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Oggi udienza estradizione, non è chiaro se Assange sarà presente

Oggi udienza estradizione, non è chiaro se Assange sarà presenteRoma, 20 feb. (askanews) – Inizia oggi presso l’alta corte di Londra un’udienza di due giorni che deciderà del destino del fondatore di Wilikeaks Julian Assange. La Bbc riporta che Assange vorrebbe presenziare all’udienza di persona, ma non è ancora dato sapere se la cosa gli sarà concessa. Se non potrà a presentarsi all’Alta Corte, Assange si unirà tramite collegamento video dalla prigione di Belmarsh, dove è attualmente incarcerato.


L’udienza potrebbe essere il suo ultimo tentativo per evitare l’estradizione negli Stati Uniti dove dovrebbe affrontare un processo per aver divulgato segreti militari. I sostenitori del fondatore di Wikileaks sostengono che abbia soltanto denunciato crimini di stato, abusi e altri illeciti, ma gli Stati Uniti sostengono che Assange abbia messo a rischio vite umane. Nel frattempo, fuori dai locali dell’Alta Corte si è già riunita una folla di sostenitori di Assange. Tim Dawson, della Federazione internazionale dei giornalisti, si è rivolto ai partecipanti alla manifestazione con un discorso. Poi ha preso la parola John Rees, membro fondatore della Stop the War Coalition. Quello di Assange, ha detto, è “il più importante caso di libertà di stampa del 21° secolo”, aggiungendo che le persone non dovrebbero essere incarcerate per “aver detto la verità”.

L’Istat: a dicembre la produzione nelle costruzioni ha registrato un +4,4% su novembre, +2,6% su anno

L’Istat: a dicembre la produzione nelle costruzioni ha registrato un +4,4% su novembre, +2,6% su annoMilano, 20 feb. (askanews) – A dicembre 2023 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni cresca del 4,4% rispetto a novembre. Nella media del quarto trimestre del 2023 la produzione nelle costruzioni aumenta del 5,7% nel confronto con il terzo trimestre. Lo riporta una nota dell’Istat. Su base tendenziale, a dicembre l’indice grezzo registra un incremento del 2,6%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 9,9% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 18 contro i 20 di dicembre 2022). Nel complesso del 2023, l’indice grezzo cala dello 0,7%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario mostra una flessione dello 0,1% nel confronto con il 2022.


“A dicembre 2023, l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni registra il quinto incremento mensile consecutivo – è il commento dell’istituto di statistica – Anche l’andamento del quarto trimestre è positivo nel confronto con il precedente (+5,7%). Considerando il complesso del 2023, la produzione del settore si mantiene sostanzialmente sugli alti livelli raggiunti l’anno precedente ( 0,1% al netto degli effetti calendario)”.

Auto: a gennaio immatricolazioni in Ue +12,1%, Italia +10,6%

Auto: a gennaio immatricolazioni in Ue +12,1%, Italia +10,6%Milano, 20 feb. (askanews) – A gennaio 2024, il mercato delle auto nuove della Ue ha registrato una ripresa dopo il rallentamento registrato a dicembre, con un aumento delle immatricolazioni del 12,1% su base annua a 851.689 unità. In particolare, tutti i principali mercati hanno registrato una crescita significativa: Germania +19,1%, Italia +10,6%, Francia +9,2% e Spagna +7,3%. Lo sottolinea Acea, l’associazione dei costruttori europei.


Il gruppo Stellantis ha venduto 162.525 auto, in aumento del 15% rispetto a gennaio 2023, con una quota di mercato che sale al 19,1%. Considerando l’area EU+Efta+UK4, lo scorso mese Stellantis ha venduto 183.120 vetture (+16,9%), con la quota di mercato in aumento al 18%. Le auto elettriche a batteria nella Ue hanno rappresentato il 10,9% della quota di mercato (rispetto al 9,5% di gennaio 2023), mentre le auto ibride-elettriche hanno raggiunto una quota di quasi il 30%, consolidando la posizione di seconda scelta tra gli acquirenti di auto della Ue. Nel dettaglio, le vendite di auto elettriche sono aumentate del 28,9%, raggiungendo 92.741 unità. I quattro mercati più grandi della regione – che insieme coprono il 66% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria – hanno registrato forti aumenti a due cifre: Belgio +75,5%, Paesi Bassi +72,2%, Francia +36,8% e Germania +23,9%.

