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Fiat celebra 100 anni del Lingotto, ispirerà design del brand

Fiat celebra 100 anni del Lingotto, ispirerà design del brandMilano, 22 mag. (askanews) – Fiat festeggia i 100 anni dell’iconico Lingotto: è passato un secolo da quando il 22 maggio 1923 fu ufficialmente inaugurato il fondamentale impianto produttivo, affermandosi immediatamente come uno dei principali poli industriali italiani. Il famoso edificio ha ora una nuova vita e uno scopo, ma continua ad essere un motore di nuove idee e ispirazioni.

Nel video celebrativo “Shaping the Future” Olivier Francois, Ceo Fiat e Stellantis Global Cmo, anticipa alcuni dettagli delle vetture che cominceranno ad affacciarsi sul mercato a partire dal 2024, con design e interni “Lingotto Inspired”. “In Fiat pensiamo che il Lingotto e la pista siano un punto di riferimento tale da meritare di diventare ‘design markers’. La forma ovale de ‘La Pista 500’ ispira diversi nuovi segni distintivi per gli interni, mentre la facciata, con la leggerezza delle sue finestre, diventerà anche una firma distintiva dei futuri modelli. Non vedo l’ora di lanciare tra un anno questi modelli “ispirati al Lingotto””.

“Oggi è un giorno speciale: il Lingotto è stato ufficialmente inaugurato dal mio trisnonno, esattamente 100 anni fa. È stato un momento di grande orgoglio: un enorme passo avanti per Fiat e per l’industria italiana in generale. Negli anni ’80 eravamo alla ricerca di un nuovo scopo, così mio nonno decise di trasformarlo in quello che si vede oggi: negozi, uffici, hotel e la cultura sostenuta dalla missione artistica della Pinacoteca Agnelli. Grazie al giardino pensile de La Pista 500 con le sue spettacolari installazioni artistiche, a Casa 500 e al suo FIATCafé500, la Pinacoteca Agnelli è oggi uno dei musei più visitati della città”, ha dichiarato Ginevra Elkann, presidente della Pinacoteca Agnelli. L’edificio del Lingotto trova la sua nuova vocazione negli anni ’80 quando viene consegnato alla città di Torino e la collezione di Giovanni e Marella Agnelli ne diventa il nucleo simbolico. Oggi l’apertura de La Pista 500 riconnette il pubblico con l’identità originale di questo sito speciale. La Pista 500 è il giardino pensile più grande d’Europa e Casa 500, che accoglie i visitatori interessati all’icona Fiat, all’arte, all’architettura e alla natura, non è solo un museo: è l’inizio di un viaggio nel futuro.

Irish Times: Governo Italia mette a rischio migranti

Irish Times: Governo Italia mette a rischio migrantiRoma, 22 mag. (askanews) – La coalizione di destra del primo ministro italiano Giorgia Meloni – scrive l’Irish Times – sta rendendo più difficile la già pericolosa traversata del Mediterraneo costringendo le barche gestite da organizzazioni non governative che raccolgono i migranti ad attraccare nei porti della terraferma nel nord Italia, aumentandone così i costi. L’esecutivo ha anche introdotto pene detentive fino a 30 anni per il traffico di persone che porta alla morte dei migranti.

Eppure l’Italia, nota sempre il quotidiano irlandese, si è affrettata a fornire a 150.000 ucraini fuggiti dall’invasione della Russia lo scorso anno l’accesso immediato ai servizi di supporto ai sensi della direttiva sulla protezione temporanea dell’Unione europea. La direttiva, non utilizzata da quando è stata adottata nel 2001, è “la bella addormentata della legislazione europea in materia di asilo”, ha affermato Sara Consolato, esperta di immigrazione di Refugees Welcome Italy, un’organizzazione non governativa che aiuta gli sfollati a trovare un alloggio.

Consolato ha affermato che la libertà di movimento all’interno dell’UE che ha concesso ai rifugiati ucraini è stata una “sorprendente inversione di marcia nella politica dell’UE, dove il regolamento di Dublino stabilisce che il primo stato di arrivo è quello responsabile dell’elaborazione della domanda di asilo”. L’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI), un gruppo di avvocati, accademici, consulenti e rappresentanti della società civile che si occupa degli aspetti legali dell’immigrazione, ha affermato che ora esiste un “sistema accelerato per gli ucraini”, accanto a un “sistema estremamente lento ” di processo di asilo per gli altri.

