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Tlc, FT: Ue vuole aprire alle fusioni per sostenere sviluppo reti

Tlc, FT: Ue vuole aprire alle fusioni per sostenere sviluppo retiRoma, 14 feb. (askanews) – La Commissione europea sta per lanciare un segnale di apertura se non sollecitazione alle fusioni nel settore delle telecomunicazioni, nell’ottica di favorire le economie di scala necessarie per riammodernare le infrastrutture che stanno diventando datate. E secondo la bozza di un documento ancora in fase di elaborazione e riservato, citato dal Financial Times, Bruxelles sarebbe anche pronta a intervenire affinché tutte le parti che sfruttano queste reti, incluse le big tech statunitensi.


Secondo la bozza bisogna “assicurare un quadro competitivo paritetico e diritti e obblighi equivalenti per tutte le parti”. Nel documento citato dal quotidiano finanziario viene inoltre rilevato che nelle Tlc “la frammentazione potrebbe avere un impatto sulla capacità degli operatori di raggiungere le economie di scala per investire sulle reti del futuro, in particolare nell’ottica dei servizi trans frontalieri”.

Spazio, il satellite dell’Asi Agile è rientrato in atmosfera

Spazio, il satellite dell’Asi Agile è rientrato in atmosferaRoma, 14 feb. (askanews) – Dopo 17 anni di onorato servizio, il satellite scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) Agile(Astrorivelatore Gamma a Immagini LEggero) è rientrato in atmosfera ponendo così fine alla sua intensa attività di cacciatore di sorgenti cosmiche tra le più energetiche dell’Universo che emettono raggi gamma e raggi X. Agile ha rappresentato un programma spaziale unico e di enorme successo nel panorama delle attività spaziali italiane.


Agile è stato realizzato dall’Asi con il supporto dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), di università e dell’industria italiana, con OHB Italia, Thales Alenia Space, Rheinmetall e Telespazio. Inoltre 87.200 orbite intorno alla Terra, – ricordano Asi, Inaf e Infn in una nota – Agile ha monitorato il cielo alle alte energie osservando una grande varietà di sorgenti di raggi gamma galattiche ed extra galattiche, evidenziandone i cambiamenti molto rapidi, frequenti episodi di emissione X e gamma provenienti da stelle di neutroni, resti di esplosioni di Supernovae e buchi neri. Le osservazioni acquisite dal satellite sono state ricevute a terra dalla stazione del Centro spaziale Luigi Broglio dell’Asi a Malindi, in Kenya. I dati sono stati poi ritrasmessi al Centro di controllo di Telespazio, per poi arrivare all’Asi Space Science Data Center (SSDC) di Roma, responsabile di tutte le operazioni scientifiche: dalla gestione, analisi e archiviazione fino alla distribuzione dei dati e dei relativi cataloghi accessibili alla comunità internazionale.


La produzione scientifica di Agile è costituita da più di 800 riferimenti bibliografici, di cui più di 160 articoli con referaggio e 12 cataloghi di missione pubblicati fino a gennaio 2024. Tra le principali scoperte scientifiche di Agile ricordiamo la prima individuazione delle sorgenti di raggi cosmici galattici in resti di Supernovae, l’evidenza di accelerazione di particelle estremamente rapida dalla Nebulosa del Granchio con al centro una pulsar rapidamente ruotante (Premio Bruno Rossi 2012), e l’individuazione di emissione gamma in corrispondenza dell’emissione di getti relativistici dal sistema binario con buco nero galattico Cygnus X-3. Agile inoltre – prosegue la nota – ha fornito una mappatura dell’intera Galassia molto dettagliata e studiato centinaia di sorgenti galattiche ed extra-galattiche. Nel corso della sua vita operativa, Agile ha anche rivelato migliaia di eventi transienti di origine cosmica come Gamma Ray Bursts (GRB), eventi associati a neutrini ed a Fast Radio Burst (FRB), brillamenti solari, nonché eventi di origine terrestre come i Terrestrial Gamma-ray Flashes (TGF). Agile ha contribuito con un ruolo di primo piano alla ricerca delle possibili controparti di sorgenti di onde gravitazionali (GW). Le osservazioni di follow-up di Agile hanno infatti fornito la risposta più rapida e i limiti superiori più significativi sopra i 100 MeV su tutti gli eventi GW rilevati dalla collaborazione Ligo-Virgo-Kagra fino ad oggi.

