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Regali in cambio di appalti, a Pozzuoli “disinvolto malaffare”

Regali in cambio di appalti, a Pozzuoli “disinvolto malaffare”Napoli, 15 gen. (askanews) – Regali, soldi e altri vantaggi in cambio di appalti al Rione Terra di Pozzuoli, rocca che domina l’omonimo golfo e antico cuore pulsante della città flegrea alle porte di Napoli, sgomberata gli scorsi decenni a causa del bradisismo e da qualche anno tornata ai vecchi splendori per una serie di ristrutturazioni e opere di riqualificazione. E’ quanto emerso nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procura partenopea e condotta dalla polizia e dalla Guardia di finanza che ha portato all’esecuzione di 11 misure cautelari disponendo il carcere per l’ex sindaco Vincenzo Figliolia, l’ex dirigente nazionale del Pd, ex assessore e dirigente della Regione Campania, Nicola Oddati, l’ex presidente dell’Enit Giorgio Palmucci e l’imprenditore Salvatore Musella. Al centro delle indagini l’affidamento delle opere utili alla valorizzazione del Rione Terra e alla sua promozione turistico-culturale e la realizzazione di un complesso ricettivo, nella forma del cosiddetto albergo diffuso, oltre ad attività commerciali, locali per la ristorazione e botteghe di artigiani. Una gara che, secondo quanto ipotizzato da chi ha condotto l’inchiesta, sarebbe stata falsata per agevolare alcuni degli indagati, aiutati da politici e amministratori pubblici. Quello che è emerso è “uno spaccato di disinvolto malaffare radicato intorno al Comune di Pozzuoli e in altri luoghi per assicurare corsie preferenziali nell’aggiudicazione di appalti pubblici”, scrive il gip di Napoli Antonio Baldassarre nell’ordinanza. Secondo quanto ricostruito dalla procura di Napoli e condiviso dal gip, si sarebbe creato un “comitato di affari” che si sarebbe “adoperato per organizzare tutte le attività necessarie per far aggiudicare la concessione del Rione Terra”, in una logica “assolutamente funzionale a far ottenere la concessione alla cordata creata da Musella e, infine, gestire le procedure di gara, il suo sviluppo e i suoi esiti, il tutto sempre nella medesima logica”. Secondo l’ipotesi accusatoria, Figliolia, allora sindaco, avrebbe ricevuto la promessa di somme di denaro e dell’assunzione di persone a lui gradite nelle società di Musella che voleva aggiudicarsi la concessione “ad ogni costo”. L’imprenditore, secondo il gip, “si era adoperato con ogni mezzo per avvicinare i vertici dell’ente locale comunale e assicurarsene in questo modo la collaborazione”. Dall’ordinanza si evince che Palmucci, invece, si sarebbe adoperato per cercare potenziali partner ‘amici’ da affiancare alla società vincitrice mentre Oddati era considerato una sorta di “fiduciario” di Musella nella ricerca di “relazioni e contatti illeciti”. L’imprenditore sarebbe stato pronto “a pagare sia delle somme periodiche in denaro” all’ex dirigente dem sia ad “assecondare ogni sua richiesta, dalle automobili ai soggiorni alberghieri, dai conti del sarto ai lavori a casa della compagna”.

