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Protesta trattori,Lega: accolte nostre proposte,ora battaglia in Ue

Protesta trattori,Lega: accolte nostre proposte,ora battaglia in UeMilano, 12 feb. (askanews) – “L’emendamento del governo al decreto Milleproroghe sull’Irpef agricola accoglie lo spirito delle proposte che la Lega avanza da giorni a tutela dei lavoratori agricoli. Il dimezzamento delle tasse da pagare per i redditi dominicali e agrari tra 10 mila e 15 mila euro amplia il perimetro dei beneficiari, come da subito ha chiesto la Lega”. Lo rivendicano fonti della Lega. “Ora avanti con le battaglie in Europa, dopo i troppi danni della Commissione Ue”, aggiungono le stesse fonti.

Milleproroghe, la riunione di maggioranza trova la quadra sull’Irpef agricola (e la pensione dei medici)

Milleproroghe, la riunione di maggioranza trova la quadra sull’Irpef agricola (e la pensione dei medici)Roma, 12 feb. (askanews) – Sarà depositato domani l’emendamento sull’Irpef agricola per la quale è stata trovata la quadra con l’esenzione totale fino a 10mila euro e al 50% tra 10 e 15mila.


In arrivo anche una nuova misura sui medici con il via libera allo scudo penale e alla possibilità di restare al lavoro fino a 72 anni. E’ quanto riferiscono fonti parlamentari a margine della riunione di maggioranza sul Milleproroghe il cui esame dovrebbe entrare nel vivo domani alla Camera.

Bitcoin torna sopra quota 50.000 dollari dopo oltre 2 anni

Bitcoin torna sopra quota 50.000 dollari dopo oltre 2 anniRoma, 12 feb. (askanews) – Giornata di forti aumenti per le varie cripto valute, in un quadro esuberante dei mercati finanziari mentre a Wall Street progressi moderati sono stati sufficienti a portare due dei maggiori indici a nuovi massimi storici. In serata il Bitcoin si attesta in rialzo del 3,25% dopo che nel corso della seduta ha superato la soglia psicologica dei 50.000 dollari, per la prima volta dal dicembre del 2021. Nel frattempo l’Ethereum guadagna un 4,76% a 2.623 dollari e il Litecoin sale dell’1,13% a 72,79 dollari.

Vino, tiene il vigneto toscano: quasi 61mila ettari e il 38% è bio

Vino, tiene il vigneto toscano: quasi 61mila ettari e il 38% è bioMilano, 12 feb. (askanews) – Cinquantotto indicazioni geografiche riconosciute, di cui 11 Docg, 41 Doc e 6 Igt, che presidiano la quasi totalità della superficie vitata toscana: nel 2023, in un panorama internazionale che vede al ribasso le superfici interessate, si conferma la tenuta del vigneto toscano, sfiorando i 61mila ettari, di cui il 95,7% destinato a vini a Denominazione, rispetto a una media nazionale che arriva al 65%. Di questi, quasi il 60% (36mila ettari) hanno usufruito della misura “Ocm Vino – Ristrutturazione e Riconversione”, in vigore da 23 anni. Anche in questo la Toscana è sopra la media nazionale che si attesta al 50%. L’importante ricorso regionale alla misura emerge anche analizzando l’età media del vigneto che per il 55% ha meno di venti anni. Sopra la media anche il biologico che coinvolge il 38% della superficie vitata, contro il 20% su base nazionale. Sul fronte dei consumi domestici con particolare riferimento alla grande distribuzione, si registrano leggeri cambiamenti sull’identikit di chi acquista vino toscano. Emerge, infatti, un maggior apprezzamento nella fascia dei giovani prefamily (+3% rispetto al 2022 e +11% rispetto al pre-Covid) e un recupero tra le famiglie con figli piccoli (+6% rispetto all’anno precedente). I maggiori acquirenti, il 68%, restano gli over 60 con reddito medio-alto, residenti nel Centro Nord.


