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Vino, Cavit: fatturato 2023-24 in calo del 5% ma utile stabile a 4,9 mln

Vino, Cavit: fatturato 2023-24 in calo del 5% ma utile stabile a 4,9 mlnMilano, 27 nov. (askanews) – Il fatturato consolidato 2023-2024 del gruppo Cavit ha registrato una flessione del 5,2%, attestandosi a 253,3 milioni di euro rispetto ai 267,1 dell’esercizio precedente. “Una riduzione di circa 13,8 milioni di euro è principalmente riconducibile al percorso di dismissione delle attività non strategiche di Casa Girelli (-18,2 milioni), avviato con l’incorporazione e destinato a proseguire nell’esercizio successivo” si legge in un comunicato, in cui si evidenzia che “il calo dei volumi è stato in parte bilanciato dalle positive performance delle attività core del gruppo. La stabilità del utile netto consolidato, passato a 4,9 milioni di euro rispetto ai 4,8 dell’esercizio precedente, nonostante la contrazione del fatturato, conferma – prosegue la nota – il successo delle scelte strategiche e la solidità della gestione operativa, evidenziando come la dismissione di attività a bassa marginalità di Casa Girelli abbia contribuito a preservare la redditività complessiva del gruppo, mantenendola in linea con gli obiettivi strategici prefissati”.


I numeri sono stati diffusi in occasione dell’assemblea annuale dei soci Cavit – Cantina Viticoltori del Trentino per l’approvazione del bilancio della capogruppo relativo all’esercizio 2023-2024, chiuso a maggio 2024. Nell’occasione è stato presentato anche il bilancio consolidato del gruppo Cavit, che quest’anno include le controllate Cesarini Sforza (100%), GLV (80%) e Kessler Sekt & Co KG (50,10%), a seguito della fusione per incorporazione di Casa Girelli, società precedentemente controllata al 100% da Cavit SC, “operazione finalizzata all’ottimizzazione della struttura societaria e all’efficientamento gestionale”. “Al di là dei numeri assoluti, condizionati dalla dismissione delle attività non core, i risultati del gruppo Cavit mostrano una crescita significativa a perimetro costante, con performance particolarmente rilevanti per Cesarini Sforza Trentodoc, Altemasi e Kessler” mette in luce il gruppo, precisando che il fatturato della capogruppo Cavit SC “raggiunge i 224,7 milioni di euro, con un incremento dell’8,3% che include il contributo dell’incorporazione di Casa Girelli. Al netto di questa operazione, la crescita organica si conferma positiva (+1,8%)”.


Il gruppo sottolinea la “robusta posizione finanziaria netta di circa 22 milioni di euro” e l’incremento del patrimonio netto oltre i 120 milioni (+6,1%), evidenziando inoltre la forte vocazione internazionale del gruppo che si riflette nella ripartizione del fatturato che, “anche grazie all’apporto di Casa Girelli tradizionalmente orientata ai mercati esteri, vede l’export attestarsi al 75,7% e il mercato italiano al 24,3%”. Nel nostro Paese il Gruppo registra una performance positiva nel canale moderno, trainata dalle linee strategiche Mastri Vernacoli e dagli spumanti Cesarini Sforza. Il canale Horeca “mostra segnali di consolidamento” mentre l’e-commerce, dopo la forte crescita del periodo pandemico, “registra un fisiologico assestamento”. L’assemblea ha riconfermato Lorenzo Libera alla presidenza del Gruppo, rinnovando il mandato iniziato nel 2018 e confermando la fiducia nella continuità della gestione. “Sono onorato di poter proseguire il mio impegno alla guida del Gruppo Cavit e particolarmente soddisfatto dei risultati raggiunti che ci hanno permesso, anche in questo esercizio, di garantire un’adeguata remunerazione ai nostri soci” ha dichiarato Libera, rimarcando che “il modello cooperativo continua a dimostrarsi vincente, capace di coniugare la valorizzazione del lavoro dei viticoltori con una gestione imprenditoriale moderna ed efficiente. I risultati confermano la solidità di un sistema che fa della collaborazione e della condivisione dei valori la propria forza”.


