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Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettrica

Porsche, svelata la seconda generazione di Macan solo elettricaMilano, 25 gen. (askanews) – A dieci anni dal debutto con 800mila esemplari venduti, Porsche svela la seconda generazione di Macan che sarà 100% elettrica e disponibile al lancio in due versioni: 4 e Turbo, entrambe con trazione integrale. “Stiamo portando la Macan a un livello del tutto nuovo, con un’eccezionale E-Performance, la nuova Driver Experience e un design di grande impatto”, ha dichiarato Oliver Blume, Ceo di Porsche e della controllante Volkswagen, in occasione dell’anteprima mondiale a Singapore.

I motori elettrici sincroni a magneti permanenti (Psm) sono montati sull’asse anteriore e su quello posteriore. Con il Launch Control, la Macan 4 eroga fino a 300 kW (408 CV) di potenza in overboost, mentre la Macan Turbo arriva a 470 kW (639 CV). I valori di coppia massima, sono rispettivamente di 650 e 1.130 Nm. La Macan 4 raggiunge i 100 km/h da ferma in 5,2 secondi, che si riducono a 3,3 secondi per la Macan Turbo. La velocità massima dei due modelli è, rispettivamente, di 220 e 260 km/h. La batteria con architettura a 800 Volt ha una capacità lorda di 100 kWh ed è un componente centrale della nuova piattaforma Ppe (Premium Platform Electric). La potenza di carica in corrente continua raggiunge i 270 kW. La batteria può essere caricata dal 10 all’80% in circa 21 minuti presso le colonnine di ricarica rapida. Nelle stazioni di ricarica a 400 Volt, si può azionare il sistema di Bank Charging che permette di scindere la batteria da 800 Volt in due batterie, ciascuna con una tensione nominale di 400 Volt, e una capacità di ricarica fino a 135 kW. Durante la guida è possibile recuperare fino a 240 kW di potenza. L’autonomia secondo lo standard Wltp è fino a 613 km per la Macan 4 e fino a 591 km per la Macan Turbo.

Le proporzioni più affilate conferiscono ai nuovi modelli Macan un carattere dinamico e deciso. “Con la Macan completamente elettrica, presentiamo la prima Porsche che parte da un’identità di prodotto consolidata per assumere una connotazione nuova, elettrica”, afferma Michael Mauer, vice president di Porsche Style. La nuova Macan monta cerchi fino a 22 pollici con pneumatici sfalsati. Il passo, più lungo di 86 mm rispetto al modello precedente (2.893 mm), è controbilanciato da sbalzi ridotti nella parte anteriore e posteriore. Grazie al sistema Porsche Active Aerodynamics (Paa) caratterizzato da elementi attivi e passivi la nuova Macan ha un coefficiente di resistenza aerodinamica di 0,25. La capacità di carico può raggiungere i 540 litri a cui si aggiungono gli 84 litri del “frunk” anteriore per un totale di 127 litri in più rispetto al modello precedente.

All’interno infotainment Android di ultima generazione che prevede fino a tre schermi, tra cui il quadro strumenti curvilineo da 12,6 pollici e lo schermo centrale da 10,9 pollici. Per la prima volta, anche il passeggero anteriore può disporre di uno schermo opzionale da 10,9 pollici. In anteprima assoluta, l’head-up display a Realtà Aumentata: l’immagine appare al guidatore a una distanza di 10 metri e corrisponde al formato di un display da 87 pollici. Il sistema Porsche Communication Management (Pcm) incluso di serie della nuova Macan offre un’evoluzione dell’assistente vocale “Hey Porsche”. Grazie al nuovo Porsche App Centre, i passeggeri possono accedere alle app più diffuse di fornitori terzi e installarle sulla Macan. I motori elettrici sono gestiti dall’elettronica attraverso il Porsche Traction Management (ePTM): fino a cinque volte più veloce di un sistema di trazione integrale convenzionale, è in grado di reagire in 10 millisecondi in caso di slittamento. II sistema Porsche Torque Vectoring Plus (Ptv Plus) – un differenziale autobloccante a controllo elettronico all’asse posteriore – contribuisce a migliorare la dinamica della Macan Turbo.

