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Giorgetti: imprenditori e lavoratori molto meglio dei politici

Giorgetti: imprenditori e lavoratori molto meglio dei politiciRoma, 29 apr. (askanews) – Nell’incontro di ieri la presidente della Bce, Christine Lagarde “era molto sorpresa, favorevolmente sorpresa, di come l’economia italiana vada molto meglio. Gli imprenditori italiani, questa è la mia osservazione, gli imprenditori italiani e anche i lavoratori italiani sono molto meglio dei politici italiani, evidentemente. E anche degli analisti, che normalmente sottostimano le nostre capacità”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un punto stampa al termine delle riunioni dell’Ecofin informale a Stoccolma.

Le star del cinema e della cultura hanno chiesto a Putin di liberare Navalny

Le star del cinema e della cultura hanno chiesto a Putin di liberare NavalnyMilano, 29 apr. (askanews) – “Attori, scrittori, registi, giornalisti e altri personaggi della cultura hanno scritto una lettera aperta a Vladimir Putin chiedendo l’immediato rilascio di Alexei Navalny”. Così sui social dell’oppositore russo in carcere si rende noto che tra i firmatari dell’appello ci sono Jean Reno, Dominic West, Mikhail Baryshnikov, Bill Naii, Margaret Atwood, Jonathan Franzen. La lettera è stata firmata da molti di coloro che, due anni fa, durante uno sciopero della fame di Navalny, hanno chiesto che i medici fossero autorizzati a visitarlo: JK Rowling, Jude Law, Thom Yorke e altri. “Libertà ad Alexei Navalny!” è la principale richiesta rivolta al presidente della Federazione russa. L’oppositore è anche indagato per terrorismo mentre sta scontando una doppia pena di 11 anni complessivi per frode e oltraggio alla corte. “Un enorme grazie a tutti coloro che ancora una volta hanno chiesto il rilascio di Alexei Navalny” scrive la fondazione anticorruzione di Navalny su Twitter, che ricorda anche Benedict Cumberbatch, David Duchovny e Vanessa Redgrave.

Le star del cinema chiedono a Putin di liberare Navalny

Le star del cinema chiedono a Putin di liberare NavalnyMilano, 29 apr. (askanews) – “Attori, scrittori, registi, giornalisti e altri personaggi della cultura hanno scritto una lettera aperta a Vladimir Putin chiedendo l’immediato rilascio di Alexei Navalny”. Così sui social dell’oppositore russo in carcere si rende noto che tra i firmatari dell’appello ci sono Jean Reno, Dominic West, Mikhail Baryshnikov, Bill Naii, Margaret Atwood, Jonathan Franzen.

La lettera è stata firmata da molti di coloro che, due anni fa, durante uno sciopero della fame di Navalny, hanno chiesto che i medici fossero autorizzati a visitarlo: JK Rowling, Jude Law, Thom Yorke e altri. “Libertà ad Alexei Navalny!” è la principale richiesta rivolta al presidente della Federazione russa. L’oppositore è anche indagato per terrorismo mentre sta scontando una doppia pena di 11 anni complessivi per frode e oltraggio alla corte.

“Un enorme grazie a tutti coloro che ancora una volta hanno chiesto il rilascio di Alexei Navalny” scrive la fondazione anticorruzione di Navalny su Twitter, che ricorda anche Benedict Cumberbatch, David Duchovny e Vanessa Redgrave.

Mattarella: non arrendersi a idea che possa esistere lavoro povero

Mattarella: non arrendersi a idea che possa esistere lavoro poveroCavriago, 29 apr. (askanews) – “Mentre si riaffaccia la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero” è necessario “affermare con forza il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”. Ecco perché “favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita al distretto meccatronico di Reggio Emilia in occasione della festa del 1 Maggio, alla presenza tra gli altri del ministro del Lavoro, Marina Calderone.

“L’unità del Paese significa unità sostanziale sul piano delle opportunità di lavoro – ha detto Mattarella -. Significa impegno per rimuovere le disuguaglianze territoriali. Presidiare e promuovere l’unità nazionale significa anche questo. Il lavoro è indice di dignità perché è strettamente collegato al progetto di vita di ogni persona”. E, allora, ha proseguito il Capo dello Stato “mentre si riaffaccia la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero, la cui remunerazione non permette di condurre una esistenza decente, è necessario affermare con forza, invece, il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”. “Il Primo Maggio è la festa della dignità del lavoro – ha ricordato Mattarella -. E’ la festa della Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro è un diritto e lo stesso Luigi Einaudi – rigoroso maestro liberale di economia – in risposta all’appello di Giorgio La Pira ‘in difesa della povera gente’, in cui indicava la lotta alla disoccupazione e lo sradicamento della miseria come impegno primario dello Stato – siamo nel 1950 – affermava che ‘lo Stato moderno ha come primo compito di non creare disoccupazione e miseria’, elencando i motivi che le aggravano”.

