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Vino, a “Wine in Venice” due masterclass del Consorzio Lugana

Vino, a “Wine in Venice” due masterclass del Consorzio LuganaMilano, 17 gen. (askanews) – Il Consorzio tutela vino Lugana rinnova la partnership con “Wine in Venice”, evento che si terrà dal 20 al 23 gennaio alla Scuola Grande della Misericordia a Venezia, attraverso due masterclass tematiche e una cena di gala su invito al ristorante Amo della famiglia Alajmo al Fondaco dei Tedeschi.

La prima masterclass, “Lugana, storie di famiglie e generazioni a confronto”, si terrà il 20 gennaio dalle 13 alle 14 e sarà moderata dal giornalista Jacopo Cossater, che metterà in parallelo due generazioni di produttori, per testimoniare come ciascuna di essa interpreti ed elabori valori specifici, cultura, filosofie di vita e competenze. Lunedì 22 gennaio dalle 16 alle 17 si terrà invece la degustazione guidata “Lugana a Venezia tra cultura del vino e tesori d’arte”, condotta da Andrea Gori e da Gianni Moriani. Un percorso tra le calli veneziane con le cinque anime del Lugana, (spumante, d’annata, Superiore, Riserva e vendemmia tardiva)abbinate a quadri e sculture che si trovano nei musei e nelle case della città galleggiante.

“Gli elementi caratteristici di Venezia che ci hanno ispirato per realizzare le nostre masterclass sono due: la capacità di abbracciare diverse generazioni e culture, e l’immenso patrimonio artistico che non ha eguali” ha affermato il direttore del Consorzio tutela vino Lugana, Edoardo Peduto, spiegando che “abbiamo quindi pensato di tradurre questi due concetti nel nostro mondo ideando due masterclass: una in cui i capisaldi della nostra denominazione dialogheranno con la nuova generazione, un ‘confronto’ sincero su approcci, visioni e influenze; l’altra in omaggio al binomio Ars et Vinum, e quando l’arte, in tutte le sue forme, dialoga con le diverse sfaccettature del nostro vino, quello che ne esce è un capolavoro di emozioni e sensazioni”. Ad oggi il Consorzio del Lugana conta 214 soci che coltivano 2.600 ettari sulle sponde del Lago di Garda, con un imbottigliamento di quasi 28 milioni di bottiglie (invariato nell’ultimo triennio) con un prezzo medio a scaffale che si aggira intorno agli otto euro.

Tajani: l’Italia sta lavorando per fare uscire da Gaza 100 persone, bambini feriti e loro accompagnatori

Tajani: l’Italia sta lavorando per fare uscire da Gaza 100 persone, bambini feriti e loro accompagnatoriRoma, 17 gen. (askanews) – L’Italia sta lavorando “proprio in queste ore” per fare uscire dalla Striscia di Gaza circa 100 persone, “bambini feriti e loro accompagnatori”. È quanto hanno riferito fonti qualificate ad askanews. L’obiettivo, secondo quanto si è appreso, è quello di trasferirli nel nostro Paese per le cure del caso. “Siamo pronti ad accogliere in Italia bimbi palestinesi feriti: l’unità di crisi è già al lavoro”, ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, senza fornire ulteriori informazioni.

Turismo, Toti: è asse portante sviluppo Paese e la Liguria traina

Turismo, Toti: è asse portante sviluppo Paese e la Liguria trainaGenova, 17 gen. (askanews) – “Il turismo è un asse portante dello sviluppo economico del Paese, non figlio di un Dio minore ma comparto trainante e valorizzante. La Liguria è più avanti del resto d’Italia sia dal punto di vista della crescita, con un +4% nel 2023 traguardando 16 milioni di presenze, sia dal punto di vista dell’aggressione ai mercati internazionali, con un aumento significativo dei turisti stranieri, sia per l’integrazione con altri settori”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, intervenendo al Forum internazionale del turismo italiano organizzato a Genova da Il Sole 24 Ore.

“Siamo la seconda regione d’Italia – ha aggiunto il governatore ligure – per crescita del reddito pro capite, la quarta per crescita del Pil, siamo tra le prime cinque regioni d’Italia per crescita dell’occupazione, con le esportazioni che hanno superato i 10 miliardi di euro di valore. La Liguria è tra le regioni trainanti a livello nazionale non solo per il turismo, ma anche per la nautica da diporto, in termini di cantieri che realizzano le imbarcazioni e di porti che le ospitano, per l’agroalimentare e anche per la cultura. In questo territorio si realizza quindi un’integrazione di settori che porta crescita, sviluppo e tanta occupazione”. “Al governo – ha concluso Toti – chiediamo di continuare a promuovere il nostro Paese che ha tantissime potenzialità e vocazioni, dalle città d’arte all’agroalimentare, dalle spiagge alle montagne: abbiamo bisogno di essere presenti sui mercati internazionali dove i nuovi player mondiali sono sempre più presenti e competitivi. Abbiamo tante carte in più da giocare e dobbiamo saperle giocare bene. Dobbiamo continuare a lavorare sulla destagionalizzazione, in modo che il turismo si rafforzi come industria trainante del Paese 12 mesi l’anno e non solo nelle stagioni balneari o sciistiche”.