I forti ritardi nella registrazione ufficiale delle richieste di asilo in Italia, ha affermato un portavoce dell’ASGI, sono motivo di crescente preoccupazione poiché i richiedenti asilo potrebbero nel frattempo essere espulsi. Nel 2019, l’Italia ha dichiarato sicuri 13 paesi balcanici e africani, il che significa che le persone potrebbero essere rimpatriate lì molto più facilmente.

La Tunisia era tra quei paesi e i tunisini sono tra le principali nazionalità che attraversano il Mediterraneo verso l’Italia in barca. La stragrande maggioranza viene rimandata a casa. Un rapporto di un database gestito dal Consiglio europeo senza scopo di lucro sui rifugiati e gli esiliati afferma che è diventato comune per alcune nazionalità, compresi i tunisini, non poter chiedere asilo. Dei 12.883 tunisini sbarcati nel 2020, solo 918 sono stati registrati come richiedenti asilo, afferma il rapporto.

Vertice Ue-Sudcorea: collaborazione su clima e digitale

Vertice Ue-Sudcorea: collaborazione su clima e digitaleRoma, 22 mag. (askanews) – Il presidente Yoon Suk-yeol e i leader dell’Unione europea hanno concordato oggi di rafforzare la cooperazione su clima, salute e questioni digitali in un vertice a Seoul. Lo riferisce l’agenzia di stampa Yonhap.

Yoon ha incontrato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel presso l’ufficio presidenziale, in occasione del 60mo anniversario dell’apertura delle relazioni diplomatiche bilaterali. In una dichiarazione congiunta rilasciata dopo il vertice, i tre leader hanno affermato di aver concordato di lanciare il Partenariato “Verde” Corea del Sud-Ue per aumentare la cooperazione sui cambiamenti climatici, la protezione ambientale e la transizione verde.

Hanno inoltre accolto con favore l’avvio dell’accordo amministrativo Corea del Sud-Ue sulla preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, concordando una reciproca assistenza nell’identificazione delle minacce per la salute e una collaborazione alla ricerca, all’innovazione e alla produzione di dispositivi medici. Hanno inoltre deciso di aiutare congiuntamente paesi terzi a sviluppare la loro capacità di prevenire, rilevare e rispondere alle minacce alla salute pubblica. Nella dichiarazione congiunta, ancora, si afferma che i leader hanno accolto con favore il lancio del partenariato digitale Corea del Sud-Ue lo scorso novembre.

“Questa partnership ci consentirà di promuovere la collaborazione su semiconduttori, reti mobili di nuova generazione, calcolo quantistico e ad alte prestazioni, intelligenza artificiale e normative sulle piattaforme online e digitali”, afferma la nota. I leader Ue e Yoon hanno anche deciso un dialogo strategico a livello ministeriale per rafforzare la cooperazione in materia di pace e sicurezza globali e per espandere l’attuale dialogo sulla politica industriale esulla catena di approvvigionamento.-

Yoon, von der Leyen e Michel hanno toccato il tema delprogramma nucleare della Corea del Nord e delle violazioni dei diritti umani. “Condanniamo fermamente i ripetuti lanci illegali di missili balistici da parte della Corea del Nord, nonché il suo sviluppo nucleare in corso e i riferimenti al possibile uso di armi nucleari”, hanno affermato nella dichiarazione congiunta. “Esprimiamo – hanno proseguito – grave preoccupazione per le violazioni e gli abusi dei diritti umani nella Repubblica popolare democratica di Corea”.

I tre leader hanno anche annunciato l’avvio di negoziati formali per l’adesione della Corea del Sud al programma di ricerca e innovazione Horizon Europe, puntando a rafforzare la cooperazione su tecnologie all’avanguardia e innovative.

Normativa Irlanda su etichette con avvertenze contro vino è legge

Normativa Irlanda su etichette con avvertenze contro vino è leggeBruxelles, 22 mag. (askanews) – E’ confermato: la Repubblica d’Irlanda sarà il primo paese al mondo a introdurre nelle etichette dei prodotti alcolici, vino compreso, delle avvertenze sui danni per la salute causati dal loro consumo, oltre che le informazioni sul loro contenuto calorico. Stephen Donnelly, il ministro irlandese della sanità, ha firmato oggi i nuovi regolamenti sulle etichette, che però entreranno in vigore solo nel 2026.

