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Montagna, Calderoli incontra guide alpine: confronto sempre positivo

Montagna, Calderoli incontra guide alpine: confronto sempre positivoRoma, 13 feb. (askanews) – “Questa mattina al ministero incontro positivo e molto proficuo con una delegazione di rappresentanti delle guide alpine, accompagnati dall’europarlamentare Alessandro Panza, per un confronto sui dettagli della nuova legge sulla Montagna e le strategie da mettere in campo. La valorizzazione e tutela delle professioni montane è un impegno che mi sono preso fin dall’inizio, e che è già previsto all’interno del provvedimento. Raccogliere spunti e suggerimenti da professionisti del mestiere è sempre utile per approfondire il tema, garantendo che le normative siano adeguatamente attualizzate, soprattutto per un ambito come questo che è in continua evoluzione. Una volta che la nuova legge sarà realtà, avremo modo di sviluppare questi argomenti nel miglior modo possibile”. Lo rende noto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, al termine dell’incontro con Martino Peterlongo, presidente del collegio nazionale delle guide alpine, e Fabrizio Pina, presidente del collegio regionale delle guide alpine Lombardia.

Giocattoli, ok a stretta sicurezza da Commissione Parlamento Ue

Giocattoli, ok a stretta sicurezza da Commissione Parlamento UeRoma, 13 feb. (askanews) – La commissione mercato interno e tutela dei consumatori del Parlamento europeo ha approvato una posizione aggiornata che opera una stretta sui requisiti di sicurezza per la commercializzazione dei giocattoli, in particolare mettendo nel mirino componenti chimici pericolosi o cancerogeni, come i perturbatori endocrini, e imponendo nuovi requisiti di certificazione alla frontiera e di informazione dei consumatori.


Il testo adottato mette al bando una serie di sostanze tra cui quelle ritenute pericolose per il sistema endocrino o l’apparato respiratorio, o quelle ritenute tossiche per vari organi. Ai produttori di giocattoli viene poi richiesto di assicurare un’identificativo digitale per ogni prodotto che specifici come vengano rispettate le varie regole e, ad esempio tramite un codice QR, renda possibile ai consumatori l’accesso alle informazioni. Sui giochi dotati di qualche forma di intelligenza artificiale viene imposto il rispetto del quadro di regole recentemente approvato (AI Act) dall’Ue.


Con un comunicato, il Parlamento europeo ricorda che i giocattoli sono la prima tipologia di beni che fa scattare il sistema di allerta per prodotti pericolosi, con un 23% delle notifiche totali nel 2022 e un 20% nel 2021. Il testo approvato verrà messo ai voti nella prima sessione plenaria utile del Parlamento Ue.

Intesa Ucoi-Ucoim e Assocamerestero per sostenere imprese all’estero

Intesa Ucoi-Ucoim e Assocamerestero per sostenere imprese all’esteroRoma, 13 feb. (askanews) – UCOI, l’Unione dei Consoli Onorari in Italia, UCOIM, l’Unione dei Consoli Onorari d’Italia nel Mondo e Assocamerestero, l’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) e Unioncamere, hanno siglato un Memorandum d’intesa per supportare e valorizzare sempre più la presenza italiana nel mondo.


Accomunati da un tradizionale e costante impegno nel fornire assistenza e supporto ai nostri connazionali e alle imprese italiane sui mercati esteri, UCOI-UCOIM e Assocamerestero, con questo accordo, aprono la strada alla realizzazione di iniziative e progetti congiunti in materia consolare, sociale, di promozione commerciale e culturale e di formazione. Sono più di 570 i Consoli Onorari in Italia e oltre 370 i Consoli Onorari d’Italia all’estero che, in maniera più strutturata, collaboreranno con le 86 CCIE associate ad Assocamerestero per assistere i cittadini italiani nel mondo e favorire l’internazionalizzazione delle imprese e la promozione del Made in Italy nei 63 Paesi in cui operano le CCIE. ” Siamo molto lieti di firmare l’accordo odierno che segna un ulteriore grande successo per i Consoli Onorari nella loro ultra-quarantennale attività associativa , che ne ha valorizzato la figura e sviluppato il ruolo in campo sociale, economico-commerciale e culturale. L’accordo con Assocamerestero rientra pienamente in questi così importanti obiettivi.” – dichiarano la Presidenza e il Segretario Generale di UCOI-UCOIM, Elio Pacifico.