“Il lavoro – ha precisato il presidente – è anche un dovere. Ce lo ricorda l’art. 4 della Costituzione: ‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’. Per proseguire: ‘Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società’”. Ecco perché “favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi. E l’intervento del ministro del Lavoro manifesta questa consapevolezza. Ma, come noto, il richiamo ai valori fondanti della nostra società è ben più impegnativo”.

Mattarella: Repubblica fondata su lavoro è traguardo a cui tendere

Mattarella: Repubblica fondata su lavoro è traguardo a cui tendereCavriago, 29 apr. (askanews) – “Il Primo maggio di quest’anno conferma i grandi valori che ispirano questa giornata di Festa per i lavoratori e per l’intera comunità nazionale. E’ una giornata di impegno, perché sollecita a rendere concreta l’affermazione che la Repubblica è fondata sul lavoro, traguardo a cui tendere costantemente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita al distretto meccatronico di Reggio Emilia in occasione della festa del 1 Maggio.

“Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della Meccatronica, a Reggio Emilia – ha detto Mattarella nel suo saluto, dopo aver ascoltato gli imprenditori e i lavoratori locali e dopo l’intervento del ministro del Lavoro, Marina Calderone -. Dopo l’anno scorso, a Udine, anticipiamo questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo di lavoro che guarda all’innovazione. Una realtà che ribadisce il valore costituzionale del lavoro e sottolinea, al contempo, come esso si confermi il motore della crescita e della coesione sociale della Repubblica”. “E’ il lavoro – secondo Mattarella – che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il Paese in Europa e nel mondo. Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale. Il lavoro è stato ed è misura del contributo ai doveri inderogabili di solidarietà tracciati dalla Costituzione. Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità. E il lavoro riguarda le persone”. Quel “capitale umano” che, come ha ricordato il Capo dello Stato “è all’origine dell’esperienza che qui, oggi, viene messa in rilievo con l’immagine della fabbrica come ‘cantiere permanente’ evocata dalla presidente di Unindustria Reggio Emilia Anceschi”.

Le parole importanti che ha detto Mattarella sul lavoro in occasione del Primo Maggio

Le parole importanti che ha detto Mattarella sul lavoro in occasione del Primo MaggioCavriago, 29 apr. (askanews) – “Il Primo maggio di quest’anno conferma i grandi valori che ispirano questa giornata di Festa per i lavoratori e per l’intera comunità nazionale. E’ una giornata di impegno, perché sollecita a rendere concreta l’affermazione che la Repubblica è fondata sul lavoro, traguardo a cui tendere costantemente”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita al distretto meccatronico di Reggio Emilia in occasione della festa del Primo Maggio.

“Celebriamo il valore della giornata del 1° maggio con necessario anticipo, nel cuore del distretto della Meccatronica, a Reggio Emilia – ha detto Mattarella nel suo saluto, dopo aver ascoltato gli imprenditori e i lavoratori locali e dopo l’intervento del ministro del Lavoro, Marina Calderone -. Dopo l’anno scorso, a Udine, anticipiamo questa volta la celebrazione della Festa del Lavoro in un luogo di lavoro che guarda all’innovazione. Una realtà che ribadisce il valore costituzionale del lavoro e sottolinea, al contempo, come esso si confermi il motore della crescita e della coesione sociale della Repubblica”. “E’ il lavoro – secondo Mattarella – che ci mette di fronte alle sfide nuove, alle necessità e a bisogni emergenti, per chiederci come rilanciare il Paese in Europa e nel mondo. Il lavoro è stato lo strumento che ha permesso e favorito la mobilità sociale. Il lavoro è stato ed è misura del contributo ai doveri inderogabili di solidarietà tracciati dalla Costituzione. Il lavoro è ciò che mette ogni cittadino nella condizione di scegliere il proprio posto nella vita della comunità. E il lavoro riguarda le persone”. Quel “capitale umano” che, come ha ricordato il Capo dello Stato “è all’origine dell’esperienza che qui, oggi, viene messa in rilievo con l’immagine della fabbrica come ‘cantiere permanente’ evocata dalla presidente di Unindustria Reggio Emilia Anceschi”.

