Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: askanews

Fed, Powell: aspettiamo più chiarezza prima di agire sui tassi

Fed, Powell: aspettiamo più chiarezza prima di agire sui tassiRoma, 7 mar. (askanews) – La Federal Reserve calibrerà la sua politica monetaria in base all’evolversi della situazione, con l’obiettivo di riportare l’inflazione al 2% in maniera sostenibile. “La linea non è su un percorso predeterminato”, ha ribadito il presidente della Fed, Jerome Powell nel suo intervento allo U.S. Monetary Policy Forum, organizzato a New York dalla University of Chicago Booth School of Business. Sulle prossime mosse per i tassi di interesse “non abbiamo fretta e siamo ben piazzati per poter aspettare di avere maggiore chiarezza”, ha detto.


“Se l’economia restasse solida, ma l’inflazione non continuasse a muoversi in maniera sostenibile verso l’obiettivo del 2%, possiamo mantenere la restrizione più a lungo”, ha proseguito Powell. All’opposto “se il mercato del lavoro dovesse indebolirsi in maniera inattesa, o se l’inflazione dovesse calare più rapidamente di quanto anticipato, possiamo conseguentemente allentare” l’intonazione monetaria. “La nostra linea attuale è ben posizionata per gestire rischi e incertezze”, ha affermato Powell. Interpellato sul tema calo dei dazi commerciali decisi, e a volte sospesi, dall’amministrazione Trump, il banchiere centrale ha spiegato che quello che conta per la politica monetaria è quello che possono causare in termini di “effetti di lungo termine”. E “dobbiamo valutare anche il contesto generale, gli effetti sull’economia, dobbiamo considerare tutto questo quando assumiamo una decisione”.


“L’idea generale è che se ci sta un picco sui prezzi che è (solo) una cosa tantum non è appropriato reagire”, perché una reazione monetaria restrittiva “ridurrebbe occupazione e attività e non servirebbe. Ma rispetto ai dazi, praticamente tutti prevedono qualche effetto. Se fosse una cosa una tantum guarderemmo oltre. Ma quello che conta sono gli effetti sull’inflazione di lungo termine, gli effetti persistenti. E dobbiamo valutare il contesto dell’economia – ha spiegato – devi considerare tutto questo quando prendi una decisione”. Ad ogni modo per ora “nonostante gli elevati livelli di incertezza, l’economia degli Stati Uniti continua a risultare in buone condizioni. Il mercato del lavoro è solido e l’inflazione si è mossa più vicina al nostro obiettivo di lungo termine del 2%”. E “alla Fed siamo focalizzati sul nostro mandato duale, che ci è stato assegnato dal Congresso – ha detto -: massima occupazione e stabilità dei prezzi”.


In serata Wall Street torna leggermente positiva, in un quadro che resta volatile. Il Dow Jones guadagna lo 0,41%, l’S&P 500 segna più 0,34% e il Nasdaq aumenta in misura analoga. Il dollaro recupera marginalmente con l’euro che si scambia 1,0832 sul biglietto verde. Infine, interpellato su quale fosse il suo banchiere centrale preferito – esclusi coloro che sono ancora vivi – Powell ha risposto “Paul Volcker”, il presidente della Fed durante le presidenze di Carter e Reagan, che operò una rigorosa linea monetaria restrittiva per combattere l’alta inflazione causata dalla crisi del petrolio.


“Nessuno vuole lavorare in una banca centrale quando l’inflazione è alta”, ha rilevato. Ma Volcker è riuscito a intervenire efficacemente con la giusta linea monetaria proprio in una situazione di questo genere, tramite un approccio rigoroso. “Per questo alla Fed siamo una istituzione indipendente, non è per i tempi buoni ma è per poter fare quello che va fatto” nelle situazioni difficili, come accadde a Paul Volcker. (fonte immagine: Chicago Booth School of Business).

Napoli, La Santissima-Community Hub: “Non siamo una discoteca”

Napoli, La Santissima-Community Hub: “Non siamo una discoteca”Milano, 7 mar. (askanews) – La Santissima – Community Hub ha rilasciato, in merito ai fatti degli ultimi giorni che hanno determinato il sequestro preventivo del solo ingresso su Vico Trinità delle Monache e di una sala interna di 200 metri quadrati dell’edificio, ritiene necessario “riportare l’attenzione sulla complessità del progetto e sul lavoro in corso, evitando semplificazioni che ne riducono il significato e la portata”. Partendo dalla precisazione che: “Non è una discoteca”.


La Santissima – Community Hub, si legge in una nota, è un polo culturale in continua evoluzione, un progetto di rigenerazione urbana temporanea, realizzato in collaborazione con l’Agenzia del Demanio e il Comune di Napoli, che sta restituendo alla città oltre 7.000 metri quadrati di uno spazio rimasto chiuso per oltre trent’anni. Un luogo in cui diverse realtà creative, artistiche e produttive si incontrano quotidianamente per costruire un’offerta culturale ampia e articolata. Già oggi, all’interno della Santissima, ci sono stabilmente partner che operano nei settori della produzione cinematografica e teatrale, delle arti visive e della creatività. Negli ultimi mesi, lo spazio ha ospitato una programmazione culturale varia e in crescita: mostre di arte contemporanea, un mercato di design, talk, format culturali innovativi, eventi musicali di vario tipo, rassegne di concerti dal vivo e eventi realizzati in collaborazione con il Comune di Napoli. Entro la fine del mese era prevista anche l’inaugurazione di “The Community”: un intero piano pronto ad ospitare tutti i partner residenti. “Da più di un anno – ha dichiarato Alessandra Attena, responsabile del progetto La Santissima – Community Hub – lavoriamo con fondi privati per riaprire e dare nuova vita a uno spazio rimasto chiuso per oltre trent’anni. E ci stiamo ancora lavorando. La Santissima è un progetto in divenire, che cresce giorno dopo giorno, e di cui oggi si percepisce solo una parte del potenziale. Quello che stiamo costruendo è molto più di un luogo per eventi: è un’infrastruttura culturale che si articolerà su più livelli, dall’arte contemporanea alla produzione creativa, dal teatro alla musica, dal cinema alle nuove tecnologie. Ogni spazio si attiverà progressivamente, non appena verrà completato il lavoro di rifunzionalizzazione”.