“I Consoli Onorari, in Italia e all’estero, rappresentano una preziosa rete di riferimento nelle relazioni internazionali e sono ben inseriti nel tessuto sociale delle varie circoscrizioni consolari, così come le Camere di Commercio Italiane all’Estero sono saldamente integrate nelle comunità d’affari che aggregano sui mercati esteri. – dichiara il Presidente di Assocamerestero, Mario Pozza – L’intesa che abbiamo sottoscritto ci consentirà di lavorare in sinergia per valorizzare in maniera sempre più efficace la presenza italiana nel mondo”. L’accordo sarà immediatamente reso operativo grazie al coordinamento dei rappresentanti dei rispettivi organismi: Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero, Oya Izmirli, Presidente UCOIM e Mattia Carlin, socio d’onore dell’U.C.O.I.

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protesta

Altragricoltura: domani 100 trattori a Roma a sostegno protestaRoma, 13 feb. (askanews) – Domani 100 trattori arriveranno a Roma per sostenere le piattaforme inviate al Governo ed al Parlamento da Altragricoltura e da il Popolo Produttivo, che chiedono un incontro con l’esecutivo e hanno organizzato una conferenza stampa presso il presidio allestito negli spazi rurali in Via Castel di Leva 371, nei pressi del Divino Amore.


I trattori Casertani si muoveranno alle 22 di stasera, 13 febbraio, da Borgo Centore nel Comune di Cellole (CE) e si uniranno lungo il percorso a quelli provenienti dal Lazio per arrivare a Roma la mattina dopo, quando alle 12 inizierà la manifestazione convocata a Piazza del Campidoglio. “Si apra un tavolo plurale, il Governo dichiari lo Stato di crisi socioeconomica dell’agricoltura e della pesca e ricontratti con l’Europa misure in deroga coerenti”, è la richiesta dei movimenti avanzata da Gianni Fabbris, portavoce dell’alleanza sociale per la sovranità alimentare e presidente onorario di Altragricoltura.


“Abbiamo già chiesto un incontro al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida e alla Presidenza della Commissione Permanente del Senato – precisa Angelo Distefano, portavoce del Popolo Produttivo – e oggi aggiungeremo la richiesta di incontro al ministro del Made in Italy, Alfonso Urso ma è chiaro che, non essendo le questioni riducibili a problemi settoriali, sono l’intero Governo guidato da Giorgia Meloni e le diverse forze politiche che siedono in Parlamento a dover garantire che il Paese si avvii sui percorsi che restituiscano dignità ai produttori ed alle comunità”.

Pnrr, online progetti Comuni su sito Rappresentanza italiana Ue

Pnrr, online progetti Comuni su sito Rappresentanza italiana UeRoma, 13 feb. (askanews) – Dare visibilità ai progressi nell’attuazione del Pnrr a livello locale. È questo l’obiettivo della mappa online creata dalla Commissione Europea che riporta i progetti conclusi o in corso di attuazione da parte dei soggetti attuatori sul territorio. La piattaforma per l’inserimento dei progetti è attiva ed aperta ai contributi di Comuni e Città Metropolitane. Secondo il Segretario Generale dell’Anci, Veronica Nicotra, “si tratta di uno strumento importante che consente di valorizzare i tanti progetti già conclusi o in via di conclusione grazie allo straordinario impegno dei Comuni”.


Come Anci ha più volte sottolineato, i Comuni sono tra i più dinamici soggetti attuatori del Pnrr. Per i 35 miliardi in gestione (al netto delle risorse delle Città Metropolitane), a gennaio 2024 erano state attivate circa 230 mila gare per un valore di 32,7 miliardi, dei quali 12,1 erano già aggiudicati. Nel 2023 i Comuni hanno speso per investimenti 16 miliardi di euro, con un incremento del 90% rispetto al 2017. Per questo l’Anci incoraggia Comuni e Città Metropolitane a inserire nella mappa i propri progetti già conclusi o in avanzato stato di realizzazione (per cui sia stato aperto il cantiere). Per inserire i progetti è possibile accedere al sito della Rappresentanza italiana della Commissione Europea, dove sarà possibile inserire direttamente sulla piattaforma EUSurvey i dati relativi ai progetti o, in alternativa, reperire l’indirizzo mail cui inviare tutte le informazioni.