Francia, Morelle: Marine Le Pen vuole il potere che ha raggiunto Meloni

Francia, Morelle: Marine Le Pen vuole il potere che ha raggiunto MeloniMilano, 15 gen. (askanews) – C’è chi traccia un parallelo tra Marine Le Pen e Giorgia Meloni in Francia, per immaginare il futuro della prima, figlia del fondatore del Fronte nazionale, condannato nel 2016 in via definitiva oltralpe per aver definito le camere a gas naziste ‘un dettaglio’ della II guerra mondiale. ‘Io penso di no’, ci risponde in italiano Aquilino Morelle, già consigliere di Francois Hollande, ‘plume’ di Lionel Jospin a Matignon, e soprattutto ancora una volta anticipatore dell’attualità politica francese con il libro ‘La parabole des aveugles: Marine Le Pen aux portes de l’Elysée’ (Grasset, 286 pagine). ‘La sola cosa che accomuna le due – continua in francese – è la volontà di arrivare al potere. Meloni ci è arrivata, Marine Le Pen ci vuole arrivare. Dico ciò perché Marine Le Pen è figlia di suo padre Jean-Marie Le Pen, che non ha mai aspirato a diventare presidente della Repubblica. Non lo ha mai voluto realmente. Ciò che voleva era perturbare il gioco dei partiti tradizionali, svolgere il ruolo di provocatore. Parlare a voce alta, forte, dire le cose che gli altri non volevano sentire, in una maniera che sul piano letterario era anche raffinata trattandosi di un oratore che conosceva bene le regole della retorica classica, e che allo stesso tempo diceva cose talora oltraggiose, di una certa volgarità e talvolta oltrepassando i suoi stessi propositi. Eppure non ha mai voluto essere presidente della Repubblica, mentre Marine Le Pen vuole diventarlo. Questo è il solo punto reale che l’avvicina a Giorgia Meloni’, donna del primato, essendo sinora l’unica nella storia italiana, presidente del Consiglio.

Uscito nel 2023, ‘La parabole des aveugles’ (la parabola dei ciechi) ha per la prima volta parlato chiaro, prima di tutti, sulle possibili future evoluzioni della politica francese: quali erano i pericoli per la presidenza di Emmanuel Macron, ovvero una vittoria della Le Pen nella prossima corsa all’Eliseo nel 2027, sulla quale molti sembravano non vedere. Abituato a parlar chiaro, Morelle, che da consigliere di Hollande ha lavorato fianco a fianco con Macron quando quest’ultimo era ministro dell’Economia, in un’intervista ad askanews spiega: Macron ‘ha finito per capire che se non voleva passare alla storia della Francia come l’uomo che trasmetterà il codice nucleare a Marine Le Pen, doveva agire rapidamente, con forza e ha deciso di attaccare le radici del ‘male Le Pen’, del ‘male Rassemblement National’, le ragioni per le quali questo partito non smette di progredire da 40 anni: io credo che questo sia l’obiettivo prefissato, ma la domanda che sorge spontanea è, se riuscirà a raggiungerlo nel tempo che gli resta’. Il tempo passa, infatti, anche per Macron che questa settimana parlerà alla Nazione, dopo il ‘rimpasto’ di governo che ha portato un suo fedelissimo, Gabriel Attal, 34 anni, alla guida di un nuovo esecutivo composto da 11 ministri titolari e tre ministri delegati, ai quali il capo dello stato ha chiesto di essere ‘rivoluzionari’. ‘Mancano 6 mesi alle elezioni europee, 3 anni e mezzo alle elezioni presidenziali del 2027 e la posizione di Macron è oggi, spero, credo, quella che ho indicato’, dice Morelle.

Il tutto dopo ‘un primo quinquennio all’Eliseo congelato, vetrificato’, a causa di fattori che in parte avevano ‘relazione con le sue politiche, penso ovviamente ai gilet gialli e alla riforma delle pensioni, ma anche a fattori che non c’entravano niente con il suo operato, sto pensando al Covid. Ma alla fine (Macron) ha avuto un primo mandato di cinque anni che è stato praticamente neutralizzato e da lì derivano condizioni molto difficili’. A questo si aggiunge la progressione di Le Pen nei consensi, spiegata nei minimi dettagli da Morelle nel libro, e gli ultimi 2 anni ‘caotici per l’assenza della maggioranza all’Assemblea Nazionale contro la quale (Macron) ha sbattuto la testa quando aveva appena vinto con difficoltà le elezioni presidenziali’. Morelle, figura di spicco della gauche storica, su Macron poi aggiunge: ‘E’ debole e questo è il suo problema oggi: gli restano solo 3 anni e mezzo, che tuttavia sono un periodo di tempo non trascurabile e ci sono modi per agire. Ma il compito sarà molto arduo; sarà quindi necessario che si impegni totalmente, completamente, che smetta di tergiversare per dimostrare ai francesi che ha compreso la realtà della sessione politica; che agisca come colui che ha vinto le elezioni presidenziali, ha perso le legislative e ora ha imparato la vera lezione e che lui intraprenda politiche molto ferme nei confronti di tre dimensioni che sono per me le tre componenti della crisi d’identità del paese: la deindustrializzazione, il controllo dell’immigrazione e la ripresa in nome di un’Europa che tende a federalizzarsi troppo e offre ai francesi la sensazione che la Francia si diluisca in questo spazio europeo che però è il nostro’.

