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Skiantos, fuori il 14 aprile il doppio vinile di “Doppia Dose”

Skiantos, fuori il 14 aprile il doppio vinile di “Doppia Dose”




Skiantos, fuori il 14 aprile il doppio vinile di “Doppia Dose” – askanews.it



















Roma, 3 apr. (askanews) – Il 14 aprile esce, per la prima volta in doppio vinile da collezione (180 gr, numerato) pubblicato da Ala Bianca, “Doppia Dose” degli Skiantos, primo doppio CD, pubblicato originariamente nel 1999, un lavoro che è un perfetto compendio dell’ironia e sberleffo d’autore, temi caratteristici della storica band che ha ideato il rock demenziale.

Il disco esce in occasione del compleanno di Freak Antoni, che cade il 16 aprile, e contiene un prezioso inedito, “Flippato per gli Skiantos” con la voce originale di Freak Antoni. “Flippato = stravolto, intontito. Noi di stravolti o intontiti ai nostri concerti ne incontravamo tanti… e se non lo erano, lo diventavano”, racconta Fabio Testoni.

“Da qui l’idea di Freak di dedicargli una canzone ad hoc, che poi realizzammo come esclusivo omaggio agli affiliati del FunCoolClub, atto di devozione e di benemerenza assoluta agli Skiantos. Ci sembrava giusto dopo tanti anni inserirla in questa ristampa su vinile di Doppia Dose, per ascoltare ancora una volta un inedito cantato dal nostro cantante preferito!”, aggiunge Dandy Bestia. Il doppio vinile contiene “Il solito trionfo” (Disco Uno), che rappresentava, allora, la nuova discografia Skiantos (con vari e prestigiosi ospiti) e “M’hai cotto il razzo” (Disco Due) che restituiva invece la storica formazione degli Skiantos ’77.

“Doppia dose” è stato il progetto discografico più ambizioso degli Skiantos: prefigurava una nuova stagione introspettiva (“Io Dentro”) e di denuncia sociale (“Nuovo Medioevo”), oltre alla solita ironia e leggerezza. Un progetto nel quale Freak e band credettero moltissimo e che a distanza di anni riesce ancora oggi a trasmettere la forza delle loro idee ed intuizioni. I tanti ospiti presenti (Gang, Johnson Righeira più Montefiori Cocktail, Jimmy Villotti, Datura, Angelo Branduardi, Patrizio Fariselli degli Area, Samuele Bersani, Lucio Dalla, Luca Carboni, Shel Shapiro, Banda Osiris e Vasco Rossi) si erano prestati ad un gioco di complicità più che di semplice partecipazione, esibendosi in diversi modi: alcuni facendo proprie le canzoni, altri proponendo una frase musicale, altri ancora scherzando o partecipando ad un bizzarro coro, il tutto in una sorta d’improvvisazione creativa giocata in totale sintonia con gli stessi Skiantos.

Gli Skiantos intervengono sul linguaggio delle parole e dei comportamenti, scelgono di essere banali, “stupidi”, allusivi, abusivi ed esagerati in contrapposizione alla retorica dei “buoni sentimenti” e alla prosopopea dei cantautori. Raccolgono segnali dal gergo giovanile per contaminare l’insopportabile modo del “buon senso”. Ad una presunta “poetica alta” da grande artista contrappongono una “poetica bassa” da artista sconnesso.

Il 4 maggio al via XVI edizione del Festival Tulipani di Seta nera

Il 4 maggio al via XVI edizione del Festival Tulipani di Seta nera




Il 4 maggio al via XVI edizione del Festival Tulipani di Seta nera – askanews.it



















Roma, 3 apr. (askanews) – Il racconto cinematografico della diversità, della fragilità e dell’unicità delle persone e dei luoghi, è al centro delle opere selezionate per concorrere al Premio Sorriso Rai Cinema Channel nell’ambito della XVI edizione del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale “Tulipani di Seta nera”, che si terrà dal 4 al 7 maggio al The Space cinema Moderno di Roma.