Il caso di cronaca del sequestro di questi giorni – specifico – “riguarda solo una piccola porzione dell’edificio e non rappresenta la reale dimensione del progetto”. Al momento gli spazi della Santissima Community Hub sono resi inaccessibili non dal sequestro preventivo, che riguarda il solo ingresso su Vico Trinità delle Monache e la sala interna di 200 metri quadrati, ma a causa della chiusura del Parco dei Quartieri Spagnoli per il cedimento di alcuni alberi che andranno abbattuti. La conformità alle norme vigenti sono per La Santissima il requisito e il principio fondamentale, soddisfatto il quale le sue porte sono sempre aperte a chiunque abbia necessità di uno spazio.

Migranti, Conte: Meloni contro toghe, distrae cittadini da riarmo

Migranti, Conte: Meloni contro toghe, distrae cittadini da riarmoRoma, 7 mar. (askanews) – “Meloni si è buttata a capofitto a commentare la sentenza della Cassazione sul caso della nave Diciotti. Bisogna capirla. Non vedeva l’ora di distrarre l’attenzione dei cittadini dal folle piano di spese in armi dopo i commenti massacranti ricevuti”. Lo ha scritto sui suoi canali social il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.


“Oggi scrive che è ‘molto frustrante’ spendere soldi per le persone che hanno fatto ricorso. Perché buttare 1 miliardo di euro per dei centri vuoti in Albania è divertente? E l’idea di buttare altri 30-35 miliardi di euro per nuovi armamenti mentre i cittadini vivono con stipendi bassi, pensioni minime da fame, bollette da capogiro e anni di attesa per esami medici la trova eccitante?”. “Il caso Diciotti – ha proseguito l’ex premier – ci riporta a una controversia internazionale con Malta, che si era rifiutata di effettuare le operazioni di soccorso dei migranti nelle acque di sua competenza. Questa controversia venne sbloccata anche grazie al mio intervento, con coinvolgimento di altri Paesi ai fini della redistribuzione. Oggi la Cassazione riconosce il diritto al risarcimento del danno non patrimoniale per alcuni migranti sulla base di una ‘massima di esperienza’”.


“Le sentenze si rispettano. Si possono anche criticare, ma entrando nel merito delle argomentazioni giuridiche, per chi ne ha capacità e competenza. Di certo – ha concluso Conte – non è accettabile il miserevole criterio utilizzato da Meloni e sodali per criticare i provvedimenti giudiziari, per cui se i magistrati gli danno ragione sono bravi, se gli danno torto sono ‘toghe rosse’”.

KEY, svelati i premi ai Lorenzo Cagnoni Innovation Awards

KEY, svelati i premi ai Lorenzo Cagnoni Innovation AwardsRoma, 7 mar. (askanews) – KEY – The Energy Transition Expo si conferma il punto di riferimento europeo per il settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, consolidando il proprio ruolo di incubatore di innovazione e opportunità di mercato. L’evento rinnova l’area dedicata a Start-Up e Innovazione, favorendo il dialogo tra imprese, nuove realtà imprenditoriali e stakeholder del settore. Un’occasione unica per scoprire tecnologie, servizi e soluzioni integrate che stanno trasformando il panorama energetico in Italia e nel Mediterraneo, rispondendo alle sfide della transizione energetica e alle nuove politiche climatiche.


L’iniziativa è organizzata da Italian Exhibition Group SpA, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci), in collaborazione con ICE – Italian Trade Agency, Arte-Er, Fondazione Mai, Confindustria e con ANGI, l’Associazione Nazionale Giovani Innovatori, in qualità di Main Partner. Un momento di straordinaria rilevanza nella giornata inaugurale di mercoledì 5 marzo è stata la cerimonia di consegna del Premio “Lorenzo Cagnoni” per l’Innovazione, il prestigioso riconoscimento dedicato alle start-up e alle soluzioni più innovative che stanno ridisegnando il futuro della transizione energetica. Un’iniziativa realizzata in partnership con ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori e ICE-Agenzia, che conferma ancora una volta il ruolo centrale di KEY – The Energy Transition Expo come piattaforma di riferimento per l’innovazione e il lancio di tecnologie all’avanguardia nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.