I modelli Macan con sospensioni pneumatiche – di serie sulla Turbo – dispongono del sistema Pasm (Porsche Active Suspension Management) di regolazione elettronica degli ammortizzatori. Per la prima volta, la Macan monta un asse posteriore sterzante con angolo di sterzata massimo di cinque gradi. Ciò consente di ottenere un diametro di sterzata ridotto di 11,1 metri nel traffico urbano e nelle manovre e maggiore stabilità alle velocità elevate. La nuova Macan è prodotta “a zero emissioni” presso lo stabilimento di Lipsia. I nuovi modelli possono essere già ordinati con le prime consegne previste nella seconda metà dell’anno. In Italia, i prezzi iva inclusa partono da 88.187 euro per la Macan 4 e da 121.242 euro per la Macan Turbo.

Sanremo, in gara i BNKR44: “Governo Punk un brano energico e leggero”

Sanremo, in gara i BNKR44: “Governo Punk un brano energico e leggero”Roma, 25 gen. (askanews) – I BNKR44 sono pronti a invadere il palco della 74esima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo con l’inedito “Governo Punk”. “Si tratta di un brano energico, divertente, leggero. Non è un brano né punk, né politico, a dispetto di quello che il titolo potrebbe suggerire. È la rappresentazione di uno stato d’animo, di una ribellione, la fuga dalla noia della provincia, l’uscire fuori dai canoni e da ciò che è standardizzato. Il Governo Punk del titolo siamo noi, che viviamo secondo le nostre regole”, racconta la band.

Il gruppo ha vinto Sanremo Giovani insieme a Clara e ai Santi Francesi con il brano “Effetti speciali”, scritto e prodotto interamente dai ragazzi. Il loro percorso di crescita è stato rapido ed enorme, da Soundcloud e le camere da letto di provincia fino al palco più prestigioso d’Italia. Il loro mix di urban, pop elettronico e rock 3.0 è ora pronto a conquistare il grande pubblico.

Cacciamani (ItaliaMeteo): IA fondamentale per ridurre rischio

Cacciamani (ItaliaMeteo): IA fondamentale per ridurre rischioBologna, 25 gen. (askanews) – Se a maggio dello scorso anno, durante l’alluvione in Emilia-Romagna “abbiamo avuto 17 morti, che sono comunque un numero elevatissimo ma non come i 300/400 morti che ci sono stati per esempio in Germania qualche hanno fa”, è perché “c’è stata un’allerta rossa che è stata emanata in maniera corretta che ha fatto sì che una gran parte dei sindaci facessero le evacuazioni preventive, per più di 30mila unità abitative; questo ha sicuramente ridotto il numero delle vittime”.

Ecco perché secondo il direttore di ItaliaMeteo, Carlo Cacciamani, “dovremmo cercare di quantificare di più la possibilità di capire prima che succedano questi fenomeni – e qui ci aiuterà sicuramente l’intelligenza artificiale – quanto possano essere efficaci le misure di riduzione del rischio. Per questo potremo applicare ad esempio l’intelligenza artificiale alla cosiddetta ‘digital twin’, cioè la possibilità di replicare quello che succede in un mondo non reale ma fatto al calcolatore e studiare all’interno di quel mondo quali sono le opzioni per ridurre il rischio”. Sul tema dell’interpretazione dei dati che testimoniano il cambiamento climatico e adottare, grazie alle nuove tecnologie, le migliori pratiche per trasformare l’ecosistema nel terreno di sviluppo e crescita per comunità e imprese si sono confrontati scienziati, imprenditori e politici al convegno “Cambiamento climatico e filiera delle imprese: infrastrutture e Pmi nella transizione verde” organizzato da Bologna da Fondazione Ifab, International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development.

