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Vino, il logo Equalitas diventa Marchio di certificazione europeo

Vino, il logo Equalitas diventa Marchio di certificazione europeoMilano, 2 mag. (askanews) – La società Equalitas, proprietaria dell’omonimo standard per la certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo, ha reso noto di aver raggiunto “il rango di Marchio di certificazione europeo”.

“Tra i primi organismi a recepire il nuovo regolamento, Equalitas conclude una trafila lunga un anno che ha tenuto impegnati progettisti e legali con l’obiettivo, raggiunto proprio in questi giorni, di vedere i propri loghi riconosciuti, appunto, come Marchi di certificazione europea” si legge in una nota, in cui si sottolinea che si tratta di “un passo importante che non riguarda solo le nazioni europee ma che interessa ben 12 Paesi extraeuropei tra i quali mercati fondamentali come Stati Uniti e Regno Unito”.

L’orsa JJ4 al momento è salva (il Tar ha sospeso la seconda ordinanza di soppressione)

L’orsa JJ4 al momento è salva (il Tar ha sospeso la seconda ordinanza di soppressione)Milano, 2 mag. (askanews) – L’orsa JJ4 al momento è salva. Lo fa sapere la Lega Antivisezionista che ha chiesto e ottenuto il sequestro cautelare dell’animale catturato dopo aver aggredito e ucciso il runner Andrea Papi, 26 anni, nei boschi della valle di Sole. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha emesso in 27 aprile scorso un’ordinanza che autorizza la soppressione dell’orso JJ4. Un’ordinanza che secondo i Leal è “frutto di un’errata interpretazione della relazione dell’Ispra, che non ha affatto espresso parere negativo in ordine alle strutture ove ricollocare l’orsa, ma ha solo dichiarato di non avere competenza in merito, laddove la stessa spetta ai Cites”.

Soddisfatto il pesidente di Leal, Gian Marco Prampolini, che commenta: “Grazie a un lavoro di squadra, con i nostri legali stiamo cercando di fermare la furia anti orso della Giunta Fugatti. JJ4 è attualmente detenuta al Casteller in regime di carcere duro. La stanno piegando, una sorta di doma per abituarla ad uno spazio ristretto e se dovesse avere salva la vita la mancanza di spazio libero la ridurrà a una sotto specie di orso”. In pratica, l’efficacia del decreto di abbattimento firmato dal presidente Fugatti è stata “congelata” fino a quanto il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento affronterà la questione in composizione collegiale. Uno stop temporaneo deciso in via cautelare da un giudice amministativo in sede monocratica accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Enpa, Leidaa e Oipa: la Provincia non potrà dunque procedere all’abbattimento.

“Il decreto di Fugatti – commentano le associazioni – non è solo assurdo nel contenuto e non adeguatamente motivato, ma rappresenta anche una vera e propria sfida al ministero dell’Ambiente, contrario alla soppressione di JJ4, che ha istituito un ‘tavolo tecnico’ per l’elaborazione di una nuova strategia sulla gestione degli orsi e mostra di aver ben presente il principio di tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali sancito dal nuovo articolo 9 della Costituzione. Fugatti invece procede per conto proprio, come se gli orsi fossero sua proprietà, come se l’art.9 non esistesse e ignorando completamente la mobilitazione di milioni di italiani contrari all’abbattimento”.

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di Sostenibilità

Cherry Bank presenta il suo primo Bilancio di SostenibilitàMilano, 2 mag. (askanews) – Ricerca di uno sviluppo inclusivo, creazione di valore condiviso e attenzione alle tematiche sociali e ambientali. Sono queste le motivazioni e gli obiettivi alla base della redazione del primo Bilancio di Sostenibilità (riferito all’esercizio 2022) di Cherry Bank, Banca specializzata nella creazione di valore, dall’offerta di soluzioni a supporto alle imprese, alla trasformazione di portafogli NPL, fino all’acquisto di crediti fiscali.

