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Etichette Irlanda, Federvini pronta a inviare esposto a Commissione Ue

Etichette Irlanda, Federvini pronta a inviare esposto a Commissione UeMilano, 16 mag. (askanews) – Federvini si appresta ad inviare un esposto formale alla Commissione europea in merito alla incompatibilità con il diritto comunitario della normativa sull’etichettatura di vini e spiriti proposta dall’Irlanda.

Lo ha reso noto la stessa Federazione, spiegando che il reclamo, in linea con le valutazioni presentate dalle associazioni europee del comparto (Comité Vins e spiritsEurope), “esprime l’evidente incompatibilità delle norme irlandesi con l’attuale disciplina unionale in materia di presentazione e di corretta informazione al consumatore”. Le misure irlandesi “rappresentano per di più un impedimento sproporzionato ed ingiustificato alla libera circolazione delle merci all’interno del territorio comunitario, in aperto contrasto alle disposizioni degli articoli 34 e 36 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea”. L’esposto di Federvini segue di una settimana la scadenza dei termini per l’inoltro di commenti sulla normativa irlandese in sede di OMC (Organizzazione Mondiale per il Commercio), che ha visto Paesi quali Australia, Canada, Cuba, Messico, Nuova Zelanda, Regno Unito, Repubblica Dominicana e Stati Uniti presentare proprie osservazioni che saranno approfondite in occasione del tavolo sul “Technical barriers to trade” (Tbt) in programma a giugno. Inoltre, gli aspetti critici di incompatibilità con la legislazione europea erano stati già evidenziati da numerosi Stati membri dell’Unione (Italia, Francia, Germania, Spagna, Danimarca, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo, Romania, Slovacchia, Grecia, Polonia e Lettonia) nel corso della procedura di notifica “Tris” svoltasi nell’ultimo quadrimestre dello scorso anno. Una mobilitazione internazionale “forte anche dell’intervento del governo italiano, in particolare in virtù dell’azione diplomatica condotta dal ministero degli Affari esteri e dal ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare”.

“Non distinguendo de facto tra abuso e consumo responsabile di alcol, la normativa irlandese rischia di non informare correttamente i consumatori e di danneggiare il nostro settore produttivo su scala europea, aggravando ulteriormente gli oneri a carico delle imprese produttrici che dovrebbero adottare una etichettatura ad hoc per il mercato irlandese” ha commentato la presidente di Federvini, Micaela Pallini, aggiungendo che “nel considerare prioritario l’obiettivo di contrastare il fenomeno di abuso di alcol riteniamo altresì cruciale promuovere in primis una corretta educazione al bere moderato”. “L’esposto formale che invieremo alla Commissione europea rappresenta ad oggi una scelta obbligata, di fronte all’inazione delle autorità comunitarie che pure avevano recentemente espresso perplessità sulla ammissibilità della proposta dell’Irlanda” ha proseguito Pallini, sottolineando che “auspichiamo che finalmente si prenda coscienza dei limiti dell’iniziativa e si prosegua invece in direzione della definizione di un quadro normativo coerente e armonico a livello europeo”.

A Cartoons On The Bay anteprima italiana film “I Cavalieri dello Zodiaco”

A Cartoons On The Bay anteprima italiana film “I Cavalieri dello Zodiaco”Roma, 16 mag. (askanews) – Sarà presentato in anteprima italiana, giovedì 1 giugno 2023, nell’ambito di Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and Meta-Arts 2023, I Cavalieri dello Zodiaco, diretto da Tomek Baginski. Tratto dalla celebre serie animata, porta per la prima volta sul grande schermo la saga di Saint Seiya di Masami Kurumada in live-action. Giunto alla 27a edizione, Cartoons On The Bay, promosso da Rai e organizzato da Rai Com, torna dal 31 maggio al 4 giugno 2023 a Pescara, dopo il successo dello scorso anno.

