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Caner: Conferenza delle Regioni contraria a cibo sintetico

Caner: Conferenza delle Regioni contraria a cibo sinteticoRoma, 19 apr. (askanews) – “La Conferenza delle Regioni è contraria all’introduzione nel nostro mercato – eccellenza agroalimentare mondiale – di cibi sintetici”. Lo ha dichiarato il coordinatore della Commissione agricoltura della Conferenza delle Regioni, Federico Caner.

“Pertanto abbiamo espresso un Parere positivo, in sede di Conferenza Stato-Regioni, al decreto che dispone il divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici. Crediamo che bisogna fermare i cibi sintetici per non impoverire la qualità dei nostri prodotti. Abbiamo quindi le stesse perplessità già espresse verso le farine di insetti”, ha aggiunto. “Per non parlare dei poco conosciuti rischi per la salute e della mancanza adeguata di informazioni a riguardo. Tutti gli aspetti della sicurezza alimentare del cibo devono essere in primo piano, dai rischi per allergie e tumori, ma anche quelli relativi all’etica e alla cultura del cibo e degli alimenti, che si collegano alla qualità agricola e industriale, alla difesa dell’ambiente e a proteggere e salvaguardare le biodiversità, e cioè i nostri prodotti e la ricchezza della nostra alimentazione”, ha detto ancora.

Farnesina: al via sperimentazione CIE per italiani extra-Ue

Farnesina: al via sperimentazione CIE per italiani extra-UeRoma, 19 apr. (askanews) – Prende il via la sperimentazione sul rilascio della Carta d’Identità Elettronica (CIE) ai connazionali in Paesi fuori dall’Europa. L’iniziativa coinvolge, in questa prima fase, otto rappresentanze diplomatico-consolari: le Ambasciate a Tel Aviv, Ottawa e San Josè de Costa Rica, e i Consolati a Valona, San Francisco, Mar del Plata, Smirne e Cape Town. Lo annuncia il ministero degli Esteri in una nota.

L’iniziativa fa seguito al successo del rilascio in Europa: quasi 120 mila CIE sono state emesse dalle sedi europee nel solo 2022 e più di 260 mila quelle complessive dall’avvio del progetto nel 2019. Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha dichiarato che “si tratta di un passaggio essenziale per rispondere a un’esigenza primaria dei nostri connazionali all’estero. Il buon esito della sperimentazione è cruciale per estendere progressivamente l’emissione della CIE, con una diffusione sempre più capillare e con l’obiettivo di poter in futuro dotare tutti gli italiani all’estero di un documento di identità sicuro e tecnologicamente avanzato”.

Il progressivo potenziamento del rilascio della CIE all’estero consentirà a un numero sempre maggiore di connazionali di avere accesso a un’identità digitale, fondamentale per interagire con la Pubblica Amministrazione italiana.

Entro giugno l’India supererà la Cina per popolazione: 1,43 mld

Entro giugno l’India supererà la Cina per popolazione: 1,43 mldRoma, 19 apr. (askanews) – L’India è destinata a superare la Cina come Paese più popoloso del mondo entro la fine di giugno, secondo le stime delle Nazioni Unite annunciate oggi. L’aumento della popolazione pone enormi sfide a una nazione con infrastrutture limitate e arretrate e la mancanza di posti di lavoro per milioni di giovani (quasi la metà dei suoi abitanti ha meno di 25 anni).

La popolazione indiana sarà pari a 1,4286 miliardi, quasi tre milioni in più rispetto agli 1,4257 miliardi della Cina, a metà anno, secondo le previsioni del rapporto State of World Population del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. La Cina è stata considerata il Paese più popoloso del mondo dalla caduta dell’Impero Romano, ma l’anno scorso la sua popolazione è diminuita per la prima volta dal 1960, mentre quella dell’India ha continuato a crescere.

Secondo il Pew Research Center, il numero di persone in India è cresciuto di oltre un miliardo dal 1950, anno in cui le Nazioni Unite hanno iniziato a raccogliere dati sulla popolazione. La Cina ha messo fine alla sua rigorosa “politica del figlio unico”, imposta negli anni ’80 per i timori della sovrappopolazione, nel 2016 e ha iniziato a consentire alle coppie di avere tre figli nel 2021, ma nel Paese asiatico molti danno la colpa del calo dei tassi di natalità all’aumento del costo della vita, nonché al numero crescente di donne che entrano nel mondo del lavoro e cercano un’istruzione superiore. Il nuovo rapporto delle Nazioni Unite stima inoltre che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,045 miliardi entro la metà del 2023. In Africa, la popolazione del continente dovrebbe aumentare da 1,4 a 3,9 miliardi di abitanti entro il 2100, con circa il 38% degli abitanti della Terra in quest’area rispetto a circa il 18% di oggi. La popolazione dell’intero Pianeta dovrebbe iniziare a diminuire solo nel 2090, dopo aver raggiunto il picco di 10,4 miliardi, secondo le Nazioni Unite.