“In un contesto economico globale complesso, caratterizzato da rallentamento e incertezze, il nostro gruppo ha dimostrato grande capacità di adattamento e visione strategica” ha commentato il Dg del Gruppo, Enrico Zanoni, sottolineando che “l’incorporazione di Casa Girelli è stata portata a termine nel rispetto delle maestranze senza compromettere la solidità aziendale, come dimostrano i risultati positivi delle attività core e il rafforzamento patrimoniale. Questa performance – ha concluso – conferma la bontà delle scelte strategiche intraprese che privilegiano la capacità di generare valore e consolidare la struttura patrimoniale e finanziaria, piuttosto che la mera crescita del fatturato”. Foto di Daniele Panato-Agenzia Panato

Gruppo VéGé: nel 2024 fatturato atteso a 15,28 mln (+11%)

Gruppo VéGé: nel 2024 fatturato atteso a 15,28 mln (+11%)Milano, 27 nov. (askanews) – Il gruppo VéGé prevede di chiudere il 2024 con un fatturato a 15,28 miliardi di euro in crescita del 10,88% sul 2023 che si era chiuso a 13,78 miliardi di euro ma in calo rispetto ai 15,7 miliardi annunciati a giugno a ridosso dell’assemblea dei soci. Con una quota di mercato dell’8,1% (era 8,3% quella annunciata a giugno) e oltre 3.378 punti vendita in tutta Italia, il gruppo ha ripercorso oggi al Teatro Manzoni di Milano i suoi 65 anni, ricordando le origini e le principali tappe di un modello retail che integra ingrosso e dettaglio.


Dall’olandese Verkoop Gemeenshap (Vendere Insieme), VéGé nel 2024 ha investito complessivamente 380 milioni di euro, con l’apertura di 79 nuovi punti vendita, di cui sei ipermercati, 21 supermercati, un cash & carry, 32 tra specializzati e libero servizio e 95 ristrutturazioni. Sul fronte dell’online, sono 1.230 i cap coperti con l’home delivery e 249 punti di ritiro per il click & collect, con l’attivazione di partnership nazionali con Glovo, Everli e Alfonsino. Attualmente il gruppo riunisce 31 imprese con competenze multicanali che spaziano dagli ipermercati alle superette, dai cash&carry all’away from home, dai supermercati ai superstore, dai punti vendita specializzati all’on-line.


“Facendo un viaggio a ritroso nella gloriosa storia del nostro gruppo, mi sono accorto della straordinaria capacità degli imprenditori di essere sempre stati antesignani. Sia nei format, avendo sostanzialmente inventato i discount e i Cash&Carry in Italia, sia nella comunicazione, primi ad essere in comunicazione su Carosello e creatori dei famosissimi bollini VéGé e soprattutto nella responsabilità sociale, tema a me caro, con il Laboratorio Verde Sidis e la sponsorizzazione di opere alla Galleria degli Uffizi – commenta Giorgio Santambrogio, amministratore delegato di Gruppo VéGé – Ma è nella tecnologia che VéGé è sempre stata un passo avanti, avendo sostanzialmente inventato il c-CRM a livello nazionale in Italia. Orbene: un illustre passato che con gli imprenditori attuali trasformeremo in un grandissimo futuro”. Entro il 2030, come anticipato in altre occasioni, VéGé punta a diventare co-leader della gdo italiana, con l’obiettivo di superare un fatturato di 20 miliardi di euro.

Calcio, Rampelli (FdI): gravissimo ‘no’ a tifosi Lazio ad Amsterdam

Calcio, Rampelli (FdI): gravissimo ‘no’ a tifosi Lazio ad AmsterdamRoma, 27 nov. (askanews) – “È a dir poco irragionevole la scelta della sindaca di Amsterdam di vietare l’accesso ai tifosi della Lazio per la partita di Europa League, Ajax-Lazio, in programma giovedì 12 dicembre, per un motivo più che folle: evitare aggressioni antisemite. Vorrei ricordare che il 7 novembre sono stati i tifosi olandesi a fare la ‘caccia all’ebreo’, non certo tifosi italiani. I tifosi laziali non hanno alcun legame con posizioni razziste o antisemite, per cui si eviti di accusarli preventivamente. Bene ha fatto il ministro dello Sport Abodi a non sottacere la questione come mero fatto di cronaca, colloquiando immediatamente con il nostro ambasciatore ad Amsterdam per sciogliere questo nodo”. Lo dichiara il vicepresidente della Camera dei Deputati ed esponente di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, in una nota.