Autonomia, ddl Calderoli incardinato in commissione alla Camera

Autonomia, ddl Calderoli incardinato in commissione alla CameraRoma, 14 feb. (askanews) – Il disegno di legge Calderoli per l’attuazione dell’autonomia regionale differenziata, già approvato il 23 gennaio scorso in prima lettura dal Senato, è stato incardinato in commissione Affari costituzionali alla Camera. Presente il ministro della Lega Roberto Calderoli, firmatario del ddl.


I relatori saranno tre: i capigruppo di Forza Italia e di Fratelli d’Italia nella stessa commissione, Paolo Emilio Russo e Alessandro Urzì, e Alberto Stefani, presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del Federalismo fiscale (nonché segretario regionale della Lega in Veneto). Per le decisioni relative alla tempistica dei lavori e al percorso delle audizioni, prevedibilmente più snello di quello durato diversi mesi a palazzo Madama, sarà l’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali a definire il calendario.

Ada Montellanico canta il 600 e presenta nuovo album “Canto proibito”

Ada Montellanico canta il 600 e presenta nuovo album “Canto proibito”Roma, 14 feb. (askanews) – Ada Montellanico il 21 febbraio (alle 21) presenta in anteprima il suo nuovo album “Canto Proibito”, all’Auditorium Parco della Musica, insieme a un quintetto composto da Giovanni Falzone alla tromba, Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria. Nell’album in uscita il 23 febbraio per Giotto/Egea Music su Cd e digitale, la cantante romana rivisita un repertorio secentesco, cantandone l’irriverenza, l’ironia e la sensualità, riportandone alla luce la modernità e la vivacità culturale.


Dopo aver interpretato i testi inediti di Tenco (Danza di una ninfa, 2005) e i diritti civili di Abbey Lincoln (Abbeys Road, 2017), Ada Montellanico torna con un nuovo progetto di ricerca, non solo musicale, indagando un’epoca caratterizzata da profonde trasformazioni, grandi rivoluzioni e mutamenti, a cui si contrappongono forze conservatrici; nel quale alle idee innovative e alle proposte artistiche accolte da una Venezia liberale, si contrappongono le proibizioni di una Roma clericale, e il divieto alle donne di calcare i palcoscenici consente l’ascesa e l’affermazione dei castrati. Un’epoca tumultuosa, ma estremamente florida e significativa, in cui la musica diventa per la prima volta espressione di affetti, di passione, e che vede la nascita della monodia, l’apertura del primo teatro pubblico e l’affacciarsi delle donne sulla scena culturale. Da qui nasce il nome Canto Proibito, che vuole narrare questo secolo attraverso le composizioni degli autori più rappresentativi dell’epoca: Handel, Scarlatti, Caldara, Cesti, Carissimi, Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, entrambe meravigliose e rare compositrici di quei tempi.


Ada Montellanico sceglie un organico pianoless, in cui la voce, oltre ad essere protagonista per la narrazione, assume un ruolo primario a livello strumentale, insieme alla tromba di Giovanni Falzone (che ha curato anche tutti gli arrangiamenti e firmato insieme alla Montellanico l’unico brano originale in scaletta che dà titolo all’album), al trombone di Filippo Vignato, al contrabbasso di Jacopo Ferrazza e alla batteria di Ermanno Baron. Registrato a maggio 2023 negli studi della Casa del Jazz di Roma, questo album rappresenta per la cantante romana anche un legame con l’inizio del suo percorso musicale: è su queste composizioni, infatti, che ha intrapreso i primi studi canori per poi arrivare al canto jazz.


Infine, in Canto Proibito c’è un omaggio Cecilia Bartoli e alla sua “Opera Proibita”, album del 2005 della cantante molto amata dalla Montellanico.