Mattarella da Cracovia avverte: l’Ue non può essere solo la somma di mutevoli interessi nazionali

Mattarella da Cracovia avverte: l’Ue non può essere solo la somma di mutevoli interessi nazionaliCracovia, 19 apr. (askanews) – Ha scelto l’università di Cracovia Sergio Mattarella per fare un discorso a tutto campo sull’Europa, il suo passato e il suo futuro, le sue debolezze e le sue potenzialità. L’Europa non può limitarsi ad affrontare “problemi dettati da altri, in un quadro internazionale deciso da altri”, ha ammonito il capo dello Stato, secondo il quale se l’Unione si limita ad essere la “somma temporanea e mutevole di umori e interessi nazionali” sarebbe “perennemente instabile”. E’ dunque fondamentale invece procedere nell’integrazione, difendere i valori comuni, investire nell’allargamento ai paesi balcanici innanzitutto ma poi anche ad Ucraina e Moldavia per assicurare la stabilità al Continente, mentre l’aggressione russa all’Ucraina sta minacciando la pace faticosamente conquistata all’indomani della seconda guerra mondiale.

“Le ‘prove generali’ della Seconda guerra mondiale ebbero luogo qui, nell’Europa centro-orientale – ha ricordato Mattarella -, in Cecoslovacchia, in Polonia, con l’aggressione da parte della Germania nazista e dell’Unione Sovietica stalinista, frutto di ideologie di esasperazione nazionalistica e di potenza”. Come non citare Danzica, due volte protagonista della storia: “Il ‘piano bianco’ del 1939 con l’aggressione alla città da parte del regime nazista e l’avvio, nel 1988, dai Cantieri, del processo di affrancamento dal regime comunista. ‘Morire per Danzica?’ ci si interrogava in Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale. Il seguito di queste incertezze è noto”. E’ la storia dunque che ci insegna che l’unità dell’Europa è la sola via per garantire la pace nel continente: “Come costruire la pace, come realizzare un sistema rispettoso dei diritti di ogni Stato, in grado di irradiare intorno a sé valori positivi di cooperazione? La Polonia è testimone eccellente di questi processi, capofila di quello che portò alla liberazione dal giogo sovietico numerosi Paesi dell’Europa centro-orientale”. “Oggi l’Europa è testimone di crimini frutto di una rinnovata esasperazione nazionalistica che pretende di violare confini, di conquistare spazi territoriali accampando la presenza di gruppi di popolazione appartenenti alla stessa cultura”, perciò – avverte Mattarella – “è necessario superare con coraggio e lungimiranza le contraddizioni di voler puntare, da un lato, a una solida cornice di difesa europea senza saper superare, dall’altro, le timidezze di chi esita ad avanzare sulla strada dell’integrazione. L’una non può esistere senza l’altra”. E le sfide globali che abbiamo di fronte rilanciano anche la necessità di consolidare il rapporto euroatlantico, questo significa “respingere la tentazione della frammentazione della solidarietà fra Paesi liberi, cementata nella esperienza dell’Alleanza Atlantica e dell’Unione Europea” perchè, è la convinzione del presidente della Repubblica, “sicurezza europea e sicurezza euroatlantica sono concetti indivisibili”.

Mattarella cita i fondatori dell’Ue, Monnet e Schuman, per ricordare quali sono stati i principi ispiratori della comunità europea: “L’Europa nasce come grande progetto di pace, come visione di sviluppo capace di superare contrapposizioni storiche, come quella tra Germania e Francia. Occorre una visione altrettanto saggia e robusta. L’Unione Europea è innanzitutto una comunità di valori che trova nel rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie, nel rispetto dello Stato di diritto, nella democrazia e nel dialogo, nella coesione sociale, nelle prospettive di realizzazione dei giovani, i suoi principi cardine. Per tutto questo l’Europa è dei suoi cittadini. Un modello di successo perseguito come traguardo ideale in altri continenti”. Ma essere parte di questo progetto, avverte infine il capo dello Stato, “significa condividerne, con spirito di solidarietà e responsabilità, i valori fondanti e impegnarsi quotidianamente a difendere i diritti sanciti dalla Carta dei valori dell’Unione Europea”.

