della sua massima espressione a livello globale” ha affermato Stefàno, spiegando che “questo protagonismo necessita però di un supporto qualificato di analisi, di un punto di ricerca e di indagine come pretende e intende essere il Ceseo, che tracci linee guida capaci di essere una bussola verso una crescita sostenibile e possibilmente omogenea dei territori e dei loro attori. Uno stimolo per le politiche di governo – ha aggiunto – e, al contempo, un driver per approntare programmi formativi, capaci di restituire figure e competenze quanto mai necessarie per il settore”. L’indagine è stata sviluppata su un campione rappresentativo di 237 Cantine socie del Mtv, la prima realtà ad aderire al Ceseo. Il 53% del campione ha registrato un aumento del fatturato e, tra questi, per 1 su 4 (24%), la crescita è stata addirittura a doppia cifra. Nonostante questo, il settore sembra minacciato da un costante aumento dei costi segnalato dall’81% delle Cantine: incrementi che erodono i margini di guadagno e che in molti casi risultano particolarmente significativi (il 29% registra una crescita compresa tra il 5% e il 10%, il 16% riporta un incremento tra il 10% e il 25%, e un significativo 8% dichiara un aumento superiore al 25%.). Uno scenario particolarmente critico soprattutto per le aziende di piccole dimensioni che rappresentano gran parte del campione (il 64% micro-imprese, 31% piccole imprese). Va ricordato inoltre che solo il 9% delle cantine supera i 2 mln annui di fatturato.


Attualmente solo il 38% delle Cantine turistiche ha personale con competenze specifiche sulla “wine hospitality”, nelle altre spesso è lo stesso titolare a ricevere i visitatori (63%). Dall’indagine emerge, inoltre, che il paesaggio è una delle principali attrattive sia per le iniziative proposte (il 33% delle cantine organizza pic-nic in vigna, il 30% passeggiate in vigna), ma anche a livello ambientale (il 43% delle aziende è bio, il 38% rispetta gli standard di agricoltura sostenibile), con il 26% delle Cantine che metta a disposizione stazioni di ricarica per auto elettriche. L’offerta delle Cantine di Mtv si caratterizza per una notevole varietà di esperienze, il 65% delle aziende si concentra su un numero limitato di esperienze (fino a 4), mentre il restante 35% diversifica maggiormente, offrendo da 5 a 18 attività differenti, da quelle più tradizionali a iniziative più esclusive. L’87% offre prodotti tipici del territorio durante la degustazione, il 25% organizza cene con il produttore e il 20% corsi di cucina. Il 38% del campione organizza esperienze formative, tra queste parte dedicate ai più piccoli. Ampia la forbice dei costi delle “wine experience”, che partono dai 15 euro per arrivare a 150, con una media di 25 euro. Inoltre la ricerca evidenzia come sia maggiormente efficace l’accoglienza turistica nei week end con oltre metà delle Cantine ormai aperte anche la domenica, e l’85% visitabili tutto l’anno, mentre il 68% accetta i visitatori anche senza appuntamento.


Per quanto concerne i canali di comunicazione, il sito web risulta essere uno strumento indispensabile, sebbene non sia ancora impiegato al meglio in termini di visibilità e fidelizzazione (il 42% delle Cantine registra meno di mille visite al mese e il 15% non monitora con regolarità il numero di accessi). Situazione analoga per la mailing list dove il 42% delle Cantine invia comunicazioni mensili, mentre il 33% almeno tre volte l’anno. Dallo studio è evidente che l’elemento chiave della strategia di promozione sono i social media: Facebook resta il social più diffuso (97%) insieme con Instagram (96%)mentre Linkedin si attesta al 37% e Tik Tok si ferma al 7%. Solo il 20% delle aziende dichiara di utilizzare strumenti di IA, di queste, oltre il 70% li impiega nella comunicazione digitale, il 63% in attività di marketing, il 35% nella gestione delle prenotazioni, mentre solo l’8% nei processi produttivi. “Lo studio – ha detto Violante Gardini Cinelli Colombini – permetterà di sviluppare corsi di formazione per le Cantine turistiche, supportare i presidenti regionali con dati aggiornati e affidabili sul settore, incentivare i soci Mtv a migliorare la propria offerta consolidando il ruolo leader nell’enoturismo italiano”.

Il nuovo bollettino medico sulle condizioni di Papa Francesco

Il nuovo bollettino medico sulle condizioni di Papa FrancescoCittà del Vaticano, 12 mar. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre, nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti”. E’ quanto rende noto il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco giunto al suo 27esimomo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.


Papa Francesco, si precisa, “continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno”. Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria.

Papa, migliramenti confermati da radiologia ma condizioni stazionarie

Papa, migliramenti confermati da radiologia ma condizioni stazionarieCittà del Vaticano, 12 mar. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre, nella complessità del quadro generale, sono rimaste stazionarie. La radiografia del torace eseguita ieri ha confermato radiologicamente i miglioramenti registrati nei giorni precedenti”. E’ quanto rende noto il nuovo bollettino medico sulle condizioni di salute di Papa Francesco giunto al suo 27.mo giorno di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma.