“Insieme alla Relazione finanziaria annuale Cherry Bank ha recentemente pubblicato anche il Bilancio di Sostenibilità, un impegno fortemente sentito e una grande opportunità per rendicontare quanto la sostenibilità sia nel DNA della Banca, dalle progettualità alle azioni concrete fino ai primi importanti risultati già ottenuti – spiega Raffaella Tessari, CFO di Cherry Bank – Si tratta di un altro importante passo in avanti nel percorso di responsabilità ambientale e sociale che abbiamo intrapreso come ‘Human Bank’ che crea valore per famiglie, imprese ed imprenditori. Un atto non obbligatorio, ma per noi doveroso per dimostrare alle nostre risorse ed a tutti i nostri stakeholder l’impegno a 360 gradi della nostra Banca nell’ambito della tutela delle persone, dei clienti e dell’ambiente che ci circonda”. Il primo Bilancio di Sostenibilità, che si affianca a quello civilistico, è stato redatto utilizzando gli standard internazionali di rendicontazione Global Reporting Initiative (GRI) attraverso un’analisi di materialità nella quale sono stati coinvolti 210 stakeholder interni ed esterni. L’analisi effettuata ha portato all’identificazione di 13 temi materiali per Cherry Bank, raggruppati in tre pilastri: “Cherries”, “Cherry Core” e “Cherry Planet”, dichiarati anche nel Piano di Sostenibilità di Cherry Bank annunciato a febbraio 2023. In questo modo il Bilancio di Sostenibilità racconta in maniera esaustiva e trasparente le performance economiche, ambientali e sociali della Banca oltre che i progetti e gli obiettivi futuri.

Nel dettaglio, nel suo primo report non finanziario, la Banca ha fornito informazioni sul governo dell’organizzazione, sulle persone (le “Cherries”) e sull’ambiente di lavoro, sui rapporti con i clienti, sull’attenzione all’ambiente e alla comunità locale in modo da favorire una corretta promozione e diffusione delle best practices negli ambiti della sostenibilità e delle strategie di sviluppo ESG (ambientale, sociale e di governance). Tra le prerogative ESG 2022 di Cherry Bank sono soprattutto emerse la formazione e la valorizzazione delle Cherries, con un’attenzione ai temi legati alla diversità e all’inclusione, in modo tale da progettare e costruire la crescita della Banca sul benessere e sulla soddisfazione dei propri collaboratori, instaurando una relazione positiva con i clienti e con il contesto di mercato in cui l’azienda opera. Tra gli highlights più interessanti si registrano, al 31.12.2022: un numero totale di risorse pari a 237 (+51% rispetto al 2021), di cui il 98% a tempo indeterminato e con una età media di 39 anni. In tutto il 2022 sono state effettuate 96 assunzioni; guardando alle “quote rosa” in azienda, il 47% delle Cherries è donna e rispetto alle nuove assunzioni il tasso di risorse femminili è del 56%; di media ad ogni risorsa interna sono state dedicate 24 ore di formazione (per un totale di 5.357 ore) garantendo al 100% di loro accesso allo smart working.

Durante l’anno la Banca ha lanciato la rubrica “cHERry” (nella quale le Cherries raccontano il loro approccio e la loro visione rispetto alle sfide quotidiane inerenti alla riduzione delle disuguaglianze e alla parità di genere) e aderito alla “Carta delle donne”, promossa da ABI, che si pone l’obiettivo di valorizzare la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nel settore bancario e all’interno delle organizzazioni aziendali. Nel corso del 2022 Cherry Bank si è impegnata a promuovere l’integrazione nel proprio business di prodotti e soluzioni volti a tutelare l’ambiente, a generare valore sociale e a favorire una gestione sostenibile della Banca stessa. Il tutto per migliorare il futuro della Terra visto che l’Istituto, fin dalla sua nascita, mira a contribuire ad esercitare un significativo impatto diretto in termini di sostenibilità ambientale e sociale, sia nel breve che nel lungo periodo, attraverso le seguenti direttrici: climate change (113,84 tonnellate di CO2 equivalente emessa per consumi diretti-Scope 1 e 2.544 Gigajoule di consumi energetici all’interno dell’organizzazione) tramite anche l’implementazione del progetto “Banca paperless” per la dematerializzazione della modulistica e dei documenti; credito sostenibile e green; sviluppo sociale e culturale del territorio. Nel 2022 sono stati acquistati 1,12 miliardi di euro di crediti fiscali in ambito “Ecobonus” (per interventi di riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico) a fronte di relativi 6.558 clienti attivi sul business (sia imprese che privati).