Secondo i dati illustrati da Cacciamani in estate si prevede una diminuzione della disponibilità di acqua sull’intero territorio nazionale, da un minimo del 10% nella proiezione a breve termine (2030) a un massimo del 40% con punte anche oltre il 90% per alcune zone del Mezzogiorno verso il 2100, qualora si mantenesse invariata l’attuale emissione di gas serra. Ma gli effetti sono anche nelle aree montane, con la scomparsa dei ghiacciai. Se venisse confermata la tendenza attuale, nel 2100 ci troveremmo con una riduzione ulteriore dei due terzi del volume di ghiaccio, con una scomparsa pressoché totale (94%) dei ghiacciai, con effetti ancor maggiori sulla parte italiana dell’arco alpino, per via dell’esposizione a mezzogiorno. Entro 15 anni il Ghiacciaio della Marmolada potrebbe sparire del tutto: nell’ultimo secolo ha visto una perdita del 70% della superficie e di oltre il 90% del volume.

A questi dati hanno fatto eco quelli presentati da Renzo Giovanni Avesani, amministratore delegato Leithà del gruppo Unipol: secondo l’ultimo rapporto sul dissesto idrogeologico di Ispra, il 94% dei comuni italiani è a rischio frane, alluvioni o erosione costiera. L’alluvione in Emilia-Romagna ha colpito il 30% della popolazione e quasi un terzo delle superfici agricole, con una stima dei danni è di 8,8 milioni di euro, mentre l’alluvione in Toscana del 2023 ha causato danni per circa 1,9 milioni di euro. “Per mantenere il vantaggio competitivo, le imprese e il sistema Italia devono necessariamente dotarsi di strumenti per gestire i rischi legati agli eventi estremi. Il Pnrr offre molte opportunità in questo senso. E’ fondamentale un coordinamento tra le diverse iniziative attualmente in corso per costruire indici o piattaforme, per massimizzare gli sforzi e ridurre la frammentazione” ha concluso Avesani.

Autonomia, Pd si mobilita: referendum possibile ma con prudenza

Autonomia, Pd si mobilita: referendum possibile ma con prudenzaRoma, 25 gen. (askanews) – Una “mobilitazione” contro l’autonomia il Pd l’ha annunciata già martedì scorso, subito dopo il voto del Senato, ed è stata proprio la segretaria Elly Schlein a parlarne. Per i democratici il disegno di legge di Calderoli è un colpo devastante alle regioni del sud e, dunque, anche un’ottima occasione per mettere in difficoltà il partito della premier Giorgia Meloni. Per questo della questione si è parlato anche mercoledì sera, nella segreteria riunita per mettere a punto la mozione sul Medio Oriente, arrivando intanto ad ipotizzare un’iniziativa a livello nazionale, in tutte le città italiane, per coinvolgere anche “le altre forze politiche e sociali”, come ha detto Schlein martedì. Una strategia che prende in considerazione anche il referendum (“Non escludiamo nulla”, ripete Schlein a chi gliene parla) anche se questo argomento viene affrontato con grande prudenza.

L’idea di fare della battaglia sull’autonomia il ‘nuovo salario minimo’, prende sempre più piede. Come spiega più di un esponente della segreteria “tutte le opposizioni sono contrarie, da M5s a Iv… Solo Azione è più cauta perché c’è Gelmini che frena”. Gelmini però è senatrice, mentre ora lo scontro passa alla Camera “dove c’è Carfagna”. Una convergenza delle opposizioni, insomma, sembra possibile, almeno sulla carta. Contro l’autonomia, del resto, si stanno mobilitando i sindacati, a cominciare dalla Cgil, ma anche associazioni e amministratori locali, come oggi Vincenzo De Luca. Tutti pronti anche ad un referendum. Per questo i democratici ripetono che ogni strumento è possibile, sarebbe un errore – spiega ancora un esponente della segreteria – perdere l’occasione di convogliare tutte queste realtà su una battaglia contro il governo.

