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Meloni prova a smorzare: diversità nel centrodestra sono valore aggiunto

Meloni prova a smorzare: diversità nel centrodestra sono valore aggiuntoRoma, 1 dic. (askanews) – “La nostra coalizione è composta sì da forze politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme che quello che ci consente di fare sempre sintesi di trovare un punto di incontro”.Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel videomessaggio inviato all’assemblea nazionale di Noi moderati, con cui ha cercato smorzare tensioni e conflitti nella maggioranza di centrodestra che sostiene il suo Governo.


“Possiamo farlo – ha affermato fra l’altro Meloni- perché siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo, perché crediamo negli stessi valori di riferimento, perché abbiamo idee compatibili, perché intendiamo portare avanti fondamentalmente gli stessi progetti. E tutto questo che ci tiene insieme da 30 anni a questa parte che ci ha permesso in questi primi due anni di Governo di raggiungere risultati inaspettati, di invertire quel declino al quale l’Italia sembrava ormai destinata”.

I 30 big per Sanremo, ci sono Giorgia, Fedez e Massimo Ranieri

I 30 big per Sanremo, ci sono Giorgia, Fedez e Massimo RanieriRoma, 1 dic. (askanews) – Carlo Conti ha annunciato oggi al Tg1 delle 13.30 l’elenco dei big in gara al Festival di Sanremo. Il conduttore torna alla guida del Festival dopo le tre edizioni consecutive del 2015-16-17. Quest’anno il Festival si terrà dall’11 al 15 febbraio. Questo l’elenco dei trenta big in gara:


Achille Lauro, Gaia, Coma Cose, Francesco Gabbani, Willy Peyote, Noemi, Rkomi, Modà, Rose Villain, Brunori Sas, Irama, Clara, Massimo Ranieri, Emis Killa, Sara Toscano, Fedez, Simone Cristicchi, Joan Tille, The Kolors, Bresh, Marcella Bella, Tomy Effe, Elodie, Olly, Francesca Michielin, Lucio Corsi, Shablo FT Gue Joshua e Tormento, Serena Brancale, Rocco Hunt, Giorgia

Calcio, follia Touré, espulso dopo 120 secondi in Udinese-Genoa

Calcio, follia Touré, espulso dopo 120 secondi in Udinese-GenoaRoma, 1 dic. (askanews) – Follia Touré espulso dopo due minuti nella partita Udinese-Genoa. Il difensore friulano, francese in prestito dal Lorient ci ha impiegato 120 secondi per lasciare il campo. Touré stava lasciando sfilare il pallone vicino all’area di rigore, ha visto arrivare Zanoli e l’ha fermato con una gomitata. L’arbitro non ha fischiato, ma è stato subito richiamato al Var e dopo una breve revisione ha rimandato Touré negli spogliatoi. Espulsione lampo anche se non è riuscito a battere il record di Giuseppe Lorenzo, che impiegò solo 10 secondi a ricevere il cartellino rosso nella sfida tra Parma e Bologna del 6 dicembre 1990.

Georgia, dopo stop adesione Ue proteste e terremoto diplomatico

Georgia, dopo stop adesione Ue proteste e terremoto diplomaticoMilano, 1 dic. (askanews) – I manifestanti rimangono nel distretto di Vake a Tbilisi, vicino al campus della Tbilisi State University su viale Chavchavadze, bloccando un importante incrocio dopo la dispersione della polizia nelle prime ore del mattino da viale Rustaveli. E soprattutto dopo i violenti scontri tra manifestanti e polizia che ha usato nella notte droni, lacrimogeni e idranti, oltre ad arrestare molti presenti. Altri attivisti sono giunti nelle prime ore della mattina per unirsi a loro. Lo rendono noto fonti locali.


La situazione si sono fatte tese su viale Rustaveli già in serata, affollata nel terzo giorno di proteste. Alcuni dimostranti sono stati visti rompere le finestre del parlamento e prendere di mira l’edificio con fuochi d’artificio. Dato fuoco all’effigie di Bidzina Ivanishvili, fondatrice e presidente onoraria di Georgian Dream. Il fuoco è stato visto anche all’interno dell’edificio del parlamento. Il tutto mentre sta provocando un terremoto diplomatico e politico il processo di adesione all’UE interrotto: Irakli Vekua, ambasciatore facente funzioni della Georgia in Italia, ha annunciato le sue dimissioni in segno di protesta dello stop georgiano secondo almeno tre media georgiani. La sua decisione è seguita alle dimissioni di Davit Solomonia, ambasciatore della Georgia nei Paesi Bassi e succeduta da altre dimissioni come quelle dell’ambasciatrice della Georgia in Lituania, Salome Shapakidze.