Non c’è limite al numero di progetti che si possono segnalare, ed è possibile inviare le proposte in qualsiasi momento e per tutta la durata dell’attuazione del Pnrr. La mappa verrà aggiornata ogni tre mesi con tutte le proposte ricevute fino a quel momento.

Feltrin: frattura in Federlegno? Strade possono ricongiungersi, noi aperti

Feltrin: frattura in Federlegno? Strade possono ricongiungersi, noi apertiMilano, 13 feb. (askanews) – “Trovare la strada per ricomporre” la frattura “a noi fa solo piacere, non c’è una guerra personale. Ognuno fa la sua strada poi però le strade possono ricongiungersi”. Il presidente di Federlegno Arredo, Claudio Feltrin, spera in una ricomposizione della frattura interna alla federazione che presiede dopo la nascita della nuova Associazione nazionale delle industrie del legno. La realtà neocostituita riunisce aziende del comparto del legno, che, secondo Federlegno, rappresenterebbero il 5% degli associati alla sua federazione, un totale di circa 120 imprese.


All’origine della rottura, che ha portato alla nascita di una nuova realtà, “Ci sono visioni un po’ diverse dove loro dicono di non aver trovato il massimo di rappresentatività, sbagliando assolutamente interpretazione – afferma Feltrin – perchè i numeri della federazione sono chiari: noi abbiamo più del 50% delle quote associative arrivano dalla parte arredo, per i servizi più del 60% vanno nelle quote legno. Non è che ci sia una disattenzione nei loro confronti perchè alla fine sembra ci sia una guerra tra legno e arredo che non c’è assolutamente, per noi non esiste”. “Loro – ricostruisce il numero uno di Federlegno – sono usciti dicendo non ci ritroviamo, poi per quanto uno cerchi di dialogare e di convincerli se uno rimane della propria idea non si può trattenerli” con la forza. “E’ una cosa su cui dovranno prendere loro delle decisioni – conclude – da parte nostra abbiamo sempre fatto tutto il possibile”.

Vino, Montelvini chiude 2023 a 31 mln e investe su Cantina e welfare

Vino, Montelvini chiude 2023 a 31 mln e investe su Cantina e welfareMilano, 13 feb. (askanews) – La storica Cantina trevigiana Montelvini ha chiuso il fatturato 2023 a quota 31 milioni di euro (stabile rispetto all’anno precedente), con un Ebitda che supera il 12%. Lo ha riferito la stessa azienda, spiegando che il mercato estero, il 40% del volume d’affari, ha registrato una crescita del 10%, grazie ad un forte implemento non solo nei Paesi “tradizionali”, come Stati Uniti e Germania, ma anche in quelli dell’Est Europa e del Far East.


Unica Cantina dell’Asolo Prosecco Docg e tra le prime in Italia ad aver ottenuto la Certificazione di sostenibilità Equalitas, l’azienda della famiglia Serena ha investito cinque milioni di euro per il biennio 2023-2024 per trasformare l’impianto storico con un nuovo fabbricato, l’installazione del fotovoltaico sull’intera superficie del tetto, il potenziamento del reparto autoclavi, l’implementazione del nuovo pallettizzatore e la realizzazione di un nuovo depuratore. L’obiettivo dichiarato è quello di avvicinarsi progressivamente all’impatto zero della Cantina. L’azienda con sede a Venegazzù di Volpago del Montello ha inoltre annunciato l’intenzione di investire 100mila euro per il welfare aziendale. La somma, destinata ai 50 dipendenti, “è composta per il 60% dai premi di produzione 2023, mentre il restante riguarda un nuovo conto welfare, attivo per l’anno in corso, per beni e servizi utili ai lavoratori, come ad esempio buoni acquisto per il tempo libero”.


“In un periodo tutt’altro che facile per il mercato puntiamo moltissimo sui nostri collaboratori: fare squadra oggi più che mai è diventato un focus importante per aumentare la coesione all’interno dell’azienda e migliorare il servizio verso i clienti” ha dichiarato la Dg Sarah Serena, sottolineando che “per noi investire sul nostro staff fa parte delle iniziative aziendali imprescindibili, in linea con il percorso di sostenibilità che Montelvini ha intrapreso ormai da tempo”. “Il nostro obiettivo è quello di rendere i vini un bene per il territorio, con un senso di responsabilità che va oltre gli obiettivi commerciali” ha aggiunto l’Ad Alberto Serena, sottolineando che “crediamo in una crescita sostenibile basata sul benessere delle persone, sul miglioramento della qualità lavorativa e sulla creazione di un forte senso di appartenenza”.