Non a caso Attal ha compiuto la sua prima visita, immediatamente dopo la nomina a premier nel Passo di Calais, luogo di forti contraddizioni. ‘Il Passo di Calais con il nord è la culla storica del socialismo’ inizia a spiegare Morelle. ‘Contemporaneamente sono regioni dove l’RN è estremamente forte: Marine Le Pen è eletta deputata a Hénin-Beaumont nel Pas-de-Calais. La situazione là è molto interessante e illustra bene quello che sto dicendo: nel bacino carbonifero del Nord e del Passo di Calais, dove è nato il socialismo in Francia e nel mondo, le persone che hanno conosciuto la chiusura delle miniere, la deindustrializzazione, e sperimentano povertà e disoccupazione, continuano a votare per il Partito Socialista e per il Partito Comunista alle elezioni comunali e la maggior parte dei sindaci eletti sono socialisti e comunisti. Ma le stesse persone alle elezioni presidenziali votano in modo massiccio, nell’ordine del 60%, per Marine Le Pen. Gli stessi che alle comunali avevano inserito nell’urna la scheda del PS o PC’. Morelle precisa che si tratta di persone ‘normali’, ‘e per normali intendo non razzisti, o xenofobi’. ‘Non sono in un caso fascisti e nell’altro ‘persone di sinistra molto simpatiche’: sono le stesse. Questo è il problema che abbiamo: la sinistra ha voltato le spalle alla classe popolare, alla classe operaia e degli impiegati. E i lavoratori votano al 70% per Marine Le Pen, gli impiegati al 60%. Queste sono le categorie che normalmente la sinistra fino a poco tempo fa, fino a 20 anni fa, difendeva, e doveva difendere’.

