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Aiea: nessun rischio immediato per Zaporizhzhia dopo i danni alla diga di Kakhovka

Aiea: nessun rischio immediato per Zaporizhzhia dopo i danni alla diga di Kakhovka


Aiea: nessun rischio immediato per Zaporizhzhia dopo i danni alla diga di Kakhovka


Aiea: nessun rischio immediato per Zaporizhzhia dopo i danni alla diga di Kakhovka




























1686035584 Aiea nessun rischio immediato per Zaporizhzhia dopo i danni alla

Roma, 6 giu. (askanews) – L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha dichiarato oggi di essere a conoscenza di segnalazioni di danni alla centrale idroelettrica di Kakhovka, nella regione ucraina di Kherson, aggiungendo che non vi è alcun rischio immediato per la sicurezza nucleare nell’impianto di Zaporizhzhia.

All’inizio della giornata, il sindaco della città di Nova Kakhovka, Vladimir Leontyev, ha detto alla Ria Novosti che la parte superiore della centrale idroelettrica di Kakhovka è stata distrutta dai bombardamenti, osservando che la diga del bacino non ha subito danni. “L’Aiea è a conoscenza delle segnalazioni di danni alla diga di Kakhovka in Ucraina; gli esperti dell’Aiea presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia stanno monitorando attentamente la situazione; nessun rischio immediato per la sicurezza nucleare nell’impianto”, ha twittato l’agenzia.

Successivamente, Leontyev ha affermato che la centrale nucleare di Zaporizhzhia non è minacciata dopo il bombardamento. La società nucleare statale russa Rosatom ha anche riferito che non vi sono rischi per la sicurezza nella centrale elettrica di Zaporizhzhia e che la situazione è sotto il controllo del suo personale.

Autorità di Hong Kong portano a processo una canzone

Autorità di Hong Kong portano a processo una canzone


Autorità di Hong Kong portano a processo una canzone


Autorità di Hong Kong portano a processo una canzone




























1686035527 Autorita di Hong Kong portano a processo una canzone

Roma, 6 giu. (askanews) – Le autorità filo-cinesi di Hong Kong hanno portato a processo una canzone. Si tratta di “Glora a Hong Kong”, un brano considerato inno non ufficiale delle proteste filodemocratiche di qualche anno fa: il segretario alla Giustizia del territorio semi-autonomo cinese ha deferito il testo all’Alta Corte per chiedere un divieto di diffusione ed esecuzione. Lo riferisce il South China Morning Post.

L’atto di citazione, depositato ieri, chiede al tribunale di impedire di “trasmettere, eseguire, stampare, pubblicare, vendere, offrire in vendita, distribuire, diffondere, mostrare o riprodurre in qualsiasi modo” la melodia antigovernativa. L’ingiunzione inoltre prende di mira chiunque intenda incitare altri a separare Hong Kong dalla Cina continentale, commettere un atto sedizioso o insultare l’inno nazionale cinese, la “Marcia dei Volontari”.

Il divieto, se concesso, impedirebbe anche a chiunque di suonare la canzone in un modo che potrebbe farla “scambiare come inno nazionale per quanto riguarda la regione amministrativa speciale di Hong Kong”, o suggerire che Hong Kong Kong “è uno stato indipendente e ha un proprio inno nazionale”. L’ordine riguarderebbe anche “qualsiasi adattamento della canzone, la cui melodia e/o il cui testo sono sostanzialmente gli stessi della canzone”.

Il documento presentato al tribunale elenca anche i video di YouTube di 32 versioni della canzone di protesta che potrebbero essere ritenute in violazione dell’ingiunzione prevista, comprese cover strumentali e le versioni cantate in mandarino, inglese, tedesco, olandese, giapponese e coreano. La data dell’udienza deve ancora essere fissata.