Maxi esercitazione Nato in Europa, al via prima tappa: in Polonia

Maxi esercitazione Nato in Europa, al via prima tappa: in PoloniaMilano, 13 feb. (askanews) – Nei prossimi giorni la Nato inizierà a schierare truppe in Europa centrale per la più grande esercitazione dalla fine della guerra fredda. Sotto l’egida generale di Steadfast Defender-2024 (STDE24), l’Alleanza conduce una serie di esercitazioni, che si svolgono principalmente nell’Europa centrale e settentrionale, coinvolgendo circa 90.000 soldati, marinai e aviatori provenienti da tutti i 31 paesi della Nato, nonché dalla Svezia, al momento Paese partner della Nato.


Le esercitazioni metteranno alla prova la capacità delle forze dell’Alleanza di scoraggiare e difendersi da una potenziale aggressione avversaria nei confronti della Nato e dei paesi partner. “Si tratta di esercitazioni difensive e non mirate a nessun paese specifico” si specifica. La Polonia, in quanto nazione ospitante dell’esercitazione STDE-24, ospiterà un numero significativo di truppe ed equipaggiamenti alleati sul suo territorio.


All’inizio di STDE24, un elemento chiave sarà l’esercitazione Brilliant Jump-2024 (BRJU24), condotta sotto il comando del quartier generale del Joint Force Command Brunssum (JFCBS). Si tratta di un’esercitazione di allerta e schieramento a livello operativo e tattico. L’obiettivo è addestrare e testare la Very High Readiness Joint Task Force (VJTF) della Nato nella pianificazione ed esecuzione di uno spiegamento e nella loro capacità di rispondere a una potenziale crisi armata multidimensionale, contribuendo così a rafforzare le capacità di deterrenza e di difesa dell’Alleanza, dimostrando la forza e la determinazione che derivano dalla sua unità. BRJU24 vuole dimostrare anche la prontezza e la mobilità della Very High Readiness Joint Task Force, la punta di diamante della Forza di risposta della NATO (NRF). Questo rapido dispiegamento migliorerà anche l’interoperabilità di alleati e partner. BRJU24 coinvolgerà un totale di circa 3.000 soldati e 700 veicoli provenienti da cinque paesi NATO VJTF (Albania, Polonia, Spagna, Turchia e Regno Unito).


Come elemento centrale della VJTF di quest’anno, circa 600 veicoli della 7a Brigata Meccanizzata Leggera del Regno Unito (“The Desert Rats”) verranno scaricati da navi Ro-Ro nel nord della Germania e inizieranno la loro marcia attraverso la Germania verso l’STDE24 Drawsko Area di allenamento Pomorksie in Polonia. All’arrivo, saranno accolti da un contingente spagnolo che sbarca in Polonia e da altre truppe provenienti da Albania, Turchia e Polonia. BRJU24 è l’unica esercitazione all’interno della STDE24 guidata da JFC Brunssum, ma la combinazione di queste esercitazioni costituirà la più grande dimostrazione delle capacità di difesa dell’Alleanza e dei suoi Stati membri dal 1988. Le esercitazioni si collegano direttamente ad altre esercitazioni sotto l’egida della STDE24 come l’esercitazione DRAGON 24 (DR24) che si svolge anche in Polonia.


La Very High Readiness Joint Task Force, dopo aver completato BRJU24, si sposterà attraverso la Polonia per unirsi ad altre truppe che prenderanno parte all’esercitazione guidata dalla Polonia Dragon 24 (DR24). Durante tutte queste fasi, verrà messa alla prova la loro capacità di interagire e di eseguire compiti di combattimento con truppe esterne alla Very High Readiness Joint Task Force.