Europee, Santoro presenta lista pace: puntiamo a chi non vota

Europee, Santoro presenta lista pace: puntiamo a chi non votaRoma, 14 feb. (askanews) – Una colomba bianca con un ramo d’ulivo nel becco in campo rosso con tre parole: pace terra dignità. L’ambizione alla semplicità e alla chiarezza del messaggio è dichiarata fin dal simbolo esposto nella conferenza stampa di presentazione della lista elettorale per le europee promossa da Michele Santoro e da un arcipelago di personalità e gruppi pacifisti. “Non vogliamo togliere voti al Pd, al M5S, ad altri ma prendere quelli di chi non vota”, chiarisce il giornalista ed ex eurodeputato, secondo il quale la competizione elettorale è diventata un “reality”.


“Ho sentito i sondaggisti – spiega – e confermano la crescita dell’area del non voto che rischia di superare il 50 per cento, che non c’è travaso fra centrosinistra e centrodestra, che avremo piccoli spostamenti fra Pd e M5S, piccoli spostamenti tra i gruppi che si contendono la definizione di centristi, piccoli spostamenti nel centrodestra. Quindi dovrei appassionarmi a una campagna elettorale dove l’obiettivo massimo è che Schlein o Conte prendano il 20 per cento dei voti?”. Il tema dei rapporti a sinistra non turba la nascente coalizione pacifista: “Non stiamo costruendo un partito – scandisce Santoro – ma un vettore per portare al centro della campagna elettorale europea la parola pace”. In caso di accordi con altre forze chi dovesse essere eletto con questa lista “il giorno dopo non deve tornare a rappresentare il suo partito ma rimanere fedele a queste istanze”. Sulla base di un programma che “non è la Bibbia ma è costruito con un metodo nuovo: mettere da parte ciò che ci divide e tenere quello che ci unisce. Non serve riproporre la logica dei gruppi extraparlamentari a chi grida una parola più forte. Sono coi ragazzi di Napoli (che hanno manifestato sotto la sede della Rai dopo la censura pubblica dell’Ad Roberto Sergio sulle parole del cantante Ghali su Gaza, ndr) ma non dobbiamo attardarci a discutere se ci sia una strage o un genocidio; lasciamo che sia la Corte dell’Aja a decidere ma non dimentichiamo quello che la Corte ha già detto: Israele deve smettere di fare quello che fa. E il nostro governo e l’Unione europea non hanno assunto questa posizione”.


Per arrivare a presentare le liste Santoro annuncia di voler raccogliere le firme e non volersi appoggiare ad altri che potrebbero (come Rifondazione) prestare il loro per evitare l’onere. Ma lascia aperta la porta ad ipotetici accordi “fino all’ultimo” sia con Unione popolare (Prc+Potere al Popolo) sia ad Alleanza Verdi-Sinistra (Si+Europa Verde). Insieme a questi ultimi, afferma, “possiamo raggiungere il 6 per cento ed avere una posizione ragguardevole nel sistema politico”. In ogni caso, se gli accordi, come pare a questo punto probabile, non ci saranno, “non siamo certo noi a spaccare il fronte della sinistra, non siamo diventati Nembo Kid, loro sono già in frantumi”, chiosa l’ex volto televisivo. Quanto alle critiche di qualche esponente del Pd nei suoi confronti, “adesso ci dicono che c’è l’editto bulgaro… io – rivendica Santoro – sono rientrato in Rai perché ho vinto la causa, non perché lo ha voluto un partito che aveva i presidenti e non hanno rimosso la causa contro di me. Gratitudine? Mi hanno chiesto in ginocchio di candidarmi, e ho portato 750mila preferenze, lo sa il giovane dirigente del Pd? Qualcuno glielo racconti…”. Quanto ai contenuti, il manifesto della nuova formazione politica lo traccia Raniero La Valle, storico esponente della sinistra cattolica e pacifista, per tre legislature in Parlamento con la Sinistra indipendente a cavallo fra gli anni 70 e 80 del secolo scorso. “L’intero sistema globale – afferma – è costruito sul dominio e sulla guerra. Netanyahu ha detto che non si ferma ma Gaza è punto di svolta fra salvezza e catastrofe” e quello israeliano non è “un diritto di difesa ma una vendetta per lo scempio del 7 ottobre”. Secondo La Valle “ora si fa una specie di calcolo su quanti morti civili sono accettabili ma finora questo prezzo è stato accettato e quando si arriva a questa contabilità l’anima del mondo è perduta. Se allarghiamo lo sguardo alla crisi mondiale vediamo che l’intera umanità a rischio. Forse è possibile sottrarre il consenso degli elettorati a questo orrore”, spiega. “Chiediamo – prosegue l’esponente pacifista – di chiamare la guerra con il suo nome, che tutte le guerre siano assimilate al genocidio e represse con le norme della convenzione internazionale contro il genocidio. E’ contro la sua natura che l’Unione europea si doti di un esercito europeo e che contribuisca alle guerre altrui con l’invio di armi e con le sanzioni, che colpendo indiscriminatamente interi popoli sono anch’esse genocidio”, ammonisce ancora La Valle.