Grazie ad un modello di business diversificato la Banca nel corso del 2022 ha operato in modo etico e sostenibile, abilitando un percorso virtuoso di partnership e promuovendo una collaborazione con aziende e imprenditori per creare valore condiviso per tutti gli stakeholder. Tra i temi materiali portanti per la Banca figurano infatti: sostegno all’imprenditoria ed educazione finanziaria; qualità nella relazione con il cliente; semplicità e trasparenza delle informazioni; digitalizzazione; sicurezza informatica e tutela della privacy. Tra le evidenze a maggior impatto si segnala: il 41% di clientela che ha acquistato prodotti digitali online; le 462,5 ore di formazione in materia di sicurezza informatica e tutela della privacy; il 100% (su 192 call effettuate) nel punteggio delle rilevazioni della qualità del servizio NPL associate alle “welcome call”. Inoltre, rilevanti risultano anche la realizzazione di un accordo con Federalberghi Veneto, Fidi Impresa & Turismo Veneto per agevolare l’accesso al credito a 250 aziende venete del settore alberghiero e la realizzazione di un progetto formativo nelle scuole secondarie in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio) che verte su temi di sostenibilità, educazione finanziaria, economia civile e pagamenti digitali.

Eridania: con trasporto su rotaia nel 2022 evitata emissione di 320 ton Co2

Eridania: con trasporto su rotaia nel 2022 evitata emissione di 320 ton Co2Milano, 2 mag. (askanews) – Eridania, azienda del comparto saccarifero parte del gruppo francese Cristal Union, nel 2022 ha fatto viaggiare su ferrovia l’equivalente di 531 camion1, evitando che questi si spostassero su strada. Il ‘risparmio’ per l’ambiente è stato di oltre 320 tonnellate di Co2, comportando una riduzione di oltre l’80% di emissioni di anidride carbonica.

Eridania infatti continua a consolidare il sistema di trasporto su rotaia supportata da Mercitalia Rail, parte del gruppo Fs. La rilevazione, che mette a confronto l’impatto dei trasporti merci ferroviari con l’equivalente modalità stradale, riguarda il 2022 e in particolare il tragitto tra Russi, nel Ravennate, sede del terminal di Eridania dedicato al trasporto su rotaia, e il deposito di Maddaloni, in provincia di Caserta. Il trasporto via treno continua anche lungo la tratta Francia – Italia: dal 2017 è stato sostituito il trasporto su strada dai terminal intermodali di Segrate e Lugo con un percorso diretto su rotaia verso lo stabilimento di Russi, sfruttando le potenzialità di stoccaggio e riducendo sia l’impatto ambientale sia i costi logistici.

“Da anni ormai abbiamo avviato il percorso green di Eridania in un crescendo di investimenti che vanno dalla riduzione dei consumi energetici, alla logistica, fino al packaging – dichiara Alessio Bruschetta, amministratore delegato Eridania Italia – I numeri di Mercitalia Rail confermano che il nostro impegno per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti sta dando i risultati auspicati. Continuiamo quindi a muoverci in questa direzione, rinnovando il nostro impegno affinché il nostro impatto positivo in materia di sostenibilità ambientale, sociale e di attenzione alla salute delle persone sia sempre più evidente e condiviso”.

Lombardia, Romani:equilibrare salari sanità rispetto a Paesi vicini

Lombardia, Romani:equilibrare salari sanità rispetto a Paesi viciniMilano, 2 mag. (askanews) – La Regione Lombardia deve “rimettere a posto i conti per quanto riguarda gli stipendi degli operatori, infermieri e medici per ripristinare quell’equilibrio che la Lombardia merita rispetto anche alle altre nazioni che si trovano vicino”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale lombardo, Federico Romani (Fdi), a margine della seduta odierna dell’assemblea. All’ordine del giorno è prevista, tra l’altro, la trattazione di una mozione sulle “emergenze del servizio sanitario lombardo (primo firmatario Carlo Borghetti, Pd).

Fondazione Triulza entra nel Cluster Collaboration Platform dell’UE

Fondazione Triulza entra nel Cluster Collaboration Platform dell’UEMilano, 2 mag. (askanews) – Fondazione Triulza, network di organizzazioni del Terzo Settore e dell’economia civile operativo in Mind-Milano Innovation District, è ufficialmente entrata a far parte del Cluster dell’Economia Sociale, uno dei Cluster Industriali dell’Unione Europea, ed è stata inserita nell’hub istituzionale European Cluster Collaboration Platform con il nome di “Triulza”.