Seiya – interpretato da Mackenyu – è un testardo adolescente di strada che trascorre il suo tempo alla ricerca della sorella rapita e a combattere per ottenere denaro. Quando in uno dei suoi combattimenti sprigiona involontariamente poteri mistici che non sapeva di avere, Seiya si ritrova coinvolto in un mondo di santi in guerra, antichi addestramenti magici e una dea reincarnata che ha bisogno della sua protezione. Per sopravvivere, dovrà abbracciare il suo destino e sacrificare tutto per conquistare il posto che gli spetta tra i Cavalieri dello Zodiaco. Il film, prodotto dalla Toei Animation Production e interpretato anche da Famke Janssen, Madison Iseman, Diego Tinoco, Mark Dacascos, Nick Stahl e Sean Bean, uscirà solo al cinema il 26, 27 e 28 giugno 2023 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures. A Cartoons On The Bay saranno ospiti anche il regista e produttore cinematografico britannico Peter Lord e il regista e produttore israeliano Ari Folman, che riceveranno il Premio alla Carriera e Ian Mackinnon, produttore e leggenda della stop motion, che ritirerà il premio Studio of the year 2023 assegnato allo Studio MacKinnon & Saunders e farà anche parte della giuria internazionale del festival, che assegnerà i Premi Pulcinella delle varie categorie del concorso.

Usa: furti criptovalute finanziano i missili della Nordcorea

Usa: furti criptovalute finanziano i missili della NordcoreaRoma, 16 mag. (askanews) – La Corea del Nord finanzia “circa la metà” del suo programma missilistico con attacchi informatici e con furti di criptovalute. E’ questa la valutazione Usa, espressa recentemente dalla viceconsigliera per la sicurezza nazionale Anne Neuberger in un incontro organizzato dallo Special Competitive Studies Project, secondo quanto riporta oggi il South China Morning Post.

Pyongyang è sottoposta a un rigido regime sanzionatorio per i suoi programmi nucleare e missilistico. Le attività illegali cyber sono, secondo gli americani, il principale strumento per aggirare le sanzioni internazionali. Anne Neuberger, vice consigliere per la sicurezza nazionale per la tecnologia informatica e emergente per l’amministrazione Biden, ha affermato che “circa la metà del programma missilistico della Corea del Nord è stata finanziata da attacchi informatici e furto di criptovalute”. Ha anche affermato che le agenzie di intelligence statunitensi sta lavorando per identificare gli agenti nordcoreani e che il Tesoro degli Stati Uniti stava rintracciando la criptovaluta rubata.

Un rapporto del Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite (UNSC) ad aprile ha mostrato che il 2022 è stato un anno da record per il furto di criptovaluta da parte della Corea del Nord, con esperti di sicurezza che stimano che Pyongyang abbia rubato fino a 1 miliardo di dollari di moneta virtuale l’anno scorso. La Corea del Nord “utilizza tecniche informatiche sempre più sofisticate sia per ottenere l’accesso alle reti digitali coinvolte nella finanza informatica, sia per rubare informazioni di potenziale valore per i suoi programmi di armamento”, afferma il rapporto delle Nazioni Unite.

Gli osservatori delle sanzioni delle Nazioni Unite hanno riferito nel 2019 che la Corea del Nord ha generato circa 2 miliardi di dollari tra il 2015 e il 2019 per i suoi programmi di armi di distruzione di massa, attraverso diffusi attacchi informatici.

Arbolia con Università Tuscia per nuovo modello calcolo assorbimento CO2

Arbolia con Università Tuscia per nuovo modello calcolo assorbimento CO2Milano, 16 mag. (askanews) – Arbolia, la società benefit di Snam che crea nuove aree verdi in Italia, e l’Università degli Studi della Tuscia, hanno presentato un nuovo modello di calcolo per l’assorbimento dell’anidride carbonica da applicare agli interventi di forestazione urbana del Paese. Proponendo un metodo scientifico per determinare gli assorbimenti di CO2 degli alberi, lo studio vuole contribuire alla creazione di uno standard di riferimento a livello nazionale, riducendo la variabilità dei valori attualmente in uso nei diversi progetti di forestazione.