Da oggi i lavori scelti per le quattro sezioni in concorso, cortometraggio, documentario, #SocialClip e digital serie, sono visibili sulla piattaforma realizzata da Rai Cinema Channel in collaborazione con Rai per la sostenibilità e Rai Pubblica Utilità, alla pagina www.tulipanidisetanera.rai.it. L’opera che otterrà il maggior numero di visualizzazioni entro il primo maggio per la propria sezione entrerà nella cinquina dei finalisti e concorrerà per il Premio Sorriso Rai Cinema Channel. Alla presenza della madrina Claudia Gerini e del testimonial Pino Insegno oltre a tra gli altri Diego Righini, presidente del Festival e Paolo Del Brocco (ad Rai Cinema), sono state presentate le opere selezionate, tutte con temi di forte impatto sociale ed ambientale: dalla diversità alle discriminazioni di genere ed economica dalla lotta al cambiamento climatico al lavoro dignitoso e sicuro.

Tra i protagonisti delle opere selezionate nelle varie sezioni, volti noti al grande pubblico come Ornella Muti, Remo Girone, Lina Sastri, Alessandro Haber, Andrea Roncato, Paolo Conticini oltre a Elodie, Tannai e Mr Rain. Tra le 400 opere iscritte al concorso, provenienti da tutta Italia e dall’estero, sono presenti 250 cortometraggi, 70 documentari, 40 digital serie e 40 #SocialClip. Nello specifico, 40 le opere pervenute da paesi Ue ed extra Ue (Spagna, Sud Africa, Iran, Colombia, Slovenia, Armenia, Argentina, Francia, Belgio, e Irlanda). Con l’apertura al pubblico della piattaforma si avvia, inoltre, la seconda fase di “Tulipani Fuoriclasse – Talenti in erba” – percorso di formazione innovativo per “Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale”, iniziativa realizzata nell’ambito Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, del Ministero della Cultura e del Ministero dell’Istruzione e del Merito. Questa fase incentrata sulla visione dei diversi formati audiovisivi (cortometraggi, documentari, videoclip e digital serie) da parte di tutti gli studenti delle tre scuole coinvolte – l’istituto Cine tv R. Rossellini, Roma, il Liceo Artistico e Linguistico P. Picasso, Pomezia, Liceo Scientifico S. Pertini, Ladispoli – che approfondiranno le tematiche sociali e la loro correlazione con gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu.

Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata

Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata




Attentato a San Pietroburgo, il marito della giovane arrestata: Daria è stata incastrata – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Oltre a Daria Trepova, un’altra persona è stata arrestata nel caso dell’omicidio del blogger russo pro invasione dell’Ucraina Vladlen Tatarsky. Lo ha detto a The Insider il marito di Daria, Dmitry Rylov. Secondo lui, il nome del detenuto è Dmitry Kasintsev. Rylov ha detto che Kasintsev era un suo conoscente, Trepova era nel suo appartamento al momento dell’arresto. “Mi ha contattato nelle ultime 24 ore, ho perso i contatti con lei circa quattro o cinque ore fa”, ha detto Rylov. Secondo lui, Trepova è stata incastrata. “Dasha, in linea di principio, non è il tipo di persona che potrebbe uccidere chiunque. In realtà è stata usata”, ha dichiarato il marito. Quanto al conoscente “anche lui è stato trattenuto. Era Dmitry Kasintsev, non ne hanno scritto nei notiziari. Daria ha detto che era stata incastrata e sono completamente d’accordo: nessuno se lo aspettava. Per quanto ne so, era necessario consegnare questo busto, in cui c’era qualcosa. Pensavo fosse un dispositivo elettronico, non so cosa fosse, ma di certo non era un esplosivo. Ne abbiamo parlato almeno due volte. Daria non sarebbe stata in grado di farlo”.

In precedenza, il canale Shot Telegram, citando una fonte, ha riferito che le prime parole di Trepova dopo il suo arresto sono state: “Sono stata incastrata! Mi stavano solo usando!” Daria Trepova è stata arrestata questa mattina in un appartamento a San Pietroburgo. Secondo i dati preliminari, il giorno prima ha visto Tatarsky al caffè sull’argine Universitetskaya e gli ha regalato un busto, che è esploso. Tatarsky è morto, più 32 persone sono rimaste ferite. Il Comitato nazionale antiterrorismo ha riferito che l’omicidio di Tatarsky è stato pianificato dai servizi speciali ucraini “con il coinvolgimento di agenti della FBK”, il centro anti corruzione di Alexei Navalny e che Trepova è “un’attiva sostenitrice della squadra di Navalny”.

Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia

Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia




Giornalista WSJ ha presentato ricorso contro il suo arresto in Russia – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Il giornalista americano del Wall Street Journal Evan Gershkovich, accusato di spionaggio in Russia e fermato dalle forze dell’ordine, ha presentato ricorso contro il suo arresto. Lo riporta il canale Telegram filo Cremlino Readovka.

Da Mosca è stato riferito che l’uomo stava raccogliendo informazioni su una delle imprese del complesso militare-industriale russo. Il tribunale Lefortovo di Mosca il 30 marzo ha confermato l’arresto di Gershkovich fino al 29 maggio e lo ha accusato di spionaggio.

Il ministero degli Esteri russo ha affermato che il segretario di stato Usa Antony Blinken in queste ore ha chiamato il collega Sergei Lavrov per discutere della detenzione del giornalista di Gershkovich. Lavrov ha affermato che Gershkovich “è stato colto in flagrante mentre cercava di ottenere informazioni segrete” e ha invitato gli Stati a “rispettare le decisioni delle autorità russe”. Blinken ha definito “inaccettabile” la detenzione del giornalista e ha chiesto il suo rilascio immediato. Anche il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha chiesto oggi il “rilascio immediato” del giornalista americano.

Intanto la giocatrice di basket americana Brittney Griner, che stava scontando una pena detentiva in Russia per traffico di droga ed è tornata in patria come parte di uno scambio di prigionieri, si è rivolta al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Gli ha chiesto di fare tutto il possibile per liberare il giornalista del WSJ. “Per ogni americano rapito, dobbiamo combattere, e ogni americano restituito è una vittoria per tutti noi. Ecco perché possiamo invitare tutti i nostri sostenitori a celebrare le vittorie e sollecitare l’amministrazione a continuare a utilizzare tutti gli strumenti possibili per riportare a casa Evan e tutti gli americani ingiustamente detenuti”, ha affermato Greiner.

Gershkovich è un corrispondente del Wall Street Journal. La mattina del 30 marzo si è saputo che aveva smesso di comunicare con la redazione. I media statali hanno riferito, citando l’FSB, che il giornalista era stato arrestato perché sospettato di spionaggio. Il WSJ aveva detto il giorno prima che le forze di sicurezza russe hanno organizzato la sorveglianza di Gershkovich e registrato i suoi movimenti con una telecamera. Lo stesso giornalista suggerisce che il suo telefono fosse intercettato.

La grappa conquista i millennial, il consumo resta soprattutto domestico

La grappa conquista i millennial, il consumo resta soprattutto domestico




La grappa conquista i millennial, il consumo resta soprattutto domestico – askanews.it



















Milano, 3 apr. (askanews) – Non più solo uomini over 40 che vivono nel Nord Italia. Oggi tra i principali consumatori di grappa ci sono i millennial (5 su 10 la bevono di frequente o saltuariamente), che associano questo distillato soprattutto all’idea di convivialità con gli amici (53%). E se ormai si conferma il trend al femminile, con sempre più donne appassionate di questo prodotto, ciò che è cambiato è il grado di apprezzamento a livello geografico, con picchi di consumi che si registrano al Sud (49%), più che al Nord- ovest (38%) o al Nord-Est (42%). Rispetto al tradizionale consumo tra le mura domestiche, che rimane in cima alle preferenze di oltre sette italiani su 10 (76,6%), ora si apprezza tanto anche il fuori casa (65,7%), con i giovani a fare da locomotiva. A scattare la fotografia del consumatore-tipo di grappa in Italia è l’indagine AstraRicerche e grappa Libarna, brand di gruppo Montenegro, condotta su un campione di 1.000 connazionali di età compresa tra i 18 e i 65 anni.