Fanno impressione i numeri della deindustrializzazione, considerata da Morelle la prima delle tre dimensioni della crisi di identità che oggi vive la Francia: ‘Con la distruzione di posti di lavoro industriali in Francia, ne sono stati persi 2,5 milioni in 20 anni. Il Paese è passato dal 20% al 10% della sua popolazione attiva impiegata nel settore secondario dove la Germania è ancora al 23%: si tratta di un’emorragia di occupazione industriale e una perdita di senso di identità. Perché la Francia è un Paese industriale- un po’ come l’Italia d’altronde – di creatori, di inventori: molto lunga sarebbe la lista da fare per enumerare le innovazioni e le creazioni industriali di cui la Francia è stata la culla’, dice l’ex consigliere di Hollande, che già ha affrontato la questione in un altro libro ‘L’opium des élites: Comment on a défait la France sans faire l’Europe’ (Grasset, 450 pagine). Ma c’è anche un’altra dimensione della crisi identitaria francese, secondo Morelle. ‘Voi in Italia avete iniziato a convivere in modo brutale con quella che viene chiamata la crisi dei migranti dal 2015. Purtroppo in Francia da almeno 40 anni abbiamo l’immigrazione come un fatto compiuto: non possiamo controllare il flusso di persone che entrano nel nostro Paese e che non sono più, come prima era il caso, dei polacchi, degli italiani, dei portoghesi e degli spagnoli come i miei genitori (Morelle ha origini spagnole, ndr): tutte persone che venivano dall’Europa ma che avevano la stessa cultura e la stessa religione, la stessa morale e gli stessi costumi’. Morelle non dimentica la storia della Francia, della sua colonizzazione dell’Africa settentrionale e poi l’immigrazione dall’Africa nera subsahariana. ‘Il che significa che abbiamo numeri estremamente importanti, molto più di quanto sia in Italia nonostante la crisi migratoria del 2015’, dice. E mentre ‘l’integrazione o assimilazione purtroppo si è persa di vista, è sempre più difficile o delicata da guidare o addirittura impossibile da credere, c’è stata ovviamente la questione dell’islamismo radicale’. Un aspetto ‘pagato molto caro poiché, come sapete, abbiamo appena celebrato tristemente l’anniversario degli attentati a Charlie Hebdo (7 gennaio 2015), poi venne la strage al Bataclan (13 novembre 2015) e quella di Nizza (14 luglio 2016): tutti e tre assolutamente orribili, seguiti da una serie di atti più recenti, come l’assassinio di due insegnanti, in condizioni orribili – il primo decapitato, il secondo sgozzato – semplicemente per aver insegnato a scuola proprio i valori della libertà, di uguaglianza, di fraternità e di laicità’. Questi gli elementi della crisi identitaria di cui si ‘nutre’ RN, crescendo a vista d’occhio. ‘Il Fronte Nazionale (ribattezzato Rassemblement National nel giugno 2018) ha progredito passo dopo passo e in modo continuo perché la verità è che il RN si nutre di una vecchia crisi di identità, che ha ormai 40 anni, provocata dalla decisione di François Mitterrand nel marzo 1983 non di dare una svolta liberale all’austerità, ma una svolta federalista a livello europeo, liberale sul piano economico e comunitaria sul piano politico, che ha destabilizzato progressivamente il Paese’. La domanda finale è quindi se il giovane neopremier Gabriel Attal può essere davvero la carta giocata da Macron per risolvere tutto questo o lo sta bruciando come delfino e prossimo candidato alla presidenza? ‘Macron – spiega Morelle – preferisce che (il suo successore, ndr) sia Gabriel Attal piuttosto che, per esempio, Bruno Le Maire o Gérard Darmanin: questo è certo, secondo me. Quindi non credo che ci sia alcuna intenzione maligna in questa scelta, tuttavia ciò che è corretto è che, statisticamente, storicamente, il fatto di occupare Matignon e guidare il governo, di essere insomma Primo Ministro, non è un buon modo per candidarsi alle presidenziali ed essere eletto: nella storia della Quinta Repubblica, solo Georges Pompidou potè essere primo ministro del generale de Gaulle ed essere eletto nel 1969. Ma si trattava di un caso molto particolare perché in effetti Pompidou aveva già lasciato Matignon. E si candidò alle presidenziali del ’69, dopo un anno intero in cui non era più primo ministro: aveva potuto ricostruire la sua popolarità, ricreare un legame con i francesi e d’altronde la sua partenza da Matignon dopo gli eventi del ’68 non era legata ad un fallimento o ad una rottura della fiducia con i francesi, ma ad una rottura di fiducia con il generale de Gaulle, all’epoca Presidente della Repubblica. I francesi ritenevano che Pompidou avesse gestito bene la crisi del ’68 e che avesse salvato il regime gollista’. Ma oggi ‘Rassemblement National e Marine Le Pen sono, direi, in pole position per le prossime elezioni, siano esse europee o ovviamente le elezioni presidenziali del 2027: lo possiamo vedere chiaramente’. E la prima verifica avverrà ‘tra 6 mesi in occasione delle elezioni europee di giugno 2024. Le ragioni di questa centralità sono da ricercare nel tempo: sono stati 40 anni di costante passo dopo passo’, conclude Morelle. ‘Non penso che il presidente voglia bruciare le ali a Gabriel Attal, vuole metterlo in scena anche per il futuro. Ma essere primo ministro oggi a fronte di una situazione così difficile non è forse il modo migliore per Attal per arrivare al 2027 come un candidato solido alla presidenza. La storia è fatta di eccezioni, e forse sarà questa l’eccezione, non lo so. Troppo presto per saperlo. Ma in ogni caso la verità è che per lui, a 34 anni, guidare il Paese è allo stesso tempo un’ottima opportunità, ed è anche un grandissimo pericolo’. (Di Cristina Giuliano)

Coldiretti Veneto: piattaforma b2b produttori e turismo rurale

Coldiretti Veneto: piattaforma b2b produttori e turismo ruraleVenezia, 15 gen. (askanews) – Prodotti curiosi come l’aglio nero, quelli salvati dall’estinzione tipo le mame dell’Alpago, trasformati secondo la tradizione contadina come il “cren” ed ancora tante ricette della cultura enogastronomica locale insieme ai sigilli della biodiversità e alle eccellenze agroalimentari regionali completano la piattaforma commerciale del km0 che sarà presentata mercoledì a Santa Lucia di Piave nello spazio della Filanda dell’Ente Fiera.