“Sono lieto del fatto che siamo il primo paese al mondo a compiere questo passo e introdurre un’etichettatura sanitaria completa dei prodotti alcolici. Non vedo l’ora che altri paesi seguano il nostro esempio”, ha dichiarato Donnelly secondo quanto riferisce la Bbc. Le avvertenze per i consumatori riguarderanno i rischi legati al consumo di bevande alcoliche durante la gravidanza e i rischi di malattie del fegato e di tumori mortali.

Nei mesi scorsi la Commissione europea, che avrebbe l’autorità di richiedere precisazioni e porre condizioni agli Stati membri nel caso in cui introducano norme che rischiano di ostacolare la libera circolazione delle merci nel mercato unico, aveva deciso di non presentare obiezioni ai nuovi regolamenti sull’etichettatura.

Convegno su “I modi di governo del papa. Il tempo della sede vacante”

Convegno su “I modi di governo del papa. Il tempo della sede vacante”Roma, 22 mag. (askanews) – La rivista Archivum Historiae Pontificiae e la Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana hanno organizzato a Roma, il 25 e il 26 maggio, il convegno I modi di governo del papa. Il tempo della sede vacante.

Il seminario si concentra sui modi del governo del papa, quando il papa non c’è. Potrebbe sembrare una antinomia logica, ma storicamente non lo è. Il papa, infatti, non solo riesce a governare anche da morto nel tempo della sede vacante, grazie a una legislazione precedente dedicatavi, ma anche e in modo speciale governa l’auctoritas papale impersonale e comunque reale tramite la forza della simbologia degli spazi, del cerimoniale e della liturgia più specifica. E il governo papale continua pure tramite il corpo cardinalizio, che, con la sua autocoscienza ecclesiale e politica, tiene relazioni con i sovrani e il resto della Chiesa, anche quella romana, in cui è incardinato e dunque di cui è espressione. È in questo tempo che le ragioni di Stato e di Chiesa si affrontano, cercando l’una di vincere l’altra, per poi ricomporsi in equilibri di potere. Il convegno si pone in continuità con quello dello scorso anno, I modi di governo del papa. Sinodi romani, concistori e congregazioni cardinalizie. Le prospettive dei due convegni si integrano e completano.

Studio Cattolica: realtà virtuale e metaverso modificano emozioni umane

Studio Cattolica: realtà virtuale e metaverso modificano emozioni umaneRoma, 22 mag. (askanews) – Con l’ingresso sempre più dirompente e pervasivo della realtà virtuale e del metaverso nella vita di tutti le nostre emozioni e i nostri stati affettivi subiranno cambiamenti. In particolare l’emergere della realtà “phygital” – un termine che deriva dalla crasi tra “physical” e “digital”, e indica la crescente ibridazione tra mondi reali e virtuali – le cyberemozioni segneranno la trasformazione dell’esperienza soggettiva, influenzando in modi nuovi e ancora in parte impredicibili i nostri comportamenti. In questo senso il metaverso potrà divenire in futuro lo scenario per la realizzazione di nuovi approcci terapeutici, ad esempio per disturbi dell’umore o fobie e al tempo stesso per indurre modifiche comportamentali con un impatto sia individuale sia sociale. Ne parlano Andrea Gaggioli, Professore Ordinario di Psicologia Generale Dipartimento di Psicologia Università Cattolica, campus di Milano e Direttore del Centro Studi e Ricerche di Psicologia della Comunicazione (PsiCom), e la professoressa Alice Chirico dello PsiCom, in un editoriale nell’ultimo numero della rivista Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking, issue completamente dedicato al metaverso, in cui il gruppo di ricerca dell’Ateneo ha firmato diversi lavori inediti sul tema. Tra questi vi è anche uno studio del professor Giuseppe Riva, direttore del Humane Technology Lab (HTLAB) dell’Università Cattolica dedicato al benessere dei giovani attraverso un approccio basato sull’uso della realtà virtuale. L’HTLAB è il Laboratorio dell’Università Cattolica nato con l’obiettivo di investigare il rapporto tra esperienza umana e tecnologia.