Tra le startup premiate, delle oltre 30 presenti nell’area dell’innovation district, il riconoscimento è andato a: Trailslight S.r.l. (ritirato dall’ Ing. Massimo Rebernig, CEO & Co-Founder), Reefilla S.r.l. (ritirato da Pietro Balda, Co-founder & Tech and Product Officer) e Sizable Energy S.r.l. (ritirato da Lorenzo Gardoni – Ing. Energetico). I premi innovazione alle aziende espositrici, divisi per categoria sono andati invece alle seguenti realtà: per il settore SOLAR EXHIBITION & CONFERENCE a Horay Solar Co., Ltd (ritirato da Mr. Yann LIU, Vice President Horay Solar Co); per il settore WIND EXPO FOR MED a Italian Wind Technologies S.r.l. (ritirato da Giuseppe Grauso, Amministratore Unico); per il settore KEY STORAGE EXPO a Energy Dome S.p.A. (ritirato da Francesco Oppici, Co-Founder and CPO); per il settore HYDROGEN POWER EXPO a Rina Services S.p.A (ritirato da Filippo Cirilli, Manufacturing Process Improvement Manager RINA), per il settore ENERGY EFFICIENCY EXPO a Renovis S.r.l. (ritirato da Alessandro Brizzi, Chief Operation Officer), per il settore e-MOBILITY EXPO a Camel Energy GmbH (ritirato da Mr. Max Ma, Sales Director Camel Energy), per il settore SUSTAINABLE CITY a Alperia S.p.A. (ritirato dall’Ing. Giacomo Astolfi, Responsabile Tech Solutions & New Business Alperia e dall’Ing. Giovanni Lamenza, Direttore Area Tecnica & Energy Manager Gruppo SAVE dell’azienda partner). “L’innovazione è un elemento cardine nel percorso legato alla transizione ecologica ed energetica e qui, all’interno dell’Innovation District e dell’area Startup di KEY – The Energy Transition Expo, abbiamo potuto vedere ben 32 progetti di eccellenza provenienti da tutta Italia dimostrare la qualità, il talento e la virtuosità di come le imprese italiane ed internazionali promuovono tale settore. Come Associazione Nazionale Giovani Innovatori siamo lieti di essere tornati tra i protagonisti di questa nuova edizione di KEY Energy e come main partner di tutto il Distretto Innovazione e Area Start-Up e con l’obiettivo di dare parola ai giovani, voci al talento e soprattutto costruire un rinnovato partenariato pubblico e privato che possa essere di supporto per un mondo all’insegna della sostenibilità. Un ringraziamento particolare a Italian Exhibition Group e a tutti i nostri partner per il successo dell’iniziativa suggellato dalla consegna di Lorenzo Cagnoni Innovation Awards alle Start-Up e aziende espositrici innovative.” ha detto Il Presidente Gabriele Ferrieri.

Femminicidi, Meloni: con ddl sferzata a piaga intollerabile

Femminicidi, Meloni: con ddl sferzata a piaga intollerabileRoma, 7 mar. (askanews) – “Oggi il Governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto-legge estremamente significativo, che introduce nel nostro ordinamento il delitto di femminicidio come reato autonomo, sanzionandolo con l’ergastolo, e prevede aggravanti e aumenti di pena per i reati di maltrattamenti personali, stalking, violenza sessuale e revenge porn. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga”. Lo afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Ringrazio i Ministri che hanno lavorato al provvedimento e che ci hanno permesso di raggiungere, alla vigilia della Festa della Donna, questo importante risultato”, aggiunge.

A Musiké Lodo Guenzi, Veronica Pivetti e Lucrezia Lante della Rovere

A Musiké Lodo Guenzi, Veronica Pivetti e Lucrezia Lante della RovereRoma, 7 mar. (askanews) – Dal 19 marzo tornano gli spettacoli di Musikè, la rassegna di musica, teatro, danza della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Un programma di dieci appuntamenti, la maggior parte dei quali in prima regionale, con artisti di fama nazionale e internazionale.


L’edizione 2025 di Musikè ha un cartellone che attraversa tutte le arti performative, secondo la consuetudine della rassegna. Attori e attrici come Lodo Guenzi, Veronica Pivetti, Lucrezia Lante della Rovere, Arcangelo Iannace porteranno in scena testi intensi e attuali, mentre la danza sarà protagonista con la compagnia italiana di Michele Merola e la compagnia americana del Tulsa Ballet. La musica spazierà dal pianoforte di Antonio Faraò (in trio con John Patitucci e Gene Jackson) alla tromba di Fabrizio Bosso (in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello), fino all’omaggio che Sarah Jane Morris & Solis String Quartet renderanno a Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Otis Redding, le rockstar del “Club dei 27”. L’inaugurazione sarà mercoledì 19 marzo al Teatro Ai Colli di Padova, con uno spettacolo in prima regionale: Toccando il vuoto del drammaturgo scozzese David Greig, tratto dal bestseller La morte sospesa di Joe Simpson. Protagonista sarà Lodo Guenzi, che è noto al grande pubblico per i suoi successi musicali con la band Lo Stato Sociale, ma che ha una solida formazione attoriale e una brillante carriera sia teatrale che cinematografica. Con lui saranno sul palco Eleonora Giovanardi, Giovanni Anzaldo e Matteo Gatta, per la regia di Silvio Peroni. La pièce racconta il drammatico incidente capitato nel 1985, sulle Ande peruviane, agli alpinisti inglesi Joe Simpson e Simon Yate. Quando Joe precipita in un dirupo, Simon è chiamato a una scelta tragica: tagliare la corda che lo tiene legato a Joe oppure precipitare con il compagno. Lo spettacolo si muove tra passato e presente, esplorando temi come l’amicizia, la colpa e la resilienza e ponendo il pubblico di fronte a un dilemma morale: Che cosa avremmo fatto al posto di Simon?