Per una intera giornata agricoltori custodi e operatori del turismo rurale si daranno appuntamento per animare la prima edizione del B2B del “Made in Veneto” organizzato da Coldiretti in collaborazione con Terranostra e la Fondazione Campagna Amica. Il programma prevede un convegno introduttivo sul binomio cibo e territorio con la presenza dell’ Assessore al Turismo e Agricoltura Federico Caner che illustrerà le novità per il settore introdotte dall’ultimo aggiornamento legislativo a partire dal protagonismo degli “agrichef” la cui accademia nazionale ha radici venete. Su questo tema si confronteranno, dopo i saluti del Sindaco di Santa Lucia di Piave Fiorenzo Fantinel, del Presidente dell’Ente Fiera Alberto Nadal e del presidente di Coldiretti Treviso Giorgio Polegato gli ospiti della tavola rotonda: il neo eletto presidente di Terranostra Dominga Cotarella – alla sua prima uscita nazionale in Veneto – il direttore Fondazione Campagna Amica Carmelo Troccoli e il presidente regionale di Terranostra Diego Scaramuzza moderati dal direttore di Coldiretti Veneto Marina Montedoro.

Pesaro 2024, Ricci: Mattarella riempe palasport come rockstar

Pesaro 2024, Ricci: Mattarella riempe palasport come rockstarRoma, 15 gen. (askanews) – “Sabato 20 gennaio è una data storica per la nostra città, fino ad oggi mai si era inagurata una capitale italiana della cultura in questo modo, noi abbiamo chiesto al presidente Mattarella di cambiare format, per un avvio che fosse popolare, a teatro sarebbero entrate solo le autorità”. Lo ha detto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, nella conferenza stampa di presentazione delle iniziative per Pesaro capitale italiana della cultura 2024.

“Abbiamo scelto la Vitrifrigo arena, che è uno degli spazi più grandi d’Italia ed è incredibile la partecipazione che stiamo registrando: siamo già a 7500 persone che hanno prenotato il biglietto, rimangono solo 500 biglietti e andremo verso un tutto esaurito già nelle prossime ore… Mattarella riempie il palasport come una rockstar, è un fatto straordinario. Quella di sabato sarà una grande giornata dell’identità pesarese e marchigiana ma anche dell’orgoglio nazionale nel nome della cultura”, ha sottolineato Ricci. (Segue)

La Procura di Roma chiede la condanna a 18 anni del capitano Walter Biot accusato di spionaggio

La Procura di Roma chiede la condanna a 18 anni del capitano Walter Biot accusato di spionaggioRoma, 15 gen. (askanews) – Condannare a 18 anni di reclusione Water Biot, il capitano di fregata accusato di aver dato documenti segreti ad un funzionario russo in cambio di 5mila euro. Questa la richiesta del pm Gianfederica Dito della Procura di Roma davanti al giudici della corte d’assise della Capitale. Biot per questa vicenda venne arrestato il 30 marzo 2021. Al tribunale militare Biot è stato già condannato in primo grado a 30 anni. Nel filone davanti alla magistratura ordinaria, che si svolge a porte chiuse, a Biot sono contestate le accuse di spionaggio, rivelazione di notizie che per la sicurezza nazionale dovevano rimanere segrete e corruzione.

Al via il sito del Progetto WOW 2023-2025

Al via il sito del Progetto WOW 2023-2025Roma, 15 gen. (askanews) – È online il sito del Progetto “WoW” – Wheels on Waves – Around The World 2023-2025 che ha come obiettivo lo svolgimento del periplo equatoriale a bordo del catamarano, completamente accessibile, “Lo Spirito di Stella”, all’insegna dell’inclusione e dell’abbattimento delle barriere fisiche e mentali. L’iniziativa è rivolta a un selezionato pubblico di militari e civili con disabilità che hanno riportato lesioni permanenti nell’assolvimento del servizio, i quali, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche, cognitive o sensoriali, avranno la possibilità di vivere una meravigliosa ed unica esperienza di mare e di vela!

