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Turismo, Armenia punta su mercato italiano che segna 2023 da record

Turismo, Armenia punta su mercato italiano che segna 2023 da recordMilano, 19 feb. (askanews) – Il Tourism Committee of Armenia punta sull’Italia con nuove attività di comunicazione e promozione affidate a Mark PR di Nadia Pasqual per rilanciare la destinazione. L’ente del turismo armeno comunica che nel 2023 gli arrivi dall’Italia sono stati 14.273, segnando un incremento del 214,9% sul 2022 e del 22,6% sul 2019, anno di riferimento prima della pandemia, quando i visitatori italiani paese avevano toccato quota 11.639. Il mercato italiano riserva, quindi, un grande potenziale di crescita, grazie ai voli diretti da Milano Malpensa (Wizzair e Flyone Armenia), Roma Fiumicino e Venezia Marco Polo (Wizzair), che si aggiungono ai collegamenti con scalo negli hub europei delle maggiori compagnie aeree.


Sisian Boghossian, direttrice del Tourism Committee of Armenia, spiega la strategia di sviluppo dell’Ente: “Stiamo aumentando i nostri sforzi per presentare l’Armenia al vivace mercato italiano e siamo entusiasti della prospettiva di creare legami più stretti. Con la comodità dei voli diretti è molto facile raggiungere l’Armenia, che senza dubbio affascinerà i visitatori con la ricchezza dei suoi tesori culturali. Mentre accogliamo sempre più turisti dall’Italia, siamo certi che le esperienze e le attività che abbiamo lanciato contribuiranno a svelare tutto il fascino dell’Armenia. Dai paesaggi mozzafiato, al ricco patrimonio culturale e alla calorosa ospitalità, siamo fiduciosi che questa connessione ispirerà gli italiani a esplorare le meraviglie dell’Armenia e a creare ricordi duraturi”. L’Armenia, piccola repubblica del Caucaso meridionale, è conosciuta per il ricco patrimonio culturale e gli ambienti naturali di grande fascino, con altopiani e vallate che si aprono tra montagne che arrivano a superare i 4.000 m slm. Una civiltà, quella armena, che vanta tremila anni di storia, una lingua unica e un alfabeto originale. L’offerta turistica dell’Armenia – si legge in un comunicato – è diversificata intorno a quattro grandi temi: cultura, enogastronomia, natura e avventura e non mancano gli eventi di richiamo internazionale.


Primo paese al mondo a adottare il Cristianesimo come religione di stato nel 301, l’Armenia è uno scrigno di storia, arte e spiritualità che si dischiude visitando possenti monasteri medievali arroccati su maestose montagne, aree archeologiche, monumenti e musei. La storia degli armeni si legge nei ricami scolpiti dei khachkar, le croci di pietra che sono uno dei simboli di questo popolo che ha saputo mantenere la sua identità culturale. Un popolo che ha sempre riconosciuto il valore del sapere e della conoscenza, come testimonia il Matenadaran, l’Istituto dei manoscritti che conserva un patrimonio di inestimabile valore composto da oltre 17.000 manoscritti e libri antichi in armeno e altre lingue. La ricca tradizione enogastronomica dell’Armenia affonda le radici nella tradizione e comprende il tipico pane lavash, Patrimonio Culturale Immateriale Unesco, i tolma, involtini di foglie di vite, dolci come il gata, tanto semplice quanto squisito. Nella caverna Areni-1, è stato ritrovato il sistema per la produzione di vino più antico del mondo, risalente a oltre seimila anni fa. Oggi vini di carattere ricavati da vitigni autoctoni e internazionali si degustano in accoglienti cantine e aziende vitivinicole di fama internazionale sparse nelle diverse regioni di produzione, e nella capitale durante i Yerevan Wine Days, il grande evento in programma nel centro della capitale dal 7 al 9 giugno. L’enoturismo è un attrattore importante, infatti l’Armenia nel 2024 ospiterà l’ottava Conferenza mondiale sul turismo del vino UNWTO.