L’arte drammaturgica si unirà alla musica, lunedì 31 marzo al Teatro Ballarin di Lendinara (RO), grazie al talento di Veronica Pivetti, impegnata in uno spettacolo dal titolo volutamente scioccante: L’inferiorità mentale della donna, un’audace sintesi del pensiero reazionario, tra musica e parole. Ispirandosi all’omonimo, famigerato saggio del neurologo e psichiatra tedesco Paul Julius Moebius, lo spettacolo smaschera con ironia tagliente le assurde teorie dei testi scientifici del passato, che per secoli hanno descritto le donne come esseri intellettualmente inferiori. Tra citazioni paradossali, delitti eccellenti e misurazioni del cosiddetto indice cefalico, Veronica Pivetti conduce il pubblico in un viaggio tra scienza e pregiudizio, intonando canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile, con l’accompagnamento del percussionista e rumorista Anselmo Luisi. Lo spettacolo di Musikè viene proposto in collegamento con la mostra Cristina Roccati. La donna che osò studiare fisica, promossa e sostenuta dalla Fondazione Cariparo a Rovigo, nelle sale di Palazzo Roncale. Come da tradizione, sarà il Teatro Ferrari di Camposampiero (PD) a ospitare, domenica 6 aprile,il primo dei due appuntamenti dedicati alla danza. Le coreografie di Maguy Marin, Duo d’Eden e Grosse Fugue (eseguita per la prima volta in Veneto), prenderanno vita grazie alla Michele Merola Contemporary Dance Company, vincitrice nel 2024 del prestigioso Premio Danza&Danza. Duo d’Eden esplora l’amore ai tempi dell’innocenza, attraverso l’intreccio di due corpi. Grosse Fugue, ispirato all’omonima composizione di Ludwig van Beethoven, è un’esplosione di energia che simboleggia la lotta tra la vita e la morte di quattro danzatrici vestite di rosso, una per ogni strumento del quartetto d’archi. L’ultima coreografia del trittico, Elegia di Enrico Morelli, vede impegnata l’intera compagnia, per raccontare il viaggio di persone alla ricerca della propria identità, passando dal caos alla quiete in un’epoca di smarrimento: la danza corale, accompagnata dalle poesie di Mariangela Gualtieri, celebra la cura e l’attenzione verso gli altri, suggerendo una rinascita possibile.


Giovedì 17 aprile un’altra grande attrice calcherà il palco del Teatro Ai Colli di Padova in prima regionale: Lucrezia Lante della Rovere sarà protagonista della commedia Non si fa così, firmata dalla scrittrice e scenografa francese Audrey Schebat. Sul palco, insieme ad Arcangelo Iannace, Lucrezia Lante della Rovere darà vita a un testo che alterna rabbia e umorismo e che scuote con una forza insolita i suoi personaggi. Alternando toni tragici e toni comici, lo spettacolo mette in discussione la visione comune della coppia e la sua longevità, attraverso l’interrogatorio permanente che è necessario per sfidare il tempo, ritrovare la motivazione e riaccendere lo sguardo, gettando la maschera che ognuno di noi indossa per difendersi dal resto del mondo. Al Piccolo Teatro Don Bosco di Padova Musikè avrà il piacere di ospitare, lunedì 5 maggio, la prima nazionale di Heimat delle Salut Salon, quartetto femminile di teatro comico musicale, definite dalla stampa “l’esportazione culturale più affascinante di Amburgo”. In questo nuovo spettacolo le artiste di Salut Salon indagano musicalmente il concetto di patria: una parola che evoca domande su identità, tradizione e appartenenza. Intrecciando brani celebri di Mozart, Saint-Saëns, Copland e Astor Piazzolla con canti tradizionali finlandesi, francesi, cinesi, egiziani, le musiciste del gruppo, che provengono da patrie diverse, danno la loro risposta: le Salut Salon sono a casa nel mondo, e la loro patria è la musica.