Confagricoltura: bene conferma Fitto, buon lavoro neo commissari

Confagricoltura: bene conferma Fitto, buon lavoro neo commissariRoma, 27 nov. (askanews) – Confagricoltura si congratula con la Commissione europea, a partire dalla presidente von der Leyen e dal vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto, per l’approvazione ottenuta dal Parlamento europeo che dà il via al lavoro, sicuramente molto impegnativo, del nuovo quinquiennio. Auguri anche ai commissari all’Agricoltura, Christophe Hansen, e alla Pesca, Costas Kadis.


“La nostra collaborazione per riportare il settore primario al centro dell’agenda europea è, e sarà, massima – afferma il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Le sfide dell’agricoltura europea di oggi sono numerose e occorrono interventi mirati per garantire un futuro certo alle nostre imprese”. La Confederazione accoglie quindi positivamente l’impegno preso dai neo commissari per garantire la vitalità delle aree interne, delle aree rurali e delle zone costiere, contribuendo a garantire la libertà legata al “diritto di restare”, in linea con il Rapporto di Enrico Letta, ma anche per contrastare lo spopolamento e garantire agli agricoltori e ai pescatori europei la certezza di continuare a produrre con elevati standard di sicurezza e qualità. Sarà importante, evidenzia Confagricoltura, anche il supporto nella lotta ai cambiamenti climatici, negli investimenti green e, soprattutto, nella redditività dell’operato delle imprese agricole.


Un plauso, infine, all’annunciata iniziativa denominata “Bussola della competitività”, ispirata al Rapporto di Mario Draghi, per rilanciare il ruolo strategico dell’Europa puntando su innovazione, tecnologia e sostenibilità.

”La notte delle stelle” celebra l’arte e talento dei pizzaioli

”La notte delle stelle” celebra l’arte e talento dei pizzaioliRoma, 27 nov. (askanews) – Al “Grand Hotel La Sonrisa” di Sant’Antonio Abate è andata in scena la prima edizione de “La notte delle stelle”, evento ideato da “Guida Chef di Pizza Stellato” del presidente Vincenzo Varlese, per celebrare il talento dei pizzaioli e la loro arte, portando orgoglio a coloro che hanno scelto di dedicare la propria vita alla cosiddetta “arte bianca”. “Come esiste una “Guida Michelin” per i ristoranti che rappresentano un simbolo di eccellenza culinaria, così anche i pizzaioli con i loro relativi ristoranti meritano di esser premiati attraverso un riconoscimento ufficiale”, ha affermato Varlese, pluricampione del mondo per la pizza napoletana, tra gli applausi degli oltre 70 pizzaioli venuti da tutto il mondo, compreso da Dubai e da Melbourne. La serata, condotta da Johnny Parker e Magda Mancuso, ha visto l’assegnazione di stelle ai pizzaioli, valide per 12 mesi, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, celebrando l’eccellenza e la maestria dei migliori pizzaioli del mondo. Ma come si ottiene l’ambìto riconoscimento? “Una commissione di esperti, rigorosamente in incognito – ha precisato Varlese – esplora le pizzerie di tutta Italia alla ricerca delle realtà più stimolanti e soddisfacenti, dei professionisti più eccellenti e dei prodotti più squisiti. Voglio specificare immediatamente che la stella non si acquista. Si riceve esclusivamente per merito”. “La missione principale della Guida Chef di Pizza Stellato – conclude Varlese – è quella di elevare la professione del pizzaiolo a un livello superiore, riconoscendo obiettivamente il merito e le capacità di ognuno tenendo ben presente che negli ultimi anni il settore ha subito una trasformazione incredibile, sempre in bilico fra tradizione e innovazione, a fronte di una pressante accelerazione mediatica. Vogliamo che questa arte venga apprezzata e giustamente insegnata e promossa, è la nostra aspirazione massima”. Dopo la conferenza stampa è andato in scena un cooking show con Natale Trentacoste, l’Associazione dei cuochi siciliani, Fulvio Russo, Ciro Poppella, Patrizio Pelliccio e Michele Cafiero. A seguire un talk show cui hanno preso parte Antonio Malvasi, Luana Mastrolia e Dario Duro. A collaborare per la realizzazione dell’evento, con Vincenzo Varlese, sono stati gli ispettori Giovanni Cristallo, Lorenzo Aiello, Fabio Falsetti e Gabriele Giannotti che hanno selezionato i pizzaioli degni di stella.