Sono alcuni dei dati diffusi il 12 febbraio a Firenze in occasione della presentazione di “PrimAnteprima” che mercoledì 14 febbraio a Firenze apre la Settimana delle Anteprime dei vini di Toscana, in cui le nuove annate si presentano al mondo della stampa e dei wine lovers. Alle 16 prenderà al via il workshop di inaugurazione di PrimAnteprima 2024, evento dedicato alla stampa specializzata ospitato quest’anno dalla Camera di Commercio di Firenze che offrirà uno spaccato su mercati, export e sfide del settore. Ad aprire la giornata gli interventi di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze e Francesco Palumbo, direttore di Fondazione Sistema Toscana. A seguire il report realizzato da Ismea nel quale si descrivono le caratteristiche strutturali del settore vitivinicolo toscano, nonché l’andamento dei vini sui mercati italiano ed estero. Una situazione globale che al momento si presenta sfidante, con una produzione in calo e il ridimensionamento di alcuni mercati consolidati. Di questo parlerà in particolare Carlo Flamini, Direttore Osservatorio del Vino di UIV – Unione Italiana Vini, concentrandosi in particolare sul caso Usa. Altre sfide quelle dettate dal clima, con stagioni segnate da eventi atmosferici straordinari e andamenti che inevitabilmente influenzano la produzione: ne darà un quadro Bernardo Gozzini, Amministratore unico del Consorzio LaMMA. Chiude la tavola rotonda l’intervista alla vicepresidente e assessora all’agro-alimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che poi con il presidente di ASET, Leonardo Tozzi consegnerà il Premio Kyle Phillips, intitolato al giornalista prematuramente scomparso.


“PrimAnteprima” è promossa da Regione Toscana insieme a Camera di Commercio di Firenze e organizzata da PromoFirenze. La Settimana delle Anteprime prosegue con gli appuntamenti curati dai Consorzi: Chianti Classico Collection (15 e 16 febbraio), Anteprima del Nobile di Montepulciano (17 febbraio), Chianti Lovers & Rosso Morellino (18 febbraio), L’Altra Toscana (19 febbraio).

Meloni:Ilva,Stellantis,Ita dossier complessi trascurati per anni

Meloni:Ilva,Stellantis,Ita dossier complessi trascurati per anniRoma, 12 feb. (askanews) – I dossier come Ilva, Ita, Stellantis, sono “tutti complessi” e “stiamo lavorando moltissimo e sono complessi, diciamo la verità, anche perchè sono stati trascinati e trascurati per anni. Però li stiamo affrontando con grande serietà, abbiamo il vantaggio di non avere condizionamenti. Penso che i lavoratori lo vedano e cerchiamo di fare le scelte migliori per il nostro sistema economico”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un’intervista al Tg5.


Per la premier non c’è il rischio che questi dossier si blocchino per le europee “perchè io penso che il modo migliore per fare campagna elettorale sia governare e governare bene. Per cui continuerò a fare il mio lavoro e continueremo a fare il nostro lavoro”.

Hamas: morti tre degli otto ostaggi feriti nel raid di Israele a Rafah

Hamas: morti tre degli otto ostaggi feriti nel raid di Israele a RafahRoma, 12 feb. (askanews) – Tre degli otto ostaggi israeliani gravemente feriti in seguito ai raid aerei israeliani sono morti per le lesioni riportate. Lo ha dichiarato l’ala armata di Hamas. “Rimanderemo l’annuncio dei nomi e delle foto dei morti ai prossimi giorni, fino a quando non sarà chiaro il destino degli altri feriti”, hanno dichiarato le Brigate al Qassam in una nota. Questa dichiarazione segue l’attacco israeliano a Rafah, durante la notte, in cui le forze speciali e altri militari hanno salvato due ostaggi sequestrati da Hamas, mentre decine di persone sono morte a causa della distruzione collaterale provocata dagli attacchi aerei israeliani. Gli ostaggi erano detenuti nella città di Rafah, nell’estremo sud di Gaza, al confine con l’Egitto, dove sono ammassati residenti e rifugiati palestinesi.

Agricoltura, incontro Lollobrigida-Regione Sardegna su Pac

Agricoltura, incontro Lollobrigida-Regione Sardegna su PacRoma, 12 feb. (askanews) – Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida ha incontrato i vertici dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Sardegna per fare il punto su diverse importanti questioni considerate strategiche come alcuni punti sulla Pac, la politica agricola comune, con la richiesta di inserimento degli ovini e caprini nel livello 2 dell’eco-schema 1 e della richiesta di fondi integrativi nazionali. Scelte scellerate, hanno detto dall’Assessorato regionale, prese negli anni passati dal Governo che hanno penalizzato fortemente la Sardegna.


Lollobrigida ha così preannunciato la riapertura del tavolo a Roma, per trovare soluzioni che vadano nella giusta direzione, a vantaggio del comparto agricolo sardo.