Infn, la muografia rivela camera funeraria nel sottosuolo di Napoli

Infn, la muografia rivela camera funeraria nel sottosuolo di NapoliRoma, 19 apr. (askanews) – C’è un tesoro nascosto e fisicamente irraggiungibile nel sottosuolo di Napoli. Si tratta delle rovine dell’antica necropoli di Neapolis costruita dai Greci tra la fine del IV e gli inizi del III sec. a.C. i cui resti si trovano oggi a circa 10 metri sotto l’attuale livello stradale, in corrispondenza del rione Sanità. Purtroppo, l’altissima densità abitativa e le caratteristiche urbanistiche dell’area rendono molto difficile procedere con scavi sistematici, ma le ricerche archeologiche svolte, che avevano condotto anche al rinvenimento degli Ipogei dei Togati e dei Melograni, hanno portato i ricercatori a ipotizzare la presenza di ulteriori monumenti sconosciuti.

Come studiare questo patrimonio archeologico sotterraneo senza potervi accedere? La risposta a questa domanda viene dall’alleanza tra discipline apparentemente lontane: la fisica delle particelle e l’archeologia e arriva da una tecnica chiamata radiografia muonica che, per la sua natura non invasiva, è particolarmente indicata in ambienti urbani dove non è pensabile applicare metodi di indagine attivi come la perforazione o le onde sismiche. Un gruppo di ricercatori e ricercatrici dell’Università di Napoli Federico II e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), in collaborazione con l’Università di Nagoya ha utilizzato la radiografia muonica per ispezionare la presenza di possibili cavità nel sottosuolo del rione Sanità di Napoli e ha individuato la presenza di una camera funeraria sotterranea definendone la posizione tridimensionale. La ricerca è pubblicata sulla rivista “Scientific Reports” di Nature.

La radiografia muonica, o muografia, – spiega l’Infn – è una tecnica che utilizza i muoni, particelle prodotte nella cascata che segue l’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera terrestre, per ricostruire un’immagine della struttura interna di un oggetto. Il principio è simile a quello delle radiografie, con il vantaggio di poter investigare oggetti molto più grandi e distanti dal punto di osservazione, per la maggiore capacità di penetrazione dei muoni rispetto ai raggi X. Per svolgere questa indagine sono stati impiegati due rivelatori di muoni costituiti da film di emulsioni nucleari, speciali lastre fotografiche che consentono di “fotografare” con grande precisione il passaggio delle particelle che le attraversano, registrandone le traiettorie. I rivelatori sono stati posizionati a circa 18 metri di profondità rispetto al livello stradale, a 2 metri di distanza tra loro, in una antica cantina, utilizzata nel XIX secolo per conservare alimenti. Gli strumenti hanno raccolto dati per circa un mese, catturando circa 10 milioni di muoni, grazie a cui è stato possibile ricostruire una visione stereoscopica degli strati sovrastanti, definendo la posizione tridimensionale di una nuova camera funeraria.

“La prima sfida è stata ideare un rivelatore di muoni compatto con alta risoluzione angolare, trasportabile in un posto angusto e privo di accesso alla rete elettrica”, spiega Giovanni De Lellis dell’Università Federico II e dell’Infn di Napoli, portavoce dell’esperimento SND@LHC al Cern e tra gli ideatori del progetto. “Il rivelatore che abbiamo sviluppato” – continua – “si basa sulle tecnologie che impieghiamo negli esperimenti di fisica subnucleare al Cern, e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, che studiano le proprietà dei neutrini e ricercano la materia oscura”. “I muoni prodotti nell’interazione dei raggi cosmici con l’atmosfera penetrano nei palazzi e nella roccia sottostante e possono attraversarla fino a raggiungere i rivelatori. Tuttavia, a seconda della densità e dello spessore della roccia attraversata, una parte di questi muoni viene assorbita”, spiega Valeri Tioukov, ricercatore dell’Infn di Napoli, che ha coordinato il progetto. “Dal numero di muoni che arriva sul rivelatore dalle diverse direzioni è possibile stimare la densità del materiale che hanno attraversato. Abbiamo trovato un eccesso nei dati che si spiega solo con la presenza di una nuova camera funeraria” conclude Tioukov.

“La presenza di ulteriori ipogei funerari ipotizzata per tanti anni viene oggi confermata dai risultati della radiografia muonica”, conclude Carlo Leggieri di Celanapoli, associazione che custodisce questo sito promuovendone il recupero e la fruizione.

Parlamento europeo adotta una legge contro la deforestazione

Parlamento europeo adotta una legge contro la deforestazioneRoma, 19 apr. (askanews) – Cioccolato, caffè, legno o anche gomma: per essere venduti nell’Unione europea, questi prodotti non dovranno provenire dalla deforestazione, secondo un testo votato a larghissima maggioranza oggi al Parlamento europeo. Lo scopo di questa normativa è combattere il cambiamento climatico e preservare la biodiversità.