Ad aprire la serata la splendida voce di Imma Vitale. A seguire i riconoscimenti che sono andati a Luciano Carciotto, Antonio De Crecchio, Ciro Romano, Francesco Paolo D’Aniello (executive chef de “La Sonrisa”), Antonio Tomás Yegros Colman; Andrea Condorelli; Emilio Dimitri; Antonio Gargano; Teresa Iorio; Nicasio La Corte; Giuseppe Licciardi; Giulia Longo; Irene Malfarà; Giorgio Marras; Lucio Massafra; Daniele Merletti; Marco Nicolosio; Daniele Nicotra; Hatem Nijaovi; Michele Orlando; Vincenzo Piacente; Francesco Raucci; Luca Raucci; Roberto Russo; Pasquale Spadavecchia, Marcello Spingola; Gianluca Suzubir; Pasquale Tramunto; Marco Trentinella; Giuseppe Villani; Federico Visinoni; Mary Zumbo; Marcello Fotia; Fabrizio Liguori; Stefano Lettieri; Fausto Costanza, Roberto Davoli, Vincenzo Di Fiore; Alban Hoxha, Salvatore Lionello, Mirsad Malja, Giovanni Ribaldo, Pasqualino Rossi, Franco Scanavini, Mario Stasio, Pietro Angari, Lorenzo Tron, Luca Cucciniello; Giuseppe Lappola, Giuseppe Santoro, Francesco Crifo, Antony Aiello, Daniele Fazio. Stelle alla carriera per Ernesto Fico (alla Memoria), Alfredo Forgione, Umberto Fornito ed Angelo Iezzi. Nel corso della serata sono stati assegnati riconoscimenti ad Antonio Giaccoli, Imma Polese, Diego Paura, Paolo Farina e Linework Divise.

Gruppo VéGé, Arena: da 2026 alleanze in aree scoperte e riorganizzazione

Gruppo VéGé, Arena: da 2026 alleanze in aree scoperte e riorganizzazioneMilano, 27 nov. (askanews) – Il 2025 si annuncia come un anno di transizione per il gruppo VèGè, in cui si continuerà a lavorare per ampliare la copertura territoriale attraverso alleanze, dal 2026, in regioni come Calabria e Toscana e per realizzare una nuova AiCube, la centrale d’acquisto del gruppo, dopo la fine della collaborazione con Carrefour lo scorso anno. Questo si affiancherà a una possibile riorganizzazione del gruppo in tre business unit: ipermercati e supermercati, cash and carry e drugstore. A raccontare gli sviluppi futuri del gruppo della distribuzione moderna associata VéGé è il presidente Giovanni Arena dal palco del teatro Manzoni a Milano, dove insieme all’amministratore delegato, Giorgio Santambrogio, hanno celebrato i 65 anni di attività del gruppo davanti alla platea di imprenditori della distribuzione organizzata associata.