Lo studio, per la prima volta in Italia, è stato sviluppato su dati esclusivamente nazionali provenienti da progetti di forestazione realizzati negli ultimi 20 anni e prendendo in considerazione un ventaglio di 24 specie arboree maggiormente diffuse sul territorio italiano. Il nuovo strumento di calcolo per l’assorbimento della CO2 è già stato applicato con successo a tutti i 30 impianti boschivi urbani messi a dimora da Arbolia in Italia – in oltre dieci Regioni – negli ultimi due anni, consentendo di individuarne i rispettivi benefici ecosistemici e l’apporto in termini di biodiversità. Secondo il nuovo modello, ogni singolo albero può assorbire mediamente tra i 5 e 15 Kg di CO2 all’anno su un arco temporale di 20 anni e dal momento della sua piantumazione, a seconda della specie e del luogo di impianto. “La realizzazione di questo importante studio conferma l’impegno concreto di Arbolia per lo sviluppo della forestazione urbana in Italia, un contesto in forte crescita che può offrire un contributo determinante alla sostenibilità del Paese”, ha dichiarato Matteo Tanteri, amministratore unico di Arbolia. “Piantare alberi nelle città, rendendole più resilienti e inclusive, rimane una delle azioni più efficaci per contrastare il cambiamento climatico e garantisce significativi benefici ecosistemici per i territori”.

Massimo Ambrosetti nuovo ambasciatore d’Italia a Pechino

Massimo Ambrosetti nuovo ambasciatore d’Italia a PechinoRoma, 16 mag. (askanews) – Massimo Ambrosetti ha assunto oggi l’incarico di Ambasciatore d’Italia a Pechino: lo rende noto la Farnesina, a seguito del gradimento del governo interessato.

Nato a Padova il 1° giugno 1963, si è laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Padova nel 1988 e in Scienze Politiche Internazionali presso lo stesso ateneo nel 1993. Il 4 marzo 1991 è stato nominato Volontario nella carriera diplomatica, con specializzazione commerciale. Dopo un primo incarico presso l’Ufficio Asia della Direzione Generale Affari Economici del Ministero, nel 1994 ha assunto l’incarico di Secondo Segretario commerciale a Pechino. Nel 1999 è stato incaricato delle funzioni di Primo Segretario alla Rappresentanza diplomatica permanente d’Italia presso la NATO in Bruxelles.

Nel 2002 è rientrato a Roma per assumere servizio presso il Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri, all’Ufficio Rapporti con il Parlamento. Nel 2006 ha assunto l’incarico di Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia a Washington, occupandosi anche delle relazioni strategiche tra Stati Uniti e Cina. Dopo un secondo incarico all’Ufficio Rapporti con il Parlamento, dal 2011 ha prestato servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2013 è stato incaricato delle funzioni di Ministro alla Rappresentanza permanente presso il Consiglio Atlantico in Bruxelles. Nel 2018 è stato nominato Ambasciatore d’Italia a Panama, con accreditamento a Basseterre, Port au Prince e Saint John’s. A partire dal 2021 è stato accreditato anche a Bridgetown, Roseau, St. Georges, Georgetown, Castries, Kingstown, Port of Spain e presso l’Associazione degli Stati Caraibici, la CARICOM e il CARIFORUM.

Nel 2021 è rientrato a Roma per assumere servizio alle dirette dipendenze del Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale. Dal 2022 ha prestato servizio presso l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Nel 2013 è stato nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Comunali, Salvini: giudizio positivo su governo, bene la Lega

Comunali, Salvini: giudizio positivo su governo, bene la LegaBrescia, 16 mag. (askanews) – “Dopo i primi sei mesi di governo del centrodestra, se quello delle amministrative è anche un giudizio sul governo, è un giudizio ampiamente positivo. Da segretario della Lega e da ministro sono assolutamente contento”. Lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini, a Verona per l’Automotive Dealer Day.