L’importazione nell’Unione Europea di prodotti derivati dal bestiame, cacao, caffè, olio di palma, soia, legno, gomma, carbone e carta stampata sarà vietata, se questi prodotti provengono da terreni disboscati dopo il dicembre 2020. All’origine del 16 per cento della deforestazione globale attraverso le sue importazioni (principalmente soia e olio di palma, dati dell’anno 2017), l’Ue è il secondo distruttore di foreste tropicali dopo la Cina, secondo il Wwf. È la “prima legge al mondo che metterà fine alla deforestazione importata”, aveva sottolineato lunedì sera l’eurodeputato Pascal Canfin (Renew, liberali) durante i dibattiti all’Europarlamento. “Tutti gli studi di opinione evidenziano che gli europei non vogliono contribuire alla deforestazione ma non hanno la possibilità di sapere, quando bevono una tazza di caffè al mattino o una tazza di cioccolata, che in realtà sono complici della deforestazione importata”, aveva aggiunto.

Migranti e sostituzione etnica, la bufera sulle parole del ministro Lollobrigida non si placa

Migranti e sostituzione etnica, la bufera sulle parole del ministro Lollobrigida non si placaRoma, 19 apr. (askanews) – La bufera sulle parole del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida non accenna a placarsi. Nonostante i colleghi di FdI abbiano provato a rispedire al mittente le critiche dell’opposizione, la paventata ‘sostituzione etnica’ continua a far discutere, e non solo l’opposizione. Il tema migranti è un punto chiave del governo Meloni (conteso tra Lega e FdI), quanto dell’opposizone, su cui si consumano accese distanze; e ieri l’uscita del ministro, preceduta da quella un po’ più cauta ma sulla stessa scia, della premier Giorgia Meloni, ha scatenato il putiferio, che oggi continua.

Riassumendo, ieri al Salone del Mobile di Milano, Meloni ha detto che il problema demografico dell’Italia e le sue ripercussioni sul Pil si risolvono ‘non con i migranti’ ma incentivando la natalità e aumentando il tasso di occupazione femminile. Più o meno lo stesso concetto che poco dopo ha espresso, con toni decisamente più tranchant, il ministro dell’Agricoltura che, ospite del congresso della Cisal, sostiene che ‘vanno incentivate le nascite. Va costruito un welfare per consentire di lavorare a chiunque di lavorare e avere una famiglia. Non possiamo arrenderci al tema della sostituzione etnica’. Parole stigmatizzate da tutta l’opposizione, a cominciare dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, secondo cui si tratta di ‘linguaggio da suprematismo bianco’. Qualcuno tra gli alleati ha insinuato il dubbio che il polverone suscitato da Lollobrigida non sia affatto casuale: ‘Fateci caso – fa notare un parlamentare – ogni volta che la maggioranza è in difficoltà c’è qualcuno che distoglie l’attenzione con una polemica’.

In ogni caso il polverone è ancora ben sollevato. Vana la difesa di FdI. Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, in un’intervista al Corriere della Sera. ‘Altra polemica totalmente pretestuosa. A Elly Schlein e compagni, non potendo attaccare nel merito il buon go- verno del ministro, non resta che baccagliare sulla terminologia e sul nulla. Da 20 anni i governi non sono riusciti a risolvere il problema della denatalità italiana’. Ylenja Lucaselli, parlamentare di Fratelli d’Italia, ad Agorà Rai Tre, la mette così: ‘Io mi chiedo: quale è un altro modo per spiegare all’interno di un convegno in maniera veloce il fatto che da parte della sinistra in questi anni c’è stata una politica di accoglienza a prescindere’. Segue Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento (altro esponente FdI), che a Rainews 24 ha detto: ci sono state ‘polemiche strumentali sulle parole del ministro Lollobrigida’, ‘non mi piacciono le polemiche soprattutto se sono finte’. ‘In Italia c’è un problema demografico, la sinistra si scandalizza ma in dieci anni non ha fatto niente per risolvere questo problema, la soluzione concreta è di aiutare le famiglie e le donne che devono avere una carriera ed essere anche madri. Vanno costruiti servizi per le famiglie’, ha concluso Ciriani, ribadendo i concetti. Arriva la sponda anche di un alleato di governo Alessandro Cattaneo, Forza Italia, che candidamente ricorda come quella di Lollobrigida non sia un’uscita estemporanea: ‘Quelle del ministro Lollobrigida sono parole che ho sentito in campagna elettorale più volte, quella stessa espressione è stata ripetuta nei comizi e non ci siamo scandalizzati. È un modo di dire che non uso e non utilizzerei. Ma Lollobrigida ha già chiarito il suo pensiero, non vedo il motivo di tutto questo polverone’, ha detto a Coffee Break, su La7, il deputato, vice coordinatore nazionale e responsabile organizzazione territoriale di Forza Italia.