“Il gruppo VéGé è cresciuto negli ultimi dieci anni in modo esponenziale, quindi determinate scelte in quel periodo andavano bene, dalle partnership di aziende grandi e piccole e alle alleanze. Noi di questo cda abbiamo preso decisioni molto forti di cambiamento: tornare a negoziare solo per le nostre imprese – ha detto Arena spiegando alcune decisioni – Negli ultimi tre anni abbiamo sciolto circa 250 contratti di mandato e submandato che erano stati conferiti in passato, sciolto alleanze in AiCube, con Metro ma non significa che in un prossimo futuro non ci possano essere nuove alleanze”. “Nel 2025 non me ne immagino di nuove ma sarà un anno importante perchè pianificheremo tutte quelle attività di sviluppo di medio periodo che ci porteranno all’ingresso di nuove imprese nel gruppo VéGé che siano complementari alla compagine sociale e per ricoprire territori dove non siamo presenti”. Arena è stato chiaro: “Non pensiamo che il gruppo VèGè si possa allargare oltre l’Italia ma nulla è da escludere. Noi, però, abbiamo alcune regioni dell’Italia che non sono presidiate o non come vorremmo, regioni come la Calabria, la Toscana. Ci auguriamo che dal 2026 possiamo coprire anche quei territori che presidiamo in maniera marginale”. Del resto, ha ribadito “Quello che dobbiamo porci tutti come obiettivo è una crescita che sia sostenibile. Domani non ci sarà spazio per tutti nè nella distribuzione nè nell’industria perché o diventiamo grandi per affrontare le sfide che il mercato, i cambiamenti climatici, la transizione energetica ci impongono o saremo fuori dai giochi. La crescita tanto delle singole imprese nella distribuzione organizzata quanto dell’industria non è un fattore di volontà o di megalomania ma una esigenza delle imprese”.


Il presidente ha affrontato anche il tema della centrale di acquisto che alla fine del 2023 ha visto sciogliersi la partnership con Carrefour nata tre anni prima. “Può darsi che ci sarà la nascita di nuova AiCube ma non nel 2025 forse dal 2026. Valuteremo queste opportunità se porteranno benefici a VéGé e alle imprese di VéGé”, ha aggiunto anticipando una possibile riorganizzazione su tre aree di business. “Vista la struttura esistente oggi – abbiamo imprese che presidiano il canale ipermercati e supermercati, il canale cash and carry e il canale drugstore – qualora riuscissimo a crescere di più nel canale dei drugstore, che a quel punto non sarebbe più tattico ma strategico, potremmo immaginare una divisione del gruppo in business unit: ipermercati e supermercati, cash and carry e drugstore, andando verso la specializzazione perchè uno dei fondamentali che dovranno accompagnare VéGé nei prossimi anni sono le competenze. Più si va verso la specializzazione più si porteranno a casa dei risultati”. L’obiettivo del 2025 sarà quello di “portare a termine i progetti del cda scorso e quello appena insediato che va in continuità col precedente. Abbiamo trasformato la VéGé retail da società di capitali a società consortile quindi tutti partecipano e sarà la società dove si svolgerà tutto mentre gruppo VéGé cooperativa rimarrà a a svolgere il suo ruolo di cooperativa: questo processo si conclude nel 2024, nel 2025 completeremo alcune operazioni che ci porteranno ad avere una struttura con cui lavorare almeno per i prossimi 10 anni”.

Libri, esce “La tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti

Libri, esce “La tv da sfogliare” a cura di Guido BarlozzettiRoma, 27 nov. (askanews) – Rai Libri presenta “La Tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti.


Quarant’anni fa nasceva il servizio di teletext della Rai, il Televideo, che a partire dal 1984 portò nelle case italiane una vera e propria rivoluzione nel modo di fruire la televisione offrendo un servizio consultabile in tempo reale che dava all’utente la possibilità di scegliere. Il Televideo, che ha anticipato quello che sarebbe poi stata la rete, portando per la prima volta in televisione l’interattività, puntò da subito sul servizio basico di informazione: la notizia viene data e confezionata al modo di un’agenzia, mantenendone per quanto possibile “l’oggettività”. Seppur molte cose siano cambiate in questi ultimi 40 anni, Televideo resta un mezzo attuale. Ancora oggi milioni di utenti lo consultano e molti sono i punti di forza: l’ordine di un indice rispetto alla dispersione delle navigazioni su Internet, l’affidabilità perché le notizie sono validate dal riferimento al servizio pubblico, l’ampiezza di un’offerta che va dalle informazioni in senso stretto ai servizi. Una funzione essenziale, inoltre, è quella che Televideo svolge rispetto al digital divide, e cioè verso l’utenza che non ha particolare dimestichezza con le nuove tecnologie.