L’Oms: l’attacco di Israele a Rafah sarebbe una “catastrofe insondabile”

L’Oms: l’attacco di Israele a Rafah sarebbe una “catastrofe insondabile”Roma, 14 feb. (askanews) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che un’offensiva militare israeliana contro Rafah nel sud di Gaza causerebbe una “catastrofe insondabile” e spingerebbe il sistema sanitario dell’enclave sull’orlo del collasso.


“Le attività militari in quest’area, questa zona densamente popolata, sarebbero, ovviamente, una catastrofe insondabile… e amplierebbero ulteriormente il disastro umanitario oltre ogni immaginazione”, ha affermato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per Gaza e Cisgiordania. “Aumenterà anche il peso su un sistema sanitario completamente sovraccarico… in ginocchio e aumenterà il carico dei traumi, e spingerebbe il sistema sanitario più vicino all’orlo del collasso”, ha detto Peeperkorn. Peeperkorn ha affermato che la capacità dell’Oms di distribuire aiuti medici a Gaza è limitata perché molte delle sue richieste di consegna di rifornimenti sono state respinte.


Il funzionario dell’Oms ha aggiunto che solo il 40% delle missioni dell’Organizzazione nel nord di Gaza sono state autorizzate da novembre e che questa cifra è diminuita significativamente da gennaio. “Tutte queste missioni sono state negate, impedite o rinviate”, ha detto, aggiungendo che è “assurdo che solo il 45% delle richieste di missione dell’Oms per il sud di Gaza siano state concesse”.

Donna con il “cuore a metà” diventa mamma di due gemelli

Donna con il “cuore a metà” diventa mamma di due gemelliRoma, 14 feb. (askanews) – Solo 4 casi al mondo, il primo in Italia: nata 36 anni fa con il cuore senza un ventricolo diventa mamma di due gemelli. L’evento eccezionale è accaduto a Roma grazie alla determinazione della giovane donna e al lavoro congiunto degli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – che l’hanno assistita sin da bambina per la grave cardiopatia congenita – e del Policlinico Universitario A. Gemelli, dove è stato eseguito il parto cesareo. Mamma e bambini, un maschietto e una femminuccia, stanno bene: “Sapevo di correre tanti rischi con il mio cuore a metà, ma volevo diventare mamma. La nascita dei gemelli è stata un’emozione indescrivibile”.