A difendere, e con forza, Lollobrigida il ministro della Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella: ‘Le invettive contro il ministro Lollobrigida, oltre che una deriva polemica che si attacca a ogni pretesto, rivelano quale sia l’ideologia che ha contributo a portare questo Paese nella morsa del gelo demografico che oggi lo stringe. La verità è che la sinistra non vuole una cultura che stimoli il lavoro e la natalità, ma vuole che altri si facciano carico delle esigenze dell’Italia in termini di forza lavoro e di ricambio generazionale’. ‘Se dopo tanti anni di governi di sinistra in Italia si fanno sempre meno figli – prosegue Roccella – i motivi sono anche culturali. Fare figli è diventato qualcosa di socialmente poco premiante. Ma siccome di figli c’è bisogno, l’incombenza può essere appaltata ad altri Paesi, preferibilmente poveri’. E rincara: ‘E’ un’ideologia globalista che sottintende un neo-colonialismo strisciante e che, con la circolazione incontrollata della forza lavoro, lascia ai privilegiati i loro privilegi e ai poveri la povertà’. L’opposizione continua invece ad attaccare, fino a chiedere le dimissioni del ministro. ‘Il solo sentir menzionare la ‘sostituzione etnica’ mi indigna. Non si risolvono questi problemi con le battute di cattivo gusto’. Così Raffaella Paita, presidente del Gruppo Azione-Italia Viva al Senato, in un’intervista al Corriere della sera, sottolineando che quelle del ministro Lollobrigida sono parole ‘gravissime’. ‘Le parole di Lollobrigida sulla sostituzione etnica sono indecenti e indegne di un Ministro, sono inaccettabili e vanno respinte’, ha dichiarato la deputata M5S Chiara Appendino intervenendo a ‘Radio Anch’io’, sottolineando che ‘il Governo è nel pallone sull’immigrazione, che è il tema su cui i partiti di maggioranza hanno fatto campagna elettorale dicendo che avrebbero chiuso i porti e i migranti non sarebbero arrivati. Ora gli sbarchi sono quadruplicati e si stanno scontrando con la realtà ma continuano a perseverare nell’errore della propaganda’.

‘Dopo le dichiarazioni del ministro Lollobrigida siamo ben oltre ogni limite della decenza. Più che parlare di sostituzione etnica sarebbe necessaria dalle parti di Palazzo Chigi e del governo una sostituzione etica’, ha detto il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza verdi Sinistra, dai microfoni di Skytg24. Per il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ‘dopo le parole deliranti del ministro Lollobrigida sulla ‘sostituzione etnica’, è evidente l’ideologia che ha mosso il governo nel varare il Dl Cutro. Un’ideologia xenofoba che impedisce al governo di guardare al fenomeno migratorio per quello che è: un’opportunità da cogliere attraverso norme rigorose ed efficienti, anziché usare i migranti per alimentare fobie e paure, in nome del suprematismo bianco e di una presunta razza da difendere’. Il Pd ieri si è schierato ha condannato con i suoi massimi vertici prima Schlein e in serata Bonaccini, il quale, dopo aver definito quelle del ministro Lollobrigida ‘parole irricevibili’, ha auspicato quanto meno le scuse. Oggi anche un altro esponente Pd ha chiesto le scuse: ‘Il contrasto alla denatalità nulla ha a che fare con teorie complottiste e razziste sulla ‘sostituzione etnica” e ‘nelle ore in cui Mattarella ad Auschwitz ha ristabilito la verità storica, Lollobrigida ha usato parole vergognose di cui dovrebbe semplicemente scusarsi’, ha detto Simona Malpezzi, senatrice del Pd. Qualcun altro ha chiesto le dimissioni, mettendo in campo però anche la teoria della ‘distrazione di massa’: ‘È incredibile che uno così faccia il ministro, che utilizzi quelle parole’, il primo commento di Pierfrancesco Majorino, responsabile immigrazione del Partito Democratico, intervistato da Radio Popolare sulle parole del ministro Francesco Lollobrigida sulla sostituzione etnica. ‘Da una parte’, continua Majorino, ‘credo che sia necessario che si dimetta, ma dall’altra penso che il problema non sia solo Lollobrigida, ma l’operazione politica terrificante che la destra sta facendo sul tema dell’immigrazione, un’operazione che mira a esasperare al massimo il conflitto, a creare una dimensione dell’emergenza dopo che non si è gestito nulla in questi mesi, a ricercare ancora una volta un capro espiatorio e a usare la questione dell’immigrazione come una grande arma di distrazione di massa per evitare di discutere del fatto che in questo Paese non si stanno usando i fondi del PNRR o non c’è alcun tipo di manovra seria sul piano delle politiche economiche e sociali’.