Anche Tamar Nutsubidze, corrispondente a Bruxelles per Rustavi 2 ha lasciato il suo incarico. “Non siamo mai stati così lontani dall’Europa come lo siamo ora. Dieci anni fa sono venuta a Bruxelles per occuparmi dell’integrazione europea del mio paese. Ecco perché mi sento responsabile nei vostri confronti, gli spettatori, e lascio Rustavi 2”, ha scritto sui social media. LO STOP SINO AL 2028 Irakli Kobakhidze ha annunciato il 28 novembre che il partito al governo Sogno Georgiano ha deciso di interrompere gli sforzi per avviare i negoziati di adesione con Bruxelles “fino al 2028”. Ha anche affermato che il governo avrebbe rifiutato ogni sostegno al bilancio dell’UE. Secondo lui, la Georgia entrerà nell’UE nel 2030, ma alle sue condizioni, “con dignità”. Questa affermazione è contraria alla procedura di adesione all’UE.


La dichiarazione arriva mentre il Sogno Georgiano rivendica la vittoria alle elezioni del 26 ottobre nonostante le preoccupazioni per i massicci brogli elettorali. La presidente e l’opposizione respingono i risultati e considerano illegittimo il Parlamento, mentre l’appello del Presidente alla Corte Costituzionale rimane, finora, senza risposta. Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione lo stesso giorno, che ha dato credito a queste affermazioni e ha chiesto sanzioni contro i leader di Sogno Georgiano e una ripetizione delle elezioni parlamentari. La decisione di Sogno Gerorgiano altera di fatto la politica estera della Georgia, come sancito dalla costituzione. Parlando a fianco dell’opposizione, la Presidente ha promesso resistenza mentre i cittadini si sono radunati per protestare.


Mathew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno sospeso la Partnership strategica con la Georgia. La decisione segue l’interruzione unilaterale dei negoziati di adesione all’UE da parte di Sogno Georgiano al potere. L’OSCE/ODIHR ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua “profonda preoccupazione” per l’azione delle forze dell’ordine e per la “grave violazione del diritto alla libertà di riunione pacifica” dopo che la polizia ha utilizzato idranti, spray al peperoncino e manganelli per disperdere le proteste a Tbilisi. Intanto l’ex presidente russo e presidente del consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev, afferma che in Georgia è in corso un tentativo di rivoluzione e avverte: è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”. E dopo che la presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha annunciato che rifiuterà di rinunciare al suo mandato, che scadrà quest’anno, alla stessa fa riferimento Medvedev definendola “diligente studente francese di Zbigniew Brzezinski, la pazza zia Salome, ha detto che non avrebbe lasciato lo scranno perché non riconosceva le elezioni”. Medvedev afferma che la Georgia è “sulla strada verso la strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.

Medvedev: la Georgia è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”

Medvedev: la Georgia è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”Milano, 1 dic. (askanews) – L’ex presidente russo e presidente del consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitry Medvedev, afferma che in Georgia è in corso un tentativo di rivoluzione e avverte: è “sulla strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.


In Georgia, l’opposizione ha manifestato in queste ore, nella notte e nei giorni scorsi contro il governo filo-russo del paese dopo che il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze aveva annunciato che la Georgia avrebbe sospeso i negoziati per l’adesione all’Ue. La presidente della Georgia, Salomé Zourabichvili, ha annunciato che rifiuterà di rinunciare al suo mandato, che scadrà quest’anno e alla stessa fa riferimento Medvedev definendola “diligente studente francese di Zbigniew Brzezinski, la pazza zia Salome, ha detto che non avrebbe lasciato lo scranno perché non riconosceva le elezioni”. Medvedev afferma che la Georgia è “sulla strada verso la strada dell’Ucraina, verso l’abisso”.


Nel 2014, quando l’allora presidente filo-russo dell’Ucraina Viktor Yanukovich si dimise in seguito alle proteste, la Russia occupò la penisola di Crimea, che appartiene all’Ucraina. “In generale, ci sono tutti i presupposti per far precipitare ancora una volta la Georgia nell’abisso della guerra civile, costringendola a scegliere tra l’insolente UE, la NATO e gli Stati Uniti, da un lato, e l’antica terra di Sakartvelo, dall’altro. In breve, i vicini si stanno rapidamente muovendo lungo il percorso ucraino verso un abisso oscuro. Questo di solito finisce molto male” ha scritto Medvedev sui social.

Il Papa: “Mi rallegro per il cessate il fuoco” in Libano

Il Papa: “Mi rallegro per il cessate il fuoco” in LibanoMilano, 1 dic. (askanews) – “Mi rallegro per il cessate il fuoco raggiunto nei giorni scorsi in Libano”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus, in un lungo intervento dove ha anche sottolineato che “venga eletto subito il presidente della Repubblica”, ha dichiarato il Santo padre.