Accordo Uncem-Anfov per diffusione innovazione digitale nella Pa

Accordo Uncem-Anfov per diffusione innovazione digitale nella PaRoma, 20 feb. (askanews) – Nei primi giorni di febbraio è stato rinnovato l’accordo tra Uncem e ANFoV (l’Associazione nazionale con sede a Torino, che riunisce i soggetti imprenditoriali ed istituzionali le cui peculiarità d’innovazione tecnologica convergono per la diffusione della cultura del rinnovamento), che dal 2018 sancisce il sodalizio tra queste due realtà impegnate sinergicamente con ottimi risultati nel supporto e nello sviluppo della cultura del rinnovamento dei servizi nei piccoli comuni, anche più periferici.


Decine di eventi formativi, online e in presenza, supporto nello sviluppo dei piani di digitalizzazione, abbattimento delle difficoltà legate alle comunicazioni e alla realizzazione di reti veloci, diffusione della cultura dell’innovazione e conoscenza approfondita della opportunità del PNRR e del piano NGEU, sono solo alcune delle attività che hanno caratterizzato la collaborazione di Uncem e ANFoV in questi anni. Il nuovo accordo di collaborazione tra Uncem e ANFoV avrà durata fino alla fine del 2026. Con esso verranno messe in campo nuove strategie per ampliare ulteriormente il ventaglio di servizi messi a disposizione dei comuni, che potranno sfruttare le esperienze degli anni passati e le opportunità che derivano dal know how delle aziende d’eccellenza private associate ad ANFoV per rilanciare la crescita digitale e di servizi della pubblica amministrazione, a tutto vantaggio di cittadini, imprese e territori.


Nell’accordo si punterà, ad esempio, a controllare l’effettiva efficacia dei piani di digitalizzazione dei vari operatori di telecomunicazioni per coprire l’intero territorio, anche in quelle realtà più periferiche o su terreni montani fino a oggi ancora in gap di servizi di comunicazione; a favorire il supporto alle partnership pubblico-privato finalizzate alla realizzazione di servizi in grado di mantenere un elevato livello di valorizzazione delle risorse territoriali, per incentivare il ripopolamento dei comuni più piccoli. Si punterà anche alla diffusione di una maggiore cultura e consapevolezza delle potenzialità della rete 5G, favorendo la conoscenza delle sue caratteristiche e dei servizi da essa abilitati; si incentiverà la transizione verso il nuovo digitale terrestre, concorrendo all’eliminazione delle zone non coperte dai segnali televisivi; si lavorerà alla diffusione dell’utilizzo della telemedicina e delle nuove opportunità di gestione delle necessità sanitarie grazie alle tecnologie di comunicazione ad alta velocità che possono raggiungere i comuni e realtà territoriali periferiche, rurali e montane. Il tutto per sostenere la diffusone delle best practice in tema d’innovazione nell’amministrazione pubblica e di trasformazione intelligente del territorio. Le azioni messe in campo saranno di formazione in presenza e online, di disseminazione culturale e accompagnamento strategico, per supportare l’utilizzo più approfondito di tutte le tecnologie oggi disponibili, favorendo il ripopolamento dei territori con l’obiettivo di abbattere il gap che in alcuni casi separa ancora i comuni più piccoli da quelli più attrezzati. Soddisfazione per l’intesa è stata espressa dal Presidente di Uncem, Marco Bussone, che ha dichiarato: “La collaborazione con ANFOV permette ai Comuni e a tutti gli Enti locali di interagire con il sistema dell’innovazione e aggiornare processi di lavoro e strumenti interni alla pubblica amministrazione e per le comunità. Serve un complessivo aggiornamento che le imprese possono offrire. Le risorse economiche da investire ci sono. E vanno utilizzate bene in una logica sovracomunale. L’accordo finora ha permesso di fare formazione, di dare opportunità, di stare nel futuro. Proseguiamo un cammino con le imprese, con una interazione virtuosa che ANFOV permette”.