Musica, premio internazionale Antonio Mormone dedicato al violino

Musica, premio internazionale Antonio Mormone dedicato al violinoMilano, 19 apr. (askanews) – Prende il via la seconda edizione del premio internazionale musicale dedicato alla memoria di Antonio Mormone. Il riconoscimento è organizzato dalla Fondazione La Società dei Concerti di Milano e mira a promuovere e valorizzare i giovani artisti in grado di intraprendere una carriera concertistica a livello internazionale. Il premio dedicato al violino, con inizio quest’anno e termine a giugno 2025, quando verrà proclamato il vincitore, ha tra i suoi promotori il Mic, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e l’American Chamber of Commerce in Italy, oltre alla collaborazione del Teatro la Scala e del Conservatorio Verdi di Milano.

A questa edizione del premio dedicata al violino, le cui iscrizioni possono avvenire esclusivamente online sul sito del Premio www.antoniomormone.org a partire dal 20 aprile fino al 1 dicembre 2023, sono ammessi violinisti che alla data di chiusura iscrizioni abbiano già raggiunto i 16 anni di età e che alla data del 22 giugno 2025 (ultima prova finale) non abbiano ancora raggiunto i 29 anni. (regolamento integrale sul sito). Tra le peculiarità del premio c’è quella di evitare il “solito programma da concorso” ma lasciare un ampio margine di libertà ai concorrenti nella convinzione che un grande musicista si esprime non solo suonando ma anche attraverso la scelta dei propri programmi da concerto. II 15 aprile 2025 saranno resi noti i nomi dei tre finalisti che il 19 giugno si esibiranno con il violino Carlo Ferdinando Landolfi del 1757, facente parte della collezione di strumenti storici del Conservatorio “G.Verdi” di Milano. Appuntamento per il gran finale con la proclamazione del vincitore il 22 giugno 2025 al Teatro la Scala con la partecipazione dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala. Il vincitore si aggiudicherà un premio di 30.000 euro, la registrazione discografica di un album per l’etichetta Universal, tre anni di segretariato artistico coordinato dalla Fondazione La Società dei Concerti e un ricco calendario di ingaggi in Italia e all’estero. È inoltre previsto un premio di 5.000 euro per gli altri due finalisti.

“È una bellissima realtà, un bellissimo concorso che viene realizzato in memoria di una persona che fu grande amante della musica e grande talent scout, andava veramente ad aiutare i giovani talenti, il giovani migliori musicisti nel mondo. È un’iniziativa che, secondo me, è particolarmente importante sul nostro territorio per la storia, la tradizione, la capacità che il nostro territorio ha sempre dimostrato in campo musicale ma soprattutto per il grande apprezzamento che la nostra gente ha per la musica” ha commentato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la presentazione a Palazzo Marino. Il premio, ha aggiunto il sindaco di Milano Giuseppe Sala “offre a giovani talenti di tutto il mondo significative opportunità di visibilità e lavoro nella musica classica. Una valorizzazione concreta delle capacità dei nuovi artisti che riflette lo spirito ambrosiano di un premio progettato e organizzato a Milano. Giunto alla sua seconda edizione, il Piam, unico al mondo, rafforza l’offerta culturale della nostra città. Il ricco calendario dei concerti, diffuso in diversi quartieri di Milano, mira a far germogliare la passione per la musica classica tra le giovani generazioni, rendendo la nostra città sempre più una fucina di talenti”.

Giovedì 20 aprile gli artisti del Cirque du Soleil alla Stazione Termini

Giovedì 20 aprile gli artisti del Cirque du Soleil alla Stazione TerminiRoma, 19 apr. (askanews) – Giovedì 20 aprile, Cirque du Soleil arriva alla stazione di Roma Termini con “Kurios – Cabinet of Curiosities”, presentato dai partner italiani Show Bees e Vivo Concerti. Dalle ore 12:30, alcuni degli artisti protagonisti dello spettacolo, che in Italia ha già venduto 180 mila biglietti, si troveranno all’interno della stazione per alcuni preparativi in vista della “magica” partenza verso Milano. I personaggi, come qualunque viaggiatore, entreranno e si aggireranno in stazione, per poi passare il tornello, accedere nell’area delle partenze e salire a bordo del Frecciarossa per essere condotti alla seconda tappa italiana sotto allo Chapiteau, incontrando chiunque vorrà avvicinarsi. Sarà così possibile entrare nell’incredibile mondo di Kurios trasformando il treno, un elemento tradizionale in un luogo dove le meraviglie abbondano per chi si fida della propria immaginazione.

“Kurios – Cabinet of Curiosities”, 35esima produzione del Cirque du Soleil dal 1984, conduce lo spettatore in un affascinante e misterioso regno, che disorienta i sensi e le percezioni, a tal punto da chiedersi: “È tutto vero o è solo frutto della mia immaginazione?”. Lo Chapiteau rimarrà nella capitale fino a sabato 29 aprile, presso Tor di Quinto, poi si sposterà a Milano, presso Piazzale Cuoco, dove arriverà il 10 maggio e vi resterà fino a domenica 25 giugno. Per l’occasione, sarà possibile raggiungere gli spettacoli e rientrare a casa con Le Frecce con sconti fino all’80% rispetto al prezzo del biglietto Base. Sarà sufficiente selezionare l’offerta “Speciale Eventi” in fase di acquisto e utilizzare il codice “KURIOS”.