Secondo l’indagine, quasi un italiano su due (44%) consuma grappa almeno qualche volta in un anno, soprattutto in casa propria (59,1%) e a casa di amici e parenti (47,7%). Seguono bar ed enoteche (46,6%) e ristoranti (38,4%), a riprova della spinta positiva del fuori casa sull’andamento della categoria (+3,5% 1 in valore, +0,1% in volume 2 nell’ultimo anno), oggi quarta in valore e in volume nel mercato Spirit tricolore. In particolare, tra chi apprezza la grappa fuori dalle mura domestiche, spiccano le donne (67%), i 18-24enni (71%), i 25-34enni (74%) e i single (73%). E se per quasi tutti, soprattutto uomini e adulti, il consumo di grappa è associato al fine pasto (65,2%), ci sono comunque appassionati e neofiti che la apprezzano anche nel dopo cena (21,7%), a partire dalle donne (27%) e dai giovani 25-34enni (31%), oppure nella pausa pomeridiana dopo il lavoro (13,4%). Alla base della scelta, il metodo di produzione e/o di invecchiamento si posiziona in cima alla classifica dei criteri guida per i consumatori (43,9%), davanti all’uso delle materie prime (31,6%) e alla notorietà e storicità del brand (30,9%). Ma nello scegliere la tipologia di grappa si valuta anche il forte legame con il territorio di appartenenza (27,5%). La stessa grappa Libarna ha una storia legata alla sua culla di origine, il Piemonte. Nata nel 1906 dalla Distilleria Gambarotta, è espressione dell’arte distillatoria piemontese e prende il nome dall’omonimo insediamento archeologico romano presente a Serravalle Scrivia (in provincia di Alessandria), dal quale trae ispirazione la forma della storica bottiglia, che ricorda i capitelli delle colonne romane. Se guardiamo in dettaglio al campione intervistato, per le donne il consumo di grappa è prima di tutto convivialità (52%) e, in seconda battuta, un rito/una tradizione (39%); per gli uomini è invece un piacere (41%), ma anche un momento intimo e privato (20%). Nella ‘sfida’ tra generazioni, la grappa è sinonimo di convivialità per i 25-34enni (53%), un rito/una tradizione per i 18-24enni (44%), un prodotto che aiuta a digerire per i 45-54enni (40%). In generale, la preferenza di oltre un intervistato su tre è per degustare la grappa da sola (35,2%; in testa i 55-65enni – 50% – e gli uomini – 40%) oppure dopo un caffè (30,2%). Solo poco più di uno su cinque gradisce abbinarla a prodotti dolci o salati (23,0%), per lo più donne (30%), 18-24enni (34%) e 35-44enni (33%).

Terzo Valico, Toti: aprire cantiere a visite come per Waterfront

Terzo Valico, Toti: aprire cantiere a visite come per Waterfront




Terzo Valico, Toti: aprire cantiere a visite come per Waterfront – askanews.it



















Genova, 3 apr. (askanews) – “Il Terzo Valico è un’opera dove mi piacerebbe venisse organizzata una passeggiata, simile a quella promossa dal sindaco Bucci nel cantiere del Waterfront, per far capire e vedere ai cittadini il lavoro impressionante che si è fatto sulla galleria scavata alle spalle di Genova”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante il convegno “Ports of Genoa: il potenziamento in corso del trasporto ferroviario merci”, che si è tenuto oggi a Palazzo San Giorgio.

“Non credo – ha sottolineato Toti – che l’opinione pubblica, anche quella più informata, abbia realmente compreso le proporzioni dell’immenso lavoro che si sta portando avanti e i giganteschi benefici che ne deriveranno per il sistema economico, portuale e logistico genovese. Senza dimenticare, infine, il potenziamento della linea del Campasso su cui abbiamo definito l’accordo di programma”.

Fvg, Patuanelli (M5s): auguri di buon lavoro a Fedriga

Fvg, Patuanelli (M5s): auguri di buon lavoro a Fedriga




Fvg, Patuanelli (M5s): auguri di buon lavoro a Fedriga – askanews.it



















Trieste, 3 apr. (askanews) – “Faccio un augurio di buon lavoro da parte mia e di tutta la mia forza politica a Massimiliano Fedriga. Massimo Moretuzzo ha operato in condizioni proibitive, difficili, lo ringrazio”. Così, su Rai 3, il senatore di M5S, Stefano Patuanelli, commentando gli exit poll.