Il presidente di ANFoV, Umberto De Julio e il Segretario Generale di ANFoV, Antonello Angeleri, hanno aggiunto: “Con questo nuovo accordo arriveremo a nove anni di collaborazione con Uncem, un periodo che ci ha permesso di progredire nell’abbattimento del digital divide e nella tessitura di una nuova rete di conoscenze nell’ottica di favorire il ripopolamento dei territori più periferici. Siamo estremante orgogliosi del lavoro svolto e della fiducia che chi ha concesso e ci dimostra ancora Uncem, che riconosce l’impegno della nostra associazione e delle aziende nostre associate nella diffusione della cultura dell’innovazione. ANFoV dallo scorso anno è anche sede hub di riferimento per il Nord Italia del Progetto europeo EDIH4DT per la “Trasformazione Digitale Sicura di PA e Imprese”, ciò darà alla collaborazione con Uncem un asset strategico in più da mettere a disposizione dei comuni e delle pubbliche amministrazioni. Siamo certi che le nuove iniziative che stiamo realizzando con Uncem, e che presto sveleremo, potranno rappresentare un nuovo punto di riferimento nazionale nel supporto alle pubbliche amministrazioni, per uno sviluppo dei territori che si traduca in maggiori servizi fruibili in modo semplice ed efficace da cittadini e imprese”.

Lazio, Rocca: grazie al personale sanitario e ai volontari

Lazio, Rocca: grazie al personale sanitario e ai volontariRoma, 20 feb. (askanews) – “Gratitudine e riconoscenza. Sono questi i sentimenti che nutro nei riguardi del personale sanitario, socioassistenziale e di tutti i volontari del Lazio. Quando è nata questa Giornata, nel 2021, l’Italia e l’Europa si trovavano ad affrontare una pandemia che avrebbe messo a dura prova il nostro Servizio sanitario nazionale”. Parole del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che aggiunge: “Senza lo spirito di servizio, la dedizione e l’amore di tutte le professionalità sanitarie e del volontariato, non ce l’avremmo fatta. Ancora e per sempre: grazie!”.

E’ morto Andreas Brehme, terzino dell’Inter dei record

E’ morto Andreas Brehme, terzino dell’Inter dei recordRoma, 20 feb. (askanews) – Lutto nel mondo del calcio. E’ morto all’età di 63 anniáAndreas Brehme, ex terzino tedesco che in carriera ha giocato peráBayern Monaco e Inter, oltre che nella Germania campione del mondo del 1990. Suo il rigore decisivo nella finale contro l’Argentina. Secondo le prime ricostruzioni, Brehme sarebbe deceduto a Monaco, dove risiedeva, nella notte tra lunedì e martedì in seguito a un arresto cardiaco. Inutile il trasporto nella vicina clinica in Ziemssenstraße. Ne piangono la morte la compagna Susanne Schaefer e due figli adulti dal suo matrimonio con Pilar.


Gli inizi di carriera di Brehme risalgono a Barmbek-Uhlenhorst e Saarbrücken; poi al Kaiserslautern e due al Bayern Monaco, dove conquista un campionato tedesco (1986-1987) e una Supercoppa di Germania (1987). Infine il passaggio in nerazzurro. Andreas Brehme con 12 gol in 154 presenze in quattro stagioni totali, protagonista nell’Inter dei record con cui mette in bacheca lo scudetto del 1989 oltre a una Coppa Uefa e una Supercoppa Italiana. Successivamente Real Saragozza e di nuovo Kaiserslautern, dove vince ancora a livello locale