Papa Francesco, si precisa, “continua ad effettuare l’ossigenoterapia ad alti flussi durante il giorno e la ventilazione meccanica non invasiva durante il riposo notturno”. Questa mattina, dopo aver seguito gli Esercizi spirituali in collegamento con l’Aula Paolo VI, ha ricevuto l’Eucarestia, si è dedicato alla preghiera e, successivamente, alla fisioterapia motoria. Nel pomeriggio, dopo essersi unito agli Esercizi spirituali della Curia, ha continuato la preghiera, il riposo e proseguito la fisioterapia respiratoria.

Cultura, Mastella: su Pordenone Capitale prevalse esigenze politiche

Cultura, Mastella: su Pordenone Capitale prevalse esigenze politicheRoma, 12 mar. (askanews) – “Pordenone sarà la Capitale della Cultura 2027. Con tutto il rispetto, ma siamo sbalorditi. Mai più parteciperemo a questa che sembra una partita dal pronostico facile. In questo caso è forte il sospetto che la scelta sia stata dettata da esigenze di equilibrio politico. Ma una scelta del genere non può diventare uno strumento dal sapore elettoralistico: si premia una città che va al voto quest’anno e il Nord-Est dove Lega e FdI fanno a gara per appuntarsi medaglie al petto”. Così il sindaco di Benevento e leader NdC, Clemente Mastella.


“E’ stata cestinata la proposta di Pompei che è una capitale mondiale di storia e cultura e avrebbe rinfrancato tutto il Mezzogiorno. E’ stata probabilmente sacrificata sull’altare della faziosità e delle simpatie di parte. Quando c’era la mia rimpianta Democrazia Cristiana, a Benevento scegliemmo Ugo Gregoretti per dirigere Città Spettacolo. Era personalità di tutt’altra area politica rispetto alla mia, ma allora c’era la consapevole responsabilità, condivisa anche dal Pci, di anteporre il segno della cultura e dell’arte, all’insegna di parte e di partito”, aggiunge.

G7 Canada, Tajani: per pace Ucraina serve unità, ora tocca a Mosca

G7 Canada, Tajani: per pace Ucraina serve unità, ora tocca a MoscaLa Malbaie (Canada), 12 mar. (askanews) – L’obiettivo era e resta uno solo: “una pace giusta e duratura per l’Ucraina”. E la si può “raggiungere” mantenendo il fronte unito, “noi europei, con gli americani”. Alla vigilia della sua partenza per il Canada, dove parteciperà alla ministeriale Esteri del G7, Antonio Tajani ribadisce la posizione che porterà al tavolo dei lavori a La Malbaie, in Quebec: i colloqui di Gedda tra le delegazioni di Stati Uniti e Ucraina sono state “un passo importante” sulla strada di un eventuale accordo di pace che “anche l’Europa vuole contribuire a costruire”. Ne discuterà con gli omologhi del G7 nella regione di Charlevoix, durante questa prima riunione sotto la presidenza di Ottawa e a margine dei colloqui, in una serie di incontri bilaterali con i ministri presenti (venerdì è in programma quello con il segretario di Stato americano Marco Rubio). “Vogliamo che l’aggressione della Russia all’Ucraina cessi il prima possibile” e gli incontri in Canada, da oggi a venerdì, saranno “la migliore occasione per rinforzare la collaborazione”, “perché in questo momento c’è “bisogno di grande coesione per costruire la pace”.