“Grazie alla crescente integrazione di tecnologie come la realtà virtuale, la realtà aumentata e l’intelligenza artificiale nel tessuto della nostra esistenza, potremmo sperimentare nuove forme di emozioni che non avevamo mai provato prima”, spiegano i professori della Cattolica Gaggioli e Riva, “per esempio, in uno studio è stato dimostrato che la realtà virtuale può indurre le persone a provare un’esperienza inedita, nota come il senso di ‘presenza’, che equivale alla sensazione di essere e agire in un mondo non reale, ma percepito come tale. L’evoluzione dei media, quindi, plasma e trasforma le nostre esperienze e le emozioni sono la fucina di questa trasformazione. Queste esperienze emotive ‘emergenti’ dall’interazione con i mondi phygital – continuano gli esperti – potrebbero quindi portarci a sviluppare nuovi modi di espressione, comunicazione e comprensione delle emozioni altrui”. Uno dei lavori firmati dal team dei ricercatori della Cattolica, in particolare dalla professoressa Chirico, e pubblicati nell’ultimo numero della rivista sciantifica Cyberpsychology, Behaviour and Social Networking, issue ha dimostrato che se viviamo la natura, anche in modo virtuale, e sperimentiamo un senso di profonda meraviglia di fronte a essa, diveniamo più inclini a difendere il pianeta. “In questo studio – spiegano Gaggioli e Chirico – abbiamo esaminato l’impatto ecologico di un ambiente naturale in realtà virtuale in grado di suscitare questa emozione (una foresta di alberi alti) confrontandolo con: un altro scenario naturale, ma che non induceva meraviglia (un parco brullo); uno scenario non legato alla natura, ma in grado di indurre la profonda meraviglia (la visione della Terra dallo spazio, noto anche come “effetto panoramico”); e un ambiente ‘neutro’ dal punto di vista emotivo, raffigurante una stanza, che fungeva da condizione di controllo”. “Per misurare gli effetti delle esperienze virtuali abbiamo preso in esame due comportamenti ‘target’. Nel primo caso, si chiedeva ai partecipanti, lasciandoli soli nella stanza del laboratorio, di leggere una petizione reale contro la produzione di imballaggi in plastica e di scegliere liberamente se firmarla o meno, usando il proprio nome e cognome. Nel secondo caso, si chiedeva loro se volessero trascorrere qualche minuto in più in laboratorio per prendere dei volantini relativi alla petizione, da condividere poi con altre persone, permettendo loro di prendere quanti più volantini volevano utilizzare a tale scopo”. I risultati hanno evidenziato che, sebbene tutti gli ambienti naturali simulati promuovano comportamenti a favore dell’ambiente, solo quello in grado di indurre profonda meraviglia porta le persone a prendere un maggior numero di volantini contro la produzione della plastica. “Questi risultati riconfermano il ruolo chiave dell’esposizione ad ambienti naturali in realtà virtuale nel promuovere comportamenti ecologici – nota la professoressa Chirico – sottolineando il valore aggiunto di un ambiente naturale in grado di suscitare profonda meraviglia nel sostenere un maggiore coinvolgimento sociale verso la tutela dell’ambiente”.

“Le cyberemozioni, ovvero le emozioni generate e sperimentate in ambienti virtuali come la realtà virtuale (RV), offrono opportunità uniche per comprendere meglio il funzionamento degli stati affettivi umani e per sviluppare nuovi approcci terapeutici, educativi e di sensibilizzazione”, sottolineano Riva e Gaggioli. “Nonostante le sfide che ci attendono, il futuro dello studio delle emozioni virtuali appare promettente e ricco di scoperte entusiasmanti, che potrebbero avere un impatto significativo sulla nostra comprensione delle emozioni umane e sulla qualità della nostra vita”, concludono i ricercatori della Cattolica.

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle arti

Al via a Taranto il progetto Artlab Eyeland-l’isola delle artiRoma, 22 mag. (askanews) – Si apre al pubblico venerdì 2 giugno il progetto Artlab Eyeland – l’isola delle arti, promosso e organizzato da PhEST – associazione culturale che realizza il Festival Internazionale di fotografia e arte a Monopoli – con il sostegno del Comune di Taranto attraverso il Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto e con il patrocinio della Regione Puglia e della Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo. E la partnership dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e di Programma Sviluppo. Il progetto, che in queste settimane ha già coinvolto i tarantini in workshop e iniziative, vuole raccontare la rinascita di Taranto attraverso varie forme di espressione artistica proposte ai visitatori e ai cittadini in forma partecipata e collaborativa.

Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dai suoni raccolti dalla strada e trasformati in musica, alla poesia, all’arte contemporanea e al teatro. Molti autori di fama internazionale, da Sam Gregg, fotografo ritrattista e documentarista londinese al collettivo Mentalgassi e altri esporranno le loro opere a Taranto e saranno presenti in residenze d’artista per dare vita a progetti d’arte con il coinvolgimento degli abitanti. Artlab Eyeland diventa così l’isola delle arti, un organismo vivo che per i prossimi mesi si lascerà trasformare da artisti nazionali e internazionali e dagli abitanti della Città Vecchia in una sorta di laboratorio permanente, sotto la direzione artistica di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e Rica Cerbarano, e la curatela per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Un progetto che, attraverso l’arte, la fotografia e il design contribuisce alla rinascita di una città che sta diventando sempre più la culla di importanti eventi culturali di respiro internazionale: dall’imminente Map Festival che mette in relazione musica e architettura, alle varie edizioni di Trust, il festival di street art citato dalle principali riviste di settore, fino all’edizione pilota della Biennale del Mediterraneo di Architettura e Arte Contemporanea del 2024. Il racconto di Taranto si strutturerà attraverso laboratori, workshop, esposizioni diffuse ed eventi outdoor, momenti che troveranno nella poesia metropolitana – voce dello spazio urbanizzato e dei cittadini – il perfetto accompagnamento; palazzi, strade e impalcature saranno a disposizione di differenti discipline di artisti locali e internazionali. Una mostra concluderà la call for artists Isola Madre rivolta agli artisti di Taranto e provincia e realizzata in collaborazione con Salgemma.

La Torre dell’Orologio sarà la sede delle attività laboratoriali, Palazzo Galeota e Palazzo De Notaristefani ospiteranno alcune delle mostre più attese e dal 23 giugno anche il Chiostro di San Francesco diventerà uno spazio espositivo grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro che mette a disposizione la splendida location del dipartimento jonico dell’Università nella Città Vecchia. Fra le strade della Città dei due mari sarà possibile incontrare artisti internazionali impegnati in laboratori e ai quali saranno dedicate mostre ed eventi di grande impatto. Tra questi: Sam Gregg, uno dei primi grandi ospiti delle residenze d’artista, dal 24 aprile, ha già realizzato – oltre al lavoro in residenza sugli abitanti della Città Vecchia che sarà allestito in esterni proprio sull’isola – un laboratorio di fotografia rivolto ai giovani tarantini, i cui lavori finali verranno esposti durante Artlab Eyeland. Il fotografo londinese presenzierà inoltre alla sua mostra personale a Palazzo De Notaristefani, un’esposizione dedicata ad un progetto ancora in corso e realizzato interamente sulla città di Napoli nell’arco di una decina d’anni. Alex Palmieri, a cui va l’onore di aprire la manifestazione con il dj set del 2 giugno, sarà il protagonista – dal 28 giugno al 14 luglio – di un laboratorio di produzione musicale, durante il quale i partecipanti impareranno attivamente a raccontare la città e a promuovere la sua bellezza per mezzo di registrazioni ambientali; i presenti potranno produrre una traccia musicale interamente scritta con i suoni della Città Vecchia. Il corso di Alex Palmieri sarà quindi orientato all’ascolto come visione e comprensione di un luogo abitato dalle anime che lo vivono e come unico senso per esplorare la città. Caos, nome d’arte di Dario Pruonto, sarà a Taranto dal 29 maggio al 15 giugno e presenterà al pubblico un progetto di arte partecipata, che coinvolgerà i cittadini in attività di rigenerazione urbana, allo scopo di creare coesione sociale e favorire la cittadinanza attiva e l’ascolto generativo. Di origini milanesi, Dario Pruonto è un artista pubblico e figura di riferimento della street poetry italiana; la sua ricerca esplora il rapporto tra arte visiva, linguaggio e contesto urbano e tocca temi complessi quali l’incomunicabilità, il confine e la relazione. Ogni capacità e conoscenza, ogni punto di vista, rappresenterà quindi una parte del progetto realizzato tra le vie di Taranto, con un profondo senso etico e un valore sociale. Non la cittadinanza al servizio dell’artista, ma l’artista al servizio della cittadinanza. Il collettivo tedesco Mentalgassi sarà presente in due momenti distinti: dal 23 al 26 maggio, per fotografare gli abitanti della Città Vecchia, e dal 7 all’11 giugno, per l’allestimento collettivo dell’opera finale. Mentalgassi è un collettivo di artisti che opera a livello internazionale nel campo della fotografia e degli interventi urbani; la loro attività artistica è votata allo stravolgimento della forma e degli utilizzi di oggetti di uso quotidiano, creando momenti sorprendenti. Combinano fotografia, manipolazione delle immagini, scultura e street art ed espongono en plein air nei contesti metropolitani. La mostra è a cura di Rica Cerbarano che firma anche le mostre fotografiche dedicate a Polina Osipova, designer e artista della Repubblica Ciuvascia della Federazione Russa che ha recuperato le tradizioni ancestrali delle donne del suo popolo per sfidare i limiti del suo paese e della sua cultura e Mous Lamrabat che con From Morocco to the World ridefinisce i codici della moda e del lusso sullo sfondo del meraviglioso paesaggio naturale del suo Paese.