Dl Milleproroghe, Onori (Az): accolto odg su disservizi consolari

Dl Milleproroghe, Onori (Az): accolto odg su disservizi consolariRoma, 20 feb. (askanews) – “Con il nostro ordine del giorno, approvato ieri in aula nel corso dell’esame del dl Milleproroghe, abbiamo posto finalmente al centro dell’attenzione del Governo il gravoso problema dei disservizi consolari per gli italiani all’estero. Avere la carta d’identità rinnovata e ottenere un passaporto sono diritti, non vezzi o lussi. Come tali, dovrebbero essere garantiti anche per i cittadini italiani residenti fuori dall’Italia. Eppure spesso non è così, a causa dell’annoso problema del malfunzionamento dei servizi consolari. Con il nostro odg abbiamo chiesto al Governo di reindirizzare una quota non inferiore al 50 percento dei fondi che prima erano destinati al sostegno delle Forze armate in Afghanistan e che ora torneranno al MAECI a seguito del ritiro del contingente internazionale. Finora il Governo ha fatto poco o nulla per questa che è una vera e propria urgenza legata ai cittadini iscritti all’Aire: tuttavia l’accoglimento del nostro ordine del giorno rappresenta un primo spiraglio di speranza e contiamo su una sua celere implementazione”. Così Federica Onori, deputata di Azione-PER-Renew Europe.

Alta pressione e smog alle stelle, ma da giovedì cambia tutto

Alta pressione e smog alle stelle, ma da giovedì cambia tuttoRoma, 20 feb. (askanews) – Ultimi giorni di caldo eccezionale con valori 10-11 gradi superiori alle medie del periodo. Da giovedì, lentamente, il termometro si riporterà verso la climatologia del periodo, ma non farà freddo. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che temperature massime fino a 20 gradi a febbraio non sono la normalità, specie al Nord: anzi, rappresentano un campanello d’allarme del Riscaldamento Globale essendo le temperature che normalmente dovremmo avere ad Aprile. A Milano, Torino, Bologna, Venezia e Bolzano, ad esempio, la media delle massime di febbraio è circa 8-9°C; nelle ultime settimane e negli ultimi giorni abbiamo raggiunto troppo spesso i 17-19°C.


Qualcosa però cambierà da giovedì: dalle zone polari, dopo la notte invernale del gelido buio assoluto, potrebbe scendere un ciclone con aria fredda verso il Mediterraneo. Sulle zone polari infatti, senza la luce del sole, l’aria si raffredda e raggiunge le temperature più basse in questo periodo: dal Circolo Polare Artico durante il weekend una massa d’aria proverà a raggiungere il nostro Paese. Il termometro scenderà di 10 gradi riportandosi intorno alla media. Questa massa d’aria dal nord Atlantico, con caratteristiche polari marittime, invaderà il nostro Paese da giovedì portando dapprima nevicate deboli sulle Alpi; in seguito, lo scontro con l’aria calda preesistente e l’arrivo di intense correnti meridionali molto umide genererà nevicate molto abbondanti sulle Alpi centro-orientali, soprattutto venerdì. Intanto, nelle prossime ore, un primo fronte porterà piogge e locali temporali al Sud e localmente al Centro, specie versante adriatico; dal pomeriggio l’aria instabile formerà un piccolo vortice sullo Ionio in moto verso la Grecia. Questa bassa pressione porterà piogge più diffuse ed intense sulla Sicilia, terra colpita da un’estrema siccità.


Mercoledì, poi, vivremo la classica giornata di tregua meteorologica con ampi sprazzi di sole quasi ovunque e temperature ancora decisamente miti. Come detto, invece, da giovedì, un flusso nord atlantico collegato alla vasta saccatura polare, spingerà piogge e nevicate verso il settentrione: la quota neve inizialmente sarà elevata per il periodo, poi in calo nella notte. Venerdì 23 febbraio è confermato: sarà un venerdì nero, anzi bianco, perchè si stima che possa cadere oltre mezzo metro di neve fresca sopra i 1000-1500 metri sulle Alpi centro-orientali. Questa nevicata sarà una manna contro la siccità e una benedizione per l’agricoltura della Pianura Padana che riceverà quest’acqua durante la fusione primaverile. Inoltre le precipitazioni, attese da giovedì in poi, abbatteranno lo smog che negli ultimi giorni è salito alle stelle. La pioggia in arrivo ripulirà l’aria.