Giornata Mondiale della Terra, combattere lo spreco alimentare, salvaguardare i prodotti ortofrutticoli sostenibili

Giornata Mondiale della Terra, combattere lo spreco alimentare, salvaguardare i prodotti ortofrutticoli sostenibiliRoma, 19 apr. (askanews) – Il 22 aprile si torna a celebrare la Giornata Mondiale della Terra, un’importante ricorrenza nata dalla proposta dell’attivista per la pace John McConnell durante la conferenza Unesco del 1969. Da allora, l’Earth Day viene ricordato a livello mondiale ogni anno, per mettere in luce l’importanza della sostenibilità ambientale, nonché per evidenziare la necessità di pratiche sostenibili per la salvaguardia della terra. Anche nella vita quotidiana e in cucina, temi come la lotta allo spreco o l’adozione di atteggiamenti ecologici sono sempre più rilevanti.

Babaco Market, servizio di e-grocery 100% made in Italy che combatte lo spreco alimentare che si origina dal campo alla tavola, invita a riflettere su come la biodiversità e la stagionalità dei prodotti contribuisca alla tutela ambientale. Dall’ultimo rapporto ‘Living Planet Report 2022’ pubblicato da Wwf e Zoological Society of London, emerge che ‘La perdita dell’80% della ricchezza e della diversità di vita sul Pianeta è imputabile a quello che mangiamo, così come 1/3 delle emissioni di CO2 e il 70% dei prelievi di acqua dolce’.

Inoltre, la riduzione della perdita e dello spreco di alimenti è considerata tra gli obiettivi fondamentali per l’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile . Le scelte di produzione agricola, trasformazione alimentare, trasporto, acquisto, gestione e consumo del cibo sono, infatti, fra le principali cause dell’allarmante perdita di biodiversità e incidono sul cambiamento climatico. Confrontando i sistemi di coltivazione emerge che in filiere corte e regionali gli sprechi prodotti sono minori rispetto a quelli dei sistemi convenzionali. Metodi agroecologici e minori sprechi implicano un aumento di biodiversità naturale, un minore impatto sui cambiamenti climatici e ambientali è infine associato alle filiere corte che, nel medio termine, assicurano una produzione simile o maggiore rispetto ai metodi di coltivazione intensivi poiché riescono a rigenerare la fertilità delle risorse . Nato nel maggio 2020 proprio con l’obiettivo ultimo di combattere lo spreco alimentare a tutela della sostenibilità e dell’ambiente, Babaco Market offre un servizio su abbonamento di delivery 100% plastic free di frutta e verdura fresca e di stagione. Si inserisce in maniera virtuosa nella filiera produttiva ortofrutticola riconoscendo un prezzo equo ai produttori in tutta Italia e aiutandoli a dare il giusto valore a quei prodotti agricoli che oggi faticano a trovare sbocco commerciale, seppur buonissimi, a causa di difformità estetiche, sovrapproduzioni o perché colture territoriali di nicchia poco conosciute al grande mercato anche se d’eccellenza (tra cui presidi slow food, prodotti IGP e PAT). Dal 2020 ad oggi Babaco Market ha contribuito a salvare oltre 1.000 tonnellate prodotti unici da coltivazioni attive in tutta Italia – dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia – tra le quali, ad esempio:

11360 kg Mandarino Tardivo di Ciaculli: cresce nel parco agricolo di Palermo, la Conca d’Oro palermitana. Ben il 90% di tutto questo territorio è dedicato alla sola produzione di questo mandarino che si raccoglie fino alla fine di marzo nelle vicinanze della città di Palermo. Gli agricoltori del Consorzio Tardivo di Ciaculli utilizzano contenitori rivestiti in tela o juta per evitare che la buccia venga danneggiata, all’insegna della massima sostenibilità. 6290 kg di Broccolo di Torbole o ‘Foglia di vento’: presidio Slow Food che nasce sul versante Trentino del Lago di Garda anche in inverno, grazie al vento Pelèr. Un vento secco che soffia da nord e che impedisce la formazione di brina e ghiaccio sulle infiorescenze. ‘Non produciamo solo Broccolo di Torbole, ma anche uva, patate di montagna e ortaggi vari a seconda della stagionalità. A giugno abbiamo anche le ciliegie, ma abbiamo deciso di recuperare la tradizione del Broccolo di Torbole perché volevamo preservare un prodotto prezioso che può nascere solo nelle particolari condizioni climatiche del nostro territorio’, afferma Matteo Briosi, titolare dell’omonima Azienda Agricola di Torbole.