Salvini ha parlato di “bellissimo risultato elettorale in Veneto e in tutta Italia: a Treviso il sindaco della Lega viene rieletto 65% e la lista Lega più la lista del sindaco quasi al 50%, vuol dire che si è lavorato bene. Lavoreremo per il ballottaggio a Vicenza, abbiamo sei nuovi sindaci in Veneto, 20 nuovi sindaci in tutta Italia”. Il vice premier ridimensiona le sconfitte: “Spiace per le uniche due sconfitte in tutti i capoluoghi che andavano al voto, a Brescia e Teramo, ma in diverse città la Lega è il primo partito. Era un test locale, ma se il centrodestra ha vinto in più città e la Lega aumenta di 20 sindaci questo è: la matematica non è un’opinione. Il dato dell’astensione deve far riflettere tutti, dobbiamo lavorare sempre di più per mantenere sempre più promesse”.

Barometro Fondazione Vinci 2023: under 35 spericolati al volante

Barometro Fondazione Vinci 2023: under 35 spericolati al volanteRoma, 16 mag. (askanews) – Alla vigilia della prossima stagione estiva, durante la quale molti italiani ed europei saranno sulle strade, la Fondazione VINCI Autoroutes pubblica i risultati del 13° Barometro della guida responsabile. Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 Paesi europei, questa vasta indagine annuale presenta una panoramica dei comportamenti degli europei al volante. Permette di seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e le buone pratiche per contribuire in particolare a orientare al meglio i messaggi di prevenzione in Italia e negli altri paesi europei.

Quest’anno, i risultati del 13° Barometro Europeo della Guida Responsabile di Fondazione VINCI Autoroutes mostrano un eccesso di comportamenti a rischio in particolare da parte degli under 35; questi errati comportamenti sono legati soprattutto all’uso di smartphone (il 23% guarda film o video mentre guida), al consumo di alcool o droghe (il 17% degli uomini) mentre il 12% degli under 35 si mette al volante in stato di ebbrezza. Altra errata consuetudine, quella di mettersi al volante in uno stato di sonnolenza, soprattutto tra i giovani uomini. Un altro fenomeno preoccupante è che quasi 1 guidatore su 3 tra i 16 e i 24 anni non indossa la cintura di sicurezza, nonostante questa regola sia un requisito per superare l’esame di guida. Un altro dato significativo emerso è l’uso diffuso dei telefoni con Bluetooth: sebbene più di un automobilista su due (56%) utilizzi il telefono in questo modo durante la guida, il 71% non considera questa pratica pericolosa e il 18% ha già avuto o ha sfiorato un incidente a causa del suo utilizzo. Questa edizione 2023 mostra anche che gli automobilisti sono sempre più disinibiti nell’inosservanza delle regole della strada e degli altri utenti: il 76% degli automobilisti europei utilizza lo smartphone o programma il GPS durante la guida, il 78% degli italiani (di seguito, tra parentesi i risultati dei nostri connazionali). Il 66% telefona mentre guida (72%); il 42% di questi lo fa regolarmente (48%), con un aumento di 5 punti rispetto al 2018. Sono coinvolte tutte le fasce d’età: il 77% degli under 35 anni (76%) e il 55% degli over 55 (67%) telefona mentre guida. L’uso dello smartphone in auto è in grandissima parte privato: avviene per l’82% degli automobilisti in generale (88%) e per il 69% dei quadri (75%). Il 22% dei lavoratori che guidano partecipa addirittura a riunioni telefoniche di lavoro (24%) mentre è al volante. Di questi, il 40% non ritiene pericolosa questa pratica (32%), anche se il 44% (58%) ha avuto o sfiorato un incidente a causa dell’uso del telefono al volante.