Così, ancora, Mattarella: “Mentre si riaffaccia la tentazione di arrendersi all’idea che possa esistere il lavoro povero” è necessario “affermare con forza il carattere del lavoro come primo, elementare, modo costruttivo di redistribuzione del reddito prodotto”. Ecco perché “favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi”. E poi: “Il Primo Maggio è la festa della dignità del lavoro – ha ricordato Mattarella -. E’ la festa della Repubblica fondata sul lavoro. Il lavoro è un diritto e lo stesso Luigi Einaudi – rigoroso maestro liberale di economia – in risposta all’appello di Giorgio La Pira ‘in difesa della povera gente’, in cui indicava la lotta alla disoccupazione e lo sradicamento della miseria come impegno primario dello Stato – siamo nel 1950 – affermava che ‘lo Stato moderno ha come primo compito di non creare disoccupazione e miseria’, elencando i motivi che le aggravano”. “Il lavoro – ha precisato il presidente – è anche un dovere. Ce lo ricorda l’art. 4 della Costituzione: ‘La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto’. Per proseguire: ‘Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società’”.

Ecco perché “favorire l’ingresso nel mondo del lavoro è compito delle autorità pubbliche preposte che devono creare le condizioni affinché le imprese possano svilupparsi. E l’intervento del ministro del Lavoro manifesta questa consapevolezza. Ma, come noto, il richiamo ai valori fondanti della nostra società è ben più impegnativo”. “C’è amarezza in chi constata che la piena occupazione, specie per i giovani e le donne, è di là da venire. Così come nel Mezzogiorno. Persistono frammentazione e precarietà, condizioni di lavoro insicure, divari salariali, costo della vita in aumento, in funzione anche delle tensioni internazionali in atto”. “Un recente rapporto ha messo in evidenza come il lavoro minorile sfruttato sia ancora una piaga presente – ha spiegato Mattarella -. Lo sfruttamento ai danni dei minori costituisce un grave furto di futuro, sottraendo questi ragazzi alla scuola e spingendoli verso la marginalità. E’ un tema che riguarda anche la condizione di molti lavoratori immigrati”.

Altro aspetto da “porre in primo piano”, secondo il Capo dello Stato, è quello degli “infortuni sul lavoro, che distruggono vite, gettano nella disperazione famiglie, provocano danni irreversibili, con costi umani inaccettabili”. “Sappiamo bene – ha detto Mattarella – che le battaglie del movimento sindacale dei lavoratori hanno contribuito in modo significativo a raggiungere traguardi di progresso sociale evidenti e che l’Italia, nella sua trasformazione, ha compiuto giganteschi passi di crescita e di progresso. Ma le contraddizioni tendono sovente a riprodursi, come in ogni vicenda umana”. “C’è amarezza in chi constata che la piena occupazione, specie per i giovani e le donne, è di là da venire. Così come nel Mezzogiorno – ha aggiunto -. Persistono frammentazione e precarietà, condizioni di lavoro insicure, divari salariali, costo della vita in aumento, in funzione anche delle tensioni internazionali in atto. Stagnazione salariale e sicurezza sul lavoro, nonostante i passi compiuti, sono temi in perenne discussione. I rappresentanti sindacali che hanno preso la parola lo hanno dichiarato e denunciato”.

Sarri: “Tutto è apparecchiato per la festa, ma c’è la Lazio”