9800 kg Kiwi rosso: è una primizia non accettata dai normali canali di distribuzione poiché di taglio più piccolo rispetto ai parametri di vendita standard. ‘I kiwi rossi potrebbero sembrare al primo sguardo simili agli altri, anche se hanno una buccia più liscia e sono più piccoli, ma oltre al gusto particolarmente dolce, sono preziosi perché per coltivarli è necessaria molta meno acqua. Tutto questo grazie a innovativi sistemi di gestione dell’irrigazione’, afferma Luigi Capozzo del consorzio Kiwi Passion che riunisce 70 soci e ha un territorio di coltivazione che si estende per ben 180 ettari in tutta Italia. 4000 kg di Broccolo Fiolaro: coltivato in Veneto da ben 300 anni, è una varietà di broccolo poco conosciuta e venduta solo localmente con caratteristiche differenti rispetto a quello più comune. È, infatti, denominato ‘fiolaro’ per la presenza di germoglio (in dialetto locale ‘fioi’) lungo il fusto della pianta. 3600 kg di Satsuma: è una particolare primizia invernale, originaria del Giappone, oggi coltivata in Calabria. Non rientra nei canali della grande distribuzione poiché molto piccolo, ma ha la dolcezza del mandarino e lo distinguono le note acidule del lime ed il ricco contenuto di vitamina C. 2664 kg di Broccolo di Custoza: presidio Slow Food tipico delle terre di Custoza situate sulle colline moreniche venete del Lago di Garda, viene seminato a fine giugno, trapiantato dopo Ferragosto e raccolto a partire da dicembre dopo l’inizio delle prime gelate invernali. ‘Questa attenzione al ciclo di coltivazione è il segreto della sua ‘diversità’. Ho iniziato la coltivazione del broccoletto di Custoza con il mio amico Filippo nel 2006, con 1000 piantine sino a dare vita, nel 2015, all’azienda agricola Quei Mille. Grazie al terreno argilloso molto magro, al microclima della collina morenica che ne permette la maturazione in pieno inverno di questo ortaggio si può consumare tutto – coste e foglie che, lessate, risultano delicate e dolci’, afferma Alberto Giunchi, dell’azienda agricola Quei Mille. 2010 kg Porro di Cervere: il terreno della valle cerverese (Cuneo, Piemonte) è un mix di limo, sabbia fine e calcare. Una composizione del terreno davvero rara che offre alle radici del porro coltivato qui un nutrimento fuori dall’ordinario, che lo rende dolce e di grandi dimensioni. La diversa luminosità della valle cerverese, buona ma non aggressiva, permette al porro Cervere di crescere restando tenero e con un basso contenuto di lignina e cellulosa, che ne garantisce l’alta digeribilità. 1900 kg Carote di Polignano: conosciute anche come ‘Carote di Cristallo’ per la loro delicatezza e somiglianza alle stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Castellana in Puglia. A causa di una stagione particolarmente piovosa, il raccolto di quest’anno le ha rese ancora più fragili, escludendole dai principali canali di commercializzazione. Babaco Market ha contribuito al recupero del raccolto, inserendole nelle Babaco Box invernali e promuovendo la conoscenza di questa particolare varietà di carote che si consuma con la buccia, azzerando scarti e sprechi alimentari. 1600 kg Ciliegie di Vignola: frutto IGP che nasce nelle province di Modena e Bologna nella fascia che va dai 30 fino ai 950 metri, in Emilia-Romagna. Il fiume Panaro divide i ciliegeti tra parte alta e parte bassa del fiume ed è la conformazione del terreno che conferisce a questi frutti il gusto fuori dall’ordinario. La terra rossa, ferrosa e friabile permette la crescita di ciliegie con polpa croccante e buccia colore rosso acceso. ‘I nostri ciliegeti esistono da 100 anni, con mia moglie Paola siamo la quarta generazione che se ne prende cura. Realizziamo la raccolta rigorosamente a mano: le ciliegie vengono poi raggruppate in cesti di vimini e il controllo qualità viene eseguito manualmente con grande attenzione e amore per questo frutto straordinario,’ afferma Natalino Rinaldi dell’Azienda Agricola Il Vignola. A causa dei cambiamenti climatici, l’instabilità del clima primaverile con improvvise gelate impatta sempre più spesso sul raccolto estivo delle ciliegie di Vignola IGP che possono risultare leggermente più piccole rispetto al calibro accettato dalla grande distribuzione e con piccoli difetti estetici, pur preservando la loro altissima qualità ed il gusto distintivo. Babaco Market contribuisce alla salvaguardia di questi raccolti, portandoli nelle case dei consumatori grazie a Cartonshell pack biodegradabile al 100%, tra i tre vincitori del ‘Best of 2020′ – Expo DirektInnovation Award’.