Una Pop Art meno luccicante, dopo Warhol arriva Cattelan

Una Pop Art meno luccicante, dopo Warhol arriva CattelanBilbao, 20 feb. (askanews) – La Pop Art sta perfettamente dentro gli spazi del museo Guggenheim di Bilbao, per attitudini e dimensione e la collezione vanta pezzi importanti del movimento che negli anni Sessanta ha portato la cultura di massa alla scena dell’arte contemporanea e viceversa. Per questo la mostra “Segni e oggetti – La Pop Art nella Collezione Guggenheim” è un’occasione affascinante per riavvicinarsi a Roy Lichtenstein o Andy Warhol da una prospettiva che però è diversa: nonostante i colori e la patina di glamour, infatti, l’esposizione ci racconta di un’anima più oscura, meno luccicante, in un certo senso “sporca”, come alcune opere di Rauschenberg, un maestro la cui influenza ancora forse non abbiamo capito fino in fondo. Alla dimensione più politica contribuisce la presenza di diversi artisti europei, come Mimmo Rotella o Sigmar Polke, ma anche l’accostamento di opere contemporanee che hanno rinnovato la tradizione del Pop.


“Non presentiamo solo la celebrazione della cultura del consumo tipica della Pop Art americana e britannica – ha detto ad askanews la co-curatrice della mostra Lauren Hinkson – ma abbiamo anche una prospettiva internazionale, che apre una posizione molto più politica e riflette i conflitti sociali che hanno caratterizzato molti Paesi”. Come sempre accade con la Pop Art il portare sotto i riflettori la cultura popolare rappresenta anche una critica pungente, e il fatto di avere scelto di puntare su un’opera di Lichtenstein che ritrae un cane aggressivo e ringhiante, oppure su una serie di Rauschenberg fatti di cartone e molto lontani da ogni patinatura, offre un taglio preciso, poco rassicurante, a tutta l’esposizione. Ed è qui la sua forza oggi. “C’è una violenza – ha aggiunto Lauren Hinkson – che è parte della storia, perché è parte del modo in cui la cultura e la comunicazione di massa si sono sviluppate velocemente negli anni Sessanta. E il fenomeno continua oggi”.


Accanto alle opere gigantesche di Rosenquist o di Oldenburg ci sono però due lavori più recenti che in qualche modo possono provare a tirare le fila più profonde della mostra del Guggenheim: la prima è il “Bootleg” pirata di Douglas Gordon, che nel 1997 ha ripreso per due ore il film “Empire” di Andy Warhol, e in qualche modo restituisce la storia da un punto di vista ancora più oscuro e perduto su un artista e un edifico a loro modo canonizzati. La seconda è “Daddy, Daddy” di Maurizio Cattelan, il suo celebre Pinocchio affogato che usa il linguaggio del Pop per spalancare, come sempre nel grande artista italiano, le riflessioni sulla morte, sull’infanzia e sulle relazioni. Come dire, benvenuti in un presente che non passa mai. (Leonardo Merlini)

M.O., Gb: William a eventi per riconoscere sofferenza umana a Gaza

M.O., Gb: William a eventi per riconoscere sofferenza umana a GazaRoma, 20 feb. (askanews) – Il principe William, erede al trono d’Inghilterra, parteciperà a una serie di eventi per “riconoscere la sofferenza umana” causata dal conflitto a Gaza e nel Medio Oriente e per attirare l’attenzione sull’aumento globale dell’antisemitismo, ha detto oggi il suo ufficio.


William, 41 anni, incontrerà alcune persone coinvolte nell’attività di sostegno umanitario alla regione e ascolterà i loro resoconti di prima mano sulla situazione sul campo, ha detto Kensington Palace. Il Principe di Galles, che nel 2018 è diventato il primo reale britannico a compiere una visita ufficiale in Israele e nei Territori palestinesi, parteciperà anche a un evento a una sinagoga per ascoltare i giovani coinvolti nella lotta all’odio e all’antisemitismo. “Il principe e la principessa erano profondamente preoccupati per gli eventi accaduti alla fine del 2023 e continuano a tenere tutte le vittime, le loro famiglie e gli amici nei loro cuori e nelle loro menti”, ha detto l’ufficio di William in una nota.