Medio Oriente, colloquio Meloni-Schlein. Il Pd deposita mozione: cessate il fuoco e conferenza di pace

Medio Oriente, colloquio Meloni-Schlein. Il Pd deposita mozione: cessate il fuoco e conferenza di paceRoma, 13 feb. (askanews) – La premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein hanno avuto un colloquio telefonico sul Medio Oriente. È quanto riferiscono dal Nazareno. Intanto il Pd deposita una mozione che chiede il cessate il fuoco e una conferenza di pace. “Sostenere ogni iniziativa per un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste dell’Onu, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo la fornitura di aiuti umanitari nella Striscia; sostenere un’azione coordinata a livello internazionale, in particolare in seno all’Ue, per promuovere iniziative di de-escalation della tensione in Medio Oriente e con l’obiettivo di celebrare, come proposto nel Consiglio Ue di ottobre, una Conferenza internazionale di pace che ponga fine al conflitto israelo-palestinese, attraverso la soluzione politica dei ‘due popoli, due Stati’, che non può prescindere da un rinnovato ruolo dell’Anp nella costituzione di uno Stato democratico palestinese, che conviva in pace, sicurezza e prosperità accanto allo Stato di Israele, sulla base del principio del reciproco riconoscimento”. Sono questi i primi due punti della mozione del Pd sul Medio Oriente che verrà discussa e votata oggi alla Camera. Nel testo si richiede al governo anche di promuovere “una missione internazionale di interposizione a Gaza, sotto egida Onu, che coinvolga i Paesi arabi che possono assumersi la responsabilità della ricostruzione della Striscia” e “il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Ue”. La mozione chiede anche di “sostenere l’Ue nell’attuazione in tempi rapidi delle sanzioni già deliberate contro l’organizzazione terroristica Hamas” e di “adoperarsi affinché l’Ue appronti un pacchetto di sanzioni contro i coloni colpevoli di crimini verso la popolazione palestinese in Cisgiordania, nonché nei confronti delle organizzazioni o degli enti economici che direttamente o indirettamente ne sostengono l’azione”. Chiesto anche il “ripristino dei fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi nell’anno in corso all’Unrwa” e di “favorire il lavoro di Commissioni d’inchiesta indipendenti per accertare violazioni, da chiunque compiute, del diritto internazionale e umanitario”. La mozione chiede infine di “sostenere, all’interno di una cornice Ue, le iniziative volte a garantire la sicurezza marittima nel Mar Rosso, a protezione della libertà di navigazione e in dialogo con gli altri attori regionali”.


M.O.,alla Camera depositata una mozione di maggioranza e 4 da opposizioni Testi separati Schlein (Pd) Silvestri (M5s) Rosato (Azione) Faraone (Italia Viva) Quella del Pd non è l’unica mozione, sono cinque le mozioni sul Medio Oriente depositate alla Camera al voto oggi nell’assemblea. Una comune della maggioranza di centrodestra e quattro distinte dai gruppi di opposizione a firma: Schlein (Pd) Silvestri (M5s) Rosato (Azione) Faraone (Italia Viva).

Hotel Locarno, charme e proposta gastronomica originale all day long

Hotel Locarno, charme e proposta gastronomica originale all day longRoma, 13 feb. (askanews) – Nel cuore della città, a ridosso di Piazza del Popolo, Hotel Locarno si presenta con il suo stile unico e originale, in un contesto raffinato e al contempo caloroso e familiare. Una linea fortemente voluta e perseguita dalla proprietaria Caterina Valente, che ha declinato ogni aspetto dell’albergo secondo questa filosofia, dall’accoglienza alla ristorazione, consentendo agli ospiti di poter gustare in ogni momento della giornata le specialità firmate dallo chef Domenico Smargiassi. E nel fine settimana l’offerta è ancora più ricca e variegata, e si caratterizza per la sua doppia natura: da una parte una proposta internazionale, dall’altra i classici della tradizione italiana.