A chi ama la natura e le attività all’aria aperta, questo piccolo paese offre una miriade di possibilità, dall’escursionismo al trekking, basta scaricare l’app HikeArmenia per orientarsi su tutti i sentieri del paese. Per i più avventurosi non mancano occasioni per fare rafting sul fiume Debed, SUP nel lago artificiale di Azat, diving nel Lago Sevan, lanciarsi con una zipline, fare paragliding, arrampicare e fare canyoning in luoghi spettacolari. Per chi ama correre, l’appuntamento è con la Yerevan Marathon domenica 28 aprile, che si svolge tra le vie della capitale. E non può mancare un volo in mongolfiera per ammirare il paesaggio in tutto il suo splendore. L’Armenia è anche una destinazione per gli sport invernali, con stazioni sciistiche come Tsaghkadzor, con modrerni impianti che arrivano a oltre 2800 m slm e il nuovo ski resort MyLer Mountain Resort a Yeghipatrush, entrambi a breve distanza da Yerevan. Il prossimo 24 febbraio l’evento -46 °C Winter Festival offrirà attività come snowboard, tubing sui gommoni, snowkiting, e sci insieme a musica, buon cibo e tanto divertimento ad Amasia, a nord di Gyumri, seconda città dell’Armenia, nella regione Shirak.

Marker Psa in 19 alimenti sequestrati in negozi etnici

Marker Psa in 19 alimenti sequestrati in negozi etniciRoma, 19 feb. (askanews) – 509 le aziende controllate fino a venerdì scorso tra quelle che commerciano in prodotti asiatici di importazione, all’ingrosso, al dettaglio e nel settore della ristorazione, gestite da cittadini stranieri. 259 le irregolarità riscontrate, 26 i segnalati alla autorità giudiziaria, 42 le sanzioni penali comminate e 408 quelle amministrative. Chiuse 27 attività e sequestrati oltre 5.000 chili di carne suina: in totale sono state 10 le tonnellate di alimenti sequestrate per carenze igienico-sanitarie. E’ stata riscontrata anche la presenza di carne suina in stick di alimenti descritti in italiano come vegetali. In 19 di questi alimenti è stata confemata la presenza del marker della Psa, la peste suina africana. E altre 11 positività sono state individuate dalle Asl a fine 2023.


E’ quanto ha riferito, in audizione in Commissione agricoltura alla Camera, il comandante dei Carabinieri per la tutela della salute, Generale Raffaele Covetti in merito ai controlli relativi alla diffusione della Psa, la Peste suina africana. Il bilancio riguarda una campagna nazionale di controlli su alimenti e prodotti etnici ancora in corso e che durerà per l’intero mese di marzo, pianificata a seguito del riscontro di alcuni casi di positività riscontrati nella zona campana. Le verifiche e i controlli sono stati eseguiti dai carabinieri del Nas per lo più insieme alle Asl di riferimento. Il generale Covetti ha precisato anche che i Nas sono ancora in attesa di verifiche su serie campioni sequestrati, visto che la campagna di controlli è “ancora nella fase esecutiva e non abbiamo al momento tutti i risultati definitivi delle analisi sui campioni presentati finora”. Per quanto riguarda la diffusione dei prodotti sequestrati dai Nas, sono stati sequestrati “da Udine a Catanzaro e sono stati rinvenuti sull’intero territorio nazionale”.


“Non sappiamo se questa sia una delle porte di ingresso della diffusione della Psa – ha aggiunto il generale – non è nostro compito, ma sono prodotti falsamente etichettati e potenzialmente dannosi per la salute dei cittadini. A mio avviso questi prodotti non dovrebbero entrare in Italia e neanche in Ue. Sono in atto verifiche da parte del ministero per accertare se è possibile che avvenga la trasmissione della malattia da questi stick, ovvero che la Psa possa passare dai rifiuti ai cinghiali”. Il generale ha anche ricordato che in Italia “la filiera delle carni e delle carni suine in particolare è oggetto di controlli sistematici nell’ambito delle attività pianificate dal Ministero. Obiettivi sono gli allevamenti, i mangimifici, le industrie di macellazione e trasformazione e le strutture di vendita all’ingrosso e al dettaglio”.