Lunedì 12 maggio Antonio Faraò, uno dei nomi più importanti del jazz contemporaneo, presenterà come unica data in Veneto il suo nuovo album Tributes, a Padova nella Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Pianista e compositore di fama internazionale, Faraò è noto per il suo stile che combina una tecnica straordinaria, un’intensa carica emozionale e un senso ritmico impeccabile. Con il suo nuovo progetto, proposto insieme a due musicisti del calibro di John Patitucci al contrabbasso e Gene Jackson alla batteria, Faraò rende omaggio ai grandi jazzisti che lo hanno influenzato, come McCoy Tyner e Chick Corea, e ai luoghi e alle esperienze più significative della sua carriera: Memories of Calvì, in particolare, è un brano dedicato alla scena jazz francese e a Michel Petrucciani. La danza tornerà sabato 17 maggio, al Teatro Sociale di Rovigo, con Made in America del Tulsa Ballet, compagnia dell’Oklahoma considerata una delle migliori del Nord America. Lo spettacolo è costituito da tre coreografie che, nell’intenzione del direttore artistico della compagnia, l’italiano Marcello Angelini, racchiudono l’essenza della danza americana, concepita come un incontro tra diversi retroterra culturali: l’America come crogiolo di culture in trasformazione che arricchiscono il Paese. Yuri Possokhov, russo di origine, con Classical Symphony, coreografata sulle note della Prima Sinfonia, detta “Classica”, di Sergei Prokofiev, unisce alla purezza del balletto classico una forte influenza delle estetiche contemporanee; Nicolo Fonte, nato negli Stati Uniti da genitori argentini, per Divenire si affida invece alle note italiane di Ludovico Einaudi, sfruttando le progressioni e le ripetizioni della musica per creare una sensazione inebriante; infine, Andy Blankenbuehler, più volte vincitore del Tony Award per i suoi successi a Broadway, con Remember Our Song porta in scena attraverso la danza contemporanea i modi del musical, ambientando la coreografia in un sottomarino. Mercoledì 21 maggio, al Teatro Verdi di Padova, Sarah Jane Morris con il Solis String Quartet presenterà in prima regionale il suo nuovo progetto musicale e discografico Forever Young!, concerto che celebra rockstar come Amy Winehouse, Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Otis Redding, immaginando di riunirle tutte nel “Club dei 27”: un circolo ideale che raccoglie artisti morti a 27 anni, il cui tragico destino ha reso immortale la loro gloria. Pur provenendo da mondi e da esperienze diverse, i soci del Club hanno in comune il carisma, una vita vissuta sopra le righe e una musica che continua a vivere oltre la morte. La grande musica sarà di nuovo protagonista domenica 8 giugno alle 21.30, nella straordinaria cornice di Villa Badoer a Fratta Polesine (RO), per il concerto in prima regionale con cui Musikè saluterà il suo pubblico in vista della pausa estiva: Il cielo è pieno di stelle. Fabrizio Bosso alla tromba e Julian Oliver Mazzariello al pianoforte renderanno omaggio a Pino Daniele reinterpretando i brani più amati del grande cantautore napoletano, da Napul’è a Je so’ pazzo, da Quanno chiove a Quando, fino a Sicily, che Pino Daniele registrò con il jazzista americano Chick Corea, autore della musica, aggiungendo il testo. L’ultima data della quattordicesima edizione di Musikè sarà a settembre, al Teatro Sociale di Rovigo, con uno spettacolo in via di definizione. La direzione di Musikè è affidata ad Alessandro Zattarin.

Torino, consorzio Conlegno fa il punto sul futuro del settore

Torino, consorzio Conlegno fa il punto sul futuro del settoreRoma, 7 mar. (askanews) – Si è svolto oggi il primo incontro di Conlegno, consorzio servizi legno e sughero che da 25 anni tutela e promuove la biodiversità e il patrimonio forestale, dedicato al mondo delle prime lavorazioni dal titolo “Le prime lavorazioni del legno del Piemonte si incontrano”. L’occasione ha visto segherie, tecnici ed esperti del settore si sono incontrati a Caselle Torinese (TO) ospitati da Il Fai da Te Guercio.


Reduci dal successo del 2024 che ha portato centinaia di segherie di tutta Italia a confrontarsi creando un momento di discussione specifico ed unico del suo genere ecco che Conlegno concede il bis alle segherie con l’incontro a Caselle Torinese di oggi e poi Ponte di Legno/Lombardia (4 luglio), Schio/Veneto (16 ottobre) e Viterbo/Lazio (26 novembre). Dopo i saluti delle autorità: Alberto Guercio – Presidente Guercio Spa, Roberto Colombero – Presidente Uncem Piemonte, Marco Bussone – Presidente PEFC Italia; Davide Benedetto – Vicepresidente Associazione Legno dell’Unione Industriale di Torino; Nicola Semeraro – Presidente di Rilegno Davide Sarnataro – Presidente di Unital/Confapi Torino Si sono susseguiti gli interventi dei relatori che hanno affrontato che toccano trasversalmente il settore in particolare dal “Mercato internazionale del legno: situazione attuale e prospettive future” con Robert Giugni, Direttore Commerciale Europa Settore Segati Gruppo Pfeifer, “Le attività della Regione Piemonte per la filiera legno” con Ing. Enrico Gallo, dirigente del Settore Foreste della Regione Piemonte / Marco Corgnati – Funzionario Settore Foreste Regione Piemonte, “L’evoluzione del progetto Cluster Legno” con Marco Bussone, “Presentazione lavori in corso su nuovo libro tecnico sull’essicazione del legno di Conlegno e riflessioni sulla tecnologia del legno”, Corrado Cremonini – PhD Corrado Cremonini, Ricercatore – Università degli Studi di Torino (DISAFA), il tutto moderato da Sebastiano Cerullo, Segretario Generale di Conlegno.


“Ecco che in questo contesto abbiamo in Italia una miniera verde: il bosco italiano sottoutilizzato e le imprese della prima lavorazione legno. Le foreste italiane vanno gestite non solo per i benefici economici che creano, ma anche per i benefici socio ambientali, infatti, il bosco non gestito alimenta i rischi naturali connessi ai cambiamenti climatici come l’impatto di parassiti, dissesti idrogeologici e aumenta il carico d’incendio”, ha detto il segretario generale di Conlegno, Sebastiano Cerullo. In questo quadro, secondo dati Fao, il consumo a livello mondiale di legno è destinato a passare dai circa 2,2 miliardi attuali ai 3,2 miliardi del 2050. Per quanto riguarda la situazione italiana, tuttavia, nonostante il patrimonio forestale italiano ammonti a quasi 12 milioni di ettari e interessi circa il 40% del territorio nazionale, comunque sopra la media della Ue che è del 38,6%, il tasso di utilizzazione dei nostri boschi è ancora bassissimo e l’Italia è costretta a importare legno a prezzi maggiorati.