La mamma dei gemellini è nata con il cuore privo del ventricolo destro, la porzione di muscolo cardiaco che spinge il sangue verso i polmoni per ossigenarsi. Si tratta di una cardiopatia congenita complessa che richiede una serie di interventi correttivi entro i primi anni di vita. Nel caso specifico, la paziente del Bambino Gesù è stata sottoposta all’età di 4 anni a un’unica operazione per costruire un sistema di circolazione alternativo, detto di Fontan, che porta il sangue dalle vene cave direttamente ai polmoni, senza passare per il cuore. Questa condizione sottopone l’organismo a un costante superlavoro: la circolazione sostenuta da un solo ventricolo richiede, infatti, terapie e controlli serrati per tutto l’arco della vita; nel 5% dei casi si arriva al trapianto. Al Bambino Gesù c’è una squadra di specialisti che si prende cura, per continuità terapeutica, di bambini con una malattia del cuore diventati maggiorenni. Grazie ai progressi della cardiochirurgia pediatrica, gli adulti nati con una cardiopatia (identificati con l’acronimo Achd, Adults with Congenital Heart Disease) oggi sono sempre più numerosi. Pur tenendo sotto controllo la malattia, non possono considerarsi del tutto guariti. Per questo motivo necessitano di un’assistenza specifica. Nell’ambito di questa attività è presente da tempo un gruppo multidisciplinare delle due Istituzioni chiamato Guch(Grown Up Congenital Heart) che si occupa della gestione delle gravidanze delle pazienti cardiopatiche (tramite incontri pre e post concezionali e documenti clinico-assistenziali condivisi), della programmazione del parto (timing e modalità) e del follow-up post gravidanza. Del Gruppo fanno parte l’équipe dell’Unità Operativa di Cardiologia del Congenito Adulto dell’Ospedale Bambino Gesù guidata da Gianfranco Butera, insieme al team di Medicina e Chirurgia Fetale e Perinatale diretto da Leonardo Caforio; per l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs il gruppo di cardiologi è coordinato da Massimo Massetti e Antonio Amodeo e il gruppo dei ginecologi da Antonio Lanzone.


Nel mondo si contano solo 4 casi di parto gemellare da mamma con il cuore univentricolare e circolazione di Fontan. In caso di cardiopatie congenite così complesse, infatti, la gravidanza sottopone l’intero organismo a stress e rischi maggiori: aumentano volume del sangue e attività cardiaca; organi come fegato, reni e intestino possono andare in sofferenza. Tuttavia, in mancanza di altre complicanze, secondo le indicazioni dei protocolli internazionali in materia, è possibile intraprendere il percorso della maternità. È il caso della mamma dei gemellini che, sotto stretto controllo medico, ha portato a termine – primo caso in Italia – una gravidanza senza problemi. La nascita dei due gemelli, entrambi di 1.4 Kg di peso, è avvenuta tramite taglio cesareo presso il Policlinico Gemelli alla 34esima settimana di gravidanza, con qualche giorno di anticipo sul termine previsto. Dopo appena dieci giorni di ricovero, mamma e bambini sono potuti tornare a casa. “Sapevo di correre dei rischi con il mio cuore speciale, un cuore a metà, ma sono molto determinata e desideravo tanto essere madre. In questa avventura sono stata seguita passo dopo passo dai medici del Bambino Gesù e del Policlinico Gemelli. Grazie a loro ho avuto una gravidanza e un parto bellissimi e la nascita dei miei bambini è stata un’emozione indescrivibile – racconta la protagonista -. Alle donne che vivono la mia stessa situazione vorrei dire di non avere paura e di affidarsi a centri specializzati per realizzare il sogno della maternità”.

Lega: Regolamento imballaggi, Ue non freni economia circolare

Lega: Regolamento imballaggi, Ue non freni economia circolareRoma, 14 feb. (askanews) – “Privilegiare il riuso rispetto al riciclo significa penalizzare fortemente quelle filiere che in questi anni si sono dimostrate leader nell’economia circolare, Italia in primis, con obiettivi 2025 già raggiunti e obiettivi 2030 di prossimo conseguimento”. Così Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio, in merito alla prossima riunione congiunta tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo del 4 marzo sulla proposta di modifica del Regolamento Ue sugli imballaggi.


“La sostenibilità si fa coinvolgendo, facendo capire a cittadini e imprese che si tratta di un progetto per loro e non contro di loro: altrimenti si genera solo avversione, la quale non fa certo bene all’ambiente. L’Europa – conclude Gusmaroli – deve preservare gli asset strategici e i livelli occupazionali degli Stati membri, rifuggendo da quei propositi che rischiano di deprimere le economie interne, andando a tutto vantaggio di competitor extra-Ue. La sostenibilità sia pratica virtuosa, non ideologia sterile”.