De Laurentiis: “Sei colpi di mercato e nuovo ciclo”

De Laurentiis: “Sei colpi di mercato e nuovo ciclo”Roma, 17 gen. (askanews) – “Abbiamo dimostrato, dal 2004 ad oggi, che a Napoli si può essere vincenti e vogliamo tornare ad esserlo prima possibile”. Lo ha detto a Riyad in Arabia Saudita, dove il suo Napoli si giocherà la Supercoppa Italiana con Fiorentina, Lazio e Inter, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Il Napoli ha già ufficializzato l’acquisto di Mazzocchi e presto renderà noti altri due acquisti: Hamed Traorè e Cyril Ngonge. “Bisogna rimettere il Napoli sui binari. Andava resettato tutto dopo lo Scudetto e ora lo stiamo facendo anche scegliendo sul mercato giocatori adatti al momento ma anche al futuro”. Poi sulla Supercoppa italiana De Laurentiis ha detto: “Ho scelto io il centro sportivo. Già avevo mandato un mio uomo di fiducia qui per assicurarmi che il manto erboso fosse degno delle nostre aspettative”.

Giappone: nel ’23 79% turisti stranieri rispetto a livello pre-Covid

Giappone: nel ’23 79% turisti stranieri rispetto a livello pre-CovidRoma, 17 gen. (askanews) – Lo scorso anno il Giappone ha accolto 25,06 milioni di visitatori, raggiungendo il 79% del livello pre-pandemia nel 2019, grazie all’allentamento delle restrizioni alle frontiere e dello yen debole. Lo ha riferito l’Organizzazione nazionale del turismo nipponica (JNTO), diffondendo le sue stime ufficiali.

La cifra per il 2023 si confronta con 3,83 milioni nel 2022, quando i confini del Paese sono stati chiusi ai turisti per la maggior parte dell’anno. I vicini del Giappone sono tra i maggiori contributori al boom del turismo in entrata. La Corea del Sud, i cui legami politici con il Giappone sono stati ristabiliti sotto la guida del presidente Yoon Suk-yeol e del primo ministro Fumio Kishida, ha inviato 6,95 milioni di visitatori, pari al 28% degli arrivi totali. Si tratta del 25% in più rispetto al 2019 e del numero più alto tra tutti i paesi.

I singaporiani sono aumentati del 20% a 591.300, sfruttando la forza della loro valuta contro lo yen. I visitatori provenienti da Indonesia, Vietnam e Filippine sono tutti aumentati rispetto a quattro anni prima.

Al contrario, la Cina, un tempo il maggiore paese d’origine del turismo in entrata in Giappone, ha perso slancio, con soli 2,42 milioni di arrivi, ovvero il 25% del livello del 2019, in parte a causa del rallentamento economico e dell’inasprimento delle relazioni per il rilascio da parte del Giappone delle acque reflue trattate della centrale nucleare di Fukushima nell’oceano. Anche se il totale annuo è risultato inferiore al livello del 2019, gli arrivi mensili hanno superato i livelli del 2019 da ottobre. Solo nel mese di dicembre, il Giappone ha accolto 2,73 milioni di turisti, in crescita dell’8% rispetto a quattro anni prima.

I turisti stranieri hanno speso la cifra-record di 5.290 miliardi di yen (33 miliardi di euro) nel 2023, in aumento del 10% rispetto al 2019. La spesa pro capite è aumentata del 34%. Con il numero di turisti in aumento, sono tuttavia aumentate le preoccupazioni per la carenza di manodopera e l’eccessivo turismo: congestione e altri problemi causati da un eccesso di turisti.

M.O., Italia al lavoro per fare uscire da Gaza 100 persone

M.O., Italia al lavoro per fare uscire da Gaza 100 personeRoma, 17 gen. (askanews) – L’Italia sta lavorando “proprio in queste ore” per fare uscire dalla Striscia di Gaza circa 100 persone, “bambini feriti e loro accompagnatori”. È quanto hanno riferito fonti qualificate ad askanews. L’obiettivo, secondo quanto si è appreso, è quello di trasferirli nel nostro Paese per le cure del caso. “Siamo pronti ad accogliere in Italia bimbi palestinesi feriti: l’unità di crisi è già al lavoro”, ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, senza fornire ulteriori informazioni.