OPPORTUNITÀ DI SEGUIRE LIVE IL VIAGGIO – Dopo la partenza da Genova, le soste in porto a Malaga e Tenerife e la traversata dell’Oceano Atlantico, attualmente il catamarano si trova ormeggiato a Sint Maarten per una breve sosta prima della ripartenza con rotta per Miami. Grazie al live tracking, chiunque può seguire in tempo reale l’itinerario del catamarano. L’impresa vuole essere un contributo importante alla difesa dei diritti delle persone con disabilità, a cominciare dalle forme di inclusione sportiva, integrazione lavorativa e sociale e vuole essere un tangibile messaggio di apprezzamento e riconoscimento al personale militare e civile di tutte le Forze Armate italiane e straniere impegnate a tutela della pace e della stabilità collettiva. Oltre ad avere lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’abbattimento delle barriere architettoniche, WoW porta avanti diversi progetti di ricerca su aspetti medico scientifici, di progettualità e design universale ed in tema di sostenibilità ambientale. POSSIBILITÀ DI SALIRE A BORDO E DI CONTRIBUIRE CON UNA DONAZIONE – L’iniziativa offre a tutti la possibilità di partecipare ad una tappa del giro del mondo. Attraverso la compilazione di un apposito form disponibile sul sito, ogni militare potrà presentare la propria candidatura selezionando la tappa che ritiene sia più congeniale rispetto alla propria condizione psico/fisica. L’effettiva partecipazione è subordinata alla prevista autorizzazione all’imbarco che dovrà essere rilasciata dalle competenti Autorità militari del Paese di appartenenza. Sempre dal sito, è possibile, inoltre, sostenere il progetto “WoW 2023-2025” con una donazione che consentirà a più persone con disabilità di vivere questa esperienza unica. Donando qualunque cifra, si diventa parte integrante dell’Equipaggio e, idealmente, si sale a bordo di WoW!

SUPPORTO DELLE ISTITUZIONI – Il progetto è stato fortemente voluto dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e promosso dal Ministero della Difesa, dallo Stato Maggiore della Difesa e da Difesa Servizi Spa, la società in house del Dicastero. L’iniziativa ha ottenuto il Patrocinio morale del CONI e del CIP (Comitato Italiano Paralimpico) ed è resa possibile anche grazie all’importante contribuzione degli sponsor che hanno condiviso pienamente gli obiettivi e gli altissimi valori morali ed etici dell’iniziativa. Link al sito: https://it.wheelsonwaves.com.

Conserve Italia a Marca: assorbiremo parte dei rincari

Conserve Italia a Marca: assorbiremo parte dei rincariRoma, 15 gen. (askanews) – “Abbiamo appena concluso un anno molto complicato per la forte dinamica inflattiva che ha generato importanti aumenti a valore delle vendite pur di fronte a una contrazione generalizzata dei consumi. I succhi di frutta, le conserve di pomodoro e le conserve di legumi e cereali che commercializziamo ora, sono realizzati con la materia prima conferita dai soci agricoltori nel corso della campagna 2023 e risentono degli aumenti di costo verificatisi nel periodo antecedente. Siamo nuovamente pronti, con responsabilità, ad assorbire una parte di questi rincari per evitare di incrementare i prezzi al consumo ma al tempo stesso auspichiamo una equa ripartizione lungo tutta la catena”. Lo ha detto Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia, in vista della partecipazione del Gruppo a Marca by Bolognafiere, in programma il 16 e 17 gennaio a Bologna.

“Vogliamo ribadire l’impegno responsabile di Conserve Italia a fare la propria parte per razionalizzare i costi produttivi, portando avanti importanti interventi di efficientamento energetico, logistico e di innovazione tecnologica degli impianti come stiamo facendo con il piano di investimenti da 86,6 milioni di euro”, ha spiegato. Conserve Italia punta a valorizzare la filiera agricola italiana anche attraverso la Marca del Distributore per coniugare l’origine e la tracciabilità dei prodotti con la convenienza nei confronti dei consumatori. Il Gruppo cooperativo agroalimentare dei marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani partecipa a Marca con un proprio stand che racconta i valori aziendali, dal ruolo dei soci agricoltori alle politiche di sostenibilità fino alle innovazioni di prodotto.