L’ingresso nell’ecosistema dei Cluster dell’UE conferma e riconosce il valore di Fondazione Triulza all’interno di MIND e ribadisce l’importanza della presenza della società civile all’interno dei distretti dell’innovazione: una presenza che dev’essere fattiva e che ha un valore anche economico. “Il riconoscimento da parte della Commissione Europea di Fondazione Triulza come uno dei cluster italiani per l’economia sociale è un risultato importante che apre la strada, anche formalmente, a un grande spazio di sperimentazione dentro MIND e in Italia – ha detto Mario Calderini, professore ordinario del Politecnico di Milano e presidente del Comitato Scientifico della Social Innovation Academy in Mind – Triulza si pone infatti un unicum Europeo: è un cluster dell’economia sociale innestato direttamente in un distretto di innovazione ad alta intensità tecnologica e di conoscenza. L’economia e l’impresa sociale sono davvero protagoniste del modello di innovazione di Mind. Il cluster Triulza contribuisce ad aprire Mind all’innovazione sociale ed ai territori su scala internazionale. Al contempo, la collocazione di Triulza nel distretto esplicita il ruolo della Fondazione come solida rete per la trasformazione tecnologica dell’economia sociale”.

“Questo riconoscimento conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione e in linea con l’Action Plan for the Social Economy dalla Commissione Europea, che chiede agli Stati membri di definire e promuovere un’economia sociale di nuova generazione che vada oltre il perimetro del Terzo Settore e che riguardi tutto il sistema economico – ha affermato Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza – L’economia sociale è per l’UE un Cluster industriale ed è per questo che dobbiamo continuare a promuovere e supportare la digitalizzazione e il trasferimento tecnologico delle realtà del Terzo Settore insieme a nuovi strumenti finanziari e a modelli di collaborazione e contaminazione con altri modelli d’impresa che hanno gli stessi obiettivi sociali d’impatto. Mind, oltre ad essere la palestra di sperimentazione di questo modello, rafforza inoltre la sua vocazione internazionale facendo parte del nuovo Cluster dell’economia sociale”. Tra le iniziative di Fondazione Triulza in Mind riconosciute di valore dalla Commissione Europea nel contesto dei cluster industriali dell’economia sociale rientrano: i percorsi di capacity building e di trasferimento tecnologico per cooperative, startup sociali e startup innovative sviluppati con il progetto Social Tech insieme a Fondo Sviluppo – Confcooperative, Coopfond – Legacoop e General Fond – Agci (che hanno già coinvolto 52 cooperative e startup sociali); le attività per immergere nell’ecosistema d’innovazione di Mind imprese innovative ad impatto attraverso strumenti come le Call Social Tech e il progetto MatchIS con Finlombarda e PlusValue; Il Social Innovation Campus, hub privilegiato per promuovere l’innovazione sociale e l’impatto tra le nuove generazioni con percorsi di orientamento e di co-progettazione, che ha già coinvolto nelle quattro prime edizioni circa 20.000 partecipanti; le attività di dibattito e di confronto sulla misurazione dell’impatto e sull’attivazione di strumenti finanziari mirati nell’ambito della Social Innovation Academy dal 2018. In questo nuovo contesto internazionale, Fondazione Triulza intende dunque rafforzare le collaborazioni con realtà italiane e non per l’attuazione di progetti e di attività che servano a rafforzare e valorizzare l’economia sociale in Italia, anche attingendo dei fondi che la Commissione potrebbe dedicare ai membri dei Cluster.

Il profilo completo di ‘Triulza’ nell’ambito dell’European Cluster Collaboration Platform è consultabile al link https://profile.clustercollaboration.eu/profile/cluster-organisation/bfb10ff9-0f4b-4881-8a21-452b7e6606d5

(nella foto: Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza)

Pnrr, Fedriga: finanzieremo la prima valle dell’idrogeno in Ue

Pnrr, Fedriga: finanzieremo la prima valle dell’idrogeno in UeTrieste, 2 mag. (askanews) – Tra le priorità del programma di Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, c’è la valle dell’idrogeno. Lo ha affermato lui stesso nella presentazione delle linee programmatiche, questa mattina in Consiglio regionale. “Utilizzeremo i fondi destinati dal Pnrr per quanto riguarda l’idrogeno – ha specificato il presidente -. Non posso non menzionare infatti la valle dell’idrogeno nord adriatica sostenuta da un partenariato istituzionale, industriale, scientifico dei territori italiano, sloveno e croato. La prima iniziativa in Europa che si pone l’obiettivo ambizioso di contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e crescita sostenibile per mezzo di un piano integrato transfrontaliero di produzione, stoccaggio, trasporto e distribuzione dell’idrogeno”.