Inoltre, più di 8 automobilisti su 10 (84%) superano il limite di velocità di pochi chilometri orari (81%) e il 18% ha già avuto o sfiorato un incidente a causa della velocità eccessiva o inadatta (20%). Gli effetti di questi errati comportamenti alla guida sono molto evidenti, poiché l’84% degli intervistati dichiara di aver avuto paura di comportamenti aggressivi da parte di altri automobilisti, un livello molto alto che non è diminuito dal 2019. “Sebbene gli automobilisti siano consapevoli dei pericoli legati all’uso dello smartphone durante la guida – spiega Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes – alla mancanza di sonno o all’uso di alcool o droghe, hanno sempre più difficoltà ad accettare le limitazioni legate alla guida di un veicolo. I giovani, in particolare, cercano un compromesso tra le sollecitazioni della vita sociale e una guida sicura, anche se ciò significa correre dei rischi”.

In merito all’uso di alcool, droghe, farmaci, si evidenziano comportamenti meno isolati di quanto sembri, e che riguardano in particolare uomini giovani: Il 7% degli automobilisti europei (8%) – e addirittura il 17% degli uomini sotto i 35 anni (21%) – ammette di aver guidato in stato di ebbrezza. L’11% degli automobilisti europei ha già avuto o sfiorato un incidente a causa di un consumo eccessivo di alcool (12%). Questa percentuale sale al 25% per gli uomini sotto i 35 anni (32%). Il 10% (10%) – il 20% (26%) degli uomini sotto i 35 anni – guida dopo aver consumato droghe che possono alterarne la vigilanza. Il 5% (6%) – e il 17% (21%) degli uomini al di sotto dei 35 anni – guida dopo aver fumato cannabis o fatto uso di droghe. Infine, manca ancora una consapevolezza del rischio riferito alla sonnolenza alla guida: solo il 7% (5%) degli automobilisti europei identifica la sonnolenza come una delle principali cause di incidenti stradali mortali in generale, e il 20% (22%) in autostrada.Il 26 % (30%) ha già avuto l’impressione di essersi assopito per qualche secondo al volante Più di un automobilista su 6 (15%, 16%) ha già avuto o sfiorato un incidente a causa della sonnolenza. 3 ore e 12 minuti (3 ore e 15 min.) è il tempo medio prima della sosta in un lungo tragitto, ovvero un tempo di guida ben superiore alle 2 ore raccomandate.

Ma dal 13° Barometro della Guida Respnsabile di Fondazione VINCI Autoroutes emerge anche un dato positivo ed interessante relativo all’uso dei veicoli elettrici che, oltre a consentire significativi risparmi energetici, presenta molti vantaggi in termini di sicurezza. Nel 2023,infatti risulta che il 21% degli automobilisti europei dichiara di aver già guidato un veicolo elettrico (20%) e il 6% ne possiede già uno (5%). Per molti automobilisti, soprattutto per i proprietari di questi veicoli, il passaggio dai veicoli a combustione interna a quelli elettrici si è tradotto in una guida più sicura e rilassata. Per il 38% (47%) il veicolo elettrico rappresenta uno stile di guida più economico e rilassato (54% dei proprietari, 63%). Il 37% (44%) afferma di essere più attento agli utenti della strada, soprattutto pedoni e ciclisti (54% dei proprietari, 65%); il 28% (26%) fa più pause – il tempo di ricaricare l’auto (41% dei proprietari, 44%) ed, infine, il 23% (23%) fa pause più lunghe (36% dei proprietari, 36%).

Vino, Le Tenute del Leone Alato acquisisce Cantina toscana Duemani

Vino, Le Tenute del Leone Alato acquisisce Cantina toscana DuemaniMilano, 16 mag. (askanews) – Il gruppo veneto Le Tenute del Leone Alato (di proprietà di Genagricola) ha portato a termine l’acquisizione del 100% di Duemani, Cantina della Maremma Pisana con 13 ettari e una capacità produttiva di 60mila bottiglie l’anno, fondata nel 2.000 da Elena Celli e dall’enologo Luca D’Attoma.