“Vogliamo inoltre essere sempre più partner affidabili anche della Distribuzione europea – continua Rosetti – valorizzando le produzioni della nostra filiera agricola integrata; questo impegno ha portato nel 2023 ad un aumento a valore di vendite della Marca del Distributore pari al 18,8% a livello di Gruppo”. Andrea Colombo, direttore commerciale Italia di Conserve Italia, spiega che nel corso del 2023 hanno “registrato notevoli difficoltà a livello produttivo a causa delle avverse condizioni meteorologiche che tra gelate tardive, intense precipitazioni, alluvioni e violente grandinate hanno penalizzato la nostra base sociale presente soprattutto in Emilia-Romagna, e hanno ridotto la disponibilità di prodotto. Il nostro impegno per fornire adeguate risposte ai clienti non è mai venuto meno, nemmeno quando l’alluvione in Romagna ha fortemente danneggiato lo stabilimento dei succhi di Barbiano. In pochi giorni abbiamo ripristinato le spedizioni e in tre settimane è ripartita la produzione a tempo di record, riducendo al minimo possibile l’impatto negativo sulle attività commerciali”.

Marca by Bolognafiere sarà anche l’occasione per Conserve Italia di presentare le recenti novità di prodotti a marchio proprio come Valfrutta Difesa+, Derby Blue Zero, il mix Legumi&Cereali Cirio. E ancora, Tutto in un Piatto Valfrutta, oltre alle nuove Zuppe e Vellutate Valfrutta. Infine, saranno presentate in anteprima le nuove etichette delle passate Cirio, un restyling di immagine che valorizza il pomodoro 100% italiano nelle tre referenze Passata Verace, Passata Rustica e Passata della Maremma Toscana.

Giorgia Meloni compie 47 anni, gli auguri di Fdi: con te l’Italia crede di nuovo in sè

Giorgia Meloni compie 47 anni, gli auguri di Fdi: con te l’Italia crede di nuovo in sèRoma, 15 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni compie oggi 47 anni, al momento sta trascorrendo il compleanno al lavoro a Palazzo Chigi. Tra i primi messaggi di auguri quello del suo partito, Fratelli d’Italia, che su Facebook scrive: “Il tuo incessante lavoro ha ridato credibilità all’Italia che, grazie a te, è tornata a credere in se stessa. Per tanti altri anni di battaglie e vittorie al tuo fianco. Presidente, buon compleanno da tutti noi. Auguri Giorgia”.

Meloni compie 47 anni, auguri Fdi:con te Italia crede di nuovo in sè

Meloni compie 47 anni, auguri Fdi:con te Italia crede di nuovo in sèRoma, 15 gen. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni compie oggi 47 anni, al momento sta trascorrendo il compleanno al lavoro a Palazzo Chigi. Tra i primi messaggi di auguri quello del suo partito, Fratelli d’Italia, che su Facebook scrive: “Il tuo incessante lavoro ha ridato credibilità all’Italia che, grazie a te, è tornata a credere in se stessa. Per tanti altri anni di battaglie e vittorie al tuo fianco. Presidente, buon compleanno da tutti noi. Auguri Giorgia”.

Ex Ilva, Tar respinge ricorso su stop gas azienda impugna atto

Ex Ilva, Tar respinge ricorso su stop gas azienda impugna attoRoma, 15 gen. (askanews) – Snam può sospendere la fornitura del gas ad Acciaierie d’Italia (Adi). Lo ha deciso il Tar della Lombardia che ha respinto il ricorso della società, che aveva chiesto di prolungare la sospensione della decisione di Snam di interrompere la fornitura di gas per il mancato pagamento delle bollette. Non c’è più spazio, dunque, per sospendere l’efficacia della decisione di Snam annunciata a fine 2023. Adi ricorrerà adesso al consiglio di Stato.

Secondo il tribunale amministrativo non si può continuare a far gravare sulla fiscalità generale, che sostiene la spesa per il servizio di default trasporto, parte dei costi indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa della ricorrente. Adi aveva ottenuto dall’Arera la fornitura del gas fino al 30 settembre scorso e poi un’ulteriore estensione fino al 18 ottobre. “Acciaierie d’Italia – scrive la società in una nota – comunica che procederà ad impugnare innanzi al Consiglio di Stato l’ordinanza del Tar della Lombardia inerente la fornitura di gas, pubblicata in data odierna”.