Energia, Schifani col ministro Urso alla 3Sun di Catania

Energia, Schifani col ministro Urso alla 3Sun di CataniaRoma, 12 feb. (askanews) – “Il mio auspicio è che gran parte dell’energia che verrà prodotta in Sicilia da fonti rinnovabili resti a disposizione della nostra Isola”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani questa mattina in occasione della visita alle linee produttive della 3Sun, la fabbrica di pannelli fotovoltaici di ultima generazione alla zona industriale di Catania, assieme al ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e all’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo. Presenti anche gli assessori regionali alle Attività produttive, Edy Tamajo, e all’Ambiente, Elena Pagana; il sindaco Enrico Trantino, il prefetto Maria Carmela Librizzi e altre autorità politiche e istituzionali.


“Questa è sin dall’inizio del mio mandato la battaglia che ho voluto portare avanti, anche quando abbiamo “minacciato” di bloccare il rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico se il governo nazionale non fosse intervenuto per il riconoscimento delle royalties alla Regione. Una battaglia che ha trovato un primo accoglimento già nel recente decreto Energia. Questa è una prima vittoria. Inoltre, con lo stesso provvedimento ci è stata data la possibilità di procedere con maggior celerità nella realizzazione di due termovalorizzatori nell’Isola. Una norma senza precedenti che consentirà alla Sicilia di risparmiare migliaia di euro perché non dovremo più spedire tonnellate di rifiuti all’estero per lo smaltimento”, ha aggiunto il governatore. Il presidente Schifani ha fatto il punto anche sul depuratore che serve l’area industriale di Priolo, nel Siracusano, ricordando di aver ricevuto da poco il decreto di nomina a commissario: “Ho subito indicato un subcommissario che seguirà la vicenda da vicino, a breve mi recherò personalmente a Siracusa per insediare il tavolo tecnico e chiederò a chi ne farà parte la massima professionalità e il massimo impegno. Faremo innanzitutto dei tiraggi per verificare l’entità dei lavori di riparazione a cui seguiranno le necessarie valutazioni. Sappiamo che alcune aziende hanno deciso di procedere in proprio, ma saremo sensibili a tutte le richieste delle imprese che volessero continuare ad allacciarsi all’impianto”.


“Questo stabilimento per la produzione di pannelli fotovoltaici è una realtà all’avanguardia a livello mondiale che rafforzerà la filiera europea delle rinnovabili, accelerando la transizione energetica. Siamo qui per tradurre le parole in innovazione e siamo pronti, in particolare, per lavorare sulle nuove tecnologie, applicate anche al duo clima-energia. In questo territorio, ribattezzato Etna Valley, la scommessa che il governo Schifani porta avanti è fare diventare Catania uno dei poli industriali più importanti d’Europa. Domani ho in programma di sentire il sindaco Enrico Trantino per avviare concretamente il percorso di riqualificazione dell’area. Analizzeremo i problemi, stabiliremo un cronoprogramma e procederemo celermente, come abbiamo sempre fatto anche per altre realtà dell’Isola, perché vogliamo dare decoro e sicurezza agli imprenditori catanesi che lavorano qui”, ha detto Tamajo. Prima di recarsi allo stabilimento 3Sun il presidente Schifani, con il ministro Urso e l’assessore Tamajo, ha visitato anche la sede del Gruppo Arena, che opera nella grande distribuzione alimentare.

Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutere

Polemiche in tv e bufere politiche contro “Telemeloni”: Sanremo continua a far discutereRoma, 12 feb. (askanews) – Sul palco, nei fuorionda, in tv e nell’agone politico Sanremo continua. Due artisti in gara al festival della canzone italiana, Dargen D’Amico e Ghali, toccano – con le loro canzoni e con le loro parole – temi di attualità, il fenomeno dei migranti e la guerra in Medioriente, e scoppia la polemica con le opposizioni che accusano la Rai di aver dato una ulteriore prova di essersi trasformata in “Telemeloni”.


Al centro delle critiche finisce Mara Venier, conduttrice di Domenica In, che è protagonista di un botta e risposta con Dargen, di un fuorionda con i giornalisti ed è, infine, lettrice partecipe – “queste sono parole che ovviamente condividiamo tutti”, chiosa – del comunicato con cui l’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio risponde alle critiche dell’ambasciatore israeliano Alon Bar per le parole di Ghali. L’artista aveva detto “stop genocidio”, con riferimento all’operazione israeliana in corso nei territori palestinesi dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso. “La mia solidarietà al popolo di Israele e alla comunità ebraica è sentita e convinta” scrive Sergio nella nota letta dalla presentatrice. Poi, a Dargen D’Amico che ricorda come “la bilancia economica dell’immigrazione sia in positivo, cioè quello che gli immigrati mettono nelle nostre casse per pagare le pensioni è più di ciò che spendiamo per l’accoglienza”, Venier ribatte che “qui è una festa, ci vorrebbe troppo tempo per affrontare determinate tematiche, qui parliamo di musica”. E nel fuorionda ai giornalisti sbotta: “Mi mettete in difficoltà”, “non è questo il luogo” per porre determinate domande e ascoltare certe risposte.