Sarri: “Tutto è apparecchiato per la festa, ma c’è la Lazio”Roma, 29 apr. (askanews) – “La tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile”. Maurizio Sarri alla viglia della trasferta di Milano contro l’Inter ricorda: il Napoli vincerà lo scudetto ma la Lazio non starà certo a guardare. “Siamo nella fase risolutiva della stagione, gli insegnamenti servono poco. Una battuta d’arresto è pesante. Con il Torino non eravamo al meglio fisicamente, l’ho detto subito, ma anche mentalmente. Se questo è un normale piccolo down dopo un buon periodo reagiremo subito, se invece il calo è dovuto al fatto che pensavamo di aver raggiungo già l’obiettivo è un problema. Domani affrontiamo una squadra che nelle partite singole è straordinaria. Dobbiamo dimenticarci l’andata, che abbiamo vinto ma abbiamo anche sofferto. Dobbiamo giocare come collettivo e non come singoli. Abbiamo lavorato molto sullo scarico, la squadra ne dovrebbe beneficiare. Ma è difficilmente scindibile l’aspetto fisico da quello mentale. I carichi di lavoro della scorsa settimana, abbinati al cambio di temperatura, l’abbiamo pagati contro il Torino: non l’ho detto per tutelare la squadra, lo penso davvero”. Rocchi ha designato Guida di Torre Annunziata: “La gente pensa che io ce l’abbia con gli arbitri, ma non guardo neanche la designazione. Io non guardo neanche un episodio, ma il metro arbitrale. E poi mi esprimo. Credo poco a queste storie territoriali: non penso che se abita a 40 chilometri da Napoli si faccia condizionare”. Lazio che si presenta a Milano con 7 punti più dell’Inter. “Nel nostro campionato ci sono 4 squadre più forti di noi, poi ce la giochiamo. Noi abbiamo fatt o qualcosa in più rispetto alle attese, le altre invece qualcosa in meno. Non dobbiamo pensare alla classifica. L’Inter ha ritrovato fiducia ed entusiasmo, è forte. Poi ci sono rischi anche che riguardano noi”. È un caso se in campionato la Lazio ha perso solo una volta due partite di fila? “Spero che questo trend prosegua, che dimostra questa capacità di reazione. Dipende da quello che pensavamo prima del Torino. Se ci sentiamo di giocarsi qualcosa che davamo per acquisito è un percorso molto complicato. Noi dobbiamo rimanere dentro la partita con grande convinzione, che è nettamente diverso dall’essere presuntuosi”.

Gp Azerbaijan, Leclerc: “Confermiamo questo risultato in gara”

Gp Azerbaijan, Leclerc: “Confermiamo questo risultato in gara”Roma, 29 apr. (askanews) – “Nel Q3 la macchina si comportava in modo diverso, con la soft che non usavamo da ieri, quindi nel finale ho perso il posteriore e sono andato a muro. Mi dispiace per Carlos, frenato dalla bandiera gialla, ma sono contento del mio primo giro. Ora dobbiamo confermare questo risultato in gara”. Così Charles Leclerc dopo aver conquistato la prima pole nella shootout del sabato mattina a Baku. “Domani ci proveremo, ma dobbiamo essere realisti – ha proseguito il ferrarista -. Finora le Red Bull ci sono state davanti in gara, ma speriamo di avere una bella sorpresa. La macchina si è migliorata parecchio e oggi avremo più risposte sulla competitività, ma la Ferrari deve stare in vetta e io farò di tutto per vincere”.

Per il ponte del Primo Maggio previsti traffico e cattivo tempo

Per il ponte del Primo Maggio previsti traffico e cattivo tempoRoma, 29 apr. (askanews) – Per il week-end di oggi 29 e domenica 30 aprile, al quale si collega la festività di lunedì Primo maggio, si prevede un significativo incremento della circolazione stradale verso le principali località di villeggiatura italiane, con anche una previsione di traffico intenso in occasione dei rientri di molti utenti che hanno potuto approfittare di alcuni giorni di riposo infrasettimanali.

I maggiori flussi di traffico da “bollino rosso” sono attesi per la mattinata di sabato 29 aprile, mentre le proiezioni indicano che per il pomeriggio di lunedì Primo maggio è atteso molto traffico di rientro verso le maggiori città, anche in questo caso da “bollino rosso”. Si prevede inoltre che la fine del rientro possa interessare anche la mattinata di martedì 2 maggio. Domenica 30 aprile e lunedì Primo maggio i mezzi superiori alle 7,5t non potranno circolare nella fascia oraria compresa tra le 09:00 e le 22:00. Al fine di fornire ai cittadini informazioni utili per favorire partenze consapevoli e per aumentarne la sicurezza, Viabilità Italia, che monitorerà costantemente le condizioni di percorribilità della rete viaria di interesse nazionale, ha messo a disposizione dei documenti consultabili sul sito internet www.poliziadistato.it, tra cui il calendario con i bollini di traffico con indicazione delle fasce orarie di divieto di circolazione per i veicoli di portata superiore alle 7,5t e l’elenco dei cantieri inamovibili presenti lungo la rete autostradale e le principali strade statali. Gli enti proprietari e concessionari stradali provvederanno comunque a rimuovere i cantieri di lavoro temporanei.