Questa, secondo Fedriga, è “una testimonianza emblematica, non certo unica, di come questa amministrazione abbia inteso coniugare le politiche di sviluppo economico-industriale con la necessaria salvaguardia dell’ambiente, adoperandosi con pragmatismo all’armonizzazione di questi due irrinunciabili priorità”. Fedriga ha aggiunto che sulla tutela dell’ambiente e la sostenibilità “vanno anche le politiche che abbiamo intenzione di implementare per quanto riguarda la lotta alla siccità. Su questo, penso non soltanto ai diversi milioni di euro messi a disposizione del comparto agricolo per quanto riguarda i micro-invasi, ma penso anche agli studi che stiamo continuando a portare avanti. L’iniziativa è partita con la scorsa legge di assestamento di luglio 2022 dove abbiamo messo a disposizione per questo studio di fattibilità per impianti di desalinizzazione”.

Fabio Di Giammarco nuovo amministratore delegato di Bauli

Fabio Di Giammarco nuovo amministratore delegato di BauliMilano, 2 mag. (askanews) – Fabio Di Giammarco è il nuovo amministratore delegato del gruppo Bauli. Il nuovo ad, si legge nella nota, guiderà il gruppo “nella nuova importante fase di rafforzamento del percorso di crescita, sia in Italia che sui mercati esteri”.

Di Giammarco vanta una esperienza nel settore food & beverage maturata a livello internazionale. Italiano e cresciuto in America, il nuovo amministratore delegato ha ricoperto diverse posizioni di crescente responsabilità all’interno delle divisioni commerciali di aziende del largo consumo, quali Mondelez, Danone e SABMiller, lavorando anche in Italia per Saiwa. Dal 2005 al 2010 Di Giammarco ha gestito l’area di brand communication globale per Royal Philips con base ad Amsterdam, per poi approdare nel 2012 in Bacardi. Infine dal 2017 ha svolto il ruolo di president, Latin America, in Puratos, azienda di primo piano a livello mondiale negli ingredienti utilizzati in pasticceria e panetteria.

Gillette e Figc insieme per il calcio femminile

Gillette e Figc insieme per il calcio femminileRoma, 2 mag. (askanews) – Il calcio femminile è una realtà sempre più affermata e importante in tutto il mondo e anche in Italia è un fenomeno sportivo in continua crescita, ma con ampi margini di ulteriore sviluppo raggiungibili soprattutto superando alcuni pregiudizi ancora diffusi. Partendo da queste considerazioni, Gillette, brand leader della rasatura e da sempre vicino al mondo dello sport e agli uomini, che siano team Bomber sbarbati, o team King con la barba, scende in campo insieme alla FIGC, Federazione Italiana Giuoco Calcio, per sostenere il calcio femminile, attraverso il progetto “La passione per il calcio non fa distinzioni”.

L’accordo tra Gillette e FIGC, basato su valori e passioni comuni, è stato siglato oggi a Roma, alla presenza del Presidente della Federazione Gabriele Gravina e dell’Amministratore Delegato P&G Italia Paolo Grue. “Gillette è da sempre vicino al mondo maschile e dello sport. Affiancare questo marchio così noto alla nostra nazionale di calcio femminile, supportando attività di educazione per studenti e adulti al contrasto di stereotipi e pregiudizi verso le giovani ragazze, esprime con coerenza i valori di diversità e inclusione sostenuti da tutto il Gruppo P&G – spiega Paolo Grue, Presidente e Amministratore Delegato di Procter & Gamble in Italia -. Grazie alla sua popolarità e rilevanza per milioni di persone, con Gillette abbiamo scelto di sostenere i Mondiali di calcio femminile, schierandoci al fianco delle donne per mandare un messaggio di lotta contro gli stereotipi di genere e per sostenere la piena libertà di scelta per tutti dello sport che si vuole praticare”.

“La promozione del calcio femminile in Italia, soprattutto tra le più giovani, rappresenta una sfida dal punto di vista sportivo – dichiara Gabriele Gravina, Presidente FIGC – ma anche e soprattutto sotto il profilo culturale. Siamo felici che un brand globale come Gillette abbia deciso di contribuire al percorso intrapreso dalla FIGC supportando la Nazionale, che rappresenta l’apice del movimento, e coinvolgendo direttamente le famiglie in questo progetto avvincente e innovativo. Il calcio femminile italiano sta crescendo nei numeri e nel riconoscimento di alcuni diritti, ma il vero obiettivo della Federazione è abbattere definitivamente i pregiudizi che ancora ostacolano la sua completa diffusione in tutte le aree del nostro Paese”. Il progetto “La passione per il calcio non fa distinzioni” prenderà il via con una serie di iniziative, sui social e sui campi di gioco, con l’obiettivo di generare un impatto culturale positivo nella percezione dell’attività calcistica femminile e sostenere concretamente la base del movimento italiano. Nel progetto sono coinvolte le Azzurre Lisa Boattin, Barbara Bonansea, Valentina Giacinti, Laura Giuliani, Manuela Giugliano, Elena Linari, gli Ambassador Gillette, Bobo Vieri e Alessandro Cattelan, insieme a Cristiana Capotondi, madrina e sostenitrice del progetto.