Dal 30 ottobre 2022 con la fine dell’incarico di Michel Aoun, non vi è alcun Presidente della Repubblica in carica. Poi ha aggiunto che “lo spiraglio di pace che si è aperto (in Libano, ndr), possa portare il cessate il fuoco su tutti gli altri fronti”, in Medio Oriente, Gaza in primis. “La guerra è un orrore, offende Dio e l’umanità, la guerra è sempre una sconfitta” detto il Papa sottolineando che “l’inverno è alle porte e rischia di esacerbare le condizioni per gli sfollati”.

Siria,Tajani: siaomo preoccupati, si rischia collasso migratorio

Siria,Tajani: siaomo preoccupati, si rischia collasso migratorioRoma, 1 dic. (askanews) – Il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha espresso “preoccupazione” per le tensioni in Siria. “Stiamo seguendo minuto per minuto anche la situazione dei nostri connazionali, è difficile passare dal Nord al Sud, andare da Aleppo verso Damasco. Con il nostro ambasciatore stiamo vedendo come aiutare i 120 italiani che stanno ad Aleppo”, ha spiegato a margine dell’assemblea nazionale di Noi moderati.


“Il problema è che si rischia un collasso migratorio: se continua la guerra civile rischiamo di vedere ripetersi quanto accaduto qualche anno fa”, ha osservato.

Formula1, in Qatar cambia la pole: Russell 1° Verstappen 2°

Formula1, in Qatar cambia la pole: Russell 1° Verstappen 2°Roma, 1 dic. (askanews) – Cambia la griglia di partenza sul circuito di Lusail. Max Verstappen, è stato declassato solo di una posizione e partirà quindi in prima fila al fianco di George Russell che si prende quindi la pole. Il perché? Verstappen ha ostacolato il pilota Mercedes durante il suo ultimo tentativo nel Q3. Il week end del Qatar si era aperto con una pole. Era, perché in tarda serata i Commissari hanno deciso di penalizzare Max Verstappen e declassarlo di una posizione per manovra di impending. Nel Q3, infatti, il pilota neerlandese si sarebbe fatto trovare in traiettoria mentre arrivava George Russell, lanciato per il suo ultimo tentativo, con l’obiettivo di superare Max che aveva fatto registrare il miglior crono (col tempo di 1’20”520).

Sciopero, Schlein: giù le mani Governo da diritto costituzionale

Sciopero, Schlein: giù le mani Governo da diritto costituzionaleRoma, 1 dic. (askanews) – “Voglio dare un abbraccio di forte solidarietà ai sindacati qui rappresentati da Maurizio Landini e anche a Pierpaolo Bombardieri per lo sciopero generale che ha visto mobilitate 500 mila persone in tutta Italia. Siamo stati e saremo al vostro fianco per difendere il diritto costituzionale di sciopero” e “diciamo al governo mettete giù le mani dal diritto di sciopero perché è un diritto costituzionale, se ne devono convincere, non si può soffocare la voce di dolore, di sofferenza e preoccupazione di milioni di lavoratrici e lavoratori che davanti hanno una prospettiva davanti di precarietà”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein nel corso del suo intervento dal palco dell’assemblea di Europa Verde in corso a Chianciano Terme.


“Noi dobbiamo invece contrastare la precarietà”, ha sottolineato Schlein.

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con le parole

Sciopero, Sbarra a Landini: sbagliato incendiare le piazze con le paroleRoma, 1 dic. (askanews) – “Landini e io siamo entrambi ‘figli del popolo’: prima di studiare abbiamo Oavorato e conosciamo la fatica della fabbrica e dei campi. io però credo in una comunicazione che unisce, non che divide. E penso che in questa fase abbiamo un compito anche pedagogico: dovremmo trasmettere il senso di una comune appartenenza allo stesso destino. E’ sbagliato incendiare le piazze, additare come nemici gli interlocutori istituzionali, alzare il livello di scontro nei luoghi di lavoro. Chi semina vento, raccoglie tempesta”. Per questo “non ho mai usato ‘rivolta sociale: preferisco di gran lunga ‘partecipazione sociale’””. Lo ha affermato, fra l’altro, il segretario Cisl Luigi Sbarra intervistto al ‘Corriere della Sera’.


“Dovremmo tutti darci una regolata e alimentare un clima di coesione, concordia. Che non significa annullare il duro confronto. C’è un corto circuito – ha ammonito Sbarra- che non mi convince nella retorica di questi. vedo una certa confusione che sovrappone l’antagonismo al conflitto, sacrosanta modalità dell’azione sindacale. In un Paese che ha visto le P38 in piazza, bisognerebbe misurare con molta attenzione le parole. Possono essere benzina sul fuoco “.