Il testo di “Gloria a Hong Kong” invita a lottare per la libertà e a “liberare Hong Kong” in una “rivoluzione dei nostri tempi”. La canzone è diventata così popolare che ha superato i risultati di ricerca su Google come “inno nazionale di Hong Kong” in alcune paesi, portando talvolta autorità estere a scambiarlo per l’inno ufficiale hongkonghese in diversi eventi sportivi internazionali.

10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati

10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati


10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati


10 anni di Atena Donna, oggi in Campidoglio il premio a Casellati






























1686035402 10 anni di Atena Donna oggi in Campidoglio il premio

Roma, 6 giu. (askanews) – Il Premio Atena Donna 2023, dedicato a una donna che per la prima volta ha raggiunto un ruolo apicale nel suo campo, viene assegnato oggi 6 giugno presso la sala della Protomoteca in Campidoglio al ministro per le riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati, prima donna eletta presidente del Senato. Nella stessa occasione Francesca Lo Schiavo, tre volte premio Oscar per la scenografia, esempio per tutte le donne per aver saputo raggiungere incredibili traguardi anche a livello internazionale, riceverà il Premio speciale per i dieci anni di Atena Donna, lo spazio all’interno della Fondazione presieduto da Carla Vittoria Maira e dedicato alla salute femminile con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione.

Il Premio Atena Roma 2023, dedicato all’impegno nel campo della ricerca, verrà consegnato al professor Silvio Garattini, oncologo, farmacologo e ricercatore italiano, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”; sarà assegnato poi il Premio Atenainnova, il riconoscimento presieduto da Matteo Tanzilli e dedicato all’innovazione nel campo della ricerca: a riceverlo l’oncoematologa e ricercatrice Francesca del Bufalo. L’incontro, presentato come sempre da Milly Carlucci, è stato insignito della medaglia del Presidente della Repubblica e sarà presente il ministro della Giustizia Carlo Nordio. All’assegnazione dei riconoscimenti seguirà una riflessione scientifica sull’intelligenza artificiale dal titolo “Dialogo su pensieri e algoritmi”. Si confronteranno su questo tema Giulio Maira, fondatore e presidente della Fondazione Atena, e Silvia Calandrelli, direttore di RAI Cultura ed Educational. A moderare la giornalista di Sky TG24 Tonia Cartolano.

“Indagheremo un tema particolarmente affascinante ed estremamente attuale: l’Intelligenza artificiale sta cambiando il mondo e la nostra vita non sarebbe più possibile senza, anche se il cervello umano, capace di emozioni, creatività e coscienza, rimane insuperabile – spiega il professor Maira – ma è necessario che l’Intelligenza artificiale si inserisca nella nostra vita senza stravolgerla ma preservando l’equilibrio complessivo del mondo e la libertà e la dignità dell’uomo”. “La RAI, da sempre attenta all’innovazione tecnologica, può aiutare a fornire le competenze necessarie a capire su quali basi funzionino i sistemi di intelligenza artificiale di oggi, in quali direzioni si stiano evolvendo, quali siano le opportunità e i pericoli ad essi collegati. Di intelligenze artificiali si parla molto – sottolinea Calandrelli – ma l’attenzione mediatica sul tema non basta, serve anche la qualità del dibattito. È proprio su questo aspetto che RAI Cultura cerca di lavorare e continuerà a lavorare in futuro”. All’iniziativa è stato concesso anche il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

La Fondazione Atena, costituita nel 2001 dal professor Maira con l’obiettivo di promuovere le ricerche e di diffondere le conoscenze nell’ambito delle Neuroscienze, sta sviluppando lo studio di una terapia innovativa per la cura dei tumori cerebrali maligni, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Gemelli. Atena Donna, lo spazio dedicato alla salute femminile all’interno della Fondazione, ha continuato anche gli incontri nelle carceri d’Italia, gli ultimi nei giorni scorsi a San Vittore di Milano offrendo screening cardiologici gratuiti grazie alla collaborazione della prof.ssa Patrizia Presbitero e appuntamenti di prevenzione ginecologica con la dott.ssa Daniela Botta.

Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione

Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione


Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione


Roma Pride, Rocca: il patrocinio era stato dato in buona fede, hanno perso un’occasione






























1686034622 Roma Pride Rocca il patrocinio era stato dato in buona

Roma, 6 giu. (askanews) – “Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, l’occasione per un dialogo sui diritti civili, e non avere una connotazione ideologica. Non potevo dare il patrocinio a chi rivendica una condotta (l’utero in affitto) che è considerata reato nel nostro Paese”. Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a Non Stop News, su RTL 102.5,, a proposito della decisione della Regione di revocare il patrocinio al Pride di Roma. “Ieri nel primo pomeriggio – ha spiegato – ho letto un’agenzia di Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride, che accostava il mio patrocinio all’utero in affitto. Questo è quanto di più distante ci sia dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocino, peraltro, c’era chiaramente scritto e indicato di evitare comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui. L’utero in affitto significa sfruttamento delle donne più povere, del corpo della donna. Io sono profondamente contrario. Si tratta di un reato nel nostro Paese. Per questo motivo non potevo dare il patrocinio a chi lo accostava alla rivendicazione di una condotta che è considerata reato nel nostro Paese. È un’occasione persa, perché il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede. Il Pride dovrebbe essere una festa per tutti, e non avere una connotazione ideologica come il presidente Colamarino e quella sua condotta hanno dimostrato. Da festa è diventata un’occasione di divisione su un tema molto delicato. Da qui la nostra decisione. La provocazione del Circolo Mario Mieli è inutile e dimostra quanto siano politicizzati. La Regione non dà il patrocinio al Pd o a FdI: insomma, non dà il patrocinio a eventi politicizzati”.

All’ultimo Pride per le strade di Roma, ad aprire il corteo erano stati il sindaco Roberto Gualtieri e l’allora governatore del Lazio, Nicola Zingaretti. Fu un errore, quindi? “Non ricordo se in quel caso ci fosse la rivendicazione dell’utero in affitto. A mio avviso è stato un errore, se le tematiche erano come queste, anche perché quando si parla di utero in affitto si parla di un tema che riguarda coppie eterosessuali in 7 casi su 10. Se c’è il tema della lotta alla discriminazione e allo stigma, invece, ben venga. Ma qui le cose sono diverse”. Il portavoce del Pride taccia la regione di “pavidità” e ieri pomeriggio ha ribadito l’intenzione di non togliere il logo istituzionale dalla comunicazione dell’evento. “Sicuramente non manderò i carabinieri a togliere il logo dal sito – dice Rocca su RTL 102.5 -, facessero come credono. La mia posizione è chiara e netta. Non posso accostare la Regione Lazio alla pratica dell’utero in affitto. Mi dispiace sia un’occasione persa per dialogare sui diritti civili”. C’è stato un confronto con il governo prima di questa decisione? “No, penso che la Presidente Meloni abbia questioni più importanti di cui occuparsi”. Il Presidente Rocca conclude: “Sì, questo provvedimento, questo segnale va nella direzione di rendere la maternità surrogata reato universale” entro giugno, come assicurato da FdI nei giorni scorsi.

Yoon: alleanza Sudcorea-Usa oggi basata sul nucleare

Yoon: alleanza Sudcorea-Usa oggi basata sul nucleare


Yoon: alleanza Sudcorea-Usa oggi basata sul nucleare


Yoon: alleanza Sudcorea-Usa oggi basata sul nucleare






























1686034383 Yoon alleanza Sudcorea Usa oggi basata sul nucleare

Roma, 6 giu. (askanews) – Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol ha dichiarato oggi che l’alleanza tra Seoul e Washington è stata trasformata in una “alleanza basata sul nucleare” dopo l’accordo firmato a Washington con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden per rafforzare la deterrenza estesa americana nella Penisola coreana.