In un anno importante per il calcio femminile, durante il quale a luglio è in programma la FIFA Women’s World Cup 2023 in Nuova Zelanda, il progetto “La passione per il calcio non fa distinzioni” si rivolge agli appassionati e ai praticanti, alle loro famiglie e in particolare ai papà, che siano Bomber o siano King. Si partirà a maggio con la campagna social #tifapertuafiglia, in cui Gillette e le calciatrici della Nazionale Femminile sfideranno tutti i papà d’Italia a realizzare un video in cui giocano a calcio con la propria figlia, per vincere il viaggio in Nuova Zelanda e assistere a una partita della FIFA Women’s World Cup 2023. A inizio luglio, il progetto sarà protagonista, attraverso ulteriori attività, in occasione dell’ultima gara amichevole delle Azzurre prima del Mondiale. Anche dopo i Mondiali, Gillette darà nuova linfa al progetto attraverso iniziative con un grande impatto sul territorio nazionale, per raccontare il mondo del calcio alle bambine e alle loro famiglie. Infatti, a partire dal 23 settembre, in occasione della Settimana Europea dello Sport, insieme al Settore Giovanile e Scolastico FIGC, Gillette darà il via ai “Play Days”, eventi realizzati in tutte le regioni italiane che coinvolgono oltre 2000 bambine provenienti dalle scuole primarie e secondarie. Gli eventi, che hanno l’obiettivo di favorire la relazione tra bambine, famiglie e società locali, si svolgeranno all’interno delle scuole calcio con attività ludico-sportive come gioco-partita su campi ridotti e challenge con la palla.

“Voglio fare i miei complimenti a Gillette, un brand maschile, per aver scelto di essere al fianco delle donne e della Nazionale di calcio italiana. Molte atlete sono state accompagnate a questo sport dai fratelli, dai padri o dai nonni ed è bello rendere omaggio a questa storia familiare di passione e complicità per quello che per me è lo sport più bello del mondo”, ha aggiunto Cristiana Capotondi, madrina e sostenitrice dell’iniziativa. I dati sul calcio femminile. In tutto il mondo il calcio femminile è una realtà sempre più affermata. Secondo i dati emersi da una ricerca Gillette condotta insieme all’Istituto di Ricerca Sociale e di Marketing Eumetra, nell’ambito del progetto, in Italia oggi 1 donna su 12 gioca a calcio*, dato che diminuisce quando si parla di bambine: 1 figlia su 20* del campione intervistato pratica questa disciplina. Inoltre, il 50% dei genitori ritiene che il calcio non sia adatto alle bambine, individuando tra le motivazioni di questa considerazione il fatto che si tratti di uno sport di contatto.

*La ricerca commissionata da Gillette e condotta dall’Istituto di Ricerca Sociale e di Marketing Eumetra è stata effettuata considerando un campione di 1.000 persone (di cui 50% donne e 50% uomini) di età superiore ad anni 18.

Lombardia, Bertolaso: da Pnrr zero euro per personale Case comunità

Lombardia, Bertolaso: da Pnrr zero euro per personale Case comunitàMilano, 2 mag. (askanews) – “È difficile immaginare” un Pnrr che ci dice di realizzare “mura e attrezzature”, ma “non stanzia neanche un centesimo per nuovo personale sanitario”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, rispondendo in Consiglio regionale a un’interrogazione sulle 216 Case di comunità previste, di cui ne sono state aperte finora “105”. “Abbiamo un cronoprogramma” per nuove inaugurazioni nei prossimi mesi, ma la situazione resta “estremamente complicata, sul piano nazionale” per l’assunzione di nuovi medici e infermieri. Per questo Bertolaso ha ribadito la richiesta al governo di “norme più elastiche” per incentivare le nuove assunzioni. Quanto agli Ospedali comunità Bertolaso ha detto che ne sono stati realizzati 23 su 66 previsti.