Giubileo, Gualtieri: ponte dell’Industria riapre entro 8 dicembre

Giubileo, Gualtieri: ponte dell’Industria riapre entro 8 dicembreRoma, 17 gen. (askanews) – Slitta la riapertura del ponte dell’Industria a Ostiense, inizialmente prevista per l’autunno 2024. Nel corso del sopralluogo al cantiere svolta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri con l’assessora capitolina ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, i presidenti dei Municipi VIII e XI Amedeo Ciaccheri e Gianluca Lanzi, il Presidente della Commissione Lavori pubblici di Roma Capitale Antonio Stampete e i responsabili di Anas (Società del Polo Infrastrutture del gruppo Fs Italiane), soggetto attuatore del progetto. “Contiamo di essere pronti entro il Giubileo, l’8 dicembre, perché siamo di fronte a un cantiere di grande complessità. Una vera opera di archeologia industriale – ha spiegato il sindaco a margine del sopralluogo – con indicazioni molto assertive della Sovrintendenza, che rappresentano un appesantimento dei tempi e dei costi ma che renderanno il ponte, la cui chiusura era prevista per il 2026, pienamente agibile non solo per il traffico privato, ma anche per i bus, i pedoni e le bici”.

In questa fase dei lavori, ha spiegato l’assessora Segnalini, è in corso lo spostamento dei sottoservizi sulla passerella e il relativo allaccio. Le lavorazioni avranno una durata di circa 5 settimane successivamente alle quali avrà inizio la fase di cantierizzazione del ponte della nuova struttura. “Noi smontiamo questo ponte e rimontiamo un ponte più grande – ha spiegato Segnalini – da 7,5 metri e con una portata adeguata da 22 tonnellate, ma stiamo realizzando dei test colore, su stretta sorveglianza della Sovrintendenza, e riutilizzeremo alcune lavorazioni come le ringhiere per rispettare l’immagine storica del ponte cui i romani sono tanto legati”. A quanto è emerso dal sopralluogo si è dovuto procedere al consolidamento delle banchine del Tevere per permettere la posa della passerella dei sottoservizi, l’operatività della grande gru che sostiene i cavi e il sostegno al nuovo ponte. “Il nostro obiettivo è chiudere entro l’8 dicembre, dobbiamo farcela e siamo in condizioni di farlo – ha sottolineato il sindaco -. con tutte le attenzioni ai piccoli dettagli che rendono il lavoro più lungo”.

Centrodestra, Toti: in Liguria non è in confusione, è compatto

Centrodestra, Toti: in Liguria non è in confusione, è compattoGenova, 17 gen. (askanews) – “Il centrodestra ligure è compattissimo: oggi vedrò Edoardo Rixi per parlare di infrastrutture, di aeroporto di Genova, di lavori che dobbiamo fare e in settimana incontrerò anche Matteo Rosso. Abbiamo tutti la volontà di andare avanti con questa esperienza di governo che sta avendo successi sia da un punto di vista di pubblico che di critica”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, rispondendo alla domanda di un giornalista sulle tensioni all’interno del centrodestra ligure, a margine del Forum internazionale del turismo italiano organizzato dal Sole 24 Ore.

“Il Forum Ambrosetti – ha sottolineato Toti – ha certificato che la Regione sta andando come mai prima dal punto di vista economico. Inoltre, alle ultime elezioni, la sinistra non ha toccato palla, perdendo pure Sestri Levante e Camogli: non vedo perché il centrodestra dovrebbe essere in confusione e il centrosinistra in recupero. Se perdere 2 a 0 vuol dire vincere il campionato, complimenti alla sinistra, ma mi pare che possiamo amministrare il vantaggio con serenità”.

Agroalimentare, Nomisma: packaging sostenibile cruciale per italiani

Agroalimentare, Nomisma: packaging sostenibile cruciale per italianiMilano, 17 gen. (askanews) – Nei modelli d’acquisto alimentare degli italiani il packaging sostenibile rappresenta un aspetto assolutamente cruciale. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio packaging del largo consumo curato da Nomisma, presentato il 17 gennaio nella cornice di “Marca 2024” a Bologna. Al centro del focus la presentazione dei risultati di un’originale indagine condotta su un campione rappresentativo di responsabili di acquisto tra i 18 e i 70 anni con l’obiettivo di identificare stili di vita e abitudini sostenibili degli italiani, con una particolare attenzione proprio al ruolo svolto dal packaging dei prodotti alimentari.