Arianna Rinaldo firma invece la curatela delle mostre fotografiche: Where Do We Go When The Final Wave Hits di Arko Datto, artista indiano, esploratore e critico dell’era digitale, che si propone con questa selezione di immagini di indagare la distopia dell’imminente apocalisse ambientale nei contesti non urbani della regione del Delta. By an Eye Witness di Azadeh Akhlaghi, un dialogo visuale fra chi resta e chi va via, tra la morte, con gli spiriti, i rimpianti ed i ricordi, e la vita realizzato dall’artista iraniana già assistente alla regia di Abbas Kiarostami e fotografa di fama internazionale. Arquitectura Libre di Adam Wiseman, fotografo messicano con approccio fotogiornalistico al rapporto tra immagine e realtà, che esplora l’idea di casa non a partire dalla sua funzione, ma come simbolo. Le exhibition di arte contemporanea sono curate da Roberto Lacarbonara: La riappropriazione della città dell’architetto, designer, artista, teorico e storico dell’architettura Ugo La Pietra, “ricercatore nelle arti visive” che illustra come riappropriarsi della città per mezzo di operazioni comportamentali e non di interventi fisici.

Costruire, installazione di scarti delle produzioni industriali che vuole alludere alla progressiva urbanizzazione del paesaggio reale, firmata dal romagnolo Marco Neri che dedica la sua ricerca artistica al recupero della pittura. After After Love, installazione ambientale in legno e vetro ispirata alla “casa fai-da-te” del film “One week” di Buster Keaton in proiezione grazie alla Cineteca di Bologna e realizzata dal duo artistico napoletano Vedovamazzei (Simeone Crispino e Stella Scala) con grande ironia, sperimentazione e gioco mettendo in discussione la nostra identità e le nostre certezze.

Maltempo, Conte riunisce referenti e amministratori M5s Emilia Romagna

Maltempo, Conte riunisce referenti e amministratori M5s Emilia RomagnaRoma, 22 mag. (askanews) – Il presidente Giuseppe Conte questa mattina ha tenuto una riunione di aggiornamento con i referenti territoriali del Movimento 5 stelle dell’Emilia Romagna, da giorni impegnati sui territori travolti dal maltempo.

Alla riunione via zoom hanno partecipato gli amministratori e i referenti locali del M5S in Emilia-Romagna collegati dalle zone alluvionate, il senatore M5S Marco Croatti e il coordinatore regionale del M5S Gabriele Lanzi. “Continuiamo ad essere al vostro fianco e al fianco dei cittadini e delle imprese colpiti dall’alluvione. Lo saremo anche quando si spegneranno i riflettori. Pronti a dare il nostro contributo senza risparmiarci con iniziative sul territorio e un’azione in Parlamento volta a dare risposte immediate”, ha sottolineato Conte, che continuerà a tenere aperto questo canale di confronto costante con il territorio in vista dei provvedimenti del Governo nel Cdm annunciato per domani.