La dichiarazione, che potrebbe innescare delle reazioni della Corea del Nord, è stata fatta in un’occasione solenne: un discorso nel Giorno della Memoria presso il cimitero nazionale di Seoul, l’Arlington sudcoreana. Ad aprile Yoon, in visita negli Usa, ha adottato con Biden la cosiddetta “Dichiarazione di Washington”, che prevede un rafforzato impegno americano nella difesa della Corea del Sud con tutte le sue capacità militari, compreso il nucleare.

“Il presidente Biden e io abbiamo formulato congiuntamente la Dichiarazione di Washington ad aprile, che rafforza notevolmente la deterrenza estesa delle risorse nucleari statunitensi”, ha affermato Yoon. “L’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti – ha proseguito – è ora trasformata in un’alleanza basata sul nucleare”. Yoon ha segnalato come la Corea del Nord stia potenziando le sue capacità nucleari e missilistiche e abbia inserito nella sua normativa la possibilità di utilizzo delle armi nucleari. “Il nostro governo e le forze armate difenderanno la vita e la sicurezza del popolo costruendo una posizione di sicurezza basata sull’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti più forte che mai”, ha affermato il leader sudcoreano.

Pnrr e Fondi Ue, consulenti dedicati per non perdere le opportunità

Pnrr e Fondi Ue, consulenti dedicati per non perdere le opportunità


Pnrr e Fondi Ue, consulenti dedicati per non perdere le opportunità


Pnrr e Fondi Ue, consulenti dedicati per non perdere le opportunità




























1686033723 Pnrr e Fondi Ue consulenti dedicati per non perdere le

Roma, 6 giu. (askanews) – Una pioggia di soldi che però deve essere finalizzata al meglio. 209 miliardi, sommando i fondi Pnrr e quelli derivanti dal fondo Next Generation Eu, che vanno gestiti da una classe dirigente che però al Sud ancora deve essere pienamente formata. Per il periodo 2014-2020, l’Italia ha ricevuto 64,8 miliardi di euro dai fondi di coesione messi a disposizione da Bruxelles, ma la spesa complessiva certificata dagli organismi europei è stata di 35 miliardi di euro, pari cioè al 54% circa dell’ammontare. Mancano all’appello dunque ben 29,8 miliardi di euro: “Denaro -sottolinea Vincenzo Vinciguerra, analista finanziario e founder di Uropp Finance- che rischiamo di perdere. 29,8 miliardi di euro sono davvero tanti, quasi una finanziaria, è non poterli utilizzare sarebbe davvero uno spreco imperdonabile”.

Ancora più imperdonabile sarebbe gettare al vento il denaro che sta arrivando appunto dal Piano nazionale di ripresa e di resilienza e dai programmi annessi. Nel semestre in corso, l’avanzamento del Piano impone ulteriori 27 obiettivi da conseguire. Di questi, solo uno è stato centrato. Lo dice a chiare lettere la Corte dei Conti. La magistratura contabile ha infatti certificato che, escludendo le spese collegare a misure precedenti come i bonus edilizi e gli incentivi 4.0, il livello di impiego del denaro disponibile è fermo addirittura al 6%: “Il che vuol dire -ricorda Vinciguerra- che alcuni interventi, da qui al 30 giugno 2026, non potranno essere realizzati. Molti mi chiedono come ciò possa accadere. L’inghippo è nella nostra macchina burocratica che appare, rispetto agli altri Paesi europei, estremamente farraginosa e poco propensa al cambiamento. É da qui che bisogna ripartire per cambiare registro. E bisogna farlo subito per evitare di perdere occasioni che, di certo, sarà difficile possano ripetersi nei prossimi anni”. Servono per questo consulenti che sappiano accompagnare sia le imprese che le Pubbliche amministrazioni: “Come mai -dice ancora Vinciguerra- la Lombardia, tanto per fare un esempio virtuoso, riesce a spendere tutto quello che riceve e molte regioni no? Perché Piemonte e Toscana hanno risultati brillanti? La risposta è nel metodo. Al Sud, manca una classe dirigente adeguata e pronta, diciamo così, a imparare le regole dettate da Bruxelles. I fondi europei sono complessi e vanno innanzitutto capiti e ben interpretati, poiché seguono la procedura del Project Cycle Management e chiedono cronoprogrammi, come il diagramma di GANNT, con la definizione di tutte le attività dei partner europei. Se questo processo salta, si rischia di presentare progetti non conformi e quindi passibili di bocciatura. Credo allora che sia arrivato il momento di dotarsi di project manager capaci, di figure professionali che sappiano tradurre in iniziative concrete i bisogni del territorio, ma iniziative che siano compatibili con gli obiettivi che i fondi stanziati si propongono di realizzare”.