Il cessate il fuoco e la ripresa della protezione militare americana a Kiev saranno dunque “i primi temi” in discussione alla ministeriale. Secondo il programma annunciato dalla padrona di casa Mélanie Joly, durante i lavori ci sarà un confronto di idee anche sulla situazione in Medio Oriente – con il piano americano per Gaza che si scontra con quello arabo, sostenuto anche dall’Italia -, sui modi per rafforzare il G7 a 50 anni dalla sua istituzione, sulla stabilità nella regione dell’indo-pacifico, sulle crisi in corso ad Haiti e in Venezuela, nonché sulle sfide per la pace e la sicurezza in Africa, in particolare in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. La riunione servirà però, soprattutto, per fare un punto con i partner statunitensi delle recenti discussioni avute a Gedda con le autorità ucraine. Fondamentale è per l’Italia, anche in ottica negoziale, preservare l’unità transatlantica anche in seno al G7. E il ministro sottolineerà proprio la necessità di mantenere l’unità transatlantica per arrivare ad una pace giusta e duratura, che garantisca l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina ed al contempo la sicurezza del continente europeo. Tajani porrà attenzione anche al tema della ricostruzione dell’Ucraina, ricordando che a Roma, il prossimo 10 e 11 luglio, è prevista la Ukraine Recovery Conference, un appuntamento fortemente voluto dal governo italiano e dal titolare della Farnesina. D’altra parte, il contributo italiano per l’Ucraina non è e non è mai stato solo per la Difesa di Kiev. Se infatti è allo studio un 11esimo pacchetto di aiuti militari, l’assistenza finanziaria bilaterale ha raggiunto quasi 2,5 miliardi di euro; di questi, circa un miliardo di euro è stato destinato ai rifugiati, 310 milioni di euro sono andati a sostegno del bilancio statale e 93 milioni di euro sono stati forniti per attività umanitarie. Dunque, un impegno a 360 gradi, che prevede di guardare anche al futuro del Paese e alla sua ricostruzione postbellica nonché – ricorderà il ministro ai colleghi del G7 – di mantenere un forte sostegno a Kiev su un piano di riforme ritenuto necessario per agevolare il percorso di integrazione dell’Ucraina all’Unione europea. Grande attesa c’è, naturalmente, per la posizione che Marco Rubio, il segretario di Stato americano, porterà al tavolo della ministeriale, dopo l’accordo con le autorità ucraine di una tregua di 30 giorni, da sottoporre all’attenzione di Mosca. “Buone notizie vengono dal dialogo che c’è stato tra ucraini e americani. Speriamo ora che la Russia risponda in maniera positiva perché tocca a Mosca decidere se vuole la pace oppure no”, ha commentato Tajani prima della partenza. Di certo, durante la riunione in Canada, gli Stati Uniti si opporranno a qualsiasi dichiarazione “antagonistica” nei confronti della Russia e su questo punto, il capo della diplomazia Usa è stato molto chiaro. Washington non può sottoscrivere alcun comunicato che non sia coerente con la sua posizione di portare entrambe le parti al tavolo delle trattative, ha affermato, spiegando che la posizione degli Stati Uniti non mira a “prendere le parti di qualcuno”, ma nasce dalla convinzione che “un linguaggio antagonistico a volte rende più difficile portare le parti al tavolo negoziale”. D’altra parte, il segretario di Stato ha riconosciuto che gli altri Stati membri del G7 hanno una visione differente rispetto a quella degli Stati Uniti, ma ha anche ribadito ciò che tutti gli alleati del Gruppo sanno: Washington è l’unico attore in grado di facilitare i colloqui di pace.


Certo, anche il G7 può dare il suo contributo, a latere di quanto l’amministrazione Trump sta già facendo con il suo dialogo diretto con Russia e Ucraina. Kiev, in particolare, chiede ai suoi principali alleati che siano poste in essere alcune “condizioni preliminari”, come “la pressione politica e finanziaria sulla Russia per aumentare il costo di un eventuale rinnovato conflitto”, il peso delle misure sanzionatorie dell’Europa contro Mosca, “il controllo europeo dei beni russi congelati per consentire un sostegno continuo e maggiore all’Ucraina”. E poi, garanzie di sicurezza “che diano credibilità a un futuro accordo”. Su questo punto, in particolare, bisognerà lavorare per trovare una possibile convergenza, in Canada e nelle riunioni che verranno. Il presupposto è che l’Europa vuole fare la sua parte, ma non possono esserci garanzie per Kiev senza gli Usa. In questo quadro si inserisce anche la discussione sul possibile invio di truppe di peacekeeping in Ucraina a garanzia di un eventuale accordo di pace. La Francia di Macron e il Regno Unito del primo ministro Keir Starmer spingono in questa direzione. Tajani porterà in Canada la posizione italiana. Per garantire la pace serve una presa di posizione nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, dove ci sono anche la Russia e la Cina, ricorderà il ministro, secondo il quale una presenza militare internazionale, con la partecipazione dell’Italia, potrebbe avvenire solo in una zona cuscinetto e sotto il mandato Onu. L’Italia “non è assolutamente favorevole a inviare truppe europee o truppe Nato in Ucraina, perché questo significherebbe dare un segnale negativo alla Russia”, secondo Tajani. Una posizione in un certo qual modo condivisa da Mosca, che rifiuta l’idea di un contingente composto da Paesi Nato mentre accetterebbe una missione sotto egida Onu o composta da truppe di Paesi del cosiddetto “Sud Globale”, che il Cremlino – e non solo – ritiene neutrali.


Di tutto questo, il ministro avrà modo di discutere anche a margine dei lavori, in una serie di incontri bilaterali con l’alto rappresentante Ue per la Politica estera Kaja Kallas, il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot, la canadese Mélanie Joly, il britannico David Lammy, il capo della diplomazia giapponese Takeshi Iwaya, e – venerdì – con il segretario di Stato americano, Marco Rubio. Tra i possibili temi in discussione con quest’ultimo, anche i dazi statunitensi sui prodotti europei, che dovrebbero entrare in vigore a inizio aprile. “Notizie preoccupanti arrivano anche sul fronte commerciale, però ci auguriamo che alla fine si possa trovare una soluzione anche per quanto riguarda i dazi”, ha commentato a questo proposito Tajani poco prima della partenza per il Canada. “Il governo è pronto con un suo piano, lavoriamo insieme all’Unione europea, ma noi siamo pronti a tutelare nel modo migliore possibile le nostre imprese”, ha spiegato il ministro, ricordando che il 21 marzo ci sarà “una riunione con le imprese” alle quali saranno illustrate “le idee e le proposte del governo per meglio tutelarle sul palcoscenico internazionale”. (di Corrado Accaputo)