Ue: aggiornate misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientale

Ue: aggiornate misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientaleRoma, 14 feb. (askanews) – Aggiornate le misure sulla pesca nell’Atlantico nord-orientale (area Neafc): i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue danno il via libera all’accordo raggiunto tra i negoziatori del Consiglio e del Parlamento. Le nuove misure Neafc che saranno recepite dal regolamento includono modifiche per migliorare il controllo delle operazioni di trasbordo in mare, nonché norme sui rifiuti delle navi e sul recupero degli attrezzi smarriti. Il testo sarà ora sottoposto a un controllo giuridico e linguistico prima della sua adozione formale da parte del Consiglio e del Parlamento e della successiva entrata in vigore.


Una volta adottato formalmente, il regolamento recepirà nel diritto comunitario le nuove norme in materia di gestione, conservazione e controllo per l’area Neafc, nonché le misure di controllo per alcune specie pelagiche nell’Atlantico nordorientale concordate durante le consultazioni con gli Stati costieri. Il testo riunirà inoltre in un unico regolamento tutte le misure della Neafc attualmente disciplinate da regolamenti diversi. “Il recepimento di queste misure sulla pesca è quindi importante e contribuirà a razionalizzare la nostra cooperazione con i partner internazionali, oltre a garantire la sostenibilità del settore della pesca nell’Atlantico nordorientale”, ha detto Hilde Crevits, ministro fiammingo belga del Welfare, della sanità pubblica e della famiglia e competente per la pesca.

Cia: San Valentino, giro affari 35 mln fiori venduti per 80 mln

Cia: San Valentino, giro affari 35 mln fiori venduti per 80 mlnRoma, 14 feb. (askanews) – Buone notizie per i produttori italiani di fiori italiani che a San Valentino aumentano le vendite a discapito delle rose di provenienza estera. In questo 2024 il giro d’affari di San Valentino, secondo i florovivaisti di Cia-Agricoltori Italiani, si aggira sugli 80 milioni di euro, in linea con il 2023, con la vendita di circa 35 milioni di fiori.


Pur restando il fiore più venduto il 14 febbraio, la rosa a gambo lungo (sopra i 70 cm) è rincarata fino agli 8-10 euro al dettaglio, mentre un bouquet misto di fiori Made in Italy (fresie, anemoni, ranuncoli, garofani) si attesta sui 25 euro. Cia stima, dunque, una maggiore vendita di prodotto nazionale (+20%) rispetto ai fiori provenienti dal Sud America e dal Corno d’Africa, grazie soprattutto ai tipici prodotti coltivati nelle aree a maggior vocazione floricola: Sanremo, Pescia e la provincia di Napoli. Per quanto riguarda i costi al dettaglio delle singole tipologie di reciso (tutti Made in Italy), Cia segnala il prezzo di uno stelo di fresie e garofani a 2,50 euro, mentre le bocche di leone e le gerbere si attestano sui 3 euro, come pure i tulipani italiani (coltivati soprattutto nel napoletano). Leggermente più alto il prezzo del papavero, della calla e dell’anemone (3,5 euro). La strelizia e il lilium costano, invece, circa 4 euro al gambo, mentre il ranuncolo clone di Sanremo si attesta sui 5,5 euro.


Cia ricorda come il settore del fiore reciso italiano sia particolarmente legato (a differenza del Nord Europa) alle ricorrenze: la festa della mamma, quella della donna, San Valentino e il giorno dei defunti, che rappresentano più del 50% degli acquisti annui di fiori. In Italia il florovivaismo rappresenta il 5% della produzione agricola e conta 27 mila aziende e 100 mila addetti, di cui 20mila coltivano fiori e piante in vaso e 7mila sono vivai. Il comparto intero vale 2,5 miliardi di euro, con cinque Regioni che intercettano l’80% della produzione nazionale: la Liguria, che copre il 31% del totale, la Campania con il 16%, la Toscana con il 13%, la Puglia con l’11% e la Sicilia con il 10%, 19% le altre.