Scarse competenze, passaggi burocratici a volte esasperanti, scarsa adattabilità. I difetti italici dunque come ostacolo al progresso: “Come mai -dice ancora Vinciguerra- la Lombardia, tanto per fare un esempio virtuoso, riesce a spendere tutto quello che riceve e molte regioni no? Perché Piemonte e Toscana hanno risultati brillanti? La risposta è nel metodo. Al Sud, manca una classe dirigente adeguata e pronta, diciamo così, a imparare le regole dettate da Bruxelles. I fondi europei sono complessi e vanno innanzitutto capiti e ben interpretati, poiché seguono la procedura del Project Cycle Management e chiedono cronoprogrammi, come il diagramma di GANNT, con la definizione di tutte le attività dei partner europei. Se questo processo salta, si rischia di presentare progetti non conformi e quindi passibili di bocciatura. Credo allora che sia arrivato il momento di dotarsi di project manager capaci, di figure professionali che sappiano tradurre in iniziative concrete i bisogni del territorio, ma iniziative che siano compatibili con gli obiettivi che i fondi stanziati si propongono di realizzare”. Cambiare registro insomma si può. In Lombardia come in Puglia: “Qui, l’attuale Governatore, come quello precedente, ha capito a un certo punto che occorreva intervenire -afferma Vinciguerra. E hanno fatto una cosa semplicissima, hanno sondato il mercato e si sono affidati appunto a consulenti esperti in materia. Il risultato, in pochi anni, è arrivato. I progetti presentati non sono stati più respinti, come spesso accadeva, ma, nella stragrande maggioranza, dei casi sono stati approvati. Con benefici importanti per la regione e per i suoi cittadini, come persone fisiche e giuridiche. Un cambiamento radicale che poi ha significato una migliore qualità della vita e, perché no, servizi più efficienti e tecnologicamente più avanzati. E questo perché buona parte degli investimenti ha riguardato e deve riguardare l’innovazione digitale. Il passpartout per un futuro possibile”.

Un metodo che vale per il pubblico come per il privato: “Il ruolo del consulente che sia in grado di redigere progetti ad hoc -conclude Vinciguerra- è essenziale anche per le imprese. Questo servizio non si limita a indicare l’esistenza di bandi e agevolazioni, ma va oltre perché permette di spulciare i dati contabili dell’azienda e, quindi, di inviare, ogni settimana, una proposta su misura. Il che consente di sapere davvero le opportunità raggiungibili, di non perdere tempo e di non lasciare per strada denaro. Fare tutto questo è per me un obbligo. Non di legge ma morale. Non di legge, ma necessario per il miglioramento economico delle nostre comunità e quindi del tessuto produttivo del nostro Paese”.

Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene

Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene


Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene


Pnrr, Calenda: certe verifiche paralizzano, il governo ha fatto bene






























1686032945 Pnrr Calenda certe verifiche paralizzano il governo ha fatto bene

Roma, 6 giu. (askanews) – Il leader di Azione, Carlo Calenda, non crede che la decisione del governo di sottrarsi al controllo della Corte dei conti sul Pnrr riveli la propensione a una ‘svolta autoritaria’ della maggioranza. “Macché, si tratta di un controllo ridondante rispetto alla Ue” dice in una intenvista al Corriere della Sera. “Qµello di costruire controlli su controlli per poi ottenere la paralisi della pubblica amministrazione è uno dei tanti mali italiani. Il governo ha fatto bene. E in tal senso si sono espressi anche autorevoli amministrativisti. Il punto del Pnrr non è questo”. E spiega: “Il punto è che noi non riusciamo a spendere i soldi perché in questo Paese i politici non sono in grado di far accadere le cose perché non hanµo esperienza di gestione. E’ un problema trasversale. Con il Pnrr questo aspetto si evidenzia in modo clamoroso. Sono bravissimi a fare le leggi e a regalare bonus, per il resto, dalla sanità all’immigrazione e all’istruzione, niente di strutturale cambia mai. E gli italiani si ritrovano a dover spendere 40 miliardi di euro l’anno per curarsi mentre solo l’uno per cento dei fondi del Pnrr è stato speso per la sanità”.

Messico, procura: tre arresti per omicidio dell’italiana Saiu

Messico, procura: tre arresti per omicidio dell’italiana Saiu


Messico, procura: tre arresti per omicidio dell’italiana Saiu


Messico, procura: tre arresti per omicidio dell’italiana Saiu






























1686032823 Messico procura tre arresti per omicidio dellitaliana Saiu

Roma, 6 giu. (askanews) – La Procura dello Stato messicano di Quintana Roo ha confermato l’arresto nello stato di Veracruz di tre persone presumibilmente coinvolte nell’omicidio Ornella Saiu, la cittadina italiana di origine sarda assassinata da un uomo con un colpo di pistola al volto mentre stava servendo ai tavoli di una nota caffetteria della cittadina costiera di Playa del Carmen.

Il procuratore generale Oscar Montes de Oca, citato dalla stampa locale, ha precisato che i tre arrestati “a breve saranno messi a disposizione dell’autorità giudiziaria locale”. Coa

Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14

Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14


Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14


Smart working, Zangrillo: non siamo più in pandemia, via l’eccezione per i genitori con figli under 14




























1686032764 Smart working Zangrillo non siamo piu in pandemia via leccezione

Roma, 6 giu. (askanews) – “Non siamo più in pandemia, per cui non credo ci sia più l’urgenza di intervenire sui genitori con figli under 14. Auspico invece continui ad esserci la giusta attenzione nei confrontiádeiáfragili”. Lo dice, in una intervista a “Il Messaggero”, il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, rispondendo alla domanda su cosa succederà dopo il 30 giugno quando scadrà la proroga dello smart working per i dipendenti privati con figli under 14 e per i fragili. “Ho sempre sostenuto che il lavoro agile rappresenti un importante strumento e non vedo perché non possa essere in grado di funzionare anche nella Pa. Per evitare il racconto del lavoro agile come una sorta di semi-vacanza, serve però una vera e propria rivoluzione culturale, oltre che organizzativa, in grado di rendere lo smart working pienamente efficace, per non pregiudicare i servizi erogati a cittadini e imprese”.

Milan, Maldini e Massara all’addio, divergenze sul futuro

Milan, Maldini e Massara all’addio, divergenze sul futuro


Milan, Maldini e Massara all’addio, divergenze sul futuro


Milan, Maldini e Massara all’addio, divergenze sul futuro




























1686032582 Milan Maldini e Massara alladdio divergenze sul futuro

Roma, 6 giu. (askanews) – Mancherebbe solo l’ufficialità per il sollevamento dell’incarico di Paolo Maldini e Frederic Massara da direttore dell’area tecnica e direttore sportivo del Milan. Dopo l’incontro con Gerry Cardinale, era emersa una significativa distanza tra il numero uno di RedBird e i due dirigenti. Secondo la ricostruzione della Gazzetta dello Sport a Maldini e Massara sarebbero contestati il quinto posto in campionato (quarto con la penalizzazione della Juventus), alcune scelte di mercato e la visione del futuro. Maldini propenderebbe per scelte conservative, la proprietà con Gerry Cardinale vorrebbero instaurare un ciclo virtuoso con acquisti prospettici da lanciare e poi vendere sul mercato. Una distanza di vedute che ha causato la rottura.