D’altro canto, raccontano, la prudenza è necessaria, per due motivi molto pratici. Il primo è che il ddl Calderoli è una legge ordinaria e il referendum possibile sarebbe quello abrogativo previsto dall’articolo 75 della Costituzione, che prevede il quorum. Un ostacolo non da poco, se si considera che dal 1995 la soglia del 50% è stata raggiunta solo una volta, nel 2011. Inoltre, è stato il ragionamento in segreteria Pd, “l’autonomia differenziata è un tema molto tecnico, bisogna trovare il modo di far comprendere bene quali sarebbero le conseguenze sulla vita delle persone, soprattutto nelle regioni che rischiano di essere svantaggiate”. Per questo la linea è: non escludiamo niente, possibile anche la raccolta delle firme, ma intanto avviamo la mobilitazione, per far capire bene alle persone cosa c’è in ballo. E la prima, appunto, dovrebbe essere un’iniziativa nazionale, in tutte le città. Le priorità, ora, sono tenere insieme tutto il fronte contrario alla riforma e spiegare i rischi con concetti “facili”. Il resto si vedrà strada facendo.

Meloni si collega con Iss: Italia grande squadra se riesce a percepirsi così

Meloni si collega con Iss: Italia grande squadra se riesce a percepirsi cosìRoma, 25 gen. (askanews) – “I simboli” come la bandiera italiana “alle sue spalle e sulla sua tuta” e come il motto della missione, ‘Voluntas’, “sono i simboli di una nazione che idealmente è con lei in questo momento, che tifa per lei e che spera che si possa fare sempre di più, che si possa sempre andare avanti, continuare con l’entusiasmo che lei ci sta raccontando a non immaginare che ci debbano essere dei limiti precostituiti”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel corso di un videocollegamento dal Colosseo con l’astronauta italiano Walter Villadei, dalla Stazione spaziale internazionale.

“Questa missione – ha proseguito Meloni parlando della ‘Ax-3′ di Axiom Space – consente all’Italia di rafforzare la propria posizione nell’ambito dell’economia spaziale e nell’ambito delle attività in orbita bassa, permette alla nostra comunità scientifica, accademica, industriale di fare progressi che sono estremamente significativi. E’ un progetto nel quale crediamo fermamente, che coinvolge la Presidenza del Consiglio, diversi ministeri, l’Agenzia spaziale italiana, il mondo accademico, la filiera spaziale italiana e vederle sintetizzati nelle sue parole, nella bandiera italiana che campeggia le sue spalle e sulla sua tuta, è davvero il risultato di un grande lavoro di squadra”. “Che poi – ha sottolineato la premier – è quello che una nazione è: soprattutto una grande squadra se riesce a percepirsi così. Noi ogni tanto ci dobbiamo un po’ lavorare ma in questo caso siamo riusciti a raccontare molto bene il valore di quella squadra. Viva l’Italia, Colonnello”, ha concluso Meloni salutando Villadei.

Musica, Marlene Kuntz: da marzo al via il tour Catartica 2024

Musica, Marlene Kuntz: da marzo al via il tour Catartica 2024Roma, 25 gen. (askanews) – Il 13 maggio del 1994 usciva Catartica, disco d’esordio dei Marlene Kuntz, destinato a diventare una vera e propria pietra miliare nella storia della musica italiana. Per festeggiare i 30 anni dell’album culto che ha segnato un’intera generazione, da venerdì 8 marzo sarà disponibile la ristampa di “Catartica”, nel formato CD e doppio LP entrambi con libretto con foto inedite e un box speciale in edizione limitata contenente il cd, il doppio lp (e i relativi libretti con foto inedite), la musicassetta di “Demosonici” con una bonus track mai pubblicata, il poster del tour 2024 ed un “fan pass” esclusivo che potrà dare la possibilità di incontrare la band in uno speciale meet & greet durante le tappe del tour. Segui i social della band per maggiori dettagli.