Il centro Viabilità Italia richiama l’attenzione di quanti si metteranno in viaggio affinché adottino comportamenti di guida prudenti e rispettosi delle norme di comportamento stradale. E il tempo non aiuta. Anticiclone africano timido sull’Italia; in queste ore di caldo record sulla Spagna, l’alta pressione regala al nostro Paese solo una breve tiepida fase stabile: nel weekend cambierà tutto nuovamente con un brusco peggioramento tra domenica e martedì 2 maggio.

Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, prevede l’arrivo di un’intensa perturbazione nordatlantica già da domenica, con le prime avvisaglie domani sera sul Nord-Ovest: potremo avere addirittura 1 metro di neve fresca oltre i 1900 metri sulle Alpi occidentali con quantitativi di pioggia che non si vedevano da mesi sul siccitoso settore nordoccidentale. Un’ottima notizia contro l’estrema crisi idrica che attanaglia in particolare Piemonte e Valle d’Aosta da più di 2 anni. Oggi arriveranno le prime precipitazioni, a tratti intense in serata sul Piemonte; durante la giornata il sole sarà comunque ancora prevalente al Centro-Sud con massime intorno ai 30°C sulle Isole Maggiori. Il vero peggioramento è atteso tra domenica e lunedì 1 maggio ad iniziare dal Nord Italia con piogge alluvionali al Nord-Ovest, oltre 100-150 mm di pioggia: in altre parole fino a 150 litri di acqua per ogni metro quadrato, il contenuto di una vasca da bagno rovesciato su ogni metro quadro. Gli accumuli maggiori sono previsti sul Piemonte occidentale, ma va seguito attentamente lo sviluppo della bassa pressione tra Mar Ligure e Mare di Corsica: dalla posizione dell’occhio di questo piccolo ciclone dipenderà la distribuzione delle piogge di domenica e lunedì, le giornate peggiori dal punto di vista meteo, le giornate migliori contro la crisi idrica del Nord Italia. Al momento mancano circa 500 mm in Piemonte, se ne cadessero 100-150 mm saremmo comunque in grado di invertire una pesante tendenza e senz’altro di dare ossigeno ed acqua all’agonizzante fiume Po.

In sintesi, qualche pioggia domani sul Nord-Ovest e a ridosso della dorsale appenninica, piogge forti domenica in Piemonte e sparse a macchia di leopardo su quasi tutto il Centro-Nord, fenomeni alluvionali lunedì 1 maggio tra Piemonte e Liguria; infine, da martedì sera il ciclone punterà decisamente il Sud dove potrebbe insistere almeno fino all’alba del 5 maggio.

Fdv Cgil: in 2043 6,9mln di lavoratori in meno, servono più migranti

Fdv Cgil: in 2043 6,9mln di lavoratori in meno, servono più migrantiMilano, 29 apr. (askanews) – Nel 2043 la popolazione in età da lavoro (15-64 anni) sarà inferiore di 6,9 milioni di persone. Per contrastare almeno parzialmente questo fenomeno l’attuale saldo migratorio dovrebbe aumentare di almeno 150mila persone all’anno. Sono alcuni dei dati che emergono dalla ricerca della Fondazione Di Vittorio ‘L’Italia tra questione demografica, occupazionale e migratoria’.

“Un calo insostenibile – avverte il presidente della FDV Fulvio Fammoni – che se non contrastato con interventi immediati prospetterebbe un futuro di declino cui non ci si può rassegnare”. Le previsioni probabilistiche al 2043 segnalano una drastica riduzione della popolazione residente di oltre 3 mln rispetto ad oggi, come risultato di una diminuzione dei più giovani (-903mila) e delle persone in età di lavoro (-6,9 milioni) e di un aumento degli anziani (+4,8 milioni). Solo un apporto aggiuntivo al saldo migratorio di +150mila persone all’anno consentirebbe in vent’anni di mitigare la diminuzione della popolazione totale e ridurrebbe il calo previsto della popolazione attiva.

“Non esiste un’unica leva – sottolinea Fammoni – ma più fattori non contrapponibili fra di loro su cui intervenire. La ricerca infatti propone dati e idee di possibili interventi per ridurre in modo accettabile il calo della popolazione in età da lavoro, estendendo a tutti diritti e opportunità e garantendo al Paese la possibilità di sviluppo economico e sociale”. Per la segretaria confederale della Cgil Tania Scacchetti “è necessario uscire dalla logica della propaganda e avviare una serie di misure e investimenti volti alla ripresa della natalità, al sostegno dell’occupazione femminile e all’ingresso legale dei migranti nel nostro Paese, politiche che non devono assolutamente essere contrapposte”.