“Fedriga ha governato per cinque anni e dunque ha avuto modo di farsi conoscere; Moretuzzo ha avuto poco tempo e ha tentato di recuperare, ma ha fatto un gran lavoro in prospettiva”, ha concluso Patuanelli.

Torna Sorsi d’Autore 2023: tra enogastronomia e cultura

Torna Sorsi d’Autore 2023: tra enogastronomia e cultura





Torna Sorsi d’Autore 2023: tra enogastronomia e cultura – askanews.it




















Milano, 3 apr. (askanews) – Giunge ormai alla sua ventiquattresima edizione la preziosa rassegna multisensoriale Sorsi d’Autore della Fondazione Aida ets, che in questi appuntamenti estivi coniuga con grande eleganza l’eterna bellezza delle Ville Venete, molte patrimonio Unesco, con degustazioni guidate di vini pregiati ed eccellenze gastronomiche del territorio, in collaborazione con Ais Veneto, alla scoperta della grande arte del passato finalmente vissuta in chiave di convivialità e cultura contemporanea, con intensi e divertenti momenti di dialogo con personalità di spicco quali quest’anno Michele Serra, Serena Dandini, Oscar Farinetti in dialogo aperto con i Sommelier Ais Veneto e personaggi di spicco della cultura popolare italiana come Dario Vergassola, Luca Telese e Luca Sofri.

Un format ormai consolidato che consente al pubblico sempre numeroso di vivere un’esperienza davvero multisensoriale e sofisticatissima, grazie alla bellezza ed importanza storico-artistica delle Ville scelte, delle quali viene offerta una minuziosa visita, alla qualità delle degustazioni enogastronomiche anch’esse guidate, nonché all’esperienza e vivacità intellettuale dei mattatori invitati per il momento di dialogo pubblico. Farà eccezione a questa consolidata regia di successo la serata inaugurale del 28 maggio nella quale in via del tutto eccezionale, si celebrerà nella magnifica villa rinascimentale Cà Vendri un’eccellenza culturale del territorio: il Centesimo Arena di Verona Opera Festival in collaborazione con Fondazione Arena di Verona e Comune di Verona Assessorato alla Cultura, Turismo e Rapporti con l’Unesco. Per l’occasione assai speciale gli archivi e le storiche sartorie areniane, emblema dell’artigianalità italiana nel mondo, presenteranno un’accurata selezione dei più coreografici costumi che impreziosirono alcuni degli allestimenti di maggiore successo della storia areniana: Un Ballo in Maschera di Verdi con regia, scene e costumi di Pier Luigi Pizzi, vera icona di un’estetica sontuosa e raffinata al contempo; Traviata di Verdi con regia, scene e costumi di Hugo de Ana, altro caposaldo della bellezza teatrale; Anna Bolena di Donizetti firmata dal regista di culto Graham Vick con i costumi del Premio Oscar Paul Brown; Don Giovanni di Mozart con la regia dell’insuperato Maestro Franco Zeffirelli e costumi del pluripremiato suo storico collaboratore Maurizio Millenotti.

E gli indossatori che incarneranno questi ruoli icona dell’opera nel mondo non saranno professionisti della passerella, ma bensì cittadine e cittadini comuni, che potranno candidarsi, entro il 21 aprile, attraverso il sito www.fondazioneaida.it e provare così l’emozione unica nel suo genere di vivere la grandeur del palco in abiti di rara bellezza e preziosissima fattura. La sfilata storica sarà inoltre musicata da un concerto per pianoforte e voce offerto sempre da Fondazione Arena di Verona. Inoltre le Ville Venete scelte quest’anno da Sorsi d’Autore rappresentano davvero alcuni dei luoghi più ragguardevoli per storia, architettura, arti figurative ed architettura paesaggistica del territorio veneto. Si parte dalla cinquecentesca Villa Cà Vendri a Verona, la cui perfezione architettonica presenta al suo interno un decor che è vera epitome delle eccellenze venete, dal cotto d’epoca al mosaico veneziano, dai materiali di evidente recupero romano agli affreschi di scuola veneta, fino al sontuoso parco di sei ettari animato da statue, fontane, il laghetto e un pregevolissimo Ninfeo a colonnato arricchito di Cappella Gentilizia. Si prosegue con la settecentesca Villa Cordellina Lombardi nel vicentino, complesso monumentale di impressionante ricchezza che vede armoniosamente distribuite nel parco barchesse, torrette, un grandioso rustico e all’interno della villa un importante ciclo di affreschi del Tiepolo dedicati ai fasti di Scipione L’Africano e Alessandro Magno. A seguire Villa Brandolini d’Adda in provincia di Treviso, magnifico esempio di architettura settecentesca impreziosita da un importante florilegio di stucchi dorati coevi ed immersa in un parco dal panorama mozzafiato.