Per i più “digitalizzati” ha anche una versione online, un sito dedicato, che è accompagnata da video e approfondimenti. Il Televideo garantisce i servizi di accessibilità anche per le persone sorde e ipoudenti – veicolando a richiesta, a video – sulla famosa pagina 777 – stringhe di testo che vanno a formare il sottotitolo. Il Televideo è realizzato da Rai Pubblica Utilità e Rai News 24. “La Tv da sfogliare” a cura di Guido Barlozzetti da un’idea di Rai Pubblica Utilità, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 27 novembre 2024 (Euro: 19,00)


Guido Barlozzetti, autore e conduttore di programmi televisivi Rai (“LaRaichevedrai”, “Oblo?”, “Unomattina”, “Italia che vai”, “Il caffe? di Raiuno”), giornalista ed esperto di comunicazione.

Incocciati: G7 Fiuggi occasione straordinaria rilancio territorio

Incocciati: G7 Fiuggi occasione straordinaria rilancio territorioRoma, 27 nov. (askanews) – “Fiuggi, unitamente ad Anagni, è stata per due giorni capitale del mondo. E’ stata una scelta fondamentale per il nostro territorio e, aggiungo, un riconoscimento per l’impegno quotidiano che questa città sta mettendo per rilanciare la sua immagine, quella della Ciociaria e della Regione Lazio, in Italia e nel mondo. Di noi hanno parlato i media nazionali e internazionali e grazie al Ministro degli Esteri e Vice Presidente del Consiglio, Antonio Tajani, tutti hanno avuto la consapevolezza che anche questa importante parte del centro Italia ha le capacità, i mezzi e i territori adatti per organizzare un evento straordinario di questo tipo”. Così in una nota il Commissario di FI della Ciociaria Nord, Beppe Incocciati.


“La due giorni ha ospitato i Paesi economicamente più influenti del mondo e Fiuggi è stata una fondamentale vetrina e una grande opportunità per far conoscere le proprie straordinarie ricchezze. Ai grandi della terra abbiamo fatto conoscere la nostra storia e il nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. Da oggi ci permettiamo di guardare con maggiore ottimismo al futuro e il G7 è stato per noi tutti un punto di partenza perchè abbiamo, grazie allo straordinario lavoro svolto da Forza Italia in questi anni i valori e le potenzialità per assumere un ruolo importante”, conclude Incocciati.

Università, al via primo Master Italia in Comunicazione strategica

Università, al via primo Master Italia in Comunicazione strategicaRoma, 27 nov. (askanews) – Il polo accademico di Viterbo sempre più attento alle nuove sfide negli scenari ibridi. Dopo il Dottorato in Società in mutamento: politiche, diritti e sicurezza, guidato dal costituzionalista Alessandro Sterpa, arriva anche il Master di II livello in Comunicazione Strategica, il primo e il solo in Italia.


Proprio Sterpa, in qualità di direttore dell’Unitus Academy, ha aperto i lavori riconoscendo alle nuove sfide la necessità di offrire risposte rapide e con un approccio trasversale, capace di fondere più aree scientifiche in una stessa strategia. “Un progetto multidisciplinare che si pone l’obiettivo di diventare baricentro di formazione e confronto tra attori istituzionali e società private che riconoscono l’importanza della stratcom. Le influenze straniere, gli attacchi agli asset strategici, le minacce agli equilibri democratici avvengono quotidianamente in forma impercettibile e per questo dobbiamo formare professionisti capaci di intercettare le minacce e condividerle al fine di rafforzare il perimetro di sicurezza cognitivo, al contempo bisogna creare sinergie e approfondire gli studi per la valorizzazione del sistema Paese”, ha affermato Michele Zizza, decente Unitus e coordinatore del Master. A definire il piano empirico e gli aspetti didattici è stato Luigi Di Gregorio, responsabile scientifico del Master e strutturato Unitus: “La comunicazione strategica si basa su tre concetti chiave: reputazione, leadership, soft power. È una leva fondamentale per la sopravvivenza e per il successo duraturo di ogni brand, che sia commerciale, politico o istituzionale, così come collettivo (come una nazione) o individuale (come un leader politico). In un contesto di presentismo e di tirannia dell’istante, i brand leader restano quelli che riescono a ragionare in un’ottica di lungo periodo. Cioè a fare strategia, non tattica”.