Una voce per San Marino, tra i finalisti i Jalisse e Loredana Bertè

Una voce per San Marino, tra i finalisti i Jalisse e Loredana BertèRoma, 19 feb. (askanews) – Fabrizio Biggio e Melissa Greta Marchetto sono i nuovi conduttori della finalissima della 3^ edizione di “Una Voce per San Marino”, il festival che premia con la partecipazione al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà dal 7 all’11 maggio 2024 a Malmö in Svezia.


Dopo lo spoiler iniziale di Fiorello lo scorso 25 gennaio, è ufficiale: Fabrizio Biggio, volto di Viva Rai 2 con Fiorello e Mauro Casciari e de I Soliti Idioti con Francesco Mandelli, e Melissa Greta Marchetto, conduttrice televisiva e radiofonica e attualmente speaker di Virgin Radio, sono i nuovi conduttori per la finalissima di “Una Voce per San Marino” che si terrà sabato 24 febbraio 2024 alle ore 20.30 presso il Teatro Nuovo Dogana e in diretta su San Marino RTV (visibile sui canali 520 di SKY e 93 di tivùsat, sul canale 831 del DDT, in streaming su www.sanmarinortv.sm) e che decreterà il vincitore che rappresenterà la Repubblica di San Marino al prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a MALMÖ in Svezia dal 7 all’11 maggio 2024. La serata, organizzata da San Marino RTV e Media Evolution e trasmessa in diretta nazionale, vedrà otto artisti Emergenti e otto Big gareggiare tra loro. Una Giuria qualificata decreterà, sulla base dei meriti, liberamente e senza vincolo alcuno, l’Artista Vincitore di “Una voce per San Marino”, con indicazione anche del 2° e dal 3° classificato. Ospite d’onore della serata sarà Riccardo Cocciante.


Ecco gli artisti della categoria “big” ammessi alla finale: Aaron Sibley Aimie Atkinson Jalisse La Rua Marcella Bella Pago Wlady, Corona, Ice Mc, Cameo: Dj Jad Loredana Bertè A completare il cast degli artisti che si esibiranno durante la finale di sabato 24 febbraio 2024, si aggiungeranno altri 7 artisti “emergenti” e un artista sammarinese provenienti dalle semifinali che andranno in onda su San Marino RTV a partire da lunedì 19 a venerdì 23 febbraio alle ore 21.40.


Foto di Brigitte Grassotti

Regionali, in Basilicata elezioni il 21 e 22 aprile 2024

Regionali, in Basilicata elezioni il 21 e 22 aprile 2024Roma, 19 feb. (askanews) – Le elezioni del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale della Regione Basilicata si svolgeranno il 21 e 22 aprile 2024. Lo stabilisce il decreto numero 41/2024 del presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, pubblicato sul Bollettino Speciale della Regione Basilicata numero 8/2024 e sul sito istituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparente”.


Con decreto del Presidente della Giunta Regionale numero 42/2024 i venti seggi del Consiglio regionale della Basilicata sono ripartiti come segue: Circoscrizione elettorale Matera, (popolazione 191.552) seggi assegnati 7; Circoscrizione elettorale Potenza (popolazione 349.616) seggi assegnati 13.

Autonomia, Gasparri (FI): De Luca è un devastatore del Mezzogiorno

Autonomia, Gasparri (FI): De Luca è un devastatore del MezzogiornoRoma, 19 feb. (askanews) – “Credo che De Luca abbia bisogno di due cose urgenti. In primo luogo una visita medica che ne accerti le difficili condizioni psichiche, che forse gli potranno risparmiare conseguenze penali per le sue parole, ma potrebbero comportare la sospensione del suo incarico che non è palesemente in condizioni di svolgere, visto lo stato in cui si trova. La seconda cosa di cui ha bisogno è una bella manifestazione degli esponenti delle aree interne della Campania e soprattutto della provincia di Salerno, che sono state abbandonate da De Luca. Strade, sanità, anche piccole vicende di competenza della Regione, sono state del tutto prive di attenzione da parte di De Luca. Lui si lamenta di cose che non ha subito mentre ha inferto mortificazioni ed abbandono a interi pezzi della sua regione. Dovrebbe andare nella Valle del Calore o andare a verificare altrove la situazione che ignora, perché da quelle parti è andato soltanto a fare il clientelismo delle fritture di pesce, che se non fosse stato protetto da settori politicizzati dalla magistratura avrebbe comportato conseguenze penali. Ma lui è stato furbo e ha sostenuto elettoralmente nella loro scalata al Parlamento europeo magistrati che avevano operato in precedenza nel territorio di sua competenza. Anche di questo dovremmo parlare. Di questi conflitti di interesse tra magistratura e politica in Campania e altrove. Tipici della sinistra, non solo di De Luca. Pertanto mi auguro che le popolazioni delle zone interne dicano a De Luca quello che va detto. De Luca è un devastatore del Mezzogiorno, che dalla sua opera ha subito danni maggiori di quelli causati dalle invasioni dei secoli passati”. Così in una nota il senatore Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia in Senato.