Chiude questa antologia di rara bellezza Villa Widmann a Mira proprio sulla celeberrima Riviera del Brenta, perfetto esempio di equilibrio tra le forme più tipicamente venete e lo stile Rococò di gusto francese imperante a fine ‘700, anch’essa circondata da un parco di riconosciuta importanza sia per la collezione botanica sia per il gran numero di statue di scuole ed epoche diverse.

Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero

Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero




Israele, Cesarea Marittima è il miglior sito archeologico estero – askanews.it




















Cesarea Marittima (Israele), 31 mar. (askanews) – Cesarea Marittima, la città portuale a una sessantina di chilometri da Tel Aviv, in Israele, si è aggiudicata il premio Acta, Acrcheological & Cultural Tourism Award del Gruppo Italiano Stampa Turistica. Chiamata Cesarea in onore di Cesare Ottaviano Augusto, la città è stata premiata come miglior sito archeologico estero. Le motivazioni: per la straordinarietà del sito dal punto di vista naturalistico, il legame profondo con l’Occidente in particolare l’Italia e l’innovazione tecnologica applicata all’archeologia. La città che si affaccia sulle acque del Mediterraneo è divisa in due parti: l’acquedotto romano, costruito da Erode il Grande, del primo secolo avanti Cristo.

E il parco archeologico. Entrando dall’ingresso settentrionale, attraverso la Porta dei Crociati, si trovano i resti di una città crociata. Si vede poi il Palazzo di Erode , fino all’anfiteatro di Erode, un ippodromo che era in grado di ospitare fino a 100mila persone. Ponzio Pilato risiedette a Cesarea dal 26 al 36 d.C, come testimonia un’epigrafe con il suo nome ritrovata tra le rovine del teatro, e il cui originale si trova al Museo di Israele di Gerusalemme. Qui, a cesarea Marittima, nella regione della Giudea, l’apostolo Pietro battezzò il centurione Cornelio (primo pagano convertito al cristianesimo), mentre San Paolo vi soggiornò più volte e vi restò in prigione per due anni prima di essere trasferito a Roma perché si era appellato a Cesare in quanto cittadino romano. Forse il vangelo di Luca fu scritto proprio qui. Infine, fu dal porto di Cesarea Marittima che partirono i primi cristiani.

Migranti, Giani: i Cpr? devono cambiare, non siano un carcere

Migranti, Giani: i Cpr? devono cambiare, non siano un carcere




Migranti, Giani: i Cpr? devono cambiare, non siano un carcere – askanews.it




















Firenze, 3 apr. (askanews) – “L’Italia, come altri Paesi fanno già, deve programmare l’accoglienza per creare occasioni di lavoro, con una gestione seria. Dobbiamo organizzare una formazione che permetta a chi arriva di trovare lavoro. E’ un percorso in cui il Cpr è uno degli aspetti che andrà rivisto. Il Cpr non può essere un luogo detentivo. Noi in Toscana non abbiamo bisogno di nuove carceri per chi deve essere espulso”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti.

“A mio giudizio -ha puntualizzato Giani- il fenomeno dell’immigrazione sta radicalmente cambiando. Non è più vista come un fenomeno da scacciare. Oggi tutti sono consapevoli che l’accoglienza è la misura della civiltà di un popolo. Sono sicuro che al decreto legge il Governo arriverà dopo un confronto molto costruttivo con le Regioni”.