A moderare l’evento è stata la giornalista Stefania Battistini del Tg1 che da anni opera in diverse aree di crisi nel mondo e conosce perfettamente i pericoli e le potenzialità delle discipline trattate. Tra i relatori anche Giorgio Rutelli, che ha riconosciuto la responsabilità dei professionisti del media mainstream nei confronti dei cittadini “perché la comunicazione strategica è importante per i giornalisti? e perché chi si occupa di comunicazione strategica nelle istituzioni, nelle aziende e in politica deve capire come sta cambiando il mondo dell’informazione, sia in Italia che all’estero? A queste e ad altre domande daremo una risposta durante il Master”. Dopo Giorgio Rutelli è stata la volta di Jenny Perlangeli, ricercatrice UNINT che si occupa di nation branding e ha offerto, alla platea, una lettura mirata sulle strategie adottate per affermare le capacità di un paese nei processi geopolitici. L’evento di lancio si è tenuto al Centro Studi Americani e fare gli onori di casa è stato il direttore Roberto Sgalla. Molto interessante l’intervento di Luca Di Bonaventura, uno dei massimi professionisti della comunicazione che abbiamo in Italia “la comunicazione strategica – intesa in senso largo e inclusivo – è ormai fondamentale, se non decisiva nella vita di ciascun Paese. È al contempo indispensabile avere gli strumenti giusti, gli strumenti più adatti per affrontare e gestire tutti gli aspetti legati alla comunicazione. Ecco perché le partnership già avviate dall’Ateneo e quelle che formalizzeremo nelle prossime ore viaggiano su un ‘doppio binario’: un corposo e completo percorso didattico accanto a un periodo di ‘prova sul campo’ in alcune delle principali realtà italiane e internazionali, nei settori privati e in quelli pubblici. Il Master rappresenta un’occasione in più di formazione di alto livello sia per professionisti che già operano, sia per chi si sta affaccia al mondo del lavoro”. Da Riga, dal Centro di Eccellenza Stratcom della NATO, è intervenuto Benjamin Delhomme, Senior Expert IA che ha sottolineato l’importanza delle università nel divulgare la consapevolezza della comunicazione strategica in una società platformizzata e sempre più soggetta a operazioni di disinformazione nell’ecosistema virtuale. La data ultima per la presentazione delle domande di ammissione sarà il 31 gennaio mentre la prima lezione, della prima edizione del Master, è prevista venerdì 7 febbraio. L’intero percorso sarà in modalità mista, con una sola presenza al mese nella città di Viterbo. Gli stage formativi saranno facoltativi. Diverse le convenzioni, sia con la Pubblica Amministrazione che con le società partners.

Lollobrigida: valorizzare di più scuole agrarie e alberghiere

Lollobrigida: valorizzare di più scuole agrarie e alberghiereRoma, 27 nov. (askanews) – “In ottica di scelta scolastica vanno valorizzate di più le scuole agrarie e le scuole alberghiere, che sono eccezionali ma che vengono talvolta penalizzate da un approccio culturale che le considera marginali, pur garantendo una capacità di occupazione e di reddito superiori rispetto alla media”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che oggi ha preso parte alla inaugurazione di a Verona della 33esima edizione di JOB&Orienta, il Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro che per quattro giorni animerà la città scaligera.


Il ministro, si legge in una nota, ha sottolineato l’importanza per il sistema formativo di saper recepire e rispondere alle richieste del mondo del lavoro, “per garantire ai giovani un percorso occupazionale più certo, una redditività più alta, un rafforzamento della nostra economia interna”. Sulla proposta del liceo made in Italy, il ministro Lollobrigida ha evidenziato che “l’intuizione è fondamentale: risponde all’esigenza del Paese di continuare a rappresentare il made in Italy e di preservare la qualità italiana nei settori corrispondenti alle nostre produzioni di qualità”.