Dalla ricerca emerge come gli italiani siano sempre più consapevoli delle problematiche collegate al cambiamento climatico: più di 6 su 10 lo considerano uno dei problemi più gravi a livello mondiale e per circa un terzo la crisi climatica e i suoi effetti rappresentano una delle principali preoccupazioni per i prossimi 12 mesi. Questa inquietudine si colloca subito dopo le preoccupazioni legate al caro vita che nel corso dell’ultimo anno ha continuato ad erodere il potere di acquisto delle famiglie. In questo scenario non semplice, per il 32% degli italiani la sostenibilità, unita all’attenzione all’ambiente, rappresenta un fattore determinante per le scelte di comportamento e acquisto, mentre il 59% dichiara di tenerne conto. La dimostrazione di queste abitudini riflette un maggiore impegno nel ridurre l’impatto ambientale delle proprie azioni: 1 italiano su 2 dichiara di adottare con maggiore frequenza scelte di consumo più sostenibili rispetto a cinque anni fa. Nello specifico, quello energetico e idrico è l’ambito in cui l’82% delle famiglie presta più attenzione, seguito proprio dall’acquisto di prodotti alimentari e bevande (66%), e dalla mobilità e spostamenti (42%).

Per quanto riguarda le confezioni sostenibile, gli italiani guardano all’assenza di imballaggi in eccesso (59%), al fatto che siano interamente riciclabili (58%), che siano state prodotte con ridotte emissioni di Co2 (46%), con materiale riciclato (45%) o biodegradabile (44%). Forte attenzione si denota anche per gli imballaggi plastic-free e quelli utilizzabili più volte: 8 italiani su 10 ritengono importante conoscere il processo di riciclo e la seconda vita che avrà il materiale una volta riciclato. Centrale anche il ruolo giocato dalla marca del distributore: in 1 caso su 2 questa rappresenta la prima scelta quando si acquistano prodotti con confezioni sostenibili. “Negli ultimi 12 mesi il 54% dei nostri connazionali ha acquistato una marca diversa dal solito perché aveva una confezione più sostenibile e il 18% ha smesso di acquistare un prodotto a causa della sua confezione non ritenuta sostenibile” ha spiegato Emanuele Di Faustino, Responsabile Industria, Retail e Servizi di Nomisma, sottolineando che “si tratta di un fenomeno destinato a non arrestarti nel prossimo futuro visto che il 40% degli italiani dichiara che nel 2024 aumenterà gli acquisti di prodotti alimentari e bevande con packaging sostenibile, una quota che sale ulteriormente tra le famiglie con figli piccoli e la generazione Z, ossia i target più attenti alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale”.

Suicidio assistito, pdl popolare arriva anche in Lombardia

Suicidio assistito, pdl popolare arriva anche in LombardiaMilano, 17 gen. (askanews) – Grazie a 8.181 firme raccolte in Lombardia (la soglia minima era di 5.000) l’Associazione Luca Coscioni fa approdare anche al vaglio del Consiglio regionale lombardo la proposta di legge popolare sul fine vita bocciata ieri dall’assemblea regionale veneta. Il testo definisce tempistiche e procedure per l’accesso alla morte volontaria assistita in Italia, sulla base della sentenza Cappato/Antoniani della Consulta. Ieri in Veneto la proposta ha ottenuto 25 voti a favore contro 22.

I promotori della proposta di legge regionale si sono dati appuntamento alle 10, di fronte all’Auditorium Giorgio Gaber del Pirellone in piazza Duca D’Aosta, per poi partire con un piccolo corteo verso il Consiglio regionale lombardo in via Fabio Filzi. Seguirà una conferenza stampa durante la quale interverranno Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni; Cristiana Zerosi, Coordinatrice del Comitato promotore “Liberi Subito” in Lombardia; i consiglieri regionali e comunali e tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta delle firme sostenendo l’iniziativa, resa possibile grazie al coordinamento delle 9 Cellule Coscioni presenti in Lombardia (Adda Martesana, Brescia, Cremona, Lainate, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Varese) La Lombardia è la dodicesima Regione a depositare le firme raccolte per portare in Consiglio la proposta di legge per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. Sono 3.000 le firme raccolte solo nella provincia di Milano, 2.000 a Brescia e quasi un migliaio a Monza e Brianza così come a Bergamo (dove ha firmato anche il sindaco Giorgio Gori).

Una volta depositate le firme, gli uffici verificheranno la loro validità (ogni firma deve essere raccolta su moduli cartacei forniti da Regione Lombardia in presenza di un autenticatore, e successivamente abbinata al certificato elettorale del firmatario). A quel punto la proposta di legge passerà direttamente al vaglio dell’ufficio di Presidenza che ne voterà l’ammissibilità per poi eventualmente portarne la discussione in aula.