Stando ai dati del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Forestale) il prelievo legnoso è stimato al 24% rispetto all’incremento di volume (9 milioni di metri cubi annui, il cui 60% risulta costituito da legna da ardere) contro una media dell’Europa continentale che raggiunge il 54% dell’incremento annuale. Per fare un paragone, a partire da una copertura forestale equivalente, la produzione di legno in Germania è oltre 10 volte quella dell’Italia. A questo si aggiunge che, in Italia, la superficie forestale complessiva negli ultimi 30 anni è triplicata e si è espansa di circa 53mila ettari all’anno a discapito di terreni agricoli e pascolivi abbandonati nelle aree montane e rurali: oltre che essere uno spreco di materia prima questo bosco non gestito alimenta i rischi naturali connessi ai cambiamenti climatici come l’impatto di parassiti, dissesti idrogeologici e aumenta il carico d’incendio. Il presidente di Pefc Italia, Marco Bussone, ha sottolineato con forza che “la certificazione forestale è di particolare importanza per attuare la gestione forestale sostenibile delle nostre foreste e per un utilizzo del legno di origine nazionale da parte delle nostre imprese, che spesso sono nelle aree montane e sono un importante presidio del territorio, perciò guardiamo con estremo interesse l’aumento sia delle superfici certificate che il numero delle aziende con Catena di Custodia (CoC) registrato lo scorso anno in Italia. Inoltre il 2024 segna un aumento delle superfici forestali certificate secondo lo standard PeFC (1.061.059,26 ettari e + 8,2% rispetto al 2023) , ma anche delle Catene di Custodia (CoC) con un incremento del 16,8% per lo standard PeFC portando il totale a 1.585 ettari”.


Per Bussone “l’aumento delle certificazioni, sia delle superfici forestali che delle Catene di Custodia, rispecchia la crescente consapevolezza dell’importanza della tracciabilità delle materie prime e, tra i settori trainanti di questo aumento, emergono l’edilizia e il packaging in legno con una forte crescita nelle categorie di pannellistica, segheria e legno lamellare. E queste filiere sono un pezzo portante della Strategia delle Green Community che coinvolge 300 Comuni montani piemontesi e 1200 in Italia”. In occasione di questo appuntamento delle prime lavorazioni legno in Conlegno ha lanciato due importanti progetti. In collaborazione con Filiera Legno, Rilegno e Consorzio Legno Veneto e supportato da GSS – Unione Segherie Alto Adige Coop ha lanciato il suo “Osservatorio Segherie”. L’obiettivo di raccogliere, su base annuale, le informazioni relative ai quantitativi segati dalle segherie italiane a livello nazionale, nonché aiutarci nella progettazione e programmazione delle iniziative volte alla promozione delle segherie nazionali e di tutta la filiera produttiva di settore. In un settore sempre più competitivo e complesso come quello del legno, la possibilità di avere un inquadramento dei quantitativi dei volumi segati su scala nazionale rappresenta una informazione strategica sotto più profili e finalizzata anche ad evidenziare il peso del settore all’interno della filiera del legno in Italia.I dati saranno raccolti ed analizzati in forma aggregata in collaborazione con il Dipartimento TESAF dell’Università di Padova, che è il partner scientifico scelto da Conlegno per questa importante iniziativa. Due manuali sull’essiccazione del legno che saranno redatti in collaborazione con l’Università di Firenze, il Centro di ricerche di San Michele all’Adige, l’Università della Basilica e l’Università di Torino. Il primo volume dovrebbe uscire per giugno ed il secondo in occasione di Xylexpo 2026. Conlegno – che grazie ai suoi comitati tecnici favorisce un impiego normato e sostenibile del legno, dalla materia prima all’imballaggio, al legno strutturale – con questi incontri in tutta Italia vuole innalzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla materia prima, il legno, fondamentale in più settori dell’economia e che nell’ultimo decennio ha acquisito sempre maggiori spazi di mercato nell’edilizia, privata e pubblica, proprio in virtù della sua sostenibilità. Il legno è in grado di stoccare grandi quantità di C02 sottratte all’atmosfera ed è il materiale strutturale sostenibile per eccellenza, essendo di origine naturale facile da riutilizzare, riciclare e destinare a filiere circolari.

”Europa Centrale”, dal 13 marzo in sala il film di Gianluca Minucci

”Europa Centrale”, dal 13 marzo in sala il film di Gianluca MinucciRoma, 7 mar. (askanews) – Esce in sala, distribuito da Danubio Film, da giovedì 13 marzo “Europa Centrale” opera prima di Gianluca Minucci presentato in Concorso alla 42esima edizione del Torino Film Festival, prodotta da Danubio Film, Wildside, M74 in collaborazione con Rai Cinema.


Il film, accompagnato da regista e cast, verrà presentato in un tour che toccherà diverse città italiane e che partirà dal Cinema Farnese di Roma, per poi arrivare a Bologna (Martedì 18 Marzo – Cinema Arlecchino, alle 21.15), Milano (Martedì 19 Marzo – Cinema Beltrade, alle 21.30), Trieste (Mercoledì 20 Marzo – Cinema Nazionale, alle 19) ed altre città che verranno comunicate in seguito. Un kammerspiel metafisico sulla lotta politica, il tradimento e la paranoia, ambientato in un viaggio in treno di una coppia di comunisti a cui è stata affidata dal Comintern un’importante missione nell’aprile del 1940. Europa Centrale è una storia di spionaggio paranoide, un dramma profondamente umano collocato in un contesto politico violento ed angosciante, dove gli aderenti alle ideologie dominanti del Novecento (Comunismo Stalinista e Fascismo) finiscono per perdere qualsiasi forma di umanità. La paura, il sospetto, la violenza psicologica e fisica, creano un’atmosfera claustrofobica e psicotica, un cul de sac dal quale non c’è via di scampo.