Il Bloody Brunch dell’Hotel Locarno ‘Abbiamo voluto realizzare una carta che potesse accontentare e incuriosire tutto il nostro pubblico, dal romano al turista italiano e quello straniero, presentando al contempo dei comfort food e delle ricette originali e accattivanti’. Nelle parole dello chef Domenico Smargiassi è racchiusa la sintesi del Bloody Brunch dell’Hotel Locarno, che si sviluppa in un duplice binario, per intercettare i gusti e le esigenze di tutti. La carta si divide così tra un’offerta più internazionale, con Eggs Benedict (anche in una versione Deluxe, con tartufo e salsa al parmigiano), Uova alla Fiorentina e al Tegamino, Maritozzo ripieno di Scrambled Eggs con pancetta e funghi, proseguendo poi tra Hamburger (anche vegano), Fish and Chips, Cordon Bleu (preparato seguendo la tradizione francese), e un’originale rivisitazione del Biryani, con uovo cotto a bassa temperatura, crocchette, salsa yogurt e accompagnato da riso al ragù. L’altra è una proposta che rimanda alla classica domenica italiana, con Carciofo fritto, Pappardelle al ragù ‘come una volta’ (cotto con vino e brodo, e un pezzo di parmigiano), o ancora l’Amatriciana, o l’Agnello panato, per chiudere con l’immancabile Tiramisù. Ad accompagnare questa ricca offerta, i Bloody Mary del bartender Nicholas Pinna. La sua è una selezione da assaporare senza limiti, e che comprende il classico Bloody Mary, il Red snapper (preparato con il gin), e ‘One Bloody at time’, una terza proposta che varia ogni settimana. La proposta gastronomica dell’Hotel Locarno Una delle colonne dell’Hotel Locarno è la proposta gastronomica, che porta la firma dello chef Domenico Smargiassi. Classe 1977, una vita trascorsa in questo ambito in quanto, come racconta, ‘sin da bambino questa è stata la mia vocazione. A dieci anni ho avuto la prima friggitrice, e tutti i regali successivi sono stati sempre legati a questo mondo, dai set di coltelli ai libri di cucina: a casa ho una libreria immensa. Studio sociologia, mi laureo e poi inizio una carriera da giornalista. Ma quando un giorno un mio caro amico, con il quale condivido questa passione da sempre, mi chiese di aiutarlo in cucina perché si era infortunato, non ci ho pensato su e da lì ho deciso di intraprendere questo percorso, che oggi mi vede da tredici anni all’interno di un albergo cinque stelle’. È il classico esempio di come la passione riesca a stravolgere i piani e, nello specifico, andare a imporsi nella vita di chef Smargiassi. La sua è un’attività intensa, che dopo la ristrutturazione (avvenuta otto anni fa) decolla e guadagna il giusto spazio, elevandosi a quella che è l’attuale linea. La ristorazione diventa così un punto centrale dell’offerta dell’Hotel Locarno, in ogni momento della giornata. La sua filosofia gastronomica prende le mosse dalla tradizione e da piatti classici per innovarsi nelle tecniche di preparazione e nelle ricette, ottenendo come risultato una linea originale e contemporanea, da gustare all day long. Tra i piatti iconici della sua cucina abbiamo Club Sandwich Masterpiece, unico per la sua insalata di pollo con wasabi e zenzero, adagiata su un letto di basilico e pomodoro e guarnita con senape e tacchino, per chiudere con pancetta e zucchine croccanti; il Chicken ‘n’ Chips, con spezie, senape, barbecue e panko. E ancora negli starters si spazia dallo Yakitori di Manzo con pak choi alla griglia, alle Alici del Cantabrico con pan brioche, stracciatella e battuto di prezzemolo. Si prosegue dunque con le portate principali, dove spicca la personale ricetta dello chef di un classico della romanità, Amatriciana Grand Cru, o Arrabbiata 2.0, e poi Tataki di filetto friulano extra marezzato, Polpo rosticciato con cuore di lattuga e salsa unagi, e Anatra confit con baby verdure e frutti di bosco.