“L’acquisizione di Duemani è pienamente in accordo con la strategia del nostro polo vitivinicolo: aumentare il valore delle vendite attraverso un percorso di qualità che parte dalla localizzazione degli ettari vitati di proprietà” ha dichiarato l’ad di Leone Alato, Igor Boccardo, aggiungendo che il gruppo “deve poter contare su aziende agricole fortemente differenti tra loro, identitarie e radicate nelle regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, come Piemonte, Veneto, Friuli e da oggi anche la Toscana”. “Il racconto, il posizionamento e la promozione delle aziende del portfolio sono guidati da scelte che mettono al centro il rispetto e la valorizzazione del territorio e delle persone che lo vivono, garantendone la massima espressione attraverso scelte sostenibili nella conduzione agronomica e non solo” ha proseguito Boccardo, evidenziando che “Duemani è un importante nuovo tassello nella strategia di ampliamento delle tenute di proprietà: aggiunge all’attuale portfolio un’azienda agricola di elevato valore reputazionale, tanto a livello nazionale quanto internazionale”. “L’operazione è stata resa possibile dai traguardi di vendita che stiamo raggiungendo – ha concluso il manager – e la strategia per Duemani è pienamente condivisa con Elena Celli e Luca d’Attoma, e sarà nel solco della continuità”.

“Per Duemani questo cambiamento rappresenta una grande opportunità di crescita per il raggiungimento di ulteriori successi, tali da confermare il valore di un territorio e dell’azienda” ha affermato D’Attoma, che resterà enologo consulente, sottolineando che “questo incarico mi motiva per supportare Duemani relazionandomi con un gruppo di lavoro di grande competenza e professionalità con cui potrò condividere il percorso futuro”. “Duemani nasce dalla volontà mia e di Luca nel credere in un territorio incontaminato come quello di Riparbella – ha ricordato Celli – dove abbiamo scelto di coltivare in agricoltura biodinamica e questo ci ha permesso di mantenere e rispettare l’ecosistema che ci ha accolti”. Duemani ha circa 7,5 ettari ad Ortacavoli (Riparbella), impiantati nel 2001, e circa 4,5 a Bagnoli (Castellina Marittima). Qui Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Grenache vengono coltivati esclusivamente con metodo biodinamico certificato Demeter. I vini sono distribuiti per il 66% all’estero e per la restante parte in Italia.

Body shaming, Roccella: lavorare per valorizzare le differenze

Body shaming, Roccella: lavorare per valorizzare le differenzeRoma, 16 mag. (askanews) -“Il problema del body shaming riguarda tutti ma in modo particolare le donne quindi è anche un tema di pari opportunità. Bisogna partire dal riconoscimento delle differenze tra uomo e donna e quindi lavorare per valorizzare le differenze”. Lo ha detto il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, intervenendo all’incontro sulla denigrazione dell’aspetto fisico (body shaming) e la conseguenza che questo può avere sui disturbi del comportamento alimentare, organizzato alla Camera dalla deputata di Noi Moderati, Martina Semenzato, promotrice dell’intergruppo parlamentare “Body shaming e Disturbi alimentari”, prima firmataria della proposta di legge 1049 che mira a istituire il 16 maggio la giornata nazionale di sensibilizzazione e supporto per chi è vittima di body shaming e di una mozione sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.