Tajani: ora bisogna lavorare per la pace in Medioriente

Tajani: ora bisogna lavorare per la pace in MediorienteRoma, 25 gen. (askanews) – In Medio Oriente “non bisogna demordere” e adesso “bisogna lavorare per la pace”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, conversando con i giornalisti durante la visita a Gerusalemme.

“Non bisogna demordere e questa è la soluzione che riguarda il futuro”, ha detto il capo della diplomazia italiana alludendo a un incontro con Abu Mazen e alla soluzione dei due stati. “Tutto questo non significa che bisogna allentare la sicurezza attorno a Israele”, ha chiarito, “Israele deve poter vivere in sicurezza e non devono esserci rischi per la sopravvivenza di questo Paese. Nessuno deve dire che Israele può essere cancellato dalla carta geografica e Hamas è un’organizzazione terroristica, che ha compiuto degli atti quasi, addirittura, peggiori di quelli che compirono i nazisti. Bambini messi nei forni mentre si violentava la madre del bambino sono cose che non si sono viste da nessuna parte al mondo, quindi sono scene, quelle che abbiamo visto, che lasciano veramente senza parole…” “Ora però bisogna lavorare per la pace e ho trovato invece disponibilità da parte israeliana per aiutare la popolazione civile di Gaza, soprattutto i bambini”, ha indicato il titolare della Farnesina, “Stiamo lavorando con l’autorizzazione del governo israeliano – che deve dare l’autorizzazione a uscire da Gaza – per portare un centinaio di bambini palestinesi per essere curati in Italia. Lo stiamo organizzando con l’Unità di crisi del ministero degli Esteri, con il sostegno dell’Aeronautica militare, lavorando con gli egiziani e naturalmente lavorando anche con Israele che ci sta aiutando a far uscire i bambini dalla Striscia di Gaza”.

Fibra ottica italiana per monitorare pavimentazioni Aeroporto Parigi

Fibra ottica italiana per monitorare pavimentazioni Aeroporto ParigiRoma, 25 gen. (askanews) – Durante il transito degli aerei le condizioni delle infrastrutture sono molto importanti. Le pavimentazioni aeroportuali possono essere costituite da grandi lastre di cemento che si sollevano e si abbassano a seconda della temperatura e degli agenti atmosferici. Magari sono pochi millimetri, ma il continuo transito degli aerei causa un progressivo degrado della pavimentazione.

L’aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, il secondo più trafficato d’Europa, ha pertanto avviato uno studio sperimentale per studiare le sollecitazioni e ha chiesto a NTSG Italia (Gruppo Mon.it) di realizzare un progetto di monitoraggio delle lastre per capire quali sono le variazioni che la struttura subisce nel corso del tempo e di conseguenza capire qual è il suo stato di salute. L’obiettivo – informa una nota – è pianificare con precisione le attività di manutenzione basandosi sulle reali condizioni della pista e di migliorare la conoscenza delle sollecitazioni subite dalle lastre per affinare i modelli teorici usati per il dimensionamento delle pavimentazioni.

Il lavoro di NTSG Italia consiste in due fasi: la prima prevede il monitoraggio strutturale delle lastre di una pavimentazione aeroportuale. Ogni lastra – un quadrato di 5 metri di lato – è stata dotata di castelletti di ferro sui quali, prima di colare il cemento, sono stati installati sensori di tensione e temperatura, oltre a sensori di umidità e piezometrici che misurano la percentuale di acqua nello strato di asfalto drenante sottostante. I dati trasmessi dall’insieme di questi sensori collegati con fibra ottica permettono di monitorare le deformazioni del cemento. La seconda fase consiste nel riconoscimento dei mezzi transitati. In questo caso l’obiettivo è arrivare a tracciare una parte della traiettoria degli aerei in transito per qualificare lo spostamento laterale degli stessi sulle infrastrutture.