La Commissione Ue: aspettiamo le richieste di modifiche al Pnrr dall’Italia

La Commissione Ue: aspettiamo le richieste di modifiche al Pnrr dall’ItaliaBruxelles, 22 mag. (askanews) – “Siamo al corrente del fatto che il governo italiano desidera rivedere il Piano nazionale di ripresa e di resilienza, tuttavia non abbiamo ancora ricevuto una richiesta formale su questa revisione”. Lo ha riferito la portavoce per l’Economia della Commissione europea, Veerle Nuyts, durante il briefing quotidiano per la stampa a oggi a Bruxelles, rispondendo a una domanda sull’intervista alla stampa in cui il ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto, parla di “smantellare” l’attuale Pnrr. “Riguardo alle revisioni al Pnrr, ci sarà un cambiamento tecnico per riflettere un aggiornamento dell’ammontare del Piano in termini di sovvenzioni, che per l’Italia consiste in un un piccolo aumento di 140 milioni di euro; l’Italia – ha spiegato la portavoce – ha anche notificato la volontà di ricevere prestiti aggiuntivi, al di là dell’allocazione massima che è stata già raggiunta” per il Paese. Il regolamento del dispositivo Rrf (“Recovery and Resilience Facility”) che finanzia i Piani nazionali di ripresa “permette di superare la soglia del 6,8% del reddito nazionale lordo del 2019, che è l’allocazione massima, se un paese può dimostrare che ci sono circostanze eccezionali”. “In più – ha continuato Nuyts -, gli Stati membri possono anche rivedere i piani, in casi eccezionali, se lo Stato può dimostrare di non poter attuare traguardi parziali o obiettivi finali molto specifici, a causa di circostanze oggettive”. “Ovviamente – ha assicurato la portavoce – siamo disponibili a discutere l’attuazione di queste tappe e obiettivi individuali che non sono più conseguibili a causa di circostanze oggettive e devono essere rivisti”, ma, ha precisato, “questo richiede una valutazione caso per caso, insieme allo Stato membro. E qualsiasi revisione – ha sottolineato – non deve ovviamente abbassare l’ambizione complessiva del piano”. Inoltre, “il piano rivisto dovrebbe anche includere un capitolo ‘RePowerEu’, con misure aggiuntive, ulteriori riforme e investimenti, che cerchino di ridurre la dipendenza energetica dalla Russia e di accelerare la transizione energetica”. Infine, per quanto riguarda la valutazione della richiesta da parte dell’Italia, della terza rata di pagamenti, “non abbiamo molti aggiornamenti. Posso solo ripetere – ha riferito la portavoce – che il lavoro è ancora in corso. Nella nostra valutazione le autorità italiane stanno perseguendo scambi costruttivi e fornendo informazioni aggiuntive quando necessario. Comunicheremo sulla conclusione della valutazione una volta che l’avremo conclusa”. Comunque, le date fissate nel calendario per richiedere i nuovi esborsi del Piano, a seguito dell’attuazione di determinati traguardi parziali od obiettivi finali, sono “indicative” e quindi non vincolanti. L’essenziale è che traguardi e obiettivi siano raggiunti e i pagamenti siano richiesti ragionevolmente prima della data finale per l’attuazione del Piano europeo di Recovery, il 31 dicembre 2026.

Schifani: “Oltre al Ponte serve alta velocità in Sicilia”

Schifani: “Oltre al Ponte serve alta velocità in Sicilia”Catania, 22 mag. (askanews) – “Il Ponte è un grande acceleratore per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture in Sicilia. Abbiamo ottenuto, come mai prima, grande attenzione su questi temi da parte del ministro Salvini. Il Ponte sullo Stretto ripropone il tema dell’alta velocità ferroviaria anche nella nostra Isola, tra Palermo e Messina, e il ripristino del corridoio Berlino-Palermo che all’epoca del governo Monti fu cancellato dopo la decisione di non realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Ho già parlato con il ministro e sono in contatto con i nuovi vertici di Rfi, che incontrerò a breve, per verificare che, anche attraverso il governo che collabora come non mai con la Sicilia, questo corridoio torni ad essere centrale e reinserito nella programmazione delle opere prioritarie. Il Ponte non rimarrà una cattedrale nel deserto, ma grazie all’impegno di Regione e governo nazionale sarà il volano per assicurare alla nostra Isola collegamenti stradali e ferroviari con standard europei”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, alla presentazione dell’avvio lavori della Ragusa-Catania.