La mixology dell’Hotel Locarno Nicholas Pinna, quarant’anni, in attività da oltre venti. ‘Mio padre, ora in pensione, è stato un direttore d’albergo, e aveva un mobile bar anni ’80 a cui mi era proibito avvicinarmi, e io non aspettavo altro che loro uscissero, per fiondarmici e iniziare a giocare. Ho sempre amato l’idea di stare dietro a un bancone. L’ultimo anno di scuola, per potermi permettere di acquistare l’abbonamento per andare a vedere la Lazio, altra mia grande passione, decido l’estate di andare a lavorare in un beach bar a Bracciano. La mia prima esperienza, poi ho continuato nelle discoteche della zona, e ho capito che quella era la mia strada. Così a diciott’anni ho iniziato a viaggiare: per prima cosa sono stato due anni a Londra, dove ho appreso tutto ciò che riguarda la miscelazione intercontinentale, europea e americana, approcciando a gin, vodka, whisky; poi a Barcellona, nell’attività di due fratelli messicani, mi sono avvicinato a tequila, rum, mezcal e tutto il mondo dei distillati con il sole. Mi sono quindi spostato a Parigi, per imparare che cos’è la ristorazione francese e tutti i suoi aspetti, il suo rigore e la sua complessità. Terminato questo percorso rientro a Roma, approdo all’Hotel Locarno e mi affidano il bar, sul quale mi è stata data carta bianca, era un luogo completamente da scrivere. E in questi quattordici anni, di pagine ne ho scritte molte a questo bancone’. Negli anni Nicholas Pinna ha edificato e modellato il bar secondo le sue esperienze e il suo estro, mantenendo sempre una linea pulita e semplice, mai banale, realizzando cocktail dai sapori netti e immediati. Passione e dedizione che si riscontra in ogni aspetto, dall’idea di mixology agli ingredienti, con spremute fresche, estratti freschi e pre-batch preparati ogni mattina, per garantire grande qualità e freschezza. La sua carta si suddivide in diverse sezioni, tra signature, drink divenuti iconici, e novità. Si va da ‘Innocenti evasioni’, la parte italiana, con tre cocktail tipicamente amaricanti per l’aperitivo, come Roma-Bracciano (a base di Campari, Vermouth Carpano antica formula e Rabarbaro Zucca), o 1925 (il drink preferito dalla signora Celli). Si prosegue con Champagne Supernova, tre cocktail a base di bollicine; Martini Remastered, tre drink caldi, buoni, dal sapore deciso; Life’s A Beach, cocktail freschi ed estivi in cui si gioca con i sapori del rum, del mezcal, del pisco, frutta e spezie. E infine Rock ‘n’ Roll Star, con gin, whiskey, vodka e cognac.


Storia e stile dell’Hotel Locarno Un libro aperto, da vivere e sfogliare, sulle diverse epoche della storia capitolina dell’ultimo secolo. Un affresco di ospitalità vivo e vibrante nel cuore di Roma. Questo è l’Hotel Locarno, albergo nato nel 1925, in occasione del Giubileo da una famiglia svizzera (da qui il nome, in ricordo della propria città natale). Il famoso poster locandina diventato logo dell’Hotel venne realizzato dal famoso illustratore del cinema muto Anselmo Ballester, ed è questo il primo elemento di connessione con il mondo dell’arte, un legame che si svilupperà nel tempo e diventerà una componente identitaria della struttura. ‘Il Locarno diventò il punto di romanticismo di Federico Fellini e Giulietta Masina, ed è solo uno dei grandi nomi che contribuirà a renderlo di ritrovo degli artisti’ racconta Caterina Valente, che eredita dalla madre, Maria Teresa Celli, la proprietà e la guida dell’albergo. È lei che, negli anni ’60 inizia quell’imponente lavoro di ricostruzione e restauro dell’Hotel Locarno, dall’acquisto di una piccola quota immobiliare, acquisendo poi la licenza, e proseguendo poi in quest’opera di recupero per riportarlo al fascino iniziale degli anni Venti, e farlo diventare un po’ casa sua; un aspetto molto amato proprio da quel mondo artistico, che ne ha frequentato (e continua a farlo) gli spazi, apprezzandone lo stile, l’unicità, e non ultimo l’assenza di vincoli orari sulla cucina (una proposta all day long ante litteram), caratteristica che andrà a costituire uno dei capisaldi dell’albergo. Ciò che contraddistingue l’Hotel Locarno è la sua unicità, frutto del lavoro continuo e appassionato delle due donne. ‘Giravamo il mondo e tutta l’Italia, e ancora oggi lo faccio, alla ricerca di oggetti unici, mobili e altri complementi con cui abbiamo arredato l’albergo. Del resto, come dico sempre, il nostro core business è raccontare la storia, e il piacere di preservarla è ciò che anima il mio lavoro quotidiano’ spiega Caterina Valente mentre illustra con passione la linea dell’albergo, con eleganti camere e suite di gran prestigio, arredate con trame e materiali originali, mobili d’antiquariato e dettagli che rendono ogni stanza unica. ‘Ho domotizzato tutto l’albergo – continua – ma volutamente nel piano nobile ci sono le chiavi antiche, perché voglio offrire una experience: il peso della chiave riporta il cliente a venire al desk, posso salutarlo con un sorriso, preservare quel rapporto umano del servizio che altrimenti andrebbe perso’. Il suo lavoro va ben oltre l’opera di conservazione, ma è un sapiente intreccio tra la storia di questo luogo e l’impiego di moderne tecnologie, per garantire il comfort dei clienti senza snaturare l’identità del complesso.


(Foto di Adriana Forconi)