Le opposizioni, quindi, attaccano. Per il responsabile informazione del Pd Sandro Ruotolo “quello che è successo ieri in Rai è grave. Prima la velina e poi la censura nello stesso programma, Domenica In su Rai Uno” mentre i componenti Dem della commissione di Vigilanza Rai sottolineano che “la libertà di espressione degli artisti è sacrosanta e va rispettata. Ieri abbiamo assistito a una brutta pagina della Rai con l’Ad che si è elevato a giudice dei contenuti di una canzone e di ciò che dice un artista sul Palco e Mara Venier che si è prestata a fargli da megafono”. Andrea Orlando, ex ministro del Lavoro, parla di “ottusità censoria” e ne fa anche un fatto anagrafico: “Come boomer mi vergogno un po’… Non credo sia un caso che sia stato messo in atto da boomers. Lo scambio Venier-cantanti di ieri è certo l’indice del conformismo burocratico della Rai”. Secondo la pentastellata Barbara Floridia, presidente della commissione di Vigilanza Rai, “bene ha fatto l’amministratore delegato della Rai a esprimere solidarietà nei confronti di Israele, ma il suo ruolo a differenza di quello di un artista gli avrebbe imposto di esprimersi allo stesso modo anche nei confronti delle vittime civili palestinesi della guerra a Gaza. E questo non è avvenuto. Chi riveste un ruolo istituzionale ha il dovere dell’equilibrio, mentre il suo intervento è sembrato avere l’intenzione di stigmatizzare la libera espressione delle opinioni di alcuni artisti”. Avs chiede le dimissioni dell’ad Sergio argomentando che “in TeleMeloni tira una bruttissima aria, di censura. La censura non è servizio pubblico e per fortuna non è ancora stato abolito l’art. 21 dalla nostra bella e robusta Costituzione”. Il centrodestra esprime le sue critiche al festival e difende Venier e Rai. Scende in campo anche il presidente del Senato Ignazio La Russa, osservando che “è stato un festival con una punta dolorosa, quella dell’essere entrato nella vicenda israelo-palestinese a senso unico, è stato l’elemento peggiore di tutto il festival”. L’appunto è chiaramente all’indirizzo del conduttore Amadeus perchè “è dovere di chi conduce la trasmissione intervenire, bastava ricordare che ci sono gli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas”. Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepremier azzurro Antonio Tajani secondo cui, sulla questione mediorientale, “i messaggi devono essere sempre equidistanti” mentre nelle posizioni assunte da Ghali e Dargen D’Amico “è mancato un messaggio a tutela degli ostaggi” e quindi “ieri pomeriggio c’è stato un intervento da parte di Mara Venier che ha letto una dichiarazione di Sergio che ha riequilibrato la situazione”.

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto

Martinenghi argento nei 100 rana ai Mondiali di nuotoRoma, 12 feb. (askanews) – Nicolò Martinenghi conquista la medaglia d’argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto di Doha. La gara è stata vinta dallo statunitense Nic Fink, che ha dominato fin dall’inizio chiudendo la prova in 58″57. L’italiano ha ottenuto il secondo posto in 58″84. Podio completato dal britannico Adam Peaty, che ha peggiorato la prestazione del giorno precedente in semifinale con 59″10.


“Prima della gara ho pensato che sarebbe stato bello prendere la terza medaglia di fila in tre mondiali diversi -racconta Nicolò Martinenghi- E’ stata una gara molto strana, molto nervosa. Non tanto per me, quanto per gli altri. Io sapevo di valere questo tempo, magari qualche decimo in meno. Volevo passare 27″4, anche un pochino più forte, per questo ho lavorato. Ero qua per guadagnare la qualificazione olimpica con questo tempo e ci sono riuscito in semifinale. Oggi sarebbe era importante mettere la mano davanti perché bisogna dimostrare di esserci sempre quando conta, non quando non serve. Magari potevo anche andare a vincerla, ma va bene così. Mi aspettano sei mesi di allenamenti per arrivare all’Olimpiade al top. Quando si vince non è mai semplice ripetersi e trovare nuovi stimoli. Io provo a cogliere ovunque per migliorare sempre. E’ una lotta con se stessi, a tratti sfiancante, ma anche entusiasmante. Lo si fa per medaglie come queste e prospettive ancora più importanti”. (Foto Giorgio Scala, Giorgio Perottino, Andrea Staccioli, Andrea Masini / DBM)