Cina, crescente consumo energia mette a rischio obiettivi climatici

Cina, crescente consumo energia mette a rischio obiettivi climaticiRoma, 19 feb. (askanews) – Il capo dell’Amministrazione nazionale dell’energia (NEA) cinese ha dichiarato che il crescente consumo energetico della Cina, i vacillanti progressi sulla decarbonizzazione e le limitazioni all’installazione di nuove capacità energetiche mettono a rischio gli obiettivi climatici del più grande emettitore di gas serra al mondo. Lo riferisce oggi il South China Morning Post.


La transizione energetica cinese si trova ad affrontare difficoltà, tra le quali una crescita della domanda energetica superiore al previsto che ha aumentato la necessità di trasformazione, secondo Zhang Jianhua, direttore della NEA, in un post pubblicato sull’account WeChat ufficiale dell’agenzia statale. La crescita media annua del consumo energetico dal 2021 al 2023 è stata di 1,8 volte quella dei cinque anni precedenti, un aumento equivalente al consumo energetico del Regno unito ogni anno. “Si prevede che in futuro verrà mantenuta una crescita, rendendo più difficile il coordinamento tra la sicurezza energetica e il raggiungimento di una transizione a basse emissioni di carbonio”, ha affermato Zhang. Il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di carbonio da parte dei consumatori – ha proseguito – devono essere urgentemente rafforzati”.


Secondo la NEA, l’intensità del consumo energetico della Cina è 1,5 volte superiore alla media mondiale, con sei industrie principali che rappresentano il 75% del consumo energetico della nazione. I progressi nella riduzione del consumo energetico per unità di Pil durante il 14mo piano quinquennale dal 2021 al 2025 sono in ritardo rispetto alle aspettative, ha affermato Zhang. “Il conseguente potenziale di sostituzione energetica si è gradualmente ridotto ed è diventato più difficile sostituire l’energia pulita per l’uso finale”, ha affermato.


Anche la realizzazione di grandi progetti verdi deve far fronte a numerosi vincoli in termini di risorse. “Non c’è sufficiente spazio contiguo terrestre e marittimo per lo sviluppo concentrato di nuova energia, rendendo difficile coordinare la costruzione di energia idroelettrica, nucleare, canali di trasmissione e altri progetti con aree ecologicamente sensibili”, ha affermato Zhang. “Il meccanismo dei prezzi per il nuovo stoccaggio di energia e la produzione di energia solare termica non è ancora adeguato, e gli sforzi congiunti sulle politiche di transizione energetica devono essere rafforzati”. La Cina punta a raggiungere il picco delle emissioni di carbonio entro il 2030 e a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2060. Per accelerare la costruzione di un sistema energetico pulito, a basse emissioni di carbonio, sicuro ed efficiente, Zhang ha raccomandato che il 70% del nuovo consumo energetico venga fornito da fonti non fossili entro il 2030. L’energia non fossile ha rappresentato oltre il 40% della produzione totale di nuova energia nel 2023.

Ue, Ursula von der Leyen si ricandida alla guida della Commissione europea

Ue, Ursula von der Leyen si ricandida alla guida della Commissione europeaBruxelles, 19 feb. (askanews) – Il comitato esecutivo federale della Cdu (l’Unione cristiano democratica tedesca) ha nominato oggi all’unanimità l’attuale presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen come “Spitzenkandidat” (candidata per la guida della prossima Commissione) in vista delle elezioni europee di giugno. La decisione, che è stata presa oggi durante il congresso della Cdu a Berlino, a cui von der Leyen ha partecipato,è stata annunciata dal leader della Cdu Friedrich Merz durante la conferenza stampa congiunta con la presidente della Commissione.