Il film, scritto dallo stesso Minucci e da Patrick Karlsen, vanta nel cast Paolo Pierobon (Rapito, Berlinguer – La grande ambizione), Tommaso Ragno (Vermiglio, Nostalgia, Siccità), Catherine Bertoni de Laet (De l’amour perdu e Flaminia), Matilde Vigna (La Legge di Lidia Poët, L’Ultima Notte di Amore), Levente Molnar (Il figlio di Saul) e Angelica Kazankova (Orlando). Le musiche originali sono del compositore polacco Zbigniew Preisner, storico collaboratore di Krzysztof Kieslowski (Film Blu, Rosso, Bianco, La Doppia Vita di Veronica, Il Decalogo). La fotografia è firmata da Carlo Rinaldi, i costumi sono di Stefano Ciammitti, sound designer Thomas Giorgi, e il montaggio di Ian Degrassi.

Il 12 marzo a Roma presentazione “TEF – Taranto Eco Forum” 2025

Il 12 marzo a Roma presentazione “TEF – Taranto Eco Forum” 2025Roma, 7 mar. (askanews) – Il prossimo 12 marzo 2025, alle 14, si terrà la conferenza stampa di presentazione del “TEF – Taranto Eco Forum” 2025, nella Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio, a Roma. L’evento rappresenta un’importante occasione per approfondire i temi legati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e alla transizione energetica, con un focus particolare su decarbonizzazione, biorisanamento, bonifiche, start-up, intelligenza artificiale e safety aziendale.


La terza edizione del TEF, in programma il 22 e 23 maggio 2025, avrà come tema centrale “Ambiente, società ed economia: sostenibilità e innovazione, dalla visione all’azione”. L’obiettivo è entrare in una fase operativa, mirando a lasciare un segno tangibile sul territorio, ben oltre il già significativo lavoro di approfondimento e confronto che ha caratterizzato le edizioni precedenti. Introducono la conferenza: Silvia Paparella, Consigliere delegato di Ferrara Expo e General Manager di RemTech Expo; Patrick Poggi, Presidente di Eurota ETS; Modera l’incontro: Gianni Todini, Direttore di Askanews. Interverranno alla conferenza: Vannia Gava, Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; Vito Felice Uricchio, Commissario Straordinario per gli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto (CNR – ICT); Gen. B. CC Giuseppe Vadalà, Commissario Unico per la bonifica delle discariche abusive e per l’adeguamento alla normativa vigente; Serena Triggiani, Assessore all’Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi, Rischio industriale, Crisi industriali e Politiche di genere della Regione Puglia; Salvatore Toma, Presidente di Confindustria Taranto; Massimo Clemente, Direttore del CNR-ITC (Istituto per le tecnologie della costruzione); Michelangelo Di Luozzo, Responsabile raffineria Eni Spa di Taranto


Il “TEF – Taranto Eco Forum” 2025 conferma il suo ruolo di benchmark nazionale nel dibattito sui temi ambientali e dell’innovazione, con particolare attenzione alle opportunità offerte dal Just Transition Fund, da Horizon Europe 2021-2027 e dai bandi regionali e nazionali, come quelli del MIMIT, MIUR e MASE. L’evento vuole non solo approfondire i temi di sostenibilità e innovazione, ma anche ragionare concretamente su progetti realizzabili, misurabili e replicabili. Tra le novità, è prevista l’istituzione di un tavolo di concertazione per definire le progettualità future e agevolare la creazione di soluzioni concrete per il bene della comunità. L’evento, come nelle edizioni precedenti, si distingue per il suo carattere aperto e la sua capacità di coinvolgere un ampio network di stakeholder, tra cui imprenditori, manager, liberi professionisti, centri di ricerca, università e istituzioni, con una particolare attenzione anche alle start-up. Una delle principali novità del 2025 sarà la maggiore interazione con la città di Taranto, affinché il TEF diventi un evento sentito e partecipato anche dalla comunità locale.


Le aree tematiche principali che verranno presentate e che caratterizzeranno il “TEF – Taranto Eco Forum” 2025: Energie rinnovabili, produzione e opportunità; Blue economy, tra mare e porto; Mobilità sostenibile, il trasporto del futuro; Biorisanamento, bonifiche e valorizzazione dei rifiuti; Acqua, risorsa preziosa da proteggere; Intelligenza artificiale, innovazione reale; Responsabilità sociale d’impresa Safety aziendale. TEF – Taranto Eco Forum” 2025 rappresenta un’importante occasione per approfondire i temi legati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione e alla transizione energetica, con un focus particolare su decarbonizzazione, bonifiche e innovazione.