Sono più di 3 milioni le persone con disturbi alimentari e si tratta di un numero sottostimato perché tiene conto solo di quanti hanno iniziato un percorso di cura che peraltro – è stato evidenziato durante l’evento – non è offerto in modo omogeneo nelle varie regioni. Dalla stima restano fuori anche le persone che non riconoscono il problema e quindi non cercano aiuto. Nel suo intervento il ministro Roccella ha sottolineato come il problema dei disturbi alimentari spesso connessi al body shaming riguardi molte persone che spesso però non ne parlano, mentre parlarne è importante: “Da bambina ho avuto un problema di anoressia che pian piano crescendo ho superato, all’epoca non si parlava neanche di anoressia” ha detto, ricordando di essere cresciuta in un piccolo paese della Sicilia, “piccolo, arretrato, che non conosceva il politically correct ma era molto inclusivo, c’era una spontanea solidarietà”. “Oggi – ha osservato – bisogna ricostruire un clima di solidarietà spontanea utilizzando gli strumenti che la contemporaneità ci offre quindi anche Internet”. Il Governo è attento a questi temi, ha aggiunto, ricordando anche il lavoro svolto dall’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza che offre un ascolto attivo per capire i problemi e predisporre interventi. Ma, ha concluso, “serve un impegno culturale che coinvolga tutti nella volontà di creare una comunità inclusiva”.

Ruby ter, giudici: processo pregiudicato da omissione di garanzia

Ruby ter, giudici: processo pregiudicato da omissione di garanziaMilano, 16 mag. (askanews) – Ruota tutta attorno a “un’omissione di garanzia” nei confronti delle cosiddette ‘olgettine’ l’assoluzione incassata da Silvio Berlusconi e da tutti gli altri imputati nel processo ribattezzato Ruby ter, scaturito dal terzo filone di indagine sulle serate del ‘bunga bunga’ di Arcore. A sciogliere ogni dubbio è il Tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza emessa il 15 febbraio scorso: “Se le imputate fossero state correttamente qualificate e gli avvisi fossero stati formulati – argomentano in un passaggio delle 197 pagine del provvedimento i giudici della settima sezione penale presieduti da Marco Tremolada – si sarebbe potuto discutere della configurabilità dell’articolo 377 bis del codice penale (induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria – ndr) ovviamente nei confronti del solo Berlusconi, in relazione alle dichiaranti che avessero scelto il silenzio e dell’articolo 319 ter codice penale (corruzione in atti giudiziari – ndr) con riferimento a quelle che invece avessero consapevolmente deciso di rendere dichiarazioni sulla responsabilità altrui”. Un’”omissione di garanzia”, rilevano i giudici, che “ha irrimediabilmente pregiudicato l’operatività di fattispecie di diritto penale sostanziale strettamente connesse con il diritto processuale

Il Tribunale, con un ragionamento in punta di diritto, spiega che proprio la “qualifica di testimone-pubblico ufficiale è uno degli elementi costitutivi dei reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza”. Perciò è “dall’accertamento di tali qualità che si deve partire per verificare la sussistenza dei delitti medesimi”. E se da un lato a carico delle imputate erano emersi “plurimi indizi del delitto di corruzione in atti giudiziari” anche “prima che sedessero sul banco dei testimoni”, dall’altro nessuna di loro “ha mai assunto l’ufficio pubblico di testimone nè, tantomeno, l’ha esercitato rendendo testimonianza nell’accezione giuridica del termine”. Di conseguenza “deve radicalmente escludersi che le odierne imputate abbiamo mai rivestito l’ufficio pubblico di testimoni e che le loro dichiarazioni abbiamo mai assunto il valore giuridico di testimonianze”. Il problema è che le accuse di corruzione in atti giudiziari e di falsa testimonianza formulate dalla Procura di Milano si basano soprattutto sulle dichiarazioni rese dalle ‘olgettine’ in veste di testimoni, quando invece “dovevano essere indagate di reato connesso”. Così facendo “si è verificato esattamente quello che il sistema di garanzie qui ristabilito intendeva evitare”, puntualizza ancora il Tribunale che evidenzia: “L’autorità giudiziaria deve assicurare il rispetto del bilanciamento tra la garanzia dell’individuo e le istanze della collettività di accertamento dei reato”.