Per installare i sensori viene scavata una trincea nel cemento larga 2,5 cm e profonda 5 cm dove sono posizionate le fibre ottiche, sorrette da supporti a incastro per mantenere tutte le fibre alla stessa altezza. Paolo Persi del Marmo, amministratore delegato di NTSG Italia, afferma: “Questo primo passo ci ha visti installare 700 metri di fibra e 70 sensori. E’ l’avvio di una nuova era nel monitoraggio degli aeroporti e un balzo in avanti nel miglioramenti delle azioni di manutenzione. Conoscere esattamente le condizioni delle infrastrutture, infatti è fondamentale per pianificare con precisione il momento giusto per gli interventi di manutenzione. Ci aspettiamo che altri aeroporti nel mondo seguano l’esempio del Charles De Gaulle”.

Caivano, Mazzi: Piccolo coro nascerà e sarà presentato entro settembre

Caivano, Mazzi: Piccolo coro nascerà e sarà presentato entro settembreRoma, 25 gen. (askanews) – Si è svolto oggi a Caivano il sopralluogo per il progetto della costituzione del “Piccolo coro di Caivano”. Al sopralluogo, insieme a Gianmarco Mazzi, Sottosegretario alla Cultura, hanno partecipato Fra’ Gianpaolo Cavalli, Direttore di Antoniano-Opere Francescane; Fabio Ciciliano, Commissario straordinario di Governo per Caivano e Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano.

Le audizioni del progetto, presentato lo scorso 18 dicembre a Roma, inizieranno in Primavera. “Siamo qui per un sopralluogo e una riunione operativa – ha spiegato Mazzi – Crediamo molto nel progetto del Piccolo Coro di Caivano che stiamo realizzando in collaborazione con Antoniano-Opere Francescane. Oggi siamo qui più in una veste tecnico-operativa che politica. Per poter realizzare un coro di bambini dovremo fare prima un lavoro di sensibilizzazione con le loro famiglie. Il Ministero della Cultura crede molto nella funzione dei cori che insegnano ai bambini a stare insieme. Ci piacerebbe riuscire a formare il coro entro settembre”.

#TARM30, parte da Cattolica nuovo tour dei Tre Allegri Ragazzi Morti

#TARM30, parte da Cattolica nuovo tour dei Tre Allegri Ragazzi MortiRoma, 25 gen. (askanews) – Il 2024 è un anno particolare per i Tre Allegri Ragazzi Morti, che festeggiano il loro trentesimo anniversario. Tutti gli eventi legati a questo traguardo saranno contrassegnati dall’hashtag #TARM30 e, mentre la scaletta completa è ancora avvolta nel mistero, la band promette che ogni concerto sarà un’esplosione di energia “rumorosa”.

Il ricco calendario di eventi verrà inaugurato con un “concerto disegnato” il 12 aprile al Regina Fumetti Festival a Cattolica (Rimini), seguito da sei concerti nei club italiani: il 24 aprile a Torino (Hiroshima Mon Amour), il 26 a Modena (Vibra), il 27 a Trieste (Teatro Miela), il 2 maggio a Roma (Monk), il 3 a Firenze (Viper Theatre) e il 4 a Fontanafredda (PN) presso l’Astro Club. Verso la fine di maggio (24-25-26), inoltre, i Tre Allegri Ragazzi Morti entreranno nella storia come i primi artisti a esibirsi in tutti e tre i giorni del Mi Ami Festival di Milano. I tre concerti, ognuno dedicato a una decade della loro carriera, includeranno un tuffo negli anni ’90 il 24 maggio, un tributo agli anni zero il 25 maggio e una sorpresa il 26 maggio.

L’acronimo “TARM” rappresenta l’essenza stessa della band, ovvero Tre Allegri Ragazzi Morti: un trio, composto da Davide Toffolo, Enrico Molteni e Luca Masseroni, che ha scritto pagine cruciali nella storia della musica alternativa italiana. I Tre Allegri Ragazzi Morti festeggiano 30 anni di musica, avventure e indipendenza, con oltre 1.500 concerti, 9 album, fumetti e la fondazione di un’etichetta, La Tempesta, che sin dalla sua nascita, ha sostenuto la musica indipendente italiana, contribuendo al successo del trio friulano.