Condizioni sistema finanziario italiano nell’insieme favorevoli

Condizioni sistema finanziario italiano nell’insieme favorevoliRoma, 7 mar. (askanews) – Le condizioni del sistema finanziario italiano sono nell’insieme favorevoli. Il settore bancario beneficia di elevati livelli di redditività e la posizione patrimoniale ha continuato a rafforzarsi. Il comparto assicurativo ha registrato un aumento della raccolta e una flessione dei rischi di liquidità, e presenta un grado consistente di patrimonializzazione. I rischi del settore del risparmio gestito e di quello dei fondi pensione sono contenuti, anche per effetto delle loro caratteristiche strutturali.


Sono le conclusioni chiave del Comitato per le politiche macroprudenziali nella sua Relazione sulle attività nel 2024, che come riporta un comunicato della Banca d’Italia è stata inviata anche al Governo e al Parlamento. L’autorità indipendente designata per la conduzione delle politiche macroprudenziali in Italia, è composta dal governatore della Banca d’Italia (Fabio Panetta) che lo presiede, dai presidenti della Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) e dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass). Il Direttore generale del Tesoro partecipa alle riunioni senza diritto di voto. Il Comitato ha iniziato le sue attività nel gennaio dello scorso anno, con l’entrata in vigore del decreto istitutivo. Secondo la relazione, i principali rischi dell’Italia nel breve termine sono riconducibili al contesto esterno, in particolare agli effetti che potrebbero derivare dall’intensificarsi delle tensioni di natura geopolitica. L’alto livello del debito pubblico e la bassa crescita potenziale aumentano la vulnerabilità del Paese agli sviluppi del quadro internazionale e a mutamenti nella percezione e nell’attitudine al rischio da parte degli investitori. Politiche di bilancio responsabili riducono l’esposizione dell’Italia a possibili episodi di contagio associati a tensioni provenienti dall’estero.


In una situazione di generale solidità della condizione finanziaria delle famiglie, il Comitato continuerà a seguire gli sviluppi connessi con gli investimenti in strumenti di complessa valutazione, come i certificates e le criptoattività. Inoltre, l’esperienza dell’ultimo biennio ha mostrato l’importanza di proseguire nell’analisi dell’esposizione delle assicurazioni al rischio di liquidità, che potrebbe risentire – in termini di raccolta premi – delle situazioni di crisi che hanno interessato di recente compagnie europee operanti in Italia. In base all’evoluzione dei rischi legati alla stabilità del sistema finanziario italiano, il Comitato, se necessario, potrà adottare iniziative per contenerli, nell’ambito delle competenze assegnategli dall’ordinamento.


Il Comitato persegue la stabilità del sistema finanziario italiano. Con la sua azione contribuisce a contrastare l’accumulazione e la propagazione dei rischi, promuovendo la capacità del sistema di assorbire le conseguenze di eventi che possano minacciarne il corretto funzionamento. Nel 2024 le condizioni macrofinanziarie dell’Italia sono rimaste stabili, recita il capitolo sullo stato del sistema finanziario. La debolezza della crescita economica e il consistente debito pubblico, in presenza di forti tensioni internazionali e di un’elevata incertezza politica in alcune economie avanzate, rappresentano i principali elementi di rischio per il sistema finanziario italiano. I dati dell’Istat indicano che nel 2024 il Pil è cresciuto dello 0,7 cento. A dicembre l’inflazione armonizzata al consumo era pari all’1,4 per cento; la sua componente di fondo all’1,816. In prospettiva, la riduzione dei tassi di interesse e il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, favorito dalla moderata inflazione e dalla graduale ripresa delle retribuzioni, potranno fornire un impulso positivo all’economia.


L’alto livello del debito pubblico continua a rappresentare una significativa fonte di vulnerabilità per l’economia italiana, si legge. Nel 2024 l’indebitamento netto è diminuito e, secondo il quadro programmatico del Piano strutturale di bilancio di medio termine per gli anni 2025-29, dovrebbe continuare a ridursi progressivamente nei prossimi anni. Tuttavia, il debito in rapporto al prodotto è aumentato nel 2024 e continuerebbe a espandersi fino al 2026, anche per gli effetti dei crediti di imposta sulle ristrutturazioni edilizie maturati negli anni precedenti. I rischi per la stabilità finanziaria associati al mercato immobiliare sono contenuti. Nel terzo trimestre dello scorso anno i prezzi degli immobili residenziali sono saliti del 3,9 per cento rispetto a dodici mesi prima, senza che si siano tuttavia manifestati segnali di sopravvalutazione. Le compravendite restano inferiori al picco del 2022, anche per effetto di una domanda di abitazioni più debole. Nel comparto non residenziale le compravendite hanno continuato ad aumentare nella prima metà del 2024, mentre i prezzi sono rimasti invariati. I rischi provenienti dal settore privato non finanziario sono moderati. Il debito delle famiglie italiane in rapporto al reddito è molto inferiore a quello della media dell’area dell’euro e la quota di debito detenuta da nuclei finanziariamente vulnerabili è bassa17. Nel 2024 i prestiti sottoscritti per l’acquisto di abitazioni hanno registrato una lieve ripresa rispetto a un anno prima, mentre quelli per finalità di consumo sono cresciuti in misura maggiore. I redditi sono sostenuti da un elevato tasso di occupazione. Lo scorso anno la capacità delle imprese di rimborsare i debiti ha beneficiato di condizioni di bilancio favorevoli, dice ancora la relazione, in particolare di una leva finanziaria molto inferiore al picco osservato nel 2011 e di ampie disponibilità liquide. La solvibilità delle imprese più indebitate potrebbe tuttavia risentire della debole crescita dell’economia e del permanere di alti costi di finanziamento.