Sarà poi il Ppe, guidato dal tedesco Manfred Weber, a prendere la decisione formale di nominare von der Leyen “spitzenkandidat” per succedere a sé stessa, durante il congresso del Partito europeo il 6 e 7 marzo a Bucarest. “Cinque anni dopo

Malattie rare: al Bambino Gesù 18 nuovi geni-malattia

Malattie rare: al Bambino Gesù 18 nuovi geni-malattiaRoma, 19 feb. (askanews) – Sono stati 18 i nuovi geni malattia identificati nel 2023 dall’Ospedale e più di 18.000 i bambini e gli adolescenti seguiti e inseriti all’interno delle Rete regionale del Lazio delle malattie rare. Lo comunica il Bambino Gesù in occasione della Giornata Mondiale del 29 febbraio prossimo. Il 21 febbraio si terrà un convegno online insieme all’Osservatorio Malattie Rare (OMaR) e a Orphanet-Italia per discutere l’impatto della ricerca genetica sui malati rari. Secondo Bruno Dallapiccola, direttore scientifico emerito del Bambino Gesù «il primo obiettivo nei confronti dei malati rari e delle loro famiglie è porre fine all’odissea diagnostica che molti di loro sono costretti ad affrontare alla ricerca di un inquadramento».


La rivoluzione tecnologica che ha investito le analisi genetiche e genomiche e il lavoro svolto dalle unità di ricerca di Citogenomica Traslazionale e di Genetica Molecolare e Genomica Funzionale del Bambino Gesù hanno consentito di individuare nel 2023 18 nuovi geni-malattia e sono riusciti a dare una risposta diagnostica a numerose famiglie che fino a quel momento erano prive di un inquadramento. «Si tratta di uno dei contributi più significativi che la ricerca genetica è in grado di offrire – spiega Bruno Dallapiccola , direttore scientifico emerito del Bambino Gesù – che pone fine alle peregrinazioni di molti malati rari e dalle loro famiglie, ed è il primo passo della presa in carico. Possiamo ipotizzare, nella prospettiva di ottenere diagnosi e terapie più precoci, che in un prossimo futuro saranno avviati programmi di screening genomici neonatali, al fine di anticipare e rendere più efficace la gestione globale dei pazienti, anche attraverso i progressi della medicina di precisone che mira a contrastare gli effetti delle mutazioni genomiche. Si tratta di obiettivi realistici, dato che il nostro genoma è una sorta di cartella clinica nella quale è scritta una parte significativa del nostro futuro biologico, in termini di salute e di malattia».


Secondo il National Institutes of Health (NIH) , la percentuale di pazienti senza diagnosi sulla popolazione generale dei malati rari è pari al 6%. In Italia, su circa 2 milioni di persone affette da malattie rare, i pazienti rari senza diagnosi sarebbero oltre 100.000. Presso l’Ospedale è attivo dal 2016 un ambulatorio dedicato alle malattie rare senza diagnosi che è oggi in grado di fornire una risposta diagnostica al 70% dei pazienti seguiti. L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è un centro di riferimento per le malattie rare, sia a livello nazionale, attraverso la Rete regionale delle malattie rare del Lazio, sia a livello internazionale attraverso la partecipazione alle Reti di Riferimento Europee (ERN, European Reference Networks).


La Rete Regionale delle Malattie Rare del Lazio è costituita da 21 Istituti i cui Centri sono riferimento per tutte le malattie rare incluse nei LEA (921 gruppi/malattie rare). Nella Rete Regionale del Lazio risultano iscritti più di 62.000 soggetti con malattie rare, di questi, 1 su 4 (il 26%) appartiene all’età pediatrica. Quelli seguiti dal Bambino Gesù e iscritti nelle Rete sono stati 18.300 nel 2023: il 60% residenti nel Lazio, il 39% fuori Regione e l’1% all’estero. L’Ospedale è sede di 23 centri di riferimento regionali. Il Bambino Gesù è il primo centro pediatrico europeo per numero di affiliazioni alle ERN, essendo accreditato a 20 delle 24 ERN a oggi istituite. Le ERN riuniscono centri clinici di riferimento, selezionati in base alla loro attività e alla specifica competenza nei rispettivi ambiti. Ad oggi partecipano a queste reti oltre 300 ospedali in 26 Paesi europei.

Moto, Ancma: Mariano Roman nuovo presidente al posto di Magri

Moto, Ancma: Mariano Roman nuovo presidente al posto di MagriMilano, 19 feb. (askanews) – È Mariano Roman il nuovo presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori). Ingegnere, classe 1955, una lunga e significativa esperienza nel settore, amministratore delegato e socio del gruppo Fantic Motor, che controlla anche i marchi Bottecchia e Motori Minarelli, Roman è stato eletto stamane dall’Assemblea ordinaria dell’associazione riunitasi a Milano.


La rappresentanza dei produttori e dei distributori di due ruote e della filiera industriale di riferimento accoglie quindi il manager ed imprenditore veneto, che sarà affiancato nel suo mandato quadriennale dai vicepresidenti Cristiano De Rosa (De Rosa Ugo & Figli) e dal presidente uscente Paolo Magri (Brembo spa). Nel suo intervento introduttivo, Roman ha ringraziato i soci per la fiducia che gli hanno accordato, sottolineando alcune priorità programmatiche quali “la necessità di intensificare le attività di promozione dell’utilizzo delle due ruote e di comunicazione del valore sociale e della rilevanza economica del settore; il potenziamento del presidio dei dossier e delle attività normative in Europa; il coinvolgimento dell’associazione nella programmazione della mobilità urbana da parte delle amministrazioni locali; la richiesta di misure sussidiarie in grado di liberare tutto il potenziale del comparto e di renderlo più competitivo”.


Quella del motociclismo in Italia è un’industria che vale oltre nove miliardi di euro e che detiene la leadership europea in termini di produzione e mercato; parimenti il comparto della bicicletta, che esprime un valore di più di tre miliardi di euro, occupa una posizione di assoluta rilevanza nell’eurozona.

Samsung resta n. 1 tra produttori di televisori

Samsung resta n. 1 tra produttori di televisoriRoma, 19 feb. (askanews) – Samsung Electronics ha dichiarato oggi di aver mantenuto la sua posizione di principale attore del mercato dei televisori al mondo per il 18mo anno consecutivo.


Lo scorso anno il gigante tecnologico sudcoreano ha conquistato il 30,1% del mercato televisivo mondiale in termini di entrate, rimanendo al vertice dal 2006, secondo Samsung Electronics, che ha citato la società di ricerche di mercato Omdia. I suoi televisori QLED di punta hanno contribuito alla forte performance dell’azienda, con vendite che hanno raggiunto 8,31 milioni di unità lo scorso anno.


Dall’introduzione della tecnologia QLED nel 2017, Samsung Electronics ha venduto complessivamente 44 milioni di unità. Nel segmento premium dei televisori del valore pari o superiore a 2.500 dollari, Samsung Electronics ha detenuto una quota del 60,5% nel 2023, rispetto al 48,3% dell’anno precedente.


L’azienda ha inoltre mantenuto una forte presenza nel mercato dei televisori di grandi dimensioni, registrando una quota di mercato del 33,9% lo scorso anno, trainata dalle robuste vendite del Neo QLED più grande dell’azienda, il suo modello da 98 pollici. Nel segmento dei televisori OLED, lo scorso anno Samsung Electronics ha rappresentato il 22,4% del mercato globale in termini di ricavi, con vendite che hanno superato i 2 milioni di unità negli ultimi due anni.


Dal canto suo, l’altro produttore sudcoreano LG Electronics ha affermato di aver mantenuto la propria posizione di leadership nel mercato globale dei televisori OLED per 11 anni consecutivi. Lo scorso anno il produttore sudcoreano di elettrodomestici ha spedito circa 3 milioni di unità di televisori OLED, pari al 53% delle vendite totali mondiali. Nel segmento dei televisori OLED di grandi dimensioni, in particolare, LG Electronics ha registrato lo scorso anno una quota di mercato del 60% grazie alla crescente popolarità dei modelli wireless da 97, 83 e 77 pollici in Nord America ed Europa.